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| Gazzetta n. 189 del 16 agosto 2006 (vai al sommario) |  | COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |  | DELIBERAZIONE 29 marzo 2006 |  | Primo  programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443/2001) corridoio  jonico  «Taranto-Sibari-Reggio  Calabria»  s.s. 106 Jonica variante di Nova Siri. (Deliberazione n. 91/2006). |  | 
 |  |  |  | IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
 Vista  la  legge  21 dicembre  2001,  n.  443,  che, all'art. 1, ha stabilito   che   le   infrastrutture   pubbliche  e  private  e  gli insediamenti  strategici  e  di  preminente  interesse  nazionale, da realizzare  per  la  modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati  dal  Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando   a  questo  Comitato  di  approvare,  in  sede  di  prima applicazione  della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
 Vista  la  legge  1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare  modifiche  al  menzionato art. 1 della legge n. 443/2001 e ad autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione  delle  opere incluse nel programma approvato da questo Comitato,  prevede, in particolare, che gli interventi medesimi siano compresi  in  intese  generali  quadro  tra il Governo e ogni singola Regione  o  Provincia autonoma, al fine del congiunto coordinamento e realizzazione delle opere;
 Visto  il  decreto  legislativo  20 agosto  2002, n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
 Visti,  in  particolare,  l'art.  1 della citata legge n. 443/2001, come  modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria  e  la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato  al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
 Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327,   recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative  e regolamentari  in  materia  di  espropriazione per pubblica utilita', come  modificato  da ultimo dal decreto legislativo 27 dicembre 2004, n. 330;
 Visto  l'art.  11  della  legge  16 gennaio  2003,  n.  3,  recante «Disposizioni  ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo  il  quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere  dotato  di  un  codice unico di progetto (CUP);
 Visto  l'art.  4  della  legge 24 dicembre 2003, n. 350, e visti in particolare:
 i  commi 134  e  seguenti,  ai  sensi  dei  quali la richiesta di assegnazione  di  risorse,  per  le  infrastrutture  strategiche  che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei relativi  futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato;
 il  comma 177, come modificato e integrato dall'art. 1, comma 13, del  decreto  legge  12 luglio  2004,  n. 168, convertito nella legge 30 luglio  2004,  n.  191,  nonche' dall'art. 16 della legge 21 marzo 2005, n. 39, che reca precisazioni sui limiti di impegno iscritti nel bilancio   dello   Stato   in  relazione  a  specifiche  disposizioni legislative;
 Visto  il  decreto  legislativo  17 agosto  2005,  n.  189, recante modifiche e integrazioni al decreto legislativo n. 190/2002;
 Vista  la legge 23 dicembre 2005, n. 266, che all'art. 1, comma 85, integra le richiamate disposizioni sui limiti di impegno;
 Vista  la  delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002  S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte richiamato  art.  1  della  legge  n.  443/2001,  ha  approvato il 1° Programma delle infrastrutture strategiche, che include nell'Allegato 2,   nell'ambito   del   «Corridoio   Jonico:   Taranto-Sibari-Reggio Calabria», la voce «Adeguamento SS 106 tratta Nova Siri-Metaponto»;
 Vista  la  delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003,  errata  corrige  in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale  questo  Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP  (codice  unico  di  progetto),  che  deve  essere  richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;
 Vista  la  delibera  25 luglio  2003,  n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003),  con  la  quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere  ai  fini  della  vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel 1° programma delle infrastrutture strategiche;
 Vista  la  delibera  27 maggio  2004,  n. 11 (Gazzetta Ufficiale n. 230/2004),  con  la quale questo Comitato ha approvato lo schema tipo di  piano  economico-finanziario  ai  sensi  del  richiamato  art. 4, comma 140, della legge n. 350/2003;
 Vista  la delibera 29 settembre 2004, n. 24, (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004),  con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere  riportato  su  tutti  i documenti amministrativi e contabili, cartacei  ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico e   deve  essere  utilizzato  nelle  banche  dati  dei  vari  sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
 Visto  il  decreto  emanato  dal  Ministro dell'interno il 14 marzo 2003,  di  concerto  con  il  Ministro della giustizia ed il Ministro delle  infrastrutture  e dei trasporti, e successive modificazioni ed integrazioni,  con  il quale - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 - e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
 Vista  la sentenza 25 settembre 2003, n. 303, con la quale la Corte costituzionale,   nell'esaminare  le  censure  mosse  alla  legge  n. 443/2001   ed   ai   decreti   legislativi   attuativi,  si  richiama all'imprescindibilita'  dell'intesa  tra  Stato  e singola Regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa   anche   essere  successiva  ad  un'individuazione  effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera  sono  da  considerare  inefficaci  finche' l'intesa non si perfezioni;
 Vista  la  nota  5 novembre  2004,  n.  001/3001/1, con la quale il Coordinatore  del  predetto  Comitato  di  coordinamento  per  l'alta sorveglianza  delle  grandi  opere  espone  le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
 Vista  la  nota  21 marzo  2006,  n. 218, con la quale il Ministero delle  infrastrutture  e  dei trasporti ha trasmesso, tra l'altro, la relazione  istruttoria  sul  progetto preliminare dell'intervento «SS 106  Jonica  -  adeguamento  alla  cat.  `B' del decreto ministeriale 5 novembre  2001 - variante di Nova Siri tra i km 414+080 e 419+300», proponendone  l'approvazione  con  prescrizioni e raccomandazioni, ai soli fini procedurali;
 Considerato  che  l'opera  di  cui  sopra  e' compresa nelle intese generali quadro tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e le Regioni Calabria e Basilicata, sottoscritte, rispettivamente, il 16 maggio 2002 e il 20 dicembre 2002;
 Considerato  che il soggetto aggiudicatore, secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 190/2002, e' l'ANAS S.p.A.;
 Considerato    che   questo   Comitato   ha   conferito   carattere programmatico  al  quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta    delibera   n.   121/2001,   riservandosi   di   procedere successivamente    alla   ricognizione   delle   diverse   fonti   di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
 Udita   la  relazione  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei trasporti;
 Acquisita  in  seduta  l'intesa  del Ministro dell'economia e delle finanze;
 Prende atto delle   risultanze   dell'istruttoria   svolta  dal  Ministero  delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare:
 sotto l'aspetto tecnico-procedurale
 che il progetto preliminare sottoposto a questo Comitato riguarda l'ammodernamento a 4 corsie (cat. «B» del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in data 5 novembre 2001) del tratto di SS  106  che  ora  attraversa  l'abitato  di  Nova  Siri e che poi lo circuitera'  ad  ovest  mediante  una  variante  che  si distacca dal tracciato esistente in prossimita' del torrente S. Nicola;
 che lo sviluppo complessivo del tracciato e' di circa 5,22 km;
 che il progetto preliminare e' stato approvato, in linea tecnica, dal  Consiglio  di  amministrazione  dell'ANAS con delibera 17 aprile 2003, n. 38;
 che,  con  nota  28 maggio 2003, n. 01457, l'ANAS, in qualita' di soggetto  aggiudicatore,  ha  presentato  detto progetto al Ministero delle  infrastrutture  e  dei  trasporti, per l'approvazione ai sensi dell'art.  3  del  decreto  legislativo  n.  190/2002 trasmettendo il progetto  stesso  agli  altri  Ministeri  interessati  ed  ai servizi competenti  delle  Regioni  Calabria  e Basilicata e dandone altresi' «avviso pubblico» su due giornali quotidiani del 29 stesso mese;
 che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, con nota  3 giugno  2004,  n.  GAB/2004/5452/B05,  ha trasmesso il parere positivo     della    Commissione    Speciale    VIA,    condizionato all'ottemperanza di prescrizioni e raccomandazioni;
 che,  con  nota 23 dicembre 2004, n 07.08.407/2031/2004, anche il Ministero  per  i  beni  e le attivita' culturali ha formulato parere positivo,    condizionato    all'ottemperanza   di   prescrizioni   e raccomandazioni;
 che, con nota 17 ottobre 2005, n. 206992, la Regione Basilicata - Dipartimento  infrastrutture,  OO.PP.  e  mobilita',  ha trasmesso la delibera 11 stesso mese, n. 2054, con la quale la Giunta regionale ha formalizzato   il   parere   favorevole  all'intesa  in  ordine  alla localizzazione   del   progetto,   condizionato  all'ottemperanza  di prescrizioni e raccomandazioni;
 che,  con  nota  15 dicembre 2006, n. 386, la Regione Calabria ha trasmesso la delibera consiliare 27 aprile 2002, n. 11, del Comune di Rocca  Imperiale,  formulando, del pari, parere favorevole all'intesa in    ordine   alla   localizzazione   del   progetto,   condizionato all'ottemperanza delle prescrizioni e raccomandazioni riportate nella citata delibera comunale;
 sotto l'aspetto attuativo
 che il soggetto aggiudicatore, come esposto, e' stato individuato nell'ANAS S.p.A.;
 che  la  durata  dei  lavori  e' stanziata in 720 giorni naturali consecutivi;
 che all'intervento e' stato assegnato il CUP F82C06000010001;
 sotto l'aspetto finanziario
 che il costo dell'opera e' quantificato in 53.675.485,83 euro, di cui  33.200.000,00 per lavori - comprensivi di 664.000 euro per oneri per  la  sicurezza, non soggetti a ribasso - e 20.475.485,83 euro per somme a disposizione;
 che  detto  costo  risulta coperto per 44.433.209 euro, con fondi del POR trasporti 2000-2006, Misura I.2, Interventi «riutilizzo»;
 che  il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti si riserva di  chiedere  il  completamento  del  finanziamento, per l'importo di 9.242.276,83 euro, all'atto di approvazione del progetto definitivo;
 che,  come  specificato  nel  «foglio  condizioni»,  il  predetto Ministero prevede che gli importi necessari per fronteggiare il costo delle  indagini archeologiche di cui a dette «condizioni» ed il costo delle  opere  compensative  vengano  coperti  mediante corrispondente riduzione  della voce «imprevisti», appostata nel quadro economico, e prospetta l'utilizzo, totale o parziale, delle «economie di gara» per il ripristino di detta voce;
 Delibera:
 1. Approvazione progetto preliminare
 1.1  Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002, nonche' ai sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, come modificato dal decreto legislativo n.  302/2002, e' approvato - con le prescrizioni e le raccomandazioni proposte  dal  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - anche ai    fini   dell'attestazione   di   compatibilita'   ambientale   e dell'apposizione  del  vincolo  preordinato all'esproprio il progetto preliminare  del  «SS  106  Jonica  -  adeguamento  alla cat. `B' del decreto ministeriale 5 novembre 2001 - variante di Nova Siri tra i Km 414+080 e 419+300».
 E'  conseguentemente  perfezionata,  ad  ogni  fine  urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-Regione sulla localizzazione dell'opera.
 1.2 Ai sensi del citato art. 3, comma 3, del decreto legislativo n. 190/2002  l'importo  di  53,675.485,83  euro,  di cui alla precedente «presa d'atto», costituisce il limite di spesa dell'intervento.
 1.3  Le  prescrizioni  citate  al  punto  1.1,  cui e' condizionata l'approvazione  del progetto e da sviluppare in sede di redazione del progetto  definitivo, sono riportate nella prima parte dell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera.
 Le  raccomandazioni  proposte  dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono riportate nella seconda parte del citato allegato: il soggetto aggiudicatore, qualora ritenga di non poter dar seguito a qualcuna  di  dette  raccomandazioni,  fornira'  al riguardo puntuale motivazione in modo da consentire al citato Ministero di esprimere le proprie  valutazioni  e  di  proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative.
 2. Progetto definitivo
 2.1   Il   progetto   definitivo  riportera'  il  quadro  economico aggiornato  dell'opera  con una dettagliata articolazione degli oneri per  indagini archeologiche e per opere compensative anche al fine di definire  il  tetto  delle  «economie  di  gara» da utilizzare per la ricostituzione  della  voce  «imprevisti»,  giusta autorizzazione che questo  Comitato  si  riserva  di  rilasciare all'atto dell'esame del progetto definitivo medesimo.
 2.2  Il progetto definitivo - ai fini dell'esame della richiesta di completamento  del  finanziamento  a  carico  delle risorse destinate all'attuazione del Programma, che il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  ha  anticipato  che presentera' in tale sede - dovra' essere  corredato  dal  piano economico-finanziario sintetico redatto secondo lo schema approvato con la delibera n. 11/2004.
 3. Clausole finali
 3.1  Il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad  assicurare,  per  conto  di questo Comitato, la conservazione dei documenti   componenti  il  progetto  preliminare  approvato  con  la presente delibera.
 3.2  Il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in sede di approvazione   della   progettazione   definitiva,  provvedera'  alla verifica   di  ottemperanza  alle  prescrizioni  che,  ai  sensi  del precedente punto 1.3 debbono essere recepite in tale fase.
 3.3  Il  suddetto  Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di  vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa  citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
 3.4  Questo  Comitato  si  riserva,  in  fase  di  approvazione del progetto   definitivo   dell'opera   e  in  adesione  alle  richieste rappresentate  nella  citata  nota  del  Coordinatore del Comitato di coordinamento  per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di dettare prescrizioni intese a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo  -  tra l'altro - lo svolgimento di accertamenti anche nei confronti  degli  eventuali  subcontraenti e subaffidatari e forme di monitoraggio durante la realizzazione dei lavori.
 3.5  Il  codice  unico  di progetto (CUP), assegnato al progetto in argomento,   ai  sensi  della  delibera  n.  24/2004,  dovra'  essere evidenziato  in  tutta  la  documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento di cui alla presente delibera.
 Roma, 29 marzo 2006
 
 Il Presidente
 Berlusconi Il segretario del CIPE
 Baldassari Registrato alla Corte dei conti il 24 luglio 2006 Ufficio  di  controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 5, Economia e finanze, foglio n. 127
 |  |  |  | Allegato Prescrizioni e raccomandazioni proposte
 dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
 Il progetto definitivo deve:
 A.  sviluppare l'alternativa di tracciato proposta - denominata 4 nello Studio di Impatto Ambientale - integrata con la riduzione del numero  di  campate  del  viadotto  di  attraversamento  del Torrente S.Nicola,   al   minimo  come  previsto  nell'Alternativa  «B»  delle integrazioni al progetto (El. Int00 pag. 27), soluzione costituita da 3  campate  in  acciaio di circa 60 m di luce. Per quanto riguarda lo sviluppo  del  rilevato  in  adiacenza del Torrente S. Nicola, questo dovra'  essere  dimensionato  in  confonnita' agli studi idraulici di dettaglio   da  effettuare  in  sede  di  progetto  definitivo  e  da verificare  anche  con  l'Autorita'  di Bacino della Basilicata. Tale rilevato  non  dovra'  modificare  le attuali aree di esondazione con tempi di ritorno 100, 200 e 500 anni;
 B.    sviluppare   l'alternativa   «B»,   presentata   con   le integrazioni, per lo svincolo di «Nova Siri Centro - SP ex SS 104»;
 C.    sviluppare   l'alternativa   «B»,   presentata   con   le integrazioni, per lo svincolo di «Nova Siri Nord - SP Rotondella»;
 D.   recepire   e   sviluppare   le  misure  di  mitigazione  e compensazione, puntuali e di carattere generale, previste nello SIA e nelle  successive  integrazioni  e  di  quanto oggetto delle presenti prescrizioni,  dettagliandone  la  localizzazione,  la  tipologia, le modalita' di esecuzione ed i costi analitici;
 E.  prevedere  il  ripristino  della  continuita' del «Tratturo regio» in corrispondenza dell'attraversamento del Torrente Toccacielo mediante  la  realizzazione di un attraversamento con caratteristiche di  portata  e percorribilita' analoghe a quelle dell'opera esistente della  quale  si  prevede  la  demolizione,  ed  il  collegamento  al sottopasso  previsto  al km 417+080 circa, concordandone gli elementi formali e di arredo urbano con la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Basilicata;
 F.  escludere l'interruzione del «Tratturo Regio» con l'area di cantiere  «C»  prevista  a ridosso del Torrente S. Nicola, prevedendo comunque  una  adeguata  sistemazione post operam di tutte le aree di cantiere immediatamente dopo il loro utilizzo;
 G.  contenere  un  piu'  dettagliato  ed approfondito studio di compatibilita' idraulica del Torrente S. Nicola sviluppato secondo le indicazioni  della  Autorita'  di  bacino della Basilicata; lo studio dovra'   valutare   anche   l'effetto  dell'opera  in  assenza  delle strozzature  costituite  dagli  attuali  attraversamenti  stradale  e ferroviario;
 H.  verificare  la  posizione  delle  pile  e  delle spalle del viadotto   S.  Nicola  sulla  base  dei  risultati  dello  studio  di compatibilita'  idraulica  di  cui  sopra,  in modo da minimizzare il numero   di   pile   in  alveo  e  comunque  garantire  l'assenza  di significative alterazioni del libero deflusso;
 I. affinare il tracciato plano-altimetrico e le caratteristiche costruttive  dei  rilevati  allo  scopo  di  limitare  al  massimo le interferenze  dirette  dell'intervento  con  il  torrente S. Nicola e l'alterazione  degli  argini  esistenti,  anche al fine di ridurre il rischio idraulico su entrambe le sponde del torrente;
 J.  contenere  il  progetto di demolizione dell'attraversamento del  torrente  S.  Nicola  esistente  dell'attuale s.s. 106 ed il suo rifacimento   con   adeguamento   della  sezione  di  attraversamento compatibile con il libero deflusso di piena;
 K.  ricomporre  l'area  interclusa  tra il nuovo viadotto ed il ponte  esistente  in corrispondenza dell'attraversamento del torrente S. Nicola, utilizzato per la viabilita' complanare, mediante la messa in  opera di interventi di mitigazione tesi alla ricostituzione della vegetazione ripariale;
 L.  effettuare indagini ulteriori sulle stime previsionali, per quanto  riguarda  gli impatti sull'atmosfera derivanti dall'emissione di   polveri  (o  di  altri  inquinanti)  in  fase  di  realizzazione dell'opera,  in  grado  di rappresentare i piu' significativi fattori per  la  stima  delle  concentrazioni  al  suolo con riferimento alla normativa applicabile;
 M.   prevedere   ulteriori   e   piu'  efficaci  interventi  di mitigazione  in  corrispondenza dei ricettori individuati nel SIA nei quali   si   avrebbe   il   superamento  delle  soglie  normative  di concentrazione  degli  inquinanti in atmosfera, assicurando, mediante opportuni   modelli   previsionali,   l'efficacia   degli  interventi proposti;
 N.  completare  la  valutazione  del clima acustico ante operam mediante  l'individuazione delle sorgenti presenti (strade, ferrovia, attivita'   industriali,   ecc.)  ed,  eventualmente,  integrare,  in ossequio   alla   normativa  vigente,  le  attivita'  di  rilevamento fonometrico gia' svolte;
 O.  per quanto riguarda la componente vibrazioni, individuare e caratterizzare   i   ricettori   presenti  all'interno  della  fascia potenzialmente interessata (definita con margini conservativi in base alle  situazioni  locali)  e,  facendo riferimento alla normativa UNI 9614,  UNI  9916  e  ISO 2631/2, approfondire la metodologia di esame mediante  il  rilevamento  dello  stato  vibrazionale  ante  operam e l'integrazione  dei parametri acquisiti mediante i rilevamenti di cui sopra nei metodi previsionali applicati nello studio;
 P.  per le opere di sistemazione a verde, ripristino ambientale e  rinaturazione  previste,  fare  ricorso  a  tecniche di ingegneria naturalistica,  adottando le «Linee guida per capitolati speciali per interventi di ingegneria naturalistica e lavori di opere a verde» del Ministero  dell'ambiente,  servizio VIA, settembre 1997; fare inoltre riferimento,  ai  fini  della  progettazione definitiva, al «Quaderno opere tipo di ingegneria naturalistica» della regione Lombardia ed al «Manuale  di ingegneria naturalistica» della regione Lazio o ad altri manuali qualificati;
 Q.  prevedere  la  realizzazione  di  sistemazioni  a verde che abbiano  come  scopo precipuo l'integrazione ecosistemica della flora autoctona,   privilegiando   pertanto   l'impianto   di   specie  che garantiscano  la diversita' biologica; il proponente dovra' garantire altresi'  per  le  aree  sistemate,  comprese  quelle  intercluse, la manutenzione per almeno cinque anni dall'impianto;
 R.  sviluppare  una  progettazione  calibrata  delle  pile  dei viadotti  e  dei  muri  che diminuisca l'impatto visivo degli stessi, anche  con  l'utilizzo  di  materiali  di  tradizione  locale  per il rivestimento degli stessi;
 S.     provvedere    alla    progettazione,    d'accordo    con l'amministrazione   comunale  di  Nova  Siri,  di  un  intervento  di sistemazione  e  riqualificazione  con  funzioni urbane del tratto di strada  attuale che verra' declassato per effetto della realizzazione della variante costituita dall'opera in oggetto;
 T.  predisporre un progetto di monitoraggio ambientale, secondo le  linee  guida  redatte  dalla  Commissione speciale VIA prevedendo l'intervento di ARPA Basilicata;
 U.  anticipare,  per  quanto  possibile, la realizzazione delle opere   di   mitigazione   e  compensazione  ambientale  rispetto  al completamento dell'infrastruttura;
 V.   predisporre  quanto  necessario  per  adottare,  entro  la consegna  dei lavori, un sistema di gestione ambientale conforme alla norma ISO 14001 o al sistema EMAS (regolamento CE 761/2001);
 W.   redigere  gli  elaborati,  anche  successivi  al  progetto definitivo,  in  conformita' alle specifiche del sistema cartografico di riferimento;
 X.   le  tipologie  dei  viadotti  in  c.a.p.  dovranno  essere uniformate  a  quelle presenti nel resto del percorso della s.s. 106, ricoprendo le travi con pannelli curvi in CLS;
 Y.  le  altezze  dei filari arborei e arbustivi, previsti nello studio  di  impatto  ambientale, dovranno comunque essere superiori a quelle delle barriere antirumore;
 Z.  fatti  salvi  gli  aspetti  tecnici  in  corrispondenza dei viadotti le altezze massime delle opere in elevazione dovranno essere ridotte per quanto possibile;
 AA.  saranno a carico dell'ANAS tutti gli oneri derivanti dalla sorveglianza  archeologica e degli scavi a carattere archeologico che dovessero  rendersi  necessari  nell'area di impronta del progetto. A tal fine l'ANAS prevedera' nel quadro economico di progetto una somma pari  allo  1,0%  dell'importo  del progetto che sara' utilizzata per contrattare  una  ditta  specializzata, che fornira' gli archeologi e gli  operai  specializzati  in  possesso  di  iscrizione  SOA  per la categoria  OS  25  il  cui  curriculum  dovra' essere sottoposto alla Soprintendenza  per  i  beni  archeologici  della  Basilicata  per il nulla-osta  e  per  compensare  gli  oneri  di missione del personale incaricato   dalla  Soprintendenza  per  i  beni  archeologici  della Basilicata  che assumera' la direzione scientifica degli interventi e disporra'  le  modalita'  di  esecuzione  di  scavi  archeologici che dovessero rendersi necessari;
 BB. l'ANAS apportera' tutte le eventuali modifiche al progetto, nel  caso  dovessero  rendersi  necessari  adeguamenti,  al  fine  di assicurare la tutela archeologica dell'area;
 CC.  dovra'  essere  comunicato  al  Ministero  per i beni e le attivita'  culturali  -  Soprintendenza per i beni archeologici della Basilicata,  con  almeno trenta giorni di anticipo, la data effettiva d'inizio  lavori,  al fine di predisporre la necessaria sorveglianza, da parte del personale del suddetto ufficio;
 DD.  le  aree  di svincolo dovranno prevedere una progettazione riguardante  le  rotatorie.  Nelle aree intercluse dalle rampe dovra' essere prevista la realizzazione ed il mantenimento di zone verdi, il tutto compatibilmente con i limiti imposti dal traffico veicolare;
 EE.  relativamente  alle aree e alla viabilita' di cantiere, si raccomandano  realizzazioni  limitate,  cercando di utilizzare quanto gia' esistente. In ogni caso, dovra' essere ripristinato lo stato dei luoghi  ad opere ultimate. Pari accorgimenti dovranno essere adottati per i tratti fluviali interessati;
 FF.  particolare  accorgimento  dovra'  essere  adottato per la sistemazione  delle  scarpate  e dei pendii, mediante l'inerbimento e piantumazione  di  essenze sempre-verdi radicate in zona. Le scarpate dei  rilevati  dovranno essere trattate in maniera tale da permettere un rapido attecchimento della vegetazione;
 GG.   particolare   accorgimento  dovra'  essere  adottato  per l'ubicazione  del  materiale  di  scavo;  lo  stesso  dovra'  trovare collocazione  in  apposite  discariche,  evitandone  l'accumulo  e la permanenza  sulle aree, in modo da non apportare modifiche allo stato naturale dei luoghi;
 HH.   l'utilizzazione  delle  barriere  antirumore  artificiali dovra'  essere  limitata  allo  stretto  necessario,  ovvero nei soli tratti  dove la zona risulta urbanizzata. Dovranno essere utilizzate, il piu' possibile, barriere naturali;
 II.  dovranno  essere  effettuate  preliminarmente  prospezioni geofisiche,  compatibilmente  con  le  condizioni geomorfologiche del terreno,  onde  procedere  successivamente  ad indagini archeologiche mirate, a seguito della valutazione dei risultati;
 JJ.  la  progettazione definitiva del viadotto e delle relative opere  d'arte  il CLS, verra' sottoposta al nulla-osta paesaggistico. In  particolare,  dovra'  essere  sviluppata una progettazione mirata alla  realizzazione  di  opere con elevata qualita' architettonica la cui  incidenza,  pur  se  inevitabile,  sia la minore possibile. Cio' potra' essere perseguito:
 a) attraverso   la  ricerca  del  migliore  rapporto  tra  la campata, l'altezza del viadotto e della travatura orizzontale;
 b) l'adozione  di particolari forme per le pile, per le travi e  per  gli  elementi  soprastanti  (profili  a  chiglia,  barriere e parapetti  ad  andamento  non  lineare,  ma  raccordati con i profili sottostanti);
 KK.  in  corrispondenza delle sezioni progressive n. 92 e n. 98 dovra'  essere posta particolare attenzione a causa della presenza di pozzi   con   falda   in  pressione  (come  evidenziato  nella  carta zidrogeologica);
 LL.  in  corrispondenza  degli attraversamenti fluviali, dovra' essere  ripristinata  la  vegetazione  ripariale  con  una estensione sufficiente a definire realmente delle macchie vegetazionali idonee a non  determinare  variazioni degli habitat naturali e delle abitudini degli animali;
 MM. dovra' prevedere alla fine delle lavorazioni, il recupero e la  rinaturalizzazione delle aree di cantiere e dei relativi accessi, ristabilendo  le  condizioni  iniziali  e prescrivendo, per tutti gli interventi a verde, l'uso di specie autoctone;
 NN.  dovranno  essere  bagnate  in  modo  continuo  le piste di cantiere  in  modo  da  ridurre  gli  effetti  di  inquinamento sulla componente atmosferica;
 OO;
 PP.
 Raccomandazioni:
 a) concordare   con  l'Autorita'  di  bacino  della  Basilicata interventi  di  mitigazione  sugli  attuali  argini  del  Torrente S. Nicola, al fine di ridurre il rischio di inondazione della zona;
 b) verificare  ed  adottare,  come  misure di compensazione nei ricettori  e  nelle  aree  dove  dovessero permanere delle situazioni critiche   anche   a   seguito   di  interventi  sulla  tipologia  di pavimentazione   e   sull'inserimento   di  barriere  antirumore,  il montaggio di vetri a protezione acustica o altre misure di protezione passiva dal rumore;
 c) realizzare,   per   il  migliore  inserimento  paesaggistico dell'opera,  una progettazione integrata paesaggistico-architettonica degli   elementi   emergenti  dell'infrastruttura  (rilevati,  ponti, viadotti,  ecc.) tale da poterne permettere un migliore inserimento e mitigarne   di  conseguenza  l'effetto  di  cesura  territoriale;  in particolare  si raccomanda di prestare particolare cura alla qualita' e  durabilita'  dei  materiali  ed  alle  forme  ed  ai  colori delle superfici delle opere;
 d) garantire  la  corretta  gestione dell'intervento attraverso una  costante  ed attenta manutenzione delle opere esistenti, in modo da  mantenere  i  livelli di efficienza previsti nella progettazione; avviare,  inoltre,  le  sostanze che periodicamente saranno prelevate dalle  vasche  di decantazione ad apposite discariche e/o depuratori, specificandone ubicazione e tipologia;
 e) assicurarsi che il realizzatore dell'infrastruttura possegga o,  in  mancanza, acquisisca, per le attivita' di cantiere anche dopo la  consegna  dei  lavori  e  nel  piu'  breve  tempo  possibile,  la certificazione  ambientale  14001  o  la  registrazione  ai sensi del regolamento CEE 761/2001 (EMAS);
 f) prevedere,  benche'  la  tutela  del  bene  rientri  tra  le competenze   della   Soprintendenza  archeologica  della  Basilicata, un'adeguata  riqualificazione del Tratturo Regio con cui il tracciato di progetto interferisce tra le sezione 122 e 123.
 2.  Il  territorio  di  Rocca Imperiale ed i proprietari dovranno subire danneggiamenti minimi.
 Si  raccomanda  inoltre  di  stanziare  nel  quadro  economico un importo  non inferiore al 2% dell'importo a base d'asta da destinare, previo  concordamento  con  i  comuni  medesimi,  alle seguenti opere compensative richieste dai comuni di Nova Siri e di Rocca Imperiale:
 comune di Nova Siri:
 realizzare    all'altezza    dell'attuale    cavalcavia,   in corrispondenza  del confine regionale, un collegamento diretto con il comune  di  Rocca  Imperiale,  attraverso  un  cavalcaferrovia ed una viabilita'  di  servizio,  al  fine di non impegnare, con il traffico locale, la s.s. 106;
 raccordare  la viabilita' intercomunale con il Tratturo Regio mediante la realizzazione di un ponte sul torrente San Nicola;
 realizzare  il  tratto  di collegamento urbano da viale della Liberta' all'attuale s.s. 106;
 comune  di Rocca Imperiale: bitumazione bretella del cavalcavia delle F.S.
 Il  progetto  esecutivo dovra' prevedere nella tratta a monte del Torrente  San  Nicola,  che la viabilita' di servizio venga estesa in modo  da  garantire  il  collegamento  al reggio Tratturo «lato Rocca Imperiale».
 La  viabilita'  locale  «lato  mare» prevista nell'elaborato VO7, dovra'  essere  realizzata  prima del tracciato principale, direzione Rocca Imperiale - Nova Siri.
 La  viabilita' locale «lato mare» dovra' rispettare le dimensioni riportate nell'elaborato VO7, piu' precisamente:
 10,50 m di carreggiata;
 3,50 m di pista ciclabile;
 3,00   m   di  spartitraffico  completandolo  con  alberazione, impianto di irrigazione ed illuminazione pubblica.
 La  viabilita'  «lato  mare»  prevista nell'elaborato VO7, dovra' ricadere  per intero sui terreni demaniali al fine di evitare inutili espropri.
 La  viabilita'  «lato  mare»  prevista  nell'elaborato VO7 dovra' essere  maggiormente  lineare  aumentando  in  tal  senso l'angolo di curvatura   prevista  nel  suddetto  elaborato,  in  prossimita'  del torrente Canna.
 Gli  attraversamenti del torrente San Nicola, sia quello inerente al  Reggio  Tratturo, sia quello inerente alla viabilita' «lato mare» dovranno  essere  realizzati  con  ponti in legno che garantiscano il transito  alle autovetture. Per l'attraversamento del torrente Canna, bisognera'  invece  prevedere  una struttura che consente il transito anche durante lo scorrimento d'acqua.
 Per non variare il costo complessivo dell'intervento sia le somme dedicate  alle  indagini  archeologiche che quelle destinate ad opere compensative  verranno  prese  dalle  somme, gia' inserite nel quadro economico a titolo di imprevisti.
 Gli  importi  appostati  per gli imprevisti verranno ricostituiti nel  quadro  economico  utilizzando  in  tutto o in parte le aliquote rinvenienti dal ribasso d'asta.
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