Gazzetta n. 170 del 24 luglio 2007 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER I DIRITTI E LE PARI OPPORTUNITA' |
COMUNICATO |
Comunicazione del Ministro per i diritti e le pari opportunita', del Ministro per le politiche giovanili e le attivita' sportive e del Ministro dell'interno, in merito alla dichiarazione della Consulta giovanile per le questioni relative al pluralismo religioso e culturale sul tema «donna e societa». |
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Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per i diritti e le pari opportunita', Dipartimento per le politiche giovanili e le attivita' e Ministero dell'interno.
Considerato che il dialogo interreligioso rappresenta un sicuro fattore di coesione sociale in Europa e presupposto indefettibile per il mantenimento della pace nell'ambito dei Paesi dell'area mediterranea e che il rispetto del pluralismo linguistico, culturale, etnico e religioso costituisce requisito essenziale per la conservazione della identita' propria di ogni Stato membro nel processo di integrazione europea; Rilevato che, in armonia con i valori su cui poggia la societa' italiana ed espressi nella Costituzione e nelle leggi della Repubblica, risulta necessario predisporre ogni iniziativa volta a promuovere e garantire la cooperazione fra culture e religioni differenti nonche' a valorizzare il ruolo della donna all'interno della collettivita' nella prospettiva di una armonica convivenza nella societa'; Tenuto conto che il Consiglio dell'Unione europea con decisione del 2006/515/GE del 18 maggio 2006 nel dare attuazione alla convenzione sulla protezione e la promozione della diversita' delle espressioni culturali, ha nuovamente sottolineato la necessita' di incoraggiare il dialogo tra le culture, promuovendo il rispetto della diversita' delle espressioni culturali e la consapevolezza del suo valore ai livelli locale, nazionale e internazionale al fine di assicurare scambi culturali piu' intensi ed equilibrati nel mondo per il rispetto interculturale e per una cultura della pace; Considerata, poi, la grande rilevanza rivestita, sul versante internazionale, dalla piattaforma di azione adottata dalla IV Conferenza mondiale delle Nazioni unite sulle donne, tenutasi a Pechino nel 1995, che enuclea tra i principali obiettivi delle politiche dei governi dei diversi Paesi, quello di garantire maggiori poteri e responsabilita' alle donne nel pieno rispetto del principio di non discriminazione tra i sessi; Tenuto conto che, gia' in passato, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha adottato, in data 27 marzo 1997, la direttiva recante «Azioni volte a promuovere l'attribuzione di poteri e responsabilita' alle donne, a riconoscere e garantire liberta' di' scelta e qualita' sociale a donne e uomini»; Viste le specifiche competenze attribuite al Ministro per i diritti e le pari opportunita' in materia di promozione dei diritti della persona e delle pari opportunita' in ogni settore (salute, ricerca, scuola, ambiente, famiglia, lavoro, informazione e comunicazione, cariche elettive, rappresentanza di genere, nomine), di prevenzione e rimozione di ogni causa di discriminazione tra gli individui, nonche' di rappresentanza del Governo in sede nazionale ed internazionale in materia di diritti umani e in particolare dei diritti umani delle donne; Visto, inoltre, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 aprile 2007 con cui e' stato conferito al Ministro per i diritti e le pari opportunita' il compito di presiedere il Comitato dei Ministri per l'indirizzo e la guida strategica in materia di tutela dei diritti umani, il quale svolge, tra l'altro, funzioni di indirizzo e di coordinamento delle attivita' del CIDU e degli altri organismi che svolgono e/o coordinano attivita' istituzionali in materia di diritti umani al fine di assicurarne la coerenza nell'ambito degli indirizzi fissati dal Governo; Visto, altresi', il recente decreto adottato, in data 5 dicembre 2006, dal Ministro per le politiche giovanili e le attivita' sportive di concerto con il Ministro dell'interno, che ha istituito la Consulta giovanile per le questioni relative al pluralismo religioso e culturale, con il precipuo compito di elaborare studi e formulare proposte proprio al fine di migliorare la conoscenza delle problematiche di integrazione delle diverse componenti religiose e culturali presenti in Italia individuando le soluzioni piu' adeguate per un armonica convivenza delle stesse nella societa' nazionale; Considerato, in particolare, che la dichiarazione della predetta Consulta sul tema «donna e societa» del 18-20 maggio 2007 ha evidenziato i principali fattori di criticita' che incidono sulla piena affermazione della donna nella societa' contemporanea e ha prospettato, in un contesto basato, da un lato, sul principio di laicita' dello Stato tale da garantire il rispetto di una serie di valori fondanti per tutti i cittadini indipendentemente dalla loro appartenenza religiosa e, dall'altro, sull'affermazione del principio costituzionalmente garantito di espressione religiosa, possibili meccanismi per la soluzione delle problematiche insolute; Il Ministro per i diritti e le pari opportunita', il Ministro per le politiche giovanili e le attivita' sportive e il Ministro dell'interno, con la presente comunicazione da loro sottoscritta esprimono apprezzamento al testo della dichiarazione della Consulta giovanile per le questioni relative al pluralismo religioso e culturale sul tema «donna e societa», che si pone l'obiettivo della salvaguardia del rispetto dei diritti umani, dell'integrazione dei popoli, dell'effettiva coesione sociale, della tutela delle garanzie civili e sociali, della parita' sostanziale e non meramente formale tra uomini e donne. Ribadiscono e rinnovano, nell'ambito delle rispettive deleghe, l'impegno per un programma di lavoro congiunto in materia di promozione e tutela dei diritti umani e, in particolare, delle donne. La dichiarazione della Consulta giovanile e' consultabile presso i seguenti siti internet: www:pariopportunita'.gov.it; www.pogas.it; www.interno.it |
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