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| Gazzetta n. 181 del 5 agosto 2006 (vai al sommario) |  | COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |  | DELIBERAZIONE 2 dicembre 2005 |  | Legge  n.  443/2001  - 1° programma delle infrastrutture strategiche: Asse  viario  Marche-Umbria  e  quadrilatero di penetrazione interna: «Maxilotto  n.  1»  III  stralcio  -  SS  78  Val  di Fiastra: tratto Sforzacosta-Sarnano     e     SS     3     via    Flaminia:    tratto Pontecentesimo-Foligno. (Deliberazione n. 145/2005). |  | 
 |  |  |  | IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 Vista  la  legge  21 dicembre  2001,  n.  443,  che, all'art. l, ha stabilito   che   le   infrastrutture   pubbliche  e  private  e  gli insediamenti  strategici  e  di  preminente  interesse  nazionale, da realizzare  per  la  modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati  dal  Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando   a  questo  Comitato  di  approvare,  in  sede  di  prima applicazione  della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
 Vista  la  legge  1° agosto  2002,  n.  166, che, all'art. 13, reca modifiche  al  menzionato  art.  1  della legge n. 443/2001, oltre ad autorizzare  limiti  di  impegno quindicennali per la progettazione e realizzazione  delle  opere incluse nel programma approvato da questo Comitato  e  per  interventi  nel  settore  idrico  di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
 Visto  il  decreto  legislativo  20 agosto  2002, n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
 Visti,  in  particolare,  l'art.  1 della citata legge n. 443/2001, come  modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria  e  la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato  al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
 Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327,   recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative  e regolamentari  in  materia  di  espropriazioni per pubblica utilita', come  modificato  -  da  ultimo - dal decreto legislativo 27 dicembre 2004, n. 330;
 Visto  l'art.  11  della  legge  16 gennaio  2003,  n.  3,  recante «Disposizioni  ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo  il  quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere  dotato  di  un  codice unico di progetto  (CUP),  e  viste  le  delibere attuative adottate da questo Comitato;
 Vista la legge 24 dicembre 2003, n. 350, e visti in particolare:
 l'art.  4,  comma 134 e seguenti, ai sensi del quale la richiesta di  assegnazione  di risorse a questo Comitato, per le infrastrutture strategiche  che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla  gestione  e  che  non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie  e  nei  relativi  futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata    da    un'analisi    costi-benefici   e   da   un   piano economico-finanziario  redatto  secondo  lo  schema tipo approvato da questo Comitato;
 l'art. 4, comma 139, che demanda a questo Comitato di esercitare, con  il  supporto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la  funzione di vigilanza sulla realizzazione degli interventi di cui all'alinea    precedente,    anche    nell'interesse   dei   soggetti finanziatori;
 l'art.  4,  comma 176,  che autorizza ulteriori limiti di impegno nel biennio 2005-2006 per la realizzazione delle opere strategiche di cui alle leggi citate ai punti precedenti;
 l'art.  4,  comma 177  - come modificato e integrato dall'art. 1, comma 13,  del decreto-legge 12 luglio 2004, n. 168, convertito nella legge  30 luglio  2004,  n.  191, e dall'art. 16 della legge 21 marzo 2005,  n.  39  - che reca precisazioni sui limiti di impegno iscritti nel  bilancio  dello  Stato  in  relazione  a specifiche disposizioni legislative;
 Visto  il  decreto  legislativo  17 agosto  2005,  n. 189 (Gazzetta Ufficiale  n.  221/2005)  che  modifica  ed integra il citato decreto legislativo n. 190/2002;
 Vista  la  delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002  supplemento  ordinario),  con  la  quale questo Comitato, ai sensi  del  piu'  volte richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato  il 1° programma delle opere strategiche, che include - nel sottosistema  dei  «Corridoi  trasversali e dorsale appenninica» - il progetto  «Asse  viario  Marche-Umbria e quadrilatero di penetrazione interna»  (di  seguito  indicato  come  «Quadrilatero»), per il quale viene indicato il costo complessivo di 1.807,599 Meuro;
 Vista  la  delibera  31 ottobre  2002, n. 93 (Gazzetta Ufficiale n. 30/2003),   con   la  quale  questo  Comitato  ha  preso  atto  della configurazione  infrastrutturale  del progetto «Quadrilatero» e delle caratteristiche    di   rilevante   innovativita'   sotto   l'aspetto finanziario  e  attuativo  che  esso  presenta, tra cui la previsione dell'elaborazione  di  un «piano di area vasta» (PAV) quale strumento che,  oltre  a  regolare  l'intervento di infrastrutturazione viaria, organizza,  lungo  gli  assi  considerati,  la distribuzione spaziale degli insediamenti produttivi e dei nodi logistici;
 Vista  la  delibera  25 luglio  2003,  n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003),  con  la  quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere  ai  fini  della  vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel 1° programma delle infrastrutture strategiche;
 Vista  la  delibera  27 maggio  2004,  n. 13 (Gazzetta Ufficiale n. 20/2005) con la quale questo Comitato ha, tra l'altro:
 ritenuto   condivisibile   le   linee   generali   del   progetto «Quadrilatero»  costituito  dagli  interventi viari articolati in due maxilotti e dalle attivita' del PAV;
 individuato  il  soggetto  aggiudicatore  nel «soggetto attuatore unico» ovvero nella «Quadrilatero Marche-Umbra S.p.a.», costituita il 6 giugno  2003  quale  Societa' di scopo e il cui capitale sociale e' ripartito tra ANAS S.p.a. e «Sviluppo Italia S.p.a.»;
 approvato  il  costo complessivo che ammonta a 2.156,708 Meuro di cui  2.093,5  Meuro  per  la  realizzazione delle opere viarie e 63,2 Meuro  per l'acquisizione dei terreni sui cui impiantare le attivita' leader (c.d. «aree leader»);
 quantificato  il  costo  arrotondato  del  1°  maxilotto in 1.296 Meuro, di cui 1.164 a base d'appalto e 132 per somme a disposizione;
 quantificato  il costo arrotondato del 2° maxilotto in 798 Meuro, di cui 716,85 a base d'appalto e 81,15 per somme a disposizione;
 indicato   in  complessivi  1.557,508  Meuro  il  cofinanziamento ipotizzato  a carico delle risorse recate dall'art. 13 della legge n. 166/2002,  come  rifinanziato  dall'art. 4, comma 176, della legge n. 350/2003;
 approvato  i  progetti  definitivi  della SS 77 «Val di Chienti»: tratto  Collesentino  II-Pontelatrave  (1°  maxilotto - 1° stralcio), della  SS  76  «Val  d'Esino»:  tratte  «Serra S. Quirico-Albacina» e «Cancelli-Fossato  di  Vico»  e della SS 318 di «Valfabbrica»: tratta «Pianello-Valfabbrica»   (entrambe   incluse   nel   2°  maxilotto  - 2° stralcio);
 approvato  i  progetti  preliminari della SS 77 «Val di Chienti»: tratto  Foligno-Pontelatrave,  dei  collegamenti  della SS 77 «Val di Chienti»  alle  SS  3  «Flaminia»  e  SS  16 «Adriatica» con connessa penetrazione  a Civitanova Marche, dell'intervalliva di Tolentino-San Severino  Marche  e  dell'Intervalliva  di  Macerata  (interventi che costituiscono   il  2°  stralcio  del  1°  Maxilotto)  nonche'  della Pedemontana marchigiana (2° Maxilotto - 2° stralcio);
 assegnato,  per  il  1°  e  2°  maxilotto,  un contributo massimo quindicennale,  rispettivamente,  di  38,817  Meuro  e 43,564 Meuro a valere  sulle  risorse  dell'art.  13  della  legge n. 166/2002, come rifinanziato dall'art. 4, comma 176, della legge n. 350/2004;
 considerato,  tra  le  fonti di copertura del costo, gli introiti previsti  per  l'utilizzazione e/o vendita del materiale pregiato (di tipo  calcareo),  proveniente dagli scavi delle gallerie sulle tratte del  progetto  «Quadrilatero»,  introiti quantificati in oltre 40,248 Meuro;
 Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno il 14 marzo 2003 di  concerto  con  il  Ministro  della  giustizia e il Ministro delle infrastrutture   e  dei  trasporti,  e  successive  modificazioni  ed integrazioni,  con  il quale - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 - e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
 Vista  la  circolare  del Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento  della Ragioneria generale dello Stato 5 aprile 2004, n. 13  (Gazzetta  Ufficiale  n.  66/2004,  supplemento ordinario), nella quale  sono state affrontate le tematiche dei limiti di impegno ed e' stato, tra l'altro, precisato che l'assunzione dell'impegno contabile non  e'  necessariamente  correlata  alla concessione di un eventuale mutuo o all'effettuazione di altre operazioni di finanziamento;
 Vista  la  nota  5 novembre  2004,  n.  COM/3001/1, con la quale il coordinatore  del  predetto  Comitato  di  coordinamento  per  l'alta sorveglianza  delle  grandi  opere  espone  le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
 Vista  la  nota  26 ottobre  2005,  n.  510 - integrata con le note 24 novembre 2005, n. 569, e 2 dicembre 2005, n. 584 - con la quale il Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti ha trasmesso, tra l'altro, la relazione istruttoria del progetto preliminare «SS 78 Val di  Piastra:  tratto  Sforzacosta-Sarnano»  e del progetto definitivo della   «SS   Flaminia   3:   collegamento   Foligno-Pontecentesimo», proponendo  l'approvazione,  con  prescrizioni  e raccomandazioni, di detti progetti;
 Considerato    che   questo   Comitato   ha   conferito   carattere programmatico  al  quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della delibera  n. 121/2001, riservandosi di procedere successivamente alla ricognizione  delle  diverse  fonti  di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
 Considerato  che  in data 24 ottobre 2002 sono state stipulate, con le  regioni  Marche  e  Umbria, le intese previste dall'art. 13 della legge  n.  166/2002,  che  includono,  per  la  parte  di  rispettiva competenza,  le opere facenti parte del progetto «Quadrilatero» e che prevedono,  ad  integrazione  funzionale  degli  interventi di cui al programma  approvato  con  la  citata  delibera  n.  121/2001,  altre infrastrutture viarie a questi interconnesse;
 Considerato    che    interventi   facenti   parte   del   progetto «Quadrilatero»  sono  ricompresi  nell'Accordo  di  programma  quadro stipulato  tra Governo e regione Marche il 31 marzo 2003 e finanziati dalla regione per un ammontare di 93,968 Meuro a valere sui fondi per le  aree  sottoutilizzate  e  sugli stanziamenti della legge 30 marzo 1998,  n.  61, e che, con nota 13 maggio 2004, n. 76228, il Ministero dell'economia  e  delle  finanze  -  Dipartimento per le politiche di sviluppo  e  di  coesione  ha  comunicato  che,  in vista del rinnovo dell'Accordo  di  programma quadro «viabilita' statale», sottoscritto il 3 marzo 1999, la regione Umbria ha assunto l'impegno a contribuire al  finanziamento  di opere incluse in detto progetto per complessivi 45,9 Meuro a valere sui fondi della citata legge n. 61/1998;
 Udita   la  relazione  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei trasporti;
 Acquisita  in  seduta  l'intesa  del Ministro dell'economia e delle finanze;
 Prende atto delle   risultanze  della  istruttoria  svolta  dal  Ministero  delle infrastrutture  e dei trasporti relativamente alle due infrastrutture del 3° stralcio del 1° maxilotto (CUP 12C03000050010), infrastrutture che  segnano  il  completamento  delle  opere viarie del Quadrilatero Marche-Umbria, e prende atto in particolare: in linea generale
 che  la  modalita'  di  affidamento  delle attivita' relative al 1° maxilotto e' il ricorso a contraente generale;
 che   il   relativo  bando,  che  conteneva  apposita  clausola  di salvaguardia relativamente ai tempi e alle modalita' di copertura del costo  degli  interventi  non  ancora finanziati, e' stato pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale del 19 novembre 2004 e che le offerte sono state  presentate il 26 settembre 2005 e, all'atto di redazione della relazione  istruttoria,  erano  in  corso  di  esame  da  parte della Commissione aggiudicatrice;
 che  per  la  quantificazione  del  costo  delle  opere  sono stati utilizzati  prezzi desunti dall'elenco prezzi del Compartimento della viabilita'  per  l'Umbria  aggiornati  all'anno  2002,  integrati dai prezzari  della  D.G.  ANAS  e  dal  prezzario  della  regione Umbria relativo  al  2002,  mentre,  per le opere in galleria, i prezzi sono stati  desunti  dal  prezzario ANAS redatto nel 1999 per l'autostrada Salerno-Reggio  Calabria  e  al prezzario relativo al Grande Raccordo Anulare di Roma - lavori del Giubileo 2000; per  quanto  riguarda  il  progetto  preliminare  della  SS 78 Val di Piastra: tratto Sforzacosta-Sarnano. sotto l'aspetto tecnico, procedurale e attuativo
 che  l'intervento  riguarda  l'ampliamento e l'ammodernamento della strada  SS  78,  secondo la tipologia extraurbana a carreggiata unica con  due  corsie  e  banchine  laterali,  e  che  la lunghezza totale dell'intervento  -  che ha inizio dallo svincolo di Sforzacosta sulla Superstrada  della  Val  di Chienti (Raccordo Autostradale SS 77) per arrivare fino a Sarnano - e' di circa 28 Km;
 che  il  progetto  prevede la realizzazione di varianti fuori sede, secondo la categoria C2 del decreto ministeriale 5 novembre 2001, per circa  la  meta'  del  tracciato e di adeguamenti in sede, con alcune lievi  rettifiche, secondo la categoria F2 del citato decreto, per la parte  rimanente, con esclusione della zona di S. Maria di Pieca dove e' stata inserita una variante di circa 1 Km;
 che il soggetto aggiudicatore ha inviato, in data 18 dicembre 2003, al  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  il  progetto preliminare dell'intervento;
 che  nella  Conferenza  dei  servizi promossa dalla regione Marche, tenutasi il 19 febbraio 2004 e 18 marzo 2004, e' emersa la necessita' di  apportare  significative varianti, successivamente recepite nella versione aggiornata del progetto ripubblicato in data 10 giugno 2004;
 che  il  Ministero dell'ambiente e del territorio con nota 5 aprile 2004,  n. DSA/2004/8303, ha comunicato al soggetto aggiudicatore che, ai  sensi dell'art. 17, comma 4, del decreto legislativo n. 190/2002, la  valutazione  sull'impatto  ambientale  e'  demandata alla regione competente;
 che  la  regione  Marche,  Servizio  progettazione  OO.PP. VIA, con decreto  dirigenziale  15 febbraio 2005, n. 5 POP, ha espresso parere favorevole con prescrizioni;
 che  la  medesima  regione,  con  decreto  della  Giunta  regionale 16 febbraio  2005,  n.  167,  ha  espresso  parere favorevole ai fini dell'intesa sulla localizzazione, con prescrizioni da assolvere nella successiva fase di progettazione definitiva;
 che  il  Ministero  per  i  beni  e le attivita' culturali con nota 21 luglio  2005, n. 07.08.407/9426, ha espresso parere favorevole con prescrizioni;
 che   i   tempi  di  realizzazione  dell'opera,  comprensivi  delle attivita'   progettuali   ed   autorizzative   residue,   sono  stati quantificati in mesi 55; sotto l'aspetto finanziario
 che  il  costo  dell'intervento  in questione e' stato quantificato inizialmente in 60,728 Meuro;
 che  -  a seguito delle richieste formulate, durante lo svolgimento delle  citate  Conferenze  di  servizi,  dai comuni interessati e del parere  espresso  dalla  Sovrintendenza  dei beni architettonici, che hanno  comportato  un  aumento  delle  tratte  fuori sede viaria e di conseguenza  un  aumento del costo dell'opera - quest'ultimo e' stato rideterminato  in 72,508 Meuro al netto dell'IVA, di cui 58,950 Meuro per lavori a base d'appalto e 13,558 Meuro per somme a disposizione; per  quanto  riguarda  il  progetto definitivo della SS 3 «Flaminia»: tratto Pontecentesimo-Foligno. sotto l'aspetto tecnico, procedurale e attuativo
 che  l'intervento  e'  volto principalmente alla messa in sicurezza del  tratto della SS 3 Flaminia compreso tra Pontecentesimo e Foligno con   l'eliminazione  -  a  seguito  della  realizzazione  di  alcune controstrade  e  della  costruzione  di  due  svincoli  - di numerosi incroci  a  raso presenti e con l'adeguamento altimetrico di un breve tratto  dell'attuale  sede  stradale,  classificata  di  categoria C1 «extraurbana  secondaria»  del citato decreto ministeriale 5 novembre 2001;
 che  l'intervento in esame si estende dallo svincolo della Flaminia sulla SS n. 75 (Centrale Umbra), fino allo svincolo di Pontecentesimo e  interessa  il  tratto  stradale  a  due  corsie  che  inizia  alla progressiva  Km 154+950  e termina al Km 159+350, con uno sviluppo di 4,4 Km;
 che il soggetto aggiudicatore ha inviato, in data 18 novembre 2004, al  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  il  progetto definitivo dell'intervento;
 che  il  progetto  e'  corredato  dalla definizione delle eventuali opere  e  misure  mitigatrici e compensative dell'impatto ambientale, territoriale e sociale;
 che  il  responsabile  del  procedimento  ha dichiarato che, per il progetto  definitivo  all'esame,  la pubblicita' ai sensi di legge e' stata  effettuata mediante pubblicazione sul Corriere dell'Umbria del 29 novembre 2004 e sul BUR del 30 novembre 2004, n. 48;
 che a seguito della Conferenza dei servizi, svoltasi il 1° febbraio 2005,  le  Amministrazioni  interessate  hanno  espresso  i  seguenti pareri:
 Autorita' di Bacino del Fiume Tevere con nota 8 febbraio 2005, n. 441/SG27.7.7: favorevole con prescrizioni;
 regione  Umbria,  con  delibera  di  Giunta regionale 15 febbraio 2005, n. 278: favorevole con raccomandazioni;
 Ispettorato  logistico  dell'Esercito, con nota 15 marzo 2005, n. 7344/10.6.6/1: favorevole;
 Ministero  per i beni e le attivita' culturali con nota 22 aprile 2005, n. 07.08.407/4131: favorevole con prescrizioni;
 enti interferenti: parere favorevole con prescrizioni;
 che   i   tempi   occorrenti  per  l'espletamento  delle  attivita' progettuali  ed autorizzative residue, la realizzazione e la messa in esercizio dell'opera sono stimati in trenta mesi; sotto l'aspetto finanziario
 che  il  costo dell'intervento, al netto dell'IVA, e' pari a 14,364 Meuro,  di cui 10,206 per lavori a base d'appalto e 4,158 per somme a disposizione;
 che  detto  costo  rappresenta  un costo aggiuntivo, in quanto, pur essendo   l'opera  inserita  nel  sistema  viario  «Quadrilatero»  su richiesta  della  regione  Umbria,  il  costo  stesso  non  era stato compreso nelle tabelle riepilogative degli interventi contenute nella istruttoria  sottoposta  a  questo  Comitato  nella citata seduta del 27 maggio 2004; per  quanto  concerne l'assestamento del quadro economico-finanziario del Maxilotto 1
 che  i  due  interventi  all'esame,  per le motivazioni esposte per ciascuno  di  essi, comportano un aumento del costo complessivo delle opere viarie del progetto «Quadrilatero» di 26,143 Meuro;
 che  gli  introiti provenienti dalla vendita di materiale pregiato, computati  tra  le  fonti  di  copertura  del costo dell'intera opera «Quadrilatero»  e  inizialmente stimati in 40,248 Meuro, a seguito di approfondimenti  vengono  ora  stimati  in  circa  25,7 Meuro, il che comporta una minore entrata di circa 14,548 Meuro;
 che  nell'Accordo di programma quadro citato in premessa la regione Marche  si  era  accollata,  per il finanziamento di parte dei lavori della  Pedemontana  marchigiana,  l'importo  di  93,968 Meuro, di cui 90,175 Meuro per lavori e 3,793 Meuro per attivita' di progettazione, importo  risultato  poi  gia' impegnato dalla regione per la medesima attivita' e quindi non piu' disponibile;
 che   in  considerazione  di  quanto  sopra  esposto  lo  sbilancio complessivo,  rispetto  al precedente piano economico-finanziario, e' pari  a 44,484 Meuro, ivi compresa la correzione degli arrotondamenti degli importi riportati nella precedente relazione istruttoria;
 che  il  soggetto aggiudicatore, con nota del 14 settembre 2005, n. 516,  ha  proposto  un'azione  correttiva,  che  il  Ministero  delle infrastrutture e dei trasporti dichiara di condividere e che consente di  mantenere  invariato  il  costo  complessivo  delle  opere viarie stabilito dalla delibera n. 13/2004, azione cosi' articolata:
 i maggiori costi delle opere viarie, pari a 26,144 Meuro, vengono compensati  con  corrispondente  riduzione  dell'importo  della  voce «imprevisti»   iscritta  tra  le  somme  a  disposizione  del  quadro economico  - finanziario del Maxilotto 1, con riserva di ripristinare l'accantonamento  per  imprevisti  avvalendosi,  successivamente, dei ribassi   d'asta  offerti  dal  contraente  generale  che  risultera' affidatario della gara in corso di espletamento;
 lo sbilancio finanziario di 18,341 Meuro - determinato dai minori introiti  stimati  per  la  vendita  di  materiale  pregiato  e dalla riduzione  di  finanziamento  da  parte della regione Marche - potra' essere   compensato  con  i  possibili  miglioramenti  di  rendimento finanziario   dell'operazione  PAV,  a  seguito  dell'inserimento  di ulteriori  «aree  leader» nel corso dell'ulteriore iter progettuale e approvativo;
 che,  comunque,  il  predetto sbilancio finanziario, rappresentando una percentuale pari allo 0,876% dell'importo complessivo delle opere viarie,   non   inficia  la  validita'  dell'impostazione  del  piano economico-finanziario  in essere secondo il Ministero istruttore, che -  come  esposto  -  ritiene  ragionevole  l'ipotesi  di assorbimento esposta  al  punto  precedente  e  che  rileva  comunque  come  detto sbilancio  incida sulla parte di finanziamento maggiormente differita nel tempo si' che appare possibile in prosieguo un'eventuale adeguata rettifica della struttura delle fonti di finanziamento;
 che il quadro assestato risulta quindi il seguente:
 
 ---->  Vedere Tabella a pag. 16 della  G.U.  <----
 
 che,  a  quanto  specificato  nella piu' volte richiamata relazione istruttoria,  gli indici di redditivita' del capitale investito e gli indici  di  copertura  del  debito ad anticipazione della «cattura di valore»  non  cambiano significativamente rispetto al maggio 2004, in relazione   alle   rilevate  modalita'  di  copertura  dell'ulteriore fabbisogno finanziario;
 Delibera: 1. Approvazione progetto preliminare
 1.1  Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto legislativo n.  190/2002,  come  modificato  dal decreto legislativo n. 189/2005, nonche'  ai  sensi  dell'art.  10  del  decreto  del Presidente della Repubblica  n.  327/2001,  come  modificato - da ultimo - dal decreto legislativo  n.  330/2004,  e'  approvato  - con le prescrizioni e le raccomandazioni  proposte  dal  Ministero  delle infrastrutture e dei trasporti   -  anche  ai  fini  dell'attestazione  di  compatibilita' ambientale  e dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, il progetto preliminare dell'intervento «SS 78 Val di Piastra: tratto Sforzacosta-Sarnano»,  facente  parte  del 1° maxilotto, 3° stralcio, del progetto infrastrutturale «Quadrilatero» Marche-Umbria.
 E'  conseguentemente  perfezionata,  ad  ogni  fine  urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-regione sulla localizzazione dell'opera.
 1.2 Ai sensi del citato art. 3, comma 3, del decreto legislativo n. 190/2002,  l'importo  di  71,22 Meuro, rideterminato come specificato nel  prospetto  della  «presa d'atto», costituisce il limite di spesa dell'intervento.
 1.3  Le  prescrizioni  citate  al  punto  1.1,  cui e' condizionata l'approvazione  del  suddetto progetto, sono riportate nella 1ª parte dell'allegato  1, che forma parte integrante della presente delibera, e   sono   articolare  in  prescrizioni  da  sviluppare  in  fase  di progettazione definitiva e in prescrizioni cui ottemperare nella fase di esecuzione dei lavori.
 Le  raccomandazioni  proposte  dal Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  sono  riportate nella 2ª parte del citato allegato 1. Qualora il soggetto aggiudicatore ritenga di non poter dare seguito a detta  raccomandazione, fornira' al riguardo puntuale motivazione, in modo  da consentire al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di  esprimere le proprie valutazioni e di proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative. 2. Approvazione progetto definitivo
 2.1  Ai  sensi  e per gli effetti degli articoli 4 e 16 del decreto legislativo  n.  190/2002, come modificato dal decreto legislativo n. 189/2005, nonche' ai sensi del combinato disposto degli articoli 10 e 12  del  decreto  del  Presidente  della Repubblica n. 327/2001, come modificato  -  da  ultimo  -  dal decreto legislativo n. 330/2004, e' approvato  -  con  le  prescrizioni e le raccomandazioni proposte dal Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  -  anche ai fini dell'attestazione  della compatibilita' ambientale e dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, nonche' della dichiarazione di pubblica  utilita'  dell'opera il progetto definitivo della «SS 3 via Flaminia:   tratto  Pontecentesimo-Foligno»,  facente  parte  del  1° maxilotto,  3° stralcio, del progetto infrastrutturale «Quadrilatero» Marche-Umbria.
 E'  conseguentemente  perfezionata,  ad  ogni  fine  urbanistico ed edilizio,  l'intesa  tra  lo  Stato  e  la  regione interessata sulla localizzazione dell'opera.
 L'approvazione  sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione e  parere comunque denominato e consente la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e attivita' previste nei progetto approvato.
 2.2  Il  costo  dell'intervento  di  cui al punto 2.1, pari a 14,14 Meuro,  come  al prospetto di cui alla «presa d'atto», costituisce il limite di spesa ai sensi del decreto legislativo n. 190/2002.
 2.3  Le  prescrizioni  citate  al  punto  2.1,  cui e' condizionata l'approvazione  del  suddetto progetto, sono riportate nella 1ª parte dell'allegato  2, che forma parte integrante della presente delibera, e   sono   articolate  in  prescrizioni  da  sviluppare  in  fase  di progettazione  esecutiva e in prescrizioni cui ottemperare nella fase di esecuzione dei lavori.
 Le  raccomandazioni  proposte  dal Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  sono  riportate nella 2ª parte del citato allegato 1. Qualora il soggetto aggiudicatore ritenga di non poter dare seguito a detta  raccomandazione, fornira' al riguardo puntuale motivazione, in modo  da consentire al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di  esprimere le proprie valutazioni e di proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative.
 2.4  E'  altresi'  approvato  il  programma  di  risoluzione  delle interferenze,   predisposto,   ai   sensi  dell'art.  5  del  decreto legislativo n. 190/2002, dal soggetto aggiudicatore in relazione alle esigenze rappresentate dai relativi Enti gestori.
 2.5   Gli  immobili  da  espropriare  sono  indicati  nei  seguenti elaborati  dei  progetto  definitivo,  agli  atti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti:
 A0K DG041 - Piano parcellare di esproprio tav. 1/2;
 A0K DG051 - Piano parcellare di esproprio tav. 2/2;
 A0K DG061 - Elenco ditte;
 A0K DG071 - Relazione giustificativa delle indennita' di esproprio. 3. Assestamento    quadro   economico   maxiotto   1   del   progetto «Quadrilatero»
 3.1 Al fine di mantenere invariato il costo complessivo delle opere viarie  del  1°  maxilotto  del  progetto «Quadrilatero», determinato dalla  delibera  n.  13/2004  in  1.296  Meuro  al  netto  di IVA, e' approvato  il  quadro  economico assestato, secondo il quale ai costi aggiuntivi  per  la  realizzazione  dei  due interventi oggetto della presente  delibera  -  quantificati,  come  specificato  nella «presa d'atto», in 26,143 Meuro - si fa fronte utilizzando quota parte della voce  «imprevisti»  inclusa,  tra le somme a disposizione, nel quadro economico del maxilotto stesso approvato con detta delibera.
 3.2 Il soggetto aggiudicatore e' autorizzato ad utilizzare le somme derivanti  dal  ribasso  d'asta  della  gara per l'affidamento del 1° maxilotto  per  ripristinare  l'accantonamento  per  imprevisti nella misura   indicata   nel  quadro  economico  originario  del  predetto maxilotto.
 3.3  In sede di presentazione dei progetti definitivi relativi agli interventi  del  1°  maxilotto  i cui progetti preliminari sono stati approvati  con  la  delibera  n.  13/2004,  il soggetto aggiudicatore provvedera'  a  esporre  le modalita' di compensazione dell'ulteriore sbilancio finanziario di 18,341 Meuro di cui alla «presa d'atto». 4. Clausole finali
 4.1  Il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad  assicurare,  per  conto  di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti i progetti approvati con la presente delibera.
 4.2  Per  l'intervento  di cui al progetto preliminare approvato al punto 1 della presente delibera il predetto Ministero provvedera', in sede  di esame del progetto definitivo, alla verifica di ottemperanza alle prescrizioni che, secondo quanto indicato nell'allegato, debbono essere  recepite  prima  di  detta  fase  progettuale o in tale sede, nonche' al rispetto delle altre indicazioni di cui all'allegato 1. Il soggetto  aggiudicatore  provvedera'  a  verificare  che,  nelle fasi successive  all'approvazione del progetto definitivo, vengano attuate le  altre  prescrizioni  di cui al citato allegato, dando al riguardo assicurazioni al menzionato Ministero.
 4.3  Il  soggetto  aggiudicatore provvedera', prima dell'inizio dei lavori  previsti  nei  progetto definitivo approvato al punto 2 della presente  delibera,  a  fornire  assicurazioni  al predetto Ministero sull'avvenuto recepimento, nel progetto esecutivo, delle prescrizioni e   raccomandazioni  riportate  nell'allegato:  il  citato  Ministero procedera',  a  sua  volta,  a  dare  comunicazione  al riguardo alla Segreteria di questo Comitato.
 4.4  Il  medesimo  Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di  vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa  citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
 4.5  In  relazione  alle  linee guida esposte nella citata nota del coordinatore  del  Comitato  di coordinamento per l'alta sorveglianza delle  grandi  opere,  dovra' essere stipulata una convenzione tra la Prefettura   -   U.T.G.   competente   per  territorio,  il  soggetto aggiudicatore  e  il  contraente generale prescelto in base all'esito della  gara  citata  nella  «presa  d'atto»,  che  -  fermo  restando l'obbligo  dell'appaltatore  di comunicare alla stazione appaltante i dati  relativi  a  tutti  i  sub-contratti,  stabilito  dall'art. 18, comma 12, della legge 19 marzo 1990, n. 55, e successive modifiche ed integrazioni - ponga adempimenti ulteriori rispetto alle prescrizioni di  cui  all'art.  10  del  decreto  del  Presidente della Repubblica 3 giugno  1998,  n.  252,  e  intesi  a  rendere  piu'  stringenti le verifiche  antimafia, prevedendo - tra l'altro - l'acquisizione delle informazioni   antimafia   anche   nei   confronti   degli  eventuali sub-appaltatori   e   sub-affidatari   indipendentemente  dai  limiti d'importo  fissati dal citato decreto del Presidente della Repubblica n.  252/1998,  nonche' forme di monitoraggio durante la realizzazione dei lavori.
 4.6  Il  CUP  assegnato  al  progetto  in argomento, ai sensi della delibera   29   settembre   2004,   n.   24,   va  evidenziato  nella documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento di cui alla presente delibera.
 
 Roma, 2 dicembre 2005
 
 Il presidente delegato: Tremonti
 
 Il segretario del CIPE: Molgora Registrata alla Corte dei conti il 20 luglio 2006 Ufficio  controllo  Ministeri  economico-finanziari,  registro  n.  5 Economia e finanze, foglio n. 83
 |  |  |  | Allegato 
 PRESCRIZIONI   E   RACCOMANDAZIONI   PROPOSTE   DAL  MINISTERO  DELLE
 INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
 SS 78 VAL DI FIASTRA
 Tratto Sforzacosta-Sarnano
 Progetto Preliminare Prescrizioni da assolvere in sede di progettazione definitiva.
 
 1. Le eventuali barriere antirumore nei pressi dei centri abitati dovranno  eseguirsi  privilegiando  quelle costituite da vegetazione. Qualora  lo  spazio  a  disposizione  renda impossibile l'impianto di specie   botaniche,   sara'   privilegiato  l'utilizzo  di  materiali compatibili  con il territorio per la realizzazione di infrastrutture stradali.
 Si  dovra' quindi limitare al massimo l'utilizzo degli interventi di  grigio  (muri  di  contenimento,  interventi  di cemento diffusi) preferendo  azioni  a  basso impatto ambientale quali quelle permesse dall'ingegneria naturalistica.
 2. Compatibilmente con le condizioni geormofologiche del terreno, siano  dimensionate e programmate preliminari prospezioni geofisiche, onde procedere successivamente ad indagini archeologiche mirate. Tali operazioni  saranno  a  carico  del Soggetto aggiudicatore e verranno svolte   sotto   la   direzione   della  Soprintendenza  per  i  beni archeologici competente.
 Le  seguenti prescrizioni dal n. 3 al n. 11 compreso si riferiscono agli  elaborati planimetrici del progetto ripubblicato (Alternativa C planimetria tav. 1/3 codice elaborato T03PS36TRAPL07A - Alternativa C planimetria tav. 2/3 codice elaborato T03PS37TRAPL08A - Alternativa C planimetria tav. 3/3 codice elaborato T03PS38TRAPL09A) tutti in scala 1:10000;  il  tracciato  e'  stato analizzato suddividendolo nei vari tratti come di seguito specificato.
 3. Da  Km  .0,00  a Km. 1,650 circa (da inizio tratto a rotatoria per Abbadia Fiastra): il progetto definitivo sviluppera' il tracciato C del progetto preliminare.
 4. Da Km. 1,650 circa a Km. 4,900 (bypass Abbadia di Fiastra): il progetto   definitivo   sviluppera'   il  tracciato  C  del  progetto preliminare.
 5.  Da Km. 4,900 a Km. 7,100 (by-pass di Urbisaglia): il progetto definitivo sviluppera' il tracciato C del progetto preliminare.
 6.  Da  Km.  7,100  a Km. 10,200 (by-pass di Passo Colmurano): il progetto definitivo sviluppera' il tracciato B (tratto evidenziato in giallo)  del  progetto  preliminare.  Si  prescrive  di  studiare nel progetto  definitivo  collegamenti sia ad Urbisaglia che all'area PIP di  Colmurano,  da  effettuarsi  in  via preferenziale utilizzando ed adeguando  la rete stradale esistente. Si indica come suscettibili di sviluppo  per  il  comune  di  Urbisaglia  i  collegamenti  sia dalla prevista rotatoria al km 3,600 ca. che si ricollega all'attuale SS 78 all'inizio  di  Urbisaglia  che  dalla rotatoria prevista in contrada Giustozzi  tramite  il potenziamento della attuale SP 150. Per quanto attiene  l'area  PIP  di  Colmurano  una  delle soluzioni da studiare riguarda  l'inserimento  di  una  rotatoria  in  corrispondenza della strada   comunale,   da   potenziare,   alla  progr.  8,900  ca.  con raggiungimento dell'area PIP tramite l'attuale SS 78.
 7. Da Km. 10,200 a Km. 12,100 (da Passo Colmurano a Passo Ripe S. Ginesio):  il  progetto  definitivo  sviluppera'  il  tracciato C con sezione  stradale  adeguata  a  cat. F2 che il Ministero ritiene piu' congruo.  Peraltro  per  tener  conto  della prescrizione posta dalla regione  Marche  si prescrive di progettare in forma definitiva anche la variante B (tracciato evidenziato in giallo) per poter confrontare le variazioni di costo di tale tracciato rispetto a quello prescelto.
 8.  Da  Km.  12,100  a  Km.  17,647  (by-pass di Passo Ripe S.G., Macchie  e  Passo  S.  Angelo): il progetto definitivo sviluppera' il tracciato  C.  Si prescrive di prevedere un raccordo con rotatoria in loc.  Macchie  (al Km. 14,800 circa del tracciato soluzione C) circa, in  corrispondenza  di  una  strada  che il Comune ha dichiarato gia' essere inserita fra le previsioni di PRG.
 9.  Da  Km.  17,647  a  Km.  25,219 (da Passo S. Angelo a Pian di Pieca):   il   progetto   definitivo   sviluppera'  il  tracciato  A, coincidente  con  il  B  (tracciato evidenziato in verde) che prevede l'adeguamento in sede con modeste rettifiche fuori sede.
 10.  Da  Km.  25,219  a Km. 26,346 (by-pass di Pian di Pieca): il progetto definitivo sviluppera' il tracciato C (tracciato evidenziato in  verde). Si prescrive di progettare una rotatoria di allaccio alla zona  PIP  di  San  Ginesio.  Una possibile soluzione la localizza in prossimita' delle Cave d'Argilla con raccordo alla viabilita' PIP.
 11.  Da  Km.  26,346  a  Km.  28,135  (da Pian di Pieca a Gabella Nuova):   il   progetto   definitivo   sviluppera'  il  tracciato  A, coincidente  con  il  B  (tracciato evidenziato in verde) che prevede l'adeguamento in sede con modeste rettifiche fuori sede.
 12.  Gli  elaborati  tecnici dovranno essere integrati con tavole specifiche   per   la   variazione  del  PRG  indicando  i  parametri urbanistici principali (fasce di protezione, prescrizioni, ecc.).
 13.  Dovra'  essere garantita l'agevole prosecuzione dei percorsi stradali  e pedonali nei punti d'intersezione del nuovo tracciato con l'attuale  viabilita' stradale e pedonale. Massima cura dovra' essere attuata   nelle   intersezioni  con  le  strade  comunali  denominate «Montedoro»,  «Peccollina», «Del Vallato» e nei tre percorsi pedonali turistici interni all'Abbadia di Fiastra.
 14.  Dovra'  essere riposizionata la localizzazione delle aree di cantiere ricadenti nel comune di Urbisaglia, in accordo con lo stesso comune  di Urbisaglia, l'Arpam e la provincia tenendo conto dei corsi d'acqua,  di  eventuali  pozzi ad uso idropotabile, allontanandosi il piu' possibile dall'area della Riserva di Fiastra.
 15.  Il  numero  delle  vasche  di  decantazione di prima pioggia dovra'  essere  quello  strettamente  necessario  in  relazione  alla morfologia dei luoghi ed alle caratteristiche della strada.
 16.   Si   prescrive  di  completare  lo  studio  della  qualita' dell'acqua  ante  operam  e  di  valutare la qualita' dell'acqua post operam.
 17.  Le  acque  reflue  nere  e  bianche dei servizi igienici dei cantieri   principali   dovranno   essere   recapitate   ad  appositi depuratori,   dimensionati  in  maniera  adeguata,  prima  di  essere restituite  all'ambiente  circostante.  Per  le  postazioni di lavoro avanzate dovra' essere previsto l'impiego di servizi a fossa chimica.
 18.   Vengano   date  indicazioni  maggiori  sull'ubicazione  dei cantieri secondari.
 19.  Nella  fase  di  progettazione  definitiva  dovranno  essere indicate le tipologie dei rifiuti e il loro eventuale smaltimento.
 20.  Dovranno essere valutati i dati relativi al benzene anche in fase  di  cantiere;  in  particolare  per  il  benzene  dovra' essere effettuata l'analisi ante operam e la valutazione post opera.
 Siano prodotte le prescritte verifiche (articoli 8/5 delle NTA di PTC)  che  valutino  attentamente e puntualmente gli impatti prodotti dalle  opere  al  fine  di  individuare le tipologie di intervento da attuare  a  compensazione,  non  solo  di mitigazione con particolare riferimento.
 21. Restauro  paesaggistico  del  territorio, a bilanciamento del danno  che  sotto  questo  profilo  l'opera arrechera' comunque ad un territorio con forte sedimentazione storica.
 22. Gli interventi compensativi e mitigativi siano progettati con l'utilizzo  appropriato  di  fasce  di  ambientazione (in particolare nelle  aree  di  sfrido) ad incremento delle dotazioni ecologiche del territorio,   di   fasce   boscate  per  mantenere  e  potenziare  la continuita'  dei  corridoi  ecologici  (in  corrispondenza  dei corsi d'acqua),  con  la creazione di coni visivi in corrispondenza di beni di valore storico, architettonico e paesistico.
 23.   In   fase   di  progettazione  definitiva  dovranno  essere presentati all'ufficio del genio civile della provincia di Macerata i progetti  di  tutti  gli  attraversamenti  compreso  quello sui fossi minori,  completi  di  tutti  gli  elaborati grafici e della verifica idraulica con tempi di ritorno centennali. Dovra' essere evitata, per quanto  possibile,  l'ubicazione di pile e spalle di ponti e viadotti all'interno  dell'alveo.  In caso contrario il progetto dovra' essere corredato  dallo studio di cui al punto 2.4 del decreto del Ministero dei  lavori  pubblici  4 maggio  1990,  che dimostri che le soluzioni previste non comportino l'instaurarsi di fenomeni erosivi del fondo o delle sponde.
 24.  Si  prescrive  lo  studio  e il corretto dimensionamento del riammagliamento   dei   tratti  dell'attuale  SS  78  che,  non  piu' interessati  dall'asse  del  progetto definitivo, verranno dismessi o declassati. Prescrizioni da assolvere in fase di esecuzione dei lavori.
 25.  Dovranno essere effettuate indagini archeologiche preventive in  occasione  degli interventi sul sottosuolo nelle aree individuate dalle  preliminari  prospezioni geofisiche. Tali operazioni saranno a carico   del  soggetto  aggiudicatore  e  verranno  svolte  sotto  la direzione della Soprintendenza per i beni archeologici competente.
 26.  Prima  della cantierizzazione indicare le aree di stoccaggio di materiali ritenuti pericolosi (oli lubrificanti, carburanti etc.), e le soluzioni di contenimento, controllo ed eliminazione.
 27.  Le acque di galleria devono essere trattate come le acque di cantiere  (prevista l'istallazione di idonei impianti di trattamento) compresa la galleria di Passo Sant'Angelo.
 28.  Effettuare,  per  quanto attiene i materiali di risulta e le aree  di  cantiere  un  monitoraggio  ante  operam  e post operam per verificare il ripristino dello stato dei luoghi.
 29. Dovranno essere acquisite le relative autorizzazioni prima di effettuare  le  attivita'  previste,  questo anche per i materiali di stoccaggio.
 30.  Anche  in fase di cantiere dovranno essere previste norme di mitigazione di eventuali impatti e un attento monitoraggio sul PM10 e sul benzene. Raccomandazioni al progetto definitivo.
 a) Nei  tratti  in cui la strada prosegue con andamento piuttosto pianeggiante,  si  dovranno curare in particolare gli svincoli a raso di raccordo con le strade e i centri abitati esistenti.
 b) Dovranno  essere  ridotti  al minimo rilevati, trincee e opere d'arte  in  vista,  adattando  quanto  piu'  possibile  il  tracciato all'attuale  piano  di campagna e minimizzando gli impatti visivi con idonee opere di mitigazione.
 c) Dovra'  essere  data soluzione ai problemi di interferenza con le  infrastrutture  e  i  servizi a rete presenti sul territorio o in progetto.
 d) La progettazione dovra' essere coerente con gli indirizzi e le previsioni  del  PTC  della provincia di Macerata, limitatamente agli interventi di inserimento ambientale e paesaggistico.
 e) Il  nuovo  tracciato dovra' essere allontanato, ove possibile, per  una distanza maggiore di m 50 dai fabbricati rurali di interesse storico-culturale censiti dal PRG specificamente identificati.
 f) Studiare   la   miglior  ubicazione,  ove  fattibile,  di  una rotatoria a sud del comune di Ripe San Ginesio.
 g) Prevedere   la   sistemazione   dell'incrocio   a  Passo  Loro allargandolo   e  creando  le  adeguate  corsie  di  accelerazione  e decelerazione.
 h) Prevedere,  ove  necessario,  una sistemazione delle strade di innesto   (provinciale  San  Valentino  presso  rotatoria  Giustozzi, provinciale   Loro-Macina  presso  Loro  Piceno)  per  una  lunghezza adeguata e significativa ai fini dell'aumento del traffico veicolare.
 i) Valutare  la  possibilita'  di  definire  i  cinque interventi richiesti  dal  comune di Sarnano (Variante in loc. Gabella Nuova per bypass   del   centro   abitato   sino   alla   zona  artigianale  di Callarella-Gabella  Nuova;  Variante  di rettifica in loc. Callarella (incrocio  s.p.  Borghetti-Vecciola);  Variante  di rettifica in loc. Campanotico  (incrocio  s.c.  di Campanotico antistante il ristorante «La  Marchigiana»);  Variante di rettifica in loc. Pianello (curva in prossimita'  della  casa Solvetti); messa in sicurezza sino alla zona artigianale   di   Morelli   (km 33,0).  Non  essendo  compresi  tali interventi  nel  progetto  presentato  la  definizione consentira' la valutazione economica del costo degli interventi.
 j) Siano  prodotte  le  necessarie  verifiche  in  rapporto  alle relazioni   con   i   flussi   interessanti  la  rete  viaria  locale individuando   gli  interventi  compensativi  sugli  impatti  che  in particolare  siano  volti  a potenziare la viabilita' di adduzione ai poli  produttivi,  i  parcheggi,  ecc.,  sia  valutata  la criticita' acustica,  atmosferica,  termica  ed  illuminotecnica  allo  scopo di individuare  le  idonee  misure  di mitigazione quali preferibilmente superfici  verdi  biomassa,  uso  di  terrapieni, dune o terre armate rinverdite, schemi acustici trasparenti, ecc.
 SS 3 VIA FLAMINIA
 Tratto Pontecentesimo-Foligno
 Progetto definitivo Prescrizioni da assolvere col progetto esecutivo.
 1.  Vengano  adottate,  in  fase  di progettazione esecutiva e di realizzazione,  le misure «mitigazione-compensazione» riportate nello studio  di impatto ambientale alla pagina 76 e seguenti, per tutte le opere  previste  in  aree sottoposte alla tutela paesaggistica e, ove possibile,  per  tutte  quelle che ricadono, o interessano, aree che, sebbene  non  sottoposte  alla  tutela ai sensi della parte terza del decreto  legislativo  n.  42/2004,  conservano elementi del paesaggio agricolo tradizionale.
 2.  Vengano  salvaguardati,  ove  possibile,  gli alberi presenti lungo  il  tracciato,  fra  i quali si segnalano, in particolare, gli esemplari  secolari  di  roverella presenti nell'ambito indicato come VEG 1 (cfr. pagina 73 e seguenti dello studio di impatto ambientale), VEG 2 e VEG 5 nonche' i due cipressi presenti nell'ambito VEG 2.
 3.   Venga  rivisitata,  nell'ambito  indicato  come  VEG  9,  la progettazione   esecutiva  delle  opere,  al  fine  di  garantire  la conservazione, ove possibile, della vegetazione storica esistente.
 4. Venga inoltrato, per l'approvazione e la verifica in ordine al rispetto  delle  prescrizioni  sopra  riportate,  alle Soprintendenze competenti  (Soprintendenza  per  i  beni  archeologici dell'Umbria e Soprintendenza  per  i  beni  architettonici  e  il paesaggio, per il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico dell'Umbria) lo stralcio esauriente del progetto esecutivo dell'intervento.
 5.  Venga  adottata  nella  redazione  del progetto esecutivo, la variante presentata in Conferenza di servizi dello svincolo Profiamma nord-Scanzano.
 6.  Il  calcolo  della portata di progetto duecentennale eseguito con  il  Metodo  cinematico dovra' essere confrontato con i risultati ottenuti utilizzando le metodologie indicate dall'Autorita' di bacino del  fiume  Tevere  ed allegate alle norme di attuazione del P.A.I. - Piano  di  assetto idrogeologico. Tali metodologie («Procedura per la definizione   delle  fasce  fluviali  e  delle  zone  di  rischio»  e «Procedura per la definizione dell'idrogramma di progetto della piena di  riferimento»)  potranno essere consultate e scaricate al seguente link: http://www.abtevere.it/attivita/piani   adottati/pai/allegati  norme. htm.  Nel  dimensionamento  delle  opere  dovra' essere utilizzato il risultato piu' cautelativo.
 7. In riferimento ai livelli di piena ottenuti con la verifica di cui alla prescrizione precedente, al fine della tutela della pubblica incolumita'  e  di  evitare  possibili  allagamenti  del  sottovia in progetto,  dovra' essere verificata la quota del piano stradale della rotatoria  e  della viabilita' accessoria di progetto all'altezza del sottovia alla progressiva km 155+112 rispetto al possibile rischio di esondazione.  La  quota  del piano stradale dovra' essere superiore a quella  del massimo livello di piena prevedibile con tempo di ritorno duecentennale del fiume Topino in quel tratto piu' un adeguato franco idraulico   che  dovra'  essere  stabilito  dall'autorita'  idraulica territoriale   competente.   La   verifica   sara'   sottoposta  alla valutazione della provincia di Perugia.
 8. Se del caso, il piede della rotatoria dovra' essere progettato tenendo  in debito conto della eventuale azione destabilizzante delle acque di piena.
 9.  Se  le  caratteristiche  costruttive  del progetto rendessero incompatibili  le  quote  di  sicurezza  determinate  a seguito della prescrizione  n.  7  con  la funzionalita' del tracciato stradale nel tratto  in  questione, dovra' essere prevista una idonea segnalazione che  avvisi  gli  utenti  del  possibile  pericolo di allagamento del sottovia  e  della  viabilita' accessoria e predisposto un sistema di allarme  relazionato  ai  vari livelli di attenzione del fiume Topino che preveda il blocco all'accesso nella zona a rischio ed al contempo un  piano  di  rapido  sgombero  dell'area  soggetta  al  rischio  di allagamento.  La  progettazione  della  segnalazione sara' sottoposta all'autorizzazione della provincia di Perugia.
 10.  Per  quanto concerne gli attraversamenti sul reticolo minore in genere e con particolare riferimento all'attraversamento del Fosso delle  Monache,  di  cui  si  prevede anche la riprofilatura di parte dell'alveo,  si  prescrive che gli stessi siano realizzati in maniera tale  da  consentire  agli organi competenti una agevole manutenzione ordinaria e straordinaria dei corsi d'acqua.
 11. Sottoporre al benestare tecnico di RFI il progetto esecutivo, completo  dei  particolari  costruttivi  del  manufatto e delle opere provvisorie per il sostegno del binario.
 12.   Disciplinare  con  apposita  convenzione  tra  il  soggetto attuatore,  gli  enti  locali  e  RFI S.p.a., sia la manutenzione del sottovia  circa al km 172+570 che la eventuale soppressione del PL al km 173+006.
 13. Risolvere in maniera opportuna, relativamente alle reti della Valle   Umbra   S.p.a.,   in  fase  di  progettazione  esecutiva  e/o costruttiva tutte le interferenze indicate dal punto P1 al punto P11.
 14.   Definire,   relativamente   ai   canali  del  Consorzio  di bonificazione  Umbra,  nel progetto esecutivo tutti gli interventi da effettuare   per  intubare  il  canale,  con  sezioni  di  dimensioni opportune,  cosi'  come  da tipologici di definitivo ovvero, avendolo opportunamente  concordato  con il Consorzio, eventuali interventi di spostamento del canale. In ogni caso non sara' permesso lo scarico di acque di piattaforma nel canale irriguo.
 15.
 16.   Definire   il   posizionamento  delle  condutture  aeree  e sotterranee  rilevate da ENEL S.p.a., aggiornando, ove necessario, il programma di risoluzione delle interferenze. Prescrizioni da assolvere nel corso della esecuzione dei lavori.
 17.  Siano  effettuate  preliminarmente,  compatibilmente  con le condizioni   geomorfologiche  del  terreno,  prospezioni  geofisiche, secondo   le   esigenze   e   le   modalita'  da  concordare  con  la Soprintendenza  competente,  al  fine  di  procedere  poi ad indagini archeologiche mirate.
 18.  I lavori siano eseguiti con ogni cautela per la salvaguardia del  patrimonio  archeologico  presente nell'area e gli stessi siano, comunque,    effettuati    sotto    il    controllo    di   personale tecnico-scientifico  specializzato,  in accordo con la Soprintendenza per i beni archeologici dell'Umbria.
 RACCOMANDAZIONI Al progetto esecutivo:
 a) Per   quanto  riguarda  l'effetto  generato  dalle  vibrazioni indotte  dal  traffico  stradale,  e' opportuno che siano chiarite le motivazioni che hanno permesso di traslare nella specifica situazione reale,   per  analogia,  i  risultati  dedotti  da  studi  precedenti reperibili  in  letteratura,  secondo  cui  i  livelli  di vibrazione indotti  sono  inferiori  a quelli previsti dalla norma UNI 9614 e il nuovo tracciato non generera' incrementi tali da superare tali valori limite.
 b) Dovranno   essere   approfonditi   gli   aspetti  legati  agli attingimenti  idrici  complessivi  previsti  durante  le attivita' di cantiere,    con    indicazione    di    massima   delle   fonti   di approvvigionamento individuate e dei relativi quantitativi emunti.
 c) Approfondire  quanto attiene alle opere di canalizzazione atte a   garantire   opportune   sezioni  di  deflusso  utilizzando  opere idrauliche   idonee   per   1'attraversamento   dei   corsi   d'acqua intercettati  ed  a procedere ad una corretta regimazione delle acque superficiali  con  particolare  riferimento  a  quelle recapitate nei sottovia.
 d) Predisporre  per le sezioni stradali realizzate nelle porzioni di  territorio  a  piu'  alta  vulnerabilita'  idrogeologica,  idonei sistemi  drenanti  e/o  fossi di guardia, tenuto conto che l'ambiente idrico nel territorio interessato dall'opera e' caratterizzato da una vulnerabilita' degli acquiferi all'inquinamento da media ad elevata.
 e) Per  ogni  singolo  dissesto  rilevato  sul terreno, in atto o potenziale,  dovranno  essere  effettuate  verifiche  di  stabilita', utilizzando   parametri   desunti  a  seguito  di  puntuali  indagini geognostiche  ed  analisi  di  laboratorio  che dovranno stabilire al minimo  per  ciascuno  di  essi: delimitazione dell'area interessata, indicazione della tipologia del fenomeno, documentazione fotografica, parametri  geotecnici  di  picco  e  residui,  andamento piezometrico locale  e  sua  oscillazione stagionale. Tali verifiche di stabilita' devono  essere  effettuate  anche  in  fase  sismica  e  considerando l'eventuale  presenza  di  acqua  nel  terreno,  avendo  cura  che  i parametri sismici da introdurre nei calcoli tengano conto dell'azione sismica propria dell'area considerata.
 f) La   realizzazione  di  ogni  singolo  sottovia  (carrabile  o pedonabile),  di  ogni  tratto in rilevato e di ogni sezione in scavo dovra'  essere  preceduta  da  verifiche  di  stabilita',  in  numero adeguato, utilizzando i parametri e le modalita' di cui al punto e).
 g) Individuare   il   punto   zero  delle  componenti  ambientali sensibili,   prevedendo   un  opportuno  protocollo  di  monitoraggio riferito  almeno  ad  acqua,  aria,  suolo  e  sottosuolo,  rumore  e vibrazioni   che   consenta  di  seguire  l'evoluzione  delle  citate componenti ambientali al fine di mettere in atto tutti gli interventi di  mitigazione  necessari.  Detto  protocollo di monitoraggio dovra' essere concordato con ARPA Umbria.
 h) Predisporre  un  protocollo  di monitoraggio del livello delle polveri  aerodisperse,  da  sviluppare  in collaborazione con la ARPA Umbria, una volta finalizzata nella progettazione esecutiva la scelta dei  percorsi  di  cantiere  e  stimato  nel  dettaglio  il  traffico giornaliero  di  mezzi  pesanti  previsto  su  ciascuno  di  essi, da effettuare in corso d'opera.
 i) Per  quanto  riguarda  gli  aspetti  legati  agli attingimenti idrici  complessivi  previsti  durante  le  attivita'  di cantiere, i risultati  del  monitoraggio  ante-operam,  comprensivi dei risultati delle  ulteriori  indagini  idrogeologiche  previste  per  la fase di progettazione esecutiva, dovranno essere raccolti in una relazione di sintesi  che  permetta di definire con chiarezza la «situazione zero» per l'ambiente idrico. Tale relazione, che potra' ricomprendere anche i  dati ambientali gia' disponibili presso ARPA Umbria, dovra' essere utilizzata  come  base  per  la  predisposizione  di un protocollo di monitoraggio in corso d'opera e post-operam da concordare con la ARPA Umbria.
 j) Rispettare   e   recepite   nel  progetto  esecutivo  e  nella esecuzione  delle  opere  le  considerazioni dettate dall'art. 23 del NTA.
 k) Per  la  salvaguardia  dei  filari  di  Quercus  e' necessario ubicare esattamente su planimetria le piante per cui e' eventualmente necessario  intervenire,  corredando  l'elaborato  di  documentazione fotografica.
 l) Per  quanto  attiene la possibile interferenza rilevata da RFI con l'elettrodotto FS Roccapriora-Orte, verificare la problematica e, ove  confermata, risolverla aggiornando il piano di risoluzione delle interferenze. In fase di esecuzione dei lavori.
 m) Dovranno  essere  poste  in  essere  misure  opportune  per la riduzione   delle   emissioni   in   atmosfera  durante  la  fase  di costruzione,  ricorrendo anche a schermature dei cantieri posti nelle aree   piu'  sensibili  e  degli  eventuali  impianti  di  betonaggio funzionali   alla   costruzione   stessa,   possibilmente  attraverso interventi di ingegneria naturalistica.
 n) Per  gli  eventuali  impianti  di  betonaggio e altri impianti fissi,  si  dovranno inoltre prevedere sistemi di abbattimento per le polveri  in  corrispondenza  degli  sfiati  da serbatoi e miscelatori durante il carico, lo scarico e la lavorazione.
 o) La  movimentazione  e il trasporto del materiale dovra' essere effettuata/o in maniera tale da abbattere la produzione di polveri; a tale  scopo  dovra'  essere  previsto,  nei  piani  di  cantiere,  un opportuno   programma   di  umidificazione  o  stabilizzazione  della viabilita'  di  cantiere  e  delle aree per i depositi preliminari di terre,  inerti o materie prime, in particolare nei periodi siccitosi; inoltre,  per la movimentazione dei materiali, dovra' essere previsto l'utilizzo  di  mezzi di trasporto dotati di sistemi di copertura per percorsi che prevedono l'attraversamento di zone residenziali.
 p) Si  dovranno porre in essere misure opportune per la riduzione delle  emissioni rumorose e della produzione di vibrazioni durante la fase  di  costruzione,  ricorrendo  a  macchinari  e  attrezzature di tecnologia  moderna  nonche'  a  schermature  dei  cantieri  posti in prossimita'   di   aree  sensibili  e  degli  eventuali  impianti  di betonaggio,   possibilmente   attraverso   interventi  di  ingegneria naturalistica.
 q) Adottare,  per  quanto riguarda le acque sotterranee, tutte le misure  che  lungo il tracciato siano atte a rendere minimo l'impatto su  falde  acquifere  e  sorgenti,  onde  evitare  in  ogni  caso  il depauperamento   e/o   l'inquinamento   delle   risorse  idriche;  in particolare  qualora fosse verificata la possibilita' che le opere di scavo/fondazione  intercettino  la  circolazione  idrica  sotterranea dovra'  esserne  valutato  l'impatto  e successivamente individuate e progettate  idonee  misure  di  mitigazione  ambientale.  Particolare attenzione  dovra'  essere  posta per evitare in ogni caso scarichi o sversamenti  accidentali  di  prodotti  inquinanti  sul  suolo  e sul sottosuolo.
 r) Adottare,  nei  piani  di  sicurezza  previsti  dalla  vigente normativa in materia di sicurezza e igiene sui luoghi del lavoro, una sezione  specificamente  rivolta  alla prevenzione e alla gestione di potenziali  incidenti  che  possano  coinvolgere  sia  i  mezzi  e le attrezzature  di  cantiere che gli automezzi e i veicoli esterni, con conseguente  sversamento  accidentale  di  liquidi pericolosi; a tale proposito  si  richiama,  ad esempio, la segnaletica di sicurezza, le procedure  operative di stoccaggio e di movimentazione delle sostanze pericolose,  le procedure operative di conduzione automezzi, il piano di emergenza per la gestione di episodi di inquinamento delle matrici ambientali  con  relativa  previsione di risorse e dotazioni allocate allo  scopo; quanto sopra con particolare riferimento alla protezione della   falda   caratterizzata   normalmente   da   una  quota  della piezometrica di 5-8 m rispetto al piano di campagna e di 2,50 m nella stagione primaverile.
 s) Evitare  nel  cantiere operativo base e nei cantieri operativi depositi  di  carburanti,  lubrificanti  sia  nuovi che usati o altre sostanze potenzialmente inquinanti che non vengano stoccati in luoghi appositamente  predisposti e attrezzati con platee impermeabilizzate, sistemi  di contenimento, pozzetti di raccolta, tettoie e quant'altro sia utile allo scopo.
 t) Evitare  nel  cantiere operativo base e nei cantieri operativi le  operazioni  di  manutenzione  e  lavaggio  delle  attrezzature  e macchinari, salvo che tali operazioni siano svolte su apposite platee impermeabilizzate attrezzate come al punto m).
 u) Individuare, per i cantieri operativi posti in prossimita' del fiume  Topino  e  dei  fossi  minori,  nonche'  per  le  attivita' di costruzione  dei vari attraversamenti dei corsi d'acqua stessi, tutti gli  opportuni accorgimenti volti ad evitare significativi rilasci in alveo di solidi sedimentabili e materiali grossolani o fuoriuscite di acqua  mista  a  cemento,  additivi  e  sostanze per il disarmo delle casseforme durante le fasi di getto in alveo. Relativamente agli aspetti idrogeologici, si ritiene necessario che:
 v) Le  opere  non  modifichino  in  alcun modo l'attuale deflusso delle acque superficiali ne' alterare la stabilita' dei versanti.
 w) Le  opere fondali degli interventi previsti non interferiscano con  l'eventuale  presenza  delle  acque  di  falda  anche tenendo in considerazione le modifiche stagionali del regime idrico.
 x) Alla  luce di quanto evidenziato dalle verifiche da effettuare in  fase  di progettazione, dovranno essere previste tutte le opere e gli  interventi  necessari  per  la  sicurezza del cantiere (armatura degli  scavi),  nonche'  per  il  completo  consolidamento e messa in sicurezza  del  tracciato  utilizzando, ove e' possibile, tecniche di ingegneria naturalistica.
 y) I   materiali  liquidi  dovranno  essere  depositati  in  modo separato, posizionati sopra una platea impermeabile, circondata da un fossetto  di  guardia che permetta la raccolta, in apposito pozzetto, di  liquidi  accidentalmente  sversati,  recintati e stoccati in modo adeguato  al fine di impedire il loro anche involontario sversamento. I  sistemi  suddetti  andranno  previsti  anche  per il serbatoio del carburante.
 z) I  rifiuti prodotti durante la fase di costruzione e rimozione dei  cantieri  dovranno  essere  gestiti  nel  rispetto  delle  norme vigenti,  con  particolare  attenzione agli oli usati e alle sostanze pericolose,  e  ai  fanghi  dei sistemi di depurazione delle acque di cantiere,   individuando   i  rifiuti  pericolosi  e  non  pericolosi attraverso  gli  opportuni  codici  CER;  si  raccomanda inoltre, per eventuali depositi preliminari di rifiuti presso le aree di cantiere, l'adozione  delle misure tecniche previste dalla vigente normativa di settore. In linea con quanto previsto dal Piano dei rifiuti speciali, adottato dal consiglio regionale in data 20 dicembre 2004, si auspica che  si  utilizzino,  qualora  necessario,  anche  i materiali inerti provenienti dalle zone colpite dalla crisi sismica del 1997.
 aa) Alle  terre  e rocce di scavo destinate sia al riutilizzo per le  attivita'  di  cantiere sia al riambientamento di siti oggetto di attivita'  estrattive pregresse o in essere dovranno essere applicate le  disposizioni  di  cui  alla normativa vigente, con riferimento ai commi 17, 18 e 19 dell'art. 1 della legge 21 dicembre 2001, n. 443, e successive modificazioni ed integrazioni. Il materiale di risulta che non  potra'  essere  riutilizzato  in  cantiere,  sia  opportunamente allontanato,  nel rispetto della normativa vigente e, in particolare, del decreto legislativo n. 22/1997 e successive modificazioni.
 bb) Predisporre  un  protocollo  di  monitoraggio del livello del rumore  ambientale per le attivita' di cantiere, da concordare con la ARPA Umbria.
 cc) Nel   corso   dell'esecuzione   delle  opere  e  degli  scavi all'aperto  si  raccomanda  di  segnalare  tempestivamente  alla ARPA Umbria l'eventuale rinvenimento di rifiuti, scorie o piu' in generale di  materiale di riporto di incerta origine nonche' di eventuali reti tecnologiche  dismesse  di  origine industriale (condotte, sistemi di scarico, serbatoi interrati, ecc.). In fase di esercizio.
 dd) Si  dovra'  predisporre  un  protocollo  di  monitoraggio del rumore  ambientale che preveda almeno di verificare, durante il primo periodo  di  messa  in  esercizio della infrastruttura, le ipotesi di impatto   acustico  dell'opera  descritte  nello  Studio  di  impatto ambientale, secondo cui l'incremento di traffico in fase di esercizio dell'opera  non  comportera'  un  aumento  di immissioni acustiche in quanto  l'eliminazione  degli  incroci  a raso e il rinnovo del manto stradale  diminuiranno  il  livello  sonoro  e  inoltre  i  ricettori sensibili,  piu' vicini alla nuova viabilita' locale, che sara' pero' interessata da flussi di traffico minori, non subiranno un incremento del  livello  acustico.  Tale  protocollo dovra' essere sviluppato in collaborazione  con  la  ARPA  Umbria  e  dovra'  prevedere  anche la verifica dei livelli di vibrazione indotti dal traffico sui ricettori piu' sensibili a questo tipo di disturbo, in relazione agli eventuali interventi di mitigazione da porre in essere.
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