Gazzetta n. 188 del 14 agosto 2007 (vai al sommario) |
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE |
DECRETO 31 luglio 2007 |
Nomina della consigliera di parita' supplente della regione Lazio. |
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IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE di concerto con IL MINISTRO DEI DIRITTI E PARI OPPORTUNITA'
Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125; Visto l'art. 12, comma 3 del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, che prevede la nomina dei consiglieri di parita', su designazione degli organi a tal fine individuati dalle regioni e dalle province, sentite rispettivamente le commissioni regionali e provinciali tripartite di cui agli articoli 4 e 6 del decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469; Visto l'art. 13, comma 1 del succitato decreto che prevede che i consiglieri di parita' devono possedere i requisiti di specifica competenza ed esperienza pluriennale in materia di lavoro femminile, di normativa sulle parita' e pari opportunita', nonche' di mercato del lavoro, comprovati da idonea documentazione; Vista la nota prot. n. 35769 del 13 marzo 2007 del Presidente della Regione Lazio con la quale il Presidente designa la dott.ssa Clara Collarile quale consigliera regionale di parita' supplente; Visto il curriculum vitae della dott.ssa Clara Collarile, allegato al presente decreto di cui costituisce parte integrante; Considerato che la predetta designazione risulta corrispondere ai requisiti stabiliti dal succitato decreto legislativo n. 198/2006 e che risulta acquisito il parere della Commissione regionale di concertazione per il lavoro; Ritenuta l'opportunita' di procedere alla nomina della consigliera di parita' supplente della regione Lazio; Decreta:
La dott.ssa Clara Collarile e' nominata consigliera di parita' supplente della regione Lazio. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 31 luglio 2007
Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale Damiano
Il Ministro dei diritti e pari opportunita' Pollastrini |
| Allegato
Curriculum vitae
Nome e cognome: Clara Collarile. Luogo e data di nascita: Istruzione: laurea in scienze politiche conseguita nel 1962 presso l'Universita' degli studi «La Sapienza» di Roma, con voto finale di 110/110. Lingue conosciute: francese e spagnolo (ottimo), inglese (buono). Attivita' attualmente svolta. In pensione dal gennaio del 2005 lavora come consulente per programmi e progetti finanziati dalla Commissione europea. E' presidente dell'associazione «TUIZA» che opera nel campo delle pari opportunita'. E' componente del Comitato scientifico della Fondazione «Risorsa donna». E' esperta nel progetto TYR finanziato dalla Commissione europea nel quadro del V programma d'azione per le pari opportunita'.. Esperienza professionale dal gennaio del 1999 al dicembre del 2004. Ha prestato servizio presso il Dipartimento delle pari opportunita' della Presidenza del Consiglio dei Ministri negli anni 1999 e 2000 come dirigente di seconda fascia, preposta al Servizio per le politiche comunitarie ed internazionali, dal 2001 come dirigente di prima fascia (dirigente generale), preposta all'Ufficio per gli interventi in campo economico e sociale di cui facevano parte sia il Servizio per gli affari sociali ed economici sia il Servizio per gli affari internazionali e comunitari. Descrizione dell'attivita'. Ha preso parte al negoziato con la Commissione europea per l'allocazione delle risorse per i programmi italiani finanziati dai fondi strutturali per il periodo 2000-2006 (QCS ob.1, QCS ob.3, Programmi operativi regionali e Programmi operativi nazionali). Nel corso del negoziato ha ottenuto che il 10% delle risorse del Fondo sociale europeo destinate all'Italia fossero utilizzate esclusivamente ad interventi in favore delle donne, e cio' oltre alla trasversalita' del principio delle pari opportunita' che comunque deve informare tutti i programmi. La riserva in parola si e' concretata in un ammontare di duemila miliardi di lire consentendo investimenti destinati non solo alla formazione ma soprattutto ad incrementare l'occupazione e l'imprenditoria femminile. L'Ufficio al quale era preposta ha assistito sia le regioni che le amministrazioni centrali nella redazione dei programmi e nella successiva attuazione. L'assistenza alle regioni ed alle amministrazioni e' stata realizzata utilizzando ingenti risorse, di cui ha avuto la responsabilita' della gestione e che erano state messe a disposizione dalle amministrazioni capofila dei fondi, Ministero del lavoro e Ministero dell'economia. Per quanto riguarda in particolare le risorse rese disponibili dal Ministero dell'economia, le stesse sono state utilizzate sulla base di un programma operativo che e' stato considerato dalla Commissione europea un modello per tutti gli Stati membri. Ha avuto altresi' la possibilita' di gestire una quota di risorse del Ministero dell'Interno, PON sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno, con cui sono stati realizzati interventi in favore delle donne vittime di violenza e di vittime della tratta di esseri umani. Ha rappresentato il Dipartimento nei Comitati di sorveglianza sia a livello centrale (QCS ob.1, QCS ob.3 e PON) sia a livello locale (POR). Ha costituito e presieduto i Gruppi tecnici per le pari opportunita' ob.1 e ob.3. Ha promosso l'attivazione presso le regioni delle animatrici di parita' ed ha dotato le Regioni meridionali di personale specializzato nell'attuazione del mainstreaming di genere (task force locali) e dell'internalizzazione dell'ottica di genere nel ciclo delle politiche. Ha promosso l'attivazione e l'implementazione del portale internet «La Rete delle pari opportunita», presentato agli Stati membri come buona pratica da diffondere a livello europeo in occasione della prima riunione del gruppo di alto livello per l'attuazione del mainstreaming di genere nei fondi strutturali (1° giugno 2004). Ha promosso l'analisi di tutti i bandi attuativi dei programmi operativi nazionali e regionali, al fine di valutarne l'effettiva rispondenza ai principi di pari opportunita'. Ha portato a compimento il maggior progetto d'Europa in tema di lotta alla violenza contro le donne: «La rete antiviolenza tra le citta' URBAN Italia» riguardante 25 citta' italiane, con finanziamenti a carico del FSE. Ha collaborato con il Ministero del lavoro nella redazione del NAP occupazione e del NAP inclusione. Ha partecipato alle riunioni del Gruppo affari sociali del Consiglio dell'Unione europea in occasione delle trattative per la messa a punto di strumenti (direttive, raccomandazioni, risoluzioni, decisioni, conclusioni) relative a temi concernenti la parita' e l'occupazione femminile. Ha rappresentato il Dipartimento nei Comitati di gestione del IV e del V Programma d'azione per l'attuazione dei principi di parita', nel Comitato consultivo per le pari opportunita', nel gruppo di alto livello sul gender mainstreaming della Commissione europea, a Bruxelles. Ha promosso la formulazione di linee guida per l'attuazione e l'implementazione delle linee guida VISPO. Ha coordinato la partecipazione del Dipartimento in progetti del IV e del V Programma d'azione cofinanziati dalla Commissione europea attuati dalle autorita' spagnole («Conciliare lavoro e famiglia», «Eliminare gli stereotipi») e portoghesi («Garantire la parita' salariale tra gli uomini e le donne»). E' stata la coordinatrice nazionale e transnazionale del progetto «L'Europa per le donne» promosso dal Dipartimento nel quadro del V programma d'azione. Per il Consiglio d'Europa e' stata componente del Comitato direttivo per le pari opportunita', del Gruppo di specialisti contro la violenza domestica (eletta dal Comitato direttivo), Capo delegazione del Comitato ad hoc per la lotta alla tratta degli esseri umani, incaricato di redigere la proposta di Convenzione contro la tratta. E' stata componente della delegazione italiana: nelle riunioni informali dei Ministri per le pari opportunita' dell'U.E., nelle riunioni dei Ministri per le pari opportunita' del Consiglio d'Europa, nelle riunioni in sede ONU. Esperienza professionale dal maggio 1997 al dicembre 1998. Ha prestato servizio presso il Ministero dei lavori pubblici, come Vice Capo di gabinetto e Capo dell'Ufficio affari comunitari e rapporti con l'Unione europea e come membro del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Descrizione dell'attivita'. Ha presieduto o co-presieduto i Comitati di sorveglianza dei Programmi INTERREG II A, INTERREG II C ed Azioni pilota FESR. In tale ambito ha prestato speciale attenzione alle questioni femminili, in particolare ha incoraggiato l'esame delle problematiche connesse alla condizione delle donne migranti nel Progetto INTEmiGRA. Ha presieduto il Comitato di sorveglianza URBAN promuovendo in tale ambito interventi in favore delle donne, in particolare ha avviato il primo progetto finanziato dalla Commissione europea con fondi FESR in favore delle donne vittime di violenza, la Rete antiviolenza tra le citta' URBAN Italia, che in una prima fase ha riguardato 6 citta'. Esperienza professionale dal 1983 al 1997. Ha prestato servizio presso il Dipartimento politiche comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in un primo periodo come direttore di divisione r. e., poi come primo dirigente. Descrizione dell'attivita'. Negli anni tra i 1983 ed il 1989, ha seguito i settori dell'occupazione, degli affari sociali, della cultura e dal 1989 al 1997 e' stata preposta al coordinamento del Servizio Programmi Integrati Mediterranei (PIM) e degli interventi programmatici del Fondo Sociale Europeo. E' stata nominata componente dei Comitati di sorveglianza per l'ob.3 e l'ob.4 (FSE). E' stata nominata componente del Comitato nazionale per la parita' di trattamento, presso il Ministero del lavoro, e componente del Gruppo di lavoro della Commissione europea per la formazione delle donne. Ha fatto parte della delegazione del Ministro del lavoro in occasione delle riunioni informali dei Ministri per la condizione femminile. E' stata incaricata di curare i rapporti tra il Dipartimento politiche comunitarie e la Commissione parita' della Presidenza del Consiglio dei Ministri. In particolare ha cooperato alla realizzazione dei seminari e/o presentato proprie relazioni nei seminari europei: «Esigenze formative delle donne: nuove strategie di intervento ed integrazione europea» (Roma, 1989); «Europa del Sud e donne: una migliore formazione per una migliore partecipazione al mercato unico» (Atene, 1989); «Parita': azioni e prospettive della CEE e dell'Italia» (Roma 1990); «Quando l'azienda e' donna: nuove leggi ed imprenditoria femminile» (Roma, 1992); «Le donne protagoniste dell'Europa: l'impresa al femminile» (Roma, 1993). Nello stesso periodo ha proseguito l'attivita', gia' avviata presso il Ministero del lavoro, per la predisposizione e la successiva attuazione dei Programmi d'azione comunitari per la parita', per i minorati, per la lotta alla poverta', e per l'elaborazione della normativa comunitaria in materia di sicurezza del lavoro, di tutela della lavoratrice madre e di attuazione dei principi di parita'. E' stata designata a rappresentare il Dipartimento nei Comitati amministrativi PIM Abruzzo, Emilia-Romagna Appennino, Liguria, Toscana, Calabria, Sardegna e Umbria. E' stata altresi' docente in 15 corsi di formazione e perfezionamento per «Operatori per l'attuazione dei Programmi Integrati Mediterranei» ed in corsi di specializzazione sulle problematiche dell'integrazione europea presso la Scuola superiore della pubblica amministrazione di Acireale dal novembre 1988 al maggio 1989 con l'incarico d'insegnamento in materia di «La libera circolazione della mano d'opera e delle professioni». Negli anni 1986-1987 e 1991-1992 ha seguito la prima e la seconda riforma dei fondi strutturali partecipando alle riunioni in sede nazionale e comunitaria. Nelle due tornate di programmazione, seguite all'adozione dei regolamenti, ha partecipato alla trattativa per la definizione dei quadri comunitari di sostegno e dei documenti unici di programmazione dei cinque obiettivi. In seguito all'approvazione dei programmi operativi e' stata nominata componente dei Comitati di sorveglianza degli ob. 3 e 4 e dei Programmi d'iniziativa comunitaria PMI, RETEX, RESIDER, KONVER, ENVIREG, Occupazione, PRISMA, NOW. In particolare ha collaborato alla redazione della proposta programmatica di quest'ultimo, NOW, destinato alle donne, per il periodo 1989-1993. Esperienza professionale tra il 1967 ed il 1983. Ha prestato servizio presso il Ministero del lavoro, dapprima presso la Direzione generale dei rapporti di lavoro, poi presso il Gabinetto del Ministro. Descrizione dell'attivita'. Nell'ambito dell'attivita' propria della Direzione generale dei rapporti di lavoro (1967-1981), ha fatto parte di numerosi organi collegiali, come componente del collegio o della segreteria: Commissione centrale per la disciplina del lavoro domestico; Commissione centrale per la disciplina del lavoro a domicilio; Commissione consultiva per le attivita' circensi e lo spettacolo viaggiante; Commissione centrale per la cinematografia; Comitati di sorveglianza per la liquidazione della ex Confederazione degli industriali, delle aziende del credito e dell'assicurazione, dei commercianti. E' stata componente della Commissione per la determinazione della mercede dei detenuti che lavorano, fin dalla sua prima costituzione, nel 1975, e fino a quando ha rassegnato le dimissioni, nel 1993. In quanto capo dell'Ufficio affari internazionali e comunitari del gabinetto, dal 1981 al 1983, ha coordinato l'attivita' del Ministero del lavoro in campo internazionale ed ha curato la partecipazione del Ministro alle sessioni del Consiglio affari sociali. Nella veste di responsabile dei rapporti con la Comunita' europea provvide, nel 1982, alla redazione del decreto che istitui' per la prima volta il Comitato nazionale per la parita' di trattamento e, nello stesso anno, fu designata a far parte del Comitato consultivo per la parita' delle possibilita' tra le donne e gli uomini costituito per la prima volta dalla Commissione europea, a Bruxelles. Ha partecipato alle riunioni del Gruppo affari sociali del Consiglio della Comunita' europea in occasione della redazione di direttive, raccomandazioni, ecc., relative alla tutela della lavoratrice madre, alla sicurezza del lavoro, ai minorati. Roma, 9 agosto 2006 Clara Collarile |
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