Gazzetta n. 96 del 26 aprile 2007 (vai al sommario)
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 6 aprile 2007
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Crispano.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto, in data 25 ottobre 2005, registrato alla Corte dei Conti in data 31 ottobre 2005, con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e' stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Crispano (Napoli) per la durata di diciotto mesi e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente;
Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata;
Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente;
Visto l'art. 143, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 5 aprile 2007;
Decreta:

La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Crispano (Napoli), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.
Dato a Napoli - Villa Rosebery, addi' 6 aprile 2007
NAPOLITANO

Prodi, Presidente del Consiglio dei
Ministri
Amato, Ministro dell'interno

Registrato alla Corte dei conti il 16 aprile 2007 Ministeri istituzionali, Interno, registro n. 4, foglio n. 122
 
Allegato

Al Presidente della Repubblica

Il consiglio comunale di Crispano (Napoli) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 25 ottobre 2005, registrato alla Corte dei conti in data 31 ottobre 2005, per la durata di diciotto mesi, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata.
La commissione straordinaria cui e' stata affidata la gestione dell'ente ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' operando in un ambiente ove evidenti sono le resistenze opposte da settori dell'Amministrazione ancora inquinati.
Come rilevato dal prefetto di Napoli con relazione del 5 aprile 2007, cui si rinvia integralmente, l'azione avviata dalla commissione straordinaria richiede un'ulteriore strategia di completamento per assicurare un piu' compiuto processo di risanamento.
In particolare, in materia di appalti pubblici la commissione ha registrato forme di resistenza da parte degli uffici comunali nel portare a compimento appalti gia' affidati nonche' quelli iniziati dal medesimo organo straordinario.
Per numerose procedure di appalti pubblici, avviate dalla commissione, che hanno fatto registrare tentativi di interferenza, si ha ragione di temere che se non concluse nella gestione commissariale possano formare oggetto di nuovi tentativi di ingerenza criminale in assenza di una valida azione di vigilanza e tutela.
Altro settore che necessita della prosecuzione dell'azione di risanamento e' quello della lotta al fenomeno dell'abusivismo edilizio soprattutto per quanto concerne le procedure per la demolizione dei manufatti abusivi, riconducibili ad esponenti della malavita locale.
La commissione ha avviato anche una complessa opera di adeguamento del piano regolatore generale alle disposizioni di legge entrate in vigore dopo l'adozione del medesimo, anche in considerazione della circostanza che lo strumento urbanistico vigente si e' dimostrato inadeguato ad impedire possibili manovre speculative, anche della criminalita' organizzata.
La commissione ha evidenziato altresi' la necessita' di portare a compimento le iniziative avviate per la definitiva attuazione delle procedure di aggiudicazione dell'appalto dei rifiuti solidi urbani con sistema che consenta il raggiungimento della soglia di prelievo differenziato nelle percentuali indicate dalla legge. La necessita' di portare a compimento detta procedura e' finalizzata ad impedire che in tale delicato settore, notoriamente esposto alle mire criminali, possano verificarsi forme di ingerenza esterna come quelle gia' oggetto di rilievo della commissione di accesso ai fini dello scioglimento del consiglio comunale di Crispano.
Conclusivamente si ritiene di dover evidenziare che la commissione straordinaria a tutt'oggi ha avviato le procedure amministrative di strumenti urbanistici e di appalti pubblici fondamentali per lo sviluppo locale di quei territori che, se affrancati dall'influenza criminale, possono esprimere una forte potenzialita' economica.
Il tale contesto, la proroga del mandato della commissione straordinaria consentira' alla stessa di seguire gli sviluppi delle iniziative gia' avviate e di garantirne la regolare realizzazione, evitando in tal modo che possa riversarsi nelle mani della locale criminalita' organizzata la disponibilita' di risorse finanziarie pubbliche ed i fondi comunitari che gli organi straordinari hanno destinato ad opere e servizi pubblici.
Se da una parte e' infatti in atto un processo di normalizzazione della gestione dell'ente, dall'altra la brevita' della permanenza dei commissari non consente di portare a termine l'intera azione ed occorre che l'opera della stessa si protragga al fine di consolidare, quantomeno in parte, il risanamento avviato.
A cio' aggiungasi che per assicurare anche il recupero del consenso della cittadinanza verso una gestione amministrativa corretta e confacente ai bisogni della comunita' e' necessario che l'organo straordinario porti a compimento il programma di risanamento intrapreso.
Tenuto conto della tuttora persistente influenza della malavita locale e della necessita' di continuare nell'opera di contrasto delle iniziative tese ad incidere negativamente sull'imparzialita' ed il buon andamento dell'azione amministrativa del comune di Crispano, si rende necessario prorogare la gestione commissariale di ulteriori sei mesi.
Ritenuto pertanto che ricorrano le condizioni per l'applicazione dell'art. 143, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, vista la citata relazione del prefetto di Napoli, che si intende qui integralmente richiamata, si formula rituale proposta per la proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Crispano (Napoli) per il periodo di sei mesi.
Roma, 5 aprile 2007
Il Ministro dell'interno: Amato
 
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