| Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa: Croce d'oro al merito dell'Esercito
 Al  Tenente  Generale  Gaetano  Cigna  nato il 27 febbraio 1943 a Roma,  con la seguente motivazione: «Ufficiale generale di primissimo piano,  di  indiscusso valore per pregevoli qualita' etico-militari e non  comuni  capacita'  professionali, il ten. gen. Cigna, ha assolto l'impegnativo  e  prestigioso  incarico  di  vice  comandante  per le operazioni   della  Kfor  e  rappresentante  militare  dell'autorita' nazionale  (ottobre  2001-settembre 2002) nell'ambito dell'operazione «Joint   Guardian»   in   Kosovo,   nonche'  rappresentante  militare dell'autorita'  nazionale  e  comandante  del  contingente  nazionale (ottobre  2001-maggio  2002), nell'ambito dell'operazione «Amber Fox» in Fyrom. Successivamente ha ricoperto le posizioni di rappresentante militare  della  Nato, comandante del quartier generale Nato Skopje e rappresentante   militare   dell'autorita'  nazionale/comandante  del contingente   nazionale   (settembre  2002-marzo  2003),  nell'ambito dell'operazione «Allied Harmony» in Fyrom. Nei circa diciotto mesi di continuato  servizio in teatro balcanico, in un contesto operativo ed ambientale   estremamente   dinamico   e  caratterizzato  da  diffusa criminalita',  forti  tensioni  etniche  e  rischi  latenti di ordine pubblico,  l'ufficiale ha operato in maniera brillante ed autorevole, evidenziando straordinarie doti dirigenziali e di comando. Ha diretto e  coordinato  in  modo  ineccepibile  ogni  attivita' di competenza, ponendosi sempre come guida carismatica.
 Per  tutto  il  personale  italiano  avuto  alle  dipendenze  nei rispettivi  teatri  e  come  qualificato e prezioso interlocutore nel variegato   ed   esigente   contesto  internazionale.  Ha  instaurato eccellenti  e  proficui  rapporti  con gli ambasciatori, le autorita' civili  e  militari,  le organizzazioni governative e non governative presenti  in  teatro,  dando  corso  ad  una serie di importantissime iniziative  di collaborazione in vari settori ed in particolare nelle attivita'  di cooperazione civile-militare. In tale quadro ha fornito ai  diretti  superiori  della  catena  di  comando multinazionale, il comandante  della  Kosovo  force  e  successivamente il comandante di Afsouth,  ed  alle autorita' nazionali una collaborazione preziosa ed oltremodo  apprezzata,  mettendo  in  luce  instancabile dedizione al servizio,  spiccata  iniziativa  ed indiscussa competenza. Queste sue doti,    unite    alla   straordinaria   motivazione,   alla   ferrea determinazione   e   ad  una  superba  capacita'  decisionale,  hanno consentito  al  ten.  gen. Cigna di raggiungere risultati di assoluto rilievo  e  riscuotere  unanimi  consensi sia in ambito nazionale che internazionale.  Splendido  esempio di validissimo dirigente militare che,  in  un  importante  contesto multinazionale, ha impeccabilmente rappresentato  la  Nazione,  contribuendo,  con la sua impareggiabile opera,  ad accrescere il lustro ed il prestigio dell'Esercito e delle Forze armate italiane».
 Roma, 12 agosto 2004
 Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
 Croce d'oro al merito dell'Esercito
 Al Colonnello Luciano Antonio Portolano nato il 18 settembre 1960 ad  Agrigento,  con  la  seguente motivazione: «Comandante della Task Force  «Fagare»,  inquadrata  nella  Italian  Joint  Task  Force Iraq nell'ambito  dell'operazione  «Antica  Babilonia»,  assolveva  le sue funzioni con grandissima determinazione, eccezionale professionalita' e spiccato senso del dovere.
 Grazie alla sua costante attenzione verso tutti gli aspetti della missione,  l'unita' alle sue dipendenze raggiungeva immediatamente la capacita'  operativa  necessaria  per  assolvere  i  delicati compiti assegnati  rivelandosi formazione efficientissima, altamente dinamica e flessibile.
 Responsabile  del  delicato  settore  nord della provincia di Dhi Qar, caratterizzato dall'accesa contrapposizione tra le varie fazioni in lotta, con una azione di comando decisiva ed efficace, contribuiva a ripristinare nell'area le condizioni di sicurezza ormai perdute e a garantire  il  graduale  ritorno  alla  normalita'  della popolazione locale.
 In  tale  ambito,  con  perizia  e rara competenza, pianificava e conduceva  numerose  operazioni  finalizzate  al  recupero  di enormi quantitativi  di  armi  illegali,  al  pagamento  dello  stipendio ai militari  del  disciolto  esercito  iracheno  nonche'  al  ripristino dell'ordine  e della legalita' per consentire il regolare svolgimento delle attivita' di ricostruzione e di sostegno umanitario.
 In  particolare,  dirigeva  con  successo la complessa operazione «Long  Street», tesa a reprimere le attivita' criminali delle cellule terroristiche   legate  al  vecchio  regime  contro  le  forze  della coalizione,  conclusa  brillantemente  con  il ritrovamento di grossi quantitativi di armi e munizioni.
 Magnifica  figura  di  ufficiale  e  di  comandante carismatico e capace  che  ha  contribuito  in  maniera  determinante  a  conferire ulteriore  lustro  e  prestigio  all'Esercito  italiano e ad elevarne l'immagine nel contesto internazionale e interforze».
 An Nasiriyah (IRAQ), 22 giugno -07 ottobre 2003
 Con  decreto  del  Presidente  della Repubblica 13 aprile 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
 Medaglia d'oro al valore dell'Esercito
 Alla  Bandiera  del  151°  Reggimento  Fanteria «Sassari», con la seguente  motivazione:  «Reggimento  inserito nella Task Force «Iraq» nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», partecipava per circa quattro  mesi  a  tutte  le attivita' operative connesse con la crisi irachena post-conflitto.
 Nonostante  la  situazione  di  generale  pericolo  e  di  grande incertezza,      dell'accesa      contrapposizione     tra     potere politico-religioso ed il potere tribale, il reggimento, con coraggio, sovrumano impegno e straordinario spirito di sacrificio, si adoperava con  sicuro  valore e ferma determinazione per assicurare il successo della missione.
 Per tutto il periodo di permanenza gli ufficiali, i sottufficiali e  i  graduati del 151° Reggimento operavano con impegno eccezionale, senza  sosta  e  riposo,  profondendo  le  migliori  energie fisiche, morali, intellettali e professionali per soddisfare le piu' disparate e  complesse  attivita' operative e per alleviare le sofferenze della popolazione.
 In  tale  contesto  gli  uomini  del 151° Reggimento, dimostrando elevata  professionalita'  e  non comune senso di responsabilita', si rivelavano  determinati  nei  confronti  dei  prevaricatori  e  degli ingiusti  e  generosi  con i deboli e con i bisognosi, mantenendo una equidistanza   rigorosa   e   riconosciuta   tra   i  diversi  poteri contrapposti.
 Nel  proditorio  attacco  terroristico del 12 novembre 2003 in An Nasiriyah,  vedeva  cadere  un  suo effettivo, che proprio per quegli ideali  di  pace,  solidarieta'  fra i popoli immolava la sua giovane vita.
 Reggimento  di  fanteria  solido,  straordinariamente motivato in ogni  suo  componente  e risoluto nelle azioni, che ha contribuito in maniera  determinante  al  successo delle operazioni in Iraq e che ha ulteriormente  accresciuto  l'immagine del contingente nazionale e ha dato   lustro   alle   forze  armate  e  all'Italia  in  un  contesto internazionale».
 An Nasiriyah, 8 ottobre 2003-29 gennaio 2004
 Con  decreto  del  Presidente  della Repubblica 13 aprile 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
 Medaglia d'argento al valore dell'Esercito
 Al Sottotente medico Gianuario Carboni nato il 30 novembre 1974 a Sassari,  con la seguente motivazione: «Ufficiale medico effettivo al 151°  Reggimento fanteria «Sassari» nel corso dell'operazione «Antica Babilonia»   in  Iraq,  profondeva  tutte  le  migliori  energie  per assicurare  in  ogni circostanza il completo assolvimento dei compiti affidatigli   e   svolgeva  con  instancabile  partecipazione  e  con straordinaria  professionalita' tutte le operazioni svolte nel teatro operativo.
 In  particolare,  chiamato  a prestare urgente soccorso ai feriti nell'attentato  del  12  novembre  2003,  interveniva prontamente con elevato  coraggio  e  sprezzo della propria incolumita' nonostante la situazione  di  pericolo concreto per l'esplosione di colpi d'arma da fuoco   provenienti  dalla  riservetta  munizioni.  Nel  corso  delle attivita'  estraeva un ferito da un veicolo coinvolto nell'esplosione e  lo  caricava sull'ambulanza per trasportarlo all'ospedale da campo del contingente italiano.
 Di  ritorno dall'ospedale, con spiccato senso del dovere e grande spirito  di  solidarieta' si adoperava per il successivo trasporto di altri  due  feriti, che versavano in gravi condizioni, alla struttura ospedaliera americana.
 Con  il  suo  intervento  tempestivo ed efficace, coordinando con eccezionali  capacita'  la  squadra  operativa  sotto il suo comando, assicurava  un  primo  e  vitale  supporto  al  personale coinvolto e agevolava il lavoro dei colleghi delle strutture ospedaliere.
 Fulgida  figura di ufficiale, votato all'istituzione, che, con la sua  instancabile  e  preziosa  opera, ha contribuito a dare lustro e decoro all'Esercito italiano e alla Nazione».
 An Nasiriyah, 12 novembre 2003
 Con  decreto  del  Presidente  della Repubblica 13 aprile 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
 Medaglia d'argento al valore dell'Esercito
 Al  Caporal  maggiore  Umile  Groccia  nato il 20 dicembre 1979 a Cosenza,   con   la   seguente   motivazione:  «Caporal  maggiore  di straordinarie  doti  morali  e  di  elevate  capacita' professionali, comandato  in  missione in terra irachena nell'ambito dell'operazione «Antica  Babilonia»,  si prodigava con autentico valore per assolvere il  proprio compito dimostrando sempre serieta' di intenti e assoluta consapevolezza degli elevati rischi ad esso connessi.
 In  particolare, chiamato a partecipare ad una delicata attivita' operativa  diretta  ad assicurare un'adeguata cornice di sicurezza ad alcuni  giornalisti  e  cineoperatori  italiani  che stavano operando all'interno di una base del contingente nazionale a Nasiriyah, veniva coinvolto  nella  detonazione  di  un  mezzo pesante lanciato ad alta velocita'  sulla  recinzione  della  base,  che  causava  la morte di diciannove  militari e civili italiani, nonche' il ferimento di altro personale.
 Benche'   ferito,   con   generosa  determinazione  si  univa  ai soccorritori  e  si  adoperava  con  coraggio,  tenacia  e spirito di solidarieta'  nelle  operazioni  di  soccorso del personale coinvolto nell'esplosione,  consciamente  incurante  della  grave situazione di immanente pericolo che ancora caratterizzava il luogo.
 Fulgido  esempio  di  ammirevole coraggio, ispirato alle migliori tradizioni dell'esercito».
 Nasiriyah (Iraq), 12 novembre 2003
 Con  decreto  del  Presidente  della Repubblica 13 aprile 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
 Medaglia d'argento al valore dell'Esercito
 Alla  Bandiera  del 21° Reggimento genio guastatori «Timavo», con la  seguente motivazione: «Reggimento genio inserito nella Joint Task Force   -   Iraq   nell'ambito  dell'operazione  «Antica  Babilonia», partecipava  per  circa  quattro  mesi a tutte le attivita' operative connesse  con  la  fase iniziale e piu' delicata della crisi irachena post-conflitto.
 Per tutto il periodo di permanenza gli ufficiali, i sottufficiali e  i  graduati  del 21° Reggimento operavano con impegno eccezionale, senza  sosta  e  riposo,  profondendo  le  migliori  energie fisiche, morali,   intellettuali   e  professionali  per  soddisfare  le  piu' disparate   e  complesse  attivita'  operative  e  per  alleviare  le sofferenze della popolazione.
 Nonostante  la  situazione  di  generale  pericolo  e  di  grande incertezza,  caratterizzata  da  condizioni  ambientali  e climatiche proibitive,   nonche'   l'accesa   contrapposizione   tra  il  potere politico-religioso   e   il   potere   tribale,  il  Reggimento,  con consapevole  coraggio,  sovrumano  impegno e straordinario spirito di sacrificio  ed  in  maniera  continua  ed eccezionalmente incisiva si adoperava per assicurare il successo alla missione.
 In tale contesto gli uomini del 21° Reggimento, dotati di elevata professionalita' e non comune senso di responsabilita', si rivelavano determinati  nei  confronti  dei  prevaricatori  e  degli  ingiusti e generosi  con i deboli e con i bisognosi, mantenendo una equidistanza rigorosa e riconosciuta tra i diversi poteri contrapposti.
 Gli  uomini  del 21° Reggimento consapevoli dell'importanza delle funzioni che gli erano state attribuite e ricchi di esperienze per le pregresse  partecipazioni ad altre operazioni fuori area, svolgevano, con  ferma  determinazione,  costante impegno, eccezionale serenita', incondizionata  disponibilita'  tutte  le  complesse  e diversificate attivita'  connesse  con  il  ripristino  delle normali condizioni di vita.
 In particolare, conducevano, con elevatissimo coraggio, altissimo sprezzo  del  pericolo  e  magnifico  senso  del  dovere,  interventi importantissimi  per  la  ricerca  e  bonifica  di  mine  ed  ordigni esplosivi,  e  realizzavano,  con  incessante ed encomiabile impegno, significative opere per consentire il ripristino delle infrastrutture essenziali,  riportando  cosi'  in  tutta  la  provincia  di Dhi Qar, condizioni  di  sicurezza  e vivibilita' e consolidando fortemente il processo di ricostruzione dell'Iraq.
 Reggimento  genio solido, straordinariamente motivato in ogni suo componente  e  risoluto  nelle  azioni, che ha contribuito in maniera determinante al successo delle operazioni in Iraq e che ha fortemente elevato il prestigio dell'Italia nel contesto internazionale».
 An Nasiriyah (Iraq), 26 giugno 2003 - 7 ottobre 2003
 Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
 Corce d'argento al merito dell'Esercito
 Al  Tenente  generale  Saverio  Parlato  nato il 13 luglio 1937 a Francofonte  (Siracusa),  con  la  seguente  motivazione:  «Ufficiale generale  in  possesso  di  non  comuni  doti  umane,  rare capacita' intellettuali  e  professionali,  dotato  di  eccezionale carisma, ha saputo   gestire   e   risolvere,   in  ogni  circostanza,  tutte  le problematiche  connesse  con  gli alti incarichi a lui affidati tra i quali   emergono  quello  di  comandante  della  scuola  trasporti  e materiali,  di  capo  reparto materiali per il combattimento, di vice ispettore  e capo dipartimento trasporti e materiali dell'ispettorato logistico dell'Esercito.
 Ha  servito per oltre quarantanove anni l'Esercito italiano ed il Paese  contribuendo  ad  accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio».
 Roma, 5 novembre 2003
 Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
 Croce d'argento al merito dell'Esercito
 Al  Tenente  generale Beniamino Sensi nato il 29 settembre 1939 a Viterbo, con la seguente motivazione: «Ufficiale generale in possesso di  eccellenti  capacita'  intellettuali,  non  comuni  doti  umane e morali,  ha saputo gestire e risolvere, in ogni circostanza, tutte le problematiche connesse con gli alti incarichi da lui ricoperti, tra i quali  emergono  quelli  di  comandante  della  brigata di cavalleria «Pozzuolo  del Friuli», di Direttore della Direzione generale per gli ufficiali   dell'Esercito   e  di  Presidente  del  Planning  surface transport working group (PBIST-WG).
 Ha  servito  per oltre quarantadue anni l'Esercito italiano ed il Paese  contribuendo  ad  accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio».
 Roma, 5 novembre 2003
 Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
 Croce d'argento al merito dell'Esercito
 Al  Tenente  generale  Antonio  Tobaldo nato il 20 gennaio 1939 a Cervarese   Santa   Croce  (Padova),  con  la  seguente  motivazione: «Ufficiale  generale in possesso di spiccate qualita' intellettuali e professionali,  nonche'  di  un  bagaglio  culturale  di  particolare valenza,  ha  saputo  gestire  e  risolvere,  in ogni circostanza, le molteplici  problematiche  connesse  con  gli  alti  incarichi da lui ricoperti,  tra  i  quali  emergono quelli di Comandante della scuola allievi  sottufficiali,  di comandante del comando della capitale, di ispettore  delle  scuole  e  capo  gruppo di lavoro per l'attivazione dell'ispettorato    per   la   formazione   e   la   specializzazione dell'Esercito,  di ispettore delle scuole e ispettore delle armi e di ispettore  dell'ispettorato  per  la formazione e la specializzazione dell'Esercito.
 Ha  servito  per oltre quarantadue anni l'Esercito italiano ed il Paese  contribuendo  ad  accrescerne ed a rafforzarne il lustro ed il prestigio».
 Roma, 5 novembre 2003
 Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
 Croce d'argento al merito dell'Esercito
 Al  Tenente generale Franco Monticone nato il 13 febbraio 1940 ad Asti, con la seguente motivazione: «Ufficiale generale in possesso di spiccate   qualita'  intellettuali  e  professionali  nonche'  di  un bagaglio  culturale  di  particolare  valenza,  ha  saputo  gestire e risolvere,  in ogni circostanza, le molteplici problematiche connesse con  gli alti incarichi da lui ricoperti, tra i quali emergono quelli di   capo  ufficio  operazioni  dello  Stato  maggiore  esercito,  di comandante della brigata paracadutisti «Folgore», di comandante della forza  di  intervento  rapido e di capo nucleo di coordinamento forze speciali.
 Ha  servito  per  oltre  quaranta  anni l'Esercito italiano ed il Paese,  dimostrando  altissimo  senso  del  dovere  e  incondizionato attaccamento alle istituzioni».
 Roma, 1° gennaio 1998
 Con decreto 17 luglio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
 Croce d'argento al merito dell'Esercito
 Al Generale di brigata Giovan Battista Borrini nato il 3 novembre 1953  a  Tuoro  sul Trasimeno (Perugia), con la seguente motivazione: «Vice  comandante  della  Italian  Joint  Task Force Iraq nell'ambito dell'operazione  «Antica  Babilonia»,  costituiva in ogni circostanza elemento  di  sicuro ed essenziale riferimento per tutto il comando e per    i    reparti    dipendenti,    riuscendo   con   straordinaria professionalita',  grande  acume  e  spiccato  buon senso a gestire e coordinare  le  numerose,  complesse  e  delicatissime  attivita' che interessavano le unita' della brigata durante tutta la permanenza nel teatro operativo iracheno.
 Profondamente  determinato  ad elevare l'immagine dell'Italia nel contesto  internazionale,  si prodigava senza sosta e con incredibile continuita' per il conseguimento degli obiettivi assegnati.
 Giunto  in  teatro  operativo  iracheno  con l'Advanced Party del comando  della  grande  unita',  in  virtu'  della  sua  preziosa  ed instancabile   opera,  risolveva  numerose  problematiche  logistiche connesse con la sistemazione delle unita' italiane e fronteggiava con assoluta perizia e spiccata iniziativa molteplici imprevisti.
 Completato il dispiegamento delle unita' italiane, con costanza e determinazione, poneva in atto tutte le misure e le azioni necessarie per  accelerare  il  processo  di  ricostruzione  dell'Iraq ottenendo significativi  risultati  nella  realizzazione  di  progetti  per  il ripristino  della  funzionalita'  delle  scuole,  degli  impianti  di illuminazione dei villaggi, nonche' della rete idrica, riscuotendo in ogni  occasione  il  plauso  delle autorita' civili e guadagnando sul campo la fiducia della popolazione locale.
 Chiaro  esempio di ufficiale e di comandante carismatico e capace che  ha  saputo  trasfondere  nei  collaboratori  alle sue dipendenze grande  senso del dovere ed altissima motivazione e che ha elevato in maniera determinante l'immagine dell'Italia nel contesto interforze e internazionale».
 An Nasiriyah (Iraq), 8 giugno-2 ottobre 2003
 Con decreto 29 novembre 2005 e' conferita la seguente ricompensa:
 Croce d'argento al merito dell'Esercito
 Al  Colonnello  Pierluigi  Campregher  nato  il  4 agosto  1952 a Trento,  con  la  seguente  motivazione:  «Ufficiale  vice capo della divisione   operazioni   del   Headquarters   KFOR   4,   nell'ambito dell'operazione «Joint Guardian» in Kosovo, ha affrontato il delicato e  fondamentale  incarico  con  estrema  lucidita',  grande  energia, elevato  spirito  di iniziativa e piena dedizione al servizio. Il suo prezioso  contributo  si  e'  rivelato fondamentale nella definizione delle  attivita'  operative  volte  a  risolvere  la  delicata  crisi attinente  alla  citta' di Mitrovica e agli avvenimenti occorsi nella Presevo  Valley.  La  lungimirante  pianificazione  nonche' l'attenta programmazione  hanno consentito di risolvere la complessa situazione senza esacerbare gli animi delle fazioni contendenti.
 Chiaro esempio di ufficiale di primissimo piano ha contribuito ad accrescere il prestigio della forza armata e dell'Italia nel contesto internazionale».
 Pristina (Kosovo), 30 marzo 2001
 Con   decreto   14   settembre  2006  e'  conferita  la  seguente ricompensa:
 Croce di bronzo al merito dell'Esercito
 Alla  Bandiera  di guerra del Battaglione logistico «Ariete», con la  seguente  motivazione:  «Comandato ad operare in Iraq nell'ambito dell'operazione  «Antica  Babilonia»  si  riconfigurava, assumendo il livello  ordinativo  di reggimento e costituiva il gruppo supporto di aderenza  inquadrato nell'IJTF. Inquadrato nelle province di Dhi-Qar, Al-Basrah  e  in  Kuwait  in  situazioni operative di grande pericolo caratterizzate da elevati conflitti armati, con consapevole coraggio, forniva  al  contingente il supporto in tutti i settori di competenza contribuendo  in maniera determinante ad assicurare il successo della missione.  Partecipava  con personale e mezzi a piu' operazioni ed in particolare  all'operazione  «Porta  Pia» garantendo i rifornimenti a domicilio  rivelatisi  fondamentali  per  il buon esito della stessa. Contribuiva e realizzava con efficacia numerose attivita' umanitarie, ricevendo   manifestazioni   di   stima   e  plauso  da  parte  della popolazione,  dalle  autorita'  civili  e  dalle  autorita'  militari italiane   e  straniere.  Altamente  motivato,  il  personale  tutto, profondeva le migliori energie e un impegno eccezionale per garantire il   sostegno   logistico   in   ogni   circostanza,  assicurando  il soddisfacimento   delle   esigenze  del  contingente.  Nonostante  le grandissime   difficolta'   climatiche   e  ambientali,  operava  con eccezionale impegno, spirito di sacrificio ed encomiabile abnegazione assicurando  in ogni circostanza il perfetto assolvimento dei compiti ricevuti.  reparto  solido  con tutti i componenti straordinariamente motivati,  determinato in tutte le attivita' logistiche ed operative, ha  contribuito  in  maniera determinante al successo dell'operazione «Antica   Babilonia»   e  che  ha  fortemente  elevato  il  prestigio dell'Italia nel contesto internazionale».
 An Nasiriyah (Iraq), 6 febbraio 2004 - 24 maggio 2004
 Con decreto 13 aprile 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
 Medaglia di bronzo al valore dell'Esercito
 Alla  Bandiera  del  6°  Reggimento  di  Manovra, con la seguente motivazione:  «Reggimento  di  Manovra  chiamato  ad operare in terra d'Iraq  nel  periodo  iniziale  e  piu'  delicato dell'intervento del contingente  italiano nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», si   presentava   all'impegnativo   compito  in  maniera  superba  ed eccezionalmente rispondente sotto l'aspetto operativo.
 Impiegato  nella  delicatissima  provincia  di  Dhi  Qar,  in una situazione   di   generale   pericolo   e   di   grande   incertezza, caratterizzata  da  vuoto  istituzionale e da elevata conflittualita' endemica,  il  reggimento  con  consapevole  coraggio,  equilibrio  e fermezza,  forniva  il  supporto  logistico  a  tutte  le  delicate e complesse  attivita'  operative  dell'ITJTF,  contribuendo in maniera elevatissima ad assicurare il successo alla missione.
 Nonostante  le  estreme  condizioni  climatiche ed ambientali gli ufficiali,  i sottufficiali e i graduati del 6° Reggimento operavano, per  circa quattro mesi, con sovrumano impegno, straordinario spirito di  sacrificio  ed  eccezionale  abnegazione, assicurando il perfetto assolvimento   dei  compiti  e  raggiungendo  appieno  gli  obiettivi fissati.
 Altamente  motivato e capace, il reggimento profondeva un impegno eccezionale   per   organizzare   al   meglio  l'attivita'  logistica assicurando   in   ogni   circostanza   e   in  tutti  i  settori  il soddisfacimento delle piu' disparate esigenze del contingente.
 Inoltre,  affrontava  e risolveva con assoluta efficacia numerose attivita'  umanitarie contribuendo a migliorare le condizioni di vita della   popolazione   meritando   forti  manifestazioni  di  stima  e apprezzamento  da  parte  delle  autorita'  locali, nonche' il plauso unanime delle autorita' militari italiane e straniere.
 Con   ferma  determinazione,  costante  ed  encomiabile  impegno, eccezionale  serenita',  incessante incondizionata disponibilita', il reggimento  di  manovra contribuiva a riportare in tutta la provincia di  Dhi  Qar,  duramente  colpita dagli eventi bellici, condizioni di sicurezza  e  vivibilita',  consolidando  fortemente  il  processo di ricostruzione dell'Iraq.
 Reggimento   solido,  straordinariamente  motivato  in  ogni  suo componente  e  risoluto  nelle  azioni, che ha contribuito in maniera determinante al successo delle operazioni in Iraq e che ha fortemente elevato il prestigio dell'Italia nel contesto internazionale».
 An Nasiriyah (Iraq), 2 luglio 2003 - 7 ottobre 2003
 Con decreto 13 aprile 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
 Medaglia di bronzo al valore dell'Esercito
 Alla  Bandiera  del  6°  Reggimento  Trasporti,  con  la seguente motivazione:  «Reggimento  Trasporti inserito nella Task Force «Iraq» nell'ambito dell'operazione «Antica Babilonia», partecipava per circa quattro  mesi  a  tutte  le attivita' operative connesse con la crisi irachena post-conflitto.
 Nonostante  la  situazione  di  generale  pericolo  e  di  grande incertezza,  caratterizzata  da  condizioni  ambientali  e climatiche proibitive,   nonche'  dall'accesa  contrapposizione  tra  il  potere politico-religioso  e il potere tribale, il reggimento, con coraggio, sovrumano impegno, straordinario spirito di sacrificio ed eccezionale abnegazione si adoperava per assicurare il successo alla missione.
 Per tutto il periodo di permanenza gli ufficiali, i sottufficiali e  i graduati del reggimento operavano con impegno eccezionale, senza sosta  e  riposo,  profondendo  le  migliori energie fisiche, morali, intellettuali  e  professionali  per  soddisfare  le piu' disparate e complesse  attivita'  logistiche  e per alleviare le sofferenze della popolazione.
 Nel  proditorio  attacco terroristico del 12 novembre 2003, in An Nasiriyah,  vedeva  cadere tre suoi effettivi, che proprio per quegli ideali  di pace, solidarieta' fra i popoli immolavano la loro giovane vita.
 Reggimento  trasporti che ha assicurato sempre la regolarita' dei rifornimenti   dalla  madrepatria  alla  zona  di  operazioni  ed  il mantenimento in efficienza del parco automezzi/materiali dell'Italian Joint  Task Force «Iraq», solido, straordinariamente motivato in ogni suo componente e risoluto nelle azioni, che ha contribuito in maniera determinante   al   successo  delle  operazioni  in  Iraq  e  che  ha ulteriormente  accresciuto l'immagine del contingente nazionale ed ha dato   lustro   alle  forze  armate  ed  all'Italia  in  un  contesto internazionale».
 An Nasiriyah, 8 ottobre 2003 - 29 gennaio 2004
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