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| Gazzetta n. 246 del 21 ottobre 2006 (vai al sommario) |  | MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA |  | DECRETO 24 luglio 2006 |  | Riassetto delle scuole di specializzazione di area psicologica. |  | 
 |  |  |  | IL MINISTRO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA 
 Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382,  «Riordinamento  della docenza universitaria, relativa fascia di formazione nonche' sperimentazione organizzativa e didattica»;
 Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162,  «Riordinamento  delle  scuole  dirette  a  fini speciali, delle scuole di specializzazione e dei corsi di perfezionamento»;
 Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341, «Riforma degli ordinamenti didattici universitari», ed in particolare l'art. 11, commi 1 e 2;
 Visto il decreto ministeriale 28 aprile 1997, Gazzetta Ufficiale n. 140  del  18 giugno 1997, concernente gli ordinamenti didattici delle scuole di specializzazione del settore psicologico;
 Vista  la  legge  15 maggio  1997,  n.  127, «Misure urgenti per lo snellimento  dell'attivita'  amministrativa  e  dei  procedimenti  di decisione e di controllo» e successive modificazioni ed integrazioni, ed in particolare l'art. 17, comma 95;
 Visto  il decreto ministeriale 21 maggio 1998, n. 242, «Regolamento recante norme per la disciplina dei professori a contratto»;
 Vista la legge 18 febbraio 1989, n. 56, ed in particolare l'art. 3;
 Vista  la  legge 29 dicembre 2000, n. 401, ed in particolare l'art. 8;
 Vista la legge 19 ottobre 1999, n. 370, «Disposizioni in materia di universita'   e   di   ricerca  scientifica  e  tecnologica»,  ed  in particolare l'art. 6, comma 6;
 Visto il decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, «Regolamento recante  norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei» che ha soppresso e sostituito il decreto ministeriale n. 509/1999;
 Visto  il  decreto  ministeriale  4 ottobre  2000,  concernente  la rideterminazione dei settori scientifico-disciplinari e il successivo decreto di modifica del 18 marzo 2005;
 Visto  il  decreto  ministeriale  28 novembre 2000, «Determinazione delle classi delle lauree specialistiche universitarie»;
 Visto il decreto ministeriale 27 gennaio 2005, n. 15, relativo alle procedure  informatiche per l'inserimento e la verifica dei requisiti minimi  dei  corsi  di studio nell'apposito sito della Banca dati del MIUR;
 Visto  il decreto ministeriale 1° agosto 2005 relativo al riassetto delle Scuole di specializzazione di area sanitaria;
 Tenuto  conto  che  il  decreto ministeriale n. 270/2004 stabilisce all'art.   3,   comma 7,   che  possono  essere  istituiti  corsi  di specializzazione  esclusivamente in applicazione di direttive europee o di specifiche norme di legge;
 Visto  il  parere del Consiglio universitario nazionale (CUN), reso nell'adunanza del 22 aprile 2004;
 Sentito il Ministero della salute;
 Visto il parere favorevole dell'ordine degli psicologi;
 Considerata  la  necessita'  di  adeguare gli ordinamenti didattici delle  Scuole  di  specializzazione  dell'area  psicologica al quadro della  riforma  generale  degli  studi universitari, di cui al citato decreto ministeriale n. 270/2004;
 Ritenuta  la necessita' di integrare il citato decreto ministeriale 1° agosto   2005   con   riguardo  alle  specializzazioni  abilitanti all'esercizio della psicoterapia;
 
 Decreta:
 
 Art. 1.
 Il presente decreto individua le scuole di specializzazione di area psicologica,  il  profilo specialistico, gli obiettivi formativi ed i relativi percorsi didattici, di cui all'allegato.
 I  regolamenti  didattici di Ateneo, di cui all'art. 11 della legge n.  341/1990,  disciplinano gli ordinamenti didattici delle Scuole di specializzazione di area psicologica in conformita' alle disposizioni del  presente decreto entro diciotto mesi dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale.
 |  |  |  | Art. 2. 1.  Le  Scuole  di specializzazione di area psicologica afferiscono alle  facolta'  di  psicologia;  l'accesso  e' consentito ai laureati della classe 58/S (Laurea specialistica in psicologia) ed ai laureati in  psicologia dell'ordinamento previgente al decreto ministeriale n. 509/1999.
 Per  il  conseguimento del titolo di specialista nelle tipologie di corsi di specializzazione compresi nella classe di cui in allegato lo specialista  in  formazione  deve  l'acquisire  300  CFU complessivi, articolati in cinque anni di corso.
 2.  Per ciascuna tipologia di Scuola, in coerenza con l'ordinamento di  cui  al presente decreto, l'organismo accademico responsabile del corso  specifichera'  il  profilo professionale dello specialista, le sue  competenze  in psicoterapia e precisera' gli obiettivi formativi ed  i  relativi  percorsi didattici funzionali al conseguimento delle necessarie conoscenze culturali ed abilita' professionali.
 3.  I  CFU  di  cui  al  presente decreto corrispondono a 25 ore di lavoro/studente.
 4. Gli obiettivi formativi e i percorsi didattici sono identificati da  attivita'  formative  indispensabili per conseguire il titolo. Le attivita'   sono  a  loro  volta  suddivise  in  ambiti  omogenei  di conoscenze   e   competenze  professionali  identificate  da  settori scientifico  disciplinari.  Le  strutture  responsabili  della scuola individuano   e  costruiscono,  per  le  scuole  di  specializzazione istituite,  specifici  percorsi  formativi  per  la  preparazione  di ciascuna    tipologia   di   figure   professionali   specialistiche, utilizzando  i settori scientifico disciplinari elencati negli ambiti coerenti con il raggiungimento degli obiettivi formativi propri della singola scuola.
 5. Le attivita' formative ed i relativi CFU sono cosi' ripartiti:
 a) attivita' di base a cui sono assegnati fino a 25 CFU;
 b) attivita' caratterizzanti a cui sono assegnati almeno 190 CFU;
 c) attivita'  affini,  integrative e interdisciplinari a cui sono assegnati fino a 45 CFU;
 d) attivita'  elettive  a  scelta dello specializzando a cui sono assegnati fino a 20 CFU;
 e) attivita'  finalizzate  alla prova finale a cui sono assegnati fino a 15 CFU;
 f) altre attivita' a cui sono assegnati fino a 5 CFU.
 6. Alle  attivita'  professionalizzanti  e' assegnato almeno il 70% dei CFU complessivi dell'intero percorso formativo.
 7.   Le  attivita'  caratterizzanti  di  cui  alla  lettera b)  del precedente punto 3 sono articolate in almeno:
 a)  un  ambito  denominato tronco comune identificato dai settori scientifico  disciplinari  utili  all'apprendimento  di saperi comuni della  classe  a  cui sono dedicati due terzi dei CFU delle attivita' caratterizzanti;
 b)   un  ambito  denominato  delle  discipline  specifiche  della tipologia,   identificato   da   uno   o   piu'  settori  scientifico disciplinari  specifici  della figura professionale propria del corso di  specializzazione  a  cui  e'  assegnato  un  terzo  dei CFU delle attivita' caratterizzanti.
 8. Le attivita' affini, integrative e interdisciplinari comprendono almeno  i tre ambiti specificati nell'ordinamento di cui in allegato, identificati   da   settori   scientifico   disciplinari  utili  alle integrazioni multidisciplinari.
 9.  Le  attivita'  elettive  a  scelta dello studente sono comunque coerenti   con   gli   obiettivi   formativi   e  le  caratteristiche professionalizzanti delle scuole.
 10.  Le  attivita' finalizzate alla prova finale identificano i CFU specificatamente destinati alla preparazione della tesi di diploma di specializzazione.
 11.  Le  altre attivita' comprendono CFU utili alla acquisizione di abilita' linguistiche, informatiche, di gestione e organizzazione.
 12.  Complessivamente  le  attivita'  formative professionalizzanti volte alla maturazione di specifiche capacita' professionali mediante attivita'  pratiche  e  di  tirocinio comprendono almeno i tre quinti dell'intero   corso.   Almeno  60  CFU  sono  dedicati  ad  attivita' professionalizzanti psicoterapeutiche espletate sotto la supervisione di qualificati psicoterapeuti.
 12  Gli  ordinamenti  didattici delle singole scuole determinano la frazione   dell'impegno  orario  complessivo  riservato  allo  studio individuale, di norma non superiore al 25%.
 |  |  |  | Art. 3. 1.  La  verifica  della  qualita'  dell'apprendimento e' affidata a diversi strumenti, quali le prove in itinere, il libretto-diario e la prova    finale    (basata    sulla   discussione   della   tesi   di specializzazione)   integrate  dalle  valutazioni  periodiche  e  dal giudizio dei docenti.
 2.  Condizione indispensabile per l'attivazione della Scuola e' che essa  disponga di strutture adeguate, per l'esercizio delle attivita' professionali  a  fornire  un  completo addestramento professionale e proporzionate  al  numero  di  specializzandi  iscrivibili.  Adeguati dovranno  essere  anche  il corpo docente e le strutture didattiche a disposizione.
 Si rimanda ad altra sede la definizione dei criteri che definiscono i  requisiti  di  idoneita'  e  di  accreditabilita'  delle strutture formative.
 |  |  |  | Art. 4. Gli  ordinamenti  didattici delle Scuole di specializzazione di cui all'allegato,  attivate  presso  le  universita'  sono  adeguati alle disposizioni  del  presente decreto entro diciotto mesi dalla data di pubblicazione  nella  Gazzetta  Ufficiale,  utilizzando  le  relative procedure  informatizzate  predisposte  dal  MIUR  nella  Banca  dati dell'offerta formativa.
 2.   Le   universita'   assicurano  la  conclusione  dei  corsi  di specializzazione  ed  il  rilascio  dei  relativi titoli, secondo gli ordinamenti  didattici  previgenti, agli specializzandi gia' iscritti al momento dell'adeguamento del regolamento didattico di Ateneo .
 |  |  |  | Art. 5. In deroga alle disposizioni di cui all'art. 3, comma 2, del decreto ministeriale  1°  agosto 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 176  del  5 novembre 2005, l'Universita' di Torino e l'Universita' di Roma   «La   Sapienza»   possono   mantenere   anche   la  Scuola  di specializzazione in psicologia clinica attivata presso la facolta' di psicologia,  procedendo  alla  revisione  dell'ordinamento  didattico adeguandosi   alla   relativa  tabella  allegata  al  citato  decreto ministeriale  1°  agosto  2005 entro il termine di cui all'art. 4 del presente decreto.
 |  |  |  | Art. 6. Le  specializzazioni  di  cui  all'allegato  del  presente decreto, nonche'  quelle in psicologia clinica, psichiatria e neuropsichiatria infantile,  di cui all'allegato del sopra citato decreto ministeriale 1°  agosto  2005,  sono  abilitanti all'esercizio della psicoterapia, purche' almeno 60 CFU siano dedicati ad attivita' professionalizzanti psicoterapeutiche  espletate  sotto  la  supervisione  di qualificati psicoterapeuti.
 Il presente decreto sara' inviato ai competenti organi di controllo e   sara'   pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica italiana.
 Roma, 24 luglio 2006
 Il Ministro: Mussi
 
 Registrato alla Corte dei conti il 18 settembre 2006 Ufficio  di  controllo  preventivo  sui  Ministeri  dei  servizi alla persona   e dei beni culturali, registro n. 4, foglio n. 367
 |  |  |  | Allegato 
 ORDINAMENTI DIDATTICI SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA
 Specializzazioni di area psicologica
 
 Le  scuole di specializzazione di area psicologica comprendono le seguenti tipologie:
 1. Neuropsicologia.
 2. Psicologia del ciclo di vita.
 3. Psicologia della salute.
 4. Valutazione psicologica e consulenza (counselling).
 I   profili  di  apprendimento  delle  specializzazioni  di  area psicologica sono i seguenti:
 1. Lo   specialista   in   Neuropsicologia   deve  aver  maturato conoscenze  teoriche,  scientifiche  e  professionali  nel  campo dei disordini  cognitivi  ed  emotivo-motivazionali associati a lesioni o disfunzioni del sistema nervoso nelle varie epoche di vita (sviluppo, eta'  adulta  ed  anziana), con particolare riguardo alla diagnostica comportamentale  mediante  test  psicometrici,  alla riabililitazione cognitiva   e   comportamentale,   al   monitoraggio  dell'evoluzione temporale   di   tali   deficit,   e   ad   aspetti  subspecialistici interdisciplinari quali la psicologia forense.
 In  particolare, deve disporre di conoscenze ed esperienze atte a svolgere  e  coordinare le seguenti attivita': identificare i deficit cognitivi   ed   emotivo-motivazionali   determinati   da  lesioni  o disfunzioni  cerebrali  (deficit  del  linguaggio, afasia e disordini della  lettura  e  della scrittura; deficit della percezione visiva e spaziale,  agnosia  e  negligenza spaziale unilaterale; deficit della memoria,  amnesia;  deficit  dell'attenzione e della programmazione e realizzazione  del  comportamento  motorio  e dell'azione complessa), valutare  i predetti deficit mediante test psicometrici, interviste e questionari;  analizzare  risultati  quantitativi  degli accertamenti mediante   tecniche   statistiche   descrittive   ed  inferenziali  e utilizzando  le  tecnologie  informatiche; organizzare i programmi di riabilitazione  dei  deficit cognitivi ed emotivo-motivazionali e gli interventi   atti   a   favorire  il  compenso  funzionale,  mediante l'utilizzazione  delle  abilita'  residue;  promuovere,  realizzare e valutare  gli  interventi  psicoterapeutici  e  di  comunita'  atti a favorire il recupero del benessere psico-sociale.
 2.  Lo  specialista  in  Psicologia  del  Ciclo di Vita deve aver maturato  conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nel campo della  Psicologia  dello  Sviluppo - in una prospettiva evolutiva che ricopre  l'intero  arco  di vita, della Psicologia Dinamica e Clinica per  interventi  in  ambito  individuale,  di  coppia, familiare e di gruppo   relativi  alle  problematiche  cognitive  comportamentali  e affettive.
 In  particolare, deve disporre di conoscenze ed esperienze atte a svolgere  e coordinare le seguenti attivita': identificare gli indici di  adattamento e i fattori di rischio, in relazione sia alle «crisi» evolutive,  in  una  prospettiva  individuale  e  familiare, sia alle situazioni  di  emergenza; valutare e diagnosticare quadri patologici mediante  test  psicometrici,  interviste  e  questionari; analizzare risultati delle valutazioni mediante tecniche statistiche descrittive e inferenziali e utilizzando le tecnologie informatiche; pianificare, realizzare  e  valutare  i risultati di interventi di prevenzione, di supporto,  di  counselling  e  psicoterapeutici,  volti  a tutelare e ripristinare  il benessere e la salute psichica dell'individuo, della coppia,   della   famiglia,  anche  in  relazione  alle  strutture  e istituzioni sanitarie, scolastiche, giuridiche, etc.
 3.  Lo specialista in Psicologia della Salute deve avere maturato conoscenze  teoriche  scientifiche  e  professionali  nel campo della Psicologia della Salute - in una prospettiva che ne ricopre i diversi aspetti  psicologici, biologici e sociali, per interventi in contesti sociali,   istituzionali,   di  comunita',  familiari,  di  gruppo  e individuali.
 In  particolare, deve disporre di conoscenze e di esperienze atte a  svolgere  e  coordinare  le  seguenti  attivita':  identificare  e valutare  i  fattori  psicologici  e  comportamentali di rischio e di protezione  per  la  salute bio-psico-sociale nei diversi contesti di riferimento;  valutare  i  predetti  fattori  e  i  quadri patologici pertinenti  mediante  test  psicometrici,  interviste  e questionari; analizzare  risultati delle valutazioni mediante tecniche statistiche descrittive  e inferenziali e utilizzando le tecnologie informatiche; pianificare,   realizzare   e  valutare  i  risultati  di  interventi psicologici di promozione di comportamenti e atteggiamenti forieri di salute   e  preventivi  di  malattie  e  disagio,  di  counselling  e riabilitazione  comportamentale  e  psicoterapia, volti a promuovere, tutelare    e    ripristinare    il    benessere    bio-psico-sociale dell'individuo,   della   famiglia   e  dei  gruppi  con  particolare riferimento alle dimensioni collettive e alle strutture e istituzioni sanitarie, lavorative e scolastiche.
 4.   Lo  specialista  in  Valutazione  psicologica  e  consulenza (counselling)  deve aver maturato conoscenze teoriche, scientifiche e professionali  nel campo della valutazione psicologica in particolare mediante  test  psicologici  e  comportamentali  e  della  consulenza (counselling),   in   riferimento   sia   a  disordini  cognitivi  ed emotivo-motivazionali   sia   a   caratteristiche   «normali»   della personalita',  con applicazioni alla prevenzione primaria, secondaria e  terziaria,  e  alla  risoluzione  di stati di disagio psichico con strumenti   psicoterapici.   Lo   specialista   sapra'   valutare   e diagnosticare    quadri   e   contrasti   patologici   in   un'ottica evolutivo-dinamica  della  persona  e  dei suoi bisogni mediante test psicometrici,  interviste e questionari e sapra' analizzare risultati delle   valutazioni   mediante  tecniche  statistiche  descrittive  e inferenziali  utilizzando  le tecnologie informatiche. Lo specialista dovra' altresi' essere in grado di intervenire sulle diverse fasce di eta', a livello individuale, di gruppo e istituzionale, e su problemi connessi alla soddisfazione dei bisogni psicologici dai piu' basilari (relazioni  umane  di  base, sessualita', sicurezza ai piu' complessi (p. es.: autorealizzazione), con particolare riguardo a interventi di orientamento scolastico e professionale.
 
 Obiettivi formativi
 
 Obiettivi formativi integrati (tronco comune):
 Lo  Specialista  deve  aver  acquisito  soddisfacenti  conoscenze teoriche    e    competenze   professionali   nella   valutazione   e nell'intervento    psicologico    di    consulenza   e   psicoterapia relativamente  alle  piu'  diffuse  problematiche comuni alle quattro tipologie.
 A tale fine avra' acquisito conoscenze ed esperienze nei seguenti ambiti:
 Psicologia    generale,    psicobiologia   e   neuropsicologia: conoscenza  dell'organizzazione  funzionale dei processi cognitivi ed emotivo-motivazionali  nelle diverse eta' della vita, delle loro basi nel  sistema nervoso centrale e nei sistemi biologici dell'organismo, dei   fattori   genetici  che  determinano  il  comportamento,  della valutazione e della riabilitazione dei deficit dei processi cognitivi ed emotivo-motivazionali psicogeni o causati da lesioni e disfunzioni cerebrali nelle diverse eta' della vita;
 Psicologia  dello  sviluppo e dell'educazione: conoscenza dello sviluppo  dei processi cognitivi ed emotivo-motivazionali, delle loro basi  psicobiologiche  nell'infanzia e nell'adolescenza, e delle loro relazioni   con  l'apprendimento  e  l'educazione;  competenze  nella valutazione, riabilitazione e psicoterapia in eta' di sviluppo;
 Psicologia   sociale,  di  comunita'  e  delle  organizzazioni: conoscenza  delle  relazioni  fra  processi  ed  eventi  collettivi e societari  e  processi  psicologici  sociali, individuali e di gruppo negli  aspetti  maggiormente rilevanti per l'organizzazione cognitiva ed emotivo-motivazionale dell'individuo e dei gruppi;
 Psicologia  dinamica  e  clinica: conoscenza dal punto di vista psicodinamico,  psicogenetico  e clinico dei processi intrapsichici e delle  relazioni  interpersonali  rilevanti  per  la prevenzione e il trattamento   del  disagio  psichico  e  delle  psicopatologie,e  dei principali  indirizzi  psicoterapeutici,con  particolare  riguardo  a interventi  di valutazione, prevenzione, riabilitazione psicologica e psicoterapia   con   addizionali   competenze  nella  psicofisiologia clinica;
 Psicofarmacologia:   conoscenza  degli  effetti  di  farmaci  e sostanze  di  abuso sui processi cognitivi ed emotivo-motivazionali e sulla  personalita',  nelle  diverse eta' della vita e in presenza di disordini dei processi cognitivi ed emotivo-motivazionali;
 Psichiatria:    conoscenza    degli    aspetti   cognitivi   ed emotivo-motivazionali    e   di   elementi   di   epidemiologia,   di eziopatogenesi   e   di   diagnosi   delle   piu'   diffuse  malattie psichiatriche;   competenze   nella  valutazione  e  nel  trattamento preventivo,  riabilitativo e terapeutico di tali malattie; competenze nella  valutazione  del  decorso  di  tali  malattie  e degli effetti cognitivi  ed  emotivo-motivazionali  dei  trattamenti  riabilitativi psicoterapeutici e farmacologici;
 Statistica  psicometria  ed  epidemiologia:  applicazione delle metodologie  statistiche  psicometriche all'analisi delle prestazioni comportamentali  a  test per la valutazione dei processi cognitivi ed emotivo-motivazionali,  a  interviste  e  colloqui,  con finalita' di diagnosi  e  di  valutazione  dell'evoluzione  temporale  di  deficit eventuali, anche in relazione a trattamenti psicologici riabilitativi o   farmacologici;   applicazione   delle   metodologie   statistiche epidemiologiche  a  livello  di  popolazione  all'analisi dei profili cognitivi,  emotivo-motivazionali  e  di  personalita',  e  dei  loro deficit nelle diverse eta' della vita;
 Neurologia:   conoscenza,   ai   fini   della   valutazione   e riabilitazione  psicologica  e neuropsicologica e della psicoterapia, di  elementi  di  epidemiologia,  eziopatogenesi,  diagnosi e terapia delle principali malattie del sistema nervoso che determinano deficit dei processi cognitivi motivazionali;
 Sociologia   e   antropologia:   conoscenza   delle  principali prospettive  in  ordine alla comprensione del mutamento e all'analisi dei  gruppi,  della  salute, dello sviluppo e della sicurezza sociale con particolare attenzione al rapporto norme giuridiche-societa' e al comportamento   deviante,   dei   meccanismi  generali  dei  processi antropologici  e  delle modalita' con cui le culture si configurano e si  diversificano  in  funzione  della  comprensione  delle identita' diverse delle popolazioni;
 Organizzazione  e gestione dei servizi. Conoscenza dei principi e  delle tecniche di organizzazione aziendale e di gestione anche con riguardo   agli   aspetti   giuridico   normativi   e  alle  tecniche informatiche.
 Per   tutte   le  tipologie,  data  la  stretta  interconnessione culturale esistente tra di esse, i CFU del tronco comune destinati ad esperienze   professionalizzanti   inerenti   le  specialita'  affini dovranno comprendere:
 - conoscenze  teoriche  generali  ed  esperienze  di base delle principali tecniche di valutazione e consulenza e per la prevenzione, la riabilitazione e il trattamento delle problematiche psicologiche e comportamentale nell'intero ciclo di vita.
 - conoscenze  teoriche  generali  ed  esperienze cliniche nelle metodiche   psicometriche   e  osservazionali  di  valutazione  delle problematiche   e  di  diagnosi  delle  patologie  neuropsicologiche, psicologiche e comportamentali dell'intero ciclo di vita;
 - conoscenze  teoriche  generali  dei  fondamentali  meccanismi eziopatogenetici   delle   malattie  del  sistema  nervoso  centrale, periferico e vegetativo, delle malattie psichiatriche, delle turbe di personalita'  e  delle  forme  di  disagio  psichico specifiche delle diverse fasi del ciclo di vita;
 - conoscenze teoriche generali ed esperienze di base relative a malattie   di   interesse   neurologico,   psichiatrico,   neuro-   e psicomotorio,  anche con riferimento alle complicanze comportamentali e  psicologiche  di  malattie  internistiche  e  metaboliche  e delle patologie  d'organo  nell'intero  ciclo  di  vita  e  con particolare riferimento al loro impatto psicologico sulla famiglia e sui contesti sociali;
 - conoscenze  teoriche  generali ed esperienze di base relative ai fattori culturali, sociali e ai contesti normativi e organizzativi rilevanti   per   l'agire   professionalmente   sulle   problematiche pertinenti  alla  specifica  specializzazione  in  ambiti  sociali  e sanitari.
 1.  Per  la  tipologia  Neuropsicologia  gli obbiettivi formativi specifici,  le  attivita' professionalizzanti e le attivita' elettive sono i seguenti:
 formativi    di   base:   conoscenza   dei   fondamenti   della neuroanatomia  e  neurofisiologia,  con  particolare riferimento alla base  neurale  dei  processi cognitivi ed emotivo-motivazionali ed al loro sviluppo;
 conoscenza  delle  basi  genetiche  e neurofisiopatologiche dei deficit neuropsicologici cognitivi ed emotivo-motivazionali;
 conoscenza  di  elementi  di neuropsicofarmacologia; conoscenza delle  tecniche  di  elettrofisiologia  e  di  bioimmagine nelle loro applicazioni in neuropsicologia;
 conoscenza     dei    metodi    psicometrici    applicati    in neuropsicologia;   dell'utilizzo  dei  sistemi  computerizzati  nella diagnosi  e  riabilitazione  neuropsicologica; dell'epidemiologia dei disturbi neuropsicologici;
 conoscenza dell'organizzazione e della legislazione dei servizi sociosanitari;
 formativi generali: conoscenza della storia della psicologia ed in  particolare  della neuropsicologia, nei suoi aspetti psicologici, neurologici e neurofisiologici.
 formativi   della   tipologia   della  Scuola:  conoscenza  dei meccanismi patologici cognitivi ed emotivo-motivazionali e delle loro basi  neurofisiopatologiche,  che  determinano,  nelle diverse epoche della  vita, disordini del linguaggio, delle abilita' visuo-spaziali, dell'attenzione,  della  programmazione del movimento, della memoria, della  pianificazione del comportamento nei suoi aspetti cognitivi ed emotivo-motivazionali;
 conoscenza  degli  aspetti  neuropsicolologici  delle  sindromi psichiatriche e delle patologie non primariamente neurologiche;
 conoscenza  dei  fenomeni  di  neuroplasticita' in relazione al recupero funzionale dei deficit cognitivi ed emotivo-motivazionali.
 Le    attivita'    professionalizzanti    obbligatorie   per   il raggiungimento delle finalita' didattiche della tipologia comprendono l'esecuzione, condotta con la supervisione di esperti, di:
 protocolli  diagnostici  clinici  di neuropsicologia: almeno 50 pazienti   esaminati  personalmente,  di  cui  circa  15  affetti  da disordini  del linguaggio e della programmazione del movimento; circa 15 affetti da disordini visuo-spaziali; circa 10 affetti da disordini della memoria e della programmazione del comportamento, nel quadro di un  ampio  deterioramento  cognitivo;  circa  10 affetti da disordini cognitivi ed emotivo-comportamentali in eta' di sviluppo;
 protocolli   psicodiagnostici  e  psicoterapeutici:  almeno  20 pazienti esaminati personalmente;
 protocolli   di   riabilitazione  neuropsicologica:  almeno  20 pazienti  riabilitati  personalmente,  di  cui  circa  10  affetti da disordini  del linguaggio e della programmazione del movimento, 10 da disordini   visuo-spaziali   e  10  da  disordini  della  memoria  ed emotivo-comportamentali;
 discussione di esami dei principali disordini neuropsicologici: almeno 30 casi discussi con personale esperto.
 Le  attivita'  elettive  utili  all'acquisizione di specifiche ed avanzate  conoscenze sono principalmente nell'ambito della psicologia cognitiva,  della  psicometria  e  delle  metodologie  di simulazione dell'attivita'    mentale,    della   genetica   del   comportamento, dell'applicazione   dei  metodi  di  neuroimmagine  funzionale  e  di elettrofisiologia   clinica   allo  studio  dei  processi  cognitivi, dell'informatica   applicata  alla  diagnosi  e  alla  riabilitazione neuropsicologica.
 2.  Per  la tipologia Psicologia del ciclo di vita gli obbiettivi formativi  specifici, le attivita' professionalizzanti e le attivita' elettive sono i seguenti:
 formativi generali: conoscenza dei fondamenti di psico-biologia (basi  neurali  dei  processi  cognitivi ed emotivo-motivazionali nel ciclo   di  vita);  della  psicologia  clinica  dello  sviluppo,  con particolare  attenzione  alla dimensione psico-sociale della salute e della  malattia  nel  ciclo  di  vita; di elementi di neuropsicologia (aspetti   neuropsicologici   delle   patologie   non   primariamente neurologiche nel ciclo di vita);
 conoscenza  dei  modelli teorici e delle metodologie di ricerca in psicologia dello sviluppo e in psicologia clinica;
 conoscenza  dei  metodi  e  delle procedure di elaborazione dei dati.
 formativi  della  formazione generale: conoscenze relative alle dimensioni  storiche  e concettuali della psicologia, con particolare riferimento alla psicologia evolutiva, della famiglia, geriatrica.
 formativi  della  tipologia  della  Scuola:  competenze  per la valutazione  e  la diagnostica delle caratteristiche di personalita', del   funzionamento   dei   processi   cognitivi,   delle  attitudini emotivo-affettive  nella relazione con gli altri e con se stessi, dei disturbi comportamentali nelle diverse fasce di eta';
 conoscenza  delle  tecniche psicometriche e neuropsicologiche e dei reattivi di personalita' anche di tipo proiettivo;
 competenze  per  la valutazione delle problematiche di coppia e familiari  nelle  fasi  formative  e  non-  del  ciclo  di vita della famiglia,   tramite   tecniche  di  colloquio,  di  osservazione  del comportamento individuale, familiare e di gruppo;
 conoscenza  delle  procedure  e  degli ambiti applicativi delle diverse   metodologie   psicoterapeutiche   individuali,  di  coppia, familiari  e  di  gruppo,  nelle  diverse  fasi  del  ciclo  di  vita (psicoterapia  precoce madre-bambino, del bambino in eta' di latenza, dell'adolescente,  ecc.),  nei  casi  di  maltrattamento e abuso e in relazione  alle problematiche migratorie (psicoterapia transculturale della famiglia);
 competenze  per  la  programmazione,  attuazione  e verifica di interventi  formativi  e  di  sostegno  volti  a operatori sanitari e socio-assistenziali,  che  vengono  in  contatto con l'individuo e la famiglia  nelle diverse fasi del ciclo di vita (ostetriche, pediatri, ginecologi, andrologi, geriatri, personale infermieristico, etc.);
 competenza  nell'attuazione  di  relazioni di aiuto, conoscenze per   interventi   preventivi   e   riabilitativi  mediante  tecniche psicologiche   e  psicoterapeutiche,  acquisite  attraverso  percorsi formativi coerenti con specifici modelli di psicoterapia;
 competenze  per  interventi preventivi e riabilitativi, brevi e prolungati,  di  diverse  forme di disagio o di disturbo nel ciclo di vita,  tramite  tecniche di counselling, mediazione familiare (ad es. in   relazione   a   separazione   e   divorzio),  di  supporto  alla genitorialita'  (in  relazione ai vari percorsi: biologico, adottivo, per  affido,  attraverso  procreazione  medicalmente assistita -PMA-, interruzione volontaria di gravidanza, gravidanza a rischio);
 competenze per interventi mirati di rete volti alla prevenzione e  presa  in  carico  dei  casi  di  maltrattamento  e  di  abuso (in collaborazione con giuristi, medici, assistenti sociali, etc.);
 competenze   per   la  programmazione  e  la  realizzazione  di programmi  di ricerca volti alla rilevazioni di bisogno, per la messa in atto di nuovi servizi da parte degli enti responsabili.
 Attivita'  obbligatorie professionalizzanti per il raggiungimento delle  finalita'  formative della tipologia comprendono l'esecuzione, condotta con la supervisione di esperti, di:
 almeno 40 protocolli diagnostici clinici nelle diverse fasi del ciclo  di  vita:  relazione precoce madre-bambino, bambino in eta' di latenza, adolescente, adulto, coppia, famiglia;
 almeno  20  protocolli  di  counselling  nelle diverse fasi del ciclo  di  vita:  supporto  nel  passaggio alla genitorialita', crisi adolescenziale,  mediazione  familiare,  pensionamento, interventi di rete nel caso di maltrattamento e abuso;
 almeno  15  protocolli  relativi a sostegni psicoterapeutici su pazienti  esaminati personalmente; e con discussione di almeno 3 casi trattati.
 Le  attivita'  elettive  utili  all'acquisizione di specifiche ed avanzate conoscenze sono principalmente nell'ambito delle metodologie per   la   valutazione   di  interventi  preventivi,  di  sostegno  e psicoterapeutici nel ciclo di vita, della psicologia giuridica, della sessuologia,    dell'informatica    applicata   alla   formazione   e all'educazione.
 3.  Per  la  tipologia  Psicologia  della  salute  gli obbiettivi formativi,  le  attivita' professionalizzanti e le attivita' elettive sono i seguenti:
 formativi   generali:   conoscenze   di   psico-biologia  (basi neurofisiologiche,   genetiche   ed   endocrinologiche  dei  processi cognitivi ed emotivo-motivazionali), di sociologia e antropologia, di psicologia  generale, dello sviluppo, sociale e delle organizzazioni, clinica,  piu'  rilevanti  per  la  comprensione e l'intervento sulle dimensioni   bio-psico-sociali   della   salute   e  della  malattia; conoscenze  dei  modelli  teorici  e  delle  metodologie di ricerca e intervento in psicologia sociale e in psicologia clinica;
 conoscenza  dei  metodi  e  delle  procedure  di rilevazione ed elaborazione     dei     dati     comportamentali     ;    conoscenze sull'organizzazione,  la  gestione  e  la  legislazione  dei  servizi sociosanitari.
 Conoscenza  di  elementi di epidemiologia e statistica sanitaria; di   neuropsicoimmunologia;   di   psicofarmacologia;  conoscenze  di neuropsicologia;
 Formativi  della  formazione  generale:  conoscenze relative alle dimensioni storiche e concettuali della psicologia della salute.
 Formativi della tipologia della Scuola:
 competenze   per   la   valutazione   e  la  diagnostica  delle caratteristiche  di  personalita',  del  funzionamento  dei  processi cognitivi, delle attitudini emotivo-affettive nella relazione con gli altri  e  con  se  stessi, dei disturbi comportamentali nelle diverse fasce di eta';
 padronanza   di  tecniche  psicometriche,  neuropsicologiche  e psicofisiologiche;
 conoscenze   di  tecniche  epidemiologiche  e  statistiche  non parametriche e parametriche multivariate;
 competenze  per la valutazione delle problematiche individuali, di  coppia e familiari, di gruppo, comunita' e istituzionali mediante tecniche di colloquio e di osservazione dei comportamenti;
 competenze  in  diverse  metodologie di counseling psicologico, mediazione e psicoterapia (individuale e di gruppo);
 conoscenze  relative alle problematiche psicologiche migratorie e transculturali (counselling e psicoterapia transculturale);
 competenze  per  la  programmazione,  attuazione  e verifica di interventi  formativi in materia di psicologia della salute rivolti a operatori sanitari e socio-assistenziali;
 competenze  per  la  progettazione, realizzazione e verifica di interventi  di  informazione,  di  educazione, di ricerche-intervento nonche'  di  interventi  di  rete  attinenti  alla prevenzione e alla promozione  di  comportamenti  e  atteggiamenti  forieri  di salute e preventivi di malattie e disagio.
 Le    attivita'    professionalizzanti    obbligatorie   per   il raggiungimento  delle finalita' formative della tipologia comprendono la stesura, condotta con la supervisione di esperti, di:
 almeno  40  protocolli di valutazione o diagnosi clinica di cui almeno  15  relativi  a  persone,  10  a  gruppi  e  5  a comunita' o istituzioni;
 almeno 20 protocolli di counselling;
 almeno  15  protocolli  relativi a sostegni psicoterapeutici su pazienti  esaminati personalmente; e con discussione di almeno 3 casi trattati.
 Le  attivita'  elettive  utili  all'acquisizione di specifiche ed avanzate conoscenze sono principalmente nell'ambito delle metodologie per  la  valutazione  di  interventi  preventivi,  di  counselling  e psicoterapeutici,   delle   tecnologie   dell'informazione   e  della comunicazione  applicata  alla formazione e all'educazione in materia di psicologia della salute.
 4.   Per   la  tipologia  Valutazione  psicologica  e  consulenza (counselling)     gli     obbiettivi    formativi,    le    attivita' professionalizzanti e le attivita' elettive sono i seguenti:
 formativi   generali:   conoscenza   dei  fondamenti  genetici, neurofisiologici,   morfologici   ed   endocrinologici  dei  processi cognitivi,  emotivi  e  motivazionali,  dei  tratti e dei disturbi di personalita';   conoscenza   dei  metodi  di  ricerca  nelle  scienze psicologiche  e in psicometria e delle applicazioni informatiche alla valutazione  psicologica e psicopatologica; conoscenza dei fondamenti di  teoria  della  comunicazione e della decisione su cui si fonda il counselling;  conoscenza della normativa, dell'organizzazione e delle problematiche  etiche e deontologiche dell'attivita' professionale in materia di valutazione e di counselling.
 Formativi  della  formazione  generale:  conoscenza  della storia della  nosografia  e  delle  diverse  teorie  del counselling e della psicoterapia.
 Formativi della tipologia della Scuola:
 competenze nell'ambito della valutazione e della psicodiagnosi, da  realizzare  con  una  varieta'  di  strumenti  (test,  colloquio, osservazione  di  singoli  e  di  gruppi);  in  particolare, verranno acquisite  le  competenze  psicometriche e cliniche necessarie per la corretta     somministrazione,     quantificazione,     elaborazione, interpretazione  e  applicazione  all'intervento  terapeutico di test fenomenologici, fattoriali, oggettivi e proiettivi;
 competenze  nell'ambito  della  consulenza alla persona e delle relazioni  di  aiuto:  a  partire  dagli  interventi  piu' brevi («un colloquio»)  fino a interventi piu' complessi, pianificati e condotti in  relazione  a  modelli  teorici  di counselling riconosciuti dalla comunita' scientifica internazionale;
 competenza nella valutazione di servizi e organizzazioni, nella costruzione  di  strumenti  per  valutarli  (questionari,  schede  di osservazione,  interviste),  e  nella  ricerca  sulla validita' degli interventi;
 competenza   nel  pianificare  e  nel  condurre  interventi  di valutazione  per  la  prevenzione primaria, secondaria e terziaria in istituzioni   e   comunita'  di  diversa  natura  (scuole,  ospedali, cliniche,  centri  per  lungodegenti  ecc.),  inclusi  interventi  di formazione e di formazione-lavoro;
 competenze per la consulenza vocazionale e nella pianificazione della carriera, con persone ancha portatrici di handicap e affette da patologie.
 Le    attivita'    professionalizzanti    obbligatorie   per   il raggiungimento  delle finalita' formative della tipologia comprendono l'esecuzione, condotta con la supervisione di esperti, di:
 valutazione  di  almeno  30 casi, di varia eta' e patologia (di cui  almeno  10  nell'ambito  dei  disturbi di personalita), ciascuno esaminato  con  una  pluralita'  di test (su problematiche cognitive, emotive,    psicopatologiche,    psicodinamiche    e    relazionali), osservazione e colloquio;
 valutazione  di  almeno  100  soggetti di varia eta', esaminati nell'ambito  di  collettivita' nell'ambito di progetti di prevenzione primaria  (inclusi interventi di orientamento), con una pluralita' di test   «collettivi»   (cognitivi,   per   l'esame   di  tratti  della personalita'  non  patologica,  per  l'esame  di  psicopatologie, per l'esame di motivazioni, interessi, interazioni personali) e di almeno 50 soggetti successivamente sottoposti a intervento di counselling;
 partecipazione  attiva alla discussione di almeno 50 protocolli clinici;
 partecipazione  attiva  alla discussione di almeno 5 interventi di  valutazione,  prevenzione  o orientamento in servizi, comunita' o istituzioni  con  partecipazione  attiva ad almeno una ricerca per la verifica degli esiti dell'intervento.
 Le   Attivita'   elettive   a   scelta   dello   studente   utili all'acquisizione   di   specifiche   ed   avanzate   conoscenze  sono principalmente nell'ambito di:
 a) valutazione e formazione;
 b) orientamento;
 c) valutazione e consulenza alla persona;
 d) valutazione computerizzata.
 In  tali  applicazioni  potranno  essere  acquisiti  CFU mediante attivita' quali:
 adattamento  o  modifica e susseguente validazione di strumenti psicometrici;
 verifica   della   validita'   di   programmi   di  formazione, riabilitazione o counselling;
 realizzazione  di  trattamenti  di  counselling  a  individui o collettivita' e verifica dei risultati;
 progettazione  e realizzazione di interventi di prevenzione e/o di orientamento e relativa validazione;
 progettazione e realizzazione di applicazioni informatiche alla psicodiagnostica e loro validazione.
 
 ATTIVITA' FORMATIVE INDISPENSABILI
 
 ---->  Vedere immagini da pag. 24 a pag. 26  <----
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