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| Gazzetta n. 182 del 7 agosto 2006 (vai al sommario) |  | COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |  | DELIBERAZIONE 2 dicembre 2005 |  | Legge  n.  443/2001 - Primo programma delle opere strategiche, schemi idrici  regione  Molise  -  Ristrutturazione dell'acquedotto molisano destro - Progetto definitivo. |  | 
 |  |  |  | IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Vista  la legge 21 dicembre 2001, n. 443, c.d. «legge obiettivo», e successive  modifiche  ed integrazioni, che, all'art. 1, ha stabilito che   le  infrastrutture  pubbliche  e  private  e  gli  insediamenti strategici  e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione  e  lo  sviluppo  del  Paese, vengano individuati dal Governo  attraverso  un  programma  formulato  secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo  Comitato  di  approvare,  in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
 Visto  il  decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, e successive modifiche  ed  integrazioni,  attuativo  dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
 Visti,  in  particolare,  l'art.  1 della citata legge n. 443/2001, come  modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto  legislativo n. 190/2002 che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria  e  la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato  al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
 Vista  la legge 27 dicembre 2002, n. 289 (finanziaria per il 2003), che,   agli   articoli 60  e  61,  istituisce,  presso  il  Ministero dell'economia  e  delle finanze, il Fondo aree sottoutilizzate (FAS), da ripartire a cura di questo Comitato con apposite delibere adottate sulla  base  dei criteri specificati al comma 3 dello stesso art. 61, prevedendo  la possibilita' di una diversa allocazione delle relative risorse;
 Visto  l'art.  11  della  legge  16 gennaio  2003,  n.  3,  recante «Disposizioni  ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo  il  quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere  dotato  di  un  codice unico di progetto (CUP);
 Visto  l'art.  4 della legge 24 dicembre 2003, n. 350, (finanziaria per il 2004) e visti in particolare:
 il comma 128 che rifinanzia il FAS;
 il  comma 130  che,  a parziale modifica del citato art. 60 della legge  n.  289/2002,  al fine di accelerare la spesa e dare impulso e sostegno  all'andamento  del ciclo economico del Mezzogiorno, dispone che possa essere effettuata una diversa allocazione delle risorse per le  aree  sottoutilizzate, anche tramite lo spostamento di risorse da interventi  con  capacita' di spesa diluita nel tempo a interventi in grado di produrre un'anticipazione della stessa;
 i  commi 134  e  seguenti,  ai  sensi  dei quali, la richiesta di assegnazione  di  risorse  a  questo  Comitato, per le infrastrutture strategiche  che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla  gestione  e  che  non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie  e  nei  relativi  futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata    da    un'analisi    costi-benefici   e   da   un   piano economico-finanziario  redatto  secondo  lo  schema tipo approvato da questo Comitato;
 Visti  gli  articoli 5,  comma 1,  e  8, comma 6, del decreto-legge 14 marzo  2005,  n.  35,  convertito,  con modificazioni, dalla legge 14 maggio  2005,  n.  80,  in  base ai quali questo Comitato finanzia prioritariamente   gli   interventi  inclusi  nel  programma  per  le infrastrutture  strategiche,  selezionati secondo i principi adottati nella propria delibera 29 settembre 2004, n. 21;
 Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327,  e  successive modifiche ed integrazioni, recante il testo unico delle   disposizioni   legislative  e  regolamentari  in  materia  di espropriazioni per pubblica utilita';
 Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno il 14 marzo 2003 di  concerto  con  il  Ministro  della  giustizia e il Ministro delle infrastrutture  e  dei trasporti, come integrato dal decreto 8 giugno 2004,  con il quale - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 - e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
 Vista  la  delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002,  supplemento  ordinario),  con  la quale questo Comitato, ai sensi  del  piu'  volte richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato  il  primo  programma delle infrastrutture strategiche, che all'allegato  3 include, nell'ambito degli interventi per l'emergenza idrica  nella  regione  Molise,  la «Ristrutturazione dell'Acquedotto molisano destro»;
 Viste  le  delibere 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003) e 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con  le  quali  questo  Comitato,  ai  sensi dell'art. 11 della legge 16 gennaio  2003,  n. 3, ha, rispettivamente, definito il sistema per l'attribuzione  del  CUP  ed  ha  stabilito  che  il  CUP deve essere riportato  su tutti i documenti amministrativi e contabili relativi a progetti  d'investimento  pubblico,  e  deve  essere utilizzato nelle banche dati interessate ai suddetti progetti;
 Vista  la  delibera  25 luglio  2003,  n. 61 (Gazzetta Ufficiale n. 266/2003)  con  la  quale questo Comitato, ai sensi e per gli effetti dell'art.  3  del  decreto  legislativo  n. 190/2002, ha approvato il progetto   preliminare  dell'«Acquedotto  molisano  destro»,  per  un importo  complessivo  di  25.822.000,00  euro, di cui 190.800,00 euro assegnati  per  lavori di esecuzione di indagini in sito, finalizzate alla predisposizione del progetto definitivo;
 Vista  la  delibera  25 luglio  2003,  n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003),  con  la  quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere  ai  fini  della  vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel primo programma delle infrastrutture strategiche;
 Vista  la  delibera  27 maggio  2004,  n. 11 (Gazzetta Ufficiale n. 230/2004),  con  la quale questo Comitato ha approvato lo schema tipo di  piano  economico-finanziario  ai  sensi  del  richiamato  art. 4, comma 140, della legge n. 350/2003;
 Vista  la  delibera 29 settembre 2004, n. 19 (Gazzetta Ufficiale n. 254/2004),  con  la quale questo Comitato ha ripartito le risorse per le  aree  sottoutilizzate  recate  dalla  citata  legge n. 350/2003 e successive modifiche e integrazioni, riservando, al punto F.2.1 della «tabella impieghi», 1.130 Meuro all'accelerazione del programma delle infrastrutture strategiche;
 Vista  la  delibera 29 settembre 2004, n. 21 (Gazzetta Ufficiale n. 275/2004),  con la quale questo Comitato ha finalizzato i 1.130 Meuro di cui al menzionato punto F.2.1 della delibera n. 19/2004 - al netto di  23  Meuro  destinati  alla  premialita' - ed ulteriori 200 Meuro, posti  a  disposizione  dal  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei trasporti  a  valere sulle risorse recate dalla legge n. 350/2003 per il  rifinanziamento dell'art. 13 della legge n. 166/2002, a copertura degli  interventi  inclusi nell'allegato elenco A secondo l'ordine di graduatoria, che comprende al punto 16 l'intervento «Ristrutturazione dell'acquedotto molisano destro»;
 Vista  la  delibera 29 luglio 2005, n. 98, la quale questo Comitato ha  finalizzato  le  disponibilita' residue ex delibera n. 21/2004 al finanziamento  degli  interventi collocati nelle posizioni successive alla  undicesima  dell'allegato A della suddetta delibera n. 21/2004, stabilendo,  altresi',  ai  punto 2.2, che la sottoposizione a questo Comitato  avvenga  entro  il  mese di ottobre 2005, a pena di perdita delle  disponibilita'  finanziarie,  e  prevedendo che l'assegnazione delle risorse ai singoli interventi venga disposta da questo Comitato con   delibere  adottate  ai  sensi  della  legge  n.  443/2001,  che definiscano, tra l'altro, il termine massimo per l'aggiudicazione dei lavori, decorso il quale l'intervento s'intende definanziato, nonche' tempi e modalita' delle erogazioni;
 Vista  la  sentenza  n.  303  del 25 settembre 2003 con la quale la Corte  costituzionale,  nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001   ed   ai   decreti   legislativi   attuativi,  si  richiama all'imprescindibilita'  dell'intesa  tra  Stato  e singola regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa,  anche,  essere  successiva  ad  un'individuazione  effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera  sono  da  considerarsi  inefficaci finche' l'Intesa non si perfezioni;
 Vista  la  nota  n. COM/3001/1 del 5 novembre 2004, con la quale il coordinatore  del  predetto  Comitato  di  coordinamento  per  l'alta sorveglianza  delle  grandi  opere  espone  le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
 Vista  la  nota  n.  690  del  14 dicembre  2004,  con  la quale il Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti ha trasmesso, tra l'altro,  per  gli  schemi  idrici della regione Molise, la relazione istruttoria sul progetto definitivo «Ristrutturazione dell'acquedotto molisano  destro»,  proponendo  l'approvazione  in  linea tecnica del progetto  definitivo  dell'opera, con prescrizioni, raccomandazioni e programma  delle  interferenze  e  l'assegnazione del finanziamento a carico  delle  disponibilita'  del Fondo per le aree sottoutilizzate, per l'importo di euro 30.283.995,00 IVA inclusa;
 Considerato    che   questo   Comitato   ha   conferito   carattere programmatico  al  quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta    delibera   n.   121/2001,   riservandosi   di   procedere successivamente    alla   ricognizione   delle   diverse   fonti   di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
 Considerato  che  l'opera  di  cui  sopra  e'  compresa nell'intesa generale  quadro  tra  Governo  e  regione  Molise, sottoscritta il 3 giugno 2004;
 Considerato  che il profilo di spesa riportato, per l'intervento in questione,  nel  citato  allegato  A  della  delibera n. 21/2004 deve essere  aggiornato  al  fine  di consentire una adeguata applicazione della riserva premiale;
 Tenuto  conto  che il profilo di spesa dell'intervento in questione e' stato aggiornato, come risulta dall'istruttoria tecnica effettuata dall'UVER,  acquisita  ai  fini  della  determinazione adottata nella seduta  del 21 luglio 2005 dal Comitato tecnico interministeriale per l'accelerazione, ex delibera n. 21/2004, punto 2;
 Udita   la  relazione  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei trasporti;
 Acquisita  in  seduta  l'intesa  del Ministro dell'economia e delle finanze; Prende  atto:    1.  delle  risultanze  dell'istruttoria  svolta  dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare che: sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
 verranno realizzati in particolare:
 l'adeguamento  della  condotta  adduttrice  dalle  sorgenti Rio Freddo  alla  centrale  di  sollevamento  di S. Maria della Macchie e della   condotta  di  mandata  dalla  stessa  centrale  al  serbatoio partitore di Monteverde;
 la revisione della camera di manovra del serbatoio partitore di Monteverde;
 la  revisione  delle  opere  edili,  delle opere di presa e dei bottini di riunione delle sorgenti del Tammaro;
 il monitoraggio della captazione delle sorgenti del Tammaro;
 l'alimentazione  dal serbatoio partitore di Monteverde del ramo Vinchiaturo-Baranello-Busso,  con  nuova  rete  fino  al partitore di Vinchiaturo   e   sostituzione   della   condotta   di   collegamento Baranello-Busso;
 un intervento sulla adduttrice per Oratino;
 interventi   sui  tratti:  partitore  S.  Stefano  -  serbatoio Ripalimosani; dal partitore al serbatoio di S. Stefano; dal serbatoio di  Colle Impiso al serbatoio di Petrella Tifernina con prolungamento fino a Castellino del Biferno;
 la sostituzione del tratto: partitore di Ripabottoni-Marrone;
 la  revisione  delle apparecchiature nelle camere di manovra di sei serbatoi partitori;
 una variante sostanziale della rete di alimentazione dei comuni di S. Elia a Pianisi, Monacilioni, Macchia Valfortore, Pietracatella, con l'inserimento di una condotta premente dal serbatoio partitore di Femmina Morta;
 un serbatoio di accumulo da mc 1.000;
 la    condotta   di   alimentazione   Monacilioni-S.   Elia   a Pianisi-Macchia Valfortore su altro tracciato;
 una  variante  sostanziale  di  m  2.151 per l'alimentazione di Casacalenda;
 la  realizzazione  di  n. 28 serbatoi, con relative condotte di allaccio alla rete alimentatrice principale;
 la  ristrutturazione  dei  manufatti  principali,  con relative apparecchiature  idrauliche,  dell'acquedotto Sella Cimala - vasca di interruzione Colle Serre;
 la  sostituzione  per  m 2.796 della condotta, in fibro cemento del 450, Case Renelle-Sella Cadala con condotta in acciaio;
 la  sostituzione delle condotte, con variazione delle sezioni e del tracciato, del sistema alimentato dal serbatoio partitore S. Vito e  la  realizzazione  di  una  linea di alimentazione autonoma per S. Croce di Magliano;
 la  sostituzione  della  condotta,  con variazione di diametro, serbatoio partitore S.Michele-Montelongo-Rotello;
 la  predisposizione  nel  serbatoio partitore S. Mi-chele della interconnessione con il Molisano Centrale;
 sono  anche  previsti  modesti  adattamenti  di  percorso,  per esigenze  di  sicurezza  della  posa  in  opera  delle  tubazioni, in conseguenza delle ulteriori indagini geologiche eseguite;
 il  progetto preliminare e' stato approvato, con prescrizioni, da questo  Comitato,  con  la  delibera  n.  61/2003,  per un importo di 25.822.000  euro.  L'approvazione,  ai  sensi dell'art. 3 del decreto legislativo   n.   190/2002,   ha  determinato  l'accertamento  della compatibilita'    ambientale    delle   opere   e   perfezionato   la localizzazione  urbanistica,  comportando  la  automatica  variazione degli strumenti urbanistici vigenti;
 il  progetto definitivo e' stato redatto accogliendo e risolvendo tutte  le  prescrizioni  che  i  vari  soggetti  interessati  avevano formulato sul progetto preliminare;
 l'ERIM  ha provveduto a far pubblicare, in data 26 novembre 2003, avviso  di  avvio  del  procedimento  di  dichiarazione  di  pubblica utilita', secondo le forme previste dall'art. 4, comma 2, del decreto legislativo 190/2002;
 il  Servizio  beni  ambientali  della  regione,  con  riguardo al vincolo  paesaggistico,  ha espresso parere positivo con nota n. 1794 del 7 gennaio 2004;
 l'ERIM,  con  nota  n. 1646 del 4 febbraio 2004, ha dichiarato la rispondenza  del  progetto definitivo dei lavori di «Ristrutturazione dell'Acquedotto   molisano   destro»   al   progetto  preliminare  in precedenza  approvato  da  questo  Comitato,  con  delibera n. 61 del 25 luglio  2003  e  tale dichiarazione e' supportata da una relazione del progettista;
 l'Autorita'  di bacino interregionale dei fiumi Trigno, Biferno e minori,  Saccione  e Fortore, con nota n. 82 del 10 febbraio 2004, ha ritenuto   il   progetto   in   esame   compatibile   con   l'attuale pianificazione di Bacino;
 sono  stati  acquisiti  una  serie di pareri, sia nel corso della Conferenza  di  Servizi  a  carattere  istruttorio, indetta, ai sensi dell'art.  4 del decreto legislativo n. 190/2002, dal Ministero delle infrastrutture  e  dei trasporti e tenutasi in data 10 febbraio 2004, sia mediante specifici documenti;
 dopo  l'avvio  del  procedimento  di  dichiarazione  di  pubblica utilita' l'ERIM, con nota n. 2046 del 12 febbraio 2004, ha comunicato gli esiti e la conclusione del procedimento di pubblica utilita';
 il   CTAR   della   regione  Molise  ha  espresso,  sul  progetto definitivo, parere favorevole, con prescrizioni, con voto n. 2745 del 25 giugno 2004;
 il  Servizio  geologico regionale ed il Servizio risorse idriche, come  richiamato  dal voto del CTAR n. 2745 del 25 giugno 2004, hanno espresso parere favorevole;
 per  la  risoluzione  delle  interferenze  e'  stata  seguita  la procedura  prevista  dal  decreto  legislativo  n.  190/2002,  con la trasmissione  del  progetto  da  parte dell'ERIM, in data 21 novembre 2003, e la convocazione della Conferenza di servizi;
 hanno  espresso  pareri,  con  prescrizioni  e raccomandazioni, i seguenti   soggetti   interferenti:   SNAM  -  Rete  gas,  comune  di Pietracatella, RFI - Direzione compartimentale di Bari; sotto l'aspetto attuativo
 il soggetto aggiudicatore e' individuato, con nota del Presidente della giunta regionale del Molise n. 22940 del 25 ottobre 2004, nella regione  Molise, evidenziando la continuita' delle procedure poste in essere daIl'ERIM;
 ai  sensi  delle  delibere  n. 143/2002 e 24/2004, al progetto in argomento e' stato assegnato il CUP G57H04000050001;
 sono  state  predisposte  dal  Ministero  delle  infrastrutture e trasporti   le  prescrizioni,  raccomandazioni  ed  il  programma  di risoluzione delle interferenze di cui all'allegato 1;
 e'  previsto  che  i  lavori  vengano  affidati  mediante appalto integrato sulla base del progetto definitivo; sotto l'aspetto finanziario
 il costo complessivo dell'intervento proposto e' di 30.474.795,00 euro comprensivo di IVA;
 tale costo, pur avendo l'ERIM dichiarato, con nota del 4 febbraio 2004,   la   rispondenza   del  progetto  definitivo  dei  lavori  di «Ristrutturazione   dell'acquedotto   molisano  destro»  al  progetto preliminare  gia'  in  precedenza approvato da questo Comitato con la delibera  n.  61/2003,  risulta  superiore  a quello di 25.822.000,00 euro, comprensivo di IVA, approvato con la citata delibera;
 in  relazione  al maggiore importo, il CTAR della regione Molise, nel  citato  voto  n.  2745,  ha  ritenuto  il progetto meritevole di approvazione, riportando tra le sue considerazioni che il progettista ha  fornito  le  necessarie giustificazioni in merito alle variazioni apportate alle singole voci del quadro economico;
 la  scheda di sintesi del piano economico-finanziario ha messo in luce  che  la  gestione  non  genera  sufficienti  ricavi  netti  per coinvolgere  capitali  privati  a  sostegno dell'iniziativa in esame, come confermato dalla Unita' tecnica finanza di progetto;
 Delibera: 1. Approvazione progetto definitivo.
 1.1  Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 del decreto legislativo n.  190/2002, nonche' ai sensi degli articoli 10 e 12 del decreto del Presidente  della  Repubblica  n.  327/2001, e successive modifiche e integrazioni,  e'  approvato - con le prescrizioni, raccomandazioni e programma  di  risoluzione  delle interferenze proposte dal Ministero delle   infrastrutture   e   dei  trasporti -  anche  ai  fini  della dichiarazione  di  pubblica  utilita',  il  progetto definitivo della «Ristrutturazione  dell'acquedotto  molisano  destro», per un importo complessivo  di  30.474.795,00  euro,  comprensivo  di  IVA, a fronte dell'importo di 25.822.000,00 euro di cui alla delibera n. 61/2003 di approvazione del progetto preliminare.
 1.2   E'   altresi'  confermata  la  localizzazione  dell'opera  e, conseguentemente,  viene  esplicitamente dichiarata l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio.
 1.3 Conseguentemente l'importo di 30.474.795,00 euro sopra indicato costituisce   il  limite  di  spesa  dell'intervento  da  realizzare, modificando  il precedente limite di spesa stabilito nella precedente delibera n. 61/2003.
 1.4  Le  prescrizioni  citate  al  punto  1.1,  cui e' condizionata l'approvazione  del  progetto,  sono  riportate  nell'allegato 1, che forma  parte  integrante  della presente delibera. Le raccomandazioni proposte  dal  Ministero  delle  infrastrutture  e dei trasporti sono riportate nel medesimo allegato 1.
 Il programma di risoluzione delle interferenze, con le prescrizioni proposte  dal  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei trasporti, e' riportato nel sopra citato allegato 1. 2. Concessione contributo.
 2.1  Per  la  realizzazione  dell'opera  di  cui al punto 1.1 viene assegnato   alla   regione  Molise  un  contributo  massimo  di  euro 30.283.995,00  comprensivo  di IVA, a valere sulle disponibilita' del Fondo per le aree sottoutilizzate ex delibera n. 21/2004 come segue:
 euro  5.283.995,00  a  valere  sulle disponibilita' relative al 2005
 euro  25.000.000,00  a  valere sulle disponibilita' relative al 2006.
 2.2  il  contributo  definitivo verra' determinato, entro l'importo massimo  indicato  al punto 2.1, dal Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  in  relazione agli esiti della gara per l'affidamento dell'esecuzione   degli   interventi.   Al   tal   fine  il  soggetto aggiudicatore  provvedera' a trasmettere al suddetto Ministero, entro quindici  giorni  dalla data di aggiudicazione definitiva dei lavori, il  nuovo  quadro  economico. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  provvedera'  a  comunicare a questo Comitato l'entita' del contributo come sopra quantificato.
 Le  economie  realizzate  sul  contributo a carico del FAS verranno destinate  da  questo  Comitato  al  finanziamento  degli  interventi inclusi  nell'allegato 1 della delibera n. 98/2005 e con le modalita' previste al punto 3 della medesima.
 2.3 Il termine massimo per l'aggiudicazione definitiva dell'appalto e'  fissato in sei mesi dalla data della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale  della presente delibera. Entro trenta giorni dalla data di aggiudicazione  definitiva  si  dara'  inizio  alle attivita' secondo quanto  previsto  dall'art.  140, comma 1, del decreto del Presidente della  Repubblica  n.  554/1999.  In caso di mancato rispetto di tali termini l'intervento s'intende definanziato.
 2.4  Il contributo di cui al precedente punto 2.1 sara' corrisposto al  soggetto  aggiudicatore, compatibilmente con le disponibilita' di cassa   e  nei  limiti  degli  importi  annui  specificati  al  punto richiamato, secondo le seguenti modalita':
 la  quota  di 5.283.995,00 euro, imputata alle disponibilita' FAS relative  al  2005, verra' corrisposta in unica soluzione a richiesta del soggetto aggiudicatore;
 l'80%   della   quota   di   25.000.000,00  euro,  imputata  alle disponibilita'  FAS  relative al 2006, verra' corrisposta a richiesta del soggetto aggiudicatore e previa trasmissione di dichiarazione del responsabile  unico  del  procedimento  (RUP)  che attesti l'avvenuta utilizzazione dell'80% della quota di cui all'alinea precedente;
 il  saldo  verra' erogato a richiesta del soggetto aggiudicatore, corredata   da   dichiarazione   del   RUP   che  attesti  l'avvenuta utilizzazione   del  95%  di  quanto  sino  allora  erogato,  nonche' l'ultimazione  dei  lavori,  ivi  comprese  le operazioni di collaudo dell'opera. 3. Clausole finali.
 3.1  Il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad  assicurare,  per  conto  di questo Comitato, la conservazione dei documenti    attinenti   al   progetto   definitivo   dell'intervento «Ristrutturazione  dell'acquedotto  molisano destro» approvato con la presente delibera.
 3.2  Il predetto Ministero provvedera' ad accertare che il progetto esecutivo  recepisca  le  prescrizioni  che,  secondo quanto indicato nell'allegato,  debbono  essere recepite in tale fase progettuale. Il soggetto   aggiudicatore  verifichera'  che,  nelle  fasi  successive all'approvazione  del  progetto  esecutivo,  vengano attuate le altre prescrizioni  di  cui  al  citato  allegato, dandone assicurazione al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
 3.3  Il  medesimo  Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di  vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa  citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
 3.4  In  relazione  alle  linee guida esposte nella citata nota del coordinatore  del  Comitato  di coordinamento per l'alta sorveglianza delle  grandi  opere,  il  bando  di  gara  per  l'affidamento  della progettazione  esecutiva  e  della  realizzazione  dell'opera  dovra' contenere    una    clausola   che   -   fermo   restando   l'obbligo dell'appaltatore  di  comunicare  alla  stazione  appaltante  i  dati relativi  a  tutti  i sub-contratti, stabilito dall'art. 18, comma 12 della   legge  19 marzo  1990,  n.  55,  e  successive  modifiche  ed integrazioni - ponga adempimenti ulteriori rispetto alle prescrizioni di  cui  all'art.  10  del  decreto  del  Presidente della Repubblica 3 giugno  1998,  n.  252,  e  intesi  a  rendere  piu'  stringenti le verifiche  antimafia, prevedendo - tra l'altro - l'acquisizione delle informazioni   antimafia   anche   nei   confronti   degli  eventuali sub-appaltatori   e   sub-affidatari,  indipendentemente  dai  limiti d'importo  fissati dal citato decreto del Presidente della Repubblica n.  252/1998,  nonche' forme di monitoraggio durante la realizzazione degli   stessi:  i  contenuti  di  detta  clausola  sono  specificati nell'allegato  2,  che del pari forma parte integrante della presente delibera.
 3.5  Ai  fini  dell'applicazione  della  riserva premiale, prevista dalla  delibera  n. 21/2004, il profilo di spesa viene aggiornato nel seguente modo:
 2006: 5.474.795,00 euro;
 2007: 16.000.000,00 euro.
 3.6 Eventuali  ritardi  e criticita' nella realizzazione dell'opera saranno  evidenziati nella relazione periodica che l'UVER, sulla base delle  informazioni  fornite  dalla  menzionata  struttura tecnica di missione  del  Ministero  delle  infrastrutture  e dei trasporti e di altre  informazioni  acquisite  autonomamente,  trasmette al Comitato tecnico  ex  punto  2  della  delibera  n. 21/2004 che semestralmente relaziona a questo Comitato, ai sensi del punto 6.1 della delibera n. 98/2005.
 3.7  Il  CUP G57H04000050001 assegnato al progetto in argomento, ai sensi  delle  delibere  n.  143/2002  e  n.  24/2004,  dovra'  essere evidenziato  in  tutta  la  documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento in esame.
 Roma, 2 dicembre 2005
 Il presidente delegato: Tremonti Il segretario del CIPE: Molgora Registrato alla Corte dei conti il 20 luglio 2006
 
 Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 5 Economia e finanze, foglio n. 84
 |  |  |  | Allegato 1 Ristrutturazione dell'Acquedotto m0lisan0 destro Progetto definitivo
 DELIBERA n. 152/2005
 Prescrizioni, Raccomandazioni, Programma interferenze Prescrizioni.
 1)   L'importo  complessivo  delle  opere  finanziate  con  fondi pubblici  sara'  opportunamente  tenuto  in  conto  nell'ambito degli affidamenti   della  gestione  di  servizi  idrici.  La  verifica  di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 2)  L'importo  della  progettazione  esecutiva  e l'importo delle spese  tecniche  rappresentano  limiti  massimi di spesa e in sede di progetto  esecutivo  dovranno  essere determinati analiticamente alla luce  della normativa vigente sulle opere pubbliche e delle attivita' effettivamente   svolte   dai  tecnici  incaricati.  La  verifica  di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 3)  Gli  oneri relativi alla progettazione del piano di sicurezza devono  essere stralciati dalle somme oggetto di appalto e conglobati tra le spese tecniche, in quanto la relativa prestazione attiene alle competenze    dell'Amministrazione   appaltante.   La   verifica   di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 4)  Prima  dell'appalto,  il responsabile del procedimento dovra' verificare  l'avvenuta  ottemperanza  del  progetto  definitivo  alle prescrizioni   ed   osservazioni   formulate,   con   la  conseguente rimodulazione del quadro economico. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. Prescrizioni ambientali. In sede di redazione del progetto esecutivo.
 5) Il nuovo tracciato sara' mantenuto il piu' possibile parallelo al tracciato dell'acquedotto esistente, limitando gli attraversamenti in  alveo  del  Torrente  Quirino e del Torrente Carapelle ai casi di assoluta   necessita'   e  solo  nel  caso  sia  possibile  escludere l'interferenza con falde idriche o con livelli litologici interessati dallo  scavo.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 6)  In  sede  di  progettazione  esecutiva si dovra' tenere conto delle seguenti indicazioni:
 per  l'opera  di presa ricadente nell'elemento areale di valore eccezionale  art.  7.5f  Area  di  Monte  la  Costa  individuato  dal P.T.P.AAV.  n.  3,  saranno  realizzate  solo opere di conservazione, miglioramento e ripristino dello stato attuale dei luoghi;
 sul  tratto Pescasseroli-Candela elemento lineare art. 7.10 del P.T.P.AAV.  n.  3  e  sulle fasce di rispetto di 50 mt. dovra' essere ripristinato  il  manto  erboso  esistente  senza modificare lo stato attuale del sito e non vengano realizzate opere fuori terra;
 tutti  gli  attraversamenti  dei  corsi  d'acqua  previsti  con manufatti  in  c.a.  verranno  realizzati  con  strutture  in legno o rivestite  in  legno aventi caratteristiche tipologiche e costruttive tradizionali  in  modo  da  poterne  fruire  quale  integrazione  per eventuali percorsi pedonali turistici;
 gli  interventi  ricadenti  nel  P.P.E.  del  P.T.P.AAV.  n.  2 dovranno essere unicamente interventi di conservazione, miglioramento e   ripristino   dello  stato  dei  luoghi;  anche  per  il  tratturo Celano-Foggia  e  per  le  fasce di rispetto di 50 mt, interessati da attraversamenti  del  tracciato  in progetto, non verranno realizzate opere  fuori  terra  e  verra'  ripristinato  il  manto  erboso senza modificarne lo stato attuale;
 l'intervento  proposto sara' realizzato in modo da non alterare l'aspetto complessivo dei luoghi;
 le  briglie  saranno  rivestite  in  pietra  o  realizzate  con gabbioni;
 dovra'  essere  salvaguardata  la vegetazione fluviale lungo il tracciato  della  condotta  e  gli  eventuali  percorsi  di  servizio dovranno essere pavimentati con semplice pietrisco;
 le  opere  fuori  terra  (centrale  di sollevamento, partitore, ecc.)  dovranno  essere  mascherate con vegetazione e avere le pareti rivestite con materiali tradizionali (laterizio, pietra);
 in  sede di progettazione esecutiva dovranno essere allegate le eventuali  Verifiche  di ammissibilita', per i tematismi interessati, richieste dai Piani paesistici,
 prima  dell'inizio  dei  lavori verra' presentata una relazione specialistica  che  individui  le  caratteristiche  vegetazionali del posto  e  precisi  tecnicamente  gli interventi di ripiantumazione da effettuarsi.
 La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. In fase di realizzazione.
 7)  Per  i lavori in alveo, o in prossimita' dell'alveo, dovranno essere  evitati  i  periodi di vulnerabilita' ambientale delle specie censite nei rispettivi siti di importanza comunitaria. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione.
 8)  Sara' posta particolare cura nella ricostruzione dell'attuale situazione  morfologica e agronomico-forestale delle aree interessate dai  lavori  con particolare riguardo al ripristino della vegetazione spondale  dei corsi d'acqua. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione. Prescrizioni tecniche In sede di redazione del progetto esecutivo.
 9) In relazione agli attraversamenti nel comune di S. Polo Matese sara'  valutata la possibilita' di dar luogo alla costituzione di una servitu'.  La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta a cura della regione. Raccomandazioni tecniche. In sede di redazione del progetto esecutivo.
 10)   Sara'   opportuno  valutare  soluzioni  alternative  per  i manufatti     di     accesso     alla    condotta    facente    parte dell'«attraversamento  torrente  Quirino»  (tratto  Sorgenti  di  Rio Freddo-Centrale  di Sollevamento di S. Maria delle Macchie) prendendo in  considerazione  ubicazioni  esterne  alle  aree  a  pericolosita' elevata  cioe'  inondabili  con tempi di ritorno T inferiori a trenta anni. Programma interferenze.
 11)   Il   Soggetto  aggiudicatore  dovra'  inviare  il  progetto esecutivo,  al fine di dare corso alla risoluzione delle interferenze delle condotte, con servizi e viabilita', ai seguenti enti:
 Assessorato  ai  LL.PP. - Autorita' di Bacino interregionale di Campobasso;
 Amministrazione provinciale di Campobasso;
 Amministrazioni dei seguenti comuni:
 Baranello,  Bonefro, Busso, Campobasso, Campochiaro, Campo di Pietra,   Campolieto,   Casacalenda,   Carcemaggiore,   Carcepiccola, Castellino  del  Biferno, Ferrazzano, Gambatesa, Mirabello Sannitico, Montagano,  Macchia  Valfortore,  Matrice,  Monacilioni,  Montelongo, Montorio   nei   Frentani,  Morrone  del  Sannio,  Oratino,  Petrella Tifernina, Pietracatella, Riccia, Ripabottoni, Ripalimosani, Rotello, S.  Croce  di Magliano, S. Elia a Pianisi, S. Giuliano del Sannio, S. Giuliano   di   Puglia,   S.   Polo   Malese,   Tufara,  Vinchiaturo, Castelpagano, Collesannita;
 RFI;
 ANAS
 S.N.A.M. Rete Gas.
 Gli  attraversamenti  saranno  regolamentati  secondo  la vigente normativa tecnica di settore.
 12)  In  riferimento  alle  interferenze  con  il  metanodotto di proprieta'  SNAM,  il  sistema  di protezione catodica della condotta dell'acquedotto dovra' essere realizzato secondo le norme UNI 9782 ed A.P.C.E.   in   vigore  (in  particolare  la  posizione  degli  anodi sacrificali  utilizzati  per la protezione catodica attiva a corrente impressa);  a fine lavori si dovranno effettuare, in contraddittorio, misure  registrate  del  potenziale  della  condotta  per evidenziare eventuali  interferenze  elettriche  tra  i due sistemi di protezione catodica, come riportato nella norma UNI 9783 e concordare soluzioni.
 Nel  caso di incrocio a distanza inferiore o uguale ad 1,00 m tra le  superfici  affacciate  della condotta verra' interposta un'idonea protezione meccanica non metallica (lastra in calcestruzzo o simili). Tale  protezione  non  e'  richiesta  qualora  per  altri  motivi  il metanodotto esistente sia gia' protetto con cunicolo in calcestruzzo, tubo di protezione o altro manufatto equivalente.
 Nel punto di incrocio dovra' essere realizzato un punto di misura elettrica di protezione catodica su entrambe le condotte e ubicati in contenitori  diversi;  la  saldobrasatura  sulla condotta SNAM dovra' essere   effettuata   da   personale  specializzato  di  quest'ultima societa'.
 In  relazione  alla  realizzazione di eventuali opere accessorie, quali  canalizzazioni, pozzetti, armadi di controllo, ecc., si dovra' tener  conto  che  i  metanodotti,  in  pressione  ed esercizio, sono asserviti  con  atti  che  prevedono una fascia entro la quale non e' consentito  realizzare  opere di qualsiasi genere e natura. La fascia di  rispetto  di cui sopra risulta essere m. 12,5 per parte dall'asse della  condotta  DN 250 e m. 20 per parte dall'asse della condotta DN 1200.  Per  eventuali  lavori  all'interno  della fascia asservita si dovra' preventivamente far riferimento al Cento SNAM di Vasto.
 13)   In   riferimento   all'interferenza   con  l'elettrodotto sotterraneo  che  trasporta  energia  elettrica dal campo eolico alla sottostazione  in  contrada  Sorienza, si prendera' in considerazione l'ipotesi  di  spostare il serbatoio di adduzione ubicato nella parte alta del centro urbano del comune di Pietracatella in altro sito.
 14)  Le  interferenze  con  le  opere di competenza RFI saranno regolate  mediante  stipula  di  apposita convenzione con la Societa' Federservizi S.p.a.
 |  |  |  | Allegato 2 Schemi idrici regione Molise - Ristrutturazione
 dell'Acquedotto Molisano destro - Progetto definitivo
 
 Contenuti  della  clausola  antimafia,  da  inserire nel bando di gara,  indicati dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle  grandi opere di cui ai decreti interministeriali 14 marzo 2003 e 8 giugno 2004.
 L'art.  10  del  decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252, prevede l'acquisizione di informazioni antimafia, oltre che  nei  confronti del soggetto appaltatore, anche nei confronti dei subcontraenti  quando  l'importo  del  subappalto  superi i limiti di valore  precisati  al comma 1 dello stesso art. 10, mentre l'art. 18, comma 12,  della  legge  19 marzo  1990,  n. 55, come successivamente modificato  e  integrato, pone a carico dell'appaltatore l'obbligo di comunicare  alla  stazione  appaltante  i  dati  relativi  a  tutti i sub-contratti.
 La  necessita'  di  analoga estensione delle verifiche preventive antimafia,  ad  esse  applicando  le  piu'  rigorose informazioni del Prefetto, deriva dalla constatazione della particolare pericolosita', sotto   il  profilo  del  rischio  di  infiltrazione  criminale,  dei sub-appalti  e  dei  cottimi,  nonche'  di talune tipologie esecutive attinenti  a  una  serie di prestazioni (trasporto e movimento terra, noli  a  caldo  e  a  freddo,  ecc.)  comunque  ricorrenti nella fase realizzativa  a  prescindere dalla finalizzazione dell'intervento (di tipo viario, ferroviario, acquedottistico, ecc.).
 Pertanto  nel  bando  di  gara per l'appalto dei lavori di cui al progetto  defintivo  approvato con la presente delibera dovra' essere inserita  apposita  clausola  che - oltre all'obbligo di conferimento dei  dati  relativi  a tutti i sub-contratti di cui al citato art. 18 della legge n. 55/1990 preveda che:
 1) tutti gli affidamenti a valle dell'aggiudicazione principale siano  subordinati  all'espletamento  delle  informazioni antimafia e sottoposti  a  clausola  risolutiva espressa, in maniera da procedere alla  revoca  dell'autorizzazione del sub-contratto e alla automatica risoluzione  del vincolo, con conseguente estromissione dell'impresa, in  caso  di  informazioni  positive.  A fini di accelerazione potra' prevedersi  che  per i sub-contratti oggetto dell'estensione - vale a dire  di  importo inferiore a quello indicato nel richiamato art. 10, comma 1,  lettera c)  del  decreto del Presidente della Repubblica n. 252/1998  -  l'autorizzazione  di  cui  all'art.  18  della legge, n. 55/1990  possa  essere  rilasciata  previa esibizione del certificato camerale   con  l'apposita  dicitura  antimafia,  ferma  restando  la successiva   acquisizione  delle  informazioni  prefettizie  con  gli eventuali   effetti   rescissori   sopra   indicati.   Tenuto   conto dell'ulteriore  estensione  di  tali  verifiche  anche a tipologie di prestazioni non inquadrabili nel sub-appalto, ai sensi del menzionato art.  18  della  legge  n.  55/1990,  si potra' inoltre prevedere una fascia  di  esenzione dall'espletamento delle verifiche antimafia per gli  acquisti  di materiale di pronto reperimento fino all'importo di 50  mila  euro (fermo restando l'obbligo di conferimento dei dati del fornitore);
 2)  nel caso di attivazione della clausola risolutiva espressa, l'appaltatore  principale  applichi,  quale ulteriore deterrente, una penale,  a  titolo di liquidazione fortettaria dei danni, pari al 10% del valore del sub-contratto, salvo il maggior danno;
 3)  il  soggetto  aggiudicatore  valuti  le  cd.  in formazioni supplementari  atipiche - di cui all'art. 1-septies del decreto-legge 6 settembre  1982, n. 629, convertito nella legge 12 ottobre 1982, n. 726,  e successive integrazioni - ai fini del gradimento dell'impresa sub-affidataria,  per  gli  effetti  di cui all'art. 11, comma 3, del richiamato decreto del Presidente della Repubblica n. 252/1998;
 3)  vengano  previste  apposite misure di monitoraggio relative alla fase di cantierizzazione dell'opera dirette a:
 a) controllare    gli   assetti   societari   delle   imprese sub-affidatarie,  fino  a  completamento  dell'esecuzione  dell'opera stessa,  fermo  restando  che, in caso di variazioni, dovranno essere aggiornati   i  dati  gia'  forniti  in  attuazione  dell'obbligo  di comunicazione di cui si e' detto;
 b) assicurare, anche attraverso apposite sanzioni che possono arrivare  fino  alla  revoca  degli  affidamenti,  che i tentativi di pressione    criminale   sull'impresa   affidataria   e   su   quelle sub-affidatarie,  nella  fase di cantierizzazione (illecite richieste di  denaro,  «offerta  di  protezione», ecc.), vengano immediatamente comunicati alla Prefettura, fermo restando l'obbligo di denuncia alla Autorita' giudiziaria.
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