| IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
 Visto l'art. 15, commi 4-bis e 4-ter, della legge 19 marzo 1990, n. 55, e successive modificazioni;
 Visto l'art. 3 della legge 12 gennaio 1994, n. 30;
 Vista  l'ordinanza di applicazione della misura cautelare personale della  custodia  in  carcere, ai sensi dell'ex art. 285 c.p.p., per i reati  di  cui  agli  articoli 81  cpv., 61 n. 7, 317 e 56 del codice penale,  emessa  in  data  6 febbraio  2004,  dal  G.I.P.  presso  il tribunale  di  Palermo  nei  confronti del sig. Antonio Borzacchelli, deputato dell'Assemblea regionale siciliana;
 Vista  la  comunicazione  datata 11 febbraio 2004, n. 3/2A2/RIS del Commissariato dello Stato per la Regione siciliana;
 Considerato  che al provvedimento giudiziario di cui sopra consegue la  sospensione  di diritto dal 6 febbraio 2004 dalla carica elettiva ricoperta;
 Visto  il  proprio  decreto  datato  30 marzo 2004, con il quale e' stata dichiarata la sospensione dal predetto dalla carica;
 Vista  la  nota  del  Commissariato  dello  Stato  per  la  Regione siciliana del 4 agosto 2005 n. 4/2A2/RIS con la quale si comunica che il  Giudice  della  2°  Sez.  penale  del  tribunale  di Palermo, con provvedimento  emesso  in data 11 luglio 2005 ha revocato la custodia cautelare  in  carcere  nei  confronti del deputato regionale Antonio Borzacchelli per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva, a decorrere  dal  15 luglio  2005, disponendo al contempo il divieto di dimora dell'imputato nel territorio del comune di Palermo;
 Vista  la comunicazione datata 13 ottobre 2005 del Dipartimento per gli  affari regionali all'Assemblea regionale siciliana con la quale, su  conforme  parere  del  Ministero dell'interno, viene rimesso alla stessa   l'eventuale  reintegro  del  sig.  Borzacchelli,  alla  luce dell'ordinanza del tribunale penale di Palermo;
 Vista  la  successiva  diffida  e  messa  in mora nei confronti del Presidente del Consiglio dei Ministri, datata 28 ottobre 2005, con la quale  il  sig.  Borzacchelli richiede la riassunzione alla carica di deputato dell'ARS;
 Vista  altresi',  la  nota  del  17 novembre  2005 del Dipartimento affari   regionali   inviata   al  Dipartimento  affari  giuridici  e legislativi  della  Presidenza  del  Consiglio dei Ministri in ordine all'atto di diffida e messa in mora presentato dal sig. Borzacchelli;
 Vista  la comunicazione del DAGL del 24 novembre 2005, con allegata bozza di decreto di informazione all'Assemblea regionale siciliana ai fini dell'adozione di eventuali provvedimenti di competenza, anche in relazione  alla misura coercitiva disposta dal provvedimento della 2° Sezione penale del tribunale di Palermo di divieto di dimora del Sig. Antonio Borzacchelli nel territorio del comune di Palermo;
 Visto il ricorso al TAR Lazio, presentato dal sig. Borzacchelli con cui  si  richiede  l'annullamento  del  silenzio  formatosi sull'atto extragiudiziario;
 Vista infine la sentenza del TAR Lazio n. 2293/2006 che accoglie il ricorso  di  cui  sopra  dichiarando  illegittimo il silenzio serbato dall'Amministrazione  e  ordina a questa Presidenza del Consiglio dei Ministri  di  emanare  un provvedimento espresso in esito all'istanza presentata dal sig. Borzacchelli;
 Considerata   quindi   la  necessita'  di  provvedere  al  silenzio dell'amministrazione;
 Accertato  che nessuna amministrazione interessata ha comunicato al sig. Borzacchelli il complesso iter fin qui seguito;
 Ritenuto  di  dover  provvedere alla predisposizione del decreto di cessazione della sospensione;
 Accertata la sussistenza dei presupposti di legge;
 Sentiti  il  Ministro  per  gli  affari  regionali  ed  il Ministro dell'interno;
 Decreta:
 Il  provvedimento  di  sospensione  nei  confronti del sig. Antonio Borzacchelli   dalla  carica  di  deputato  dell'Assemblea  regionale siciliana  cessa  di  avere  efficacia  ai  sensi  del comma 4-quater dell'art.  15  della  legge  19 marzo  1990,  n.  55, a decorrere dal 15 luglio 2005, per i motivi di cui in premessa, salva ogni ulteriore determinazione  di  competenza  dell'Assemblea regionale siciliana al riguardo.
 Roma, 26 giugno 2006
 Il Presidente: Prodi
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