Nel 2005 il Ministero del commercio internazionale (gia' Ministero delle attivita' produttive) in collaborazione con l'ICE, ha introdotto due nuove linee di intervento mirate a favorire l'internazionalizzazione delle PMI e, in particolare, i loro investimenti all'estero mediante: Misura A: l'aggregazione delle imprese di piccole dimensioni in distretti, consorzi, filiere, RTI, intorno a progetti di internazionalizzazione congiunti; Misura B: il trasferimento di «conoscenza» dalle Universita' alle PMI italiane, utile ad accrescere le loro capacita' di agire sui mercati. I positivi risultati registrati hanno portato alla decisione di riproporre l'intervento nel 2006 con un aggiornamento delle procedure sulla base dell'esperienza dello scorso anno, elevando il grado di rigidita' delle valutazioni dei progetti, assicurando, nel contempo, la pubblicita' dei criteri di preferenza. Ai due strumenti sono state destinate le seguenti risorse: misura A Euro 4 milioni; misura B Euro 3 milioni. Il cofinaziamento coprira' il 75% dei costi dello studio di fattibilita', fino ad un massimo di Euro 150.000. La restante quota della spesa e' a carico dei richiedenti. Gli studi di fattibilita' devono essere direttamente finalizzati ad investimenti all'estero. Condizione essenziale per una positiva valutazione della richiesta e' l'esplicito e concreto proposito dei richiedenti di effettuare il successivo investimento. La diretta finalizzazione dello studio di fattibilita' ad un investimento congiunto delle imprese (condivisione dei servizi) deve essere evidenziata e documentata attraverso l'indicazione delle attivita' preliminari gia' poste in essere e l'illustrazione degli elementi finanziari ed organizzativi gia' ipotizzati in vista dell'investimento. Nella prima tipologia di intervento gli studi di fattibilita' realizzati da distretti, consorzi, raggruppamenti di imprese e loro filiere possono riguardare investimenti di natura commerciale (show room, centri servizi, centri assistenza, ecc.) o produttiva. Nella seconda tipologia di intervento, gli studi di fattibilita' promossi da ricerca/impresa devono essere finalizzati ad acquisire o cedere «conoscenza» e tecnologie mediante l'implementazione di brevetti, la creazione di joint-venture o di nuove imprese all'estero, l'ingegnerizzazione di prodotti, sviluppando la collaborazione con Universita/Parchi scientifici e/o imprese estere. Per ammettere gli studi di fattibilita' al cofinanziamento il Ministero del commercio internazionale e l'ICE valuteranno gli aspetti sostanziali del progetto e la coerenza con l'obiettivo dell'investimento. Il sostegno pubblico ai distretti e alle aggregazioni di imprese sui mercati esteri si estende alla possibilita' offerta agli interessati di rivolgersi a Simest/Finest, che valuteranno, secondo le proprie procedure, il progetto di investimento ai fini di una partecipazione finanziaria, tenendo conto dello studio di fattibilita' realizzato. I successivi investimenti, inoltre, potranno essere sostenuti nell'ambito dell'attivita' istituzionale del Ministero del commercio internazionale all'estero, nei contatti con le Autorita' dei Paesi interessati. La completa illustrazione dei contenuti e delle modalita' operative delle presenti misure di sostegno all'internazionalizzazione delle PMI e' reperibile in schede tecniche pubblicate sul sito del Ministero: www.mincomes.it e su quello dell'Istituto nazionale per il commercio estero: www.ice.gov.it, dove sono disponibili anche i modelli per la presentazione delle richieste. Le domande dovranno pervenire entro il 31 ottobre 2006. |