Gazzetta n. 197 del 25 agosto 2006 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 29 marzo 2006
Primo programma delle infrastrutture strategiche - (legge n. 443/2001) - Riassetto del sistema di accesso alle aree operative del bacino portuale di Voltri. (Deliberazione n. 84/06).

IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443, che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001 e ad autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione delle opere incluse nel programma approvato da questo Comitato, prevede, in particolare, che gli interventi medesimi siano compresi in intese generali quadro tra il Governo e ogni singola regione o provincia autonoma, al fine del congiunto coordinamento e realizzazione delle opere;
Visto il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
Visti, in particolare, l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita', come modificato - da ultimo - dal decreto legislativo 27 dicembre 2004, n. 330;
Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un Codice unico di progetto (CUP);
Visto l'art. 4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350, e visti in particolare i commi 134 e seguenti, ai sensi dei quali la richiesta di assegnazione di risorse a questo Comitato, per le infrastrutture strategiche che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei relativi futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato;
Visto il decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189, recante modifiche e integrazioni al decreto legislativo n. 190/2002;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 supplemento ordinario), con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il 1° Programma delle infrastrutture strategiche, che, all'allegato 1, ricomprende la voce «Hub portuale - allacciamenti plurimodali Genova-Savona-La Spezia» con un costo di 1.807,599 Meuro e nell'allegato 2, include, tra gli interventi concernenti la regione Liguria, nell'ambito del «Hub - portuali allacciamenti plurimodali Genova», la voce «Allacci plurimodali e adeguamenti piastra logistica Porto di Genova»;
Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP (Codice unico di progetto), che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel 1° Programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la delibera 27 maggio 2004, n. 11 (Gazzetta Ufficiale n. 230/2004), con la quale questo Comitato ha approvato lo schema tipo di piano economico-finanziario ai sensi del richiamato art. 4, comma 140, della legge n. 350/2003;
Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004) con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno il 14 marzo 2003, di concerto con il Ministro della giustizia ed il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, e successive modificazioni ed integrazioni, con il quale, in relazione al disposto dell'art. 15, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002, e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
Vista la sentenza 25 settembre 2003, n. 303, con la quale la Corte costituzionale, nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001 ed ai decreti legislativi attuativi, si richiama all'imprescindibilita' dell'intesa tra Stato e singola regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa anche essere successiva ad un'individuazione effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera sono da considerare inefficaci finche' l'intesa non si perfezioni;
Vista la nota 5 novembre 2004, n. 001/3001/1, con la quale il coordinatore del predetto Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere espone le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
Vista la nota 23 gennaio 2006, n. 44, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso, tra l'altro, la relazione istruttoria sul progetto preliminare dell'intervento «Riassetto del sistema di accesso alle aree operative del bacino portuale di Voltri», proponendone l'approvazione con prescrizioni;
Considerato che l'opera di cui sopra e' compresa nell'Intesa generale quadro tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la regione Liguria sottoscritta il 6 marzo 2002;
Considerato che questo Comitato ha conferito carattere programmatico al quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta delibera n. 121/2001, riservandosi di procedere successivamente alla ricognizione delle diverse fonti di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
Udita la relazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti che non propone al momento assegnazione di risorse, ritenendo di rinviare il finanziamento all'approvazione del progetto definitivo;
Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze;

Prende atto

delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare:
sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
che il tracciato del nuovo viadotto di collegamento del bacino di Voltri con il casello autostradale interessa un'area altamente antropizzata, situata ad ovest del centro storico di Genova di particolare interesse dal punto di vista dell'integrazione tra attivita' portuali e tessuto urbano circostante;
che il nuovo intervento attraversa tre aree completamente diverse, in quanto, nel primo tratto, e' prossimo ad un ambito a prevalente funzione urbana, servito dall'autostrada e dalla via Aurelia, mentre nel secondo tratto interseca l'area di rispetto delle ferrovie statali e nel terzo ricade all'interno dell'area demaniale (recentemente nella competenza dell'autorita' portuale di Genova) e si sviluppa nella parte dell'area portuale genovese a prevalente vocazione commerciale cioe' nel porto di Voltri;
che il progetto di un nuovo collegamento tra il porto di Voltri e il casello autostradale nasce dall'esigenza di rendere possibile l'attuazione del progetto di riorganizzazione predisposto dalle Ferrovie dello Stato, che intendono potenziare il parco ferroviario, con la realizzazione di nuovi raccordi con le linee ferroviarie interne ed esterne al porto di Voltri, la costruzione della nuova stazione per il servizio metropolitano e traslazione della linea Genova-Ventimiglia, progetto che consentira' la traslazione dell'Aurelia verso sud e la creazione di zone a verde e che appare coerente con i programmi dell'autorita' portuale di potenziamento del traffico di TEU e i piani del comune di Genova di assicurare condizioni di migliore viabilita';
che il progetto sottoposto a questo Comitato mira dunque a realizzare un collegamento che non interferisca con l'area su cui dovra' in prosieguo ricadere il fascio di binari merci, mentre le funzioni d'uso della nuova infrastruttura sono le stesse dell'esistente: collegare l'area portuale direttamente all'autostrada, a servizio del traffico a destinazione portuale, composto in gran parte da mezzi commerciali;
che il progetto preliminare dell'opera e' stato trasmesso in data 10 marzo 2003 dall'autorita' portuale di Genova, in qualita' di soggetto aggiudicatore, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e alle altre amministrazioni interessate ed e' stato altresi' trasmesso a Rete ferroviaria italiana (R.F.I. S.p.a.), che detta autorita' indica quale unico ente interferito;
che il progetto predetto, ai sensi della normativa regionale in materia, non deve essere sottoposto ad alcuna procedura di V.I.A., come confermato nella delibera di giunta regionale della Liguria 30 maggio 2003, n. 580;
che la regione Liguria, con la citata delibera n. 580/2003, ha espresso parere favorevole, con prescrizioni di carattere ambientale ed urbanistico-territoriale alle quali il soggetto aggiudicatore dovra' attenersi nella fase di progetto definitivo;
che parere favorevole sul progetto all'esame hanno espresso la soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio della Liguria e la Soprintendenza per i beni archeologici della Liguria, rispettivamente con nota 1° luglio 2003, n. 3837, e 18 febbraio 2005, n. 1353;
che R.F.I. S.p.a. con nota 22 marzo 2004 n. DMA/DCI GE/TE.AO.3/00645, ha espresso parere favorevole in quanto l'opera risulta compatibile sia con gli impianti ferroviari attuali sia con il futuro riassetto degli stessi secondo quanto previsto nel menzionato progetto di «potenziamento infrastrutturale VoltriBrignole»;
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti riporta, in apposito allegato alla relazione istruttoria, le prescrizioni da formulare in sede di approvazione del progetto preliminare all'esame;
sotto l'aspetto attuativo:
che il soggetto aggiudicatore viene individuato in autorita' portuale di Genova;
sotto l'aspetto finanziario:
che il costo dell'intervento «Riassetto del sistema di accesso alle aree operative del bacino portuale di Voltri» e' quantificato in 19.938.647,00 euro di cui 17.751.300,00 quale importo per lavori a base d'appalto e 2.187.347,00 per somme a disposizione;
che l'intero costo, come evidenziato nella scheda ex delibera n. 63/2003, viene presupposto a carico delle risorse destinate all'attuazione del Programma;
Delibera:

1. Approvazione progetto preliminare.
1.1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002, come modificato dal decreto legislativo n. 189/2005, nonche' ai sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, come modificato, da ultimo, dal decreto legislativo n. 330/2004, e' approvato, con le prescrizioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche ai fini dell'attestazione di compatibilita' ambientale e dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio il progetto preliminare dell'intervento «Riassetto del sistema di accesso alle aree operative del bacino portuale di Voltri».
E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-regione sulla localizzazione dell'opera.
1.2. Ai sensi del citato art. 3, comma 3, del decreto legislativo n. 190/2002 l'importo di 19.938.647 euro, di cui alla precedente «presa d'atto», costituisce il limite di spesa dell'intervento.
1.3. Le prescrizioni citate al punto 1.1, cui e' condizionata l'approvazione del progetto sono riportate nell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera, e debbono essere sviluppate nella fase della progettazione definitiva. 2. Assegnazione CUP.
L'approvazione del progetto preliminare di cui al punto 1.1 e' subordinata all'assegnazione del CUP che il soggetto aggiudicatore e' tenuto a richiedere entro trenta giorni dalla pubblicazione della presente delibera nella Gazzetta Ufficiale.
Il CUP assegnato, ai sensi della delibera n. 24/2004 citata nelle premesse, va evidenziato nella documentazione amministrativa e contabile riguardante l'opera approvata. 3. Copertura finanziaria.
La decisione sull'assegnazione di contributi a valere sulle risorse destinate all'attuazione del Programma delle infrastrutture strategiche, come richiesto dallo stesso Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, viene rinviata alla fase di esame del progetto definitivo e verra' adottata anche in relazione alle risultanze del piano economico-finanziario previsto dall'art. 4, comma 134 e seguenti, della legge n. 350/2003.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' a trasmettere detto piano anche nella versione analitica prevista dalla citata delibera n. 11/2004. 4. Disposizioni finali.
4.1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto preliminare approvato con la presente delibera.
4.2. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in sede di approvazione della progettazione definitiva, provvedera' alla verifica di ottemperanza alle prescrizioni di cui al citato allegato.
4.3. Il suddetto Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
4.4. Questo Comitato si riserva, in fase di approvazione del progetto definitivo dell'opera e in adesione alle richieste rappresentate nella citata nota del coordinatore del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di dettare prescrizioni intese a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo, tra l'altro, lo svolgimento di accertamenti anche nei confronti degli eventuali subcontraenti e subaffidatari, indipendentemente dall'importo dei lavori, e forme di monitoraggio durante la realizzazione dei lavori.
Roma, 29 marzo 2006

Il Presidente
Berlusconi

Il segretario del CIPE
Baldassarri

Registrata alla Corte dei conti il 26 luglio 2006 Ufficio di controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 5 Economia e finanze, foglio n. 142
 
Allegato

PRESCRIZIONI PROPOSTE DAL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI
TRASPORTI

Prescrizioni di carattere tecnico.
Si dovra' approfondire una maggiore definizione degli svincoli a mare e degli innesti con la viabilita' interna al bacino portuale, individuando lo schema funzionale degli accessi e le percorrenze dei mezzi; in particolare la discesa delle rampe dovra' essere raccordata in modo funzionale al terminal contenitori verso levante e al terminal Ro-Ro a sud, in modo da favorire l'accumulo dei mezzi pesanti evitando pertanto la generazione di effetti coda.
Si dovra' effettuare una verifica delle soluzioni adottate per l'infrastruttura, sia in termini dimensionali che strutturali, in rapporto alle effettive esigenze connesse alle attivita' portuali ed agli interventi previsti sulle aree ad esse destinate.
In fase di progettazione definitiva, si dovra' attentamente verificare la congruenza tecnica tra il progetto in commento e l'infrastruttura delle FS - RFI - Italferr relativa al Nodo di Genova (anch'essa inserita quale opera di preminente interesse nazionale di cui alla legge n. 443/2001).
In fase di progettazione definitiva dovranno essere previsti i necessari raccordi tra le rampe ad uso cittadino di uscita del casello e la nuova viabilita' che sostituisce l'attuale Aurelia, e cio' al fine di evitare interferenze fra i flussi di traffico urbano e portuali.
La scelta di classificare la nuova arteria come strada di tipo «B» (extraurbana principale), in quanto trattasi di viabilita' all'interno del centro abitato, dovra' ricadere tra quelle previste in ambito urbano e rispettare le corrispondenti caratteristiche tecniche.
Si dovra' realizzare un franco minimo di altezza utile non minore di m 5,10 sulla sottostante viabilita' cittadina.
Relativamente alla modificata disciplina della circolazione stradale comunale (strada Aurelia), sara' necessario redigere apposito progetto esecutivo della segnaletica stradale secondo le indicazioni della Direzione territorio, mobilita', sviluppo economico e ambiente. Prescrizioni di carattere ambientale.
Compensazione e mitigazione: si dovra' dedicare particolare attenzione agli aspetti connessi all'impatto acustico conseguente al transito dei mezzi soprattutto nei tratti in prossimita' degli edifici esistenti posti a monte dell'Aurelia. Al fine di limitare il piu' possibile gli impatti, dovranno essere previste opere di mitigazione ed accorgimenti tecnici idonei a tale scopo.
Geologia, idrogeologia ed acque superficiali:
si dovra' integrare alla documentazione geologica, una relazione geotecnica contenente la caratterizzazione geotecnica dei materiali sciolti e geomeccanica del substrato roccioso, necessarie al fine di permettere la verifica statica esecutiva delle opere di fondazione, previste su pali;
l'opera non dovra' interferire con la tombinatura del rio Madonnette e con gli eventuali adeguamenti che dovessero realizzarsi. In tal senso, le opere di fondazione e strutturali non potranno essere realizzate a distanza inferiore a metri quattro previsti dal regio decreto n. 523/1904. In alternativa il progetto definitivo dovra' dimostrare, mediante verifica idraulica, che le opere non interferiscono con la sezione utile a smaltire la portata duecentennale e non potranno essere realizzati nuovi tratti di copertura; nel caso le opere interessino, anche in proiezione, proprieta' del demanio idrico dello Stato, dovranno essere indicati i concessionari;
relativamente alla modificata disciplina della circolazione stradale comunale (strada Aurelia), sara' necessario redigere apposito progetto esecutivo della segnaletica stradale secondo le indicazioni della Direzione territorio, mobilita', sviluppo economico e ambiente.
Prescrizioni di carattere archeologico e tutela del patrimonio storico-artistico ed architettonico:
si dovra' approfondire l'analisi e lo studio relativamente alle misure di salvaguardia degli aspetti paesistico-ambientali degli intorni delle ville esistenti Podesta', Doria e Piccardo, adottando soluzioni atte a garantire tale tutela;
data la vicinanza del viadotto con le citate ville Doria, Podesta' e Piccardo, sottoposte a tutela, si dovra' verificare il vincolo ai sensi del titolo 1° del decreto legislativo n. 490/1999 ex legge n. 1089/1939 e, qualora necessario, richiedere nulla osta da parte della Soprintendenza; si dovra' verificare altresi' la possibilita' di percorrere soluzioni di tipo alternativo;
si prescrive l'esame di carotaggi, sull'area oggetto di realizzazione del sistema di accesso, da parte di uno specialista in geoarcheologia, dall'analisi dei quali la Soprintendenza per i beni archeologici della Liguria potra' ritenere di coordinare le fasi di scavo dei plinti a partire dalle quote ritenute sensibili.
 
Gazzetta Ufficiale Serie Generale per iPhone