| Con decreto 23 ottobre 2006 e' conferita la seguente ricompensa: Croce d'argento
 
 Alla  Bandiera  di guerra del 10° Reggimento genio guastatori con la seguente motivazione:
 «Reggimento  genio  guastatori  inserito nella Joint Task Force - Iraq  nell'ambito dell'operazione "Antica Babilonia", con consapevole coraggio,  singolare  abnegazione,  sovrumano impegno e straordinario spirito   di  sacrificio,  in  maniera  continua  ed  eccezionalmente incisiva,  si  adoperava  per  circa  quattro  mesi per assicurare il successo   della  missione,  nonostante  la  situazione  di  generale pericolo   e   di   grande   incertezza,  caratterizzata  dall'accesa contrapposizione  di  frange  terroristiche,  nonche'  da  condizioni ambientali e climatiche proibitive.
 In tale contesto, gli ufficiali, i sottufficiali e i graduati del 10°  Reggimento,  consapevoli  dell'importanza delle funzioni che gli erano  state  attribuite  e  ricchi  di  esperienze  per le pregresse partecipazioni  ad  altre operazioni fuori area, si distinguevano per ammirevole    serenita',    giusta    determinazione,   indefettibile generosita',    eccezionale    sensibilita'   umana,   incondizionata disponibilita  e incredibile slancio nell'assolvimento dei molteplici compiti,  sia  per soddisfare le piu' disparate e complesse attivita' operative   e   di  protezione  del  contingente  italiano,  sia  per migliorare le condizioni di vita delle genti locali.
 Per tutto il periodo di permanenza, gli uomini del 10° Reggimento superavano  i  pericoli  e  le  difficolta,  senza  sosta  e  riposo, profondendo  le  migliori  energie  fisiche,  morali, intellettuali e professionali  a  favore della popolazione, riscuotendo nella propria area  di responsabilita', coincidente con la provincia di Dhi Qar, la meritata fiducia e il sempre piu' ampio consenso che si sono rivelati risolutivi  per  isolare le fazioni ostili al processo democratico di ripresa sociale, politica ed economica ed al ripristino delle normali condizioni di vita in Iraq.
 In  particolare,  conducevano,  con  altissimo  senso del dovere, interventi   importantissimi   per   le  condizioni  di  sicurezza  e vivibilita'  mediante  la  ricerca  e  bonifica  di  mine  ed ordigni esplosivi,   e   realizzavano   tempestivamente,  con  rara  perizia, consistenti  e  complessi  lavori  sugli argini del fiume Eufrate per contrastare  una imminente esondazione in prossimita' della citta' di Annasiriyah e Suq Ash Shuyukh.
 Fulgido  esempio  di unita', straordinariamente motivata e coesa, che ha evidenziato nei suoi uomini elevatissima professionalita', non comune   senso   di   responsabilita',   concreta   saldezza  morale, consapevole  coraggio  ed  elevate  virtu'  militari, contribuendo in maniera   determinante  al  successo  delle  operazioni  in  Iraq  ed esaltando  significativamente  il  prestigio dell'Italia nel contesto internazionale».  -  An Nasiriyah (Iraq), 31 gennaio 2004 - 21 maggio 2004.
 
 Con decreto 23 ottobre 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
 Croce di bronzo
 
 Al  tenente  colonnello Giuseppe Poccia, nato il 15 maggio 1965 a Santa  Maria  Capua  Vetere  (Caserta),  con la seguente motivazione: «Comandante  del Battaglione genio guastatori presso la Italian Joint Task  Force  Iraq  nell'ambito  dell'operazione  "Antica  Babilonia", assolveva le sue funzioni con grandissima determinazione, eccezionale professionalita'   e   spiccato   senso  del  dovere,  nonostante  la situazione   di   generale   pericolo   e   di   grande   incertezza, caratterizzata  dall'accesa contrapposizione di frange terroristiche, nonche' da condizioni ambientali e climatiche proibitive. Grazie alla sua  costante  attenzione  verso  tutti  gli  aspetti della missione, l'unita'    alle    sue    dipendenze    risultava   una   formazione efficientissima,   fortemente   coesa,   assolutamente  disciplinata, altamente   dinamica  e  flessibile  ed  assumeva  immediatamente  la capacita' necessaria sia per soddisfare le piu' disparate e complesse attivita' operative e di prorezione del contingente italiano, sia per migliorare  le  condizioni di vita delle genti locali. Fin dalla fase iniziale  dell'operazione,  con  somma  perizia  e  rara  competenza, individuava  soluzioni  a  problematiche  ritenute  insuperabili  per attuare,  sulla  base  degli  intendimenti  dei comandi superiori, il completo   rischieramento   del   comando   brigata  "Ariete"  e  dei Carabinieri  della  Multinational  Specialized  Unit  nella sede piu' sicura   di   Camp   "Mittica"   in  Tallil.  In  tale  contesto,  la ristrutturazione   di   trentacinque  edifici,  la  realizzazione  di consistenti  opere impiantistiche e urbanistiche, i solidi interventi di  fortificazione  e  l'attivazione  di  un  efficiente  sistema  di approvvigionamento  idrico,  completati con estrema tempestivita', si sono  rivelati  fattori  di  indiscusso  successo dimostrando la loro evidente  efficacia  alla  luce  degli  incidenti che successivamente hanno  coinvolto  la base "Libeccio" di An Nasiriyah, originaria sede del comando dei Carabinieri, nell'ambito delle operazioni "Porta Pia" e  "Camel  Spider",  tese a ristabilire la sicurezza e l'ordine nella citta'  di  An Nasiriyah a seguito dell'occupazione dei tre ponti sul fiume  Eufrate  da  parte  di milizie armate, con assoluta perizia ed impegno  instancabile  pianificava  nel dettaglio le ardite attivita' del  Genio.  Conduceva nell'ambito delle operazioni "Highland Stop" e "Highland  Stop 2" durate complessivamente circa quattro mesi, con le forze  a  lui  obbedienti,  l'immensa  e pericolosa opera di bonifica superficiale  di  circa sedici chilometri quadrati del Captured Enemy Ammunition Site nei pressi di Tallil, mediante la neutralizzazione di trentadue  bunker  e  duecentodiciassette  riservette  munizioni e di circa   seicentomila  ordigni  esplosivi.  La  brillante  e  distinta impresa, condotta con encomiabile determinazione nonostante la grande complessita'  e difficolta' ed indicata senza indugio come modello di riferimento  per  tutte  le  operazioni  del Genio dal Comandante del MND(SE),  permetteva  di  assestare  un  duro  colpo  alle  attivita' illecite  di  traffico  di  munizioni  sottratte  dalla vasta area di deposito,  impedendone  il loro uso contro le Forze della coalizione. Nell'ultimo  periodo  a seguito dei seri attacchi terroristici contro la   sede   della   Coalition   Provisional  Authority,  estremamente pericolosi  anche  per  le attigue abitazioni civili di An Nasiriyah, individuava   con   impegno  instancabile,  in  maniera  continua  ed eccezionalmente   incisiva,   concrete   soluzioni   per   la  difesa antimortaio   realizzando   tempestivamente   importanti   opere   di protezione   che   si  sono  dimostrate  particolarmente  valide  per neutralizzare  i  successivi  e ripetuti attacchi notturni. Magnifica figura  di  ufficiale  e  di comandante, che sapeva trasfondere negli uomini  alle  sue  dipendenze  grande  senso del dovere e motivazione altissima  e  che ha contribuito in maniera determinante, grazie alla sua  professionalita'  ed  alla  sua  generosita', a rendere lustro e decoro  all'Esercito italiano e ad elevare l'immagine dell'Italia nel contesto   internazionale.  -  An  Nasiriyah  (Iraq),  27  gennaio  - 22 maggio 2004.
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