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| Gazzetta n. 196 del 24 agosto 2006 (vai al sommario) |  | COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |  | DELIBERAZIONE 2 dicembre 2005 |  | Primo  programma  delle  opere  strategiche  -  (legge  n. 443/2001). Itinerario Agrigento-Caltanissetta A 19: Adeguamento a quattro corsie della s.s. 640 di Porto Empedocle - Tratto dal km 9+800 al km 44+400. (Deliberazione n. 156/05). |  | 
 |  |  |  | IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Vista  la  legge  21 dicembre  2001,  n.  443,  che, all'art. 1, ha stabilito   che   le   infrastrutture   pubbliche  e  private  e  gli insediamenti  strategici  e  di  preminente  interesse  nazionale, da realizzare  per  la  modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati  dal  Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando   a  questo  Comitato  di  approvare,  in  sede  di  prima applicazione  della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
 Vista  la  legge  1° agosto  2002,  n.  166, che, all'art. 13, reca modifiche  al  menzionato  art.  1  della legge n. 443/2001, oltre ad autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione  delle  opere incluse nel programma approvato da questo Comitato  e  per  interventi  nel  settore  idrico  di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
 Visto  il  decreto  legislativo  20 agosto  2002, n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
 Visti,  in  particolare,  l'art.  1 della citata legge n. 443/2001, come  modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria  e  la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato  al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita struttura tecnica di missione;
 Vista  la legge 27 dicembre 2002, n. 289, che agli articoli 60 e 61 istituisce,  presso  il  Ministero  dell'economia e delle finanze, il Fondo  aree  sottoutilizzate  (FAS),  da  ripartire  a cura di questo Comitato  con  apposite  delibere  adottate  sulla  base  dei criteri specificati  al  comma 3  dello  stesso  art.  61,  e  che prevede la possibilita' di una diversa allocazione delle relative risorse;
 Visto  l'art.  11  della  legge  16 gennaio  2003,  n.  3,  recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione"», secondo  il  quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere  dotato  di  un  codice unico di progetto (CUP);
 Visto  l'art.  4  della  legge 24 dicembre 2003, n. 350, e visti in particolare:
 - il comma 128, che rifinanzia il FAS;
 - il comma 130, che, a parziale modifica del citato art. 60 della legge  n.  289/2002, dispone che la diversa allocazione delle risorse per  le aree sottoutilizzate possa essere effettuata anche al fine di accelerare la spesa e dare impulso e sostegno all'andamento del ciclo economico  del  Mezzogiorno,  tramite  lo  spostamento  di risorse da interventi  con  capacita' di spesa diluita nel tempo a interventi in grado di produrre un'anticipazione della stessa, e che, a tale scopo, stabilisce  di  dare  priorita'  nel 2004 agli interventi nei settori relativi   a   sicurezza,   trasporti,   ricerca,   acqua  e  rischio idrogeologico;
 - i  commi 134  e  seguenti,  ai  sensi dei quali la richiesta di assegnazione  di  risorse  a  questo  Comitato, per le infrastrutture strategiche  che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla  gestione  e  che  non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie  e  nei  relativi  futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata    da    un'analisi    costi-benefici   e   da   un   piano economico-finanziario  redatto  secondo  lo  schema tipo approvato da questo Comitato;
 Visto  il decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, recante «Disposizioni urgenti  nell'ambito  del  Piano di azione per lo sviluppo economico, sociale  e territoriale"», convertito, con modificazioni, dalla legge 14 maggio 2005, n. 80, e visti in particolare:
 - l'art.  5,  comma 1,  che  dispone  che  -  per le finalita' di accelerazione  della  spesa  in  conto  capitale  di  cui al comma 1, dell'art.  60  della  legge n. 289/2002, come modificato dall'art. 4, comma 130,   della  legge  n.  350/2003  -  questo  Comitato  finanzi prioritariamente   gli   interventi  inclusi  nel  programma  per  le infrastrutture strategiche di cui alla legge n. 443/2001, selezionati secondo i principi adottati nella propria delibera 29 settembre 2004, n. 21;
 - l'art.   8,   comma 6,  che  prevede  che  la  copertura  degli interventi   di   cui   all'art.   5,  comma 1,  avvenga  tramite  un trasferimento  -  da  incentivi  a  investimenti pubblici materiali e immateriali - di un importo non inferiore a 750 milioni di euro;
 Visto  il  decreto  legislativo  17 agosto  2005,  n.  189, recante modifiche  ed  integrazioni al decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190,  in  materia  di  redazione ed approvazione dei progetti e delle varianti,  nonche'  di  risoluzione  delle  interferenze per le opere strategiche e di preminente interesse nazionale;
 Visto  il  decreto  emanato  dal  Ministro dell'interno il 14 marzo 2003, di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture   e   dei   trasporti,   e   successive  modifiche  ed integrazioni,  con  il quale - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 - e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
 Vista  la  delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002  supplemento  ordinario),  con  la  quale questo Comitato, ai sensi  del  piu'  volte richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato  il  1°  Programma  delle  infrastrutture  strategiche, che include,  nell'ambito  del  «Corridoio  plurimodale  tirrenico - nord Europa"»,    tra   i   «Sistemi   stradali   ed   autostradali»"   la «Agrigento-Caltanissetta  --  A  19»"  con  un  costo  complessivo di 619,748 Meuro;
 Vista  la  delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003, errata corrige nella Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale  questo  Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP,  che  deve  essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;
 Vista  la  delibera  27 maggio  2004,  n. 11 (Gazzetta Ufficiale n. 230/2004),  con  la quale questo Comitato ha approvato lo schema tipo di  piano  economico-finanziario  ai  sensi  del  richiamato  art. 4, comma 140, della legge n. 350/2003;
 Vista  la  delibera 29 settembre 2004, n. 19 (Gazzetta Ufficiale n. 254/2004),  con  la quale questo Comitato ha ripartito le risorse per le   aree  sottoutilizzate  recate  dalla  legge  n.  350/2003  (come modificata dal decreto-legge 12 luglio 2004, n. 168, convertito nella legge  30 luglio  2004,  n.  191),  riservando,  al punto F.2.1 della «tabella  impieghi"»,  1.130  Meuro  all'accelerazione  del programma delle  infrastrutture  strategiche  e, al successivo punto F.2.2, 288 Meuro   alla   «sicurezza»",   di   cui   31   a   fini   di   tutela dell'accelerazione di detto programma;
 Vista  la  delibera 29 settembre 2004, n. 21 (Gazzetta Ufficiale n. 275/2004),  con  la  quale  questo Comitato ha finalizzato le risorse destinate  dalla richiamata delibera n. 19/2004 all'accelerazione del Programma  delle  infrastrutture  strategiche  (PIS) e 200 milioni di euro  resi  disponibili  dal  Ministero  delle  infrastrutture  e dei trasporti  sulle  risorse  attribuite  al  Ministero  stesso  in  via ordinaria, riservando 23 milioni di euro per finalita' premiali;
 Vista  la  delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004),  con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere  riportato  su  tutti  i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico, e   deve  essere  utilizzato  nelle  banche  dati  dei  vari  sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
 Vista la propria delibera 27 maggio 2005, n. 34 (Gazzetta Ufficiale n.   235/2005),  recante  ripartizione  generale  delle  risorse  per interventi  nelle  aree  sottoutilizzate  - quadriennio 2005-2008", e visti in particolare:
 - la  voce Q.2.1 della tabella di assegnazioni, che quantifica in 637,50  milioni  di  euro  la  quota  attribuita  al  Mezzogiorno per l'accelerazione del PIS;
 - la  voce R.1. di detta tabella, concernente l'accantonamento di 300  milioni  di  euro per l'ulteriore finanziamento del programma di accelerazione di cui all'art. 4, comma 130, della legge n. 350/2003;
 - il   punto   14  che  prevede  che  con  separata  delibera  si provvedera'  --  per  il citato ammontare di 637,50 milioni di euro e secondo   i   criteri   adottati   nella   delibera   n.   21/2004  - all'individuazione degli interventi ricadenti nel Mezzogiorno inclusi nel PIS, che, avendo necessita' di risorse finanziarie aggiuntive per la  loro  completa  realizzazione,  abbiano  la capacita' di produrre spesa  in misura significativa negli anni 2005-2006, mentre l'importo di   112,5   milioni   di   euro  resta  accantonato  per  interventi infrastrutturali prioritari nelle regioni del Centro-Nord;
 Vista  la  delibera  29 luglio  2005,  n. 98 (Gazzetta Ufficiale n. 245/2005), con la quale questo Comitato:
 - ha quantificato in 252,84 Meuro le risorse di cui alla delibera n.  21/2004  non ancora allocate, destinandole al finanziamento degli interventi    collocati   nelle   posizioni   successive   alla   11ª nell'allegato A della delibera stessa;
 - ha  destinato  l'85%  dell'accantonamento  di  cui al punto R.1 della  tabella  di  assegnazioni  di  cui  alla  delibera  n. 34/2005 all'accelerazione degli interventi del Programma delle infrastrutture strategiche localizzati nel Mezzogiorno;
 - ha  finalizzato le risorse di cui all'alinea precedente (pari a 255,000  Meuro),  le  risorse di cui al punto Q.2.1 della delibera n. 34/2005  (pari  a  637,50  Meuro) - al netto di 17,85 Meuro riservati alla  premialita'  -  e  le  eventuali risorse residue ex delibera n. 21/2004 al finanziamento degli interventi considerati eleggibili alla stregua  dei  criteri  di  cui  alla  delibera  per  ultimo  citata e riportati nell'allegato 1;
 Vista  la  delibera  in  data  odierna, n. 155, con la quale questo Comitato   -   nell'ammettere   a   finanziamento,   a  valere  sulle disponibilita'    FAS,   due   interventi   relativi   all'autostrada Salerno-Reggio  Calabria  - ha riportato la scansione temporale delle risorse   riservate   al   finanziamento   degli  interventi  di  cui all'allegato 1 della delibera n. 98/2005;
 Vista  la  sentenza  n.  303  del 25 settembre 2003 con la quale la Corte  costituzionale,  nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001   ed   ai   decreti   legislativi   attuativi,  si  richiama all'imprescindibilita'  dell'intesa  tra  Stato  e singola regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa   anche   essere  successiva  ad  un'individuazione  effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera  sono  da  considerare  inefficaci  finche' l'intesa non si perfezioni;
 Vista  la  nota  5 novembre  2004,  n.  COM/3001/1, con la quale il coordinatore  del  predetto  Comitato  di  coordinamento  per  l'alta sorveglianza  delle  grandi  opere  espone  le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
 Vista  la nota 3 novembre 2005, n. 521 -- integrata con le note del 24 novembre  2005,  n. 566 e n. 569 - con la quale il Ministero delle infrastrutture  e dei trasporti ha trasmesso le relazioni istruttorie «Itinerario  Agrigento--Caltanissetta  -  A19:  adeguamento a quattro corsie  della s.s. 640 di Porto Empedocle", tratto dal Km 9+800 al Km 44+400»     proponendo    l'approvazione,    con    prescrizioni    e raccomandazioni, del progetto definitivo ed il parziale finanziamento dell'opera  a  carico  del FAS, nonche' l'autorizzazione all'utilizzo delle «economie di gara»;
 Considerato    che   questo   Comitato   ha   conferito   carattere programmatico  al  quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta    delibera   n.   121/2001,   riservandosi   di   procedere successivamente    alla   ricognizione   delle   diverse   fonti   di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
 Rilevato  che  l'opera  di cui sopra non e' esplicitamente compresa nell'Intesa  Generale  Quadro  tra il Governo e la Regione siciliana, sottoscritta il 14 ottobre 2003;
 Considerato  che  questo  Comitato,  nella  delibera n. 98/2005, ha ritenuto    finanziabili   al   momento   gli   interventi   elencati nell'allegato  1 a partire dalla seconda postazione, tenuto conto che il  costo  dell'intervento  collocato  al primo posto e relativo alla medesima  autostrada,  sul quale sono anche previsti approfondimenti, supera il totale delle disponibilita';
 Considerato  che  la  "«s.s.  640  AG-CL»  e' inclusa al n. 3 della graduatoria di cui al citato allegato 1 della predetta delibera;
 Considerato che, ai fini della premialita' e' da far riferimento al dato  cumulato  del «profilo della spesa"» riportato, nell'allegato 1 della delibera n. 98/2005, per gli anni 2006-2007;
 Udita   la  relazione  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei trasporti;
 Acquisita  in  seduta  l'intesa  del Ministro dell'economia e delle finanze;
 
 PRENDE ATTO
 
 delle   risultanze   dell'istruttoria   svolta  dal  Ministero  delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare: - sotto l'aspetto tecnico procedurale.
 che il progetto definitivo in esame prevede l'adeguamento a quattro corsie  della s.s. 640 «di Porto Empedocle» mediante la realizzazione di  una  nuova  infrastruttura  nel  tratto  compreso fra il Km 9+800 esistente,  nella  zona dello svincolo Petrusa, ed il Km 44+400 nella zona della contrada Grotta Rossa, con un tracciato che in buona parte riutilizza  il  sedime  esistente  ed  ha uno sviluppo complessivo di circa 34 Km;
 che  l'arteria risultera' classificata alla categoria B del decreto del  Ministro  delle  infrastrutture e dei trasporti 5 novembre 2001, con  due  corsie  per senso di marcia da 3,75 m, banchine da 1,75 m e spartitraffico da 3,50 m;
 che   il   progetto  prevede,  come  opere  principali  d'arte,  la realizzazione  di  venti  viadotti,  tre  gallerie artificiali e otto svincoli,  di  cui  due  di nuova costruzione e sei di adeguamento di quelli gia' esistenti;
 che  l'opera  e'  completata  con  un'importante rete di viabilita' secondaria di riconnessione alla viabilita' preesistente e di accesso a tutti gli insediamenti di tipo residenziale e/o produttivo;
 che  l'intervento  rappresenta  una  prima  tratta  dell'itinerario Agrigento-Caltanissetta - A19;
 che l'intervento in questione e' inserito nell'Accordo di programma quadro  2001  sottoscritto dall'ANAS con il Ministero dell'economia e delle  finanze  e  la  Regione  siciliana  e piu' specificatamente e' riportato   nell'allegato   6B,   tra  gli  interventi  in  corso  di progettazione;
 che,  in  attuazione  della  convenzione con l'ANAS sottoscritta il 6 novembre  2000  e successivo atto di modifica del 4 giugno 2001, la provincia  regionale  di  Agrigento  ha  affidato  l'incarico  per la redazione  del  progetto definitivo dell'intervento e relativo studio VIA;
 che  il responsabile unico del progetto ha attestato la rispondenza del  progetto  definitivo  a  quello  preliminare  posto a base dalla predetta   convenzione   e   in   precedenza   approvato  dagli  enti territoriali  interessati,  con limitate variazioni rispetto all'asse originario  intese  ad  adeguare  il  tracciato  alle indicazioni del citato decreto ministeriale del 5 novembre 2001;
 che  il  progetto  definitivo  e'  stato approvato in linea tecnica dall'ANAS il 13 maggio 2004, con delibera n. 49, per l'importo di 594 milioni di euro;
 che con nota 12 novembre 2004, n. 005974, il progetto definitivo e' stato   trasmesso  dal  soggetto  aggiudicatore  al  Ministero  delle infrastrutture   e   dei   trasporti   nonche'  alle  Amministrazioni interessate  ed ai gestori di opere interferenti, dando comunicazione del  formale  avvio  della  procedura  con «avviso» pubblicato su due quotidiani del 14 novembre 2004 e con deposito del progetto presso la Regione siciliana - Assessorato territorio e ambiente;
 che  in  data 9 febbraio 2005 si e' tenuta la Conferenza di servizi convocata dal predetto Ministero;
 che  con  nota  del 28 gennaio 2005, n. 297, la Regione siciliana - Assessorato  regionale - Dipartimento beni culturali ed ambientali di Caltanissetta  ha  espresso  parere favorevole con prescrizioni e che del   pari   ha   espresso   parere  favorevole  con  prescrizioni  e suggerimenti   la   Regione   siciliana  -  Assessorato  regionale  - Dipartimento  beni  culturali  ed  ambientali  di Agrigento, con nota 21 febbraio  2005,  n.  2343,  come avviso favorevole ha formulato il Dipartimento  regionale  urbanistica  dell'Assessorato  territorio  e ambiente della medesima Regione;
 che  il  Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, che aveva  formulato nel luglio precedente richiesta di integrazioni, con nota  del 18 ottobre 2005, n. 6 AB/2005/8830/B05, ha trasmesso parere favorevole    con    prescrizioni    e   raccomandazioni,   chiedendo successivamente  di destinare una percentuale compresa tra il 2,5%-3% dell'importo complessivo dell'opera per compensazioni ambientali;
 che  gli enti gestori delle interferenze e le altre Amministrazioni competenti  al  rilascio  di  permessi  ed  autorizzazioni in sede di Conferenza  di servizi o con atti successivi, si sono pronunciati sul progetto  definitivo  in  argomento,  esprimendo  pareri favorevoli o rilasciando  le autorizzazioni di competenza, con talune prescrizioni e  raccomandazioni  cui  il soggetto aggiudicatore si e' impegnato ad ottemperare  in sede di redazione del progetto esecutivo o durante il corso dei lavori;
 che  il  Ministero  delle infrastrutture e dei trasporti propone le prescrizioni   e   le   raccomandazioni   da  formulare  in  sede  di approvazione del progetto definitivo, evidenziando quali osservazioni avanzate  in sede istruttoria vengono accolte in linea di principio e debbono  quindi  essere  approfondite successivamente ed esponendo le motivazioni  in  caso di mancato recepimento di osservazioni avanzate nella medesima fase; - sotto l'aspetto attuativo.
 che il soggetto aggiudicatore e' l'ANAS S.p.a.;
 che la modalita' di affidamento prevista e' il ricorso a Contraente generale;
 che  il  tempo contrattuale per l'esecuzione dei lavori e' previsto in giorni 1.460 dall'inizio delle attivita', con entrata in esercizio al 1° gennaio 2012;
 che   al   progetto   in  argomento  e'  stato  assegnato  il  CUP: F11B04000480003; - sotto l'aspetto finanziario.
 che  il  costo complessivo dell'opera e' pari a 594.583.224,23 euro di   cui  448.686.274,01  euro  per  lavori  a  base  di  appalto,  e 145.896.950,22 euro per somme a disposizione;
 che detto costo e' stato computato dal soggetto aggiudicatore sulla base  del  prezzario  ANAS  -  Direzione  generale per la Sicilia per l'anno   2002,  nonche'  dell'elenco  prezzi  per  la  Salerno-Reggio Calabria  (anno 2001) e per la Catania-Siracusa (2003), sulla base di nuove  analisi  prezzi  ritenute valide ed in esatta aderenza con gli elaborati progettuali non contemplati nei citati prezzari;
 che,  per adempiere alla prescrizione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, viene riservato un importo di 12.705.651 euro  a  compensazioni  ambientali  mediante corrispondente riduzione della  voce  «imprevisti»  e  che  viene  chiesta l'autorizzazione ad utilizzare  gli  importi  derivanti  dal ribasso d'asta conseguito in sede  di  gara per la scelta del Contraente generale per reintegrare, in tutto o in parte, detta voce;
 che  la  Regione  siciliana  con  nota  4 maggio  2005, n. 3337, ha comunicato  che  con delibera di Giunta di Governo del 30 marzo 2005, n.  126,  ha  destinato  389  milioni di euro delle risorse di cui al punto 6 della delibera di questo Comitato n. 20/2004;
 che  il Presidente della Regione siciliana, con nota 6 maggio 2005, ha  chiesto  al  Ministero  delle  infrastrutture  e dei trasporti di attivarsi  per  il  reperimento  dell'integrazione  del finanziamento dell'opera,  essendo  quest'ultima  di concorrenza regionale inserita nella  delibera  n. 121/2001, e che in tale richiesta detto Ministero individua   -   tra   l'altro   -   il   perfezionamento  dell'intesa Stato-Regione   per  progetti  di  interesse  concorrente  e  che  il contributo   (in   cifra  arrotondata)  di  cui  il  Ministero  delle infrastrutture  e dei trasporti propone l'assegnazione a carico delle risorse  FAS,  quantificabile  in  205,6  milioni  di  euro,  vale  a completare il finanziamento dell'intervento in esame;
 che,  secondo  l'analisi  costi-benefici sviluppata ipotizzando una «vita  utile» dell'opera di 30 anni, il progetto in esame presenta un V.A.N.E.  (Valore Attuale Netto Economico) di 615,8 milioni di euro e un T.R.I.E. (Tasso Interno di Rendimento Economico) di 13,6%;
 che  il  piano  economico-finanziario  non evidenzia un «potenziale ritorno  economico»  derivante dalla gestione dell'opera, non essendo prevista   l'applicazione  di  tariffe  in  relazione  alla  rilevata tipologia  di  strada  extraurbana principale di cui alla categoria B del citato decreto ministeriale 5 novembre 2001;
 Delibera: 1. Approvazione progetto definitivo.
 1.1  Ai  sensi  e per gli effetti degli articoli 4 e 16 del decreto legislativo  n.  190/2002,  come  modificato  e integrato dal decreto legislativo  n.  189/2005,  nonche'  ai  sensi del combinato disposto degli articoli 10 e 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001,  come  modificato -- da ultimo - dal decreto legislativo n. 330/2004,  e'  approvato,  con  le  prescrizioni e le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilita', il progetto definitivo dell'«Itinerario Agrigento-Caltanissetta - A19: adeguamento a quattro corsie   della   S.S.   640,  tratto  dal  Km  9+800  al  Km 44+400». L'approvazione  sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione e parere  comunque  denominato  e consente la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e attivita' previste nel progetto approvato.
 1.2  L'importo di 594.583.224,23 euro - indicato nella presa d'atto - costituisce il limite di spesa dell'intervento da realizzare.
 1.3  Le  prescrizioni  citate  al  punto  1.1,  cui e' condizionata l'approvazione  del  suddetto progetto, sono riportate nella 1ª parte dell'allegato  1, che forma parte integrante della presente delibera, e devono essere sviluppate in fase di progettazione esecutiva.
 Le  raccomandazioni  proposte  dal Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  sono  riportate nella 2ª parte del citato allegato 1. Qualora il soggetto aggiudicatore ritenga di non poter dare seguito a qualcuna  di  dette  raccomandazioni,  fornira'  al riguardo puntuale motivazione,  in modo da consentire al Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti di esprimere le proprie valutazioni e di proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative.
 1.4  E'  altresi'  approvato  il  programma  di  risoluzione  delle interferenze,   predisposto,   ai   sensi  dell'art.  5  del  decreto legislativo n. 190/2002, dal soggetto aggiudicatore in relazione alle osservazioni pervenute dai relativi Enti gestori.
 1.5  Gli immobili di cui e' prevista l'espropriazione sono indicati negli  elaborati  del  progetto  definitivo riportati nell'allegato 2 della presente delibera. 2. Assegnazione contributo.
 2.1        Per       la       realizzazione       dell'"«Itinerario Agrigento-Caltanissetta-A19:  adeguamento a quattro corsie della S.S. 640,  tratto  dal  Km 9+800 al Km 44+400» viene assegnato all'ANAS, a completamento   del  finanziamento  dell'opera  di  cui  alla  «presa d'atto»", un contributo massimo di 205.583.224,23 euro a valere sulle disponibilita' del Fondo per le aree sottoutilizzate relative al 2008 e  specificate  nella  delibera n. 155 in data odierna, richiamata in premessa.
 2.2  Il  contributo  definitivo verra' determinato, entro l'importo massimo  indicato  al punto 2.1, dal Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  in  relazione agli esiti della gara per l'affidamento delle attivita' a Contraente generale.
 Il  soggetto  aggiudicatore,  qualora  non abbia gia' provveduto al riguardo,  provvedera'  a  pubblicare  il relativo bando entro trenta giorni  dalla  data  di  pubblicazione  della presente delibera nella Gazzetta  Ufficiale.  Se invece la gara e' stata esperita la consegna delle attivita' al Contraente generale risultato aggiudicatore dovra' essere effettuata entro il medesimo termine sopra indicato.
 Entro    quindi    giorni    dall'aggiudicazione    definitiva,   o nell'alternativa  considerata,  dalla  consegna  delle  attivita'  il predetto soggetto provvedera' a trasmettere il nuovo quadro economico al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che - a sua volta - provvedera'  a  comunicare a questo Comitato l'entita' del contributo come sopra quantificato.
 Il  mancato  rispetto del termine per la pubblicazione del bando di gara  o  del  termine per la consegna delle attivita' e/o del termine per   la   comunicazione   del   nuovo  quadro  economico  comportano l'automatico definanziamento dell'intervento.
 2.3  I  ribassi  d'asta  vengono  attribuiti  alle diverse fonti di copertura  in  misura  percentualmente  corrispondente  alla quota di concorso  al  finanziamento  dell'opera  e  vengono  destinati, nella medesima percentuale, al ripristino della voce «imprevisti» sino alla concorrenza  dell'importo  di  12.705.651 euro. Le eventuali economie residue   realizzate   sul  contributo  a  carico  del  FAS  verranno finalizzate  da  questo Comitato al finanziamento di altri interventi inclusi nell'elenco allegato alla delibera n. 98/2005.
 2.4  Il contributo di cui al precedente punto 2.1 sara' corrisposto al  soggetto  aggiudicatore, compatibilmente con le disponibilita' di cassa, secondo le seguenti modalita':
 - il  30%  verra'  corrisposto in unica soluzione a richiesta del soggetto aggiudicatore;
 - altro   30%   verra'   corrisposto  a  richiesta  del  soggetto aggiudicatore e previa trasmissione di dichiarazione del responsabile unico  del  procedimento  (RUP)  che attesti l'avvenuta utilizzazione dell'80%   della  quota  di  cui  all'alinea  precedente,  mentre  un ulteriore 30% verra' erogato su richiesta del soggetto aggiudicatore, corredata   da  dichiarazione  del  RUP  dell'avvenuta  utilizzazione dell'80% di quanto erogato con le precedenti due rate;
 - il  saldo (residuo 10%) verra' erogato a richiesta del soggetto aggiudicatore,   corredata  da  dichiarazione  del  RUP  che  attesti l'avvenuta  utilizzazione  del  95%  di  quanto  sino allora erogato, nonche'  l'ultimazione  dei  lavori,  ivi  comprese  le operazioni di collaudo dell'opera. 3. Clausole finali.
 3.1  L'efficacia  della  presente  delibera  resta subordinata alla stipula  di  atto  integrativo  con  la Regione siciliana che includa esplicitamente   l'opera  in  esame  tra  le  infrastrutture  oggetto dell'Intesa   generale  quadro,  cosi'  come  previsto  dalla  citata sentenza della Corte costituzionale n. 303/2003.
 3.2  Il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad  assicurare,  per  conto  di questo Comitato, la conservazione dei documenti comprovanti il progetto come sopra approvato.
 3.3  In  relazione  alle  linee guida esposte nella citata nota del coordinatore  del  Comitato  di coordinamento per l'alta sorveglianza delle  grandi opere, dovra' essere stipulata tra la Prefettura - UTG, il   soggetto   aggiudicatore  e  il  Contraente  generale  risultato aggiudicatario  apposita  convenzione  che - fermo restando l'obbligo dell'appaltatore  di  comunicare  alla  stazione  appaltante  i  dati relativi  a  tutti i sub-contratti, stabilito dall'art. 18, comma 12, della   legge  19 marzo  1990,  n.  55,  e  successive  modifiche  ed integrazioni   --   ponga   adempimenti   ulteriori   rispetto   alle prescrizioni  di  cui  all'art.  10  del decreto del Presidente della Repubblica  3 giugno 1998, n. 252, e intesi a rendere piu' stringenti le  verifiche  antimafia,  prevedendo  - tra l'altro - l'acquisizione delle  informazioni  antimafia  anche  nei  confronti degli eventuali sub-appaltatori   e   sub-affidatari   indipendentemente  dai  limiti d'importo  fissati dal citato decreto del Presidente della Repubblica n.  252/1998,  nonche' forme di monitoraggio durante la realizzazione dei lavori.
 3.4  Eventuali ritardi e criticita' nella realizzazione delle opere saranno  evidenziati nella relazione periodica che l'UVER, sulla base delle  informazioni  fornite  dalla  menzionata  struttura tecnica di missione  del  Ministero  delle  infrastrutture  e dei trasporti e di altre informazioni acquisite autonomamente, trasmette trimestralmente al  Comitato  tecnico  per l'accelerazione istituito all'art. 2 della delibera n. 21/2004.
 3.5  Il CUP F11B04000480003, assegnato al progetto in argomento, ai sensi  della delibera n. 24/2004, va evidenziato nella documentazione amministrativa  e  contabile  riguardante  l'intervento  di  cui alla presente delibera.
 Roma, 2 dicembre 2005
 
 Il Presidente delegato
 Tremonti
 
 Il segretario del CIPE
 Molgora
 
 Registrata alla Corte dei conti il 20 luglio 2006 Ufficio  di  controllo  Ministeri economico-finanziari, registro n. 5 Economia e finanze, foglio n. 86
 |  |  |  | Allegato 1 Delibera n. 156/2005
 
 PRIMO PROGRAMMA DELLE OPERE STRATEGICHE - (LEGGE N. 443/2001) -
 ITINERARIO AGRIGENTO-CALTANISSETTA-A 19: ADEGUAMENTO A QUATTRO
 CORSIE DELLA s.s. 640 «DI PORTO EMPEDOCLE» -
 TRATTO DAL KM 9+800 AL KM 44+400.
 
 PRESCRIZIONI  E  RACCOMANDAZIONI  PROPOSTE  DAL  MINISTERO  DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
 
 Parte I
 Prescrizioni
 
 Il progetto esecutivo deve:
 1. recepire  e sviluppare le misure di mitigazione, puntuali e di carattere  generale,  cosi'  come  proposti  nello  Studio  d'Impatto Ambientale  esaminato  e  sue  integrazioni,  ed integrarli alla luce delle  presenti  prescrizioni,  dettagliandone  la localizzazione, la tipologia,  le modalita' di esecuzione ed i costi analitici; recepire e sviluppare inoltre le compensazioni, per una valore compreso tra il 2,5   e  il  3,0%  dell'importo  dei  lavori,  tenuto  conto  in  via prioritaria  di quanto richiesto nel Parere della provincia regionale di Agrigento;
 2. inserire   nei   documenti  progettuali  relativi  agli  oneri contrattuali    dell'appaltatore    dell'infrastruttura   (capitolati d'appalto) le prescrizioni relative alla mitigazione degli impatti in fase di costruzione e quelle relative alla conduzione delle attivita' di cantiere;
 3. anticipare  nel  programma  lavori,  per  quanto possibile, la realizzazione  delle  opere di mitigazione e compensazione ambientale rispetto alla realizzazione delle opere in progetto;
 4. dettagliare  i quantitativi e le caratteristiche dei materiali di  scavo; per lo smaltimento di quelli di esubero, definire il Piano di  deposito  temporaneo  e  di  smaltimento, individuando le aree di stoccaggio  definitivo; prevedere le modalita' di conservazione della coltre   vegetale  derivante  dagli  scavi  previsti;  predisporre  i progetti  di  coltivazione  e  di  recupero per le cave di prestito e deposito, in accordo alla normativa nazionale ed a quella regionale;
 5. predisporre  quanto  necessario per adottare, prima della data di  consegna  dei  lavori,  un  sistema  di  gestione  ambientale dei cantieri  secondo  i criteri di cui alla norma ISO 14001 o al sistema EMAS (Regolamento CE 761/2001);
 6. adottare  una soluzione alternativa alle due presentate per la bretella  di  Agrigento;  allo  scopo  verificare  la possibilita' di aggregare  tutte  le  funzioni  di  traffico  nello  svincolo n. 1 di Petrusa, anche utilizzando la viabilita' secondaria esistente;
 7. realizzare   la   variante   migliorativa   presentata   nelle integrazioni fornite relativa allo svincolo n. 3 Scintilia prevedendo la riduzione dell'ingombro e la diversa configurazione delle rampe;
 8. realizzare   la   variante   migliorativa   presentata   nelle integrazioni  fornite  relativa  all'ultimo  tratto del tracciato del tronco  6  B-C;  avvicinamento  del nuovo asse in aree per la maggior parte  gia' oggetto di esproprio; eliminazione dei tronchi 7.1 e 7.4; sistemazione  dell'andamento curvilineo per la salvaguardia di alcuni fabbricati  in costruzione e di alcune immissioni in aziende agricole attraversate;
 9. realizzare   la   variante   migliorativa   presentata   nelle integrazioni   fornite   relativa  al  tratto  di  collegamento  alla rotatoria  nord  dello  svincolo per Castrofilippo: avvicinamento del tracciato  del  tronco  14  alla  s.s. 640 su terreni gia' oggetto di esproprio;   eliminazione  del  tronco  15.1;  declassificazione  del previsto tronco 14 da «Tipo 2» a «Tipo 3»;
 10. realizzare   la   variante   migliorativa   presentata  nelle integrazioni  fornite  relativa  all'area  di un costruendo autodromo privato:  variazione ai parametri geometrici della curva interferente (variazione del raggio da m 1.000 a m 900) con l'allontanamento della curva verso nord;
 11. realizzare   la   variante   migliorativa   presentata  nelle integrazioni  fornite relativa alla rotatoria di fine intervento lato Caltanissetta: avvicinamento del tronco 34 all'asse principale;
 12. ottimizzare  le  interferenze  del  tracciato con i perimetri delle  aziende  agricole, delle proprieta' e delle aree produttive in modo  da  salvaguardarne  quanto  piu'  possibile la continuita' e la funzionalita';   adottare   le  soluzioni  progettuali  in  grado  di mantenere  il  collegamento  tra  aree  agricole  gia' funzionalmente connesse;  garantire  l'accesso  ai  fondi  interferiti  dalla  nuova infrastruttura;
 13. dettagliare  la  qualita'  e  quantita'  delle  emissioni  in atmosfera  e  degli  scarichi idrici in fase di cantierizzazione e le misure  proposte per evitare il superamento dei limiti previsti dalla normativa vigente; verificare la reale disponibilita' al prelievo del fabbisogno   idrico  dei  cantieri  da  parte  dei  gestori  dei  due acquedotti indicati, prevedendo di ricorrere a fonti alternative meno pregiate per i quantitativi necessari alle lavorazioni;
 14. elaborare  un  progetto di monitoraggio ambientale secondo le linee  guida  predisposte  dalla  Commissione  Speciale  VIA; i costi dell'attuazione  del monitoraggio dovranno essere indicati nel quadro economico del progetto;
 15. progettare,    per   ciascuna   delle   aree   intercluse   o difficilmente  utilizzabili, interventi di mitigazione/compensazione, attraverso  la  creazione  di  aree  verdi e prevedendo uno specifico programma di manutenzione della durata di almeno cinque anni;
 16. prevedere,   per   quanto   riguarda   il   ripristino  della vegetazione,  l'impiego  di specie appartenenti alle serie autoctone, raccogliendo   eventualmente   in  loco  il  materiale  per  la  loro propagazione   (sementi,  talee,  etc.)  al  fine  di  rispettare  la diversita'  biologica  e  di  consentire  la  produzione di materiale vivaistico;
 17. sviluppare  le  opere  di sistemazione a verde, di ripristino ambientale  e  di rinaturalizzazione previste in progetto, applicando le tecniche dell'ingegneria naturalistica; assumere come riferimento:
 - «Linee  guida  per  capitolati  speciali  per  interventi  di ingegneria  naturalistica  e  lavori  di opere a verde» del Ministero dell'ambiente, Servizio VIA, settembre 1997;
 - Atlante  delle opere di sistemazione dei versanti» dell'APAT, 2002;
 - «Quaderno delle opere tipo di ingegneria naturalistica» della regione Lombardia, 2000;
 - «Manuale  di  ingegneria  naturalistica» della regione Lazio, 2001;
 18. assicurare  corridoi protetti di attraversamento della fauna, in numero, forma e dimensioni adeguati;
 19.  approfondire  e verificare l'analisi previsionale del rumore in  fase  di  esercizio,  verificandone i livelli sui ricettori nelle condizioni   piu'  critiche  e,  in  applicazione  del  principio  di salvaguardia,  considerato  che  l'infrastruttura,  pur presentandosi come  un  adeguamento  dell'esistente,  appare  come nuova sia per la diversa   tipologia,  sia  per  la  geometria  (raggi  di  curvatura, frequenti  varianti  plano-altimetriche),  applicare  i  limiti della Tabella 1 dell'Allegato 1 del decreto del Presidente della Repubblica n.  142/2004  e prevedere l'eventuale adeguamento degli interventi di mitigazione;   specificare  la  localizzazione,  la  tipologia  e  le modalita'  di  realizzazione  delle  opere  di  mitigazione acustica, assicurandone  l'inserimento paesaggistico e privilegiando l'adozione di  barriere  acustiche  integrate  con barriere a verde; nel caso di barriere   realizzate   con  pannelli  trasparenti,  attrezzarle  con apposite sagome anticollisione per l'avifauna;
 20. approfondire  l'elaborazione  degli interventi di mitigazione delle  vibrazioni  cosi'  da  garantire  il rispetto dei limiti delle norme UNI 9614;
 21. redigere  gli elaborati del progetto esecutivo in conformita' alle specifiche del sistema cartografico di riferimento;
 22. realizzare  interventi  mirati  per  la rinaturalizzazione di ambiti  degradati,  per  la  creazione  di nuove aree con vegetazione autoctona   in   continuita'  con  le  macchie  boscate  esistenti  o l'ampliamento  delle  formazioni vegetali lineari (siepi e filari) in grado di svolgere la funzione di corridoi ecologici;
 23. verificare  che  il  riposizionamento  del  tracciato  e  dei sostegni  delle  linee  elettriche interferite, rispetti la normativa vigente,  e  che  siano utilizzati tutti gli accorgimenti tecnici per minimizzare gli impatti ambientali;
 24. contenere,  al  fine  delle  verifiche  di  cui  all'art. 20, comma 4, del decreto legislativo n. 190 del 20 agosto 2002, le tavole dettagliate  nelle quali vengano indicate ed evidenziate le opere, le particolarita'  progettuali, le misure mitigatrici e compensative con le  quali  sono state ottemperate le prescrizioni espresse nel parere del CIPE, accompagnata da una relazione descrittiva specifica;
 25. dettagliare   le   misure   proposte   per   evitare  che  la realizzazione   e   l'esercizio  della  infrastruttura  in  argomento influisca in modo percepibile:
 - sulla qualita' delle acque superficiali e sotterranee;
 - sul regime idraulico;
 - sull'ecosistema proprio della porzione del reticolo idrografico interessato;
 26. predisporre  un  piano  di  circolazione dei mezzi d'opera in fase  di  costruzione che abbia valenza contrattuale e che contenga i dettagli operativi di quest'attivita' in termini di:
 - percorsi impegnati;
 - tipo di mezzi;
 - volume  di  traffico,  velocita' di percorrenza, calendario e orari di transito;
 - percorsi  alternativi  in caso di inagibilita' temporanea dei percorsi programmati;
 - percorsi di attraversamento delle aree urbanizzate;
 - messa  in evidenza, se del caso, delle misure di salvaguardia degli edifici sensibili;
 27. prevedere  nel  capitolato  speciale d'appalto per la fase di realizzazione   dei   viadotti   e/o  laddove  siano  presenti  falde superficiali, che:
 - le attivita' di perforazione e di esecuzione delle fondazioni di   pile  e  spalle  non  determinino  l'insorgere  del  rischio  di diffusione   delle   sostanze   inquinanti   dovute   ai   fluidi  di perforazione;
 - l'utilizzazione  dei  fanghi  di  perforazione  non riduca la permeabilita' nelle formazioni litologiche interessate;
 28.  prevedere  per  il  generale  miglioramento dell'inserimento paesaggistico-ambientale delle opere:
 - di  preferire  l'adozione  di  strutture  a forma continua, a sezione variabile e con forme arrotondate;
 - di  ridefinire  con particolare cura il disegno delle forme e delle  superfici  delle pile e delle spalle dei viadotti e della loro naturalizzazione  (piantumazioni  e mascheramenti), unificandone, per quanto possibile, la tipologia;
 - di  preferire  imbocchi  di  galleria  che  si  adattino alla morfologia dell'area;
 - di  verificare  la  possibilita'  di  inserire  le  opere  di protezione dal rumore nelle strutture portanti;
 29. eseguire  prima  della  esecuzione  dei  lavori,  nelle  aree d'intervento,  con  particolare  riferimento alle aree in prossimita' degli svincoli n. 3 Favara-Grotte «Scintilla», n. 4 Racalmuto-«Noce», n.  5  Racalmuto-Castrofilippo «Culmitella»; n. 7 Canicatti' «Vecchia Dama»,  puntuali  sopralluoghi  con  personale  tecnico  del Servizio archeologico  e/o  incaricato  da quest'ultimo, al fine di verificare l'opportunita'  o  meno  di  effettuare indagini di tipo archeologico (saggi  di  scavi  a  mano) del sottosuolo interessato ad interventi. Tutte  le  spese  e  gli  oneri  occorrenti  per l'eventuale indagine sopradetta  compresi  i  corrispettivi  per  archeologi e disegnatori esterni  alla  Soprintendenza  dei  beni  culturali  e  ambientali di Agrigento   dovranno  essere  previste  nel  progetto  esecutivo.  La necessita'  o  meno  di incaricare esperti, archeologi e disegnatori, esterni  alla  predetta  Amministrazione  dovra'  essere accertata al momento  di  dare  corso  ai  lavori  e  gli  stessi, individuati tra personale  di  fiducia  della  medesima  Amministrazione,  opereranno dietro le indicazioni della Direzione del servizio archeologico della Soprintendenza;
 30. proporre  i previsti ponti, viadotti e/opere in rilevato, che riguardano  attraversamenti  di  corsi  d'acqua,  in  particolare, il tratto  iniziale  lato  Agrigento  sino  all'incrocio con la «s.p. 3« bivio  di  Favara e il tratto in variante in prossimita' del torrente Gallo   d'Oro,  nella  maniera  tale  che  la  base  delle  pile  non interferisca  con  l'alveo del corso d'acqua; particolare cura dovra' essere  posta  alla  protezione  delle sponde dell'alveo con opere di sistemazione naturalistica e di ingegneria ambientale;
 31. promuovere,   nelle   zone  prossime  ai  corsi  d'acqua,  la conservazione  e  valorizzazione della copertura alveo-ripariale, con interventi   che  avranno  l'obiettivo  di  mantenere  gli  equilibri spaziali e tematici, e garantire, inoltre, il perpetuarsi di crescita di  vegetazione  che  costituisce l'identita' spaziale e tematica del paesaggio fluviale in questione;
 32. in  prossimita'  delle  aree tutelate, tutte le opere murarie fuori terra necessarie alla realizzazione di sottopassi e sovrappassi e   tutte   le   altre  opere  murarie  necessarie,  dovranno  essere opportunamente trattate con rivestimenti in pietra e/o coloriture che tendano  ad  armonizzare  il  loro  inserimento con gli interventi in rilevato e con l'ambiente circostante, tenendo conto della morfologia preesistente;
 33. curare  in  modo  attento  e  dettagliato  la  formazione  di vegetazione  ai  lati  dei  tracciati  distribuendo  macchie di verde arboreo  e  arbustivo  variamente  formato  ed  alternato  con  spazi ineriti,  anche formanti soluzioni di continuita', progettate in modo da  aprire  vedute  su  punti  interessanti del paesaggio in funzione della velocita' di progetto, curando di valorizzare vedute e scorci e mascherare  opere ed elementi dissonanti per volumetrie e cromie e di non riconosciuta qualita' formale; per queste ultime, ove necessario, sara'  opportuno prescrivere la messa a dimora di piante adulte. Alle scarpate  con  forte  acclivita',  che  non  siano  rinverdibili  con tecniche  d'ingegneria  naturalistica  e che debbano essere rivestite con  manufatti,  siano  applicati  preferibilmente  rivestimenti  con elementi che consentano la crescita di vegetazione;
 34. le  barriere  fonoschermanti nelle immediate prossimita' o in tratti  che  attraversano  aree  tutelate, dovranno essere realizzate nella parte inferiore con materiale opaco fonoassorbente, di cromie e finiture  compatibili  con  il  contesto  dove si inseriscono, mentre sara'   opportuno  che  la  parte  superiore  sia  resa  trasparente, realizzandola  con  cristalli stratificati o altro materiale similare per  soluzione  estetica  ed  efficienza.  Dovra', comunque, evitarsi l'utilizzo  per  i  telai  dell'alluminio  anodizzato di colore oro o argento  e  la  verniciatura  delle sue parti con cromie (in coerenti (n.d.r) rispetto al contesto di inserimento;
 35. la  realizzazione  dell'opera deve comprendere tutte le opere di   mitigazione   ambientale  e  paesaggistica  atte  a  minimizzare eventuali   impatti  sulle  componenti  interessate.  Gli  interventi dovranno  essere  eseguiti  tenendo  conto soprattutto del ripristino dell'equilibrio   ambientale   esistente   nell'ambito   delle   zone interessate  dal  tracciato e per le aree d'appoggio utilizzate nella fase    di   cantiere,   provvedendone   immediatamente   alla   loro reintegrazione negli aspetti e nei valori originari; l'allestimento e la  conduzione dei cantieri devono ridurre al minimo la distruzione o alterazione  del  soprassuolo vegetale a causa di scavi, passaggio di mezzi  di  cantiere  o  deposito di materiali, soprattutto nelle aree acclivi,  nelle quali si deve anche curare di limitare la distruzione del cotico erbaceo;
 36. restano  salve  le  prescrizioni  dell'art.  90  del  decreto legislativo n. 42/2004 sui ritrovamenti fortuiti;
 37. eventuali   varianti   del   tracciato   che   si  rendessero necessarie,    dovranno    essere    sottoposte   al   parere   della Soprintendenza,   nella  considerazione  che  in  aree  viciniori  al tracciato,  oggetto  del  presente  parere,  insistono  testimonianze d'interesse archeologico e paesaggistico;
 38. essendo  i metanodotti della SNAM Rete Gas S.p.A. eserciti ad alta   pressione  nessun  intervento  in  immediata  prossimita'  dei medesimi  (rilievi,  picchettamenti, saggi, etc.) dovra' essere fatto senza la presenza dei tecnici della SNAM;
 39. arretrare  opportunamente,  per  motivi  di sicurezza, le due rampe  di  svincolo  dello  svincolo  Aquilata  rispetto  ai  portali d'imbocco  e  di sbocco della galleria di Pietralunga e della trincea ferroviaria;
 40. presentare  il progetto di dettaglio dell'interferenza tra lo svincolo  di  Aquilata e la galleria Pietralunga, completo di calcoli statici  e  delle  verifiche  di compatibilita' di cui trattasi nelle successive raccomandazioni;
 41. per tutto il tratto in affiancamento alla linea, tra le nuove progressive  stradali  dal  km  17  +  750  al  km  18  +  200  circa (corrispondenti al tratto di linea ferroviaria dal km 140 + 800 al km 141  +  200  circa),  dovra'  richiedersi a RFI nulla osta ex art. 60 decreto   del  Presidente  della  Repubblica  n.  753/1980,  mediante presentazione   di   progetto   di  dettaglio,  completo  di  sezioni trasversali al binario;
 42. per  l'attraversamento della linea Caltanissetta X-Canicatti' con cavalca ferrovia necessita assicurare il rispetto di una distanza tra le pile del sovrappasso e la rotaia piu' vicina di almeno 7,00 m, mentre  l'altezza  libera,  misurata  tra  intradosso  dell'impalcato stradale  e  il  piano  di  rotolamento  dei binari dovra' essere non minore  di  7,50 m. L'autorizzazione definitiva da parte di RFI sara' concessa a seguito di presentazione del progetto di dettaglio;
 43. per  l'ampliamento  del  sottovia  esistente  al km 155 + 151 della linea ferroviaria Caltanissetta X-Canicatti' dovra' presentarsi a  RFI  progetto  di  dettaglio  completo  di calcoli statici e delle verifiche   di   compatibilita'  di  cui  trattasi  nelle  successive raccomandazioni;
 44.  effettuare  la  bonifica  da ordigni residuati bellici nelle aree e nei settori che saranno specificati dalla competente Autorita' militare.
 
 Parte 2ª
 Raccomandazioni
 
 Si raccomanda di:
 . assicurarsi  che  l'appaltatore dell'infrastruttura possegga o, in  mancanza acquisisca, dopo la consegna dei lavori e nel piu' breve tempo,  la  certificazione ambientale ISO 14001 o la registrazione di cui al regolamento CE 761/2001 (EMAS) per le attivita' di cantiere;
 2. avvalersi,  per  il  monitoraggio  ambientale, del supporto di competenze    specialistiche   qualificate,   anche   attraverso   la definizione  di specifici protocolli e/o convenzioni; cio' anche allo scopo   di   promuovere  la  costituzione  di  centri  di  ricerca  e formazione, funzionali sia alla realizzazione dell'infrastruttura sia all'ampliamento  delle conoscenze scientifiche, sia alla creazione di nuove professionalita' nel settore;
 3. scegliere   le   caratteristiche   di   ciascuna  misura  di mitigazione   verificandone   gli  effetti  su  tutte  le  componenti ambientali;
 4. al  fine  di perseguire l'obiettivo della minimizzazione del consumo  di  suolo  e  dell'impatto  ambientale,  ferma  restando  la necessita'   di   garantire   la   riconnessione  con  la  viabilita' secondaria,  per  alcuni  dei  tratti  di viabilita' complementare in progetto  valutare la possibilita' di declassamento, privilegiando le sezioni  Tipo  2  o  3  in  luogo  dei  tronchi  Tipo 1 previsti o il riadattamento  della viabilita' esistente e la eliminazione di alcune rotatorie negli incroci tra strade secondarie;
 5. migliorare  l'inserimento  ambientale  del  viadotto Petrusa verificando  la  possibilita'  di  impegnare  soltanto una sponda del fiume S. Benedetto;
 6. prevedere  la  riduzione  del numero delle pile del viadotto Petrusa,  pista  dx, adottando luci maggiori, del tipo di quelle gia' previste  per altri viadotti del progetto, evitando di posizionare le pile in prossimita' dell'alveo bagnato del corso d'acqua, ricorrendo, se necessario all'impiego di campate a passo variabile;
 7. valutare, con appositi strumenti di simulazione, l'effettivo aumento  di  flusso veicolare che interessera' le strade provinciali: s.p. 80   «Agrigento-Baiata-Favara»;   s.p.  3  «Bivio  Crocca  (s.s. 115)-Favara-Bivio  Caldare (S.S. 189 )»; s.p. 85 dallo svincolo sulla s.s. 640 alla sua intersezione con la s.p. 13 «Favara-Racalmuto» e di quest'ultima  sino  all'abitato di Favara; s.p. 85 dallo svincolo con la s.s. 640 in direzione Grotte, per complessivi km 3+200, ad effetto della  costruzione  dei nuovi svincoli e delle controstrade previste, verifichi la necessita' o meno di dar corso agli interventi proposti;
 8. per quanto attiene gli svincoli n. 4 Noce, n. 5 Culmitella e n.  6  Aquilata  verificare  la  possibilita' di limitare lo sviluppo delle   aree   all'ingombro   strettamente   necessario,   anche  con l'inserimento di opere di contenimento di maggiore potenzialita';
 9. per quanto attiene la viabilita' complementare verificare in sede  di  progetto esecutivo la possibilita' di soluzioni alternative in  relazione  all'attuale stato delle proprieta', che puo' differire sensibilmente  da  quanto  riportato  nelle planimetrie catastali non aggiornate;
 10. sviluppare a servizio dell'area industriale compresa tra lo svincolo  4  e  lo  svincolo  5,  che  viene  tagliata dal nuovo asse autostradale col quale sarebbe connessa solo da una viabilita' rurale secondaria,  una  viabilita'  complementare  propria  afferente  allo svincolo 5;
 11. nel  tratto tra lo svincolo 5 e lo svincolo 6 il nuovo asse preclude  la  possibilita' di collegamento di tutta la fascia di c.da Roveto  con  la  rimanente  parte del territorio comunale. Verificare l'ottimizzazione  della  esistente  strada  comunale  con  innesto in corrispondenza del tronco 15;
 12. valutare la possibilita' di affiancare il tratto del tronco 15,  tra  la  progr.  0,00 e la progr. 589,23 in adiacenza alla nuova s.s. 640;
 13. valutare  la  possibilita'  di realizzare un piccolo tronco tipo  «3»  di  collegamento tra il tronco 10 e le particoli 613, 415, 385,   384,   383,   300,  379  del  foglio  61  c.ne  Racalmuto,  in affiancamento alla nuova s.s. 640;
 14. verificare  se  e' possibile affiancare il tronco 34 tra le progr.  0,00  e 406,42 alla nuova s.s. 640 aumentando la pendenza del tratto iniziale;
 15. verificare  se  e'  possibile  un piccolo spostamento della rotatoria Grottarossa verso Agrigento, modificando parzialmente anche il tronco 34;
 16. valutare la possibilita' di restringere la sezione stradale del tronco 14 a m 4,00 variando la tipologia del tronco da «tipo 2» a «tipo 3»;
 17. valutare  la possibilita' di spostare leggermente il tronco B-C da un fabbricato in corso di costruzione;
 18. effettuare  gli  opportuni  sopralluoghi insieme ai tecnici dell'ENEL  per  verificare  le  eventuali modifiche da apportare alle tratte   di   linea  elettrica  parallele  alla  strada  in  progetto (riscontrati circa 40 parallelismi);
 19. verificare,  relativamente  all'interferenza  relativa alla progressiva stradale km 23+356 che interessa i gasdotti (GAME A e B), la  necessita'  di  modificare  la livelletta della strada in modo da poter   assicurare   una   copertura  minima  almeno  pari  a  quella dell'attuale attraversamento esistente;
 20. verificare,  relativamente  all'interferenza  relativa alla progressiva   stradale   km   23+936   che   interessa   il  gasdotto «Allacciamento  al Comune di Racalmuto», la necessita' che le attuali opere  di  protezione  vengano  estese  oltre  l'ingombro delle nuove carreggiate.   Opere   a  protezione  del  gasdotto  dovranno  essere realizzate  anche  sullo  svincolo di collegamento in sottopasso alla s.s. 640 dopo lo svincolo Noce;
 21. verificare,  relativamente  all'interferenza  relativa alla progressiva  stradale al km 39 + 400 che interessa i gasdotti (GAME A e B), la necessita', per la realizzazione dell'ampliamento della sede stradale nonche' della bretella di collegamento, di una modifica alla soluzione   progettuale  proposta,  che  consenta  di  mantenere  una distanza minima di 20 m dagli impianti della S.N.A.M. Rete Gas S.p.a. Occorrera'  inoltre realizzare opere di protezione per l'interferenza con la strada vicinale Capo d'Acqua, a monte del viadotto omonimo;
 22. relativamente  all'interferenza  relativa  alla progressiva stradale al km 37+550 - 38+075 che interessa i gasdotti (GAME A e B), trasmettere  a SNAM Rete Gas S.p.a. le sezioni per l'intero tratto di parallelismo dei gasdotti con le sedi stradali della s.s. 640 e della bretella   di  collegamento  al  fine  di  poter  valutare  l'entita' dell'interferenza con le fasce di rispetto dei metanodotti. Ricercare insieme  ai  tecnici di SNAM Gas soluzioni progettuali che consentano la salvaguardia della condotta;
 23.   relativamente   all'adeguamento  della  R.T.  «Canicatti» verificare interferenza con i gasdotti;
 24. verificare   in  relazione  alla  consistenza  delle  opere stradali  interferenti  con  il  manufatto  ferroviario  (galleria di Pietralunga)  la possibilita' di allontanare dal contesto ferroviario le opere relative allo svincolo stradale di Aquilata;
 25. qualora  non  risultasse  possibile  accedere alla predetta raccomandazione   accertare   a   mezzo   calcolo   di  verifica,  la compatibilita'  tra le nuove opere stradali relative allo svincolo di Aquilana  e  la  galleria  ferroviaria  di Pietralunga, atteso che le strutture  di rivestimento interno di tale manufatto sono del tipo ad arco rovescio con piedritti e calotta in pietrame;
 26. qualora    non    risultasse    possibile   accedere   alla raccomandazione  24  le progettate opere di protezione della galleria di Pietralunga, impalcato, pali, etc., dovranno essere localizzate in modo  che ogni eventuale incremento delle sollecitazioni nell'ammasso al  contorno  della  galleria  non  vada  ad  estrinsecare i relativi effetti sulle strutture del manufatto ferroviario;
 27. qualora    non    risultasse    possibile   accedere   alla raccomandazione 24 anche gli interventi diretti a ridurre lo spessore del   ricoprimento   esistente   sulla   galleria   dovranno   essere attentamente   considerati,   in   quanto   eccessivi  alleggerimenti potrebbero  innescare  squilibri tensionali nell'ammasso consolidato, con   potenziali   ripercussioni   negative  riguardo  la  stabilita' complessiva della struttura ferroviaria;
 28. verificare,   in  alternativa  alla  soluzione  progettuale riguardante  l'ampliamento del sottovia esistente al km 155+151 della linea  ferroviaria  Caltanissetta X - Canicatti', la realizzazione di un  manufatto  scatolare  in  c.a.  fuori opera ed il successivo varo mediante   spinta  di  martinetti  idraulici.  Tale  tecnica  risulta maggiormente compatibile con le esigenze di RFI;
 29. prendere  accordi con i tecnici della TERNA S.p.A., per dar corso  alle  attivita'  di  progettazione  finalizzate alla rimozione delle  interferenze  sulla  base del programma lavori del progetto in esame;
 30. trasmettere   in   fase   di  progetto  esecutivo  apposita documentazione  tecnica per la definizione dei dettagli esecutivi per la risoluzione delle interferenze relative alla Voltano S.p.a.;
 31. valutare  la possibilita' di inserire la condotta idraulica del  Consorzio C.A.T.S, anziche' nel tubo camicia diametro 1200 mm di progetto,  in uno scatolare ispezionabile delle dimensioni nette 2,00 * 2,00 mq senza modificare il tracciato.
 |  |  |  | Allegato 2 Delibera n. 156/2005
 
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