Gazzetta n. 181 del 5 agosto 2006 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 2 dicembre 2005
Legge n. 443/2001 - 1° programma delle infrastrutture strategiche: Asse viario Marche-Umbria e quadrilatero di penetrazione interna: «Maxilotto n. 1» III stralcio - SS 78 Val di Fiastra: tratto Sforzacosta-Sarnano e SS 3 via Flaminia: tratto Pontecentesimo-Foligno. (Deliberazione n. 145/2005).

IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443, che, all'art. l, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, reca modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001, oltre ad autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e realizzazione delle opere incluse nel programma approvato da questo Comitato e per interventi nel settore idrico di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
Visto il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
Visti, in particolare, l'art. 1 della citata legge n. 443/2001, come modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilita', come modificato - da ultimo - dal decreto legislativo 27 dicembre 2004, n. 330;
Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un codice unico di progetto (CUP), e viste le delibere attuative adottate da questo Comitato;
Vista la legge 24 dicembre 2003, n. 350, e visti in particolare:
l'art. 4, comma 134 e seguenti, ai sensi del quale la richiesta di assegnazione di risorse a questo Comitato, per le infrastrutture strategiche che presentino un potenziale ritorno economico derivante dalla gestione e che non siano incluse nei piani finanziari delle concessionarie e nei relativi futuri atti aggiuntivi, deve essere corredata da un'analisi costi-benefici e da un piano economico-finanziario redatto secondo lo schema tipo approvato da questo Comitato;
l'art. 4, comma 139, che demanda a questo Comitato di esercitare, con il supporto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la funzione di vigilanza sulla realizzazione degli interventi di cui all'alinea precedente, anche nell'interesse dei soggetti finanziatori;
l'art. 4, comma 176, che autorizza ulteriori limiti di impegno nel biennio 2005-2006 per la realizzazione delle opere strategiche di cui alle leggi citate ai punti precedenti;
l'art. 4, comma 177 - come modificato e integrato dall'art. 1, comma 13, del decreto-legge 12 luglio 2004, n. 168, convertito nella legge 30 luglio 2004, n. 191, e dall'art. 16 della legge 21 marzo 2005, n. 39 - che reca precisazioni sui limiti di impegno iscritti nel bilancio dello Stato in relazione a specifiche disposizioni legislative;
Visto il decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189 (Gazzetta Ufficiale n. 221/2005) che modifica ed integra il citato decreto legislativo n. 190/2002;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 supplemento ordinario), con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il 1° programma delle opere strategiche, che include - nel sottosistema dei «Corridoi trasversali e dorsale appenninica» - il progetto «Asse viario Marche-Umbria e quadrilatero di penetrazione interna» (di seguito indicato come «Quadrilatero»), per il quale viene indicato il costo complessivo di 1.807,599 Meuro;
Vista la delibera 31 ottobre 2002, n. 93 (Gazzetta Ufficiale n. 30/2003), con la quale questo Comitato ha preso atto della configurazione infrastrutturale del progetto «Quadrilatero» e delle caratteristiche di rilevante innovativita' sotto l'aspetto finanziario e attuativo che esso presenta, tra cui la previsione dell'elaborazione di un «piano di area vasta» (PAV) quale strumento che, oltre a regolare l'intervento di infrastrutturazione viaria, organizza, lungo gli assi considerati, la distribuzione spaziale degli insediamenti produttivi e dei nodi logistici;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel 1° programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la delibera 27 maggio 2004, n. 13 (Gazzetta Ufficiale n. 20/2005) con la quale questo Comitato ha, tra l'altro:
ritenuto condivisibile le linee generali del progetto «Quadrilatero» costituito dagli interventi viari articolati in due maxilotti e dalle attivita' del PAV;
individuato il soggetto aggiudicatore nel «soggetto attuatore unico» ovvero nella «Quadrilatero Marche-Umbra S.p.a.», costituita il 6 giugno 2003 quale Societa' di scopo e il cui capitale sociale e' ripartito tra ANAS S.p.a. e «Sviluppo Italia S.p.a.»;
approvato il costo complessivo che ammonta a 2.156,708 Meuro di cui 2.093,5 Meuro per la realizzazione delle opere viarie e 63,2 Meuro per l'acquisizione dei terreni sui cui impiantare le attivita' leader (c.d. «aree leader»);
quantificato il costo arrotondato del 1° maxilotto in 1.296 Meuro, di cui 1.164 a base d'appalto e 132 per somme a disposizione;
quantificato il costo arrotondato del 2° maxilotto in 798 Meuro, di cui 716,85 a base d'appalto e 81,15 per somme a disposizione;
indicato in complessivi 1.557,508 Meuro il cofinanziamento ipotizzato a carico delle risorse recate dall'art. 13 della legge n. 166/2002, come rifinanziato dall'art. 4, comma 176, della legge n. 350/2003;
approvato i progetti definitivi della SS 77 «Val di Chienti»: tratto Collesentino II-Pontelatrave (1° maxilotto - 1° stralcio), della SS 76 «Val d'Esino»: tratte «Serra S. Quirico-Albacina» e «Cancelli-Fossato di Vico» e della SS 318 di «Valfabbrica»: tratta «Pianello-Valfabbrica» (entrambe incluse nel 2° maxilotto - 2° stralcio);
approvato i progetti preliminari della SS 77 «Val di Chienti»: tratto Foligno-Pontelatrave, dei collegamenti della SS 77 «Val di Chienti» alle SS 3 «Flaminia» e SS 16 «Adriatica» con connessa penetrazione a Civitanova Marche, dell'intervalliva di Tolentino-San Severino Marche e dell'Intervalliva di Macerata (interventi che costituiscono il 2° stralcio del 1° Maxilotto) nonche' della Pedemontana marchigiana (2° Maxilotto - 2° stralcio);
assegnato, per il 1° e 2° maxilotto, un contributo massimo quindicennale, rispettivamente, di 38,817 Meuro e 43,564 Meuro a valere sulle risorse dell'art. 13 della legge n. 166/2002, come rifinanziato dall'art. 4, comma 176, della legge n. 350/2004;
considerato, tra le fonti di copertura del costo, gli introiti previsti per l'utilizzazione e/o vendita del materiale pregiato (di tipo calcareo), proveniente dagli scavi delle gallerie sulle tratte del progetto «Quadrilatero», introiti quantificati in oltre 40,248 Meuro;
Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno il 14 marzo 2003 di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, e successive modificazioni ed integrazioni, con il quale - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 - e' stato costituito il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
Vista la circolare del Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato 5 aprile 2004, n. 13 (Gazzetta Ufficiale n. 66/2004, supplemento ordinario), nella quale sono state affrontate le tematiche dei limiti di impegno ed e' stato, tra l'altro, precisato che l'assunzione dell'impegno contabile non e' necessariamente correlata alla concessione di un eventuale mutuo o all'effettuazione di altre operazioni di finanziamento;
Vista la nota 5 novembre 2004, n. COM/3001/1, con la quale il coordinatore del predetto Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere espone le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
Vista la nota 26 ottobre 2005, n. 510 - integrata con le note 24 novembre 2005, n. 569, e 2 dicembre 2005, n. 584 - con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso, tra l'altro, la relazione istruttoria del progetto preliminare «SS 78 Val di Piastra: tratto Sforzacosta-Sarnano» e del progetto definitivo della «SS Flaminia 3: collegamento Foligno-Pontecentesimo», proponendo l'approvazione, con prescrizioni e raccomandazioni, di detti progetti;
Considerato che questo Comitato ha conferito carattere programmatico al quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della delibera n. 121/2001, riservandosi di procedere successivamente alla ricognizione delle diverse fonti di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
Considerato che in data 24 ottobre 2002 sono state stipulate, con le regioni Marche e Umbria, le intese previste dall'art. 13 della legge n. 166/2002, che includono, per la parte di rispettiva competenza, le opere facenti parte del progetto «Quadrilatero» e che prevedono, ad integrazione funzionale degli interventi di cui al programma approvato con la citata delibera n. 121/2001, altre infrastrutture viarie a questi interconnesse;
Considerato che interventi facenti parte del progetto «Quadrilatero» sono ricompresi nell'Accordo di programma quadro stipulato tra Governo e regione Marche il 31 marzo 2003 e finanziati dalla regione per un ammontare di 93,968 Meuro a valere sui fondi per le aree sottoutilizzate e sugli stanziamenti della legge 30 marzo 1998, n. 61, e che, con nota 13 maggio 2004, n. 76228, il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione ha comunicato che, in vista del rinnovo dell'Accordo di programma quadro «viabilita' statale», sottoscritto il 3 marzo 1999, la regione Umbria ha assunto l'impegno a contribuire al finanziamento di opere incluse in detto progetto per complessivi 45,9 Meuro a valere sui fondi della citata legge n. 61/1998;
Udita la relazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze;
Prende atto delle risultanze della istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti relativamente alle due infrastrutture del 3° stralcio del 1° maxilotto (CUP 12C03000050010), infrastrutture che segnano il completamento delle opere viarie del Quadrilatero Marche-Umbria, e prende atto in particolare: in linea generale
che la modalita' di affidamento delle attivita' relative al 1° maxilotto e' il ricorso a contraente generale;
che il relativo bando, che conteneva apposita clausola di salvaguardia relativamente ai tempi e alle modalita' di copertura del costo degli interventi non ancora finanziati, e' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19 novembre 2004 e che le offerte sono state presentate il 26 settembre 2005 e, all'atto di redazione della relazione istruttoria, erano in corso di esame da parte della Commissione aggiudicatrice;
che per la quantificazione del costo delle opere sono stati utilizzati prezzi desunti dall'elenco prezzi del Compartimento della viabilita' per l'Umbria aggiornati all'anno 2002, integrati dai prezzari della D.G. ANAS e dal prezzario della regione Umbria relativo al 2002, mentre, per le opere in galleria, i prezzi sono stati desunti dal prezzario ANAS redatto nel 1999 per l'autostrada Salerno-Reggio Calabria e al prezzario relativo al Grande Raccordo Anulare di Roma - lavori del Giubileo 2000; per quanto riguarda il progetto preliminare della SS 78 Val di Piastra: tratto Sforzacosta-Sarnano. sotto l'aspetto tecnico, procedurale e attuativo
che l'intervento riguarda l'ampliamento e l'ammodernamento della strada SS 78, secondo la tipologia extraurbana a carreggiata unica con due corsie e banchine laterali, e che la lunghezza totale dell'intervento - che ha inizio dallo svincolo di Sforzacosta sulla Superstrada della Val di Chienti (Raccordo Autostradale SS 77) per arrivare fino a Sarnano - e' di circa 28 Km;
che il progetto prevede la realizzazione di varianti fuori sede, secondo la categoria C2 del decreto ministeriale 5 novembre 2001, per circa la meta' del tracciato e di adeguamenti in sede, con alcune lievi rettifiche, secondo la categoria F2 del citato decreto, per la parte rimanente, con esclusione della zona di S. Maria di Pieca dove e' stata inserita una variante di circa 1 Km;
che il soggetto aggiudicatore ha inviato, in data 18 dicembre 2003, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il progetto preliminare dell'intervento;
che nella Conferenza dei servizi promossa dalla regione Marche, tenutasi il 19 febbraio 2004 e 18 marzo 2004, e' emersa la necessita' di apportare significative varianti, successivamente recepite nella versione aggiornata del progetto ripubblicato in data 10 giugno 2004;
che il Ministero dell'ambiente e del territorio con nota 5 aprile 2004, n. DSA/2004/8303, ha comunicato al soggetto aggiudicatore che, ai sensi dell'art. 17, comma 4, del decreto legislativo n. 190/2002, la valutazione sull'impatto ambientale e' demandata alla regione competente;
che la regione Marche, Servizio progettazione OO.PP. VIA, con decreto dirigenziale 15 febbraio 2005, n. 5 POP, ha espresso parere favorevole con prescrizioni;
che la medesima regione, con decreto della Giunta regionale 16 febbraio 2005, n. 167, ha espresso parere favorevole ai fini dell'intesa sulla localizzazione, con prescrizioni da assolvere nella successiva fase di progettazione definitiva;
che il Ministero per i beni e le attivita' culturali con nota 21 luglio 2005, n. 07.08.407/9426, ha espresso parere favorevole con prescrizioni;
che i tempi di realizzazione dell'opera, comprensivi delle attivita' progettuali ed autorizzative residue, sono stati quantificati in mesi 55; sotto l'aspetto finanziario
che il costo dell'intervento in questione e' stato quantificato inizialmente in 60,728 Meuro;
che - a seguito delle richieste formulate, durante lo svolgimento delle citate Conferenze di servizi, dai comuni interessati e del parere espresso dalla Sovrintendenza dei beni architettonici, che hanno comportato un aumento delle tratte fuori sede viaria e di conseguenza un aumento del costo dell'opera - quest'ultimo e' stato rideterminato in 72,508 Meuro al netto dell'IVA, di cui 58,950 Meuro per lavori a base d'appalto e 13,558 Meuro per somme a disposizione; per quanto riguarda il progetto definitivo della SS 3 «Flaminia»: tratto Pontecentesimo-Foligno. sotto l'aspetto tecnico, procedurale e attuativo
che l'intervento e' volto principalmente alla messa in sicurezza del tratto della SS 3 Flaminia compreso tra Pontecentesimo e Foligno con l'eliminazione - a seguito della realizzazione di alcune controstrade e della costruzione di due svincoli - di numerosi incroci a raso presenti e con l'adeguamento altimetrico di un breve tratto dell'attuale sede stradale, classificata di categoria C1 «extraurbana secondaria» del citato decreto ministeriale 5 novembre 2001;
che l'intervento in esame si estende dallo svincolo della Flaminia sulla SS n. 75 (Centrale Umbra), fino allo svincolo di Pontecentesimo e interessa il tratto stradale a due corsie che inizia alla progressiva Km 154+950 e termina al Km 159+350, con uno sviluppo di 4,4 Km;
che il soggetto aggiudicatore ha inviato, in data 18 novembre 2004, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il progetto definitivo dell'intervento;
che il progetto e' corredato dalla definizione delle eventuali opere e misure mitigatrici e compensative dell'impatto ambientale, territoriale e sociale;
che il responsabile del procedimento ha dichiarato che, per il progetto definitivo all'esame, la pubblicita' ai sensi di legge e' stata effettuata mediante pubblicazione sul Corriere dell'Umbria del 29 novembre 2004 e sul BUR del 30 novembre 2004, n. 48;
che a seguito della Conferenza dei servizi, svoltasi il 1° febbraio 2005, le Amministrazioni interessate hanno espresso i seguenti pareri:
Autorita' di Bacino del Fiume Tevere con nota 8 febbraio 2005, n. 441/SG27.7.7: favorevole con prescrizioni;
regione Umbria, con delibera di Giunta regionale 15 febbraio 2005, n. 278: favorevole con raccomandazioni;
Ispettorato logistico dell'Esercito, con nota 15 marzo 2005, n. 7344/10.6.6/1: favorevole;
Ministero per i beni e le attivita' culturali con nota 22 aprile 2005, n. 07.08.407/4131: favorevole con prescrizioni;
enti interferenti: parere favorevole con prescrizioni;
che i tempi occorrenti per l'espletamento delle attivita' progettuali ed autorizzative residue, la realizzazione e la messa in esercizio dell'opera sono stimati in trenta mesi; sotto l'aspetto finanziario
che il costo dell'intervento, al netto dell'IVA, e' pari a 14,364 Meuro, di cui 10,206 per lavori a base d'appalto e 4,158 per somme a disposizione;
che detto costo rappresenta un costo aggiuntivo, in quanto, pur essendo l'opera inserita nel sistema viario «Quadrilatero» su richiesta della regione Umbria, il costo stesso non era stato compreso nelle tabelle riepilogative degli interventi contenute nella istruttoria sottoposta a questo Comitato nella citata seduta del 27 maggio 2004; per quanto concerne l'assestamento del quadro economico-finanziario del Maxilotto 1
che i due interventi all'esame, per le motivazioni esposte per ciascuno di essi, comportano un aumento del costo complessivo delle opere viarie del progetto «Quadrilatero» di 26,143 Meuro;
che gli introiti provenienti dalla vendita di materiale pregiato, computati tra le fonti di copertura del costo dell'intera opera «Quadrilatero» e inizialmente stimati in 40,248 Meuro, a seguito di approfondimenti vengono ora stimati in circa 25,7 Meuro, il che comporta una minore entrata di circa 14,548 Meuro;
che nell'Accordo di programma quadro citato in premessa la regione Marche si era accollata, per il finanziamento di parte dei lavori della Pedemontana marchigiana, l'importo di 93,968 Meuro, di cui 90,175 Meuro per lavori e 3,793 Meuro per attivita' di progettazione, importo risultato poi gia' impegnato dalla regione per la medesima attivita' e quindi non piu' disponibile;
che in considerazione di quanto sopra esposto lo sbilancio complessivo, rispetto al precedente piano economico-finanziario, e' pari a 44,484 Meuro, ivi compresa la correzione degli arrotondamenti degli importi riportati nella precedente relazione istruttoria;
che il soggetto aggiudicatore, con nota del 14 settembre 2005, n. 516, ha proposto un'azione correttiva, che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dichiara di condividere e che consente di mantenere invariato il costo complessivo delle opere viarie stabilito dalla delibera n. 13/2004, azione cosi' articolata:
i maggiori costi delle opere viarie, pari a 26,144 Meuro, vengono compensati con corrispondente riduzione dell'importo della voce «imprevisti» iscritta tra le somme a disposizione del quadro economico - finanziario del Maxilotto 1, con riserva di ripristinare l'accantonamento per imprevisti avvalendosi, successivamente, dei ribassi d'asta offerti dal contraente generale che risultera' affidatario della gara in corso di espletamento;
lo sbilancio finanziario di 18,341 Meuro - determinato dai minori introiti stimati per la vendita di materiale pregiato e dalla riduzione di finanziamento da parte della regione Marche - potra' essere compensato con i possibili miglioramenti di rendimento finanziario dell'operazione PAV, a seguito dell'inserimento di ulteriori «aree leader» nel corso dell'ulteriore iter progettuale e approvativo;
che, comunque, il predetto sbilancio finanziario, rappresentando una percentuale pari allo 0,876% dell'importo complessivo delle opere viarie, non inficia la validita' dell'impostazione del piano economico-finanziario in essere secondo il Ministero istruttore, che - come esposto - ritiene ragionevole l'ipotesi di assorbimento esposta al punto precedente e che rileva comunque come detto sbilancio incida sulla parte di finanziamento maggiormente differita nel tempo si' che appare possibile in prosieguo un'eventuale adeguata rettifica della struttura delle fonti di finanziamento;
che il quadro assestato risulta quindi il seguente:

----> Vedere Tabella a pag. 16 della G.U. <----

che, a quanto specificato nella piu' volte richiamata relazione istruttoria, gli indici di redditivita' del capitale investito e gli indici di copertura del debito ad anticipazione della «cattura di valore» non cambiano significativamente rispetto al maggio 2004, in relazione alle rilevate modalita' di copertura dell'ulteriore fabbisogno finanziario;
Delibera: 1. Approvazione progetto preliminare
1.1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002, come modificato dal decreto legislativo n. 189/2005, nonche' ai sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, come modificato - da ultimo - dal decreto legislativo n. 330/2004, e' approvato - con le prescrizioni e le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - anche ai fini dell'attestazione di compatibilita' ambientale e dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, il progetto preliminare dell'intervento «SS 78 Val di Piastra: tratto Sforzacosta-Sarnano», facente parte del 1° maxilotto, 3° stralcio, del progetto infrastrutturale «Quadrilatero» Marche-Umbria.
E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-regione sulla localizzazione dell'opera.
1.2 Ai sensi del citato art. 3, comma 3, del decreto legislativo n. 190/2002, l'importo di 71,22 Meuro, rideterminato come specificato nel prospetto della «presa d'atto», costituisce il limite di spesa dell'intervento.
1.3 Le prescrizioni citate al punto 1.1, cui e' condizionata l'approvazione del suddetto progetto, sono riportate nella 1ª parte dell'allegato 1, che forma parte integrante della presente delibera, e sono articolare in prescrizioni da sviluppare in fase di progettazione definitiva e in prescrizioni cui ottemperare nella fase di esecuzione dei lavori.
Le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono riportate nella 2ª parte del citato allegato 1. Qualora il soggetto aggiudicatore ritenga di non poter dare seguito a detta raccomandazione, fornira' al riguardo puntuale motivazione, in modo da consentire al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di esprimere le proprie valutazioni e di proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative. 2. Approvazione progetto definitivo
2.1 Ai sensi e per gli effetti degli articoli 4 e 16 del decreto legislativo n. 190/2002, come modificato dal decreto legislativo n. 189/2005, nonche' ai sensi del combinato disposto degli articoli 10 e 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, come modificato - da ultimo - dal decreto legislativo n. 330/2004, e' approvato - con le prescrizioni e le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - anche ai fini dell'attestazione della compatibilita' ambientale e dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, nonche' della dichiarazione di pubblica utilita' dell'opera il progetto definitivo della «SS 3 via Flaminia: tratto Pontecentesimo-Foligno», facente parte del 1° maxilotto, 3° stralcio, del progetto infrastrutturale «Quadrilatero» Marche-Umbria.
E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, l'intesa tra lo Stato e la regione interessata sulla localizzazione dell'opera.
L'approvazione sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e attivita' previste nei progetto approvato.
2.2 Il costo dell'intervento di cui al punto 2.1, pari a 14,14 Meuro, come al prospetto di cui alla «presa d'atto», costituisce il limite di spesa ai sensi del decreto legislativo n. 190/2002.
2.3 Le prescrizioni citate al punto 2.1, cui e' condizionata l'approvazione del suddetto progetto, sono riportate nella 1ª parte dell'allegato 2, che forma parte integrante della presente delibera, e sono articolate in prescrizioni da sviluppare in fase di progettazione esecutiva e in prescrizioni cui ottemperare nella fase di esecuzione dei lavori.
Le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono riportate nella 2ª parte del citato allegato 1. Qualora il soggetto aggiudicatore ritenga di non poter dare seguito a detta raccomandazione, fornira' al riguardo puntuale motivazione, in modo da consentire al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di esprimere le proprie valutazioni e di proporre a questo Comitato, se del caso, misure alternative.
2.4 E' altresi' approvato il programma di risoluzione delle interferenze, predisposto, ai sensi dell'art. 5 del decreto legislativo n. 190/2002, dal soggetto aggiudicatore in relazione alle esigenze rappresentate dai relativi Enti gestori.
2.5 Gli immobili da espropriare sono indicati nei seguenti elaborati dei progetto definitivo, agli atti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti:
A0K DG041 - Piano parcellare di esproprio tav. 1/2;
A0K DG051 - Piano parcellare di esproprio tav. 2/2;
A0K DG061 - Elenco ditte;
A0K DG071 - Relazione giustificativa delle indennita' di esproprio. 3. Assestamento quadro economico maxiotto 1 del progetto «Quadrilatero»
3.1 Al fine di mantenere invariato il costo complessivo delle opere viarie del 1° maxilotto del progetto «Quadrilatero», determinato dalla delibera n. 13/2004 in 1.296 Meuro al netto di IVA, e' approvato il quadro economico assestato, secondo il quale ai costi aggiuntivi per la realizzazione dei due interventi oggetto della presente delibera - quantificati, come specificato nella «presa d'atto», in 26,143 Meuro - si fa fronte utilizzando quota parte della voce «imprevisti» inclusa, tra le somme a disposizione, nel quadro economico del maxilotto stesso approvato con detta delibera.
3.2 Il soggetto aggiudicatore e' autorizzato ad utilizzare le somme derivanti dal ribasso d'asta della gara per l'affidamento del 1° maxilotto per ripristinare l'accantonamento per imprevisti nella misura indicata nel quadro economico originario del predetto maxilotto.
3.3 In sede di presentazione dei progetti definitivi relativi agli interventi del 1° maxilotto i cui progetti preliminari sono stati approvati con la delibera n. 13/2004, il soggetto aggiudicatore provvedera' a esporre le modalita' di compensazione dell'ulteriore sbilancio finanziario di 18,341 Meuro di cui alla «presa d'atto». 4. Clausole finali
4.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti i progetti approvati con la presente delibera.
4.2 Per l'intervento di cui al progetto preliminare approvato al punto 1 della presente delibera il predetto Ministero provvedera', in sede di esame del progetto definitivo, alla verifica di ottemperanza alle prescrizioni che, secondo quanto indicato nell'allegato, debbono essere recepite prima di detta fase progettuale o in tale sede, nonche' al rispetto delle altre indicazioni di cui all'allegato 1. Il soggetto aggiudicatore provvedera' a verificare che, nelle fasi successive all'approvazione del progetto definitivo, vengano attuate le altre prescrizioni di cui al citato allegato, dando al riguardo assicurazioni al menzionato Ministero.
4.3 Il soggetto aggiudicatore provvedera', prima dell'inizio dei lavori previsti nei progetto definitivo approvato al punto 2 della presente delibera, a fornire assicurazioni al predetto Ministero sull'avvenuto recepimento, nel progetto esecutivo, delle prescrizioni e raccomandazioni riportate nell'allegato: il citato Ministero procedera', a sua volta, a dare comunicazione al riguardo alla Segreteria di questo Comitato.
4.4 Il medesimo Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
4.5 In relazione alle linee guida esposte nella citata nota del coordinatore del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, dovra' essere stipulata una convenzione tra la Prefettura - U.T.G. competente per territorio, il soggetto aggiudicatore e il contraente generale prescelto in base all'esito della gara citata nella «presa d'atto», che - fermo restando l'obbligo dell'appaltatore di comunicare alla stazione appaltante i dati relativi a tutti i sub-contratti, stabilito dall'art. 18, comma 12, della legge 19 marzo 1990, n. 55, e successive modifiche ed integrazioni - ponga adempimenti ulteriori rispetto alle prescrizioni di cui all'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252, e intesi a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo - tra l'altro - l'acquisizione delle informazioni antimafia anche nei confronti degli eventuali sub-appaltatori e sub-affidatari indipendentemente dai limiti d'importo fissati dal citato decreto del Presidente della Repubblica n. 252/1998, nonche' forme di monitoraggio durante la realizzazione dei lavori.
4.6 Il CUP assegnato al progetto in argomento, ai sensi della delibera 29 settembre 2004, n. 24, va evidenziato nella documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento di cui alla presente delibera.

Roma, 2 dicembre 2005

Il presidente delegato: Tremonti

Il segretario del CIPE: Molgora Registrata alla Corte dei conti il 20 luglio 2006 Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 5 Economia e finanze, foglio n. 83
 
Allegato

PRESCRIZIONI E RACCOMANDAZIONI PROPOSTE DAL MINISTERO DELLE
INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
SS 78 VAL DI FIASTRA
Tratto Sforzacosta-Sarnano
Progetto Preliminare Prescrizioni da assolvere in sede di progettazione definitiva.

1. Le eventuali barriere antirumore nei pressi dei centri abitati dovranno eseguirsi privilegiando quelle costituite da vegetazione. Qualora lo spazio a disposizione renda impossibile l'impianto di specie botaniche, sara' privilegiato l'utilizzo di materiali compatibili con il territorio per la realizzazione di infrastrutture stradali.
Si dovra' quindi limitare al massimo l'utilizzo degli interventi di grigio (muri di contenimento, interventi di cemento diffusi) preferendo azioni a basso impatto ambientale quali quelle permesse dall'ingegneria naturalistica.
2. Compatibilmente con le condizioni geormofologiche del terreno, siano dimensionate e programmate preliminari prospezioni geofisiche, onde procedere successivamente ad indagini archeologiche mirate. Tali operazioni saranno a carico del Soggetto aggiudicatore e verranno svolte sotto la direzione della Soprintendenza per i beni archeologici competente.
Le seguenti prescrizioni dal n. 3 al n. 11 compreso si riferiscono agli elaborati planimetrici del progetto ripubblicato (Alternativa C planimetria tav. 1/3 codice elaborato T03PS36TRAPL07A - Alternativa C planimetria tav. 2/3 codice elaborato T03PS37TRAPL08A - Alternativa C planimetria tav. 3/3 codice elaborato T03PS38TRAPL09A) tutti in scala 1:10000; il tracciato e' stato analizzato suddividendolo nei vari tratti come di seguito specificato.
3. Da Km .0,00 a Km. 1,650 circa (da inizio tratto a rotatoria per Abbadia Fiastra): il progetto definitivo sviluppera' il tracciato C del progetto preliminare.
4. Da Km. 1,650 circa a Km. 4,900 (bypass Abbadia di Fiastra): il progetto definitivo sviluppera' il tracciato C del progetto preliminare.
5. Da Km. 4,900 a Km. 7,100 (by-pass di Urbisaglia): il progetto definitivo sviluppera' il tracciato C del progetto preliminare.
6. Da Km. 7,100 a Km. 10,200 (by-pass di Passo Colmurano): il progetto definitivo sviluppera' il tracciato B (tratto evidenziato in giallo) del progetto preliminare. Si prescrive di studiare nel progetto definitivo collegamenti sia ad Urbisaglia che all'area PIP di Colmurano, da effettuarsi in via preferenziale utilizzando ed adeguando la rete stradale esistente. Si indica come suscettibili di sviluppo per il comune di Urbisaglia i collegamenti sia dalla prevista rotatoria al km 3,600 ca. che si ricollega all'attuale SS 78 all'inizio di Urbisaglia che dalla rotatoria prevista in contrada Giustozzi tramite il potenziamento della attuale SP 150. Per quanto attiene l'area PIP di Colmurano una delle soluzioni da studiare riguarda l'inserimento di una rotatoria in corrispondenza della strada comunale, da potenziare, alla progr. 8,900 ca. con raggiungimento dell'area PIP tramite l'attuale SS 78.
7. Da Km. 10,200 a Km. 12,100 (da Passo Colmurano a Passo Ripe S. Ginesio): il progetto definitivo sviluppera' il tracciato C con sezione stradale adeguata a cat. F2 che il Ministero ritiene piu' congruo. Peraltro per tener conto della prescrizione posta dalla regione Marche si prescrive di progettare in forma definitiva anche la variante B (tracciato evidenziato in giallo) per poter confrontare le variazioni di costo di tale tracciato rispetto a quello prescelto.
8. Da Km. 12,100 a Km. 17,647 (by-pass di Passo Ripe S.G., Macchie e Passo S. Angelo): il progetto definitivo sviluppera' il tracciato C. Si prescrive di prevedere un raccordo con rotatoria in loc. Macchie (al Km. 14,800 circa del tracciato soluzione C) circa, in corrispondenza di una strada che il Comune ha dichiarato gia' essere inserita fra le previsioni di PRG.
9. Da Km. 17,647 a Km. 25,219 (da Passo S. Angelo a Pian di Pieca): il progetto definitivo sviluppera' il tracciato A, coincidente con il B (tracciato evidenziato in verde) che prevede l'adeguamento in sede con modeste rettifiche fuori sede.
10. Da Km. 25,219 a Km. 26,346 (by-pass di Pian di Pieca): il progetto definitivo sviluppera' il tracciato C (tracciato evidenziato in verde). Si prescrive di progettare una rotatoria di allaccio alla zona PIP di San Ginesio. Una possibile soluzione la localizza in prossimita' delle Cave d'Argilla con raccordo alla viabilita' PIP.
11. Da Km. 26,346 a Km. 28,135 (da Pian di Pieca a Gabella Nuova): il progetto definitivo sviluppera' il tracciato A, coincidente con il B (tracciato evidenziato in verde) che prevede l'adeguamento in sede con modeste rettifiche fuori sede.
12. Gli elaborati tecnici dovranno essere integrati con tavole specifiche per la variazione del PRG indicando i parametri urbanistici principali (fasce di protezione, prescrizioni, ecc.).
13. Dovra' essere garantita l'agevole prosecuzione dei percorsi stradali e pedonali nei punti d'intersezione del nuovo tracciato con l'attuale viabilita' stradale e pedonale. Massima cura dovra' essere attuata nelle intersezioni con le strade comunali denominate «Montedoro», «Peccollina», «Del Vallato» e nei tre percorsi pedonali turistici interni all'Abbadia di Fiastra.
14. Dovra' essere riposizionata la localizzazione delle aree di cantiere ricadenti nel comune di Urbisaglia, in accordo con lo stesso comune di Urbisaglia, l'Arpam e la provincia tenendo conto dei corsi d'acqua, di eventuali pozzi ad uso idropotabile, allontanandosi il piu' possibile dall'area della Riserva di Fiastra.
15. Il numero delle vasche di decantazione di prima pioggia dovra' essere quello strettamente necessario in relazione alla morfologia dei luoghi ed alle caratteristiche della strada.
16. Si prescrive di completare lo studio della qualita' dell'acqua ante operam e di valutare la qualita' dell'acqua post operam.
17. Le acque reflue nere e bianche dei servizi igienici dei cantieri principali dovranno essere recapitate ad appositi depuratori, dimensionati in maniera adeguata, prima di essere restituite all'ambiente circostante. Per le postazioni di lavoro avanzate dovra' essere previsto l'impiego di servizi a fossa chimica.
18. Vengano date indicazioni maggiori sull'ubicazione dei cantieri secondari.
19. Nella fase di progettazione definitiva dovranno essere indicate le tipologie dei rifiuti e il loro eventuale smaltimento.
20. Dovranno essere valutati i dati relativi al benzene anche in fase di cantiere; in particolare per il benzene dovra' essere effettuata l'analisi ante operam e la valutazione post opera.
Siano prodotte le prescritte verifiche (articoli 8/5 delle NTA di PTC) che valutino attentamente e puntualmente gli impatti prodotti dalle opere al fine di individuare le tipologie di intervento da attuare a compensazione, non solo di mitigazione con particolare riferimento.
21. Restauro paesaggistico del territorio, a bilanciamento del danno che sotto questo profilo l'opera arrechera' comunque ad un territorio con forte sedimentazione storica.
22. Gli interventi compensativi e mitigativi siano progettati con l'utilizzo appropriato di fasce di ambientazione (in particolare nelle aree di sfrido) ad incremento delle dotazioni ecologiche del territorio, di fasce boscate per mantenere e potenziare la continuita' dei corridoi ecologici (in corrispondenza dei corsi d'acqua), con la creazione di coni visivi in corrispondenza di beni di valore storico, architettonico e paesistico.
23. In fase di progettazione definitiva dovranno essere presentati all'ufficio del genio civile della provincia di Macerata i progetti di tutti gli attraversamenti compreso quello sui fossi minori, completi di tutti gli elaborati grafici e della verifica idraulica con tempi di ritorno centennali. Dovra' essere evitata, per quanto possibile, l'ubicazione di pile e spalle di ponti e viadotti all'interno dell'alveo. In caso contrario il progetto dovra' essere corredato dallo studio di cui al punto 2.4 del decreto del Ministero dei lavori pubblici 4 maggio 1990, che dimostri che le soluzioni previste non comportino l'instaurarsi di fenomeni erosivi del fondo o delle sponde.
24. Si prescrive lo studio e il corretto dimensionamento del riammagliamento dei tratti dell'attuale SS 78 che, non piu' interessati dall'asse del progetto definitivo, verranno dismessi o declassati. Prescrizioni da assolvere in fase di esecuzione dei lavori.
25. Dovranno essere effettuate indagini archeologiche preventive in occasione degli interventi sul sottosuolo nelle aree individuate dalle preliminari prospezioni geofisiche. Tali operazioni saranno a carico del soggetto aggiudicatore e verranno svolte sotto la direzione della Soprintendenza per i beni archeologici competente.
26. Prima della cantierizzazione indicare le aree di stoccaggio di materiali ritenuti pericolosi (oli lubrificanti, carburanti etc.), e le soluzioni di contenimento, controllo ed eliminazione.
27. Le acque di galleria devono essere trattate come le acque di cantiere (prevista l'istallazione di idonei impianti di trattamento) compresa la galleria di Passo Sant'Angelo.
28. Effettuare, per quanto attiene i materiali di risulta e le aree di cantiere un monitoraggio ante operam e post operam per verificare il ripristino dello stato dei luoghi.
29. Dovranno essere acquisite le relative autorizzazioni prima di effettuare le attivita' previste, questo anche per i materiali di stoccaggio.
30. Anche in fase di cantiere dovranno essere previste norme di mitigazione di eventuali impatti e un attento monitoraggio sul PM10 e sul benzene. Raccomandazioni al progetto definitivo.
a) Nei tratti in cui la strada prosegue con andamento piuttosto pianeggiante, si dovranno curare in particolare gli svincoli a raso di raccordo con le strade e i centri abitati esistenti.
b) Dovranno essere ridotti al minimo rilevati, trincee e opere d'arte in vista, adattando quanto piu' possibile il tracciato all'attuale piano di campagna e minimizzando gli impatti visivi con idonee opere di mitigazione.
c) Dovra' essere data soluzione ai problemi di interferenza con le infrastrutture e i servizi a rete presenti sul territorio o in progetto.
d) La progettazione dovra' essere coerente con gli indirizzi e le previsioni del PTC della provincia di Macerata, limitatamente agli interventi di inserimento ambientale e paesaggistico.
e) Il nuovo tracciato dovra' essere allontanato, ove possibile, per una distanza maggiore di m 50 dai fabbricati rurali di interesse storico-culturale censiti dal PRG specificamente identificati.
f) Studiare la miglior ubicazione, ove fattibile, di una rotatoria a sud del comune di Ripe San Ginesio.
g) Prevedere la sistemazione dell'incrocio a Passo Loro allargandolo e creando le adeguate corsie di accelerazione e decelerazione.
h) Prevedere, ove necessario, una sistemazione delle strade di innesto (provinciale San Valentino presso rotatoria Giustozzi, provinciale Loro-Macina presso Loro Piceno) per una lunghezza adeguata e significativa ai fini dell'aumento del traffico veicolare.
i) Valutare la possibilita' di definire i cinque interventi richiesti dal comune di Sarnano (Variante in loc. Gabella Nuova per bypass del centro abitato sino alla zona artigianale di Callarella-Gabella Nuova; Variante di rettifica in loc. Callarella (incrocio s.p. Borghetti-Vecciola); Variante di rettifica in loc. Campanotico (incrocio s.c. di Campanotico antistante il ristorante «La Marchigiana»); Variante di rettifica in loc. Pianello (curva in prossimita' della casa Solvetti); messa in sicurezza sino alla zona artigianale di Morelli (km 33,0). Non essendo compresi tali interventi nel progetto presentato la definizione consentira' la valutazione economica del costo degli interventi.
j) Siano prodotte le necessarie verifiche in rapporto alle relazioni con i flussi interessanti la rete viaria locale individuando gli interventi compensativi sugli impatti che in particolare siano volti a potenziare la viabilita' di adduzione ai poli produttivi, i parcheggi, ecc., sia valutata la criticita' acustica, atmosferica, termica ed illuminotecnica allo scopo di individuare le idonee misure di mitigazione quali preferibilmente superfici verdi biomassa, uso di terrapieni, dune o terre armate rinverdite, schemi acustici trasparenti, ecc.
SS 3 VIA FLAMINIA
Tratto Pontecentesimo-Foligno
Progetto definitivo Prescrizioni da assolvere col progetto esecutivo.
1. Vengano adottate, in fase di progettazione esecutiva e di realizzazione, le misure «mitigazione-compensazione» riportate nello studio di impatto ambientale alla pagina 76 e seguenti, per tutte le opere previste in aree sottoposte alla tutela paesaggistica e, ove possibile, per tutte quelle che ricadono, o interessano, aree che, sebbene non sottoposte alla tutela ai sensi della parte terza del decreto legislativo n. 42/2004, conservano elementi del paesaggio agricolo tradizionale.
2. Vengano salvaguardati, ove possibile, gli alberi presenti lungo il tracciato, fra i quali si segnalano, in particolare, gli esemplari secolari di roverella presenti nell'ambito indicato come VEG 1 (cfr. pagina 73 e seguenti dello studio di impatto ambientale), VEG 2 e VEG 5 nonche' i due cipressi presenti nell'ambito VEG 2.
3. Venga rivisitata, nell'ambito indicato come VEG 9, la progettazione esecutiva delle opere, al fine di garantire la conservazione, ove possibile, della vegetazione storica esistente.
4. Venga inoltrato, per l'approvazione e la verifica in ordine al rispetto delle prescrizioni sopra riportate, alle Soprintendenze competenti (Soprintendenza per i beni archeologici dell'Umbria e Soprintendenza per i beni architettonici e il paesaggio, per il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico dell'Umbria) lo stralcio esauriente del progetto esecutivo dell'intervento.
5. Venga adottata nella redazione del progetto esecutivo, la variante presentata in Conferenza di servizi dello svincolo Profiamma nord-Scanzano.
6. Il calcolo della portata di progetto duecentennale eseguito con il Metodo cinematico dovra' essere confrontato con i risultati ottenuti utilizzando le metodologie indicate dall'Autorita' di bacino del fiume Tevere ed allegate alle norme di attuazione del P.A.I. - Piano di assetto idrogeologico. Tali metodologie («Procedura per la definizione delle fasce fluviali e delle zone di rischio» e «Procedura per la definizione dell'idrogramma di progetto della piena di riferimento») potranno essere consultate e scaricate al seguente link: http://www.abtevere.it/attivita/piani adottati/pai/allegati norme. htm. Nel dimensionamento delle opere dovra' essere utilizzato il risultato piu' cautelativo.
7. In riferimento ai livelli di piena ottenuti con la verifica di cui alla prescrizione precedente, al fine della tutela della pubblica incolumita' e di evitare possibili allagamenti del sottovia in progetto, dovra' essere verificata la quota del piano stradale della rotatoria e della viabilita' accessoria di progetto all'altezza del sottovia alla progressiva km 155+112 rispetto al possibile rischio di esondazione. La quota del piano stradale dovra' essere superiore a quella del massimo livello di piena prevedibile con tempo di ritorno duecentennale del fiume Topino in quel tratto piu' un adeguato franco idraulico che dovra' essere stabilito dall'autorita' idraulica territoriale competente. La verifica sara' sottoposta alla valutazione della provincia di Perugia.
8. Se del caso, il piede della rotatoria dovra' essere progettato tenendo in debito conto della eventuale azione destabilizzante delle acque di piena.
9. Se le caratteristiche costruttive del progetto rendessero incompatibili le quote di sicurezza determinate a seguito della prescrizione n. 7 con la funzionalita' del tracciato stradale nel tratto in questione, dovra' essere prevista una idonea segnalazione che avvisi gli utenti del possibile pericolo di allagamento del sottovia e della viabilita' accessoria e predisposto un sistema di allarme relazionato ai vari livelli di attenzione del fiume Topino che preveda il blocco all'accesso nella zona a rischio ed al contempo un piano di rapido sgombero dell'area soggetta al rischio di allagamento. La progettazione della segnalazione sara' sottoposta all'autorizzazione della provincia di Perugia.
10. Per quanto concerne gli attraversamenti sul reticolo minore in genere e con particolare riferimento all'attraversamento del Fosso delle Monache, di cui si prevede anche la riprofilatura di parte dell'alveo, si prescrive che gli stessi siano realizzati in maniera tale da consentire agli organi competenti una agevole manutenzione ordinaria e straordinaria dei corsi d'acqua.
11. Sottoporre al benestare tecnico di RFI il progetto esecutivo, completo dei particolari costruttivi del manufatto e delle opere provvisorie per il sostegno del binario.
12. Disciplinare con apposita convenzione tra il soggetto attuatore, gli enti locali e RFI S.p.a., sia la manutenzione del sottovia circa al km 172+570 che la eventuale soppressione del PL al km 173+006.
13. Risolvere in maniera opportuna, relativamente alle reti della Valle Umbra S.p.a., in fase di progettazione esecutiva e/o costruttiva tutte le interferenze indicate dal punto P1 al punto P11.
14. Definire, relativamente ai canali del Consorzio di bonificazione Umbra, nel progetto esecutivo tutti gli interventi da effettuare per intubare il canale, con sezioni di dimensioni opportune, cosi' come da tipologici di definitivo ovvero, avendolo opportunamente concordato con il Consorzio, eventuali interventi di spostamento del canale. In ogni caso non sara' permesso lo scarico di acque di piattaforma nel canale irriguo.
15.
16. Definire il posizionamento delle condutture aeree e sotterranee rilevate da ENEL S.p.a., aggiornando, ove necessario, il programma di risoluzione delle interferenze. Prescrizioni da assolvere nel corso della esecuzione dei lavori.
17. Siano effettuate preliminarmente, compatibilmente con le condizioni geomorfologiche del terreno, prospezioni geofisiche, secondo le esigenze e le modalita' da concordare con la Soprintendenza competente, al fine di procedere poi ad indagini archeologiche mirate.
18. I lavori siano eseguiti con ogni cautela per la salvaguardia del patrimonio archeologico presente nell'area e gli stessi siano, comunque, effettuati sotto il controllo di personale tecnico-scientifico specializzato, in accordo con la Soprintendenza per i beni archeologici dell'Umbria.
RACCOMANDAZIONI Al progetto esecutivo:
a) Per quanto riguarda l'effetto generato dalle vibrazioni indotte dal traffico stradale, e' opportuno che siano chiarite le motivazioni che hanno permesso di traslare nella specifica situazione reale, per analogia, i risultati dedotti da studi precedenti reperibili in letteratura, secondo cui i livelli di vibrazione indotti sono inferiori a quelli previsti dalla norma UNI 9614 e il nuovo tracciato non generera' incrementi tali da superare tali valori limite.
b) Dovranno essere approfonditi gli aspetti legati agli attingimenti idrici complessivi previsti durante le attivita' di cantiere, con indicazione di massima delle fonti di approvvigionamento individuate e dei relativi quantitativi emunti.
c) Approfondire quanto attiene alle opere di canalizzazione atte a garantire opportune sezioni di deflusso utilizzando opere idrauliche idonee per 1'attraversamento dei corsi d'acqua intercettati ed a procedere ad una corretta regimazione delle acque superficiali con particolare riferimento a quelle recapitate nei sottovia.
d) Predisporre per le sezioni stradali realizzate nelle porzioni di territorio a piu' alta vulnerabilita' idrogeologica, idonei sistemi drenanti e/o fossi di guardia, tenuto conto che l'ambiente idrico nel territorio interessato dall'opera e' caratterizzato da una vulnerabilita' degli acquiferi all'inquinamento da media ad elevata.
e) Per ogni singolo dissesto rilevato sul terreno, in atto o potenziale, dovranno essere effettuate verifiche di stabilita', utilizzando parametri desunti a seguito di puntuali indagini geognostiche ed analisi di laboratorio che dovranno stabilire al minimo per ciascuno di essi: delimitazione dell'area interessata, indicazione della tipologia del fenomeno, documentazione fotografica, parametri geotecnici di picco e residui, andamento piezometrico locale e sua oscillazione stagionale. Tali verifiche di stabilita' devono essere effettuate anche in fase sismica e considerando l'eventuale presenza di acqua nel terreno, avendo cura che i parametri sismici da introdurre nei calcoli tengano conto dell'azione sismica propria dell'area considerata.
f) La realizzazione di ogni singolo sottovia (carrabile o pedonabile), di ogni tratto in rilevato e di ogni sezione in scavo dovra' essere preceduta da verifiche di stabilita', in numero adeguato, utilizzando i parametri e le modalita' di cui al punto e).
g) Individuare il punto zero delle componenti ambientali sensibili, prevedendo un opportuno protocollo di monitoraggio riferito almeno ad acqua, aria, suolo e sottosuolo, rumore e vibrazioni che consenta di seguire l'evoluzione delle citate componenti ambientali al fine di mettere in atto tutti gli interventi di mitigazione necessari. Detto protocollo di monitoraggio dovra' essere concordato con ARPA Umbria.
h) Predisporre un protocollo di monitoraggio del livello delle polveri aerodisperse, da sviluppare in collaborazione con la ARPA Umbria, una volta finalizzata nella progettazione esecutiva la scelta dei percorsi di cantiere e stimato nel dettaglio il traffico giornaliero di mezzi pesanti previsto su ciascuno di essi, da effettuare in corso d'opera.
i) Per quanto riguarda gli aspetti legati agli attingimenti idrici complessivi previsti durante le attivita' di cantiere, i risultati del monitoraggio ante-operam, comprensivi dei risultati delle ulteriori indagini idrogeologiche previste per la fase di progettazione esecutiva, dovranno essere raccolti in una relazione di sintesi che permetta di definire con chiarezza la «situazione zero» per l'ambiente idrico. Tale relazione, che potra' ricomprendere anche i dati ambientali gia' disponibili presso ARPA Umbria, dovra' essere utilizzata come base per la predisposizione di un protocollo di monitoraggio in corso d'opera e post-operam da concordare con la ARPA Umbria.
j) Rispettare e recepite nel progetto esecutivo e nella esecuzione delle opere le considerazioni dettate dall'art. 23 del NTA.
k) Per la salvaguardia dei filari di Quercus e' necessario ubicare esattamente su planimetria le piante per cui e' eventualmente necessario intervenire, corredando l'elaborato di documentazione fotografica.
l) Per quanto attiene la possibile interferenza rilevata da RFI con l'elettrodotto FS Roccapriora-Orte, verificare la problematica e, ove confermata, risolverla aggiornando il piano di risoluzione delle interferenze. In fase di esecuzione dei lavori.
m) Dovranno essere poste in essere misure opportune per la riduzione delle emissioni in atmosfera durante la fase di costruzione, ricorrendo anche a schermature dei cantieri posti nelle aree piu' sensibili e degli eventuali impianti di betonaggio funzionali alla costruzione stessa, possibilmente attraverso interventi di ingegneria naturalistica.
n) Per gli eventuali impianti di betonaggio e altri impianti fissi, si dovranno inoltre prevedere sistemi di abbattimento per le polveri in corrispondenza degli sfiati da serbatoi e miscelatori durante il carico, lo scarico e la lavorazione.
o) La movimentazione e il trasporto del materiale dovra' essere effettuata/o in maniera tale da abbattere la produzione di polveri; a tale scopo dovra' essere previsto, nei piani di cantiere, un opportuno programma di umidificazione o stabilizzazione della viabilita' di cantiere e delle aree per i depositi preliminari di terre, inerti o materie prime, in particolare nei periodi siccitosi; inoltre, per la movimentazione dei materiali, dovra' essere previsto l'utilizzo di mezzi di trasporto dotati di sistemi di copertura per percorsi che prevedono l'attraversamento di zone residenziali.
p) Si dovranno porre in essere misure opportune per la riduzione delle emissioni rumorose e della produzione di vibrazioni durante la fase di costruzione, ricorrendo a macchinari e attrezzature di tecnologia moderna nonche' a schermature dei cantieri posti in prossimita' di aree sensibili e degli eventuali impianti di betonaggio, possibilmente attraverso interventi di ingegneria naturalistica.
q) Adottare, per quanto riguarda le acque sotterranee, tutte le misure che lungo il tracciato siano atte a rendere minimo l'impatto su falde acquifere e sorgenti, onde evitare in ogni caso il depauperamento e/o l'inquinamento delle risorse idriche; in particolare qualora fosse verificata la possibilita' che le opere di scavo/fondazione intercettino la circolazione idrica sotterranea dovra' esserne valutato l'impatto e successivamente individuate e progettate idonee misure di mitigazione ambientale. Particolare attenzione dovra' essere posta per evitare in ogni caso scarichi o sversamenti accidentali di prodotti inquinanti sul suolo e sul sottosuolo.
r) Adottare, nei piani di sicurezza previsti dalla vigente normativa in materia di sicurezza e igiene sui luoghi del lavoro, una sezione specificamente rivolta alla prevenzione e alla gestione di potenziali incidenti che possano coinvolgere sia i mezzi e le attrezzature di cantiere che gli automezzi e i veicoli esterni, con conseguente sversamento accidentale di liquidi pericolosi; a tale proposito si richiama, ad esempio, la segnaletica di sicurezza, le procedure operative di stoccaggio e di movimentazione delle sostanze pericolose, le procedure operative di conduzione automezzi, il piano di emergenza per la gestione di episodi di inquinamento delle matrici ambientali con relativa previsione di risorse e dotazioni allocate allo scopo; quanto sopra con particolare riferimento alla protezione della falda caratterizzata normalmente da una quota della piezometrica di 5-8 m rispetto al piano di campagna e di 2,50 m nella stagione primaverile.
s) Evitare nel cantiere operativo base e nei cantieri operativi depositi di carburanti, lubrificanti sia nuovi che usati o altre sostanze potenzialmente inquinanti che non vengano stoccati in luoghi appositamente predisposti e attrezzati con platee impermeabilizzate, sistemi di contenimento, pozzetti di raccolta, tettoie e quant'altro sia utile allo scopo.
t) Evitare nel cantiere operativo base e nei cantieri operativi le operazioni di manutenzione e lavaggio delle attrezzature e macchinari, salvo che tali operazioni siano svolte su apposite platee impermeabilizzate attrezzate come al punto m).
u) Individuare, per i cantieri operativi posti in prossimita' del fiume Topino e dei fossi minori, nonche' per le attivita' di costruzione dei vari attraversamenti dei corsi d'acqua stessi, tutti gli opportuni accorgimenti volti ad evitare significativi rilasci in alveo di solidi sedimentabili e materiali grossolani o fuoriuscite di acqua mista a cemento, additivi e sostanze per il disarmo delle casseforme durante le fasi di getto in alveo. Relativamente agli aspetti idrogeologici, si ritiene necessario che:
v) Le opere non modifichino in alcun modo l'attuale deflusso delle acque superficiali ne' alterare la stabilita' dei versanti.
w) Le opere fondali degli interventi previsti non interferiscano con l'eventuale presenza delle acque di falda anche tenendo in considerazione le modifiche stagionali del regime idrico.
x) Alla luce di quanto evidenziato dalle verifiche da effettuare in fase di progettazione, dovranno essere previste tutte le opere e gli interventi necessari per la sicurezza del cantiere (armatura degli scavi), nonche' per il completo consolidamento e messa in sicurezza del tracciato utilizzando, ove e' possibile, tecniche di ingegneria naturalistica.
y) I materiali liquidi dovranno essere depositati in modo separato, posizionati sopra una platea impermeabile, circondata da un fossetto di guardia che permetta la raccolta, in apposito pozzetto, di liquidi accidentalmente sversati, recintati e stoccati in modo adeguato al fine di impedire il loro anche involontario sversamento. I sistemi suddetti andranno previsti anche per il serbatoio del carburante.
z) I rifiuti prodotti durante la fase di costruzione e rimozione dei cantieri dovranno essere gestiti nel rispetto delle norme vigenti, con particolare attenzione agli oli usati e alle sostanze pericolose, e ai fanghi dei sistemi di depurazione delle acque di cantiere, individuando i rifiuti pericolosi e non pericolosi attraverso gli opportuni codici CER; si raccomanda inoltre, per eventuali depositi preliminari di rifiuti presso le aree di cantiere, l'adozione delle misure tecniche previste dalla vigente normativa di settore. In linea con quanto previsto dal Piano dei rifiuti speciali, adottato dal consiglio regionale in data 20 dicembre 2004, si auspica che si utilizzino, qualora necessario, anche i materiali inerti provenienti dalle zone colpite dalla crisi sismica del 1997.
aa) Alle terre e rocce di scavo destinate sia al riutilizzo per le attivita' di cantiere sia al riambientamento di siti oggetto di attivita' estrattive pregresse o in essere dovranno essere applicate le disposizioni di cui alla normativa vigente, con riferimento ai commi 17, 18 e 19 dell'art. 1 della legge 21 dicembre 2001, n. 443, e successive modificazioni ed integrazioni. Il materiale di risulta che non potra' essere riutilizzato in cantiere, sia opportunamente allontanato, nel rispetto della normativa vigente e, in particolare, del decreto legislativo n. 22/1997 e successive modificazioni.
bb) Predisporre un protocollo di monitoraggio del livello del rumore ambientale per le attivita' di cantiere, da concordare con la ARPA Umbria.
cc) Nel corso dell'esecuzione delle opere e degli scavi all'aperto si raccomanda di segnalare tempestivamente alla ARPA Umbria l'eventuale rinvenimento di rifiuti, scorie o piu' in generale di materiale di riporto di incerta origine nonche' di eventuali reti tecnologiche dismesse di origine industriale (condotte, sistemi di scarico, serbatoi interrati, ecc.). In fase di esercizio.
dd) Si dovra' predisporre un protocollo di monitoraggio del rumore ambientale che preveda almeno di verificare, durante il primo periodo di messa in esercizio della infrastruttura, le ipotesi di impatto acustico dell'opera descritte nello Studio di impatto ambientale, secondo cui l'incremento di traffico in fase di esercizio dell'opera non comportera' un aumento di immissioni acustiche in quanto l'eliminazione degli incroci a raso e il rinnovo del manto stradale diminuiranno il livello sonoro e inoltre i ricettori sensibili, piu' vicini alla nuova viabilita' locale, che sara' pero' interessata da flussi di traffico minori, non subiranno un incremento del livello acustico. Tale protocollo dovra' essere sviluppato in collaborazione con la ARPA Umbria e dovra' prevedere anche la verifica dei livelli di vibrazione indotti dal traffico sui ricettori piu' sensibili a questo tipo di disturbo, in relazione agli eventuali interventi di mitigazione da porre in essere.
 
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