Gazzetta n. 260 del 8 novembre 2006 (vai al sommario)
MINISTERO DELLA DIFESA
COMUNICATO
Conferimento di onorificenze al merito dell'Esercito

Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
Croce d'oro al merito dell'Esercito
Al Tenente Generale Gaetano Cigna nato il 27 febbraio 1943 a Roma, con la seguente motivazione: «Ufficiale generale di primissimo piano, di indiscusso valore per pregevoli qualita' etico-militari e non comuni capacita' professionali, il ten. gen. Cigna, ha assolto l'impegnativo e prestigioso incarico di vice comandante per le operazioni della Kfor e rappresentante militare dell'autorita' nazionale (ottobre 2001-settembre 2002) nell'ambito dell'operazione «Joint Guardian» in Kosovo, nonche' rappresentante militare dell'autorita' nazionale e comandante del contingente nazionale (ottobre 2001-maggio 2002), nell'ambito dell'operazione «Amber Fox» in Fyrom. Successivamente ha ricoperto le posizioni di rappresentante militare della Nato, comandante del quartier generale Nato Skopje e rappresentante militare dell'autorita' nazionale/comandante del contingente nazionale (settembre 2002-marzo 2003), nell'ambito dell'operazione «Allied Harmony» in Fyrom. Nei circa diciotto mesi di continuato servizio in teatro balcanico, in un contesto operativo ed ambientale estremamente dinamico e caratterizzato da diffusa criminalita', forti tensioni etniche e rischi latenti di ordine pubblico, l'ufficiale ha operato in maniera brillante ed autorevole, evidenziando straordinarie doti dirigenziali e di comando. Ha diretto e coordinato in modo ineccepibile ogni attivita' di competenza, ponendosi sempre come guida carismatica.
Per tutto il personale italiano avuto alle dipendenze nei rispettivi teatri e come qualificato e prezioso interlocutore nel variegato ed esigente contesto internazionale. Ha instaurato eccellenti e proficui rapporti con gli ambasciatori, le autorita' civili e militari, le organizzazioni governative e non governative presenti in teatro, dando corso ad una serie di importantissime iniziative di collaborazione in vari settori ed in particolare nelle attivita' di cooperazione civile-militare. In tale quadro ha fornito ai diretti superiori della catena di comando multinazionale, il comandante della Kosovo force e successivamente il comandante di Afsouth, ed alle autorita' nazionali una collaborazione preziosa ed oltremodo apprezzata, mettendo in luce instancabile dedizione al servizio, spiccata iniziativa ed indiscussa competenza. Queste sue doti, unite alla straordinaria motivazione, alla ferrea determinazione e ad una superba capacita' decisionale, hanno consentito al ten. gen. Cigna di raggiungere risultati di assoluto rilievo e riscuotere unanimi consensi sia in ambito nazionale che internazionale. Splendido esempio di validissimo dirigente militare che, in un importante contesto multinazionale, ha impeccabilmente rappresentato la Nazione, contribuendo, con la sua impareggiabile opera, ad accrescere il lustro ed il prestigio dell'Esercito e delle Forze armate italiane».
Roma, 12 agosto 2004
Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
Croce d'oro al merito dell'Esercito
Al Colonnello Luciano Antonio Portolano nato il 18 settembre 1960 ad Agrigento, con la seguente motivazione: «Comandante della Task Force «Fagare», inquadrata nella Italian Joint Task Force Iraq nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», assolveva le sue funzioni con grandissima determinazione, eccezionale professionalita' e spiccato senso del dovere.
Grazie alla sua costante attenzione verso tutti gli aspetti della missione, l'unita' alle sue dipendenze raggiungeva immediatamente la capacita' operativa necessaria per assolvere i delicati compiti assegnati rivelandosi formazione efficientissima, altamente dinamica e flessibile.
Responsabile del delicato settore nord della provincia di Dhi Qar, caratterizzato dall'accesa contrapposizione tra le varie fazioni in lotta, con una azione di comando decisiva ed efficace, contribuiva a ripristinare nell'area le condizioni di sicurezza ormai perdute e a garantire il graduale ritorno alla normalita' della popolazione locale.
In tale ambito, con perizia e rara competenza, pianificava e conduceva numerose operazioni finalizzate al recupero di enormi quantitativi di armi illegali, al pagamento dello stipendio ai militari del disciolto esercito iracheno nonche' al ripristino dell'ordine e della legalita' per consentire il regolare svolgimento delle attivita' di ricostruzione e di sostegno umanitario.
In particolare, dirigeva con successo la complessa operazione «Long Street», tesa a reprimere le attivita' criminali delle cellule terroristiche legate al vecchio regime contro le forze della coalizione, conclusa brillantemente con il ritrovamento di grossi quantitativi di armi e munizioni.
Magnifica figura di ufficiale e di comandante carismatico e capace che ha contribuito in maniera determinante a conferire ulteriore lustro e prestigio all'Esercito italiano e ad elevarne l'immagine nel contesto internazionale e interforze».
An Nasiriyah (IRAQ), 22 giugno -07 ottobre 2003
Con decreto del Presidente della Repubblica 13 aprile 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
Medaglia d'oro al valore dell'Esercito
Alla Bandiera del 151° Reggimento Fanteria «Sassari», con la seguente motivazione: «Reggimento inserito nella Task Force «Iraq» nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», partecipava per circa quattro mesi a tutte le attivita' operative connesse con la crisi irachena post-conflitto.
Nonostante la situazione di generale pericolo e di grande incertezza, dell'accesa contrapposizione tra potere politico-religioso ed il potere tribale, il reggimento, con coraggio, sovrumano impegno e straordinario spirito di sacrificio, si adoperava con sicuro valore e ferma determinazione per assicurare il successo della missione.
Per tutto il periodo di permanenza gli ufficiali, i sottufficiali e i graduati del 151° Reggimento operavano con impegno eccezionale, senza sosta e riposo, profondendo le migliori energie fisiche, morali, intellettali e professionali per soddisfare le piu' disparate e complesse attivita' operative e per alleviare le sofferenze della popolazione.
In tale contesto gli uomini del 151° Reggimento, dimostrando elevata professionalita' e non comune senso di responsabilita', si rivelavano determinati nei confronti dei prevaricatori e degli ingiusti e generosi con i deboli e con i bisognosi, mantenendo una equidistanza rigorosa e riconosciuta tra i diversi poteri contrapposti.
Nel proditorio attacco terroristico del 12 novembre 2003 in An Nasiriyah, vedeva cadere un suo effettivo, che proprio per quegli ideali di pace, solidarieta' fra i popoli immolava la sua giovane vita.
Reggimento di fanteria solido, straordinariamente motivato in ogni suo componente e risoluto nelle azioni, che ha contribuito in maniera determinante al successo delle operazioni in Iraq e che ha ulteriormente accresciuto l'immagine del contingente nazionale e ha dato lustro alle forze armate e all'Italia in un contesto internazionale».
An Nasiriyah, 8 ottobre 2003-29 gennaio 2004
Con decreto del Presidente della Repubblica 13 aprile 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
Medaglia d'argento al valore dell'Esercito
Al Sottotente medico Gianuario Carboni nato il 30 novembre 1974 a Sassari, con la seguente motivazione: «Ufficiale medico effettivo al 151° Reggimento fanteria «Sassari» nel corso dell'operazione «Antica Babilonia» in Iraq, profondeva tutte le migliori energie per assicurare in ogni circostanza il completo assolvimento dei compiti affidatigli e svolgeva con instancabile partecipazione e con straordinaria professionalita' tutte le operazioni svolte nel teatro operativo.
In particolare, chiamato a prestare urgente soccorso ai feriti nell'attentato del 12 novembre 2003, interveniva prontamente con elevato coraggio e sprezzo della propria incolumita' nonostante la situazione di pericolo concreto per l'esplosione di colpi d'arma da fuoco provenienti dalla riservetta munizioni. Nel corso delle attivita' estraeva un ferito da un veicolo coinvolto nell'esplosione e lo caricava sull'ambulanza per trasportarlo all'ospedale da campo del contingente italiano.
Di ritorno dall'ospedale, con spiccato senso del dovere e grande spirito di solidarieta' si adoperava per il successivo trasporto di altri due feriti, che versavano in gravi condizioni, alla struttura ospedaliera americana.
Con il suo intervento tempestivo ed efficace, coordinando con eccezionali capacita' la squadra operativa sotto il suo comando, assicurava un primo e vitale supporto al personale coinvolto e agevolava il lavoro dei colleghi delle strutture ospedaliere.
Fulgida figura di ufficiale, votato all'istituzione, che, con la sua instancabile e preziosa opera, ha contribuito a dare lustro e decoro all'Esercito italiano e alla Nazione».
An Nasiriyah, 12 novembre 2003
Con decreto del Presidente della Repubblica 13 aprile 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
Medaglia d'argento al valore dell'Esercito
Al Caporal maggiore Umile Groccia nato il 20 dicembre 1979 a Cosenza, con la seguente motivazione: «Caporal maggiore di straordinarie doti morali e di elevate capacita' professionali, comandato in missione in terra irachena nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», si prodigava con autentico valore per assolvere il proprio compito dimostrando sempre serieta' di intenti e assoluta consapevolezza degli elevati rischi ad esso connessi.
In particolare, chiamato a partecipare ad una delicata attivita' operativa diretta ad assicurare un'adeguata cornice di sicurezza ad alcuni giornalisti e cineoperatori italiani che stavano operando all'interno di una base del contingente nazionale a Nasiriyah, veniva coinvolto nella detonazione di un mezzo pesante lanciato ad alta velocita' sulla recinzione della base, che causava la morte di diciannove militari e civili italiani, nonche' il ferimento di altro personale.
Benche' ferito, con generosa determinazione si univa ai soccorritori e si adoperava con coraggio, tenacia e spirito di solidarieta' nelle operazioni di soccorso del personale coinvolto nell'esplosione, consciamente incurante della grave situazione di immanente pericolo che ancora caratterizzava il luogo.
Fulgido esempio di ammirevole coraggio, ispirato alle migliori tradizioni dell'esercito».
Nasiriyah (Iraq), 12 novembre 2003
Con decreto del Presidente della Repubblica 13 aprile 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
Medaglia d'argento al valore dell'Esercito
Alla Bandiera del 21° Reggimento genio guastatori «Timavo», con la seguente motivazione: «Reggimento genio inserito nella Joint Task Force - Iraq nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», partecipava per circa quattro mesi a tutte le attivita' operative connesse con la fase iniziale e piu' delicata della crisi irachena post-conflitto.
Per tutto il periodo di permanenza gli ufficiali, i sottufficiali e i graduati del 21° Reggimento operavano con impegno eccezionale, senza sosta e riposo, profondendo le migliori energie fisiche, morali, intellettuali e professionali per soddisfare le piu' disparate e complesse attivita' operative e per alleviare le sofferenze della popolazione.
Nonostante la situazione di generale pericolo e di grande incertezza, caratterizzata da condizioni ambientali e climatiche proibitive, nonche' l'accesa contrapposizione tra il potere politico-religioso e il potere tribale, il Reggimento, con consapevole coraggio, sovrumano impegno e straordinario spirito di sacrificio ed in maniera continua ed eccezionalmente incisiva si adoperava per assicurare il successo alla missione.
In tale contesto gli uomini del 21° Reggimento, dotati di elevata professionalita' e non comune senso di responsabilita', si rivelavano determinati nei confronti dei prevaricatori e degli ingiusti e generosi con i deboli e con i bisognosi, mantenendo una equidistanza rigorosa e riconosciuta tra i diversi poteri contrapposti.
Gli uomini del 21° Reggimento consapevoli dell'importanza delle funzioni che gli erano state attribuite e ricchi di esperienze per le pregresse partecipazioni ad altre operazioni fuori area, svolgevano, con ferma determinazione, costante impegno, eccezionale serenita', incondizionata disponibilita' tutte le complesse e diversificate attivita' connesse con il ripristino delle normali condizioni di vita.
In particolare, conducevano, con elevatissimo coraggio, altissimo sprezzo del pericolo e magnifico senso del dovere, interventi importantissimi per la ricerca e bonifica di mine ed ordigni esplosivi, e realizzavano, con incessante ed encomiabile impegno, significative opere per consentire il ripristino delle infrastrutture essenziali, riportando cosi' in tutta la provincia di Dhi Qar, condizioni di sicurezza e vivibilita' e consolidando fortemente il processo di ricostruzione dell'Iraq.
Reggimento genio solido, straordinariamente motivato in ogni suo componente e risoluto nelle azioni, che ha contribuito in maniera determinante al successo delle operazioni in Iraq e che ha fortemente elevato il prestigio dell'Italia nel contesto internazionale».
An Nasiriyah (Iraq), 26 giugno 2003 - 7 ottobre 2003
Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
Corce d'argento al merito dell'Esercito
Al Tenente generale Saverio Parlato nato il 13 luglio 1937 a Francofonte (Siracusa), con la seguente motivazione: «Ufficiale generale in possesso di non comuni doti umane, rare capacita' intellettuali e professionali, dotato di eccezionale carisma, ha saputo gestire e risolvere, in ogni circostanza, tutte le problematiche connesse con gli alti incarichi a lui affidati tra i quali emergono quello di comandante della scuola trasporti e materiali, di capo reparto materiali per il combattimento, di vice ispettore e capo dipartimento trasporti e materiali dell'ispettorato logistico dell'Esercito.
Ha servito per oltre quarantanove anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio».
Roma, 5 novembre 2003
Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
Croce d'argento al merito dell'Esercito
Al Tenente generale Beniamino Sensi nato il 29 settembre 1939 a Viterbo, con la seguente motivazione: «Ufficiale generale in possesso di eccellenti capacita' intellettuali, non comuni doti umane e morali, ha saputo gestire e risolvere, in ogni circostanza, tutte le problematiche connesse con gli alti incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quelli di comandante della brigata di cavalleria «Pozzuolo del Friuli», di Direttore della Direzione generale per gli ufficiali dell'Esercito e di Presidente del Planning surface transport working group (PBIST-WG).
Ha servito per oltre quarantadue anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio».
Roma, 5 novembre 2003
Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
Croce d'argento al merito dell'Esercito
Al Tenente generale Antonio Tobaldo nato il 20 gennaio 1939 a Cervarese Santa Croce (Padova), con la seguente motivazione: «Ufficiale generale in possesso di spiccate qualita' intellettuali e professionali, nonche' di un bagaglio culturale di particolare valenza, ha saputo gestire e risolvere, in ogni circostanza, le molteplici problematiche connesse con gli alti incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quelli di Comandante della scuola allievi sottufficiali, di comandante del comando della capitale, di ispettore delle scuole e capo gruppo di lavoro per l'attivazione dell'ispettorato per la formazione e la specializzazione dell'Esercito, di ispettore delle scuole e ispettore delle armi e di ispettore dell'ispettorato per la formazione e la specializzazione dell'Esercito.
Ha servito per oltre quarantadue anni l'Esercito italiano ed il Paese contribuendo ad accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio».
Roma, 5 novembre 2003
Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
Croce d'argento al merito dell'Esercito
Al Tenente generale Franco Monticone nato il 13 febbraio 1940 ad Asti, con la seguente motivazione: «Ufficiale generale in possesso di spiccate qualita' intellettuali e professionali nonche' di un bagaglio culturale di particolare valenza, ha saputo gestire e risolvere, in ogni circostanza, le molteplici problematiche connesse con gli alti incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quelli di capo ufficio operazioni dello Stato maggiore esercito, di comandante della brigata paracadutisti «Folgore», di comandante della forza di intervento rapido e di capo nucleo di coordinamento forze speciali.
Ha servito per oltre quaranta anni l'Esercito italiano ed il Paese, dimostrando altissimo senso del dovere e incondizionato attaccamento alle istituzioni».
Roma, 1° gennaio 1998
Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
Croce d'argento al merito dell'Esercito
Al Generale di brigata Giovan Battista Borrini nato il 3 novembre 1953 a Tuoro sul Trasimeno (Perugia), con la seguente motivazione: «Vice comandante della Italian Joint Task Force Iraq nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», costituiva in ogni circostanza elemento di sicuro ed essenziale riferimento per tutto il comando e per i reparti dipendenti, riuscendo con straordinaria professionalita', grande acume e spiccato buon senso a gestire e coordinare le numerose, complesse e delicatissime attivita' che interessavano le unita' della brigata durante tutta la permanenza nel teatro operativo iracheno.
Profondamente determinato ad elevare l'immagine dell'Italia nel contesto internazionale, si prodigava senza sosta e con incredibile continuita' per il conseguimento degli obiettivi assegnati.
Giunto in teatro operativo iracheno con l'Advanced Party del comando della grande unita', in virtu' della sua preziosa ed instancabile opera, risolveva numerose problematiche logistiche connesse con la sistemazione delle unita' italiane e fronteggiava con assoluta perizia e spiccata iniziativa molteplici imprevisti.
Completato il dispiegamento delle unita' italiane, con costanza e determinazione, poneva in atto tutte le misure e le azioni necessarie per accelerare il processo di ricostruzione dell'Iraq ottenendo significativi risultati nella realizzazione di progetti per il ripristino della funzionalita' delle scuole, degli impianti di illuminazione dei villaggi, nonche' della rete idrica, riscuotendo in ogni occasione il plauso delle autorita' civili e guadagnando sul campo la fiducia della popolazione locale.
Chiaro esempio di ufficiale e di comandante carismatico e capace che ha saputo trasfondere nei collaboratori alle sue dipendenze grande senso del dovere ed altissima motivazione e che ha elevato in maniera determinante l'immagine dell'Italia nel contesto interforze e internazionale».
An Nasiriyah (Iraq), 8 giugno-2 ottobre 2003
Con decreto 29 novembre 2005 e' conferita la seguente ricompensa:
Croce d'argento al merito dell'Esercito
Al Colonnello Pierluigi Campregher nato il 4 agosto 1952 a Trento, con la seguente motivazione: «Ufficiale vice capo della divisione operazioni del Headquarters KFOR 4, nell'ambito dell'operazione «Joint Guardian» in Kosovo, ha affrontato il delicato e fondamentale incarico con estrema lucidita', grande energia, elevato spirito di iniziativa e piena dedizione al servizio. Il suo prezioso contributo si e' rivelato fondamentale nella definizione delle attivita' operative volte a risolvere la delicata crisi attinente alla citta' di Mitrovica e agli avvenimenti occorsi nella Presevo Valley. La lungimirante pianificazione nonche' l'attenta programmazione hanno consentito di risolvere la complessa situazione senza esacerbare gli animi delle fazioni contendenti.
Chiaro esempio di ufficiale di primissimo piano ha contribuito ad accrescere il prestigio della forza armata e dell'Italia nel contesto internazionale».
Pristina (Kosovo), 30 marzo 2001
Con decreto 14 settembre 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
Croce di bronzo al merito dell'Esercito
Alla Bandiera di guerra del Battaglione logistico «Ariete», con la seguente motivazione: «Comandato ad operare in Iraq nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia» si riconfigurava, assumendo il livello ordinativo di reggimento e costituiva il gruppo supporto di aderenza inquadrato nell'IJTF. Inquadrato nelle province di Dhi-Qar, Al-Basrah e in Kuwait in situazioni operative di grande pericolo caratterizzate da elevati conflitti armati, con consapevole coraggio, forniva al contingente il supporto in tutti i settori di competenza contribuendo in maniera determinante ad assicurare il successo della missione. Partecipava con personale e mezzi a piu' operazioni ed in particolare all'operazione «Porta Pia» garantendo i rifornimenti a domicilio rivelatisi fondamentali per il buon esito della stessa. Contribuiva e realizzava con efficacia numerose attivita' umanitarie, ricevendo manifestazioni di stima e plauso da parte della popolazione, dalle autorita' civili e dalle autorita' militari italiane e straniere. Altamente motivato, il personale tutto, profondeva le migliori energie e un impegno eccezionale per garantire il sostegno logistico in ogni circostanza, assicurando il soddisfacimento delle esigenze del contingente. Nonostante le grandissime difficolta' climatiche e ambientali, operava con eccezionale impegno, spirito di sacrificio ed encomiabile abnegazione assicurando in ogni circostanza il perfetto assolvimento dei compiti ricevuti. reparto solido con tutti i componenti straordinariamente motivati, determinato in tutte le attivita' logistiche ed operative, ha contribuito in maniera determinante al successo dell'operazione «Antica Babilonia» e che ha fortemente elevato il prestigio dell'Italia nel contesto internazionale».
An Nasiriyah (Iraq), 6 febbraio 2004 - 24 maggio 2004
Con decreto 13 aprile 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
Medaglia di bronzo al valore dell'Esercito
Alla Bandiera del 6° Reggimento di Manovra, con la seguente motivazione: «Reggimento di Manovra chiamato ad operare in terra d'Iraq nel periodo iniziale e piu' delicato dell'intervento del contingente italiano nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», si presentava all'impegnativo compito in maniera superba ed eccezionalmente rispondente sotto l'aspetto operativo.
Impiegato nella delicatissima provincia di Dhi Qar, in una situazione di generale pericolo e di grande incertezza, caratterizzata da vuoto istituzionale e da elevata conflittualita' endemica, il reggimento con consapevole coraggio, equilibrio e fermezza, forniva il supporto logistico a tutte le delicate e complesse attivita' operative dell'ITJTF, contribuendo in maniera elevatissima ad assicurare il successo alla missione.
Nonostante le estreme condizioni climatiche ed ambientali gli ufficiali, i sottufficiali e i graduati del 6° Reggimento operavano, per circa quattro mesi, con sovrumano impegno, straordinario spirito di sacrificio ed eccezionale abnegazione, assicurando il perfetto assolvimento dei compiti e raggiungendo appieno gli obiettivi fissati.
Altamente motivato e capace, il reggimento profondeva un impegno eccezionale per organizzare al meglio l'attivita' logistica assicurando in ogni circostanza e in tutti i settori il soddisfacimento delle piu' disparate esigenze del contingente.
Inoltre, affrontava e risolveva con assoluta efficacia numerose attivita' umanitarie contribuendo a migliorare le condizioni di vita della popolazione meritando forti manifestazioni di stima e apprezzamento da parte delle autorita' locali, nonche' il plauso unanime delle autorita' militari italiane e straniere.
Con ferma determinazione, costante ed encomiabile impegno, eccezionale serenita', incessante incondizionata disponibilita', il reggimento di manovra contribuiva a riportare in tutta la provincia di Dhi Qar, duramente colpita dagli eventi bellici, condizioni di sicurezza e vivibilita', consolidando fortemente il processo di ricostruzione dell'Iraq.
Reggimento solido, straordinariamente motivato in ogni suo componente e risoluto nelle azioni, che ha contribuito in maniera determinante al successo delle operazioni in Iraq e che ha fortemente elevato il prestigio dell'Italia nel contesto internazionale».
An Nasiriyah (Iraq), 2 luglio 2003 - 7 ottobre 2003
Con decreto 13 aprile 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
Medaglia di bronzo al valore dell'Esercito
Alla Bandiera del 6° Reggimento Trasporti, con la seguente motivazione: «Reggimento Trasporti inserito nella Task Force «Iraq» nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», partecipava per circa quattro mesi a tutte le attivita' operative connesse con la crisi irachena post-conflitto.
Nonostante la situazione di generale pericolo e di grande incertezza, caratterizzata da condizioni ambientali e climatiche proibitive, nonche' dall'accesa contrapposizione tra il potere politico-religioso e il potere tribale, il reggimento, con coraggio, sovrumano impegno, straordinario spirito di sacrificio ed eccezionale abnegazione si adoperava per assicurare il successo alla missione.
Per tutto il periodo di permanenza gli ufficiali, i sottufficiali e i graduati del reggimento operavano con impegno eccezionale, senza sosta e riposo, profondendo le migliori energie fisiche, morali, intellettuali e professionali per soddisfare le piu' disparate e complesse attivita' logistiche e per alleviare le sofferenze della popolazione.
Nel proditorio attacco terroristico del 12 novembre 2003, in An Nasiriyah, vedeva cadere tre suoi effettivi, che proprio per quegli ideali di pace, solidarieta' fra i popoli immolavano la loro giovane vita.
Reggimento trasporti che ha assicurato sempre la regolarita' dei rifornimenti dalla madrepatria alla zona di operazioni ed il mantenimento in efficienza del parco automezzi/materiali dell'Italian Joint Task Force «Iraq», solido, straordinariamente motivato in ogni suo componente e risoluto nelle azioni, che ha contribuito in maniera determinante al successo delle operazioni in Iraq e che ha ulteriormente accresciuto l'immagine del contingente nazionale ed ha dato lustro alle forze armate ed all'Italia in un contesto internazionale».
An Nasiriyah, 8 ottobre 2003 - 29 gennaio 2004
 
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