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| Gazzetta n. 260 del 8 novembre 2006 (vai al sommario) |  | MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI |  | DECRETO 23 ottobre 2006 |  | Proroga   dell'autorizzazione,  rilasciata  all'organismo  denominato «CSQA   Certificazioni   Srl»,   ad   effettuare  i  controlli  sulla denominazione di origine protetta «Bitto». |  | 
 |  |  |  | IL DIRETTORE GENERALE per la qualita' dei prodotti agroalimentari
 Visto  il  decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali   sull'ordinamento   del   lavoro   alle   dipendenze  delle amministrazioni pubbliche, ed in particolare l'art. 16, lettera d);
 Visto  il  regolamento  (CE) n. 510/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006,  relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni  di  origine  dei prodotti agricoli ed alimentari, e in particolare l'art. 19 che abroga il regolamento (CEE) n. 2081/92;
 Visto  l'art. 17, comma 1 del predetto regolamento (CE) n. 510/2006 che  stabilisce  che  le  denominazioni  che  alla data di entrata in vigore  del regolamento stesso figurano nell'allegato del regolamento (CE) n. 1107/1996 e quelle che figurano nell'allegato del regolamento (CE)  n.  2400/96,  sono automaticamente iscritte nel «registro delle denominazioni  di  origine  protette  e delle indicazioni geografiche protette»;
 Visto   l'art.   10   del  predetto  regolamento  (CE)  n.  510/06, concernente i controlli;
 Visto  il  regolamento  (CE)  n.  1263/96 del 1° luglio 1996 con il quale   l'Unione  europea  ha  provveduto  alla  registrazione  della denominazione di origine protetta «Bitto»;
 Visto l'art. 53 della legge 24 aprile 1998, n. 128, come sostituito dall'art.  14 della legge 21 dicembre 1999, n. 526, il quale contiene apposite  disposizioni  concernenti  i controlli e la vigilanza sulle denominazioni protette dei prodotti agricoli e alimentari;
 Visti  i  decreti 29 novembre 2005, 10 marzo 2006 e 21 giugno 2006, con  i  quali  la  validita' dell'autorizzazione triennale rilasciata all'organismo  di controllo denominato «CSQA Certificazioni Srl», con decreto  del  24 gennaio 2003, e' stata prorogata fino all'8 novembre 2006;
 Considerato  che il Consorzio per la tutela dei formaggi Valtellina Casera  e  Bitto, pur essendone richiesto, non ha ancora provveduto a segnalare  l'organismo  di  controllo  da autorizzare per il triennio successivo alla data di scadenza dell'autorizzazione sopra indicata;
 Considerata  la necessita' di garantire l'efficienza del sistema di controllo  concernente  la  denominazione di origine protetta «Bitto» anche  nella  fase  intercorrente  tra  la  scadenza  della  predetta autorizzazione  e  il  rinnovo  della  stessa oppure l'autorizzazione all'eventuale nuovo organismo di controllo;
 Ritenuto  per  i motivi sopra esposti di dover differire il termine di  proroga  dell'autorizzazione,  alle medesime condizioni stabilite nella  autorizzazione  concessa  con  decreto  24 gennaio  2003, fino all'emanazione    del    decreto   di   rinnovo   dell'autorizzazione all'organismo  «CSQA  Certificazioni  Srl» oppure all'eventuale nuovo organismo di controllo;
 Decreta:
 Art. 1.
 L'autorizzazione    rilasciata   all'organismo   denominato   «CSQA Certificazioni  Srl», con sede in Thiene (Vicenza), via S. Gaetano n. 74,  con  decreto  24 gennaio  2003,  ad effettuare i controlli sulla denominazione   di   origine   protetta  «Bitto»  registrata  con  il regolamento  (CE)  n.  1263/96 del 1° luglio 1996, gia' prorogata con decreti   29 novembre   2005,  10 marzo  2006  e  21 giugno  2006  e' ulteriormente  prorogata  fino  all'emanazione del decreto di rinnovo dell'autorizzazione  all'organismo  stesso oppure all'eventuale nuovo organismo di controllo.
 |  |  |  | Art. 2. Nell'ambito   del   periodo  di  validita'  della  proroga  di  cui all'articolo  precedente  l'organismo  di  controllo  e' obbligato al rispetto   delle  prescrizioni  impartite  con  il  predetto  decreto 24 gennaio 2003.
 Il  presente  decreto  e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
 Roma, 23 ottobre 2006
 Il direttore generale: La Torre
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