| 
| Gazzetta n. 296 del 21 dicembre 2006 (vai al sommario) |  | PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |  | DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 11 dicembre 2006 |  | Scioglimento  del  consiglio comunale di Lecce nei Marsi e nomina del commissario straordinario. |  | 
 |  |  |  | IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto  che  il  consiglio  comunale  di Lecce nei Marsi (L'Aquila), rinnovato  nelle  consultazioni  elettorali  del  13 giugno  2004, e' composto dal sindaco e da dodici membri;
 Considerato  che  nel  citato  comune,  a  causa  delle  dimissioni rassegnate da sette consiglieri, con atti separati contemporaneamente acquisiti  al  protocollo  dell'ente,  non  puo' essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi;
 Ritenuto,  pertanto,  che  ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;
 Visto   l'art.   141,   comma 1,  lettera b),  n.  3,  del  decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
 Sulla  proposta  del  Ministro  dell'interno,  la  cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
 Decreta:
 Art. 1.
 Il consiglio comunale di Lecce nei Marsi (L'Aquila) e' sciolto.
 |  |  |  | Art. 2. La  dott.ssa  Maria  Cristina  Di  Stefano  e' nominata commissario straordinario  per  la  provvisoria gestione del comune suddetto fino all'insediamento degli organi ordinari, a norma di legge.
 Al  predetto  commissario  sono  conferiti  i  poteri  spettanti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco.
 Dato a Roma, addi' 11 dicembre 2006
 NAPOLITANO
 Amato, Ministro dell'interno
 |  |  |  | Allegato Al Presidente della Repubblica
 Nel  consiglio  comunale di Lecce nei Marsi (L'Aquila), rinnovato nelle  consultazioni  elettorali  del  13 giugno  2004,  composto dal sindaco e da dodici consiglieri, si e' venuta a determinare una grave situazione  di  crisi  a  causa  delle dimissioni rassegnate da sette componenti del corpo consiliare, con atti separati contemporaneamente acquisiti al protocollo dell'ente in data 25 ottobre 2006.
 Le   citate   dimissioni,   che  sono  state  presentate  da  due consiglieri personalmente e da altri cinque componenti per il tramite di   un   consigliere   dimissionario   all'uopo  delegato  con  atti autenticati,  hanno  determinato  l'ipotesi  dissolutoria dell'organo elettivo.
 Verificatasi   l'ipotesi  disciplinata  dall'art.  141,  comma 1, lettera b),  n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il prefetto  di  L'Aquila  ha  proposto  lo  scioglimento  del consiglio comunale sopracitato disponendone, nel contempo, con provvedimento n. 2006/24313/222   del   27 ottobre   2006,   la  sospensione,  con  la conseguente  nomina  del  commissario per la provvisoria gestione del comune.
 Considerato  che  nel suddetto ente non puo' essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno l'integrita'  strutturale  minima  del consiglio comunale compatibile con  il  mantenimento  in  vita  dell'organo,  si  ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
 Mi  onoro,  pertanto,  di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito  schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del  consiglio  comunale di Lecce nei Marsi (L'Aquila) ed alla nomina del  commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona della dott.ssa Maria Cristina Di Stefano.
 Roma, 10 novembre 2006
 Il Ministro dell'interno: Amato
 |  |  |  |  |