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| Gazzetta n. 180 del 4 agosto 2006 (vai al sommario) |  | AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO |  | COMUNICATO |  | Assegnazione   di  finanziamento  per  la  ricerca  indipendente  sui farmaci,  ai  sensi  dell'articolo 48, commi 5, lettera g), e 19, del decreto-legge  30 settembre  2003,  n.  269,  convertito  dalla legge 24 novembre 2003, n. 326. |  | 
 |  |  |  | Finalita' e caratteristiche generali 
 Nell'ambito  della  promozione  della  ricerca  indipendente  sui farmaci,  finanziata  ai  sensi del comma 19 della legge n. 326/2003, l'Agenzia italiana del farmaco, d'ora in poi denominata AIFA, intende promuovere delle ricerche che intervengano su quelle aree che:
 a) soffrono di una cronica carenza di interesse di mercato, per esempio  per  la  (relativa)  rarita'  delle  popolazioni coinvolte e perche' i farmaci non sono piu' coperti da brevetto;
 b) coincidono con grandi popolazioni e problemi che per la loro estensione  possono avere implicazioni importanti a livello di salute pubblica e di sostenibilita' economica;
 c) riguardano popolazioni che di norma sono escluse dagli studi sull'efficacia  e  sicurezza  dei farmaci, quali ad esempio neonati e bambini, donne in gravidanza, grandi anziani;
 d) sono  penalizzate  dalla  carenza  in Italia di fondazioni e istituzioni interessati a finanziare studi sul farmaco.
 Le  caratteristiche  clinico-epidemiologiche dei problemi e delle popolazioni  che  richiedono  progetti  di ricerca sul farmaco devono quindi essere caratterizzate da:
 forte radicamento nelle strategie assistenziali, rappresentando cosi' un'occasione importante per esprimere la forte integrazione fra l'attivita' delle regioni e dell'AIFA all'interno del SSN;
 promozione  di  una ricerca che sia lo strumento privilegiato e permanente  anche per la formazione di tutti gli operatori sanitari i quali   devono   essere   coinvolti  nella  produzione,  e  non  solo nell'applicazione, di conoscenze basate su prove di efficacia.
 Soggetti ammessi al finanziamento
 
 Gli  studi  proposti  dovranno uniformarsi ai requisiti richiesti per  gli  studi  non  profit  secondo quanto previsto dal decreto del Ministero  della  salute  17 dicembre 2004 e dovranno caratterizzarsi come  studi  clinici  (e  non  preclinici  o  riguardanti  meccanismi d'azione)  su  farmaci  di  fondamentale  interesse  per  il Servizio sanitario nazionale (SSN).
 I  finanziamenti  per i progetti di ricerca sono destinati a enti pubblici e privati non profit.
 Nel  presentare  le  lettere  di intenti inerenti al bando per la ricerca  indipendente  2006  dell'AIFA  occorre  tenere  presente  le seguenti informazioni:
 ciascun   proponente   potra'   presentare,   in   qualita'  di responsabile, una sola lettera di intenti;
 non  saranno  accettate  lettere  di  intenti il cui proponente abbia  avuto  un  progetto  finanziato  (in  qualita' di responsabile scientifico) nel bando AIFA 2005;
 per gli studi dell'area 2 e dell'area 3 le unita' operative che reclutano  pazienti non potranno partecipare a piu' di tre lettere di intenti;
 non   saranno   accettate   proposte   il   cui  contenuto  sia considerato,    dalla   Commissione   ricerca   &   sviluppo   (CRS), sovrapponibile  con  uno  dei cinquantaquattro progetti approvato nei bandi AIFA 2005 (per la lista, consultare www.agenziafarmaco.it);
 nel  caso di studi multinazionali, il finanziamento AIFA potra' riguardare  esclusivamente  la  quota italiana, a condizione comunque che  si  tratti  di  uno  studio con le caratteristiche della ricerca indipendente;
 al  fine  di  sostenere  la  priorita'  di ricerca clinica, non verranno  prese  in  considerazione progetti che propongano studi sul meccanismo d'azione dei farmaci;
 studi  clinici  di  fase  1 e 2 non saranno di norma accettati, tranne in casi adeguatamente motivati per lo studio di farmaci orfani designati dall'EMEA;
 il  finanziamento da parte dell'AIFA per i progetti dell'area 1 non  potra'  superare  una quota massima di 300.000 euro per ciascuna proposta;
 la presentazione delle lettere di intenti dovra' avvenire entro e  non oltre il 30 settembre 2006, esclusivamente per via telematica, attraverso il sito web dell'AIFA (www.agenziafarmaco.it).
 Per  il bando 2006 il co-finanzimento, da parte di aziende o enti pubblici  e privati che abbiano interesse a sostenere il programma di ricerca  indipendente  dell'AIFA,  e'  consentito  solamente  con  le seguenti modalita':
 possono  essere  forniti  da  parte  delle  aziende produttrici farmaci per i progetti dell'area 1;
 possono  essere  forniti  da  parte  delle  aziende produttrici principi  attivi  rimborsati dal SSN nel caso in cui sia prevista una modalita'  di  confezionamento finalizzata a una somministrazione «in cieco»;
 possono  essere  effettuati  co-finanziamenti  per  i  progetti relativi ai farmaci dell'area 1.1;
 per le altre tematiche (tematiche 1.2 e 1.3 dell'area 1, e aree 2  e  3)  le  aziende o enti pubblici e privati possono co-finanziare solo  per  area  o  per  tematica,  e non per uno studio specifico, a condizione  che  l'entita'  complessiva  del finanziamento di ciascun ente  non  superi la cifra di 500.000 euro, e che la dichiarazione di disponibilita'  al  co-finanziamento  da parte del potenziale sponsor venga  effettuata entro la scadenza prevista per la valutazione delle lettere di intenti, e comunque entro il 30 novembre 2006;
 al  momento  della pubblicazione dei risultati finali del bando verranno  resi  pubblici  i  contributi ottenuti dall'AIFA attraverso questa modalita'.
 Aree ammesse al finanziamento
 
 Area   1:   farmaci  orfani  per  malattie  rare  o  farmaci  per sottogruppi di pazienti non responder.
 Questa area e' destinata a progetti riguardanti:
 farmaci   orfani  per  malattie  rare,  approvati  o  designati dall'EMEA;
 trattamenti off-label nelle malattie rare;
 farmaci  in  pazienti non-responder nei confronti delle terapie standard.
 Verranno  presi in considerazione, pertanto, progetti inerenti ai farmaci orfani gia' approvati o che abbiano ricevuto una designazione dall'EMEA,  ai farmaci gia' disponibili in commercio, con particolare attenzione ai farmaci generici o il cui brevetto sta per scadere, nei confronti  dei  quali  l'industria  farmaceutica  non  ha interesse a sviluppare  conoscenze  per  indicazioni  aggiuntive «di nicchia» nel trattamento  di  malattie  rare. Per le terza tematica di questa area possono  essere considerati progetti su farmaci indirizzati a piccole sottopopolazioni  di  pazienti refrattari alle terapie standard e nei cui  confronti  non vi sia l'interesse dell'industria ad approfondire le conoscenze. Per tutte le tematiche, nonostante la relativa rarita' delle  condizioni  cliniche  oggetto dello studio, la ricerca deve di norma  essere  di  tipo  comparativo,  con  un  gruppo  di  controllo preferibilmente concorrente.
 L'area 1 comprende le seguenti tematiche:
 1) valutazione del profilo beneficio-rischio dei farmaci orfani per malattie rare, approvati o designati dall'EMEA.
 Nota:   per   verificare  la  presenza  del  farmaco  fra  quelli pertinenti,                    consultare                    l'elenco http://ec.europa.eu/enterprise/pharmaceuticals/register/alforphreg.ht m
 2)  valutazione  del  profilo beneficio-rischio nei trattamenti off-label nelle malattie rare.
 Nota:  saranno  considerate solo le malattie presenti nel decreto del  Ministero  della  sanita'  n.  279  del  18 maggio  2001  e  nel successivo  accordo  Stato-regioni  dell'11 luglio  2002, disponibili presso   il   sito  web  dell'Istituto  superiore  di  sanita'  (ISS) (www.iss.it)  o  nell'elenco  del National Institutes of Health (NIH) (http://rarediseases.info.nih.                               gov/asp/ diseases/diseases.asp?this=Atoplist);
 3)  valutazione  del  profilo  beneficio-rischio dei farmaci in pazienti non-responder nei confronti delle terapie standard.
 Nota:  si  fa  riferimento  a ricerche riguardanti sottogruppi di pazienti  affetti  da  patologie  che  non  rispondono  alle  terapie standard   (per   esempio,   modificazione  genetica  riguardante  il metabolismo o il target di un farmaco), e per cui esiste un razionale per   trattamenti   mirati.   La  ricerca  deve  riguardare  comunque sottopopolazioni  di  piccole  dimensioni  e  deve essere evidente la mancanza  di  interesse  dell'industria  a  sostenere  la ricerca. E' esclusa la patologia tumorale.
 Area  2:  confronto  fra farmaci e fra strategie terapeutiche per patologie  e  condizioni  cliniche  ad  elevato impatto per la salute pubblica e per il SSN.
 Questa  area  si  riferisce  strettamente  a studi randomizzati e controllati  di  fase 3 o 4. Gli studi devono riguardare solo farmaci presenti  in  fascia  A e H ed esaminare il profilo beneficio-rischio comparativo  di  singoli  farmaci  o  di  strategie farmacologiche. I confronti  possono  comprendere  oltre  all'utilizzo di farmaci anche interventi  non  farmacologici.  Verra'  data  priorita'  agli  studi rivolti a pazienti complessi e/o fragili (ad es. bambini ed anziani), anche  a  causa  della  numerosita'  ed eterogeneita' dei trattamenti ricevuti  e  all'impiego,  dove  compatibile  con  il razionale dello studio,  di farmaci che non abbiano protezioni brevettuali, o farmaci vicini a perdere il brevetto o a basso costo.
 L'area 2 comprende le seguenti tematiche:
 1)   strategie  terapeutiche  per  ottimizzare  il  trattamento dell'ictus cerebrovascolare.
 Nota:  si  fa  riferimento  a  studi  riguardanti  l'impiego  dei trombolitici  in  associazione  con  altri  farmaci  e/o  inseriti in specifiche  strategie  assistenziali,  con particolare riferimento ai dosaggi, ai tempi e alle modalita' di somministrazione;
 2) strategie terapeutiche di trattamento per il diabete di tipo II  che  includono  il  confronto  fra diversi ipoglicemizzanti orali disponibili;
 3)  strategie  terapeutiche  per  il  trattamento  di  pazienti affetti  da broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO) complicata da scompenso cardiaco;
 4)   strategie   terapeutiche   per  il  trattamento  dell'asma bronchiale.
 Nota: si fa riferimento a studi del profilo beneficio-rischio con particolare   attenzione   ai   beta2   adrenergici   long-acting   e all'anticorpo monoclonale antiIgE;
 5) strategie terapeutiche di ottimizzazione del trattamento con farmaci oncologici con target antitumorale specifico.
 Nota:  si fa riferimento a studi mirati alla ottimizzazione della durata  di  terapia, dosaggio, e impiego concomitante, di farmaci con target  antitumorale  specifico  (per esempio: anticorpi monoclonali, inibitori della tirosin chinasi);
 6) strategie terapeutiche di ottimizzazione del trattamento con anestetici generali e miorilassanti in chirurgia.
 Nota:   si   fa  riferimento  a  studi  comparativi  del  profilo beneficio-rischio  di  diverse  strategie  di anestesia per specifici interventi chirurgici;
 7)  strategie  terapeutiche  di  trattamento  per i pazienti in dialisi.
 Nota:   si   fa  riferimento  a  studi  comparativi  del  profilo beneficio-rischio  dei  trattamenti impiegati nella prevenzione delle complicanze  (per esempio: anemia, iperlipemia, ecc.) dei pazienti in dialisi;
 8)  strategie  terapeutiche  per  la prevenzione delle fratture osteoporotiche.
 Nota:  si fa riferimento a studi sia di confronto «testa a testa» tra   specifici  trattamenti  farmacologici,  sia  di  confronto  tra trattamenti   farmacologici   e  strategie  assistenziali  basate  su interventi    non   farmacologici   (per   esempio:   interventi   di informazione/educazione  relativamente  a  dieta,  esercizio  fisico, strategie di riduzione del rischio di fratture);
 9)   strategie   terapeutiche  di  trattamento  del  dolore  in pediatria.
 Nota:   si   fa   riferimento  a  studi  riguardanti  il  profilo beneficio-rischio  nel  trattamento  del dolore post operatorio, post traumatico, e nel corso di procedure invasive;
 10)  strategie  terapeutiche  di ottimizzazione del trattamento con farmaci cardiovascolari in pediatria e neonatologia.
 Area    3:    studi    di    farmacoepidemiologia   sul   profilo beneficio-rischio  dei  trattamenti e studi sull'impatto di strategie di miglioramento dell'appropriatezza delle cure.
 Questa area riguarda esclusivamente studi di farmaci in commercio di  uso  diffuso  e/o  crescente, motivati soprattutto da esigenze di approfondire  le  conoscenze  sui  rischi  e  rivalutarne  il profilo beneficio-rischio.  Questa  area  riguarda  inoltre  studi  mirati  a valutare  l'impatto  di  strategie atte a promuovere l'appropriatezza nell'uso   dei   farmaci.  A  differenza  delle  proposte  presentate nell'area   2,   gli   studi   potranno   avere,  in  relazione  alle caratteristiche  del  problema in studio, sia un disegno sperimentale randomizzato  che  osservazionale. Particolare attenzione sara' posta nel  favorire  studi rivolti a pazienti complessi e/o fragili (ad es. bambini  ed anziani) anche a causa della numerosita' ed eterogeneita' dei trattamenti ricevuti. Per quanto riguarda piu' specificamente gli studi  per  il  miglioramento  dell'appropriatezza,  questi  dovranno essere  disegnati  per  permettere una valutazione dell'impatto degli interventi  (per esempio, con controlli concorrenti o con valutazione «prima-dopo»)   con  indicatori  non  solo  di  processo  ma,  quando possibile, anche di esito clinico e/o soggettivo.
 L'area 3 comprende le seguenti tematiche:
 1)  studi  sull'utilizzo  di  psicofarmaci  nei bambini e negli adolescenti;
 2) studi sul trattamento con farmaci antipsicotici dei disturbi del comportamento dei pazienti con demenza.
 Nota:  si  fa riferimento a studi su strategie che comprendono il confronto fra farmaci antipsicotici tipici e di seconda generazione;
 3)   studi   sui   trattamenti  farmacologici  nella  donna  in gravidanza  e  nella  preparazione  farmacologica  ad  interventi  di fecondazione assistita.
 Nota:   si   fa   riferimento   a   studi  sugli  eventi  avversi materno-fetali,  sull'ottimizzazione  del  trattamento del diabete in gravidanza, e sugli interventi ormonali nella fecondazione assistita;
 4)  valutazione  del  profilo beneficio-rischio nel trattamento con bifosfonati.
 Nota:  si fa riferimento a studi sull'insorgenza di gravi effetti collaterali (per es. all'osteonecrosi della mandibola);
 5)  studi sugli interventi di profilassi o terapia dell'epatite virale cronica B.
 Nota:  si  fa riferimento a studi di: valutazione comparativa del profilo  beneficio-rischio  dei  trattamenti  antivirali; valutazione della  risposta  anticorpale  nei  confronti  di  vaccini  che  hanno presentato problemi di bassa immunogenicita';
 6) studi sui trattamenti farmacologici per la cefalea cronica.
 Nota:  si fa riferimento anche a studi riguardanti la comparsa di dipendenza  e  di  cefalee  attribuibili  all'uso eccessivo di FANS e triptanici;
 7)  studi  sull'impiego  dell'albumina  e delle immunoglobuline nella pratica clinica;
 8)  studi sull'utilizzo dei trattamenti farmacologici combinati in pazienti anziani con patologie multiple.
 Nota: si fa riferimento a studi che includono pazienti affetti da ipertensione,   diabete,   e   patologia   cardiovascolare  anche  in associazione  con  altre  patologie.  Si valutera' la possibilita' di applicazione  a  questi  pazienti  delle  linee guida disponibili; si valuteranno gli effetti avversi dovuti all'interazione fra farmaci;
 9)   studi   di   valutazione  dell'impatto  di  interventi  di informazione  rivolti  al  pubblico  e/o ad associazioni di pazienti, sull'appropriatezza d'uso dei farmaci e sulla spesa farmaceutica.
 Nota: si fa riferimento a studi di dimensione almeno regionale in grado   di  valutare,  con  disegno  randomizzato  o  osservazionale, l'impatto di interventi organizzativi e/o progetti educativi.
 Presentazione delle domande
 
 L'ente  che  intende  presentare  un  progetto  di ricerca dovra' inviare  all'AIFA  una  lettera  di  intenti in italiano, entro e non oltre  il  30 settembre 2006, mediante compilazione della modulistica disponibile      sul     sito     web     dell'AIFA     all'indirizzo www.agenziafarmaco.it
 Ai  fini  dell'accettazione fara' fede la data di acquisizione da parte del sistema informatico del modulo debitamente compilato.
 Non   saranno   ammesse  a  valutazione  le  lettere  di  intenti presentate  con modalita' diverse da quelle sopra descritte o inviate oltre il limite sopra indicato.
 Per  quanto non espressamente indicato nel presente comunicato si rimanda  al  testo  integrale  del  bando  pubblicato  sul  sito www. agenziafarmaco.it
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