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| Gazzetta n. 180 del 4 agosto 2006 (vai al sommario) |  | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE |  | DECRETO 17 luglio 2006 |  | Ricostituzione  del Comitato provinciale e delle commissioni speciali presso la sede provinciale INPS di Prato. |  | 
 |  |  |  | IL DIRETTORE PROVINCIALE DEL LAVORO di Prato
 
 Visti:
 il decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165;
 il  decreto  del  Ministro del lavoro e della previdenza sociale del  7 novembre  1996,  n. 687 recante norme per l'unificazione degli uffici periferici del Ministero del lavoro e della previdenza sociale ed istituzione delle Direzioni regionali e provinciali del lavoro;
 la  legge 30 aprile 1969, n. 153, concernente la revisione degli ordinamenti  pensionistici  e  recante  norme in materia di sicurezza sociale;
 il  decreto  del  Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 639, contenente norme di attuazione della predetta legge;
 la   legge   9 marzo   1989,   n.   88   sulla  ristrutturazione dell'I.N.P.S.  e  dell'I.N.A.I.L.  che  modifica,  fra gli altri, gli articoli 34,  35, 36 e 37 del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 639;
 la  legge  30 dicembre  1986,  n.  936,  sul Consiglio nazionale dell'economia  e  del lavoro, con particolare riferimento all'art. 4, in  cui  sono  specificati  gli  elementi  sintomatici  del  grado di rappresentativita' delle associazioni sindacali;
 la   legge  24 novembre  2000,  n.  340  (norme  in  materia  di delegificazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi);
 le   direttive  ministeriali  sulla  costituzione  degli  organi collegiali  dell'I.N.P.S., con particolare riferimento alla circolare n.  31/89  del 14 aprile 1989 e alla circolare n. 33/89 del 19 aprile 1989  emanate  dalla  Direzione  generale  della  previdenza sociale, Divisione  III, del Ministero del lavoro e della previdenza sociale a seguito dell'entrata in vigore della legge 9 marzo 1989, n. 88;
 la  circolare  prot.  13409  del  26 aprile 1993 della Direzione generale  dei  rapporti  di  lavoro  del Ministero del lavoro e della previdenza sociale;
 il  secondo  comma  dell'art. 1 del decreto del Presidente della Repubblica  n.  639/1970,  il  quale  prevede  che  tutti  gli organi disciplinati  dallo  stesso  decreto  del Presidente della Repubblica sono rinnovati ogni quattro anni;
 i  precedenti  decreti  di  ricostituzione  rispettivamente  del Comitato  e  delle  speciali Commissioni per la decisione dei ricorsi concernenti   i   lavoratori  autonomi  presso  la  sede  provinciale dell'I.N.P.S. di Prato e successive modificazioni;
 Considerato che:
 si deve provvedere alla nuova ricostituzione dei predetti organi collegiali;
 il  Comitato  deve essere composto cosi' come previsto dal primo comma  dell'art.  34  del  decreto  del  Presidente  della Repubblica 30 aprile  1970,  n. 639, come sostituito dall'art. 44 della legge n. 88\1989;
 ai  fini  della  nomina  dei  componenti  del  Comitato  si deve procedere preliminarmente alla ripartizione del numero dei componenti di  tale  organo  tra  i  settori economici interessati all'attivita' dell'I.N.P.S,   ed,   in  particolare,  alle  funzioni  dei  comitati provinciali,  in  osservanza  dei  criteri  di  cui  al secondo comma dell'art.  35  del  citato decreto del Presidente della Repubblica n. 639/1970;
 alla  composizione  delle  speciali Commissioni per la decisione dei ricorsi concernenti prestazioni relative a lavoratori autonomi si deve  provvedere  in  conformita'  con quanto stabilito dall'art. 46, terzo comma, della legge n. 88/1989;
 Viste le risultanze degli atti istruttori;
 Ritenuto che:
 la competenza e' propria;
 e'  stata  effettuata  la ripartizione del numero dei membri del Comitato  in attuazione dei criteri di cui al secondo comma dell'art. 35 del decreto del Presidente della Repubblica n. 639/1970;
 ai  fini  dell'attribuzione  dei  posti  dei  rappresentanti dei lavoratori,   dei   datori   di  lavoro  e  dei  lavoratori  autonomi nell'ambito  del  Comitato e delle speciali Commissioni, tenuto conto anche  del  numero  limitato dei posti disponibili, occorre accertare quali  siano  le  associazioni  sindacali  piu' rappresentative e, di conseguenza,  in  assenza di norme di legge, occorre predeterminare i criteri di valutazione della maggiore rappresentativita';
 un  primo  criterio  di valutazione puo' essere costituito dalle indicazioni  contenute  nel  quinto  comma dell'art. 4 della legge n. 936/1986 sul CNEL;
 nella   individuazione  dei  criteri  selettivi  della  maggiore rappresentativita',   un   consolidato  indirizzo  giurisprudenziale, tendente  alla  valorizzazione  del pluralismo partecipativo, ritiene che, ai fini della valutazione del grado di rappresentativita', vanno necessariamente  considerate,  accanto  al  dato  quantitativo  della consistenza  numerica  dei  soggetti rappresentati e della maggiore o piu'  complessa  struttura organizzativa dell'associazione sindacale, la  specialita',  qualita'  e  rilevanza  degli  interessi collettivi coinvolti;
 inoltre,  l'orientamento  giurisprudenziale ha specificato che i criteri  selettivi  della  maggiore  rappresentativita' devono essere tali   da  consentire  un  equo  contemperamento  del  c.d.  criterio maggioritario   (attribuzione  di  tutti  i  posti  disponibili  alla associazione  sindacale  datoriale piu' rappresentativa del settore), con  il  criterio  selettivo  rispondente  al  principio di rilevanza costituzionale  (art.  3  Costituzione)  del pluralismo partecipativo (considerazione  anche della specificita', qualita' e rilevanza degli interessi espressi);
 dal  Ministero  del  lavoro  e della previdenza sociale e' stata affermata   la   necessita'   di  «un  contemperamento  del  criterio pluralistico   con  il  principio  proporzionale,  che  richiede  una selezione,  tra  le associazioni piu' rappresentative, di quelle piu' rappresentative»;
 la  Corte  costituzionale  (Sentenza  n.  975/1988)  ha espresso l'orientamento  per cui «la legge non puo' individuare a priori una o piu' organizzazioni determinate come maggiormente rappresentative, ma deve   rimettere  tale  determinazione  all'autorita'  amministrativa preposta    alla    nomina   che,   volta   per   volta,   valutera', comparativamente,  il  rispettivo  grado  di rappresentativita' delle associazioni sindacali esistenti»;
 ai  fini  della  piu'  corretta  formulazione del giudizio sulla effettiva  operativita'  e  sul  grado  di  rappresentativita'  delle associazioni   sindacali,  in  carenza  di  una  espressa  previsione normativa,  si  debbano applicare, essenzialmente, i seguenti criteri di valutazione: per le organizzazioni sindacali dei lavoratori:
 a) la consistenza numerica degli iscritti;
 b) partecipazione alla contrattazione collettiva;
 c) diffusione delle strutture organizzative sul territorio;
 d) partecipazione alla trattazione delle controversie individuali plurime e collettive presso la Direzione provinciale del lavoro ed in sede   sindacale   in   rapporto  dialettico  con  le  organizzazioni contrapposte;
 e) stipula contratti collettivi di lavoro;
 f) rappresentanza aziendale elettiva; per le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro:
 a) consistenza  numerica delle aziende associate e dei lavoratori da queste occupate;
 b) partecipazione alla contrattazione collettiva;
 c) diffusione delle strutture organizzative sul territorio;
 d) partecipazione alla trattazione delle controversie individuali piurime e collettive presso la Direzione provinciale del lavoro ed in sede   sindacale   in   rapporto  dialettico  con  le  organizzazioni contrapposte;
 e) stipula contratti collettivi di lavoro;
 in base ai dati acquisiti in sede istruttoria, le organizzazioni sindacali  dei lavoratori maggiormente rappresentative sono risultate C.G.I.L.,   C.I.S.L.   e   U.I.L.,   alle   quali   vanno   assegnati rispettivamente  i  posti  di  componente in seno al Comitato come di seguito   specificato:  sei  posti  alla  C.G.I.L.;  tre  posti  alla C.I.S.L.; un posto alla U.I.L;
 l'associazione   sindacale   dei   dirigenti   di  azienda  piu' rappresentativa e' risultata la C.I.D.A. (Confederazione Italiana dei Dirigenti di Azienda);
 sulla  base  della ripartizione per settori economici del numero dei  posti di componenti del Comitato in rappresentanza dei datori di lavoro, due posti devono essere attribuiti al settore industria ed un posto al settore artigianato;
 nel  settore industria, l'associazione datoriale largamente piu' rappresentativa  e'  risultata l'Unione Industriale Pratese e ad essa vanno attribuiti i posti di componente in rappresentanza del settore;
 per  quel  che  concerne  il  settore  artigianale, in base alle risultanze  istruttorie  ed  alle valutazioni incrociate e comparate, formulate  sulla  base degli indicatori e dei criteri selettivi sopra enunciati, e' emerso che le associazioni maggiormente rappresentative sono la Confartigianato e la C.N.A - Artigianato Pratese;
 con  riferimento  al  predetto settore artigiano, il posto del rappresentante  dei  lavoratori  autonomi  in  seno  al Comitato deve essere   attribuito   all'organizzazione   piu'  rappresentativa  del settore,   e,  cioe',  alla  Confartigianato,  in  modo  che  risulti attribuita   alla  stessa  associazione  anche  la  presidenza  della speciale Commissione;
 conseguentemente   il   posto  di  componente  del  Comitato  in rappresentanza  dei  datori di lavoro artigiani deve essere assegnato alla C.N.A - Artigianato Pratese;
 i  posti  in  rappresentanza  dei  lavoratori  autonomi  della categoria   coltivatori  diretti,  mezzadri  e  coloni  e  di  quella esercenti  attivita'  commerciali  vanno attribuiti, rispettivamente, alla  Coldiretti - Prato e all'Unione Commercianti che sono risultate le associazioni piu' rappresentative per le predette categorie;
 e'  opportuno procedere contestualmente e con gli stessi criteri selettivi  della  maggiore  rappresentativita'  anche alla nomina dei quattro  componenti  di  ognuna  delle  tre  speciali Commissioni del Comitato  provinciale previste dall'art. 46, comma terzo, della legge n. 88/1989;
 ai  fini  della  nomina  dei  componenti delle predette speciali Commissioni,  le  associazioni piu' rappresentative sono risultate le seguenti,  alle  quali vanno attribuiti i posti di componenti come di seguito specificato:
 a) per la categoria coltivatori diretti, mezzadri e coloni:
 Coldiretti Prato - due posti;
 C.I.A. - un posto;
 Unione Pratese Agricoltori - un posto;
 b) per la categoria artigiani:
 Confartigianato - due posti;
 C.N.A - Artigianato Pratese - due posti;
 c) per la categoria esercenti attivita' commerciali:
 Unione commercianti - due posti;
 Confesercenti - due posti;
 sono   state   richieste   alle   associazioni   sindacali  piu' rappresentative   come   sopra   specificato   le   designazioni  dei rappresentanti in seno al Comitato ed alle Commissioni speciali;
 sono  pervenute  dalle  predette  associazioni  le  designazioni richieste;
 Decreta:
 
 Art. 1.
 E'  ricostituito il Comitato provinciale presso la sede provinciale I.N.P.S. di Prato.
 Esso ha la seguente composizione:
 A) Componenti di diritto:
 direttore pro-tempore della Direzione provinciale del lavoro di Prato;
 direttore  pro-tempore della Ragioneria provinciale dello Stato di Prato;
 dirigente  pro-tempore  della Sede provinciale dell'I.N.P.S. di Prato;
 B) Componenti in rappresentanza dei lavoratori dipendenti:
 Battiloni Paolo C.G.I.L.;
 Chiesi Giovanni C.G.I.L.;
 Lorenzini Mauro C.G.I.L.;
 Martino Adolfo C.G.I.L.;
 Targioni Giancarlo C.G.I.L.;
 Toccafondi Francesco C.G.I.L.;
 Petra' Franca C.I.S.L.;
 Scatizzi Fabrizio C.I.S.L.;
 Spiga Giancarlo C.I.S.L.;
 Bettocchi Bruno U.I.L.;
 C) Componente in rappresentanza dei dirigenti di azienda:
 Gazzolo Francesco C.I.D.A.;
 D) Componenti in rappresentanza dei datori di lavoro:
 Industria:
 Scarpellini Marco - Unione industriale Pratese;
 Giannoccaro Paola - Unione industriale Pratese;
 Artigianato:
 Bigagli Francesco - C.N.A.- Artigianato Pratese;
 E) Componenti in rappresentanza dei lavoratori autonomi:
 Coltivatori diretti, mezzadri e coloni:
 Landini Andrea - Coldiretti - Prato.
 Artigiani:
 Gualtieri Aldo - Confartigianato.
 Esercenti attivita' commerciali:
 Pieragnoli Federico - Unione Commercianti.
 |  |  |  | Art. 2. Sono  nominati  componenti  delle speciali Commissioni del Comitato provinciale,  previste  dall'art. 46, comma 3, della legge n. 88/1989 citata, i seguenti:
 A)  per  la  Commissione  della  categoria  Coltivatori  diretti, mezzadri e coloni:
 Fantini Maurizio - Coldiretti - Prato;
 Bessi Maurizio - COLDIRETTI - Prato;
 Baicchi Maria Donata - C.I.A.;
 Lazzereschi Antonella - Unione Pratese Agricoltori;
 B) per la Commissione della categoria Artigiani:
 Nenciarini Rossella - Confartigianato;
 Collina Claudio - Confartigianato;
 Fedi Patrizia - C.N.A. - Artigianato Pratese;
 Galeotti Piero - C.N.A. - Artigianato Pratese;
 C)   per  la  Commissione  della  categoria  Esercenti  attivita' commerciali:
 Buffoni Piergiovanni - Unione commercianti;
 Casini Ruggero - Unione commercianti;
 Bardelli Maura Natalina - Confesercenti;
 Denti Massimiliano - Confesercenti.
 Le  speciali  Commissioni previste ai precedenti punti A, B e C del presente   articolo  sono  presiedute  dai  componenti  del  Comitato nominati   in   rappresentanza  dei  lavoratori  autonomi  e,  cioe', rispettivamente,  dei  coltivatori  diretti, mezzadri e coloni, degli artigiani  e  degli  esercenti  attivita' commerciali, secondo quanto previsto dall'art. 46, terzo comma, della citata legge n. 88/1989.
 Fanno,  altresi',  parte  delle  predette  Commissioni  speciali  i componenti di diritto del Comitato provinciale.
 |  |  |  | Art. 3. Il Comitato e le speciali Commissioni di cui ai precedenti articoli 1 e 2 restano in carica 4 anni.
 |  |  |  | Art. 4. Il presente decreto - previa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della  Repubblica  italiana,  ai  sensi  dell'art. 31, comma 3, della legge   24 novembre   2000,  n.  340  -  sara'  trasmesso  alla  Sede provinciale  dell'I.N.P.S.  di  Prato  che  ne  curera' la successiva esecuzione.
 |  |  |  | Art. 5. Il  presente  decreto  entra  in vigore dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
 Prato, 17 luglio 2006
 Il direttore provinciale: Berloco
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