Gazzetta n. 237 del 11 ottobre 2006 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
DECRETO 22 settembre 2006
Modalita' e termini per la presentazione di progetti finalizzati alla costituzione di Centri di competenza tecnologica, secondo un modello a rete in ambiti coerenti con le specializzazioni produttive delle regioni meridionali.

IL DIRETTORE GENERALE
per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca
Visto il Programma Operativo Nazionale «Ricerca, Alta Formazione e Sviluppo Tecnologico» per l'utilizzo, nel periodo 2000-2006, dei fondi strutturali della Unione europea nelle Regioni dell'obiettivo 1 del territorio nazionale;
Visto il Complemento di Programmazione del predetto PON, approvato in data 14 novembre 2000 dal Comitato di Sorveglianza del Programma, e successive modifiche e integrazioni;
Visti, in particolare, i contenuti e gli obiettivi della Misura II.3 «Centri di competenza Tecnologica» e della Misura III.2 «Formazione di alte professionalita' per lo sviluppo e la competitivita' delle imprese con priorita' alle PMI - azione b)»;
Considerata l'esigenza di procedere all'emanazione di un avviso pubblico per il cofinanziamento di progetti nell'ambito della suddetta Misura;
Vista la decisone della Commissione europea n. C(2006) 3758 dell'11 agosto 2006 che autorizza l'intervento come aiuto di stato a finalita' regionale;
Decreta:
Art. 1.
E' emanato l'avviso n. 1854 riportante «Modalita' e termini per la presentazione di progetti finalizzati alla costituzione di Centri di competenza tecnologica secondo un modello a rete in ambiti coerenti con le specializzazioni produttive delle regioni meridionali» nell'ambito del Programma operativo nazionale 2000-2006 «Ricerca scientifica, Sviluppo tecnologico, alta formazione» Asse II, Misura II.3 «Centri di competenza tecnologica» allegato al presente decreto e parte integrante dello stesso e Asse III, Misura III.2 ««Formazione di alte professionalita' per lo sviluppo e la competitivita' delle imprese con priorita' alle PMI - azione b)».
 
Art. 2.
Il predetto avviso verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sul sito web di questa Amministrazione.
Roma, 22 settembre 2006
Il direttore generale: Criscuoli
 
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PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE
«RICERCA SCIENTIFICA, SVILUPPO TECNOLOGICO,
ALTA FORMAZIONE 2000-2006»
per le Regioni dell'Obiettivo 1
Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Asse II - RAFFORZAMENTO ED APERTURA DEL SISTEMA
SCIENTIFICO E DI ALTA FORMAZIONE
Misura II.3 - centri di competenza tecnologica
Asse III - SVILUPPO DEL CAPITALE UMANO DI ECCELLENZA
Misura III.2 - Formazione di alte professionalita' per lo sviluppo e la competitivita' delle imprese con priorita' alle pmi - Azione b)
AVVISO PUBBLICO n. 1854 /2006

Con il presente Avviso il Ministero intende attuare la Misura II.3 «Centri di competenza tecnologica» del Programma Operativo Nazionale (PON) per le regioni dell'Obiettivo 1 Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna «Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione» 2000-2006, adottato a seguito della revisione di meta' periodo dalla Commissione europea con decisione C(2004) n. 5192 del 15 dicembre 2004.
La Misura II.3 promuove la costituzione di Centri di competenza tecnologica secondo un modello «a rete» in ambiti coerenti con le specializzazioni produttive delle regioni meridionali. I Centri devono essere strutture dedicate alla promozione dello sviluppo scientifico-tecnologico delle imprese (in particolare di PMI) e dotate di una massa critica di risorse materiali e immateriali idonea a fare dell'innovazione uno dei motori principali dello sviluppo locale.
Al conseguimento dell'obiettivo concorre anche la Misura III.2 «Formazione di alte professionalita' per lo sviluppo della competitivita' delle imprese con priorita' alle PMI» tramite il cofinanziamento di attivita' volte alla formazione di personale con competenze e professionalita' adeguate al conseguimento degli obiettivi della Misura II.3. Pertanto beneficiari delle azioni formative potranno essere sia i Centri sia le PMI destinatarie dei servizi erogati dai Centri.
Le condizioni per la concessione delle agevolazioni previste per la costituzione e la messa a regime dei Centri di competenza tecnologica e della relativa rete sono state definite dal MIUR nel corso del negoziato con la Commissione europea - Direzione generale della concorrenza. Esse sono contenute nella decisione di autorizzazione del relativo regime adottata con numero C(2006) 3758 in data 11 agosto 2006. 1. Caratteristiche dell'intervento oggetto dell'avviso.
L'intervento oggetto dell'Avviso riguarda sia la realizzazione e l'avvio dei Centri di competenza tecnologica sia la costituzione e l'attivazione della relativa rete, nonche' le attivita' di formazione finalizzate a rendere disponibili sul versante sia dell'offerta (Centri) sia della domanda (PMI destinatarie dei servizi dei Centri) competenze e professionalita' adeguate ed idonee al perseguimento degli obiettivi dell'Avviso. L'attivita' formativa, quindi, dovra' prevedere azioni che consentano ai soggetti di domanda e di offerta di effettuare un percorso di apprendimento in modo che i primi siano in grado di comunicare il proprio fabbisogno di innovazione e i secondi di colloquiare con gli operatori economici, di interpretare i loro bisogni, di soddisfare le loro esigenze e di valutare criticamente i risultati raggiunti attraverso l'erogazione dei propri servizi.
I Centri devono svolgere la funzione di intermediari della ricerca e dell'innovazione e, attraverso l'erogazione di servizi a contenuto scientifico-tecnologico, devono operare per favorire e supportare sia il rafforzamento dei collegamenti tra sistema scientifico e sistema imprenditoriale sia la collaborazione tra le imprese al fine di innalzare la propensione all'innovazione del sistema produttivo delle regioni interessate.
Il Centro, per adempiere ai propri compiti, deve svolgere attivita' riconducibili a:
a) informazione scientifico-tecnologica attraverso la diffusione di: informazioni scientifico-tecnologiche comprensive di quelle relative alle fonti primarie delle conoscenze che interessano l'ambito tematico di riferimento del Centro volte ad individuare soluzioni tecnologiche adeguate al fabbisogno di innovazione delle imprese; informazioni relative alla normativa tecnica nazionale ed europea; informazioni sulle procedure per l'ottenimento di marchi e brevetti; informazioni sui programmi comunitari, nazionali e regionali mirati a promuovere lo sviluppo tecnologico e l'innovazione, nonche' sulle relative procedure di accesso;
b) trasferimento tecnologico: individuazione di Centri di competenza tecnologica esterni all'area in grado di fornire tecnologie adeguate alla soluzione dei problemi delle imprese assistite; fornitura anche di servizi come sale di testaggio, laboratori e altre attrezzature tecniche; affiancamento delle aziende e assistenza nelle fasi di diagnosi e di implementazione delle scelte innovative per garantire che i servizi acquisiti abbiano il necessario livello di personalizzazione; individuazione di soluzioni di accelerazione tecnologica in grado di favorire la crescita dimensionale delle imprese.
I fruitori delle attivita' dei Centri sono prioritariamente le PMI che operano nei settori che caratterizzano il sistema produttivo delle Regioni Ob.1 con esclusione dei settori regolati da discipline comunitarie specifiche e/o che derivano da specifiche disposizioni legislative.
La rete dei Centri di competenza deve consentire:
\bullet una stretta correlazione tra il fabbisogno di innovazione delle imprese localizzate nel territorio di insediamento del Centro e i servizi che lo stesso e' in grado di erogare;
\bullet il soddisfacimento di un «mercato» di riferimento piu' ampio di quello strettamente locale, che prefiguri un impatto del Centro su tutte le aree dell'Obiettivo 1 che presentino specializzazioni produttive e tecnologiche ed un fabbisogno di innovazione correlabili ai servizi che il Centro eroga.
Il Ministero costituisce - terminate le procedure di ammissione a cofinanziamento delle proposte selezionate - un Comitato tecnico con compito di indirizzo, coordinamento e controllo per la costituzione e l'attivazione della rete e a cui partecipano i soggetti responsabili dei Centri cofinanziati, i rappresentanti delle regioni dell'Obiettivo 1 e il Ministero stesso. I lavori del Comitato saranno supportati da una Segreteria tecnica incaricata di assistere il Comitato stesso nelle attivita' di preparazione, promozione e affiancamento ai soggetti responsabili dei Centri di competenza e alla messa a regime della relativa rete.
Ogni Centro di competenza per costituire un nodo attivo della rete deve:
1) essere riferito ad un solo ambito tematico di cui al successivo punto 2 «Ambiti tematici»;
2) essere strutturato in nodo principale e nodi secondari in modo da garantire la propria operativita' in tutte le Regioni dell'Obiettivo 1 che presentano specializzazioni produttive e tecnologiche ed un fabbisogno di innovazione correlabile ai servizi erogati;
3) avere una dimensione adeguata all'estensione territoriale coperta in relazione alla propria capacita' operativa;
4) essere nodo attivo di reti di strutture con specifica specializzazione, esperienza di collaborazione e sostegno ai processi innovativi delle imprese;
5) avvalersi anche dell'apporto degli altri nodi della rete per rispondere alle necessita' di innovazione tecnologica manifestate da soggetti imprenditoriali localizzati nel territorio di afferenza del Centro, cosi' come ai bisogni di imprese in altri ambiti territoriali dell'Obiettivo 1.
I nodi del Centro per consentire allo stesso di rispondere alle esigenze di funzionamento della rete devono:
1) essere situati in zone con una consistente e significativa presenza di preesistenze scientifiche di eccellenza rispetto all'ambito di intervento;
2) essere dotati di specifiche risorse strumentali e di figure professionali atte a svolgere le attivita' di servizio afferenti al proprio ambito tematico di intervento;
3) realizzare, relativamente al proprio ambito di intervento, un'attivita' di sportello, attraverso cui orientare la domanda delle imprese verso i servizi di innovazione tecnologica disponibili sia presso il Centro stesso sia tramite la rete dei Centri, nonche' presso altri organismi specializzati. Tale attivita' sara' mirata a:
veicolare alle imprese le informazioni su programmi ed opportunita' di innovazione;
garantire un primo livello di interfaccia tra gli attori della ricerca e le imprese;
assistere le imprese nell'individuazione, definizione e formulazione dei propri fabbisogni di innovazione;
4) fornire, relativamente al proprio ambito di intervento:
sostegno tecnologico ai progetti innovativi delle imprese;
consulenza per l'acquisizione, la tutela e lo scambio dei diritti di proprieta' intellettuale e per gli accordi di licenza, nonche' sull'uso della normativa in materia;
spazi attrezzati per l'incubazione di progetti innovativi, locali e materiale per la formazione, laboratori, strutture di prova e di certificazione.
Le attivita' di formazione connesse all'intervento possono essere realizzate tramite sia la formazione in affiancamento sia l'erogazione di pacchetti formativi appositamente predisposti. In ogni caso le attivita' devono configurarsi come attivita' di formazione generale ai sensi del Regolamento (CE) n. 363/2004.
I destinatari della formazione possono essere:
a) personale strutturato e/o distaccato presso i soggetti rappresentativi sia dell'offerta (Societa' consortile responsabile e titolare del Centro nel rispetto di quanto previsto al successivo punto 5 «Soggetti ammissibili») sia della domanda (PMI potenziali beneficiare delle attivita' dei Centri);
b) personale da reclutare appositamente tramite procedure selettive di evidenza pubblica con il conferimento di «borse di formazione» della durata massima di dodici mesi e di importo non superiore a Euro 21.000,00 per agevolarne l'inserimento e la formazione iniziale presso i soggetti sia di offerta sia di domanda nelle funzioni e ruoli necessari al conseguimento degli obiettivi dell'Avviso.
Nell'attuazione dell'intervento il coinvolgimento di organismi pubblici e di soggetti imprenditoriali dovra' essere effettuato nel rispetto dei vincoli previsti dalle normative di riferimento.
L'intervento viene attuato attraverso il cofinanziamento di un solo Centro di competenza per ciascuno degli ambiti tematici di cui al successivo punto 2 «Ambiti tematici» e, pertanto, e' cofinanziata la realizzazione di un numero massimo di proposte pari a 6.
Ciascuna proposta riguarda sia la costituzione e l'avvio del singolo Centro di competenza tecnologica nel rispetto delle finalita' della Misura II.3 sia il contributo proposto dal Centro per supportare la propria candidatura come nodo attivo della costituenda rete dei Centri. 2. Ambiti tematici.
Gli ambiti tematici di intervento - selezionati su proposta delle regioni interessate dal Gruppo di lavoro appositamente costituito per l'avvio e l'attuazione della Misura II. 3 nell'ambito dell'attuazione del Protocollo di intesa sottoscritto a novembre 2000 - sono:
1) Agroindustria agroalimentare;
2) Analisi e prevenzione del rischio ambientale;
3) Nuove tecnologie per le attivita' produttive;
4) Tecnologie avanzate e ICT;
5) Biologie avanzate;
6) Trasporti. 3. Oggetto della proposta, pianificazione temporale e finanziaria, localizzazione.
Ogni proposta deve far riferimento soltanto ad uno degli ambiti tematici di cui al precedente punto 2 «Ambiti tematici» e deve riguardare la realizzazione di un solo Centro di competenza tecnologica secondo le indicazioni di cui al precedente punto 1 «Caratteristiche dell'intervento oggetto dell'Avviso».
La proposta non deve riguardare i settori regolati da discipline comunitarie specifiche e/o che derivano da specifiche disposizione legislative.
In particolare, ogni Centro di competenza deve prevedere solo un nodo principale e un numero massimo di 5 nodi secondari.
Al fine di consentire la partecipazione di tutte le Regioni dell'Ob.1 - considerata l'innovativita' dell'azione proposta in particolare per quanto riguarda la costituenda Rete dei Centri di competenza e tenuto conto che la scelta delle sedi dei nodi deve essere tale da consentire di soddisfare il fabbisogno di innovazione di tutte le Regioni dell'Obiettivo 1 - ogni Regione puo' essere sede di un solo nodo centrale e al massimo di 5 nodi secondari afferenti ad altrettanti Centri di competenza. Una stessa regione, quindi, non puo' essere sede del nodo centrale e di uno o piu' nodi secondari di uno stesso Centro di competenza, ne' di piu' nodi principali o di due o piu' nodi secondari afferenti ad uno stesso Centro di competenza.
La proposta deve essere articolata nelle seguenti sezioni:
a) Individuazione del Centro di competenza tecnologica;
b) Definizione e avvio della Rete dei Centri di competenza tecnologica;
c) Avvio del Centro di competenza tecnologica.
La Sezione «Individuazione del Centro di competenza tecnologica» e' finalizzata ad individuare:
a) La Societa' consortile titolare del Centro ai sensi del successivo punto 5 «Soggetti ammissibili»;
b) i soggetti che costituiscono la Societa' consortile;
c) le sedi del Centro di competenza;
d) le funzioni e i compiti previsti per il Centro di competenza tecnologica in coerenza con quanto indicato al precedente Punto 1 «Caratteristiche dell'intervento oggetto dell'Avviso», facendo esplicito riferimento alla domanda di innovazione che si intende soddisfare, alle fonti e alle metodologie utilizzate per l'effettuazione della relativa analisi, agli addensamenti territoriali della domanda, ai settori produttivi di riferimento e alle tecnologie coinvolte;
e) i settori di intervento e le specializzazioni produttive del nodo principale fornendo a supporto analisi, studi, statistiche e/o dati pertinenti;
f) i settori di intervento e le specializzazioni produttive di ognuno dei nodi secondari fornendo a supporto analisi, studi, statistiche e/o dati pertinenti;
g) le attivita' e i servizi scientifico-tecnologici che il Centro intende sviluppare in coerenza con quanto indicato al precedente Punto 1;
h) le modalita' e termini con cui il Centro intende assolvere ai propri compiti e funzioni e su i quali, quindi, intende basare la propria operativita';
i) le sedi/attrezzature/strumentazioni nonche' le competenze specifiche che i soggetti partecipanti alla Societa' consortile mettono a disposizione del Centro presso sia il nodo principale sia i nodi secondari, nonche' le relative modalita';
j) il fabbisogno di sedi/attrezzature/strumentazioni sia del nodo principale sia dei nodi secondari ai fini del perseguimento degli obiettivi che l'intervento si propone di perseguire;
k) la struttura organizzativa di cui il Centro intende dotarsi al fine di garantire la propria operativita';
l) il fabbisogno di formazione stimato per il conseguimento degli obiettivi in coerenza con quanto indicato al precedente punto 1 «Caratteristiche dell'intervento oggetto dell'Avviso» esplicitando sia le tipologie di azioni formative che si intende porre in essere sia i destinatari di ciascuna azione. ;
m) la stima dei costi di funzionamento del CCT nei cinque anni successivi alla chiusura dell'intervento cofinanziato con indicazione delle fonti di copertura di tali costi, specificandone provenienza e relative entita' previste.
n) l'indicazione delle eccellenze scientifiche afferenti allo stesso ambito tematico e con cui si hanno o si potrebbero avviare rapporti di collaborazione finalizzati al raggiungimento degli obiettivi del presente Avviso;
o) le realta' scientifiche in fase di costituzione (p.e. laboratori pubblico-privati, distretti tecnologici, ecc.) afferenti allo stesso ambito tematico o strettamente connesse allo stesso che potrebbero consentire l'ampliamento dell'offerta del Centro.
La sezione «Definizione e avvio della Rete dei Centri di competenza tecnologica» e' finalizzata ad individuare:
a) gli aspetti e/o le tecnologie dell'ambito di competenza del Centro, nonche' aspetti e/o tecnologie comuni ai differenti ambiti tematici tramite cui attivare interazioni ai fini della definizione della rete dei Centri di competenza tecnologica;
b) le modalita' con cui attivare l'interazione al fine di ottimizzare la complementarieta' e la sinergia con Centri afferenti agli altri ambiti tematici e, quindi, potenziali nodi della costituenda rete. Dovranno altresi' essere individuati gli strumenti previsti per rendere immediatamente visibile la partecipazione del Centro alla rete e consentire l'accesso facilitato ai servizi, alle informazioni e alle competenze rese disponibili dagli altri Centri partecipanti alla rete;
c) il contributo che il Centro puo' fornire alla costituenda rete tramite le eccellenze scientifiche ad esso collegate, nonche' le modalita' con cui il Centro intende coinvolgere ciascuna eccellenza scientifica individuata sia nell'avvio sia nel mantenimento e ampliamento della rete;
d) il contributo che il Centro puo' fornire alla costituenda rete tramite gli organismi pubblici e i soggetti imprenditoriali ad esso collegati, nonche' le modalita' con cui il Centro intende coinvolgere ciascun soggetto indicato sia nell'avvio sia nel mantenimento e ampliamento della rete;
e) l'investimento finanziario in termini di attrezzature e strumentazioni dedicate che il soggetto intende effettuare per essere nodo attivo della rete dei Centri, nonche' le competenze e le professionalita' che il Centro intende dedicare specificatamente alla realizzazione, avvio e gestione della stessa.
La sezione «Avvio del Centro di competenza tecnologica» e' finalizzata a individuare le modalita' e i termini con i quali il Centro entra in operativita' unitamente alla rete in coerenza con quanto indicato al precedente punto 1 «Caratteristiche dell'intervento oggetto dell'Avviso». In particolare devono essere chiaramente illustrati le modalita' e i termini con i quali il Centro effettua la pubblicizzazione dei prodotti e servizi sviluppati nonche' attrae imprese potenziali fruitici degli stessi. Dovranno, altresi', essere illustrate le modalita' e i termini con i quali il Centro avvia la fornitura dei prodotti e l'erogazione dei servizi definiti nelle due sezioni precedenti, nonche' effettua la valutazione dell'impatto delle attivita' avviate in relazione sia al Centro stesso sia alla rete dei Centri.
Per lo svolgimento di dette attivita', il Centro di competenza deve prevedere il coinvolgimento di un campione di imprese rappresentativo dei settori produttivi di interesse a cui affidare il compito di «sperimentatori» e sulle cui risposte attivare l'operativita' a regime del Centro.
Nel caso in cui il Centro nel periodo di vigenza del regime di aiuto intenda erogare i servizi ad un prezzo inferiore al prezzo di mercato, la differenza tra il costo di mercato del servizio e il costo praticato dal Centro deve essere considerata come aiuto concesso alle PMI fruitrici dei servizi ai sensi del regolamento CE 69/2001 (aiuto «de minimis») e pertanto dovra' essere assicurato il rispetto di quanto previsto dallo stesso regolamento (informazione alle PMI, rispetto della soglia massima di aiuto prevista, ecc.).
Per quanto riguarda la pianificazione temporale e finanziaria delle attivita' oggetto della proposta devono essere rispettati i termini e le soglie massime di budget di seguito riportate.
Realizzazione dei Centri e della relativa rete:
a) realizzazione degli investimenti (adeguamento sedi ed acquisto attrezzature e strumentazioni): il budget previsto non puo' essere inferiore al 65% del costo complessivo della proposta. La fase deve concludersi entro i ventiquattro mesi dall'inizio delle attivita';
b) avvio del Centro e della rete (avvio delle attivita' del Centro e della rete in termini sia di operativita' funzionale delle sedi sia di attivita' specifiche del Centro quali l'erogazione di servizi tecnologici, la messa a disposizione di spazi attrezzati, laboratori, ecc., le attivita' di interfaccia rispetto a strutture scientifiche): il budget massimo previsto puo' essere al massimo pari al 20% del costo complessivo della proposta. La fase di avvio delle attivita' del Centro e della rete deve concludersi in un arco temporale massimo di dodici mesi;
c) acquisizione di consulenze, servizi e altre attivita' necessarie ad avviare e portare a regime le attivita' specifiche del Centro: trattandosi di servizi a supporto delle attivita' specifiche del Centro, l'acquisizione di detti servizi deve temporalmente coincidere con la fase di avvio del Centro e della relativa rete. Pertanto tali attivita' dovranno espletarsi nello stesso arco temporale previsto per le attivita' di cui al precedente punto b) con un budget dedicato che non puo' superare il 10% del costo complessivo della proposta;
d) attivita' formative: il budget massimo previsto e' pari al 5% del costo complessivo della proposta. Le attivita' e/o azioni formative possono durare al massimo dodici mesi.
I Centri di competenza Tecnologica devono essere realizzati e localizzati nelle regioni Obiettivo 1, ovvero nelle aree di cui all'art. 87 3 a) del Trattato UE.
La documentazione prevista per la presentazione della proposta e' indicata al successivo punto 10 «Documentazione per la presentazione delle proposte» e va presentata nelle modalita' e termini specificati al successivo punto 13 «Modalita' e termini per la presentazione delle proposte». 4. Durata e costo delle proposte.
Le proposte ammesse a cofinanziamento dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2008.
Il costo complessivo previsto per ciascun intervento (realizzazione e avvio del Centro inteso come l'insieme del nodo principale e dei relativi nodi secondari, delle attivita' proposte dal Centro per la realizzazione e avvio della rete dei Centri, delle attivita' di formazione e dell'acquisizione di consulenze ecc.) non deve essere inferiore a cinque milioni di euro e superiore a dieci milioni di euro. 5. Soggetti ammissibili.
Possono presentare proposte solo ed esclusivamente le Societa' Consortili miste pubblico-privati non-profit costituite tra i seguenti soggetti: imprese, Camere di commercio e relative aziende speciali, Universita' e Consorzi interuniversitari, Enti di ricerca, Enti di emanazione regionale, Parchi scientifici e tecnologici, Centri di competenza gia' esistenti.
La partecipazione finanziaria dei privati al fondo consortile deve essere complessivamente almeno pari al 20% e comunque inferiore al 50%.
Le Societa' consortili devono rispettare i parametri previsti dalla normativa comunitaria per le Piccole Imprese come indicate nell'Allegato al Regolamento (CE) n. 364/2004.
L'atto costitutivo della Societa' consortile - la cui effettiva costituzione puo' essere subordinata all'effettivo cofinanziamento della proposta presentata - deve prevedere, pena la non ammissibilita' a valutazione:
a) la partecipazione dei soggetti titolari di tutte le strutture che costituiscono i nodi del Centro;
b) una durata non inferiore a dieci anni;
c) l'autonomia decisionale e gestionale dell'organismo rispetto ai soggetti partecipanti allo stesso;
d) parita' di condizioni di accesso ai servizi del Centro per tutti i soggetti che ne facciano richiesta, ivi inclusi i partecipanti alla Societa' consortile titolare e responsabile del Centro;
e) l'elenco delle risorse materiali e immateriali, ivi comprese le competenze e professionalita', che ogni soggetto partecipante fornisce al Centro, nonche' le relative modalita' e termini in cui cio' viene fatto ai fini sia della realizzazione sia del funzionamento a regime del Centro;
f) l'impegno a mantenere le sedi e gli investimenti in esse realizzati con l'aiuto concesso per un periodo non inferiore almeno a cinque anni. 6. Modalita' di selezione delle proposte.
La selezione degli interventi si articola in due fasi di valutazione:
La prima fase e' volta alla valutazione dei soggetti proponenti e titolari del costituendo Centro di competenza tecnologica nonche' della coerenza e rispondenza della proposta agli obiettivi dell'Avviso in termini di: qualita' della compagine della Societa' consortile; livello di accuratezza e di affidabilita' dell'analisi della domanda di innovazione effettuata ed esposta nella proposta; rispondenza delle attivita' proposte alla domanda di innovazione che il Centro intende soddisfare; disponibilita' di mezzi e professionalita' adeguate e rispondenti alle attivita' proposte. La valutazione sara' effettuata secondo i criteri indicati al successivo punto 12 «Modalita' e criteri di valutazione» sulla base delle informazioni fornite nella sezione «Individuazione del Centro di competenza», di cui al precedente punto 3 «Oggetto della proposta, pianificazione temporale e finanziaria, localizzazione»
La seconda fase riguarda la valutazione della proposta in termini di: a) contributo fornito alla realizzazione della rete dei Centri di competenza; b) modalita' e termini di avvio e del Centro. La valutazione e' effettuata sulla base delle informazioni fornite nelle sezioni «Definizione, avvio e della Rete dei Centri di competenza» e «Avvio del Centro di competenza» di cui al precedente punto 3 «Oggetto della proposta e localizzazione dell'intervento» secondo i criteri indicati al successivo punto 12 «Modalita' e criteri di valutazione».
Saranno ammesse alla seconda fase esclusivamente le proposte che avranno ottenuto nella prima fase di valutazione un punteggio almeno di 80/100.
Sono cofinanziabili per ciascun ambito tematico le proposte che nella seconda fase di valutazione abbiano conseguito un punteggio di almeno 80/100 e comunque non inferiore a 40/50 nella valutazione della sezione b) «Modalita' e termini di avvio del Centro» di cui al successivo Punto 12 «Modalita' e criteri di valutazione», tenuto conto dei criteri e delle determinazioni di cui ai precedenti punti 1 «Caratteristiche dell'intervento oggetto dell'Avviso»; 2 «Ambiti tematici» e 3 «Oggetto della proposta, pianificazione temporale e finanziaria, localizzazione». 7. Amministrazione responsabile.
Ministero dell'universita' e della ricerca - Dipartimento per l'universita', l'Alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca scientifica e tecnologica; Direzione generale per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca - Ufficio VII - Programmi operativi comunitari per le aree sottoutilizzate cofinanziate dai fondi strutturali. 8. Modalita' di cofinanziamento e risorse disponibili.
Il cofinanziamento e' concesso nella forma del contributo alla spesa con le intensita' di seguito indicate:
a) investimenti, opere di adeguamento delle sedi e spese tecniche ad esse connesse (progettazione edilizia, direzione lavori, collaudi, ecc.): 35% ESN +15% ESL;
b) avvio dell'operativita' funzionale e delle attivita' specifiche dei Centri e della relativa rete: 100% dei costi ammissibili al lordo di qualsiasi imposta diretta;
c) consulenze, servizi e altre attivita' necessarie alle attivita' specifiche dei Centri e della relativa rete: 50% dei costi ammissibili al lordo di qualsiasi imposta diretta;
d) attivita' di formazione: 80% dei costi ammissibili al lordo di qualsiasi imposta diretta.
Il cofinanziamento sara' assicurato da risorse comunitarie FESR e FSE, fino ad un massimo rispettivamente del 60% e del 70% e da risorse nazionali (Fondo di Rotazione di cui alla legge n.183/1987) a concorrenza del livello massimo di contribuzione previsto ai precedenti punti a), b), c) e d).
Resta comunque a carico della Societa' consortile beneficiaria del cofinanziamento almeno il 25% del costo complessivo della proposta approvata.
Il contributo pubblico complessivo messo a disposizione per il cofinanziamento delle suddette proposte e' pari a 46,5 Meuro, di cui 32,4 Meuro di risorse FESR e 4,2 Meuro di risorse FSE, la restante quota e' coperta da risorse FdR. 9. Spese eleggibili.
Per la realizzazione degli interventi oggetto del presente Avviso devono essere rispettate le disposizioni di cui al Regolamento (CE) n. 1685/2000 come modificato dal Regolamento (CE) n. 1145/2003.
Tenuto conto della specificita' dell'intervento e di quanto esposto al punto 3 «Oggetto della proposta, pianificazione temporale e finanziaria, localizzazione» e al punto 8 «Modalita' di cofinanziamento e risorse disponibili», i costi ammissibili a cofinanziamento sono:
spese di personale adibito alle attivita' previste dall'intervento;
costo delle «borse di formazione»;
costo delle strumentazioni ed attrezzature necessarie a garantire l'operativita' del Centro e della rete;
costi connessi alle opere di adeguamento strutturale delle sedi del Centro;
costo dei servizi di consulenza e simili utilizzati esclusivamente per le attivita' specifiche dei Centri e della relativa rete, ivi inclusi i costi connessi alla predisposizione ed erogazione dei pacchetti formativi. Non sono ammissibili a cofinanziamento i costi connessi alla consulenza fiscale ordinaria e di servizi regolari di consulenza legale;
spese di funzionamento direttamente imputabili alle attivita' previste dall'intervento;
altri costi di esercizio (p.e. materiali, forniture e prodotti specifici) direttamente imputabili alle attivita' previste dall'intervento.
Nell'ambito della voce «costi connessi alle opere di adeguamento strutturale» non sono ammissibili i costi relativi alla realizzazione di nuove infrastrutture edilizie, ma solo i costi sostenuti per interventi strutturali finalizzati a garantire alle sedi individuate i requisiti funzionali connessi alle attivita' del Centro di competenza. Non sono, altresi', ammissibili i costi connessi alla manutenzione ordinaria delle sedi del Centro.
L'IVA e' considerata un costo ammissibile solo nel caso in cui non sia trasferibile e, quindi, costituisca un costo effettivo.
Per i progetti ammessi a cofinanziamento, sono ritenuti ammissibili costi sostenuti dalla data del decreto di concessione del finanziamento stesso e comunque a partire dal novantesimo giorno successivo alla data di presentazione della proposta. 10. Documentazione per la presentazione delle proposte.
La documentazione da inoltrare comprende:
l'atto notarile recante l'atto costitutivo e relativo statuto della costituenda Societa' consortile, ferma restando la sospensivita' della sua efficacia in caso di mancato cofinanziamento della proposta;
la domanda di cofinanziamento redatta utilizzando il modello di cui all'Allegato A) - Domanda di ammissione a cofinanziamento;
la sezione «Individuazione del Centro di competenza tecnologica» di cui al precedente punto 3 «Oggetto della proposta, pianificazione temporale e finanziaria, localizzazione» redatta utilizzando il modello di cui all'Allegato B) - Schema per la redazione dell'elaborato progettuale, Sezione «Individuazione del Centro di competenza tecnologica»;
le sezioni «Definizione, avvio della Rete dei Centri di competenza tecnologica» e «Avvio del Centro di competenza tecnologica» di cui al precedente Punto 3 «Oggetto della proposta, pianificazione temporale e finanziaria, localizzazione» redatte utilizzando rispettivamente i modelli di cui all'Allegato C) Schema per la redazione dell'elaborato progettuale, Sezione «Definizione e avvio della Rete dei Centri di competenza tecnologica» e all'Allegato D) Schema per la redazione dell'elaborato progettuale, Sezione «Avvio del Centro di competenza tecnologica». 11. Ammissibilita' delle proposte.
L'ammissibilita' delle proposte e' riscontrata preventivamente alla valutazione.
Non saranno ammesse le proposte che:
sono presentate o pervenute al Ministero oltre i termini previsti dal presente invito;
sono presentate da soggetti diversi da quelli indicati al precedente Punto 5 «Soggetti ammissibili»;
sono presentate con la documentazione prescritta al precedente Punto 10) «Documentazione per la presentazione delle proposte» totalmente o parzialmente mancante o non conforme ai requisiti e/o ai modelli allegati e parti integranti del presente Avviso;
sono presentate con modalita' diverse da quelle prescritte nel precedente Punto 3) «Oggetto della proposta, pianificazione temporale e finanziaria, localizzazione»;
prevedono nodi del Centro non localizzati in aree Obiettivo 1;
sono presentate con un costo complessivo inferiore al livello minimo o superiore al livello massimo di cui al precedente Punto 4 «Durata e costo delle proposte» del presente Avviso. 12. Modalita' e criteri di valutazione.
Le proposte pervenute al Ministero, sono selezionate dal Gruppo di Lavoro appositamente istituito nell'ambito del Protocollo di intesa con le Regioni dell'Obiettivo 1.
La valutazione e' effettuata, come indicato al precedente punto 6 «Modalita' di selezione delle proposte», in due fasi.
Il punteggio massimo di valutazione per ciascuna fase e' pari a 100 ed e' articolato nel seguente modo: Prima fase di valutazione.
I criteri di valutazione adottati e i punteggi massimi attribuibili a ciascun criterio sono:
a) composizione della Societa' consortile mista pubblico-privata in termini di: numero e tipologie di soggetti partecipanti; esperienza e competenza dei singoli partecipanti; presenza sul territorio (max 20 punti);
b) rispondenza delle funzioni e compiti proposti alla domanda di innovazione esposta in riferimento sia ai settori di intervento e relative specializzazioni produttive sia alle tecnologie interessate (max 20 punti);
c) accuratezza e precisione dell'analisi della domanda di innovazione effettuata in termini di affidabilita' delle fonti utilizzate, di adeguatezza delle metodologie, di copertura territoriale, di significativita' dei settori di intervento proposti rispetto alla realta' produttiva del territorio di riferimento (max 10 punti);
d) preesistenze scientifiche e realta' scientifiche in fase di costituzione che afferiscono allo stesso ambito tematico del Centro (nodo principale e nodi secondari) e che possono incrementare l'offerta del Centro ai fini del potenziamento e/o consolidamento degli obiettivi del presente Avviso (max 20 punti);
e) struttura prevista per garantire il funzionamento a regime del Centro (nodo principale e nodi secondari) in termini di disponibilita' di figure professionali specifiche e coerenti con le attivita' proposte; disponibilita', tramite i soggetti partecipanti alla Societa' Consortile, di risorse strumentali (Laboratori, attrezzature, locali dedicati alle specifiche attivita', ecc.) gia' esistenti e funzionanti; del fabbisogno stimato di risorse strumentali, di professionalita' e di competenze da acquisire per garantire lo svolgimento delle attivita' previste (max 20 punti);
g) accuratezza ed affidabilita' delle stime effettuate per i costi di funzionamento del Centro di competenza e delle fonti di copertura previste nei cinque anni successivi alla chiusura dell'intervento cofinanziato (max 10 punti).
Possono accedere alla seconda fase di valutazione solo le proposte che hanno conseguito un punteggio di almeno 80/100. Seconda fase di valutazione.
I criteri di valutazione adottati e i punteggi massimi attribuibili a ciascun criterio sono:
a) contributo fornito alla realizzazione della rete dei Centri di competenza in termini di rispondenza ed adeguatezza: dei settori e/o tecnologie proposti; delle modalita' di interazione proposte al fine di ottimizzare la complementarieta' e la sinergia con Centri afferenti agli altri ambiti tematici quali nodi della costituenda rete, nonche' degli strumenti previsti per rendere immediatamente visibile la partecipazione del Centro alla rete e consentire l'accesso facilitato ai servizi, alle informazioni e alle competenze rese disponibili dagli altri Centri partecipanti alla rete; del contributo fornito dalle eccellenze scientifiche collegate al Centro nell'ambito tematico di riferimento; del contributo fornito dagli organismi pubblici e i soggetti imprenditoriali collegati al Centro nell'ambito tematico di riferimento; della pianificazione delle attivita', relativa tempistica e costi (max 50 punti);
b) modalita' e termini di avvio del Centro con riferimento all'adeguatezza e rispondenza: della pianificazione delle attivita' e relativa tempistica rispetto alle finalita' della fase di avvio; degli strumenti previsti in relazione alle modalita' indicate; della tipologia di attivita' e strumenti previsti per diffondere presso le PMI informazioni sui prodotti e servizi sviluppati dal Centro di competenza tecnologica; dei criteri con cui verranno selezionate le PMI che faranno richiesta di sperimentare e/o fruire dei prodotti e/o servizi sviluppati dal Centro; le modalita' con cui il Centro effettua la valutazione dell'impatto delle attivita' avviate in relazione sia al Centro sia alla rete. (max 50 punti).
Al termine della seconda fase di valutazione il Gruppo di lavoro individua per ciascun ambito tematico le proposte cofinanziabili nel rispetto dei criteri e delle determinazioni di cui ai precedenti punti 1, 2, 3 e 6. 13. Modalita' e termini di presentazione delle proposte.
Per la presentazione delle proposte, il soggetto responsabile dell'intervento deve inviare la documentazione prevista al precedente punto 10 «Documentazione per la presentazione delle proposte» per posta elettronica all'indirizzo sespar.upoc@miur.it, riportando in oggetto la seguente dizione «Misura II.3 - Avviso pubblico per la realizzazione di Centri di competenza».
La stessa documentazione - in copia originale e tre copie conformi - dovra' pervenire al Ministero dell'universita' e della ricerca - Dipartimento per l'universita', l'alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca scientifica e tecnologica - Direzione generale per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca - Ufficio VII Programmi operativi comunitari per le aree sottoutilizzate cofinanziate con fondi strutturali, piazzale Kennedy n. 20 - 00144 Roma entro il 20 novembre 2006 in apposito plico contenente all'esterno i riferimenti del soggetto proponente e la dicitura: «Programma operativo nazionale per le regioni dell'Obiettivo 1 «Ricerca scientifica, sviluppo tecnologico, alta formazione» 2000-2006; Asse II - Rafforzamento del sistema scientifico e di alta formazione. Misura II.3 - Centri di competenza tecnologica - Risposta all'avviso n. 1854/2006 avviso pubblico per la realizzazione dei centri di competenza».
In caso di difformita' rilevata tra la documentazione inviata per posta elettronica e la documentazione cartacea, fara' fede quanto ricevuto in formato cartaceo. 14. Disposizioni particolari.
Le proposte devono avere la caratteristica della cantierabilita'.
Il Ministero puo' procedere alla revoca del finanziamento nel caso in cui, entro il dodicesimo mese dalla data di trasmissione del decreto direttoriale di concessione del cofinanziamento, non siano state rendicontate spese ammissibili per almeno il 20% del costo complessivo della proposta. 15. Obblighi del soggetto responsabile del progetto.
I rapporti tra il soggetto responsabile/coordinatore dell'intervento e il Ministero saranno regolati da apposito Disciplinare, allegato al decreto direttoriale di concessione del cofinanziamento. 16. Informazioni e chiarimenti.
Ogni richiesta di informazioni relativa al presente Avviso dovra' essere inoltrata al Ministero esclusivamente via e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: sespar.upoc@miur.it 17. Definizione di PMI.
Ai sensi del presente Avviso vale la definizione delle microimprese, piccole imprese e medie imprese adottata dalla Commissione e riportata in Allegato al Regolamento (CE) n. 364/2004 del 25 febbraio 2004 che modifica il Regolamento (CE) n. 70/2001 per quanto concerne l'estensione del suo campo di applicazione agli aiuti alla ricerca e sviluppo (GUCE L63 del 28 febbraio 2004 Pagg. 22-29). 18. Allegati.
I seguenti Allegati sono reperibili sul sito del Ministero ai seguenti indirizzi:
www.miur.it;
www.ponricerca.miur.it.
Allegato A - Domanda di ammissione a cofinanziamento
Allegato B - Schema per la redazione dell'elaborato progettuale, Sezione «Individuazione del Centro di competenza tecnologica» (comprensivo dei relativi piani finanziari.
Allegato C - Schema per la redazione dell'elaborato progettuale, Sezione «Definizione e avvio della Rete dei Centri di competenza tecnologica» (comprensivo del relativo piano finanziario.
Allegato - D Schema per la redazione dell'elaborato progettuale, Sezione «Avvio del Centro di competenza tecnologica».
Il direttore generale: Criscuoli
 
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