Gazzetta n. 229 del 2 ottobre 2006 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA |
DECRETO 18 settembre 2006 |
Riconoscimento, alla sig.ra Beqiraj Evis, di titolo di studio estero, quale titolo abilitante per l'esercizio in Italia della professione di avvocato. |
|
|
IL DIRETTORE GENERALE della giustizia civile
Visto il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero e successive integrazione; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394 recante norme di attuazione del citato decreto legislativo n. 286/1998, a norma dell'art. 1, comma 6 e successive integrazioni; Visto altresi' il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115, di attuazione della direttiva n. 89/48/CEE del 21 dicembre 1988 relativa ad un sistema generale di riconoscimento di diplomi di istruzione superiore che sanzionano formazioni professionali di durata minima di tre anni; Vista l'istanza della sig.ra Beqiraj Evis, nata a Valona (Albania) il 24 giugno 1976, cittadina albanese, diretta ad ottenere, ai sensi dell'art. 39 in combinato disposto con l'art. 12 del decreto legislativo n. 115/1992, il riconoscimento del titolo di «Avokat», conseguito in Albania, ai fini dell'accesso all'albo e l'esercizio della professione in Italia di avvocato; Considerato che la richiedente e' in possesso del titolo accademico «Laura in giurisprudenza», conseguito presso l'«Alma Mater Studiorum» di Bologna in data 10 ottobre 2002 e che detto titolo e' stato riconosciuto equipollente in Albania ed inoltre e' in possesso di un master in «Diritto ed economia dei trasporti e della logistica» presso la medesima universita' nell'anno accademico 2002-2003; Considerato che la richiedente e' in possesso del titolo professionale albanese di «Avokat» rilasciato dalla «Dhoma Kombetare e Avokateve» della Repubblica di Albania dal 4 dicembre 2004; Viste le conformi determinazioni delle conferenze dei servizi nelle sedute del 20 settembre 2005 e del 7 settembre 2006; Considerato il conforme parere del Consiglio nazionale forense, nelle conferenze dei servizi di cui sopra; Considerato che la richiedente possiede un permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Milano rinnovato in data 28 luglio 2006, con scadenza il 24 settembre 2006 per turismo; Visto l'art. 3, comma 4 del decreto legislativo n. 286/1998 e successive integrazioni che prevede la definizione annuale delle quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato per motivi di turismo; Visto l'art. 49, comma 3 del decreto del Presidente della Repubblica del 31 agosto 1999, n. 394 e successive integrazioni; Visto l'art. 6, n. 2 del decreto legislativo n. 115/1992, sopra indicato; Decreta:
Art. 1. Alla sig.ra Beqiraj Evis, nata a Valona (Albania) il 24 giugno 1976, cittadina albanese, e' riconosciuto il titolo professionale di cui in premessa quale titolo valido per l'iscrizione all'albo degli avvocati e l'esercizio della professione in Italia, fatta salva la perdurante validita' del permesso di soggiorno e il rispetto delle quote dei flussi migratori. |
| Art. 2. Il riconoscimento di cui al precedente articolo e' subordinato al superamento di una prova attitudinale sulle seguenti materie: 1) diritto civile, 2) diritto penale, 3) diritto costituzionale, 4) diritto commerciale, 5) diritto del lavoro, 6) diritto amministrativo, 7) diritto processuale civile, 8) diritto processuale penale, 9) diritto internazionale privato, 10) deontologia e ordinamento forense; |
| Art. 3. La prova si compone di un esame scritto e orale da svolgersi in lingua italiana. Le modalita' di svolgimento dell'uno e dell'altro sono indicate nell'allegato A, che costituisce parte integrante del presente decreto. Roma, 18 settembre 2006 Il direttore generale: Papa |
| Allegato A
a) La candidata, per essere ammessa a sostenere la prova attitudinale, dovra' presentare al Consiglio nazionale domanda in carta legale, allegando la copia autenticata del presente decreto. La commissione, istituita presso il Consiglio nazionale, si riunisce su convocazione del presidente per lo svolgimento delle prove di esame, fissandone il calendario. Della convocazione della commissione e del calendario fissato per le prove e' data immediata notizia all'interessata, al recapito da questi indicato nella domanda. La prova scritta verte nello svolgimento di elaborati su una materia a scelta della candidata, tra le seguenti materie: 1) diritto civile, 2) diritto penale, 3) diritto amministrativo (sostanziale e processuale) 4) diritto processuale civile, 5) diritto processuale penale. La prova orale verte nella discussione di brevi questioni pratiche su una materia a scelta della candidata tra le seguenti: 1) diritto civile, 2) diritto penale, 3) diritto costituzionale, 4) diritto commerciale, 5) diritto del lavoro, 6) diritto amministrativo, 7) diritto processuale civile, 8) diritto processuale penale, 9) diritto internazionale privato e su deontologia e ordinamento forense. b) La commissione rilascia all'interessata certificazione dell'avvenuto superamento dell'esame, al fine dell'iscrizione all'albo degli avvocati. |
|
|
|