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| Gazzetta n. 244 del 19 ottobre 2006 (vai al sommario) |  | REGIONE LOMBARDIA |  | DELIBERAZIONE 1 agosto 2006 |  | Dichiarazione  di  notevole  interesse pubblico dell'ambito di tutela paesaggistica  del  Naviglio Martesana - Comuni di: Milano, Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Vimodrone, Cernusco sul Naviglio, Bussero, Cassina de' Pecchi, Gorgonzola, Gessate, Bellinzago Lombardo, Inzago, Cassano  d'Adda, Vaprio d'Adda, Trezzo d'Adda, ai sensi delle lettere c)  e  d)  del  comma  1  dell'articolo  136  del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. (Deliberazione n. VIII/003095). |  | 
 |  |  |  | LA GIUNTA REGIONALE Visto  il  decreto  legislativo  22 gennaio 2004, n. 42 «Codice dei beni  culturali  e  del  paesaggio, ai sensi dell'art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137» e successive integrazioni e modifiche;
 Visto il regolamento, approvato con regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357, per l'applicazione della legge n. 1497/1939, ora ricompreso nel decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 Parte terza, Titolo I;
 Vista  la  legge  regionale  11 marzo 2005, n. 12 - Titolo V - Beni paesaggistici;
 Dato  atto  della  deliberazione  della  commissione provinciale di Milano  per la tutela delle bellezze naturali, di cui al verbale n. 1 del 2 settembre 1998, con la quale si propone l'inserimento dell'area ubicata  nel  comune  di  Gorgonzola,  perimetrata  come  specificato nell'allegato  D  della  presente deliberazione, nell'elenco relativo alla provincia di Milano, delle localita' di cui al punto 3 e 4, art. 1,  legge n. 1497/1939, ora lettera c) e d) del comma 1 dell'art. 136 del  decreto  legislativo  22 gennaio  2004,  n.  42, con conseguente dichiarazione  di  notevole interesse pubblico e assoggettamento alle norme sulla tutela delle bellezze naturali, ora beni paesaggistici;
 Dato   atto  dell'avvenuta  pubblicazione  del  verbale  n.  1  del 2 settembre  1998  all'albo pretorio del comune di Gorgonzola in data 10 novembre 1998;
 Dato  atto  della  deliberazione  della  commissione provinciale di Milano  per la tutela delle bellezze naturali, di cui al verbale n. 2 del   2   dicembre  1998,  con  la  quale  si  propone  l'inserimento nell'elenco relativo alla provincia di Milano, delle localita' di cui al  punto  3 e 4, art. 1, legge n. 1497/1939, ora lettera c) e d) del comma 1 dell'art. 136 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, con  conseguente  dichiarazione  di  notevole  interesse  pubblico  e assoggettamento  alle norme sulla tutela delle bellezze naturali, ora beni  paesaggistici,  delle aree lungo il Naviglio Martesana site nei comuni  di  Trezzo  d'Adda,  Vaprio  d'Adda,  Cassano d'Adda, Inzago, Bellinzago  Lombardo,  Gessate, Cassina de' Pecchi, Bussero, Cernusco sul Naviglio, Vimodrone, Cologno Monzese, Sesto San Giovanni e Milano ricadenti   nell'ambito  territoriale  perimetrato  come  specificato nell'allegato D della presente deliberazione;
 Dato   atto  dell'avvenuta  pubblicazione  del  verbale  n.  2  del 12 dicembre  1998  agli  albi  pretori  dei  comuni interessati nelle seguenti date:
 comune di Bellinzago Lombardo 17 aprile 1999;
 comune di Bussero 26 aprile 1999;
 comune di Cassano d'Adda 5 maggio 1999;
 comune di Cassina de' Pecchi 30 aprile 1999;
 comune di Cernusco sul Naviglio 26 maggio 1999;
 comune di Cologno Monzese 15 giugno 1999;
 comune di Gessate 20 aprile 1999;
 comune di Inzago 20 aprile 1999;
 comune di Milano 17 giugno 1999;
 comune di Sesto San Giovanni 22 aprile 1999;
 comune di Trezzo d'Adda 28 aprile 1999;
 comune di Vaprio d'Adda 21 aprile 1999;
 comune di Vimodrone 21 aprile 1999.
 Dato  atto  della  deliberazione  della  Commissione provinciale di Milano  per la tutela delle bellezze naturali, di cui al verbale n. 3 del  22  dicembre  2004,  con la quale si propone la dichiarazione di notevole  interesse  pubblico,  ai  sensi  delle  lettere c) e d) del comma 1  dell'art.  136  del  decreto  legislativo  n.  42/2004,  per l'intero  ambito del Naviglio Martesana, confermando le delimitazioni precedentemente deliberate per i comuni di Gorgonzola, Trezzo d'Adda, Vaprio  d'Adda,  Inzago,  Bellinzago  Lombardo,  Gessate, Cassina de' Pecchi,  Bussero,  Vimodrone,  Cologno Monzese, Sesto San Giovanni, e precisando  le  delimitazioni  riguardanti  i  comuni di Cernusco sul Naviglio,   Milano   e   Cassano   d'Adda,   cosi'  come  specificato nell'allegato D della presente deliberazione;
 Dato atto che con la medesima deliberazione del 22 dicembre 2004 la Commissione  provinciale  di  Milano  per  le  bellezze  naturali  ha approvato  la  proposta dei criteri di gestione dell'ambito di tutela paesaggistica  del  Naviglio Martesana con le relative cartografie di riferimento;
 Dato   atto  dell'avvenuta  pubblicazione  del  verbale  n.  3  del 22 dicembre  2004 e degli allegati criteri di gestione dell'ambito di tutela  paesaggistica  del  Naviglio Martesana, agli albi pretori dei comuni interessati nelle seguenti date:
 comune di Bellinzago Lombardo 14 marzo 2005;
 comune di Bussero 16 marzo 2005;
 comune di Cassano d'Adda 14 marzo 2005;
 comune di Cassina de' Pecchi 17 marzo 2005;
 comune di Cernusco sul Naviglio 13 aprile 2005;
 comune di Cologno Monzese 5 aprile 2005;
 comune di Gessate 11 maggio 2005;
 comune di Gorgonzola 11 marzo 2005;
 comune di Inzago 10 marzo 2005;
 comune di Milano 18 marzo 2005;
 comune di Sesto San Giovanni 30 marzo 2005;
 comune di Trezzo d'Adda 10 marzo 2005;
 comune di Vaprio d'Adda 11 marzo 2005;
 comune di Vimodrone 10 marzo 2005.
 Rilevato che a seguito di dette pubblicazioni sono state presentate alla  Regione osservazioni da parte di enti pubblici e privati, cosi' come riportate nell'allegato C della presente deliberazione;
 Considerato  che  per l'analisi e la valutazione delle osservazioni pervenute si e' tenuto conto che:
 la  tutela  del paesaggio comprende, oltre al Naviglio in se', la conservazione  di  tutti quei segni che nel tempo si sono sedimentati lungo  il  suo  percorso e le relazioni consolidate con il territorio circostante   che   configurano   quadri  paesistici  di  particolare pregnanza;
 l'ambito  di  tutela  paesaggistica  del Naviglio della Martesana comprende  sia  aree urbanizzate che aree libere da edificazione, che nel  loro  complesso  partecipano  alla  possibile valorizzazione del «Naviglio»,  quale  importante  infrastruttura storico-paesistica del territorio  lombardo,  nelle  sue  interrelazioni  con  il  paesaggio rurale, il paesaggio urbano e gli elementi naturali del territorio;
 i  criteri  di  gestione  dell'ambito  di  tutela  paesaggistica, costituiscono   un   supporto  per  la  valutazione  dei  progetti  e rappresentano  un  utile  strumento  per la gestione coordinata delle trasformazioni,  finalizzata  a  tutelare  e  valorizzare le qualita' paesistiche  del  contesto  Naviglio Martesana, senza pregiudicare lo sviluppo delle comunita' locali;
 Preso  atto  inoltre  degli  errori materiali rilevati dagli uffici nelle  cartografie  allegate ai criteri di gestione di cui al verbale n. 3 del 22 dicembre 2004;
 Ritenuto  di  decidere  in  merito  all'accoglimento  delle singole osservazioni,  sulla  base  delle  sopraindicate considerazioni, come riportato nell'allegato C della presente deliberazione;
 Ritenuto  quindi  di  modificare, a seguito dell'accoglimento delle osservazioni,  la  proposta  di  dichiarazione  di notevole interesse pubblico relativamente alla delimitazione dell'ambito, come riportata nell'allegato A della presente deliberazione;
 Ritenuto  altresi'  di  modificare,  a  seguito dell'evidenziazione degli  errori  materiali  e  dell'accoglimento delle osservazioni, la proposta  di  criteri di gestione dell'ambito di tutela paesaggistica del Naviglio Martesana, come riportato nell'allegato B della presente deliberazione e costituito da:
 B.1  Criteri di gestione per l'ambito di tutela paesaggistica del Naviglio Martesana;
 B.2 Tabelle permanenze architetture rurali e civili;
 B.3  Cartografia  relativa alla parte prima dei suddetti criteri: analisi  dei  caratteri  paesistici  strutturali  e percettivi. N. 10 Tavole e relativi quadro d'unione e legenda;
 B.4 Cartografia relativa alla seconda parte dei suddetti criteri: Centri  storici  ed edilizia storica diffusa. N. 16 tavole e relativi quadro d'unione e legenda;
 Dato  atto  che la sede dove e' proponibile ricorso giurisdizionale e'  il  T.A.R. della Lombardia secondo le modalita' di cui alla legge n.  1034/1971,  ovvero e' ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato  ai  sensi  del  decreto  del  Presidente  della  Repubblica n. 1199/1971,  rispettivamente  entro sessanta e centoventi giorni dalla data di avvenuta pubblicazione del presente atto;
 Visto  il  PRS dell'VIII legislatura che individua l'asse 6.5.3 «Le valutazioni ambientali e paesistiche di piani e progetti»;
 Visto  il  DPEFR 2006-2008 che specifica l'obiettivo operativo 6.5. 3.2  «Individuazione  di nuovi immobili ed aree di notevole interesse pubblico  e revisione degli esistenti con la definizione dei relativi criteri  di  gestione:  deliberazioni  di  proposta delle commissioni provinciali (articoli 137 e 138 del decreto legislativo n. 42/2004) e successiva ufficializzazione mediante delibere di giunta regionale;
 Ad unanimita' di voti espressi nelle forme di legge
 Delibera:
 1.  Di  approvare  le  motivazioni  della dichiarazione di notevole interesse pubblico riportate nell'allegato A punto 1, che costituisce parte integrante della presente deliberazione;
 2. Di  dichiarare,  richiamate  le  premesse, di notevole interesse pubblico,  ai  sensi  delle lettere c) e d) del punto 1 dell'art. 136 del  decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 Parte terza, Titolo I capo  I, e conseguente assoggettamento alle relative norme di tutela, l'ambito  di  tutela  paesaggistica del Naviglio Martesana cosi' come specificatamente  delimitato nell'allegato A punto 2, che costituisce parte integrante della presente deliberazione;
 3. Di  decidere nel merito alle osservazioni presentate, cosi' come indicato  nell'allegato  C,  che  costituisce  parte integrante della presente deliberazione;
 4. Di  disporre  che gli interventi da attuarsi nel predetto ambito assoggettato  a dichiarazione di notevole interesse pubblico debbano, al  fine  di  tutelare  le  caratteristiche  paesaggistiche peculiari dell'area,  attenersi  ai  criteri di gestione di cui all'allegato B, che  costituisce  parte integrante della presente deliberazione ed e' composto da:
 B.1  Criteri di gestione per l'ambito di tutela paesaggistica del Naviglio Martesana;
 B.2 Tabelle permanenze architetture rurali e civili;
 B.3  Cartografia  relativa alla parte prima dei suddetti criteri: analisi  dei  caratteri  paesistici  strutturali  e percettivi. N. 10 Tavole e relativi quadro d'unione e legenda;
 B.4 Cartografia relativa alla seconda parte dei suddetti criteri: Centri  storici  ed edilizia storica diffusa. N. 16 tavole e relativi quadro d'unione e legenda;
 5. Di  disporre la pubblicazione della presente deliberazione, ai sensi  e  per  gli  effetti  dell'art. 140 del decreto legislativo 22 gennaio  2004,  n.  42,  nella  Gazzetta  Ufficiale della Repubblica, nonche' nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia;
 6. Di  inviare ai sindaci dei comuni di Milano, Sesto San Giovanni, Cologno  Monzese,  Vimodrone, Cernusco sul Naviglio, Bussero, Cassina de Pecchi,  Gorgonzola, Gessate, Bellinzago Lombardo, Inzago, Cassano d'Adda   e   Trezzo  d'Adda  copia  della  Gazzetta  Ufficiale  della Repubblica  italiana,  contenente la presente deliberazione affinche' provvedano  ad affiggerla all'albo pretorio per un periodo di novanta giorni.  I  comuni  stessi  dovranno  tenere a disposizione, presso i propri  uffici,  copia della dichiarazione, degli allegati criteri di gestione e delle relative planimetrie per libera visione al pubblico, come  previsto  dal  comma 4 dell'art. 140 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;
 7. Di  prevedere  inoltre  idonea  divulgazione dei contenuti della presente  deliberazione, mediante pubblicazione su specifica edizione speciale del Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
 Milano, 1° agosto 2006
 Il segretario: Bonomo
 |  |  |  | Allegato A AMBITO DI TUTELA PAESAGGISTICA
 DEL NAVIGLIO MARTESANA Descrizione    generale,   motivazioni   della   tutela   ed   esatta perimetrazione  dell'ambito  oggetto  della dichiarazione di notevole
 interesse pubblico. 1.a - Principali elementi che connotano il paesaggio della Martesana.
 Il  Naviglio  Martesana e' parte della secolare razionalizzazione del  sistema dei corsi d'acqua naturali al fin di dotare la citta' di Milano  di  un trasporto a basso costo di merci pesanti e la campagna di una complessa e articolata rete irrigua.
 Il Naviglio Martesana e' stato realizzato come infrastruttura per il trasporto delle merci provenienti dal nord e dirette a Milano e al mare  tramite  il  lago  di Como, l'Adda, la cerchia dei Navigli e il Ticino,   attraversando   un   territorio   gia'   significativamente strutturato   con  centri  abitati  e  strade,  le  cui  connotazioni permangono  e  si  sommano  a quelle dovute alla realizzazione e allo specifico  uso  di  questa  importante  infrastruttura. La tutela del paesaggio  marcato  da questa presenza deve, pertanto comprendere non solo  il Naviglio in se', ma la conservazione di tutti quei segni che nel tempo si sono sedimentati lungo il suo percorso e delle relazioni consolidate  con  il territorio circostante che si configurano quadri paesistici  di  particolare  pregnanza.  Si  dovra' quindi attribuire particolare significato alla conservazione dei manufatti direttamente connessi  al  Naviglio,  come alzaie, ripe, opere idrauliche, opifici che  hanno utilizzato l'acqua del Naviglio come forza motrice, bocche di presa di irrigazione, rogge e ponti storici; in particolare questi hanno  rappresentato  l'elemento  di  connessione tra le due rive del Naviglio,  dando  luogo  ad  una particolare articolazione dei centri storici  la  cui immagine si e' arricchita della presenza dell'acqua; il numero contenuto di ponti ha determinato la loro peculiarita' come punti   panoramici   dai   quali  e'  possibile  percepire,  in  modo ininterrotto,  il  corso  del  naviglio  ed  apprezzare  le  qualita' paesistiche   del   territorio   che   lo   circonda,  caratterizzato dall'alternanza di insediamenti di antica formazione e ampi spazi del paesaggio  agrario,  da  antiche  cascine  e  da nobili dimore spesso impreziosite da giardini storici.
 La  ricca  vegetazione che accompagna i corsi d'acqua naturali si integra con la vegetazione dei parchi e delle piantate costituendo un sistema  la cui continuita' deve essere conservata o ricostituita per dar   luogo   a  corridoi  ecologici  in  sintonia  con  i  caratteri paesistico-ambientali del corso del Naviglio. 1.b  -  Descrizione  degli  aspetti paesisticamente significativi dei
 territori comunali attraversati dall'infrastruttura d'acqua.
 Il percorso della Martesana attraversa i comuni di: Milano, Sesto San  Giovanni,  Cologno  Monzese,  Vimodrone,  Cernusco sul Naviglio, Bussero,   Cassina   de'   Pecchi,  Gorgonzola,  Gessate,  Bellinzago Lombardo, Inzago, Cassano d'Adda, Vaprio d'Adda, Trezzo d'Adda, dalla «Cassina de' Pomm» a Concesa in Trezzo.
 Nel  territorio  in  comune  di  Milano l'ambito attraversato dal Naviglio   presenta   una  configurazione  fortemente  marcata  dalla prevalente  presenza di complessi edilizi e infrastrutture di recente realizzazione  che hanno sostituito gli elementi di piu' tradizionale caratterizzazione  dei  luoghi; quelle testimonianze storiche residue ancora   riconoscibili,   spesso   associate   ad   un   toponimo  di considerevole   capacita'  rievocativa,  rivestono  quindi  un  ruolo testimoniale   importante   e  ad  esse  deve  essere  riservata  una particolare attenzione.
 Tra  queste  possono  essere  citate:  la  Cascina  de'  Pomm,  i fabbricati  di  via Tofane, la Villa Finzi, il complesso dell'Abbazia di  Santa  Maria  Rossa,  la  Cascina  Lambro,  le  interessanti opre idrauliche presenti nel punto di intersezione tra il fiume Lambro con il  canale  Martesana e come testimonianza di un momento storico piu' recente  il  ponte  dei  Piccoli  Martiri.  Il  parco della Martesana costituisce  un interessante episodio di qualificazione di uno spazio urbano congruente con la presenza del Naviglio.
 L'importanza  del territorio del comune di Sesto San Giovanni per la   piccola   porzione   che   affaccia   sul   Naviglio   e'   data dall'integrazione  con  il  territorio in riva sinistra del comune di Milano   che   presenta   le   piu'  significative  caratterizzazioni paesistiche.
 Il  territorio  del comune di Cologno Monzese e' interessato solo per   un   breve  tratto  dal  corso  del  Naviglio,  unica  presenza significativa  e' rappresentata dal complesso della Cascina Metallino meritevole di un intervento di recupero.
 In comune di Vimodrone particolare interesse ambientale assume la presenza  delle  cascine  Gabbana  e Baiacucco e, in particolare, del complesso  della  Cascina  Gaggiolo  che  si attesta sul Naviglio, il retrostante  spazio, attualmente interessato da attivita' estrattiva, rappresenta  una significativa opportunita' di recupero estesa. Oltre che   agli  elementi  paesaggistici  sopra  citati,  anche  a  quelli contestuali  nel  territorio  del  comune  di  Cernusco sul Naviglio. L'ambito  attraversato  dal  canale  nel  tratto  deviato rispetto al tracciato storico presenta, in direzione nord, ampi spazi inedificati il  cui  attuale  assetto  costituisce  un'adeguata ambientazione del Naviglio e un'occasione di riqualificazione urbana.
 Notevole  rilevanza  assume  il  centro  storico  di Cernusco sul Naviglio per la presenza di importanti ville storiche, alcune interne al  centro abitato altre, come la Uboldo, la Viscondi di Saliceto, la Biancani-Greppi,   che   affacciandosi  sul  Naviglio  con  pregevoli giardini  ricchi  di  vegetazione  configurano  un quadro di notevole interesse  paesaggistico.  Prima  di  lambire  la zona sud del nucleo storico  il  canale  Martesana  attraversa  un territorio a vocazione agricola dove sono presenti alcune cascine storiche come la Fornace e la  Terrana;  di  piacevole  interesse  ambientale  risulta infine la sistemazione  a verde attrezzato lungo il Naviglio nella zona a ovest del  centro abitato caratterizzata anche dalla presenza del complesso della Cascina Gaggiolo.
 In  Comune  di  Bussero  il  territorio attraversato dal Naviglio assume notevole interesse paesaggistico per la presenza della Cascina Gogna  che  si  attesta  direttamente  sul  canale,  il  manufatto e' circondato  da  ampi spazi a verde che in direzione sud danno luogo a interessanti  vedute  panoramiche  e  configurano  una continuita' di paesaggio estesa anche ai Comuni limitrofi.
 In  comune  di  Cassina de' Pecchi si attestano lungo il Naviglio poche cascine storiche, come la Colombirola; nel territorio, infatti, prevalgono  le  aree  urbanizzate  di  recente  costruzione, assumono pertanto   un'importante   valenza   paesistica   le   ampie   vedute prospettiche  che si aprono verso sud in direzione del Parco Agricolo Sud  Milano configurando una continuita' di paesaggio estesa anche ai comuni limitrofi.
 In  particolare  nel  comune di Gorgonzola il Naviglio transita a sud  del  centro storico dividendo il territorio comunale sulla linea mediana.   Caratteristico   dell'attraversamento   di  Gorgonzola  e' l'aggiramento del nucleo abitato esistente all'epoca della formazione del  Canale  che  ha  comportato la necessita' di collegamento con il territorio  a  sud  e la conseguente realizzazione di un numero molto limitato  di  ponti,  tra  i pochi costruiti su tutto il percorso del Naviglio prima degli attraversamenti della grande viabilita' attuale. Infatti   l'immagine   consolidata  dei  luoghi  e'  determinata  dai condizionamenti ai quali la presenza del Naviglio ha dato luogo lungo il  suo  percorso,  sia  dove  i  ponti  storici hanno consentito una integrazione  dei  caratteri  paesistici  sulle  due  sponde, sia ove l'acqua  ha  costituito una barriera spesso favorendo la costituzione di un assetto paesistico diverso sulle due rive.
 E'   pertanto   peculiare  il  ritmico  alternarsi  dei  paesaggi edificati  e  campestri spesso contrapposti l'uno all'altro sulle due sponde  che  hanno  dato  luogo  a  quadri  paesistici  di  reciproco apprezzamento  e  la  cui  alterazione  non  puo'  essere motivata da opportunita'  che  prescindano  dalla  valorizzazione della struttura paesistica.
 Nel   comune  di  Gessate  il  territorio  presenta  interessanti connotazioni  di  paesaggio  agrario  per l'estensione dei campi e la presenza di numerose cascine, tra queste la Trombettina. In localita' Villa  Fornaci  spiccano  in  un  contesto  di  edilizia  di  recente costruzione edifici storici meritevoli di salvaguardia.
 Il  paesaggio  agrario  nel  comune  di  Bellinzago  Lombardo  si presenta   con   una   interessante   ricchezza   connotativa  dovuta all'estensione  dei  campi,  al  sistema  irriguo,  alla  presenza di cascine  come  La  Bruciata  e  il Molino Busca, tipiche della fascia irrigua;  l'attraversamento  del  canale  Martesana segna la linea di demarcazione tra la fascia asciutta e quella irrigua e l'inizio della fascia  dei  fontanili. In localita' Villa Fornaci la presenza di una delle  cinque  conche  di  navigazione  del  Naviglio  e l'insieme di edifici  rurali,  tra cui spicca la ex Filanda, configurano un quadro di notevole interesse paesaggistico.
 Notevole interesse paesaggistico riveste il territorio del Comune di  Inzago,  dove  il corso del Naviglio, si integra con il paesaggio rurale  ricco  di  cascine  e  si  trova  in  diretto rapporto con il complesso  del  Convento di Monasterolo, ampi spazi aperti contornano il  centro  abitato dove nel nucleo storico sorgono importanti ville; tra  queste  la  Villa  Rej  e  la  Villa  Aitelli  che si affacciano direttamente  sul  Naviglio  e  concorrono con i giardini e una ricca vegetazione  a  formare  un  quadro  urbano  di  rilevante  interesse paesaggistico.  Questa  armoniosa fusione tra aspetti naturalistici e storici  che  in  questa  parte caratterizza il territorio intorno al Naviglio,   si  perde  nella  zona  in  prossimita'  della  conca  di navigazione,  una  delle  cinque  di  cui  era storicamente dotato il canale,   per   la  presenza  di  manufatti  industriali  di  recente costruzione.
 Notevole  importanza  assume  il  centro  storico di Groppello in comune  di  Cassano  d'Adda  dovuta  alla  presenza  sul  Naviglio di elementi  in  sequenza  ravvicinata  quali  il  Ponte  neogotico,  il ruotone,  la  conca  di  navigazione  e  il  lavatoio  a  colonne che concorrono,  insieme  al nucleo abitato e alla Villa Arcivescovile, a formare  un quadro di singolare bellezza panoramica; il territorio e' inoltre  caratterizzato  dalla  presenza  di cascine storiche come la Regoledo,   la   Brambilla,   la  S.  Bartolomeo  che  si  affacciano direttamente  sul  Naviglio,  come  la Roncella situata in ampi spazi coltivati  o,  come  La  Volta, ubicata nel centro abitato; in questa zona  si  trova inoltre un interessante ponte a schiena d'asino detto della  Sansona.  Il  rapporto  di tipo naturalistico e storico tra il Naviglio  e  il  paesaggio  circostante  si  perde man mano che ci si avvicina al centro abitato di Cassano dove l'edilizia recente prevale sulle  presenze  di  nuclei  storici mentre, percorrendo l'alzaia, si aprono in direzione nord ampi spazi a verde ancora inedificati.
 In  Comune  di  Vaprio  d'Adda  il  territorio  attraversato  dal Naviglio  e'  caratterizzato  dalla  presenza  di  storici  complessi industriali  quali  la  Cartiera  Binda e il Cotonificio Visconti che utilizzavano  per  la loro attivita' le acque del canale. Una ricca e folta  vegetazione  fa  da  cornice  sui  lati  Nord e Sud del nucleo storico  di  Vaprio  che,  posto  in  posizione dominante rispetto al canale,  offre  punti di vista panoramici suggestivi che spaziano dal Naviglio  al  fiume  Adda, fin verso la sponda bergamasca; importanti ville  storiche  prospettano direttamente sul Naviglio, come le ville Visconti,  Falco'  Panemi,  Melzi  d'Eril,  quest'ultima  con  i suoi giardini terrazzati degradanti verso il corso d'acqua, il lavatoio in pietra,  configura  un quadro di notevole interesse paesaggistico. Al di  fuori  del nucleo storico in localita' Monasterolo sorge la villa Castelbarco,  edificio storico la cui rilevanza paesaggistica e' data anche  dal  lungo  viale  alberato  che,  attraversato  un territorio costituito  da  ampi  spazi a verde con ricca vegetazione di confine, immette  alla  villa  con parco caratterizzato da giardini terrazzati prospettanti sul Naviglio.
 Il territorio del Comune di Trezzo d'Adda offre suggestive vedute panoramiche  in  particolare  nella zona di Concesa dove al Santuario della  Divina  Maternita'  e da Villa Gina si gode la vista dell'Adda nel punto del nuovo incile del Naviglio. L'importanza di questo luogo e'  data  dalla  presenza  concomitante  di  immobili storici e dalla vegetazione  che  riveste le sponde del fiume e fiancheggia il canale lungo  l'alzaia;  percorrendo  la  quale si apre un quadro paesistico caratterizzato  verso  Ovest dal centro abitato di Concesa, dominante su un'ampia area boscata, che costituisce lo sfondo naturale al corso d'acqua  e  verso  est  da  un bellissimo contesto paesistico segnato dalla  forte  presenza  del  fiume Adda. Gran parte del territorio e' ampiamente  percepibile  dal ponte sopra l'Autostrada A4 (TO-VE). Nel territorio   di   Trezzo   si  trova  una  delle  cinque  conche  che storicamente  hanno  reso  possibile la navigazione dell'intero corso del Naviglio. 2.  Delimitazione  dell'ambito  di  tutela paesaggistica del Naviglio Martesana,  ai  sensi delle lettere c) e d) del punto 1 dell'art. 136 del  decreto  legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, Parte terza, Titolo
 I, capo I.
 Comune di Milano: partendo dal complesso della Cascina De Pomm si segue  la  via interna che porta alla via V.B. Da Trezzo, la via V.B. Da  Trezzo  (lato  sud),  di  seguito  la  via  Rho  (lato  sud) e la congiungente   alla   via   P.  Finzi  (come  indicato  nell'allegata cartografia),  quindi la via P. Finzi (lato est) compreso il parco di Villa Finzi, ultimo tratto di via Finzi (lato nord) sino all'incrocio con  viale  Monza;  da  viale  Monza  si prende via F.lli Pozzi (lato nord),  la  P.zza con il monumento ai caduti, via Ponte Vecchio (lato ovest)  sino  all'incrocio con via Asiago, via Asiago (lato sud) sino all'incrocio   con   via  Alghero,  via  Alghero  (lato  ovest)  sino all'incrocio  con  via  Iglesias, quindi di seguito via Iglesias, via Biumi,  via  Prandina (lati sud) sino all'incrocio con via Carta, via Carta  (lato  est) sino all'incrocio con via Meucci; via Meucci (lato sud),  P.zza Costantino, via S. Mamete (lato sud e poi lato est) fino a  ricongiungersi  con  il  confine  comunale  di  Milano  e  poi  ad incontrare  la  tangenziale  est,  si  segue la tangenziale est (lato ovest)  e  il Cavalcavia C.na Gobba sino a via Palmanova (lato nord); il  proseguimento  ideale  della via Belluno, via Belluno (lato nord) sino  a  via  S.  Maria  Rossa,  da  qui  il  perimetro del complesso dell'Abbazia  di  S.  Maria  Rossa  (come  individuato  nell'allegata cartografia)  sino  ad  incontrare la via Padova; la via Padova (lato nord),  la  via  Meli  (lato nord), la via Arici (lato ovest), la via Paruta  (lato nord), la via Perticari (lato est), quindi il perimetro del  Parco  della  Martesana  compresi gli edifici che prospettano su detto  Parco e la viaAgordato sino all'incrocio con la via Dogali, la via  Dogali  (lato  nord), un tratto della via Valtorta (lato nord) e nuovamente  il  perimetro  del  Parco  della  Martesana  compresi gli edifici  prospettanti sino all'incrocio della via S. D'Ancona con via Rancati;  la  via  Rancati  (lato  nord) sino all'incrocio con via L. Dalla  Piccola,  di  seguito  via  L.  Dalla  Piccola (lato est), via Petrocchi  (lato  nord),  via  Dolomite (lato est), via Puecher (lato nord);  si  attraversa il viale Monza e si segue la via Rovigno (lato nord-ovest)  sino  all'incrocio  con  via Jaures, la via Jaures (lato nord)  sino  all'incrocio  con via Monte Lungo, via Monte Lungo (lato ovest)  quindi  via  Malvestiti  (lato  est)  sino  ad incontrare via Tofane;  si  percorre  l'alzaia, si passa per L.go S. Valentino (lato ovest) quindi via Sammartini (lato ovest), via Marinella (lato nord), via Zuretti (lato ovest) e il perimetro recintato dell'area ex Bonomi sino all'incontro con l'alzaia e il Naviglio.
 Comune  di  Sesto San Giovanni: la linea di confine dei comuni di Milano  e  Sesto  San Giovanni, partendo dall'intersezione con la via S. Mamete;  la  strada  che  conduce  a  Molino del Tuono e che, come indicato  nell'allegata  cartografia  prosegue  sino ad incontrare la linea  di confine dei comuni di Sesto San Giovanni e Cologno Monzese; la  linea del confine comunale di Sesto sino ad incontrare nuovamente la via S. Mamete (in comune di Milano).
 Comune  di  Cologno  Monzese:  la  linea di confine dei comuni di Sesto  S.  Giovanni  e Cologno Monzese dall'intersezione con il fiume Lambro seguendo la linea come indicata nell'allegata cartografia fino ad incrociare la Tangenziale Est e di seguito il proseguimento ideale della  via  Danimarca; la via Danimarca (lato sud) sino ad incrociare la linea di confine dei comuni di Cologno Monzese e Vimodrone; quindi si  segue la linea del confine comunale di Cologno sino ad incrociare la  via  Milano,  si risale quest'ultima (lato est) sino all'incrocio con  la  via  A.  Doria,  la  via  A.  Doria  (lato  nord)  e  il suo proseguimento ideale sino alla linea di confine dei comuni di Cologno e  Milano,  tale  confine  e di seguito quello di Cologno e Sesto San Giovanni.
 Comune  di Vimodrone: la linea di confine dei comuni di Vimodrone e  Cologno Monzese partendo dalla via Milano, si segue questo confine sino  ad  incontrare  la  prosecuzione  ideale della via Tagliamento, quindi la via Tagliamento (lato sud) sino all'incrocio con via Piave, via  Piave  (lato  ovest) sino all'incrocio con via della Guasta, via della  Guasta  (lato  sud),  compresa  la  cascina Guasta, sino a via Leopardi,  via Leopardi (lato ovest) quindi sino all'incrocio con via Quasimodo,  via  Quasimodo  (lato  sud),  via Marconi (lato est), via Neruda  (lato  sud),  via Porta (lato est), sino all'incrocio con via Pascoli,  la  via  Pascoli  (lato  sud)  sino  alla Cascina Baiacucco compresa,  quindi la strada campestre che collega la C.na Baiacucco e la  C.na  Gabbana  (compresa)  sino  all'intersezione con la linea di confine  dei comuni di Vimodrone e Cologno Monzese, si segue la linea del  confine comunale di Vimodrone sino all'intersezione con la linea della Metropolitana 2; quindi la linea Metropolitana (lato nord) sino all'intersezione  con  la  linea di confine dei comuni di Vimodrone e Milano,  si  segue la linea del confine comunale di Vimodrone sino ad incontrare la via Milano.
 Comune di Cernusco sul Naviglio: partendo dall'intersezione della linea  di confine dei comuni di Cernusco sul Naviglio e Vimodrone con la  s.p. 120, si segue questa strada (lato sud) sino all'incrocio con la  s.p. 113, quindi la prosecuzione della s.p. 113 (lato ovest) sino ad  incontrare  la  via Buonarroti, la via Buonarroti (lato sud) sino all'incrocio  con  la via Donatello, la via Donatello (lato est) sino all'incrocio con la via R. Sanzio, quindi di seguito la via R. Sanzio (lato sud), la via Cimabue (lato est), la via Leonardo da Vinci (lato est),  Largo Donatori del Sangue e via Monza (lato sud), i fabbricati di   via   Pietro   da   Cernusco  corrispondenti  ai  numeri  civici 1-3-5-7-9-11-13-15-17-19,  si  segue  la  via Pietro da Cernusco sino all'incrocio  con  la via Manzoni, la via Manzoni poi la via Videmari (lati  sud)  sino  all'incrocio con la via Don Minzoni, di seguito la via  Don  Minzoni  (lato ovest), la via Fatebenefratelli (lato ovest) sino  all'incrocio  con  la via Cavour, la via Cavour (lato sud) sino alla  strada  che  svolta a destra e conduce alla Cascina Terrana, da qui  la  strada  campestre  che  arriva  sino al confine comunale con Cassina  de Pecchi, prosegue fino alla via Ticino, poi la via Fornace (lato sud) sino all'incrocio con la via Conte G. A. Melzi, questa via (lato  ovest) sino all'intersezione della linea di confine dei comuni di  Cernusco  e  Cassina,  quindi  si  segue  questo  confine sino ad incrociare  la  linea  della  Metropolitana 2, la linea Metropolitana (lato  nord) sino all'intersezione con la s.p. 121, la s.p. 121 (lato ovest),  di  seguito la s.s. 11 (lato nord) sino ad incrociare la via S.  Maria,  la  via  Santa  Maria (lato est) sino all'incrocio con la linea  Metropolitana, quindi questa linea (lato nord) sino al confine comunale  del  comune  di Cernusco con il comune di Vimodrone, questo confine  sino  all'incrocio  con  la  s.p.  120.  Sono  esclusi dalla perimetrazione  indicata i mappali n. 70, foglio 37, n. 64, foglio 36 e n. 75, foglio 36 del catasto del Comune di Cernusco sul Naviglio;
 Comune  di  Bussero: partendo dall'intersezione della linea della Metropolitana 2 e la linea di confine dei comuni di Cassina de Pecchi e  Bussero,  si  segue tale linea (lato sud) sino al confine comunale con  Gorgonzola  quindi di seguito la linea di confine di Bussero con Gorgonzola  e  Cassina  dePecchi  sino  ad  incrociare la linea della Metropolitana 2.
 Comune    di   Cassina   de'   Pecchi:   partendo   della   linea dell'intersezione  della  Metropolitana 2 con la linea di confine dei comuni  di  Cernusco  sul  Naviglio,  Cassina de Pecchi si segue tale confine  sino  all'incrocio  della  via Gramsci (lato sud) con Vicolo degli  Olmi,  Vicolo degli Olmi (lato ovest) sino all'incrocio con la Metropolitana  2,  quindi  si  segue  questa  linea  (lato  sud) sino all'intersezione  con  il confine tra i comuni di Cassina de Pecchi e Bussero,  tale confine e di seguito quello tra i Comuni di Gorgonzola e  Cassina de Pecchi, che coincide con il corso della Martesana, sino ad   incrociare   il  torrente  Molgora,  il  torrente  Molgora  sino all'intersezione  con  la  s.s.  11,  la  s.s.  11  (lato  nord) sino all'incrocio con la via Matteotti, di seguito la via Mattteotti (lato est),  la  via  Papa Giovanni XXIII (lato est), la piazza Decorati al Valore Civile (lato est) sino alla stazione Metropolitana 2; si segue la  linea della Metropolitana (lato nord) sino ad incrociare la linea di confine dei comuni di Cassina de Pecchi e Cernusco sul Naviglio.
 Comune  di  Gorgonzola:  partendo  dal  punto  d'intersezione del Canale  Martesana  con  la linea di confine tra i comuni di Bussero e Gorgonzola, si segue quest'ultima in direzione nord fino all'incrocio con  la  linea  della Metropolitana, si seguono quindi la linea della Metropolitana,  il tratto di confine comunale da questa intersecato e ancora  la  linea della Metropolitana fino a via Buozzi; lungo la via Buozzi  si  raggiunge la via E. Mattei, si percorrono la via Mattei e la  via Ronchetta fino all'incrocio con via Restelli, si segue la via Restelli fino alla via Mazzini e se ne percorre il tratto che conduce a  via  Matteotti,  seguendo  la  quale  si  arriva  a via Don Ercole Galimberti,  che  si  segue  fino ad imboccare e percorrere la strada che,  costeggiando il campo sportivo, incrocia la via Don Gnocchi; si segue  la  via  Don  Gnocchi e, attraversata la Piazza De Gasperi, si prosegue  in  via  Argentia  e  nella  strada  per Gessate, si segue, quindi,  la  congiungente  geometrica  di  questa  con  la strada per Cascina Antonietta, di cui si percorre il tratto fino a via Lecco, si segue,  quindi,  la  via Lecco stessa e la sua prosecuzione fino alla linea   della   Metropolitana;  si  segue  il  percorso  della  linea Metropolitana   fino  al  confine  comunale,  seguendo  il  quale  si raggiunge  il  Canale  Martesana,  di li' si prosegue lungo il canale stesso  fino  alla statale n. 11 Padana Superiore; si percorre la SS. 11 fino allo svincolo per via Romagna, si imbocca la via Romagna e si prosegue fino all'incrocio con la via Lombardia, seguendo la quale si raggiunge  la  via  Mulino Vecchio; si percorre la via Mulino Vecchio fino  a  raggiungere  e ad imboccare la via Leonardo da Vinci, che si segue  fino alla via del Parco, proseguendo per la quale si raggiunge la  via  Parini, che si percorre fino ad imboccare la via Bosatra; da via  Bosatra  si  giunge  in  via Buonarroti, seguendone un tratto si incrocia  la  via Quattro Venti che deve essere percorsa e idealmente proseguita  lungo  il  suo  asse  fino  alla  proiezione della strada provinciale  n. 13 Melzo-Monza, seguendo la quale si raggiunge la via Milano,  che  si  percorre fino all'incrocio con il torrente Molgora, indi  si  prosegue  lungo  il  Naviglio Martesana, che segna anche il confine  comunale, fino a raggiungere il punto di partenza, chiudendo in questo modo il perimetro dell'area del vincolo.
 Comune  di  Gessate:  partendo  dall'intersezione  della linea di confine  dei  comuni  di  Gessate  e  Gorgonzola  con  la linea della Metropolitana  2,  si  segue  il  tracciato  (lato sud), si aggira la stazione  di  capolinea e si prosegue per la via Lombardia (lato sud) sino  all'incrocio  con  la  via  Manzoni (lato ovest), quindi la via Mazzini  (lato sud), la via Padova (lato ovest) sino ad incrociare la linea  di confine dei comuni di Gessate e Bellinzago, si segue questo confine  sino all'intersezione con il Comune di Gorgonzola, quindi la linea  di  confine  con  il  comune  di  Gessate  e  Gorgonzola  sino all'incrocio con la linea della Metropolitana 2.
 Comune  di Bellinzago Lombardo: la linea di confine dei comuni di Bellinzago  Lombardo  e  Gorgonzola  nel  punto d'intersezione con il Naviglio  Martesana,  si  segue  la  linea  del  confine comunale con Gessate  e di seguito la s.s. 11 (lato sud) sino all'intersezione con la  linea  di  confine  tra i comuni di Bellinzago e Inzago quindi si segue  questa  linea sino ad incrociare la via della Vigna; via della Vigna  (lato  nord), via C.na S. Donnino (lato est) sino all'incrocio con   via   Lombarda,   via   Lombardia   (lato  nord)  incrocio  via Risorgimento,  via  Risorgimento (lato est) incrocio via Trieste; via Trieste (lato nord) incrocio via Roma e svolta per via Milano, quindi la  via  Milano  (lato  nord)  sino  all'intersezione  con  la Roggia Trobbia,  la Roggia Trobbia sino all'incrocio con la strada campestre che  conduce  alla Cascina Bruciata (compresa) e che prosegue sino al Molino   Busca  intersecando  la  linea  di  confine  dei  comuni  di Bellinzago  e  Gorgonzola  si  segue tale linea sino ad incontrare il Naviglio Martesana.
 Comune  di  Inzago:  partendo  dall'intersezione  della  linea di confine  dei  comuni  di  Bellinzago  e Inzago e la s.s. 11, si segue quest'ultima  (lato  sud),  la  via  Cavour (lato sud), il limite del parco  comunale  della  villa  Brambilla  seguendo  il percorso della Roggia  Crosina sino all'intersezione di questa con la via Brambilla, la  via  Brambilla  (lato  ovest)  sino  ad  incrociare  la via Secco d'Aragona,  quindi  quest'ultima  (lato sud) sino all'incrocio con il viale  Gramsci;  il viale Gramsci (lato est) sino all'incrocio con la Roggia Crosina, si segue tale corso sino alla Cascina Draga quindi lo sterrato  che  dalla  Cascina  conduce  alla via V. Veneto, da questo incrocio  sino  alla  linea di confine dei comuni di Inzago e Cassano d'Adda. Si segue questa linea di confine fino all'intersezione con la s.s.  11,  la  s.s.  11  (lato nord) di seguito la via A. Volta (lato nord),  la  via  Monasterolo  (Alzaia Naviglio) sino ad incrociare la Roggia  Reverta,  si  segue  questo  corso sino alla via Della Vigna, dall'incrocio  la  via  Della Vigna (lato nord) sino all'intersezione con  la  linea  di confine con i comuni di Inzago e Bellinzago; lungo tale linea di confine sino ad incrociare la s.s. 11.
 Comune  di  Cassano d'Adda: partendo dal punto di incontro tra la s.p.  104  (lato  est)  e  la linea di confine tra i comuni di Vaprio D'Adda  e  Cassano;  tale  linea di confine sino all'intersezione con quella  della  provincia  di  Bergamo;  la  linea  di  confine  della provincia  di  Bergamo  sino  all'intersezione  con  il  primo  ponte sull'Adda;  la  linea  immaginaria  di prosecuzione del ponte sino ad incontrare  la  via S. Antonio; l'incrocio tra la via S. Antonio e il proseguimento  ideale  della  via  Salvo  D'Acquisto;  la  via  Salvo D'Acquisto  (lato ovest), la via Famiglia Legnani (lato nord), la via Pascoli  (lato  ovest), la via Riboldi (lato nord), la via Ponchielli (lato  ovest) sino alla svolta con via Scarlatti, via Scarlatti (lato nord), il tratto di via Tornaghi sino all'incrocio con la via Mameli, la  via  Mameli  (lato nord) sino all'incrocio con via Europa, la via Europa  (lato  ovest)  sino  all'incrocio  con  via  Gioberti; la via Gioberti  (lato  nord) sino all'incrocio con la s.p. 104, la s.p. 104 (lato  est),  la s.s. 11 (lato nord) sino al punto di incontro con la linea  di  confine  tra  i  comuni  di  Inzago e Cassano; la linea di confine  comunale sino all'incrocio con la via Vittorio Veneto (cosi' denominata  in  comune di Inzago), si segue questo tracciato stradale (lato est prima, lato sud dopo Cascina Romilli) sino ad incontrare la s.p.  104,  quindi la s.p. 104 (lato ovest) in direzione Cassano sino alla  seconda  strada campestre sulla sinistra, si segue quest'ultima strada  (lato  sud)  sino all'incrocio con la strada che proviene dal cimitero,  quindi  si svolta verso sud in direzione Cassano, al primo incrocio  di  strade campestri si svolta a sinistra sino all'incrocio con la via Papa Giovanni XXIII; la via Papa Giovanni XXIII (lato est) sino  ad  incrociare  il sentiero che parte dalla Chiesa, si segue il sentiero  sino a V.le delle Rimembranze; V.le delle Rimembranze (lato ovest)  sino  a  P.zza  Caprara, l'edificio che prospetta sull'angolo P.zza  Caprara-via  Cimbardi;  la  via  M.  D'Azeglio (lato est) sino all'incrocio con la linea di confine tra i comuni di Cassano e Vaprio compreso l'immobile della Cascina S. Bartolomeo.
 Comune di Vaprio d'Adda: partendo dal punto di intersezione della s.p.  104  e  la  linea di confine tra i comuni di Trezzo sull'Adda e Vaprio  d'Adda  si  segue  la  linea  del  confine  comunale  sino ad incontrare  il  confine  con  la  provincia di Bergamo, tale linea di confine  sino  al Comune di Cassano d'Adda, la linea di confine tra i comuni  di Vaprio e Cassano sino al punto di intersezione con la s.p. 104;  la  s.p.  104  (Lato  est)  sino  all'incrocio con la via Monte Grappa;  la  via  Monte  Grappa  (lato nord-est) sino a P.zza Trieste quindi  seguendo  il  lato  sud la prima via che svolta a destra sino all'incrocio  con  il  proseguimento ideale della via Don Moletta; la via Don Moletta (lato est) sino all'incrocio con la via N. Perego; la via  N.  Perego (lato est) sino alla P.zza della Chiesa quindi la via XI Febbraio  e la via XXV Aprile compresi gli edifici che prospettano su dette vie; la via per Concesa (lato est) sino all'incrocio con via Campo  dei Mori; via Campo dei Mori (lato nord) sino all'incrocio con la  via  per  Grezzago,  la  via  per  Grezzago  (lato nord-est) sino all'incrocio  con  la  s.p.  104, quest'ultima lungo il lato est sino alla linea di confine tra i comuni di Vaprio e Trezzo.
 Comune  di  Trezzo  D'Adda:  partendo dall'incrocio tra la via E. Fermi  e la proiezione verticale dell'autostrada A4 MI-VE si segue la linea  parallela  al sedime dell'autostrada (lato sud) verso la linea di  confine  tra  il comune di Trezzo con la provincia di Bergamo; la linea  di  confine  comunale con la provincia di Bergamo e di seguito con il comune di Vaprio d'Adda sino all'intersezione con la s.p. 104; la  s.p. 104 (lato est), la via Don Gnocchi (lato est), Piazza Cereda (lato est), via E. Fermi (lato est).
 Nelle   delimitazioni   sopracitate,   ove  non  sia  specificato altrimenti,  sono  da  intendersi  sottoposti  a  tutela entrambi gli affacci sulle strade, o tratti stradali, che individuano il perimetro dell'ambito  assoggettato  alla  presente  dichiarazione  di notevole interesse pubblico. ALTRI  ALLEGATI  ALLA  DELIBERAZIONE DI GIUNTA REGIONALE N. VIII/3095
 DEL 1° AGOSTO 2006
 Allegato B1 - Criteri di gestione - Omissis;
 Allegato   B2   -   Tabelle   permanenze  architetture  civili  e architetture rurali - Omissis;
 Allegato  B3  -  Analisi  dei caratteri paesisitici strutturali e percettivi - Omissis;
 Allegato  B4  -  Centri  storici  ed  edilizia  storica diffusa - Omissis;
 Allegato C - Osservazioni- Omissis.
 Gli   allegati   sopraindicati  sono  pubblicati  nel  Bollettino Ufficiale  della  Regione  Lombardia - Edizione speciale n. 42 del 16 ottobre 2006.
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