| 
| Gazzetta n. 262 del 10 novembre 2006 (vai al sommario) |  | PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |  | DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 27 ottobre 2006 |  | Scioglimento del consiglio comunale di Acerno. |  | 
 |  |  |  | IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto  che  nelle  consultazioni elettorali del 26 maggio 2002 sono stati  eletti il consiglio comunale di Acerno (Salerno) ed il sindaco nella persona del sig. Michele Giannattasio;
 Considerato che, per effetto della sentenza di condanna pronunciata dalla Corte di appello di Salerno in data 16 febbraio 2005 e divenuta irrevocabile   a  seguito  della  sentenza  della  Corte  suprema  di cassazione del 16 giugno 2006, il predetto amministratore e' decaduto di  diritto  dalla carica di sindaco, ai sensi del combinato disposto dell'art.  58,  comma 1,  lettera c),  e  dell'art.  59, comma 6, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
 Ritenuto,   pertanto,  che  ai  sensi  dell'art.  53,  del  decreto legislativo  18 agosto  2000,  n.  267, ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;
 Visto   l'art.   141,   comma 1,  lettera b),  n.  1,  del  decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
 Sulla  proposta  del  Ministro  dell'interno,  la  cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
 Decreta:
 Il consiglio comunale di Acerno (Salerno) e' sciolto.
 Dato a Roma, addi' 27 ottobre 2006
 NAPOLITANO
 Amato, Ministro dell'interno
 |  |  |  | Allegato Al Presidente della Repubblica
 Il  consiglio  comunale  di Acerno (Salerno) e' stato rinnovato a seguito  delle  consultazioni  elettorali  del  26 maggio  2002,  con contestuale  elezione  del  sindaco  nella  persona  del sig. Michele Giannattasio.
 Il  citato  amministratore e' decaduto di diritto dalla carica di sindaco,  ai  sensi  del  combinato  disposto  dell'art. 58, comma 1, lettera c), e dell'art. 59, comma 6, del decreto legislativo 8 agosto 2000, n. 267, per effetto della sentenza di condanna per alcuni reati aventi  rilevanza  agli specifici fini, emessa dalla Corte di appello di Salerno in data 16 febbraio 2005 e divenuta irrevocabile a seguito della sentenza della Corte suprema di cassazione del 16 giugno 2006.
 Si  e'  configurata,  pertanto,  una  delle  fattispecie previste dall'art.  53 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in base al  quale  la  decadenza  del  sindaco  costituisce presuppoto per lo scioglimento del consiglio comunale.
 Per  quanto  esposto  si  ritiene  che,  ai  sensi dell'art. 141, comma 1, lettera b), n. 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
 Mi  onoro,  pertanto,  di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito  schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Acerno (Salerno).
 Roma, 21 ottobre 2006
 Il Ministro dell'interno: Amato
 |  |  |  |  |