Gazzetta n. 240 del 15 ottobre 2007 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |
DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 5 ottobre 2007 |
Indirizzi operativi per prevedere, prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici e idraulici. |
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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Come piu' volte sottolineato e verificato anche dal Gruppo tecnico scientifico per le previsioni meteorologiche mensili e stagionali a scala nazionale istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, e' in atto la tendenza al manifestarsi, negli ultimi anni, di eventi meteoclimatici per diversi aspetti anomali rispetto alla norma comunemente percepita e generalmente assunta a riferimento certo. Le previsioni per la prossima stagione autunnale sembrano confermare tale andamento. Infatti, al prolungarsi tardivo del fenomeno degli incendi boschivi ed all'accentuarsi della crisi nel settore idropotabile, si e' recentemente associato il rapido susseguirsi di fenomeni temporaleschi intensi ed accompagnati da repentini allagamenti e frane che, ancorche' localizzati, sono stati comunque causa di disagi per la popolazione e di notevoli danni materiali e infrastrutturali. Ad oggi la tempestivita' e l'efficacia della risposta di protezione civile, dovuta alla pronta attivazione attraverso il sistema di allertamento nazionale di coordinate ed efficienti azioni di contrasto, cosi' come disciplinato dalla direttiva del Presidente del Consiglio del 27 febbraio 2004, nonche' di interventi di soccorso e di assistenza anche preventivamente organizzati in una attenta e dettagliata pianificazione d'emergenza, hanno salvaguardato nella maggioranza dei casi le popolazioni dalle conseguenze peggiori e piu' gravose. Si e' peraltro piu' volte avuto occasione di sottolineare l'ineludibile esigenza che tali iniziative e procedure di prevenzione e di intervento possono essere davvero efficaci se condivise, conosciute, comprese e applicate in un contesto di generale coordinamento, e se le diverse raccomandazioni che vengono formulate dalla Presidenza del Consiglio sono davvero interpretate come necessari adempimenti di protezione civile da parte di quegli Enti locali cui la stessa materia della protezione civile e' per legge delegata sul territorio. E' appena il caso di segnalare, infatti, che la puntuale attuazione di tutte le indicazioni contenute nella direttiva per la lotta agli incendi boschivi del 1° giugno scorso avrebbe consentito di limitare i danni materiali, forse evitare vittime e certamente mitigare al massimo i disagi subiti da migliaia di cittadini. Ne' peraltro risulta che siano state formulate osservazioni e/o perplessita' al riguardo o meglio segnalate per tempo impossibilita' all'adeguamento delle indicazioni che erano state all'uopo fornite. In numerose occasioni, anche a seguito delle dichiarazioni di stati di emergenza per eventi calamitosi che continuano ad interessare gran parte del territorio nazionale, e' stata richiamata l'attenzione ed indirizzata l'azione di tutte le istituzioni interessate affinche' operassero in sinergia e promuovessero il raccordo coordinato tra le diverse componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. In tale spirito di collaborazione, le regioni, le province e le prefetture - Uffici territoriali del Governo, ciascuno per le proprie competenze, vorranno ora favorire la realizzazione di una pianificazione di emergenza a livello comunale, seppur di natura speditiva. Cio' potra' essere perseguito nei modi ritenuti piu' opportuni, secondo le linee guida gia' adottate in ambito regionale, oppure predisponendone di nuove, dedicando in ogni caso particolare cura a favorire e sostenere i comuni nell'aggregazione sovracomunale e nel reperimento delle conoscenze e delle risorse necessarie a tal fine. L'attenzione sara' prioritariamente rivolta ai territori esposti a situazioni di rischio elevato e molto elevato, con particolare riguardo alle aree recentemente percorse dal fuoco, nella consapevolezza che non si potra' tener conto esclusivamente delle sole indicazioni contenute nei Piani stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico (PAI), in quanto non sufficienti alla pianificazione di protezione civile, anche per l'assenza di riferimento agli scenari di pericolosita', e quindi di criticita', piu' frequenti e localizzati. E' bene infatti ricordare che ancora recentemente la pericolosita' e i danni maggiori si sono manifestati a seguito di eventi anche non particolarmente intensi ma localizzati in aree fortemente urbanizzate e vulnerabili, ancorche' limitate, le cui cause sono senza dubbio da imputare anche all'inadeguatezza e alla mancata manutenzione del reticolo idrografico urbano e secondario, nonche' ad uno sviluppo urbanistico spesso non adeguato, ne' controllato. Quindi, nelle more che si registri l'efficacia degli interventi infrastrutturali di mitigazione gia' previsti nella programmazione di competenza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e delle regioni, massima attenzione dovra' essere dedicata al completo recepimento del sistema di allertamento nazionale, non solo per gli aspetti previsionali, ma soprattutto per le attivita' di monitoraggio e sorveglianza ai fini della valutazione dell'evoluzione, spesso repentina, degli scenari di rischio. A tal fine dovra' essere verificata e, ove del caso, assicurata la disponibilita' di procedure di allertamento tali da porre i sindaci in grado di garantire la pronta attuazione della pianificazione d'emergenza adottata che, tra l'altro, dovra' prevedere una tempestiva ed adeguata informazione della popolazione anche relativamente ai comportamenti da seguire, nonche' la costituzione e l'attivazione dei presidi territoriali, ineludibile strumento di vigilanza sul territorio e di intervento tecnico cosi' da poter fronteggiare le situazioni di criticita' ordinaria conseguenti a fasi temporalesche intense, ancor oggi di difficile prevedibilita'. Dovranno altresi' essere previste le modalita' con le quali i sindaci, sia in fase di allertamento che all'approssimarsi ed al manifestarsi degli eventi, debbano mantenere contatti con le sale operative regionali e con le prefetture - Uffici territoriali del Governo - nonche' questi ultimi due riferimenti con la Sala situazioni Italia del Dipartimento della protezione civile - al fine di fornire costanti informazioni sull'evolversi della situazione e sulle azioni intraprese. In tal modo soltanto sara' possibile garantire l'attivazione, tempestiva ed efficace, di un eventuale concorso delle strutture di protezione civile di livello sovracomunale. Il Dipartimento della protezione civile, le regioni e le province autonome vorranno congiuntamente garantire l'operativita' del sistema di allertamento nazionale anche attraverso una adeguata disponibilita' di personale ed il collegamento con le rispettive sale operative, procedendo con urgenza altresi' all'attivazione di tutti i centri funzionali previsti ed alla verifica ed al potenziamento dei sistemi strumentali di monitoraggio e sorveglianza fiduciari per le attivita' di protezione civile. Il Dipartimento della protezione civile assicurera' ogni dovuta collaborazione ed assistenza nelle forme ritenute piu' opportune per garantire la compiuta attuazione di quanto contenuto nei presenti indirizzi operativi. Roma, 5 ottobre 2007
Il Presidente: Prodi |
| Allegato Al presidente della regione Abruzzo Al presidente della regione Basilicata Al presidente della regione Calabria Al presidente della Regione Campania Al presidente della regione Emilia-Romagna Al presidente della regione Friuli-Venezia Giulia Al presidente della regione Lazio Al presidente della regione Liguria Al presidente della regione Lombardia Al presidente della regione Marche Al presidente della regione Molise Al presidente della regione Piemonte Al presidente della regione Puglia Al presidente della regione Sardegna Al presidente della regione Sicilia Al presidente della regione Toscana Al presidente della regione Umbria Al presidente della regione Valle d'Aosta Al presidente della regione Veneto Al presidente della provincia autonoma di Bolzano Al presidente della provincia autonoma di Trento Al Capo di Gabinetto del Ministro dell'interno Al Capo di Gabinetto del Ministro della difesa Al Capo di Gabinetto del Ministro dell'ambiente e tutela del territorio e del mare Al Capo di Gabinetto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Al Capo di Gabinetto del Ministro delle infrastrutture Al Capo di Gabinetto del Ministro dei trasporti Al Capo di Gabinetto del Ministro per gli affari regionali e autonomie locali All'ANCI All'UNCEM All'UPI Al prefetto di Agrigento Al prefetto di Alessandria Al prefetto di Ancona Al prefetto di Arezzo Al prefetto di Ascoli Piceno Al prefetto di Asti Al prefetto di Avellino Al prefetto di Bari Al prefetto di Belluno Al prefetto di Benevento Al prefetto di Bergamo Al prefetto di Biella Al prefetto di Bologna Al prefetto di Brescia Al prefetto di Brindisi Al prefetto di Cagliari Al Commissario di Governo per la provincia di Bolzano Al Commissario di Governo per la provincia di Trento Al prefetto di Caltanissetta Al prefetto di Campobasso Al prefetto di Caserta Al prefetto di Catania Al prefetto di Catanzaro Al prefetto di Chieti Al prefetto di Como Al prefetto di Cosenza Al prefetto di Cremona Al prefetto di Crotone Al prefetto di Cuneo Al prefetto di Enna Al prefetto di Ferrara Al prefetto di Firenze Al prefetto di Foggia Al prefetto di Forli-Cesena Al prefetto di Frosinone Al prefetto di Genova Al prefetto di Gorizia Al prefetto di Grosseto Al prefetto di Imperia Al prefetto di Isernia Al prefetto di L'Aquila Al prefetto di La Spezia Al prefetto di Latina Al prefetto di Lecce Al prefetto di Lecco Al prefetto di Livorno Al prefetto di Lodi Al prefetto di Lucca Al prefetto di Macerata Al prefetto di Mantova Al prefetto di Massa Carrara Al prefetto di Matera Al prefetto di Messina Al prefetto di Milano Al prefetto di Modena Al prefetto di Napoli Al prefetto di Novara Al prefetto di Nuoro Al prefetto di Oristano Al prefetto di Padova Al prefetto di Palermo Al prefetto di Parma Al prefetto di Pavia Al prefetto di Perugia Al prefetto di Pesaro Urbino Al prefetto di Pescara Al prefetto di Piacenza Al prefetto di Pisa Al prefetto di Pistoia Al prefetto di Pordenone Al prefetto di Potenza Al prefetto di Prato Al prefetto di Ragusa Al prefetto di Ravenna Al prefetto di Reggio Calabria Al prefetto di Reggio Emilia Al prefetto di Rieti Al prefetto di Rimini Al prefetto di Roma Al prefetto di Rovigo Al prefetto di Salerno Al prefetto di Sassari Al prefetto di Savona Al prefetto di Siena Al prefetto di Siracusa Al prefetto di Sondrio Al prefetto di Taranto Al prefetto di Teramo Al prefetto di Terni Al prefetto di Torino Al prefetto di Trapani Al prefetto di Treviso Al prefetto di Trieste Al prefetto di Udine Al prefetto di Varese Al prefetto di Venezia Al prefetto di Verbano-Cusio-Ossola Al prefetto di Vercelli Al prefetto di Verona Al prefetto di Vibo Valentia Al prefetto di Vicenza Al prefetto di Viterbo |
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