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| Gazzetta n. 197 del 25 agosto 2006 (vai al sommario) |  | COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |  | DELIBERAZIONE 29 marzo 2006 |  | Primo  programma  delle  opere  strategiche  (legge  n.  443/2001)  - Approvazione  progetto  definitivo  «Terzo  valico dei Giovi» - Linea AV/AC Milano-Genova. (Deliberazione n. 80/06). |  | 
 |  |  |  | IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 Vista  la  legge  21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. legge obiettivo»), che,  all'art.  1,  ha  stabilito  che  le infrastrutture pubbliche e private  e  gli  insediamenti  strategici  e  di preminente interesse nazionale,  da  realizzare  per  la modernizzazione e lo sviluppo del Paese,  vengano  individuati  dal  Governo  attraverso  un  programma formulato  secondo  i  criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello  stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede  di  prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
 Vista  la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 11, abroga il comma 2  dell'art.  131  della  legge  23 dicembre  2000,  n.  388, e autorizza  la  prosecuzione  delle  concessioni  rilasciate  alla TAV S.p.a.  dall'ente Ferrovie dello Stato il 7 agosto 1991 e il 16 marzo 1992,  ivi comprese le successive modificazioni ed integrazioni, ed i sottostanti  rapporti  di  general  contracting  instaurati dalla TAV S.p.a. pertinenti le opere di cui all'art. 2, lettera h), della legge 17 maggio  1985,  n.  210, e successive modificazioni e che, all'art. 13,  reca  modifiche  al  menzionato  art. 1 della legge n. 443/2001, oltre   ad   autorizzare  limiti  di  impegno  quindicennali  per  la progettazione  e  la  realizzazione delle opere incluse nel programma approvato  da  questo Comitato e per interventi nel settore idrico di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
 Visto  il  decreto  legislativo  20 agosto  2002, n. 190, attuativo dell'art.   1  della  menzionata  legge  n.  443/2001,  e  successive modificazioni ed integrazioni;
 Visti,  in  particolare,  l'art.  1 della citata legge n. 443/2001, come  modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria  e  la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato  al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
 Visto l'art. 75 della legge 27 dicembre 2002, n. 289;
 Visto  l'art.  11  della  legge  16 gennaio  2003,  n.  3,  recante «Disposizioni  ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo  il  quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere  dotato  di  un  codice unico di progetto (CUP);
 Vista la legge 23 dicembre 2005, n. 266, e visti, in particolare:
 - l'art.   1,   commi 79-83,  che  stabiliscono  la  fusione  per incorporazione  di Infrastrutture S.p.a. in Cassa Depositi e Prestiti S.p.a. e disciplinano le funzioni conseguenti a tale fusione;
 - l'art. 1, comma 84, che concede a Ferrovie dello Stato S.p.a. o a  societa'  del  gruppo contributi quindicennali per la prosecuzione degli  interventi  relativi al «Sistema alta velocita/alta capacita», nonche'  ulteriori  contributi  per  il finanziamento delle attivita' preliminari  e  delle attivita' e lavori da avviare in via anticipata per le linee AV/AC Milano-Genova e Milano-Verona;
 Visto   il   decreto  emanato  il  24 novembre  2004  dal  Ministro dell'economia  e  delle  finanze  di  concerto  con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti che estende alle linee «Milano-Genova: 3°  Valico dei Giovi» e «Milano-Verona», compresi gli adeguamenti del nodo  di Verona, le modalita' di intervento gia' previste nel decreto 23 dicembre  2003, n. 117248, relativo alla «linea alta velocita/alta capacita'   Torino-Milano-   Napoli»,   e  integra  il  contratto  di finanziamento  tra  lnfrastrutture  S.p.A.,  RFI S.p.a. e TAV S.p.a., determinando l'importo complessivo finanziabile in 36.000 Meuro;
 Vista  la  delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002,  supplemento  ordinario),  con  la quale questo Comitato, ai sensi  dell'art.  1  della  legge  n.  443/2001,  ha  approvato il 1° Programma  delle  opere  strategiche,  che  include,  nell'ambito del «Corridoio  plurimodale  tirrenico-Nord  Europa»  alla  voce «Sistemi ferroviari»,   l'asse   ferroviario  Ventimiglia-Genova-Novara-Milano (Sempione);
 Vista  la  delibera  25 luglio  2003,  n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003)  con  la  quale  questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere  ai  fini della vigilanza sull'esecuzione dei lavori inclusi nel 1° Programma delle infrastrutture strategiche;
 Vista  la  delibera  29 settembre 2003, n 78 (Gazzetta Ufficiale n. 16/2004),  con  la  quale  e'  stato  approvato  con  prescrizioni  e raccomandazioni, il progetto preliminare del «Terzo Valico dei Giovi» -  linea  alta  velocita/alta  capacita'  Milano  Genova» ed e' stato definito in 4.719 Meuro il costo dell'opera;
 Vista  la  delibera  18 marzo  2005,  n.  1  (Gazzetta Ufficiale n. 150/2005), con la quale questo Comitato ha approvato, tra l'altro, il dossier    di    valutazione    economico-finanziaria   della   linea «Milano-Genova: 3° Valico dei Giovi»;
 Vista  la  delibera  3 agosto  2005,  n. 118 (Gazzetta Ufficiale n. 8/2006),  con  la  quale  questo  Comitato ha approvato l'adeguamento monetario   del   costo   del   progetto   preliminare   della  linea «Milano-Genova:  3° Valico dei Giovi» per l'importo aggiuntivo di 148 Meuro  - adeguamento che ha portato il costo complessivo dell'opera a 4.867  Meuro,  comunque  ricompreso  nel  limite indicato dal decreto interministeriale  del  24 novembre  2004  prima  richiamato  - ed ha invitato il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti a formulare le  definitive  proposte sull'incremento del costo delle prescrizioni in occasione della sottoposizione del progetto definitivo;
 Vista la nota 12 settembre 2005, n. AD/A0011/P/2005/0001023, con la quale RFI S.p.a. ha trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti   e   a   questo   Comitato   il   dossier  di  valutazione economico-finanziaria  della  linea  AV/AC «Milano-Genova» redatto in aggiornamento di quello approvato con la citata delibera n. 1/2005;
 Vista  la  nota 19 dicembre 2005, n. STM/TF/GC cp 632, con la quale il  Ministero  delle  infrastrutture  e dei trasporti ha trasmesso la relazione  istruttoria  relativa  al  progetto definitivo della linea AV/AC  «Milano-Genova: 3° Valico dei Giovi», chiedendo l'approvazione ai  sensi  e  per  gli effetti dell'art. 4 del decreto legislativo n. 190/2002  e  quantificando  in  112  Meuro  il costo aggiuntivo delle prescrizioni  si' che il valore complessivo dell'opera viene indicato in 4.979 meuro;
 Vista  la  nota  2 febbraio  2006,  STM/TF/GC.cp  n. 81, del citato Ministero,   concernente  l'Approvazione  progetto  definitivo  Terzo valico  dei  Giovi linea alta velocita/alta capacita' Milano-Genova - supplemento  di istruttoria sul maggior costo dell'accoglimento delle prescrizioni derivanti dal progetto definitivo»;
 Vista  la  nota  8 febbraio  2006,  n. 17847/2006/sp, del Ministero delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  in  cui e' precisato che il valore  aggiuntivo delle prescrizioni di cui alla delibera n. 78/2003 viene  contenuto  in  95  Meuro,  al  fine  di non superare il limite indicato    per   l'intero   sistema   AV/AC   nel   citato   decreto interministeriale del 24 novembre 2004, e che l'onere residuale di 17 Meuro resta a carico del soggetto aggiudicatore;
 Preso  atto che, con nota 28 marzo 2006 indirizzata ai titolari del Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  e  del Ministero dell'economia e delle finanze e della quale copia viene consegnata in seduta,  FS  S.p.a.  ha  riferito  in  ordine  alla  nuova offerta di garanzie  avanzata  dal  Consorzio  COCIV  per la puntuale e corretta esecuzione  dei  lavori relativi al progetto della linea AV/AC «Terzo Valico dei Giovi»;
 Considerato  che  il  CUP  assegnato  al  progetto  e' il seguente: F81H92000000008;
 Udita   la  relazione  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei trasporti,  che  -  tra l'altro - dichiara di condividere i contenuti della nota di FS S.p.a. sopra citata;
 Acquisita  in  seduta  l'intesa  del Ministro dell'economia e delle finanze;
 Delibera:
 
 1. Approvazione progetto definitivo.
 1.1  Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 del decreto legislativo n.  190/2002,  e  successive  modificazioni,  nonche'  ai  sensi  del combinato  disposto degli articoli 10 e 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, come modificato dal decreto legislativo n.  330/2004, e' approvato - con le prescrizioni e le raccomandazioni proposte  dal  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - anche ai   fini  della  dichiarazione  di  pubblica  utilita'  il  progetto definitivo  del  «Terzo  Valico  dei Giovi - linea alta velocita/alta capacita' Milano-Genova» per il valore di 4.962 Meuro. L'approvazione sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione di tutte le opere (prestazioni e attivita) previste nel progetto approvato.
 1.2  Le  prescrizioni  citate  al  punto  1.1,  cui e' condizionata l'approvazione   del   progetto,   sono   riportate  nella  parte  1ª dell'allegato 1, che forma parte integrante della presente delibera.
 Le  varianti  derivanti dall'attuazione delle suddette prescrizioni sono  approvate  dall'autorita'  espropriante  ai fini della pubblica utilita'.
 Le  raccomandazioni  proposte  dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono riportate nella parte 2ª del citato allegato 1. Il soggetto  aggiudicatore,  qualora  ritenga di non poter dar seguito a qualcuna  di  dette  raccomandazioni,  fornira'  al riguardo puntuale motivazione,  in  modo  da  consentire  al  menzionato  Ministero  di esprimere  le proprie valutazioni e di proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative.
 1.3  E'  altresi'  approvato  il  programma della risoluzione delle interferenze    predisposto    dal   soggetto   aggiudicatore,   come sintetizzato  nel  cronoprogramma  che  costituisce l'allegato 2 alla relazione istruttoria. 2. Aspetti finanziari.
 2.1  Gli  aspetti  finanziari  sono disciplinati dalle disposizioni citate  in premessa ed in particolare dall'art. 1, commi 79-84, della legge n. 266/2005.
 2.2    Tenuto    conto    che    il    dossier    di    valutazione economico-finanziario  e'  stato  redatto,  secondo  le  prescrizioni derivanti  dalla  delibera  n.  78/2003,  nel settembre 2005 e quindi antecedentemente  all'entrata  in vigore della legge n. 266/2005, RFI procedera'  a  redigere un'ulteriore stesura del dossier medesimo che sia  adeguata  alla  nuova  normativa  di cui a detta legge e che sia calibrato sul valore di cui al punto 1.1. 3. Clausole finali.
 3.1  Il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad  assicurare,  per  conto  di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto definitivo approvato con la presente delibera.
 3.2  Il  soggetto  aggiudicatore provvedera', prima dell'inizio dei lavori,  a  fornire assicurazioni al predetto Ministero sull'avvenuto recepimento,   nel   progetto   esecutivo,   delle   prescrizioni   e raccomandazioni   riportate   nel   menzionato  allegato:  il  citato Ministero  procedera',  a sua volta, a dare comunicazione al riguardo alla segreteria di questo Comitato.
 3.3  Il  medesimo  Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di  vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa  citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
 3.4  Dovra'  essere  stipulato  apposito protocollo tra il soggetto aggiudicatore  e  la  prefettura  competente UTG, mirato a potenziare l'attivita'  di  monitoraggio al fine di prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalita' organizzata.
 
 Invita
 
 il   Ministro  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  a  vigilare, attraverso  la  Direzione  generale  del  trasporto  ferroviario  del Ministero   stesso   sul   reale  avanzamento  operativo  delle  fasi realizzative  dell'opera;  cio'  anche  in merito alla nuova garanzia offerta dal Consorzio Cociv.
 Roma, 29 marzo 2006
 
 Il Presidente
 Berlusconi
 
 Il segretario del CIPE
 Baldassarri
 
 Registrata alla Corte dei conti il 26 luglio 2006 Ufficio  di  controllo  Ministeri  economico-finanziari, registo n. 5 Economia e finanze, foglio n. 143
 |  |  |  | Allegato 1 
 PRIMO   PROGRAMMA   DELLE   OPERE  STRATEGICHE  (LEGGE  N.  443/2001) APPROVAZIONE PROGETTO DEFINITIVO «TERZO VALICO DEI GIOVI» LINEA AV/AC
 MILANO-GENOVA.
 
 Prescrizioni   e   raccomandazioni   proposte   dal  Ministero  delle infrastrutture e dei trasporti
 
 Parte 1ª
 PRESCRIZIONI
 
 1- Viabilita':
 a) Qualora  si  rendessero  necessari  in fase di realizzazione dell'opera  eventuali interventi di ripristino del manto stradale e/o opere d'arte, deteriorate a causa del transito dei mezzi di cantiere, si  dovra'  provvedere  al  ripristino  del manto stesso ovvero delle opere   d'arte   mediante   interventi   straordinari   ai  fini  del mantenimento dei livelli di sicurezza dell'opera viaria.
 b) Si  dovra'  prevedere un monitoraggio su tutta la viabilita' interessata  dai  mezzi  di cantiere al fine di garantire l'immediato intervento di manutenzione e ripristino del manto stradale.
 c) Prima  dell'inizio  delle  attivita'  si  dovranno elaborare «testimoniali  di  stato» sia sulle strade provinciali su cui saranno effettuati  interventi di adeguamento sia sugli edifici limitrofi che potrebbero  essere  interessati  da  eventuali  danni  causati  dalla realizzazione delle opere.
 d) Si  raccomanda  che,  in  conformita'  a quanto previsto dal codice  della  strada,  la  segnaletica  provvisoria  di cantiere sia realizzata e mantenuta di tipo adesivo.
 e) Qualora nella fase di adeguamento delle viabilita' o in fase di  realizzazione  dell'opera  ferroviaria  si  dovesse  prevedere la deviazione   del   traffico   su  viabilita'  secondarie,  si  dovra' provvedere  alla  manutenzione  del  manto  stradale  e  ad eventuali interventi di ripristino suddette viabilita'.
 f) Posto   che   il   progetto   definitivo,   evidenziando  le tempistiche,  le  sequenze  temporali  e  le  priorita'  delle  varie attivita',  prevede che le opere di cantierizzazione, la viabilita' e le  finestre di accesso alla linea ferroviaria AV/AC vengano eseguite prima  delle  opere  della  linea  ferroviaria  stessa,  il  soggetto aggiudicatore   provvedera'   alla   tempestiva  realizzazione  degli interventi  di  adeguamento della viabilita', obiettivo da conseguire sul  presupposto  che tutte le amministrazioni e gli enti interessati dalla  realizzazione  delle attivita' prioritarie prestino la massima collaborazione  per  il  mantenimento  delle tempistiche previste. Il mancato  completamento  di  tali interventi non dovra' in nessun caso pregiudicare l'avvio e l'esecuzione dei lavori di linea ferroviaria.
 g) Premesso che in prossimita' della confluenza tra il torrente Trasta  ed  il  rio  Ciliegia si riscontra un intervento non conforme alle   norme   del   Piano   di   bacino  del  Polcevera,  in  quanto l'allargamento  del  ponte cosi' come previsto non rispetta il franco di  sicurezza,  il progetto viene approvato, pur in deroga alle norme del  Piano  di  bacino,  a  condizione che alla fine dei lavori venga ripristinato alla situazione ante operam.
 h) Con  riferimento  all'intervento di nuova viabilita' sul rio Ruscarolo  a  monte della confluenza con il rio Battestu, il soggetto aggiudicatore,   in   sede  di  progetto  esecutivo,  dovra'  cercare soluzioni  tecniche  che  privilegino  soluzioni  a  cielo  aperto  a condizione  che  tali  interventi  siano  tecnicamente fattibili e in linea con i costi previsti.
 i) In   ambito   di   progetto   esecutivo   si  raccomanda  un approfondimento circa le opere di raccolta e smaltimento delle acque, specialmente  mediante  una  realizzazione  o miglioria delle cunette poste  a  monte  della  carreggiata, sia nella zona ove sono previsti allargamenti, sia in quella ove le sezioni attuali sono ritenute gia' idonee, in linea con i tempi e i costi previsti.
 2 - Cantieri:
 a) Per  quanto  concerne  l'area  di  cantiere  denominata CSP2 (cantiere di servizio di Borgo Fornari) funzionale alla realizzazione delle  opere  della galleria di valico sottese dal cantiere operativo di Castagnola, si dovra' verificare in accordo con il comune di Ronco Scrivia  l'eventuale disponibilita' di altra area con caratteristiche adeguate.
 b) In   fase   di   progettazione   esecutiva,  fermo  restando l'utilizzo  della ex S.S. 211 per accedere alla cava Romanellotta, si dovranno  approfondire gli aspetti relativi degli innesti delle piste di cantiere su detta ex S.S. 211.
 c) Nell'ambito  della  redazione  del  progetto  esecutivo,  il soggetto aggiudicatore dovra' esaminare la possibilita' di ridurre al minimo  l'intervento  di  tombinatura  del  Rio  Pradella, prevedendo l'utilizzo ove possibile di tratti a cielo aperto.
 d) Nell'ambito    del    progetto    esecutivo,   il   soggetto aggiudicatore  dovra' evitare ove possibile il ricorso a strutture di contenimento   (muri   in  c.a.)  eccessivamente  rigide,  impiegando tipologie  d'opera  con  maggiore  grado  di flessibilita' e con buon grado di reversibilita', come per esempio i muri di tipo cellulare.
 e) Gli interventi relativi alla realizzazione del cantiere COP4 («Moriassi»  e  «C.na Radimero») dovranno essere ispirati ai principi di  massima naturalizzazione. Dovra' essere permanentemente mantenuta in  efficienza  la  rete  di  regimazione  delle  acque meteoriche di ruscellamento  provenienti  e/o  interessate  dalle aree di cantiere, tali  acque  dovranno essere condotte negli impluvi naturali mediante canaline e/o fossi di scolo.
 f) Per  quanto riguarda gli interventi di ripristino ambientale delle  aree  di  cantiere  e  dei  siti  che risultassero degradati a seguito  della  realizzazione  dell'opera  in  progetto devono essere utilizzate specie arboree, arbustive ed erbacee autoctone adatte alle condizioni  stazionali;  inoltre, al fine di garantire la riuscita di questi  interventi  e  l'attecchimento  delle specie vegetali, dovra' essere  effettuata  una manutenzione obbligatoria per almeno due anni dal termine dei lavori di realizzazione delle opere a verde.
 g) Al   termine   dei   lavori   i   cantieri  dovranno  essere tempestivamente  smantellati e dovra' essere effettuato lo sgombero e lo   smaltimento   dei  materiali  utilizzati  per  la  realizzazione dell'opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Per quanto  riguarda  le aree di cantiere, quelle di deposito temporaneo, quelle  utilizzate  per  lo  stoccaggio  dei  materiali,  le piste di servizio  realizzate  per  l'accesso alla zona di intervento, nonche' ogni  altra  area  che risultasse degradata a seguito dell'esecuzione dei  lavori  in  progetto,  dovra'  essere effettuato quanto prima il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti.
 h) In  fase  di  cantiere,  in  alvei fluviali, dovranno essere messe  in  atto  opportune  misure  finalizzate  alla riduzione delle interferenze  con  il deflusso delle acque e contestualmente dovranno essere   previste,  di  concerto  con  gli  uffici  competenti  delle amministrazioni  interessate,  adeguate  misure  di protezione civile (procedure  di  gestione  del cantiere in occasione di allerta meteo) per garantire la pubblica e privata incolumita', calibrate in maniera specifica sul particolare e delicato assetto dell'alveo nella fase di realizzazione delle opere.
 i) In  fase  di  ripristino  delle  aree  di  cantiere, laddove tecnicamente  possibile  e  compatibilmente con l'utilizzo successivo dell'area,  si  dovra'  provvedere  all'eliminazione  delle strutture realizzate  per la predisposizione dei piazzali adibiti a cantiere, e alla  riprofilatura  del  versante nel rispetto della morfologia ante operam.
 j) Le  operazioni di recupero e ripristino delle aree adibite a cantiere    dovranno   includere   l'eliminazione   delle   eventuali tombinature  dei corsi d'acqua previste dal progetto definitivo ed il ritorno  a condizioni idrauliche, idrogeologiche e ambientali le piu' vicine alla situazione ante operam.
 k) Qualora  tecnicamente  possibile,  soprattutto  per le opere temporanee  di  contenimento  dei  versanti e dei rilevati, si dovra' fare  ricorso  a  tecniche  di  ingegneria naturalistica tradizionali ovvero  a  piu'  moderne forme di rinforzo delle terre (terre armate, terre  rinforzate,  ecc)  capaci  di garantire, oltre alla stabilita' dell'opera,   l'utilizzo  delle  terre  di  scavo,  il  miglioramento dell'inserimento  paesaggistico  ed  il  successivo  ripristino delle morfologie originali.
 l) Per  tutte le opere che permarranno alla fine dei lavori del terzo   valico,   indipendentemente   dal   contesto,  dovra'  essere privilegiato il rivestimento delle stesse con pietra a vista.
 m) Il   soggetto   aggiudicatore  dovra'  adottare,  come  gia' previsto  nel  progetto  definitivo,  tutte  le  misure precauzionali scelte  per  la  riduzione  dell'impatto  delle attivita' di cantiere poste  all'interno  dei corsi d'acqua e in loro prossimita' (cantieri mobili).
 n) In  fase  di  ripristino  delle  aree cantiere dovra' essere previsto  lo  smantellamento  e  la bonifica dei sistemi di tubazioni interrate (scarichi fognari).
 3 - Cave e siti di riqualifica ambientale:
 a) Per  quanto  concerne  l'approvvigionamento  degli  inerti e interventi  di  riqualifica  in  Liguria  si dovra' sottoscrivere una convenzione           tra           amministrazioni/cavatori/soggetto aggiudicatore/realizzatore  dell'opera;  l'amministrazione competente dovra'  prevedere  il rilascio delle autorizzazioni in tempo utile ai fini   del  rispetto  del  cronoprogramma  da  redigere  in  fase  di progettazione esecutiva.
 b) In   riferimento   al   sito  di  prelievo  inerti  in  loc. Romanellotta (comune di Pozzolo Formigaro) si evidenzia che tale sito ricade  nel vincolo ex legge 1497/1939 «Zona circostante l'autostrada Milano-Genova lungo il fiume Scrivia» - decreto ministeriale 8 giugno 973,  nel  comune  di  Pozzolo  Formigaro  (Alessandria); si richiede pertanto  espressamente  che  a  fine intervento il sito conservi dal punto di vista ambientale la sua piena vocazione agraria/naturale; in particolare  la  fase  di  riporto  di  materiali dovra' conservare i profili attuali di campagna e l'assetto preesistente anche in termine di riconferma degli elementi costituenti il disegno agrario dell'area (fossi, alberate, formazioni arbustive, reticolo viario, etc.).
 c) L'utilizzo del sito di riserva Cascina Marinona in comune di Sale,  sara'  consentito solo nel caso in cui il materiale della cava C.na  Romanellotta non sia conforme a quanto richiesto dal capitolato in ordine all'accettabilita'.
 d) La  cava  in  loc. Rivellino in comune di Piovera non dovra' essere utilizzata.
 e) Per  quanto  concerne i progetti esecutivi di apertura delle cave  e  di  riqualifica ambientale dei siti individuati nel progetto definitivo,   il   soggetto   aggiudicatore   dovra'   rispettare  la legislazione  regionale relativa, la cui procedura dovra' concludersi in  tempi compatibili con le esigenze del III valico. In particolare, per  la  regione  Piemonte  andranno  rispettate le leggi regionali n 69/1978 e n 30/1999;
 f) Per  quanto  concerne  la  ex-cava Cementir di Voltaggio, in fase  di  progettazione  esecutiva  il  soggetto aggiudicatore dovra' verificare  che  gli  interventi  di  cui  al progetto definitivo non alterino  le  attuali  condizioni di stabilita' dell'area interessata dall'abbancamento.   La   progettazione   esecutiva  dovra'  altresi' considerare  la  necessita'  che i tratti spondali del torrente Lemme conservino  un  maggiore  grado  di  naturalita'  e  coerenza  con la morfologia  esistente:  l'impostazione  dell'intera  opera di riporto materiale  e  di  recupero ambientale dovra' fare stretto riferimento alla morfologia originaria del sito per trarne impostazioni e profili ad essa coerenti; in particolare sia tenuta in stretta considerazione l'esigenza  della  riconferma  o  del  recupero nella naturalita' del contesto  fluviale.  La  scelta delle essenze arbustive ed arboree da impiegarsi   nel  recupero  ambientale  e  nella  costituzione  delle formazioni  boscate  dovra'  fare  stretto  riferimento  alle essenze locali.
 g) Eventuali variazioni delle attuali previsioni del Piano cave e  depositi approvato dovranno essere comunicate tempestivamente alla regione  competente,  per l'avvio dell'occorrente iter autorizzativo, anche se riguardano una sola regione.
 h) Per  quanto  concerne  la  gestione  delle  terre e rocce da scavo, in fase esecutiva le operazioni di campionamento ed analitiche dovranno  essere condotte su volumi omogenei non superiori a 1000 m3, fermo  restando  che  il  numero  e  la  frequenza  dei campionamenti dovranno  essere  in  linea  con  quanto  riportato  al  punto  2.2.1 dell'elaborato  «A  301  00  D  CV RG OC000X 004 B - Gestione terre e rocce  da  scavo  in  applicazione  della legge n. 443/2001». Tutti i mezzi  adibiti al trasporto delle terre e rocce e scavo da utilizzare ai  sensi  della  legge n. 443/2001, devono essere identificabili per consentire la tracciabilita' dei materiali trasportati.
 i) Il  soggetto aggiudicatore dovra' fornire a ciascuna Regione interessata  un report sintetico relativo all'attivita' di estrazione e alle attivita' di abbancamento, con cadenza trimestrale.
 j) Si  da  atto  che  il Progetto definitivo comprende anche il progetto  relativo  alla  coltivazione  della  cava Castellaro e agli interventi   di   riqualificazione  ambientale  per  l'autorizzazione necessaria affinche' le attivita' ivi previste vengano realizzate, in variazione   rispetto   al   progetto   di  coltivazione  attualmente autorizzato.  All'esito della procedura di cui al decreto legislativo n.   190/2002,  l'approvazione,  da  parte  del  CIPE,  del  Progetto definitivo determinera' l'approvazione del progetto di coltivazione e riqualificazione  ambientale  della  cava  predetta.  Resta l'impegno della regione a rilasciare all'impresa cavatrice i titoli abilitativi in conformita' al progetto approvato dal CIPE, con la massima urgenza consentita  tenuto  conto  della necessita' del rispetto dei tempi di realizzazione dell'opera ferroviaria.
 k) Tenendo  conto delle previsioni del Progetto definitivo e di quanto    rappresentato    dalla   regione   Liguria,   il   soggetto aggiudicatore,  la  regione Liguria, la provincia di Genova, i comuni interessati,  l'autorita'  portuale  e  quanti  altri  specificamente competenti  dovranno  stipulare una apposita convenzione, senza oneri aggiuntivi  per  il  soggetto  aggiudicatore  rispetto  a quelli gia' stimati  nel  Progetto  definitivo,  che  include unicamente oneri di trasporto  fino  al  porto  di Genova, per disciplinare l'utilizzo ai sensi  della  legge n. 443/2001 del materiale proveniente dagli scavi del   terzo  valico,  mediante  abbancamento  del  materiale  stesso, nell'ambito  dei  progetti  relativi  agli  adeguamenti  del porto di Genova,  in  modo  coordinato  con  lo svolgimento delle attivita' di scavo.  Qualora  sia  oggettivamente impossibile utilizzare parte del materiale  di  scavo  nell'ambito degli interventi portuali, le Parti dovranno  attivarsi  per  trovare  soluzioni alternative di utilizzo, nell'ambito   delle   normative   vigenti,   che   siano  equivalenti economicamente  e  programmaticamente  a quanto previsto nel Progetto definitivo.
 4 - Corsi d'acqua:
 a) Per  gli  interventi  che  comportino l'occupazione anche in proiezione   di   aree   demaniali   dovra'   essere  individuato  il concessionario  del  manufatto  il  quale chiedera' il rilascio della concessione idraulica o concessione greto.
 b) Si ritiene che il progetto possa essere approvato, per opere temporanee,  pur  in  deroga  alle  norme  del  Piano  di  bacino,  a condizione   che   alla  fine  dei  lavori  venga  ripristinato  alla situazione ante operam.
 c) Prima  dell'inizio dei lavori in alveo dovra' essere redatto un cronoprogramma e trasmesso alla provincia competente. Gli ostacoli in alveo dovranno essere dimensionati in modo tale da non determinare pregiudizio  al  deflusso  delle  acque in caso di piene. Il soggetto aggiudicatore  dovra'  dare  comunicazione  delle tempistiche e delle modalita' relative ai lavori in alveo.
 d) In  relazione  all'adeguamento  della  s.p.  6 a monte della confluenza  tra  il  torrente  Verde e il torrente San Martino non si dovra'  realizzare  la  prevista  «spalletta  idraulica» a protezione della strada progettata.
 e) In  fase di progettazione esecutiva si dovranno modellare in regime  di  moto  permanente, coerentemente con quanto previsto dalla norma  vigente,  almeno  i  corsi  d'acqua  identificati dal reticolo idrografico significativo di Piano della regione Liguria.
 f) Per  quanto  concerne  la sistemazione spondale del torrente Carbonasca,  in  corrispondenza  della  frana  lungo  la s.p. 163, si ritiene   necessario   prescrivere  la  sostituzione  delle  previste gabbionate con scogliere in massi ciclopici impostati su idoneo piano di  fondazione  al  fine  di garantire interventi di manutenzione per l'asportazione di eventuali detriti.
 5 - Acque:
 a) Gli    acquedotti   alternativi,   previsti   dal   progetto definitivo,  dovranno  essere  realizzati in tempo utile prima che lo scavo delle gallerie raggiunga gli acquiferi interferiti.
 b) Qualora,  in  corso  di  scavo,  si  verificasse,  per cause direttamente  riconducibili  alla  realizzazione  dell'Opera dovranno essere predisposti:
 1) un  rifornimento  idrico  di emergenza, di durata limitata alla   contestuale   realizzazione   di   una   alternativa  stabile, compatibile con gli usi cui la risorsa era destinata;
 2) il   ripristino   delle   condizioni   d'uso,  di  cui  al monitoraggio  ante operam, da concordarsi con gli enti preposti e con i legittimi fruitori della risorsa.
 c) Qualora nel corso dei lavori la qualita' delle acque drenate risultasse  compatibile  con  le  acque di uso idropotabile si dovra' prevedere   un  controllo  quali-quantitativo  delle  venute  d'acqua incontrate  durante  la realizzazione delle gallerie e delle finestre che  comprenda  anche il controllo delle portate, della temperatura e della  eventuale presenza di radon, qualora tecnicamente possibile. I dati  di  quantita'  e  qualita'  delle  acque drenate dalle gallerie devono essere (l'input per la gestione degli impianti di trattamento.
 d) Qualora  nel  corso  dei  lavori  la  qualita'  delle  acque risultasse  compatibile  con  l'utilizzo  di  tipo  idropotabile,  il soggetto   aggiudicatore  ne  dovra'  dare  comunicazione  agli  enti competenti  i quali valuteranno le possibilita' di allacciamento alle reti acquedottistiche.
 e) Per  quanto riguarda i significativi aggottamenti dell'acqua di  falda  durante  le  fasi  di  lavoro  per  la realizzazione della galleria  artificiale  con  il metodo «Cut and Cover», e in relazione agli  eventuali effetti di abbattimento locale dei livelli di falda a seguito  di  tali  operazioni,  si  ritiene che, laddove tecnicamente possibile,  siano individuate le opportune soluzioni tecniche al fine di  restituire le acque all'utilizzo irriguo, previa decantazione, le acque  di  aggottamento,  a  vantaggio  dei  legittimi fruitori della risorsa   eventualmente   depauperata.   L'immissione   nel  reticolo idrografico  delle  acque  di  aggottamento, laddove non perseguibile altra  soluzione,  dovra'  in  ogni  caso  prevedere  la  preliminare decantazione  delle stesse ed una preventiva verifica della capacita' idraulica dei corpi idrici a recepirne le relative portate.
 f) In   relazione  alla  stretta  contiguita'  dello  Shunt  in galleria  artificiale  con  la  discarica  SRT  di Novi Ligure per un tratto  di  circa  200  metri,  ed  in  considerazione della prevista attivita'  di  demolizione  e  ripristino  del  sistema  di drenaggio superficiale  a servizio della discarica, a tutela della falda idrica superficiale  dovra'  essere predisposta, in relazione all'estensione del  fronte  di  scavo  e alla direzione di deflusso della falda, una adeguata serie di indagini piezometriche qualitative onde individuare tempestivamente  imprevisti processi di contaminazione della stessa e poter predisporre eventuali contromisure.
 g) Le acque disturbate dalle attivita' di cantiere e quindi con sostanziali  problemi di solidi in sospensione, possibile presenza di idrocarburi, variazione del parametro pH, impongono infine l'adozione di  sistemi  di  rilevamento  in  continuo,  in  corrispondenza degli scarichi  degli  impianti  di  trattamento in corsi d'acqua sensibili (rio Traversa, torrente Lemme).
 h) Tutte  le  lavorazioni  in  prossimita'  delle falde idriche sotterranee  di  maggiore  interesse,  devono avvenire secondo metodi tali  da evitare la dispersione in acque sotterranee del cemento e di altri additivi.
 6 - Integrazioni progettuali.
 Si   prescrive   di   elaborare   lo   studio   di   fattibilita' dell'interconnessione della nuova linea terzo valico dei Giovi con la linea  storica  Torino-Genova  in  accordo con la richiesta formulata dalla  regione  Piemonte a seguito delle richieste della provincia di Alessandria,  del  comune  di Novi e del comune di Pozzolo Formigaro. Detto  studio  dovra'  altresi'  considerare l'eventuale interramento della linea storica Novi- Tortona nel comune di Pozzolo.
 In fase di progettazione esecutiva:
 Viabilita':
 a) Il  soggetto  aggiudicatore  dovra'  approfondire, in merito alla  intersezione  viaria s.p. 4-s.p. 6 in localita' Ferriera Nuova, la  problematica  di tale intersezione con particolare riferimento al tema della sicurezza.
 b) il  soggetto  aggiudicatore  dovra' approfondire gli aspetti riguardanti  lo  smaltimento  delle acque di piattaforma stradale con particolare riguardo agli aspetti relativi alla transitabilita' delle cunette al fine di migliorare la sicurezza del traffico.
 c) Il  soggetto  aggiudicatore,  in  fase  di  esecuzione degli interventi  da  esso progettati, si coordinera' con l'amministrazione provinciale  di  Alessandria.  A tal riguardo, il progetto denominato NV27  - deviazione provvisoria s.s. 35-bis e s.s. 211 - ha come scopo esclusivo  quello  di  consentire  tramite diverse fasi di deviazione delle  viabilita'  che  concorrono all'intersezione, la realizzazione della  sottostante  galleria artificiale denominata «Shunt». A lavori ultimati  della  galleria,  si  ripristinera' lo stato d'intersezione ante-operam.
 d) Il  soggetto aggiudicatore, in ambito di Progetto esecutivo, esaminera'   e,   se  fattibile,  concordera'  con  l'amministrazione comunale  di  Sezzadio  una  soluzione  di viabilita' alternativa per contenere  il disagio conseguente al traffico degli automezzi pesanti utilizzati   per   la  realizzazione  delle  riqualifiche  ambientali previste  in  territorio  comunale  nell'ambito  dei lavori AV/AC del terzo valico dei Giovi.
 e) Il soggetto aggiudicatore dovra' studiare un percorso viario alternativo  per  l'accesso  ai  siti  di  riqualifica  in  comune di Alessandria  (cascina  Bolla  e cascina Guarracca) che non preveda il transito  di  mezzi pesanti dalla ex s.s. 10 e Strada Stortigliona ma che  interessi  la s.p. 180 dal Casello autostradale di Novi Ligure o in  alternativa  una  programmazione  che consenta il trasporto dello smarino  su  dette  strade pur in concomitanza con l'esecuzione degli interventi programmati dall'Amministrazione stessa.
 f) In  sede  di  Progetto esecutivo, per la realizzazione degli interventi  sulla galleria Crenna, il soggetto aggiudicatore d'intesa con  le amministrazioni competenti dovra' valutare la possibilita' di utilizzo  di  un percorso alternativo interessando la strada comunale di  Prato, via Moriassi e la nuova viabilita' denominata NV29 al fine di evitare l'impiego del senso alternato sulla strada Salita Crenna.
 g) Si prescrive lo studio di fattibilita' del richiesto casello autostradale  dedicato  alle necessita' di cantiere in corrispondenza della bretella autostradale A26-A7, come richiesto dalla provincia di Alessandria e dai comuni di Tortona e Pozzolo.
 Idraulica e idrogeologia:
 h) In  riferimento all'emungimento della falda finalizzato alla realizzazione  delle  opere  in  pianura  (Shunt  e G. artificiale di Pozzolo)   nell'ambito  del  monitoraggio  ante  operam  si  dovranno individuare  le  utenze (pozzi) che potranno essere interessati nella fase di costruzione.
 i) Gli  elaborati  di  progetto  esecutivo dovranno contenere i limiti  demaniali  al  fine  di disporre di un elaborato che consenta alla  provincia  l'immediata  individuazione  delle  aree  di demanio fluviale.
 j) Per  quanto  concerne  le  sistemazioni idrauliche si dovra' cercare soluzioni tecniche che privilegino soluzioni a cielo aperto a condizione  che  tali  interventi  siano  tecnicamente fattibili e in linea con i costi previsti.
 k) Rivedere  l'analisi idrologica del torrente Lemme sulla base di   dati   pluviometrici   recenti   al   fine   di   una   migliore rappresentazione  e  dimensionamento  delle opere. In particolare, in relazione  al  progetto di rifacimento del ponte della Maddalena e il prolungamento  del tombino sul rio Fascio dovranno essere recepite le osservazioni della regione Piemonte - Direzione opere pubbliche.
 l) Per le opere temporanee o definitive relative al CBP1 CSP3 e RAP1:
 Qualora  si  realizzassero  strutture  temporanee nell'ambito dell'alveo  del  torrente  Lemme,  dovranno  essere  poste a quota di sicurezza  superiore  ai  livelli  previsti  dalla  piena,  calcolata secondo  normativa,  e  non  interferire  con il deflusso della piena stessa,  utilizzando  eventualmente  dispositivi remoti allo scopo di diramare eventuali stati di attenzione;
 Per  le opere di sistemazione spondale, previste nel piano di recupero  del  RAP  1,  le  stesse dovranno essere eseguite al limite della proprieta' demaniale;
 Non si dovranno prevedere costruzioni definitive e temporanee se  non  finalizzate  alla protezione spondale entro i limiti di 10 m dal  limite  di sponda, con l'eccezione delle recinzioni che dovranno essere amovibili e poste ad almeno 4 m dal ciglio di sponda;
 Non  si  dovranno prevedere opere di difesa spondale relative al CBP1.
 dovra'  essere  rivista  la  verifica idraulica alla luce dei nuovi   valori   idrologici,   nonche'   le   conseguenti   capacita' d'esondazione  del  corso  d'acqua,  valutando  il rischio per l'area d'insediamento del CSP3.
 m) Approfondire  lo  studio  idraulico del torrente Traversa in corrispondenza  della  installazione di cantiere denominata CSP 1 sia in   relazione  alla  fase  di  cantiere,  sia  in  fase  definitiva. Particolare   attenzione  dovra'  essere  posta  nella  verifica  per consentire  le  ispezioni  ed  eventuali  manutenzioni  dell'opera di tombinatura provvisoria.
 n) Approfondire  le  verifiche idrauliche relative al rio Gazzo (comuni  di  Serravalle  e  Novi)  per  le tratte interferenti con la Linea,  binario  tecnico  e  Shunt  Torino, e con le installazioni di cantiere   COP 6.   In   particolare   dovra'  essere  verificata  la compatibilita'  idraulica  degli  scarichi  di  acque  piovane  della piattaforma ferroviaria nel ricettore.
 o) Qualora    i    risultati    del   Monitoraggio   ambientale evidenziassero  l'isterilimento delle sorgenti di Borlasca che, sulla base  dello  studio idrogeologico del Progetto definitivo risultano a basso   rischio   di   isterilimento,   si   dovra'   procedere  alla progettazione  di  alimentazioni  alternative dell'attuale acquedotto gestito dalla ACOS.
 p) Il   soggetto   aggiudicatore  dovra'  effettuare  ulteriori indagini  in  fase  di  progettazione esecutiva sia nell'ambito della finestra  che  del  settore di linea fra le progressive 9500 e 11000, per approfondire le caratteristiche del sistema carsico.
 q) Premesso   che  il  progetto  definitivo  gia'  prevede  nei cantieri operativi, posti all'imbocco delle gallerie, l'installazione di   impianti   di   trattamento  delle  acque  (sia  quelle  torbide provenienti  dal  fronte  di  lavoro,  sia  di quelle provenienti dai piazzali),  ottenute  le autorizzazioni per effetto dell'approvazione del   Progetto   definitivo,  nella  fase  realizzativa  il  soggetto aggiudicatore  dovra'  dare  comunicazione  dei relativi scarichi nei relativi  corpi  idrici  interessati  e  garantire  il  controllo dei parametri prima dell'immissione nel reticolo idrico superficiale.
 Ambiente:
 q) Si   dovra'   approfondire   l'indagine   finalizzata   alla individuazione  delle  cause  del  superamento  dei  limiti di cromo, nichel  e manganese nei siti individuati in provincia di Alessandria. Lo  studio  dovra'  indicare  se  tale  superamento  sia imputabile a condizioni  naturali (valori di fondo naturale) o ad altre cause e in tal caso attivare i procedimenti di bonifica.
 r) In  sede  di  Progetto  esecutivo dovra' essere prodotta una documentazione  su  base  cartografica  in  scala  almeno 1:10000 con indicazione  delle  fasce  ad  isovalori  dell'induzione magnetica al suolo  nell'intorno  della  linea  dell'elettrodotto, con particolare riferimento    ai   valori   di   soglia   (limiti)   di   attenzione epidemiologica.
 s) Al  fine  di  prevenire  qualsiasi potenziale impatto dovuto all'eventuale  ritrovamento di amianto si prescrive il rispetto delle misure e dei monitoraggi indicati:
 definire meglio le procedure in caso di riscontri oggettivi;
 intensificare i controlli nel tratto di galleria compreso tra SR13 e SR15.
 Nell'ambito  del  P.E.  si  dovra'  predisporre  un  progetto  di monitoraggio   della   qualita'  dell'aria  da  attivarsi  qualora  i controlli  effettuati  evidenziassero  un  innalzamento  del  rischio relativo alla concentrazione di fibre asbestiformi areodisperse.
 Tale  progetto  di  monitoraggio dovra' anche interessare le aree limitrofe   a  quelle  di  cantiere  interessate  dalla  presenza  di ricettori sensibili. Le misurazioni dovranno essere effettuate presso opportune  stazioni  testimone  da  localizzarsi  in numero adeguato, nelle aree maggiormente soggette all'eventuale esposizione.
 t) Per  la  tratta  di scavo con fresa dovranno essere previste modalita'  impiantistiche  che  consentano l'attivita' di prospezione geologica,   al   fine  di  verificare  l'insorgere  di  problemi  ed intervenire  tempestivamente  con le misure di sicurezza previste per garantire   la   salute  dei  lavoratori.  Dovranno  essere  altresi' implementate  nella  catena  di  produzione  della TBM tecnologie per l'abbattimento   delle  polveri  prodotte  dallo  scavo  della  fresa (bagnature, aspirazioni, cariche elettrostatiche ecc.).
 u) In fase di progettazione esecutiva il soggetto aggiudicatore dovra'  tenere  adeguatamente conto delle indicazioni di integrazione progettuale  richieste  dalla regione Liguria redigendo gli elaborati che di seguito si riportano:
 1. le  previste  sezioni significative, cioe' da una serie di profili  appositamente  selezionati  fra  le  situazioni piu' gravose sotto  il  profilo dell'impatto acustico, che evidenzino la posizione relativa   fra  linea  ferroviaria,  barriera  acustica  e  ricettori sensibili in corrispondenza;
 2. valutazioni    di    carattere    acustico    in    merito all'applicabilita' del modello per il contesto morfologico ligure;
 3. indicazioni  relative alla copertura degli oneri derivanti dagli interventi di mitigazione dell'impatto acustico;
 4. valutazione del clima acustico attuale in tutti i contesti in  cui  la stima del livello d'immissione non puo' prescindere dalla conoscenza del clima acustico attuale medesimo;
 5. i  valori  d'attenuazione e assorbimento di progetto e non solo i valori medi per le tipologie di barriere utilizzate;
 6. in   tutti   i  casi  in  cui  lo  studio  acustico  abbia evidenziato   situazioni  di  non  conformita'  con  la  zonizzazione nonostante  la  messa  in  opera di barriere fonoassorbenti, piano di gestione  delle  attivita'  di  cantiere  specifico  per le attivita' notturne  e  diurne  e relativo approfondimento di carattere acustico che dimostri che sono stati messi in opera tutti gli accorgimenti per la riduzione del rumore alla fonte;
 7. programmazione, ai fini della successiva realizzazione, di approfondite  indagini  idrogeologiche  per  definire con certezza il grado  di  relazione  esistente  tra  le  acque sotterranee in sponda sinistra del torrente Verde e il sistema carsico di Isoverde;
 8. approfondimento     geomorfologico,     idrogeologico    e naturalistico  per  tutte  le aree carsiche interessate dalle opere e della  messa  in  atto  di  misure  per ovviare all'alterazione delle grotte e degli ecosistemi presenti in esse.
 9. studio  geologico  e  geotecnico  in merito alle eventuali interferenze  tra  le  gallerie  che interessano la sponda destra del torrente Polcevera;
 10. carta  degli  habitat in scala minima 1:5.000 di tutte le aree  di  intervento  all'interno  e  limitrofe ai SIC, sulla base di adeguati   rilievi   fitosociologici   e  con  il  coordinamento  dei competenti uffici regionali;
 11.    l'elaborazione    di    uno    studio    sul   sistema dell'accessibilita',   prima   e   durante  l'apertura  dei  cantieri contenente   i   rilievi   del   flusso   di   traffico,   un'analisi dell'accessibilita'     esistente,    rilievo    del    traffico    e dell'inquinamento  acustico  ed  atmosferico,  stima della domanda di mobilita'  generata  dall'opera,  definizione di scenari alternativi, simulazione  impatto  acustico per i diversi scenari al fine di poter valutare  la  reale  necessita'  degli  interventi  sulla  viabilita' contenuti nelle opere collegate;
 12. appositi   elaborati   progettuali  che  definiscano  nel dettaglio  le  soluzioni  alternative  ai  sopra/sotto servizi e alle utenze interferite ed i relativi costi;
 13. indicazioni   relative   alle   volumetrie  di  materiale mobilitato  dalle operazioni di preparazione delle aree di cantiere e alla loro caratterizzazione e gestione;
 14. piano   di   verifica   della   qualita'   dei  suoli  in corrispondenza  delle aree potenzialmente contaminate dalle attivita' di  cantiere  (ad  esempio depositi d'olio e stazioni di rifornimento carburante);
 15. approfondimento   conoscitivo   che   determini  il  fondo naturale   per   i   principali   composti   inorganici  del  decreto ministeriale  471  le cui concentrazioni sono state riscontrate al di sopra dei limiti di legge per alcune rocce e sedimenti del territorio regionale (in particolare per Cr e As);
 16. idonea    documentazione    tecnica   che   dimostri   la fattibilita'   dell'intervento   di   realizzazione  delle  opere  di preparazione  del  CBL4  e  dello scatolare in corrispondenza del rio Trasta;
 17. programmazione della campagna geognostica integrativa che dettagli il numero e l'ubicazione delle prospezioni e delle prove che verranno eseguite. 7 - Ambiente.
 7.a Generale.
 Il   soggetto   aggiudicatore   dovra'   eseguire,  nel  Progetto esecutivo,  quanto  da  lui  dichiarato  nel Progetto definitivo, con particolare riguardo:
 alle   ulteriori   indagini   sul   modello   idrogeologico  di riferimento  riguardante  il  settore  di  Boriasca  e  monte Zuccaro (formazione del Molare) attraverso:
 sondaggi con prove idrogeologiche in foro;
 campagna  di  indagine  geochimica  ed  isotopica sulle acque sorgentizie;
 rilievi geologici a scala 1:5.000;
 misure  di  portata  nei  corsi  d'acqua,  all'interno  della formazione del Molare (rio Barca, rio Boriasca, ecc.);
 alla progettazione di ulteriori acquedotti sostitutivi nel caso che  il  pericolo  di  isterilimento  delle  sorgenti captate per usi civili,  con  particolare  riguardo all'acquedotto gestito dalla soc. Acos  S.p.a.  di  Novi Ligure, sia maggiore di quello individuato nel Progetto definitivo;
 all'approfondimento  del quadro idrogeologico dell'unita' monte Gazzo-Isoverde,   soprattutto  nell'attraversamento  dei  calcari  di Gallaneto tra il km 10+030 e il km 10+260, mettendo in atto tutti gli accorgimenti necessari per l'eventuale recupero della risorsa idrica.
 Si  prescrive  che, al fine di rispondere alle eventuali esigenze di   implementazione  dei  servizi  sociali  scolastico/formative  ed educative  a  favore  delle  famiglie dei lavoratori impiegati per la realizzazione  dell'opera,  il  soggetto  aggiudicatore  dovra' farsi carico  di  un  contributo nel limite massimo fissato in 5 milioni di euro,  da  rapportarsi  agli effettivi maggiori oneri che deriveranno alle amministrazioni competenti.
 Il   progetto   esecutivo  dovra'  tenere  conto  delle  seguenti prescrizioni:
 1 - approfondimento delle indagini geologiche ed idrogeologiche lungo   l'intera   tratta   al  fine  di  migliorare  la  definizione dell'assetto    litostratigrafico,   tettonico,   idrostrutturale   e idrodinamico     del    sottosuolo    interessato    dall'opera,    e caratterizzazione  anche in termini quantitativi della risorsa idrica sotterranea con particolare riguardo alla sorgente di Isoverde;
 2  -  non limitare le valutazioni degli impatti ai soli aspetti probabilistici riferiti ai singoli punti d'acqua ma, sulla scorta dei risultati   di   cui   al  punto  precedente,  impostare  un  modello previsionale  in  grado di quantificare gli effetti dell'opera stessa sulla risorsa idrica nel breve e nel lungo periodo (scenario d'evento post-operam),  definendo  per  ogni  impatto previsto il carattere di reversibilita';
 3 - provvedere ad una piu' completa definizione progettuale sia del  sistema  di  monitoraggio  delle falde sotterranee e delle acque superficiali,  che  di  tutte  le  opere  di  compensazione legate al rischio   di   depauperamento   della   risorsa  idrica  sotterranea, attraverso  il riutilizzo delle acque drenate dalle gallerie, al fine di   provvedere,   oltre   alla   continuita'  di  approvvigionamento dell'utenza  pubblica,  anche,  per quanto possibile, il mantenimento delle portate di deflusso del reticolo idrografico superficiale;
 4  - predisporre, in caso di eventuali significative perdite di portata  lungo  l'alveo  legate  all'azione  drenante di gallerie, le opportune  misure  di  intervento  anche  dirette in alveo, quali, ad esempio, rivestimenti o limitate deviazioni del corso;
 5   -   indirizzare   le   scelte   riguardanti  le  misure  di mitigazione-compensazione,  tenendo  conto delle risultanze di cui ai punti precedenti, al fine di garantire tanto l'utenza pubblica quanto il patrimonio ambientale;
 6 - formulare sulla base dei risultati delle ulteriori indagini e   degli   scenari  d'evento  un  bilancio  di  massima  dei  volumi d'acquifero suscettibili di isterilimento;
 7  -  garantire che in ogni punto siano ottenuti valori massimi di  induzione  magnetica  e  di  campo elettrico pari od inferiori ai limiti di qualita' previsti dalle norme applicabili;
 8  -  assicurare che al fine delle attivita' di cantiere l'area di  deposito  temporaneo ex DDP1 (prescrizione n. 2.7e) sara' oggetto di ripristino/recupero ambientale;
 9  -  l'inserimento  paesaggistico  delle  opere di mitigazione dell'impatto acustico, andra' curato ad un livello qualitativo pari o superiore a quello previsto dalle norme UNI 11109 e 11160;
 10  - inserire talee di salice nei massi della scogliera per la sistemazione  dei  corsi  d'acqua al fine di garantire la continuita' delle fascia di vegetazione ripariale;
 11  -  effettuare gli adeguamenti della s.p. 160 ai confini del SIC  «Capanne  di  Marcarolo»  con  idonee  opere  di  mitigazione ed inserimento paesaggistico;
 12  -  prevedere  gli interventi di sostituzione di piante o il rifacimento  di  settori  di  impianto  nei  capitolati  speciali del progetto    esecutivi   e   verificati   in   fase   di   attuazione. L'approvvigionamento  del  materiale  vegetale dovra' avvenire presso vivai specializzati ed idonei a fornire le quantita' necessarie e con le caratteristiche prescritte;
 13   -  prevedere  il  piano  di  manutenzione  degli  impianti arboreo-arbustivi fino al completo attecchimento, a cui fara' seguito la consegna ad una amministrazione locale competente.
 7.b Monitoraggio ambientale.
 a) Deve  essere  prevista  la  costituzione  di un osservatorio ambientale    coordinato   dal   Ministero   dell'ambiente   con   la partecipazione  dalle regioni e della province interessate, secondo i termini  e  le  modalita'  di quanto gia' sperimentato su altre linee AC/AV,   che   dovra'   valutare   sotto  il  profilo  ambientale  la realizzazione  dell'opera e sovrintendere all'esecuzione del previsto monitoraggio ambientale.
 b) il  MA  deve  essere  inteso come flessibile ed adattabile a seguire nel tempo sia l'evoluzione nella realizzazione dell'opera che il  mutare  delle  condizioni ambientali. Il piano di monitoraggio in corso  d'opera  dovra' poter essere rivisto alla luce degli esiti dei monitoraggio  in  fase  ante  operam  e  dovra'  essere  inteso  come strumento  il piu' possibile flessibile in accordo con le indicazioni dell'osservatorio ambientale.
 c) Le  procedure  di  gestione  delle  terre  di  scavo, di cui all'elaborato  A301  00  D CV RG OC000X OO4 B di progetto definitivo, delle  acque  di drenaggio e delle acque del fronte di scavo previste per  le  gallerie di linea e per le finestre dovranno essere adottate identicamente per le gallerie di viabilita'.
 d) Qualora  si  verificassero  superamenti  dei  valori  limite normativi  per  la  qualita'  dell'aria  imputabili alle attivita' di cantiere,  cave, depositi e/o al traffico indotto da queste, andranno attuati  nel  breve  periodo  provvedimenti  per rientrare nei limiti fissati.
 7.c Rumore e vibrazioni.
 Al  fine  di  rispettare  il  cronoprogramma  si  raccomanda alle amministrazioni  competenti,  previa  attuazione di tutti i possibili interventi di mitigazione e a seguito domanda motivata, di rilasciare le necessarie deroghe.
 7.d Siti potenzialmente inquinati.
 Nel caso che durante la realizzazione dell'opera sia rinvenuto un sito  inquinato si dovra' provvedere a darne tempestiva comunicazione agli Enti territoriali come previsto da normativa vigente. 8 - Beni archeologici ed architettonici.
 In  fase  di  progettazione  esecutiva  il soggetto aggiudicatore d'intesa  con  la  soprintendenza  dovra' approfondire il progetto di riqualificazione  ambientale  dell'area  di Libarna della linea AV/AC come indicata in progetto definitivo.
 Relativamente  agli  interventi  richiesti per il sito di Libarna sulla linea storica si prescrive, a seguito dell'avvio dei lavori del terzo  valico,  di  progettare  ed quindi di provvedere alle seguenti attivita':
 costruzione  di  un  sottopasso pedonale alla linea ferroviaria Milano-Genova all'interno dell'area archeologica attualmente tagliata in  due  settori  distinti  dal  passaggio  delle  linee  ferroviarie storiche;
 acquisizione  della  casa cantoniera FS (non piu' in esercizio) ubicata  all'interno dell'area archeologica per l'allestimento di una struttura museale/didattica;
 progetto  e  realizzazione  di  barriere antirumore sulle linee storiche.
 E'  escluso  ogni  intervento  e  progetto di riallocazione delle linee storiche. 9 - Interferenze.
 In  applicazione degli articoli 5 e 5-bis del decreto legislativo n.  190/2002, e successive modificazioni ed integrazioni, il soggetto aggiudicatore  e  l'ente titolare interferito, ciascuno per quanto di rispettiva   competenza,   opereranno   per   la   risoluzione  delle interferenze,  in ogni caso senza portare pregiudizio al programma di realizzazione del terzo valico.
 E'  auspicabile  che  gli interventi siano progettati ed eseguiti direttamente   dall'Ente,  curando  le  servitu'  e  il  rilascio  di concessioni,  sulla  base  del  progetto  definitivo  e  di  apposita convenzione,  fatto,  comunque,  salvo  quanto  previsto dall'art. 5, comma 5 del decreto legislativo n. 190/2002.
 Qualora   l'Ente   non   riesca   o   ravvisi  gravi  difficolta' nell'esecuzione degli spostamenti e/o adeguamenti, o non sia in grado di  rispettare  le tempistiche sottese all'adeguamento delle relative viabilita',  il soggetto aggiudicatore avra' la facolta' di procedere direttamente, o tramite terzi, alla predetta esecuzione.
 In  ogni  caso  quanto  sopra  non  dovra' portare pregiudizio al programma di realizzazione del terzo valico. 10 - Ulteriori prescrizioni di dettaglio.
 Il  soggetto  aggiudicatore dovra' inoltre studiare gli ulteriori interventi  la  cui esecuzione e' stata chiesta dalle amministrazioni in  sede  di Conferenza di servizi come dettagliati nell'annesso A al presente   allegato.  La  realizzazione  di  tali  interventi  rimane subordinata  al  rilascio  delle  occorrenti  autorizzazioni in tempi compatibili  con il programma approvato del terzo valico. Qualora per la   realizzazione  di  detti  interventi  occorrano  aree  ulteriori rispetto a quelle gia' identificate nel progetto definitivo le stesse dovranno    essere    messe   a   disposizione   dall'amministrazione richiedente.
 
 Parte 2ª
 
 RACCOMANDAZIONI
 
 a) In  considerazione  dell'obiettivo  di  eseguire  le  opere di cantierizzazione,  la  viabilita' e le finestre di accesso alla linea ferroviaria  AV/AC  prima delle opere della linea ferroviaria stessa, si raccomanda che il soggetto aggiudicatore, con la piena e sollecita collaborazione  di  tutte  le  amministrazioni e gli enti interessati dalla  realizzazione  delle  attivita'  prioritarie,  si  adoperi per conseguire tale obiettivo.
 b) Preso atto che la provincia di Alessandria ha gia' appaltato i lavori di messa in sicurezza della intersezione tra la ex s.s. 35-bis e  la  ex  s.s.  211,  il  cui  progetto previsto dal Piano regionale investimenti  -  Stralcio  2001,  per  detta intersezione il soggetto aggiudicatore  dovra'  coordinarsi con la provincia di Alessandria al fine di compatibilizzare le soluzioni.
 c) Si  raccomanda,  in  fase  di  progettazione  esecutiva  delle rotatorie stradali, una specifica analisi della capacita' delle nuove viabilita'  e  dei  relativi incroci, di porre particolare attenzione allo  smaltimento  delle  acque e a provvedere che i terrapieni posti all'interno  delle rotatorie siano di altezza sufficiente ad impedire la  visuale  oltre  il  terrapieno stesso, con lo scopo di indurre il conducente a ridurre la velocita' in ingresso.
 d) Vanno considerati tra i siti di deposito prioritari anche l'ex cava  in  loc.  c.na  Clara e Buona e in loc. c.na Bolla in comune di Alessandria  e  le aree connesse in sinistra idrografica del torrente Bormida nei pressi del viadotto sulla A26.
 e) Per   quanto   attiene   il   materiale  estratto,  risultante additivato  di  agenti  schiumogeni,  si  raccomanda di utilizzare un metodo  di  abbancamento  che  permetta  la  biodegradabilita'  delle schiume  attraverso un processo aerobico senza necessita' di separare gli additivi.
 f) Si  raccomanda di evitare, per quanto possibile, l'utilizzo di siti   di   cava  dimessi  con  falda  freatica  affiorante,  per  il ritombamento  o  il  deposito  di  materiale di scavo di natura anche parzialmente organica o comunque non inerte.
 g) Vista l'importanza dell'area di cantiere CBL4, per il regolare svolgimento  dell'attivita'  del terzo valico, si invita il comune di Genova  a  suggerire, se possibile, altra area alternativa. Parimenti si raccomanda al soggetto aggiudicatore di riesaminare l'impostazione cantieristica  al  fine  di  sostituire,  se possibile, l'utilizzo di questa area.
 h) Relativamente  agli interventi di adeguamento della viabilita' esistente  che  comportino  realizzazione di opere a sbalzo sul corso d'acqua  o  rifacimento  di  difese  spondali  anche  se dimensionate secondo  le  norme  del  Piano  di  bacino,  si raccomanda in sede di progetto  esecutivo  di  prendere  in esame eventuali approfondimenti progettuali,  finalizzati  ad evitare condizioni di rischio idraulico sulla sponda opposta, a condizione che gli stessi rientrino nei tempi e nei costi previsti.
 i) Per  quanto  riguarda  il  rumore,  al  fine  di rispettare il cronoprogramma  si raccomanda alle amministrazioni competenti, previa attuazione di tutti i possibili interventi di mitigazione e a seguito di   domanda   motivata  da  parte  del  soggetto  aggiudicatore,  di rilasciare le necessarie deroghe.
 j) Per  quanto  concerne  il  piano del traffico si raccomanda al soggetto aggiudicatore di provvedere ad ogni ottimizzazione possibile concordando  con  le  amministrazioni anche eventuali limitazioni dei transiti  ad  orari prefissati, nel rispetto dei costi e dei tempi di esecuzione dell'opera.
 k) Si  raccomanda  l'attuazione  di una fase concertativa con gli Enti  locali,  anche attraverso i centri per l'impiego competenti per territorio, finalizzata a favorire l'impiego di manodopera di imprese locali  nel  rispetto  della  normativa  vigente al fine di sostenere l'occupazione nelle aree interessate dall'opera.
 l) Si  raccomanda  di  considerare  l'ottimizzazione proposta dal comune  di  Arquata  S.  in merito al prolungamento della galleria di valico  in  localita' Moriassi prevedendo una galleria artificiale di massimo   m  100  di  lunghezza  al  fine  di  minimizzare  l'impatto ambientale sui fabbricati limitrofi.
 
 Annesso A
 
 1. Viabilita'. 1.a)  Strada di accesso il cantiere al km 1+180 - localita' Trasta in comune di Genova.
 Si prescrive che in fase di elaborazione di progetto esecutivo le opere  di sostegno si avvalgano, per quanto possibile, delle tecniche dell'ingegneria naturalistica.
 Si  raccomanda  di regolamentare il transito dei mezzi pesanti in fasce  orarie  identificate d'intesa con le competenti autorita', nel rispetto del programma lavori. 1.b) Nodo di Pontedecimo.
 Si  prescrive  di prevedere il rivestimento con pietra dei muri a vista   per   ottenere   il   migliore  inserimento  paesaggistico  e ambientale. 1.c) S.P. n. 4.
 Preso  atto che per l'adeguamento stradale della s.p. n 4 si sono dovute   salvaguardare  le  preesistenze  urbanistiche  e  i  vincoli idraulici  e  che  per mantenere omogenea la piattaforma stradale, si sono  dovute  prevedere banchine di larghezza variabile, si prescrive pertanto di prevedere, ove possibile, la realizzazione di marciapiedi e/o   percorsi   pedonali   ancorche'  non  si  debba  garantirne  la continuita'.
 Si  raccomanda  di prendere in considerazione la realizzazione di parcheggi  sulle aree residuali dei fabbricati demoliti nonche' sulle aree    che    verranno    eventualmente    messe    a   disposizione dall'amministrazione comunale.
 Il  soggetto  aggiudicatore  in  fase  di progettazione esecutiva dovra' prevedere il rifacimento dell'illuminazione pubblica per tutto il tratto di intervento relativo alla s.p. n 4.
 Si  prescrive  di prevedere il rivestimento dei muri con pietra a vista  al  fine  di  ottenere il migliore inserimento paesaggistico e ambientale. 1.d) S.P. n. 6.
 Accogliendo  l'istanza  del comune di Campomorone si prescrive di utilizzare  quale  strada  di accesso al campo base di Maglietto CBL5 l'attuale s.p. n. 50 S. Stefano/Caffarella, previ idonei allargamenti viari nel tratto tra s.p. n 6 e il campo base stesso. 1.e) S.P. n. 7.
 In  localita'  Osteria  del  Parroco si raccomanda di valutare la possibilita'  di  adottare  i  piu' idonei provvedimenti di sicurezza mantenendo sezioni e tracciato previsti in progetto definitivo.
 Si  prescrive  che  in  fase  di  progetto  esecutivo sia rivisto l'impianto  di  illuminazione  pubblica  prevedendo  idonei  punti di illuminazione in prossimita' delle abitazioni e degli incroci. 1.f) S.P. n . 163 della Castagnola.
 Si  prescrive  di prevedere il rivestimento dei muri con pietra a vista   per   ottenere   il   migliore  inserimento  paesaggistico  e ambientale;  si  ritiene adeguata la piattaforma stradale prevista in progetto  definitivo  in  quanto l'effettivo impegno della viabilita' stessa,  non  piu'  interessata  dal  traffico dei mezzi pesanti, non richiede  interventi  che  impatterebbero in maniera significativa su un'area di grande interesse naturalistico.
 Si  raccomanda  di  approfondire  il  progetto dell'innesto della viabilita'  di  cantiere  con  la  s.p.  163  in  modo da minimizzare l'impatto con le adiacenti proprieta' private. 1.g) S.P. n. 160 di Val Lemme.
 Si raccomanda nel tratto compreso fra l'innesto con la s.p. n 163 ed il cantiere operativo di Val Lemme di valutare l'adeguamento della sede  stradale mantenendo l'equilibrio geomorfologico del versante in destra  orografica  nonche'  il  rispetto  dei  vincoli idraulici. In alternativa  si  raccomanda di definire progettualmente una soluzione di regolamentazione del traffico.
 Si  raccomanda,  nel tratto compreso tra il bivio per Voltaggio e l'intersezione con la s.p. 163, la realizzazione di marciapiedi:
 1)  da  prog.  km  0+300  (in  prossimita'  del sovrappasso che collega  il cimitero) a progr. km 0+500 (dopo il ponte in prossimita' dell'area di parcheggio a margine del torrente), con l'esclusione del ponte  stesso.  Il  marciapiede  in  una  prima  parte  potra' essere ricavato  attraverso l'ampliamento del rilevato stradale mentre nella seconda  parte, cioe' quella verso il cimitero, dove la sede stradale e'  in  trincea,  con  un  coronamento  del  muro  di sostegno fino a raccordarsi con il sovrappasso esistente.
 2) nel  secondo tratto, dall'intersezione della s.p. n. 163 con la  s.p.  n 160 fino alle abitazioni per una lunghezza complessiva di circa  350 metri, posto alternativamente sul ciglio destro e sinistro secondo  la  disponibilita' degli spazi, ricorrendo il meno possibile alla demolizione di muri e recinzioni.
 Resta  inteso  che  la  disponibilita' delle maggiori aree che si rendessero  necessarie  per la realizzazione dei marciapiedi dovranno essere rese disponibili a cura dell'amministrazione competente.
 Nel  tratto  che  interessa  l'abitato  di  Carrosio si prescrive l'intervento  di messa in sicurezza delle spalle del sottopasso al Km 4+200  nell'ambito  dell'intervento  per la realizzazione del muro di sottoscarpa M18 adiacente.
 Sempre nel tratto che interessa l'abitato di Carrosio, in sede di progetto  esecutivo,  si  raccomanda  che  vengano  approfondite, nel rispetto  dei tempi e dei costi dell'opera, le problematiche relative a:
 1. nel  tratto  da  progr.  2+750  a  2+915:  inserimento di un cordolo  in  destra  tale  da convogliare l'acqua piovana in adeguato manufatto  idraulico onde evitare esondazione nei sottostanti terreni coltivati;
 2. nel  tratto da progr. 3+450 a 3+850: inserimento di adeguato marciapiede;
 3. nel tratto da progr. 3+446 a 4+289: trattamento superficiale del muro di controripa antistante l'area «Bar Nuovo»;
 4. in progressiva 2+680: riposizionamento di un palo di energia elettrica - trasformatore;
 5.  Nel tratto da progr. 4+324 a 4+370: inserimento di barriere antirumore di tipo definitivo anziche' provvisorio.
 La   disponibilita'   delle   maggiori  aree  che  si  rendessero necessarie  per  la  realizzazione degli interventi in oggetto dovra' essere a cura dell'amministrazione competente.
 1.h) S.P. n. 161 della Crenna.
 Si raccomanda di valutare la realizzazione di una pista ciclabile a  lato  della  carreggiata  dalla  rotonda  posta in prossimita' del cimitero di Gavi sino al ponte sul Torrente Neirone.
 La   disponibilita'   delle   maggiori  aree  che  si  rendessero necessarie  per  la  realizzazione  dell'intervento in oggetto dovra' essere a cura dell'amministrazione competente. 1.i) Viabilita' minore in comune di Pozzolo F.
 Si   raccomanda  di  valutare,  nell'ambito  dello  sviluppo  del progetto  esecutivo,  la  possibilita'  di  utilizzare  le  esistenti viabilita'  minori,  al  fine  di limitare l'impatto ambientale delle viabilita' di cantiere, a condizione che siano rispettati i tempi e i costi dell'opera. 1.l) Viabilita' in comune di Tortona.
 Si   raccomanda  di  valutare,  nell'ambito  dello  sviluppo  del progetto   esecutivo  l'utilizzo,  quale  viabilita'  alternativa  di cantiere,  delle  strade  comunali  del  Bosco  e Savonesa. Eventuali adeguamenti  non  dovranno  dare  origine  a incremento di costi e la disponibilita'  delle  aree  che  si  rendessero  necessarie per tali adeguamenti non dovranno essere a carico del soggetto aggiudicatore. 1.m) Viabilita' in comune di Tortona.
 Si  raccomanda  che  per  le  viabilita'  di  accesso  ai siti di riqualificazione  siano opportunamente valutate, in sede di redazione di  progetto  esecutivo,  le  osservazioni e le indicazioni prevenute dagli enti territoriali 2. Cantieri. 2.a) CBL5.
 Si   prescrive,   in  accoglimento  dell'istanza  del  comune  di Campomorone,  di  modificare  la  disposizione  del  campo base CBL5, evitando   interventi   spondali  sul  torrente  Verde,  al  fine  di permettere la realizzazione di un campo sportivo di dimensioni pari a m 90,00 \times 45,00. 2.b) CBP2.
 In  merito  all'approvvigionamento  idrico del campo base di Pian dei  Grilli  si  raccomanda di valutare la possibilita' di potenziare l'acquedotto  comunale  di  Fraconalto  nel  rispetto dei costi e dei tempi previsti dal progetto definitivo. 2.c) COP4.
 Si raccomanda di adeguare la viabilita' di cantiere relativa alla cascina   Radimero   in   modo   da   migliorarne  le  condizioni  di transitabilita' per i pedoni.
 Per  quanto riguarda la sistemazione finale del cantiere Radimero dovranno    essere    attentamente    progettate   ed   eseguite   le rinaturalizzazioni   nel   rispetto  della  situazione  ambientale  e paesaggistica  preesistente,  fermo  restando  il  mantenimento della necessaria viabilita' di accesso al pozzo di aerazione. 2.d) CA3.
 Si  raccomanda  di  valutare  la  possibilita'  di ricollocare il cantiere CA3 in adiacenza all'area di cantiere COP10. 3. Cave e siti di riqualifica ambientale. 3.a) Cava a/c Romanellotta.
 Si  raccomanda  che in fase di realizzazione dell'opera sia posta particolare  attenzione  agli interventi di mitigazione relativi alle emissioni  di polveri e rumori, conseguenti l'esercizio dell'impianto di  processo  degli inerti. Tale impianto dovra' prevedere il massimo riutilizzo  delle  acque di lavaggio al fine di minimizzare l'impatto sulla falda. 3.b) Ripristini  ambientali in localita' cascina Montemerla in comune di Tortona.
 Si raccomanda di considerare tra i siti di riqualifica ambientale quello in localita' cascina Montemerla. 4. Corsi d'acqua.
 Si  raccomanda  di  approfondire in sede di progetto esecutivo la sistemazione  idraulica  relativa  al  ponte  sul  torrente  Neirone, verificando  l'imposta  delle  fondazioni  e  l'altezza  delle  opere spondali.
 Inoltre  si  raccomanda  che per tutta la durata del cantiere sia garantito   un   presidio   durante   le   situazioni  di  criticita' meteorologica. 5. Acque.
 5.a) Il  soggetto aggiudicatore, in ambito di progetto esecutivo, d'intesa  con  il  comune di Ceranesi, dovra' integrare il censimento delle   sorgenti,  inserendo  eventuali  nuovi  punti  nel  Piano  di monitoraggio  ambientale,  al  fine  di  adottare  i provvedimenti di salvaguardia che si rendessero necessari.
 5.b) Gli  acquedotti alternativi di Livellato, Sottovalle e Costa di  Fegino  gia'  previsti  dal progetto definitivo, d'intesa con gli enti  gestori,  dovranno  essere  realizzati prima che lo scavo delle gallerie raggiunga gli acquiferi interferiti.
 5.c) Il  soggetto aggiudicatore in ambito del Progetto esecutivo, dovra'  inserire  nel Piano di monitoraggio ambientale le sorgenti di Cave  di  Pietra  in  comune  di  Fraconalto, al fine di adottare gli eventuali provvedimenti di salvaguardia che si rendessero necessari.
 5.7) Pur  in  considerazione dei vincoli derivanti dall'esercizio ferroviario,  si  raccomanda  di  valutare la possibilita' di captare l'acqua  in  zone  intermedie  della  galleria  di  valico al fine di consentirne l'utilizzo. 6. Integrazioni progettuali.
 6.a) Si  raccomanda  che lo sviluppo del progetto esecutivo tenga in   debito  conto  l'inserimento  ambientale  degli  imbocchi  delle gallerie e delle finestre.
 6.b) Il   complesso   dei   muri   di   sostegno  in  prossimita' dell'imbocco  della finestra di Castagnola dovra' essere attentamente studiato   per   conseguire   il  miglior  inserimento  ambientale  e paesaggistico  prevedendo  rivestimenti  in pietra ed adeguate quinte arboree.
 6.c) Si  raccomanda  di valutare la possibilita' di realizzare un serbatoio  idrico  di  adeguata capacita' in relazione all'incremento del fabbisogno connesso alla cantierizzazione in comune di Voltaggio, considerandone il corretto inserimento paesaggistico.
 6.d) In  sede  di  progetto  esecutivo il soggetto aggiudicatore, d'intesa  con  l'amministrazione  del  comune  di  Voltaggio,  dovra' valutare,  per  la  strada  di  accesso  al  pozzo di aerazione della finestra  di  Val  Lemme, la possibilita' di sfruttare tracciati gia' esistenti (strada vicinale dei Livelli).
 Quanto  sopra  fatto salvo il rispetto dei tempi di realizzazione dell'opera.
 6.e) Dovra'  essere  realizzata  una  protezione idraulica per le possibili  interferenze  del  rio  Traversa  con  il sito di deposito temporaneo  previsto  a monte della finestra, costituita da canalette di  raccolta  delle  acque  meteoriche di dilavamento dei piazzali di manovra  e  di stoccaggio che confluiscano, prima dell'immissione nel rio, in un'adeguata vasca di sedimentazione. 7. Ambiente.
 7.a) Per   quanto   riguarda  il  ripristino  della  vegetazione, dovranno  essere utilizzate specie appartenenti alle serie autoctone, provvedendo  eventualmente  alla raccolta in loco di materiale per la propagazione   (sementi,  talee,  ecc.)  al  fine  di  rispettare  la diversita'  biologica  prevedendo altresi' la produzione di materiale vivaistico che assicuri l'idoneita' all'uso.
 7.b) Si  raccomanda  che  i  criteri che verranno adottati per la scelta  delle specie vegetali siano mirati alla sutura del territorio con   il   tessuto   vegetazionale  esistente,  bassa  insorgenza  di fitopatie,  crescita  del  soprassuolo  vegetale  di  intenso effetto decorativo, minimizzazione degli interventi manutentivi.
 7.c) In  fase  di  progettazione  esecutiva si raccomanda che sia predisposto  un  piano  di dettaglio delle modalita' di realizzazione del  deposito  RMP1,  in  localita'  Libarna,  in  modo  tale  che le attivita'  di  abbancamento e quelle di recupero. garantiscano sempre un utile corridoio per il passaggio della fauna. 8. Interferenze.
 Fermo restando quanto gia' prescritto al punto 9 - Interferenze - dell'allegato  14, si precisa che gli eventuali incrementi di tempi e costi  dovuti  a  potenziamenti,  miglioramenti  ed ammodernamenti di servizi  interferiti,  che  non  siano  espressamente  richiesti  dal soggetto  aggiudicatore,  dovranno  essere  a  cura e spese dell'ente interferito. 9. Raccomandazioni.
 Si   raccomanda   la  stipula  di  un  accordo  tra  il  soggetto aggiudicatore  e  le amministrazioni interessate per regolamentare il trasferimento   delle   attivita'  scolastiche  svolte  nella  scuola Sanguinetti,  nel  rispetto delle esigenze scolastiche e dei tempi di realizzazione  dell'opera,  fermo  restando  il  limite di spesa gia' prefissato con la delibera CIPE 78/03 di 1 milione di Euro.
 
 ---->   Vedere Tabelle da pag. 37 a pag. 39  <----
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