Con decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2007 e' conferita la medaglia d'argento al valore dell'esercito alla bandiera di guerra del 186° reggimento paracadutisti con la seguente motivazione: «Reggimento paracadutisti dalle gloriose tradizioni di virtu' militari, durante l'operazione "Decisive Endeavour" in Kosovo, affrontava con straordinario coraggio i disordini che il 17 e 18 marzo 2004 interessavano tutto il territorio kosovaro. Il reparto interveniva a difesa dei monasteri di Dakovica e decane e a protezione dei villaggi di Etnia Serba di Belo Polje, Bica e Grabac. I paracadutisti del reggimento, per nulla intimoriti dall'atteggiamento aggressivo e violento dei rivoltosi, ne respingevano con risposta armata i ripetuti assalti, sottraendo alla furia dei dimostranti le comunita' minacciate e salvaguardando l'incolumita' dei religiosi e l'integrita' di numerosi luoghi di culto della religione serbo-ortodossa. Ammirevole esempio di reparto che, per coraggio, altissimo senso del dovere, generoso sprezzo del pericolo, spirito di solidarieta' evidenziati, ha contribuito concretamente a dare lustro e prestigio alla Forza armata ed alla Nazione in ambito multinazionale.». - Dakovica, Belo Polje, Decane Bica, Grabac (Kosovo), 17-18 marzo 2004. Con decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2007 e' conferita la medaglia d'argento al valore dell'esercito al sergente Vincenzo Palandrani nato il 27 novembre 1972 a Monterotondo (Roma) con la seguente motivazione: «Comandante di squadra paracadutisti che emerge per eccezionali doti morali e professionali, nel corso dell'operazione "Decisive Endeavour" in Kosovo interveniva, il giorno 17 marzo 2004, per rinforzare con il proprio personale le difese del monastero di Dakovica, minacciato da una folla ostile raggiunta l'area, solo con grande difficolta' si apriva un varco tra i facinorosi che, con sassi e bottiglie incendiarie, tentavano di impedire al reparto l'accesso al sito. Riarticolate le proprie forze sul terreno, il sottoufficiale metteva in atto tutte le predisposizioni tattiche per riorganizzare la difesa, allo scopo di contenere gli assalti dei manifestanti, intenzionati a distruggere il monastero. Quindi, ricevuto l'ordine, in seguito al degenerare della situazione locale, di evacuare dal sito le religiose ivi presenti, portava a termine con successo la delicata operazione. Raggiunta un'area distante dai disordini, forniva un primo soccorso anche psicologico alle anziane signore e, dopo averle messe al sicuro, ritornava al monastero per continuare a sostenere le forze rimaste a difenderlo. Ammirevole figura di comandante che, per il coraggio, l'altissimo senso del dovere, la forte motivazione e lo spirito di servizio evidenziati, ha contribuito concretamente a dare lustro e prestigio alla Forza armata ed alla Nazione in ambito multinazionale.». - Dakovica (Kosovo) 17 marzo 2004. Con decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2007 e' conferita la medaglia di bronzo al valore dell'esercito al Caporal maggiore scelto Giuseppe Palmieri nato il 7 dicembre 1974 a Marcellinara (Catanzaro) con la seguente motivazione: «Comandante di squadra paracadutisti che emerge per eccezionali doti morali e professionali, nel corso dell'operazione "Decisive Endeavour" in Kosovo interveniva, il giorno 17 marzo 2004, per rinforzare con il proprio personale le difese del monastero di Dakovica, minacciato da una folla ostile. Raggiunta l'area, solo con grande difficolta' si apriva un varco tra i facinorosi che, con sassi e bottiglie incendiarie, tentavano di impedire al reparto l'accesso al sito. Riarticolate le proprie forze sul terreno, il graduato metteva in atto tutte le predisposizioni tattiche per riorganizzare la difesa di primo tempo dell'area, allo scopo di contenere gli assalti dei manifestanti, intenzionati a distruggere il monastero. Quindi, ricevuto l'ordine, in seguito al degenerare della situazione locale, di evacuare dal sito le religiose ivi presenti, incurante del pericolo, portava a termine con successo l'operazione. Ammirevole figura di comandante che, per il coraggio, l'altissimo senso del dovere, la forte motivazione e lo spirito di servizio evidenziati, ha contribuito concretamente a dare lustro e prestigio alla Forza armata ed alla Nazione in ambito multinazionale.». - Dakovica (Kosovo), 17 marzo 2004. |