Gazzetta n. 165 del 18 luglio 2007 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 giugno 2007 |
Scioglimento del consiglio comunale di Torretta. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il proprio decreto, in data 28 novembre 2005, registrato alla Corte dei conti in data 1° dicembre 2005, con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Torretta (Palermo) per la durata di diciotto mesi e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente; Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata; Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente; Visto l'art. 143, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 5 giugno 2007, alla quale e' stato debitamente invitato il presidente della Regione siciliana; Decreta:
La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Torretta (Palermo), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi. Dato a Roma, addi' 22 giugno 2007 NAPOLITANO
Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri Amato, Ministro dell'interno Registrato alla Corte dei conti il 3 luglio 2007 Ministeri istituzionali - Interno, registro n. 8, foglio n. 153 |
| Allegato
Al Presidente della Repubblica
Il consiglio comunale di Torretta (Palermo) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 28 novembre 2005, registrato alla Corte dei conti in data 1° dicembre 2005, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' operando in un ambiente che, a causa del grave degrado in cui ha versato per tanto tempo il territorio e della indotta disaffezione della popolazione verso la vita democratica e le istituzioni, stenta ad affrancarsi dal radicato sistema di diffusa arbitrarieta'. Infatti, come rilevato dal prefetto di Palermo con relazione del 24 aprile 2007, nonostante il notevole impegno profuso dall'organo commissariale per il recupero del prestigio e della credibiita' dell'istituzione comunale, le attivita' istituzionali dell'ente civico continuano a riflettersi in un contesto socio-economico di riferimento ancora fortemente influenzato dalla permanenza di negativi condizionamenti e dall'osservanza di retrivi codici comportamentali, riconducibili all'ancora tangibile presenza della criminalita' organizzata, che opera tradizionalmente nel territorio di Torretta ed in quello dei comuni limitrofi attraverso esponenti di rilievo delle cosche locali. Sulla base di elementi informativi acquisiti dalle forze dell'ordine nel corso di recenti indagini e', infatti, emersa in modo inequivocabile la perdurante pericolosita' e l'elevato spessore criminale di una delle piu' note famiglie locali che, in particolare dopo alcuni arresti recentemente avvenuti, potrebbe aver assunto un ruolo di primissimo piano nell'attuale organigramma mafioso. In particolare si e' reso evidente come, pur a fronte delle indiscutibili lesioni inferte dalla Magistratura e dalle Forze di Polizia al sodalizio criminale di Torretta, permangono ancora taluni difetti cognitivi, sulla rigida compartimentazione delle strutture mafiose ed e', pertanto, altamente probabile che altri esponenti non ancora individuati siano in atto concretamente attivi ed in grado di incidere in modo significativo sulle condizioni della sicurezza pubblica nel territorio di riferimento. Concreti segnali d'interferenza della criminalita' organizzata, in pregiudizio dell'amministrazione comunale, sono stati infatti recentemente accertati nel settore urbanistico, con specifico riferimento all'attivita' di gestione dei piani di lottizzazione dei terreni appartenenti a privati cittadini, in relazione ai quali e' stato registrato il frequente sub ingresso di soggetti collegati alle cosche, che intravedono prospettive di rilevanti profitti Il contesto socio-ambientale in cui si e' finora esplicata l'attivita' di gestione svolta dall'organo di amministrazione straordinaria e', peraltro, contrassegnato anche da una generalizzata condizione di degrado, acuita dalle gravi condizioni finanziarie in cui versa l'ente, dalla disaffezione e da una sostanziale indifferenza della popolazione nei confronti dell'istituzione civica, frutto di una diffusa pregressa arbitrarieta' nella gestione amministrativa, caratterizzata in passato da irregolarita' ed incongruenze. Talune importanti iniziative avviate dalla Commissione, non risultano peraltro al momento compiutamente realizzate rendendosi, pertanto, necessario, tenuto conto delle possibili ingerenze da parte di ambienti controindicati, il loro completamento a cura dello stesso organo straordinario. Risultano, in particolare, avviate le procedure amministrative volte a consentire l'effettivo utilizzo di beni confiscati alla mafia, i quali, seppur da tempo assegnati all'ente civico a cura dell'Agenzia del demanio, sono stati a lungo mantenuti in stato di totale abbandono. Per meglio qualificare l'azione amministrativa e ricondurla nell'ambito della rigorosa osservanza dei principi di efficacia, di efficienza e di' legalita', e' stato deliberato dalla Commissione straordinaria l'avvio di un piano di interventi, gia' in parte attuato ma che necessita di essere portato a termine, che prevede la realizzazione di attivita' formative concernenti i vari aspetti dell'amministrazione e l'istituzione di controlli interni per un costante monitoraggio del comune sotto il profilo della regolarita', correttezza ed economicita' dell'azione amministrativa. Sono stati, inoltre, ottenuti dei finanziamenti ed in parte realizzati i lavori di messa in sicurezza delle sorgenti dalle quali si prevede di attingere acqua per assicurare l'approvvigionamento idrico. Cio' stante, appare indispensabile portare a compimento le procedure ed i piani d'intervento gia' avviati, assunti nell'ambito di una complessiva strategia di affermazione della legalita', ed al contempo completare il programma delle opere pubbliche. In tale prospettiva assume particolare rilievo la rinnovata possibilita' di ottenere l'assegnazione di finanziamenti statali per spese di investimento, con la conseguente imprescindibile necessita' che l'impiego di tali rilevanti risorse avvenga nella vigenza del regime di gestione straordinaria dell'ente. Tenuto conto della tuttora persistente influenza della malavita locale e della necessita' di continuare nell'opera di contrasto delle iniziative tese ad incidere negativamente sull'imparzialita' ed il buon andamento dell'azione amministrativa del comune di Torretta ed al fine di poter concretizzare tutti gli interventi strutturali intrapresi nel campo delle opere pubbliche e dei servizi, si rende necessario prorogare la gestione commissariale di ulteriori sei mesi. Ritenuto, pertanto, che ricorrano le condizioni per l'applicazione dell'art. 143, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, vista la citata relazione del prefetto di Palermo, si formula rituale proposta per la proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Torretta (Palermo) per il periodo di sei mesi. Roma, 24 maggio 2007 Il Ministro dell'interno: Amato |
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