Gazzetta n. 244 del 19 ottobre 2006 (vai al sommario)
REGIONE LOMBARDIA
DELIBERAZIONE 1 agosto 2006
Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell'ambito di tutela paesaggistica del Naviglio Martesana - Comuni di: Milano, Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Vimodrone, Cernusco sul Naviglio, Bussero, Cassina de' Pecchi, Gorgonzola, Gessate, Bellinzago Lombardo, Inzago, Cassano d'Adda, Vaprio d'Adda, Trezzo d'Adda, ai sensi delle lettere c) e d) del comma 1 dell'articolo 136 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. (Deliberazione n. VIII/003095).

LA GIUNTA REGIONALE
Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 «Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137» e successive integrazioni e modifiche;
Visto il regolamento, approvato con regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357, per l'applicazione della legge n. 1497/1939, ora ricompreso nel decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 Parte terza, Titolo I;
Vista la legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 - Titolo V - Beni paesaggistici;
Dato atto della deliberazione della commissione provinciale di Milano per la tutela delle bellezze naturali, di cui al verbale n. 1 del 2 settembre 1998, con la quale si propone l'inserimento dell'area ubicata nel comune di Gorgonzola, perimetrata come specificato nell'allegato D della presente deliberazione, nell'elenco relativo alla provincia di Milano, delle localita' di cui al punto 3 e 4, art. 1, legge n. 1497/1939, ora lettera c) e d) del comma 1 dell'art. 136 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, con conseguente dichiarazione di notevole interesse pubblico e assoggettamento alle norme sulla tutela delle bellezze naturali, ora beni paesaggistici;
Dato atto dell'avvenuta pubblicazione del verbale n. 1 del 2 settembre 1998 all'albo pretorio del comune di Gorgonzola in data 10 novembre 1998;
Dato atto della deliberazione della commissione provinciale di Milano per la tutela delle bellezze naturali, di cui al verbale n. 2 del 2 dicembre 1998, con la quale si propone l'inserimento nell'elenco relativo alla provincia di Milano, delle localita' di cui al punto 3 e 4, art. 1, legge n. 1497/1939, ora lettera c) e d) del comma 1 dell'art. 136 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, con conseguente dichiarazione di notevole interesse pubblico e assoggettamento alle norme sulla tutela delle bellezze naturali, ora beni paesaggistici, delle aree lungo il Naviglio Martesana site nei comuni di Trezzo d'Adda, Vaprio d'Adda, Cassano d'Adda, Inzago, Bellinzago Lombardo, Gessate, Cassina de' Pecchi, Bussero, Cernusco sul Naviglio, Vimodrone, Cologno Monzese, Sesto San Giovanni e Milano ricadenti nell'ambito territoriale perimetrato come specificato nell'allegato D della presente deliberazione;
Dato atto dell'avvenuta pubblicazione del verbale n. 2 del 12 dicembre 1998 agli albi pretori dei comuni interessati nelle seguenti date:
comune di Bellinzago Lombardo 17 aprile 1999;
comune di Bussero 26 aprile 1999;
comune di Cassano d'Adda 5 maggio 1999;
comune di Cassina de' Pecchi 30 aprile 1999;
comune di Cernusco sul Naviglio 26 maggio 1999;
comune di Cologno Monzese 15 giugno 1999;
comune di Gessate 20 aprile 1999;
comune di Inzago 20 aprile 1999;
comune di Milano 17 giugno 1999;
comune di Sesto San Giovanni 22 aprile 1999;
comune di Trezzo d'Adda 28 aprile 1999;
comune di Vaprio d'Adda 21 aprile 1999;
comune di Vimodrone 21 aprile 1999.
Dato atto della deliberazione della Commissione provinciale di Milano per la tutela delle bellezze naturali, di cui al verbale n. 3 del 22 dicembre 2004, con la quale si propone la dichiarazione di notevole interesse pubblico, ai sensi delle lettere c) e d) del comma 1 dell'art. 136 del decreto legislativo n. 42/2004, per l'intero ambito del Naviglio Martesana, confermando le delimitazioni precedentemente deliberate per i comuni di Gorgonzola, Trezzo d'Adda, Vaprio d'Adda, Inzago, Bellinzago Lombardo, Gessate, Cassina de' Pecchi, Bussero, Vimodrone, Cologno Monzese, Sesto San Giovanni, e precisando le delimitazioni riguardanti i comuni di Cernusco sul Naviglio, Milano e Cassano d'Adda, cosi' come specificato nell'allegato D della presente deliberazione;
Dato atto che con la medesima deliberazione del 22 dicembre 2004 la Commissione provinciale di Milano per le bellezze naturali ha approvato la proposta dei criteri di gestione dell'ambito di tutela paesaggistica del Naviglio Martesana con le relative cartografie di riferimento;
Dato atto dell'avvenuta pubblicazione del verbale n. 3 del 22 dicembre 2004 e degli allegati criteri di gestione dell'ambito di tutela paesaggistica del Naviglio Martesana, agli albi pretori dei comuni interessati nelle seguenti date:
comune di Bellinzago Lombardo 14 marzo 2005;
comune di Bussero 16 marzo 2005;
comune di Cassano d'Adda 14 marzo 2005;
comune di Cassina de' Pecchi 17 marzo 2005;
comune di Cernusco sul Naviglio 13 aprile 2005;
comune di Cologno Monzese 5 aprile 2005;
comune di Gessate 11 maggio 2005;
comune di Gorgonzola 11 marzo 2005;
comune di Inzago 10 marzo 2005;
comune di Milano 18 marzo 2005;
comune di Sesto San Giovanni 30 marzo 2005;
comune di Trezzo d'Adda 10 marzo 2005;
comune di Vaprio d'Adda 11 marzo 2005;
comune di Vimodrone 10 marzo 2005.
Rilevato che a seguito di dette pubblicazioni sono state presentate alla Regione osservazioni da parte di enti pubblici e privati, cosi' come riportate nell'allegato C della presente deliberazione;
Considerato che per l'analisi e la valutazione delle osservazioni pervenute si e' tenuto conto che:
la tutela del paesaggio comprende, oltre al Naviglio in se', la conservazione di tutti quei segni che nel tempo si sono sedimentati lungo il suo percorso e le relazioni consolidate con il territorio circostante che configurano quadri paesistici di particolare pregnanza;
l'ambito di tutela paesaggistica del Naviglio della Martesana comprende sia aree urbanizzate che aree libere da edificazione, che nel loro complesso partecipano alla possibile valorizzazione del «Naviglio», quale importante infrastruttura storico-paesistica del territorio lombardo, nelle sue interrelazioni con il paesaggio rurale, il paesaggio urbano e gli elementi naturali del territorio;
i criteri di gestione dell'ambito di tutela paesaggistica, costituiscono un supporto per la valutazione dei progetti e rappresentano un utile strumento per la gestione coordinata delle trasformazioni, finalizzata a tutelare e valorizzare le qualita' paesistiche del contesto Naviglio Martesana, senza pregiudicare lo sviluppo delle comunita' locali;
Preso atto inoltre degli errori materiali rilevati dagli uffici nelle cartografie allegate ai criteri di gestione di cui al verbale n. 3 del 22 dicembre 2004;
Ritenuto di decidere in merito all'accoglimento delle singole osservazioni, sulla base delle sopraindicate considerazioni, come riportato nell'allegato C della presente deliberazione;
Ritenuto quindi di modificare, a seguito dell'accoglimento delle osservazioni, la proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico relativamente alla delimitazione dell'ambito, come riportata nell'allegato A della presente deliberazione;
Ritenuto altresi' di modificare, a seguito dell'evidenziazione degli errori materiali e dell'accoglimento delle osservazioni, la proposta di criteri di gestione dell'ambito di tutela paesaggistica del Naviglio Martesana, come riportato nell'allegato B della presente deliberazione e costituito da:
B.1 Criteri di gestione per l'ambito di tutela paesaggistica del Naviglio Martesana;
B.2 Tabelle permanenze architetture rurali e civili;
B.3 Cartografia relativa alla parte prima dei suddetti criteri: analisi dei caratteri paesistici strutturali e percettivi. N. 10 Tavole e relativi quadro d'unione e legenda;
B.4 Cartografia relativa alla seconda parte dei suddetti criteri: Centri storici ed edilizia storica diffusa. N. 16 tavole e relativi quadro d'unione e legenda;
Dato atto che la sede dove e' proponibile ricorso giurisdizionale e' il T.A.R. della Lombardia secondo le modalita' di cui alla legge n. 1034/1971, ovvero e' ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 1199/1971, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di avvenuta pubblicazione del presente atto;
Visto il PRS dell'VIII legislatura che individua l'asse 6.5.3 «Le valutazioni ambientali e paesistiche di piani e progetti»;
Visto il DPEFR 2006-2008 che specifica l'obiettivo operativo 6.5. 3.2 «Individuazione di nuovi immobili ed aree di notevole interesse pubblico e revisione degli esistenti con la definizione dei relativi criteri di gestione: deliberazioni di proposta delle commissioni provinciali (articoli 137 e 138 del decreto legislativo n. 42/2004) e successiva ufficializzazione mediante delibere di giunta regionale;
Ad unanimita' di voti espressi nelle forme di legge
Delibera:
1. Di approvare le motivazioni della dichiarazione di notevole interesse pubblico riportate nell'allegato A punto 1, che costituisce parte integrante della presente deliberazione;
2. Di dichiarare, richiamate le premesse, di notevole interesse pubblico, ai sensi delle lettere c) e d) del punto 1 dell'art. 136 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 Parte terza, Titolo I capo I, e conseguente assoggettamento alle relative norme di tutela, l'ambito di tutela paesaggistica del Naviglio Martesana cosi' come specificatamente delimitato nell'allegato A punto 2, che costituisce parte integrante della presente deliberazione;
3. Di decidere nel merito alle osservazioni presentate, cosi' come indicato nell'allegato C, che costituisce parte integrante della presente deliberazione;
4. Di disporre che gli interventi da attuarsi nel predetto ambito assoggettato a dichiarazione di notevole interesse pubblico debbano, al fine di tutelare le caratteristiche paesaggistiche peculiari dell'area, attenersi ai criteri di gestione di cui all'allegato B, che costituisce parte integrante della presente deliberazione ed e' composto da:
B.1 Criteri di gestione per l'ambito di tutela paesaggistica del Naviglio Martesana;
B.2 Tabelle permanenze architetture rurali e civili;
B.3 Cartografia relativa alla parte prima dei suddetti criteri: analisi dei caratteri paesistici strutturali e percettivi. N. 10 Tavole e relativi quadro d'unione e legenda;
B.4 Cartografia relativa alla seconda parte dei suddetti criteri: Centri storici ed edilizia storica diffusa. N. 16 tavole e relativi quadro d'unione e legenda;
5. Di disporre la pubblicazione della presente deliberazione, ai sensi e per gli effetti dell'art. 140 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica, nonche' nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia;
6. Di inviare ai sindaci dei comuni di Milano, Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Vimodrone, Cernusco sul Naviglio, Bussero, Cassina de Pecchi, Gorgonzola, Gessate, Bellinzago Lombardo, Inzago, Cassano d'Adda e Trezzo d'Adda copia della Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, contenente la presente deliberazione affinche' provvedano ad affiggerla all'albo pretorio per un periodo di novanta giorni. I comuni stessi dovranno tenere a disposizione, presso i propri uffici, copia della dichiarazione, degli allegati criteri di gestione e delle relative planimetrie per libera visione al pubblico, come previsto dal comma 4 dell'art. 140 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;
7. Di prevedere inoltre idonea divulgazione dei contenuti della presente deliberazione, mediante pubblicazione su specifica edizione speciale del Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Milano, 1° agosto 2006
Il segretario: Bonomo
 
Allegato A
AMBITO DI TUTELA PAESAGGISTICA
DEL NAVIGLIO MARTESANA Descrizione generale, motivazioni della tutela ed esatta perimetrazione dell'ambito oggetto della dichiarazione di notevole
interesse pubblico. 1.a - Principali elementi che connotano il paesaggio della Martesana.
Il Naviglio Martesana e' parte della secolare razionalizzazione del sistema dei corsi d'acqua naturali al fin di dotare la citta' di Milano di un trasporto a basso costo di merci pesanti e la campagna di una complessa e articolata rete irrigua.
Il Naviglio Martesana e' stato realizzato come infrastruttura per il trasporto delle merci provenienti dal nord e dirette a Milano e al mare tramite il lago di Como, l'Adda, la cerchia dei Navigli e il Ticino, attraversando un territorio gia' significativamente strutturato con centri abitati e strade, le cui connotazioni permangono e si sommano a quelle dovute alla realizzazione e allo specifico uso di questa importante infrastruttura. La tutela del paesaggio marcato da questa presenza deve, pertanto comprendere non solo il Naviglio in se', ma la conservazione di tutti quei segni che nel tempo si sono sedimentati lungo il suo percorso e delle relazioni consolidate con il territorio circostante che si configurano quadri paesistici di particolare pregnanza. Si dovra' quindi attribuire particolare significato alla conservazione dei manufatti direttamente connessi al Naviglio, come alzaie, ripe, opere idrauliche, opifici che hanno utilizzato l'acqua del Naviglio come forza motrice, bocche di presa di irrigazione, rogge e ponti storici; in particolare questi hanno rappresentato l'elemento di connessione tra le due rive del Naviglio, dando luogo ad una particolare articolazione dei centri storici la cui immagine si e' arricchita della presenza dell'acqua; il numero contenuto di ponti ha determinato la loro peculiarita' come punti panoramici dai quali e' possibile percepire, in modo ininterrotto, il corso del naviglio ed apprezzare le qualita' paesistiche del territorio che lo circonda, caratterizzato dall'alternanza di insediamenti di antica formazione e ampi spazi del paesaggio agrario, da antiche cascine e da nobili dimore spesso impreziosite da giardini storici.
La ricca vegetazione che accompagna i corsi d'acqua naturali si integra con la vegetazione dei parchi e delle piantate costituendo un sistema la cui continuita' deve essere conservata o ricostituita per dar luogo a corridoi ecologici in sintonia con i caratteri paesistico-ambientali del corso del Naviglio. 1.b - Descrizione degli aspetti paesisticamente significativi dei
territori comunali attraversati dall'infrastruttura d'acqua.
Il percorso della Martesana attraversa i comuni di: Milano, Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Vimodrone, Cernusco sul Naviglio, Bussero, Cassina de' Pecchi, Gorgonzola, Gessate, Bellinzago Lombardo, Inzago, Cassano d'Adda, Vaprio d'Adda, Trezzo d'Adda, dalla «Cassina de' Pomm» a Concesa in Trezzo.
Nel territorio in comune di Milano l'ambito attraversato dal Naviglio presenta una configurazione fortemente marcata dalla prevalente presenza di complessi edilizi e infrastrutture di recente realizzazione che hanno sostituito gli elementi di piu' tradizionale caratterizzazione dei luoghi; quelle testimonianze storiche residue ancora riconoscibili, spesso associate ad un toponimo di considerevole capacita' rievocativa, rivestono quindi un ruolo testimoniale importante e ad esse deve essere riservata una particolare attenzione.
Tra queste possono essere citate: la Cascina de' Pomm, i fabbricati di via Tofane, la Villa Finzi, il complesso dell'Abbazia di Santa Maria Rossa, la Cascina Lambro, le interessanti opre idrauliche presenti nel punto di intersezione tra il fiume Lambro con il canale Martesana e come testimonianza di un momento storico piu' recente il ponte dei Piccoli Martiri. Il parco della Martesana costituisce un interessante episodio di qualificazione di uno spazio urbano congruente con la presenza del Naviglio.
L'importanza del territorio del comune di Sesto San Giovanni per la piccola porzione che affaccia sul Naviglio e' data dall'integrazione con il territorio in riva sinistra del comune di Milano che presenta le piu' significative caratterizzazioni paesistiche.
Il territorio del comune di Cologno Monzese e' interessato solo per un breve tratto dal corso del Naviglio, unica presenza significativa e' rappresentata dal complesso della Cascina Metallino meritevole di un intervento di recupero.
In comune di Vimodrone particolare interesse ambientale assume la presenza delle cascine Gabbana e Baiacucco e, in particolare, del complesso della Cascina Gaggiolo che si attesta sul Naviglio, il retrostante spazio, attualmente interessato da attivita' estrattiva, rappresenta una significativa opportunita' di recupero estesa. Oltre che agli elementi paesaggistici sopra citati, anche a quelli contestuali nel territorio del comune di Cernusco sul Naviglio. L'ambito attraversato dal canale nel tratto deviato rispetto al tracciato storico presenta, in direzione nord, ampi spazi inedificati il cui attuale assetto costituisce un'adeguata ambientazione del Naviglio e un'occasione di riqualificazione urbana.
Notevole rilevanza assume il centro storico di Cernusco sul Naviglio per la presenza di importanti ville storiche, alcune interne al centro abitato altre, come la Uboldo, la Viscondi di Saliceto, la Biancani-Greppi, che affacciandosi sul Naviglio con pregevoli giardini ricchi di vegetazione configurano un quadro di notevole interesse paesaggistico. Prima di lambire la zona sud del nucleo storico il canale Martesana attraversa un territorio a vocazione agricola dove sono presenti alcune cascine storiche come la Fornace e la Terrana; di piacevole interesse ambientale risulta infine la sistemazione a verde attrezzato lungo il Naviglio nella zona a ovest del centro abitato caratterizzata anche dalla presenza del complesso della Cascina Gaggiolo.
In Comune di Bussero il territorio attraversato dal Naviglio assume notevole interesse paesaggistico per la presenza della Cascina Gogna che si attesta direttamente sul canale, il manufatto e' circondato da ampi spazi a verde che in direzione sud danno luogo a interessanti vedute panoramiche e configurano una continuita' di paesaggio estesa anche ai Comuni limitrofi.
In comune di Cassina de' Pecchi si attestano lungo il Naviglio poche cascine storiche, come la Colombirola; nel territorio, infatti, prevalgono le aree urbanizzate di recente costruzione, assumono pertanto un'importante valenza paesistica le ampie vedute prospettiche che si aprono verso sud in direzione del Parco Agricolo Sud Milano configurando una continuita' di paesaggio estesa anche ai comuni limitrofi.
In particolare nel comune di Gorgonzola il Naviglio transita a sud del centro storico dividendo il territorio comunale sulla linea mediana. Caratteristico dell'attraversamento di Gorgonzola e' l'aggiramento del nucleo abitato esistente all'epoca della formazione del Canale che ha comportato la necessita' di collegamento con il territorio a sud e la conseguente realizzazione di un numero molto limitato di ponti, tra i pochi costruiti su tutto il percorso del Naviglio prima degli attraversamenti della grande viabilita' attuale. Infatti l'immagine consolidata dei luoghi e' determinata dai condizionamenti ai quali la presenza del Naviglio ha dato luogo lungo il suo percorso, sia dove i ponti storici hanno consentito una integrazione dei caratteri paesistici sulle due sponde, sia ove l'acqua ha costituito una barriera spesso favorendo la costituzione di un assetto paesistico diverso sulle due rive.
E' pertanto peculiare il ritmico alternarsi dei paesaggi edificati e campestri spesso contrapposti l'uno all'altro sulle due sponde che hanno dato luogo a quadri paesistici di reciproco apprezzamento e la cui alterazione non puo' essere motivata da opportunita' che prescindano dalla valorizzazione della struttura paesistica.
Nel comune di Gessate il territorio presenta interessanti connotazioni di paesaggio agrario per l'estensione dei campi e la presenza di numerose cascine, tra queste la Trombettina. In localita' Villa Fornaci spiccano in un contesto di edilizia di recente costruzione edifici storici meritevoli di salvaguardia.
Il paesaggio agrario nel comune di Bellinzago Lombardo si presenta con una interessante ricchezza connotativa dovuta all'estensione dei campi, al sistema irriguo, alla presenza di cascine come La Bruciata e il Molino Busca, tipiche della fascia irrigua; l'attraversamento del canale Martesana segna la linea di demarcazione tra la fascia asciutta e quella irrigua e l'inizio della fascia dei fontanili. In localita' Villa Fornaci la presenza di una delle cinque conche di navigazione del Naviglio e l'insieme di edifici rurali, tra cui spicca la ex Filanda, configurano un quadro di notevole interesse paesaggistico.
Notevole interesse paesaggistico riveste il territorio del Comune di Inzago, dove il corso del Naviglio, si integra con il paesaggio rurale ricco di cascine e si trova in diretto rapporto con il complesso del Convento di Monasterolo, ampi spazi aperti contornano il centro abitato dove nel nucleo storico sorgono importanti ville; tra queste la Villa Rej e la Villa Aitelli che si affacciano direttamente sul Naviglio e concorrono con i giardini e una ricca vegetazione a formare un quadro urbano di rilevante interesse paesaggistico. Questa armoniosa fusione tra aspetti naturalistici e storici che in questa parte caratterizza il territorio intorno al Naviglio, si perde nella zona in prossimita' della conca di navigazione, una delle cinque di cui era storicamente dotato il canale, per la presenza di manufatti industriali di recente costruzione.
Notevole importanza assume il centro storico di Groppello in comune di Cassano d'Adda dovuta alla presenza sul Naviglio di elementi in sequenza ravvicinata quali il Ponte neogotico, il ruotone, la conca di navigazione e il lavatoio a colonne che concorrono, insieme al nucleo abitato e alla Villa Arcivescovile, a formare un quadro di singolare bellezza panoramica; il territorio e' inoltre caratterizzato dalla presenza di cascine storiche come la Regoledo, la Brambilla, la S. Bartolomeo che si affacciano direttamente sul Naviglio, come la Roncella situata in ampi spazi coltivati o, come La Volta, ubicata nel centro abitato; in questa zona si trova inoltre un interessante ponte a schiena d'asino detto della Sansona. Il rapporto di tipo naturalistico e storico tra il Naviglio e il paesaggio circostante si perde man mano che ci si avvicina al centro abitato di Cassano dove l'edilizia recente prevale sulle presenze di nuclei storici mentre, percorrendo l'alzaia, si aprono in direzione nord ampi spazi a verde ancora inedificati.
In Comune di Vaprio d'Adda il territorio attraversato dal Naviglio e' caratterizzato dalla presenza di storici complessi industriali quali la Cartiera Binda e il Cotonificio Visconti che utilizzavano per la loro attivita' le acque del canale. Una ricca e folta vegetazione fa da cornice sui lati Nord e Sud del nucleo storico di Vaprio che, posto in posizione dominante rispetto al canale, offre punti di vista panoramici suggestivi che spaziano dal Naviglio al fiume Adda, fin verso la sponda bergamasca; importanti ville storiche prospettano direttamente sul Naviglio, come le ville Visconti, Falco' Panemi, Melzi d'Eril, quest'ultima con i suoi giardini terrazzati degradanti verso il corso d'acqua, il lavatoio in pietra, configura un quadro di notevole interesse paesaggistico. Al di fuori del nucleo storico in localita' Monasterolo sorge la villa Castelbarco, edificio storico la cui rilevanza paesaggistica e' data anche dal lungo viale alberato che, attraversato un territorio costituito da ampi spazi a verde con ricca vegetazione di confine, immette alla villa con parco caratterizzato da giardini terrazzati prospettanti sul Naviglio.
Il territorio del Comune di Trezzo d'Adda offre suggestive vedute panoramiche in particolare nella zona di Concesa dove al Santuario della Divina Maternita' e da Villa Gina si gode la vista dell'Adda nel punto del nuovo incile del Naviglio. L'importanza di questo luogo e' data dalla presenza concomitante di immobili storici e dalla vegetazione che riveste le sponde del fiume e fiancheggia il canale lungo l'alzaia; percorrendo la quale si apre un quadro paesistico caratterizzato verso Ovest dal centro abitato di Concesa, dominante su un'ampia area boscata, che costituisce lo sfondo naturale al corso d'acqua e verso est da un bellissimo contesto paesistico segnato dalla forte presenza del fiume Adda. Gran parte del territorio e' ampiamente percepibile dal ponte sopra l'Autostrada A4 (TO-VE). Nel territorio di Trezzo si trova una delle cinque conche che storicamente hanno reso possibile la navigazione dell'intero corso del Naviglio. 2. Delimitazione dell'ambito di tutela paesaggistica del Naviglio Martesana, ai sensi delle lettere c) e d) del punto 1 dell'art. 136 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, Parte terza, Titolo
I, capo I.
Comune di Milano: partendo dal complesso della Cascina De Pomm si segue la via interna che porta alla via V.B. Da Trezzo, la via V.B. Da Trezzo (lato sud), di seguito la via Rho (lato sud) e la congiungente alla via P. Finzi (come indicato nell'allegata cartografia), quindi la via P. Finzi (lato est) compreso il parco di Villa Finzi, ultimo tratto di via Finzi (lato nord) sino all'incrocio con viale Monza; da viale Monza si prende via F.lli Pozzi (lato nord), la P.zza con il monumento ai caduti, via Ponte Vecchio (lato ovest) sino all'incrocio con via Asiago, via Asiago (lato sud) sino all'incrocio con via Alghero, via Alghero (lato ovest) sino all'incrocio con via Iglesias, quindi di seguito via Iglesias, via Biumi, via Prandina (lati sud) sino all'incrocio con via Carta, via Carta (lato est) sino all'incrocio con via Meucci; via Meucci (lato sud), P.zza Costantino, via S. Mamete (lato sud e poi lato est) fino a ricongiungersi con il confine comunale di Milano e poi ad incontrare la tangenziale est, si segue la tangenziale est (lato ovest) e il Cavalcavia C.na Gobba sino a via Palmanova (lato nord); il proseguimento ideale della via Belluno, via Belluno (lato nord) sino a via S. Maria Rossa, da qui il perimetro del complesso dell'Abbazia di S. Maria Rossa (come individuato nell'allegata cartografia) sino ad incontrare la via Padova; la via Padova (lato nord), la via Meli (lato nord), la via Arici (lato ovest), la via Paruta (lato nord), la via Perticari (lato est), quindi il perimetro del Parco della Martesana compresi gli edifici che prospettano su detto Parco e la viaAgordato sino all'incrocio con la via Dogali, la via Dogali (lato nord), un tratto della via Valtorta (lato nord) e nuovamente il perimetro del Parco della Martesana compresi gli edifici prospettanti sino all'incrocio della via S. D'Ancona con via Rancati; la via Rancati (lato nord) sino all'incrocio con via L. Dalla Piccola, di seguito via L. Dalla Piccola (lato est), via Petrocchi (lato nord), via Dolomite (lato est), via Puecher (lato nord); si attraversa il viale Monza e si segue la via Rovigno (lato nord-ovest) sino all'incrocio con via Jaures, la via Jaures (lato nord) sino all'incrocio con via Monte Lungo, via Monte Lungo (lato ovest) quindi via Malvestiti (lato est) sino ad incontrare via Tofane; si percorre l'alzaia, si passa per L.go S. Valentino (lato ovest) quindi via Sammartini (lato ovest), via Marinella (lato nord), via Zuretti (lato ovest) e il perimetro recintato dell'area ex Bonomi sino all'incontro con l'alzaia e il Naviglio.
Comune di Sesto San Giovanni: la linea di confine dei comuni di Milano e Sesto San Giovanni, partendo dall'intersezione con la via S. Mamete; la strada che conduce a Molino del Tuono e che, come indicato nell'allegata cartografia prosegue sino ad incontrare la linea di confine dei comuni di Sesto San Giovanni e Cologno Monzese; la linea del confine comunale di Sesto sino ad incontrare nuovamente la via S. Mamete (in comune di Milano).
Comune di Cologno Monzese: la linea di confine dei comuni di Sesto S. Giovanni e Cologno Monzese dall'intersezione con il fiume Lambro seguendo la linea come indicata nell'allegata cartografia fino ad incrociare la Tangenziale Est e di seguito il proseguimento ideale della via Danimarca; la via Danimarca (lato sud) sino ad incrociare la linea di confine dei comuni di Cologno Monzese e Vimodrone; quindi si segue la linea del confine comunale di Cologno sino ad incrociare la via Milano, si risale quest'ultima (lato est) sino all'incrocio con la via A. Doria, la via A. Doria (lato nord) e il suo proseguimento ideale sino alla linea di confine dei comuni di Cologno e Milano, tale confine e di seguito quello di Cologno e Sesto San Giovanni.
Comune di Vimodrone: la linea di confine dei comuni di Vimodrone e Cologno Monzese partendo dalla via Milano, si segue questo confine sino ad incontrare la prosecuzione ideale della via Tagliamento, quindi la via Tagliamento (lato sud) sino all'incrocio con via Piave, via Piave (lato ovest) sino all'incrocio con via della Guasta, via della Guasta (lato sud), compresa la cascina Guasta, sino a via Leopardi, via Leopardi (lato ovest) quindi sino all'incrocio con via Quasimodo, via Quasimodo (lato sud), via Marconi (lato est), via Neruda (lato sud), via Porta (lato est), sino all'incrocio con via Pascoli, la via Pascoli (lato sud) sino alla Cascina Baiacucco compresa, quindi la strada campestre che collega la C.na Baiacucco e la C.na Gabbana (compresa) sino all'intersezione con la linea di confine dei comuni di Vimodrone e Cologno Monzese, si segue la linea del confine comunale di Vimodrone sino all'intersezione con la linea della Metropolitana 2; quindi la linea Metropolitana (lato nord) sino all'intersezione con la linea di confine dei comuni di Vimodrone e Milano, si segue la linea del confine comunale di Vimodrone sino ad incontrare la via Milano.
Comune di Cernusco sul Naviglio: partendo dall'intersezione della linea di confine dei comuni di Cernusco sul Naviglio e Vimodrone con la s.p. 120, si segue questa strada (lato sud) sino all'incrocio con la s.p. 113, quindi la prosecuzione della s.p. 113 (lato ovest) sino ad incontrare la via Buonarroti, la via Buonarroti (lato sud) sino all'incrocio con la via Donatello, la via Donatello (lato est) sino all'incrocio con la via R. Sanzio, quindi di seguito la via R. Sanzio (lato sud), la via Cimabue (lato est), la via Leonardo da Vinci (lato est), Largo Donatori del Sangue e via Monza (lato sud), i fabbricati di via Pietro da Cernusco corrispondenti ai numeri civici 1-3-5-7-9-11-13-15-17-19, si segue la via Pietro da Cernusco sino all'incrocio con la via Manzoni, la via Manzoni poi la via Videmari (lati sud) sino all'incrocio con la via Don Minzoni, di seguito la via Don Minzoni (lato ovest), la via Fatebenefratelli (lato ovest) sino all'incrocio con la via Cavour, la via Cavour (lato sud) sino alla strada che svolta a destra e conduce alla Cascina Terrana, da qui la strada campestre che arriva sino al confine comunale con Cassina de Pecchi, prosegue fino alla via Ticino, poi la via Fornace (lato sud) sino all'incrocio con la via Conte G. A. Melzi, questa via (lato ovest) sino all'intersezione della linea di confine dei comuni di Cernusco e Cassina, quindi si segue questo confine sino ad incrociare la linea della Metropolitana 2, la linea Metropolitana (lato nord) sino all'intersezione con la s.p. 121, la s.p. 121 (lato ovest), di seguito la s.s. 11 (lato nord) sino ad incrociare la via S. Maria, la via Santa Maria (lato est) sino all'incrocio con la linea Metropolitana, quindi questa linea (lato nord) sino al confine comunale del comune di Cernusco con il comune di Vimodrone, questo confine sino all'incrocio con la s.p. 120. Sono esclusi dalla perimetrazione indicata i mappali n. 70, foglio 37, n. 64, foglio 36 e n. 75, foglio 36 del catasto del Comune di Cernusco sul Naviglio;
Comune di Bussero: partendo dall'intersezione della linea della Metropolitana 2 e la linea di confine dei comuni di Cassina de Pecchi e Bussero, si segue tale linea (lato sud) sino al confine comunale con Gorgonzola quindi di seguito la linea di confine di Bussero con Gorgonzola e Cassina dePecchi sino ad incrociare la linea della Metropolitana 2.
Comune di Cassina de' Pecchi: partendo della linea dell'intersezione della Metropolitana 2 con la linea di confine dei comuni di Cernusco sul Naviglio, Cassina de Pecchi si segue tale confine sino all'incrocio della via Gramsci (lato sud) con Vicolo degli Olmi, Vicolo degli Olmi (lato ovest) sino all'incrocio con la Metropolitana 2, quindi si segue questa linea (lato sud) sino all'intersezione con il confine tra i comuni di Cassina de Pecchi e Bussero, tale confine e di seguito quello tra i Comuni di Gorgonzola e Cassina de Pecchi, che coincide con il corso della Martesana, sino ad incrociare il torrente Molgora, il torrente Molgora sino all'intersezione con la s.s. 11, la s.s. 11 (lato nord) sino all'incrocio con la via Matteotti, di seguito la via Mattteotti (lato est), la via Papa Giovanni XXIII (lato est), la piazza Decorati al Valore Civile (lato est) sino alla stazione Metropolitana 2; si segue la linea della Metropolitana (lato nord) sino ad incrociare la linea di confine dei comuni di Cassina de Pecchi e Cernusco sul Naviglio.
Comune di Gorgonzola: partendo dal punto d'intersezione del Canale Martesana con la linea di confine tra i comuni di Bussero e Gorgonzola, si segue quest'ultima in direzione nord fino all'incrocio con la linea della Metropolitana, si seguono quindi la linea della Metropolitana, il tratto di confine comunale da questa intersecato e ancora la linea della Metropolitana fino a via Buozzi; lungo la via Buozzi si raggiunge la via E. Mattei, si percorrono la via Mattei e la via Ronchetta fino all'incrocio con via Restelli, si segue la via Restelli fino alla via Mazzini e se ne percorre il tratto che conduce a via Matteotti, seguendo la quale si arriva a via Don Ercole Galimberti, che si segue fino ad imboccare e percorrere la strada che, costeggiando il campo sportivo, incrocia la via Don Gnocchi; si segue la via Don Gnocchi e, attraversata la Piazza De Gasperi, si prosegue in via Argentia e nella strada per Gessate, si segue, quindi, la congiungente geometrica di questa con la strada per Cascina Antonietta, di cui si percorre il tratto fino a via Lecco, si segue, quindi, la via Lecco stessa e la sua prosecuzione fino alla linea della Metropolitana; si segue il percorso della linea Metropolitana fino al confine comunale, seguendo il quale si raggiunge il Canale Martesana, di li' si prosegue lungo il canale stesso fino alla statale n. 11 Padana Superiore; si percorre la SS. 11 fino allo svincolo per via Romagna, si imbocca la via Romagna e si prosegue fino all'incrocio con la via Lombardia, seguendo la quale si raggiunge la via Mulino Vecchio; si percorre la via Mulino Vecchio fino a raggiungere e ad imboccare la via Leonardo da Vinci, che si segue fino alla via del Parco, proseguendo per la quale si raggiunge la via Parini, che si percorre fino ad imboccare la via Bosatra; da via Bosatra si giunge in via Buonarroti, seguendone un tratto si incrocia la via Quattro Venti che deve essere percorsa e idealmente proseguita lungo il suo asse fino alla proiezione della strada provinciale n. 13 Melzo-Monza, seguendo la quale si raggiunge la via Milano, che si percorre fino all'incrocio con il torrente Molgora, indi si prosegue lungo il Naviglio Martesana, che segna anche il confine comunale, fino a raggiungere il punto di partenza, chiudendo in questo modo il perimetro dell'area del vincolo.
Comune di Gessate: partendo dall'intersezione della linea di confine dei comuni di Gessate e Gorgonzola con la linea della Metropolitana 2, si segue il tracciato (lato sud), si aggira la stazione di capolinea e si prosegue per la via Lombardia (lato sud) sino all'incrocio con la via Manzoni (lato ovest), quindi la via Mazzini (lato sud), la via Padova (lato ovest) sino ad incrociare la linea di confine dei comuni di Gessate e Bellinzago, si segue questo confine sino all'intersezione con il Comune di Gorgonzola, quindi la linea di confine con il comune di Gessate e Gorgonzola sino all'incrocio con la linea della Metropolitana 2.
Comune di Bellinzago Lombardo: la linea di confine dei comuni di Bellinzago Lombardo e Gorgonzola nel punto d'intersezione con il Naviglio Martesana, si segue la linea del confine comunale con Gessate e di seguito la s.s. 11 (lato sud) sino all'intersezione con la linea di confine tra i comuni di Bellinzago e Inzago quindi si segue questa linea sino ad incrociare la via della Vigna; via della Vigna (lato nord), via C.na S. Donnino (lato est) sino all'incrocio con via Lombarda, via Lombardia (lato nord) incrocio via Risorgimento, via Risorgimento (lato est) incrocio via Trieste; via Trieste (lato nord) incrocio via Roma e svolta per via Milano, quindi la via Milano (lato nord) sino all'intersezione con la Roggia Trobbia, la Roggia Trobbia sino all'incrocio con la strada campestre che conduce alla Cascina Bruciata (compresa) e che prosegue sino al Molino Busca intersecando la linea di confine dei comuni di Bellinzago e Gorgonzola si segue tale linea sino ad incontrare il Naviglio Martesana.
Comune di Inzago: partendo dall'intersezione della linea di confine dei comuni di Bellinzago e Inzago e la s.s. 11, si segue quest'ultima (lato sud), la via Cavour (lato sud), il limite del parco comunale della villa Brambilla seguendo il percorso della Roggia Crosina sino all'intersezione di questa con la via Brambilla, la via Brambilla (lato ovest) sino ad incrociare la via Secco d'Aragona, quindi quest'ultima (lato sud) sino all'incrocio con il viale Gramsci; il viale Gramsci (lato est) sino all'incrocio con la Roggia Crosina, si segue tale corso sino alla Cascina Draga quindi lo sterrato che dalla Cascina conduce alla via V. Veneto, da questo incrocio sino alla linea di confine dei comuni di Inzago e Cassano d'Adda. Si segue questa linea di confine fino all'intersezione con la s.s. 11, la s.s. 11 (lato nord) di seguito la via A. Volta (lato nord), la via Monasterolo (Alzaia Naviglio) sino ad incrociare la Roggia Reverta, si segue questo corso sino alla via Della Vigna, dall'incrocio la via Della Vigna (lato nord) sino all'intersezione con la linea di confine con i comuni di Inzago e Bellinzago; lungo tale linea di confine sino ad incrociare la s.s. 11.
Comune di Cassano d'Adda: partendo dal punto di incontro tra la s.p. 104 (lato est) e la linea di confine tra i comuni di Vaprio D'Adda e Cassano; tale linea di confine sino all'intersezione con quella della provincia di Bergamo; la linea di confine della provincia di Bergamo sino all'intersezione con il primo ponte sull'Adda; la linea immaginaria di prosecuzione del ponte sino ad incontrare la via S. Antonio; l'incrocio tra la via S. Antonio e il proseguimento ideale della via Salvo D'Acquisto; la via Salvo D'Acquisto (lato ovest), la via Famiglia Legnani (lato nord), la via Pascoli (lato ovest), la via Riboldi (lato nord), la via Ponchielli (lato ovest) sino alla svolta con via Scarlatti, via Scarlatti (lato nord), il tratto di via Tornaghi sino all'incrocio con la via Mameli, la via Mameli (lato nord) sino all'incrocio con via Europa, la via Europa (lato ovest) sino all'incrocio con via Gioberti; la via Gioberti (lato nord) sino all'incrocio con la s.p. 104, la s.p. 104 (lato est), la s.s. 11 (lato nord) sino al punto di incontro con la linea di confine tra i comuni di Inzago e Cassano; la linea di confine comunale sino all'incrocio con la via Vittorio Veneto (cosi' denominata in comune di Inzago), si segue questo tracciato stradale (lato est prima, lato sud dopo Cascina Romilli) sino ad incontrare la s.p. 104, quindi la s.p. 104 (lato ovest) in direzione Cassano sino alla seconda strada campestre sulla sinistra, si segue quest'ultima strada (lato sud) sino all'incrocio con la strada che proviene dal cimitero, quindi si svolta verso sud in direzione Cassano, al primo incrocio di strade campestri si svolta a sinistra sino all'incrocio con la via Papa Giovanni XXIII; la via Papa Giovanni XXIII (lato est) sino ad incrociare il sentiero che parte dalla Chiesa, si segue il sentiero sino a V.le delle Rimembranze; V.le delle Rimembranze (lato ovest) sino a P.zza Caprara, l'edificio che prospetta sull'angolo P.zza Caprara-via Cimbardi; la via M. D'Azeglio (lato est) sino all'incrocio con la linea di confine tra i comuni di Cassano e Vaprio compreso l'immobile della Cascina S. Bartolomeo.
Comune di Vaprio d'Adda: partendo dal punto di intersezione della s.p. 104 e la linea di confine tra i comuni di Trezzo sull'Adda e Vaprio d'Adda si segue la linea del confine comunale sino ad incontrare il confine con la provincia di Bergamo, tale linea di confine sino al Comune di Cassano d'Adda, la linea di confine tra i comuni di Vaprio e Cassano sino al punto di intersezione con la s.p. 104; la s.p. 104 (Lato est) sino all'incrocio con la via Monte Grappa; la via Monte Grappa (lato nord-est) sino a P.zza Trieste quindi seguendo il lato sud la prima via che svolta a destra sino all'incrocio con il proseguimento ideale della via Don Moletta; la via Don Moletta (lato est) sino all'incrocio con la via N. Perego; la via N. Perego (lato est) sino alla P.zza della Chiesa quindi la via XI Febbraio e la via XXV Aprile compresi gli edifici che prospettano su dette vie; la via per Concesa (lato est) sino all'incrocio con via Campo dei Mori; via Campo dei Mori (lato nord) sino all'incrocio con la via per Grezzago, la via per Grezzago (lato nord-est) sino all'incrocio con la s.p. 104, quest'ultima lungo il lato est sino alla linea di confine tra i comuni di Vaprio e Trezzo.
Comune di Trezzo D'Adda: partendo dall'incrocio tra la via E. Fermi e la proiezione verticale dell'autostrada A4 MI-VE si segue la linea parallela al sedime dell'autostrada (lato sud) verso la linea di confine tra il comune di Trezzo con la provincia di Bergamo; la linea di confine comunale con la provincia di Bergamo e di seguito con il comune di Vaprio d'Adda sino all'intersezione con la s.p. 104; la s.p. 104 (lato est), la via Don Gnocchi (lato est), Piazza Cereda (lato est), via E. Fermi (lato est).
Nelle delimitazioni sopracitate, ove non sia specificato altrimenti, sono da intendersi sottoposti a tutela entrambi gli affacci sulle strade, o tratti stradali, che individuano il perimetro dell'ambito assoggettato alla presente dichiarazione di notevole interesse pubblico. ALTRI ALLEGATI ALLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA REGIONALE N. VIII/3095
DEL 1° AGOSTO 2006
Allegato B1 - Criteri di gestione - Omissis;
Allegato B2 - Tabelle permanenze architetture civili e architetture rurali - Omissis;
Allegato B3 - Analisi dei caratteri paesisitici strutturali e percettivi - Omissis;
Allegato B4 - Centri storici ed edilizia storica diffusa - Omissis;
Allegato C - Osservazioni- Omissis.
Gli allegati sopraindicati sono pubblicati nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Edizione speciale n. 42 del 16 ottobre 2006.
 
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