Con decreto 10 luglio 2005, al tenente di vascello (SM) SPE R.N. Micelli Roberto, nato a Manduria (Taranto), il 16 febbraio 1971, e' concessa una medaglia d'argento al merito di Marina, con la seguente motivazione: «Comandante di Nave Vega impegnata in attivita' di vigilanza pesca nelle acque dello stretto di Sicilia, prestava soccorso ad un'imbarcazione alla deriva, in precarie condizioni di stabilita', con a bordo duecentotrentasei cittadini extracomunitari, tra cui donne e bambini impauriti ed in preoccupanti condizioni igienico/sanitarie. Avuta l'informazione SAR mentre si trovava a 70nm dall'imbarcazione in pericolo, dirigeva sul posto e nonostante le avverse condizioni meteomarine, animato da profondo senso del dovere e spinto da nobile sentimento di umanita', il comandante Micelli avviava e portava a termine una difficile operazione di soccorso, protrattasi per piu' di ventiquattro ore, provvedendo, in un primo momento, al recupero di tredici bambini con le relative madri e al definitivo salvataggio dei profughi, dopo aver fatto rimorchiare l'imbarcazione sinistrata in una zona di ridosso. In tale contesto l'azione del t.v. Micelli, rendeva possibile il soccorso ad un neonato e ad una donna affetta da gravi deficienze diabetiche, in imminente pericolo di vita. Il comandante Micelli, nel corso della difficilissima operazione, dimostrava notevole coraggio, brillante professionalita', spiccate doti marinaresche ed altissimo senso del dovere.». - Stretto di Sicilia, 26-27 luglio 2004. Con decreto 20 luglio 2005, al sottotenente di vascello (SM) SPE R.N. Pinturo Fabio, nato a Catania, il 12 agosto 1973, e' concessa una medaglia di bronzo al merito di Marina, con la seguente motivazione: «Ufficiale in II° di Nave Vega impegnata in attivita' di vigilanza pesca, preposto a capo del Team inviato in ausilio di un'imbarcazione alla deriva con duecentotrentasei cittadini extracomunitari, tra cui donne e bambini, dirigeva e conduceva da bordo del natante le operazioni di soccorso con determinazione e con sprezzo del pericolo. In condizioni meteomarine proibitive, mosso da altissimo senso del dovere ed evidenziando elevata perizia, rimaneva a bordo dell'imbarcazione per l'intera durata del soccorso, senza riposo, contribuendo in maniera determinante al buon esito delle operazioni di rimorchio del natante sinistrato e provvedendo successivamente, una volta raggiunto il ridosso dell'isola di Linosa, al trasferimento dei profughi a bordo di nave Vega. Nelle predette circostanze, infondeva tranquillita' e sicurezza tra i passeggeri extracomunitari anche nelle situazioni piu' critiche, attuando rapidamente ed abilmente tutte le predisposizioni tecnico-operative necessarie.». - Stretto di Sicilia, 26-27 luglio 2004. |