Gazzetta n. 250 del 26 ottobre 2006 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO |
DECRETO 12 ottobre 2006 |
Sostituzione del commissario liquidatore della societa' cooperativa «Cooperativa Corte del Caprimulgo», in Sala Baganza. |
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IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 2001, n. 175, recante il regolamento di organizzazione del Ministero delle attivita' produttive, per la parte riguardante le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi; Visto il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181 di istituzione del Ministero dello sviluppo economico; Visto il decreto ministeriale 3 maggio 2001, n. 144/2001 con il quale il dott. Albero Malavasi e' stato nominato commissario liquidatore della societa' Cooperativa Corte del Caprimulgo, con sede in Sala Baganza (Parma), in liquidazione coatta amministrativa; Considerato che, malgrado il tempo trascorso, il predetto commissario non ha provveduto a rendere a questa Autorita' di vigilanza le relazioni semestrali sulla situazione patrimoniale e sull'andamento della gestione della liquidazione, previste dall'art. 205 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, nonostante sia stato formalmente diffidato ad adempiere a tale obbligo; Considerata la necessita' di provvedere alla revoca della nomina a commissario liquidatore del dott. Alberto Malavasi ed alla sua sostituzione; Decreta:
Art. 1. Per i motivi di cui in premessa il dott. Alberto Malavasi e' revocato dall'incarico di commissario liquidatore della societa' Cooperativa Corte del Caprimulgo, con sede in Sala Baganza (Parma), ed e' nominato in sua sostituzione l'avv. Giovanni Gigli, nato a Roma il 25 novembre 1954, con studio in Roma, via Conca d'Oro n. 287. |
| Art. 2. Al commissario nominato spetta il trattamento economico previsto dal decreto ministeriale 23 febbraio 2001, n. 64, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - n. 72 del 27 marzo 2001. Il presente decreto sara' pubblicato per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Tale provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo, ovvero in via straordinaria dinnanzi al Presidente della Repubblica qualora sussistano i presupposti di legge. Roma, 12 ottobre 2006 Il Ministro: Bersani |
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