Gazzetta n. 227 del 29 settembre 2006 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 18 luglio 2006 |
Annullamento straordinario, per illegittimita' e a tutela dell'unita' dell'ordinamento, dei commi 5 e 6 dell'articolo 7 dello statuto del comune di Jesi. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l'art. 138 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Visto l'art. 2, comma 3, lettera p), della legge 23 agosto 1988, n. 400; Visto l'art. 7 dello statuto del comune di Jesi, come modificato dalla deliberazione consiliare n. 153 in data 26 luglio 2005, nella parte in cui riconosce ai cittadini stranieri non comunitari e agli apolidi il diritto di elettorato attivo e passivo nell'elezione dei consigli circoscrizionali; Udito il parere n. 555/2006 del Consiglio di Stato, espresso nell'adunanza della sezione I in data 5 aprile 2006, il cui testo e' allegato al presente decreto e le cui considerazioni si intendono qui integralmente riprodotte; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 14 luglio 2006; Sulla proposta del Ministro dell'interno; Decreta: E' disposto l'annullamento straordinario, per illegittimita' e a tutela dell'unita' dell'ordinamento, dei commi 5 e 7 dell'art. 7 dello statuto del comune di Jesi, nonche' del comma 4 del medesimo art. 7, limitatamente alle parole «nonche' i cittadini stranieri non comunitari o apolidi che abbiano risieduto legalmente e abitualmente in Italia nei sei anni precedenti rispetto alla data di svolgimento della consultazione, di cui almeno due nel territorio comunale, e che ne abbiano fatto richiesta». Il presente decreto, previa registrazione da parte della Corte dei conti, sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Dato a Roma, addi' 18 luglio 2006 NAPOLITANO Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri Amato, Ministro dell'interno Registrato alla Corte dei conti il 27 luglio 2006 Ministeri istituzionali, Interno, registro n. 9, foglio n. 314 |
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