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| Gazzetta n. 155 del 6 luglio 2006 (vai al sommario) |  | CORTE DEI CONTI |  | DECRETO 23 giugno 2006 |  | Approvazione  del  conto  finanziario  della gestione della Corte dei conti relativo all'anno 2005. |  | 
 |  |  |  | IL PRESIDENTE Visto  il  testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni ed integrazioni;
 Visto l'art. 4, comma 2, della legge 14 gennaio 1994, n. 20;
 Visto  il  regolamento  concernente  la  disciplina  dell'autonomia finanziaria  della  Corte  dei conti deliberato dalle sezioni riunite nell'adunanza del 14 dicembre 2000;
 Visto  il  decreto  ministeriale 29 novembre 2002, emanato ai sensi del  decreto-legge  6 settembre  2002,  n.  194,  convertito in legge 31 ottobre 2002, n. 246;
 Visto  il bilancio della gestione finanziaria della Corte dei conti per  l'anno  2005,  approvato  con  proprio  decreto  n.  99  in data 31 dicembre  2004  e  pubblicato  nella  Gazzetta Ufficiale n. 14 del 19 gennaio 2005;
 Visti  lo  schema  del  conto finanziario per l'esercizio 2005 e la relazione illustrativa, predisposti a cura del Servizio del bilancio;
 Vista  la  relazione  del  Collegio  dei revisori dei conti in data 28 aprile  2006,  nella  quale  viene  espresso  parere favorevole in ordine  alla  concordanza dei risultati esposti nel conto finanziario con  le  scritture contabili, nonche' alla regolarita' della gestione finanziaria;
 Sentiti il consiglio di amministrazione nella riunione del 5 giugno 2006  ed  il  consiglio  di presidenza nell'adunanza del 21-22 giugno 2006, che hanno espresso parere favorevole;
 Vista  la nota del Segretario generale con la quale viene trasmesso lo  schema  del  conto  finanziario,  unitamente alle relazioni ed ai pareri acquisiti;
 Decreta:
 E'  approvato,  ai  sensi  dell'art.  28, comma 4, del sopra citato regolamento  di  autonomia, il conto finanziario della gestione della Corte dei conti per l'anno 2005.
 Il   presente  decreto,  unitamente  al  conto  finanziario,  sara' inviato,  a cura del Segretario generale, entro il 30 giugno 2006, ai Presidenti  della  Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, nonche'  al Ministero dell'economia e delle finanze e sara' trasmesso al  Ministero  della  giustizia  per  la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
 Roma, 23 giugno 2006
 Il Presidente: Staderini
 |  |  |  | Allegato Nota informativa 1. Premessa
 Il  conto  finanziario  dell'esercizio  2005 viene predisposto in base allo schema di bilancio approvato con D.P. n. 60 del 30 novembre 2001,  come gia' avvenuto per il bilancio di previsione relativo allo stesso esercizio.
 Il bilancio di previsione ed il corrispondente conto finanziario, delineano  tre  centri  di responsabilita' amministrativa coincidenti con altrettante U.P.B.:
 1. il  Segretariato  generale,  a cui sono assegnate le risorse finanziarie della U.P.B. 1 destinate al funzionamento degli organi di governo  dell'Istituto,  per  il  pagamento delle competenze fisse ed accessorie  al  personale  di  magistratura, per il funzionamento dei sistemi  informativi  automatizzati e per il Seminario permanente dei controlli;
 2. il Servizio affari generali, a cui sono assegnate le risorse finanziarie  della  U.P.B.  2  destinate  all'acquisizione  di beni e servizi,  per  il  funzionamento  degli  Uffici  centrali e regionali dell'Istituto;
 3. il  Servizio  per  la  gestione  delle risorse umane e della formazione,  a cui sono assegnate le risorse finanziarie destinate al pagamento   delle   competenze   fisse  ed  accessorie  al  personale amministrativo   ed  alle  spese  sostenute  per  la  formazione  del personale.
 Il  quadro  complessivo  dell'impiego delle risorse rileva che le spese destinate al personale sono assolutamente prevalenti rispetto a tutti  gli  altri  tipi  di  spesa,  superando  l'88%  delle  risorse disponibili.
 Gli  emolumenti  fissi  e continuativi al personale e le somme da versare   sia  a  titolo  di  imposte  che  per  gli  oneri  sociali, costituiscono  spese  obbligatorie,  cosi'  come obbligatorie sono le spese  da  sostenersi in applicazione di norme di legge, di contratti pluriennali  o di contratti con aziende erogatrici di beni e servizi, le  spese  per  canoni di locazioni, le spese di giustizia e le spese per  liti.  Tali  spese  hanno superato, nel 2005, la percentuale del 92%, mentre le spese non obbligatorie si sono attestate intorno al 7% e   quelle   per   investimenti  appena  all'1%  dell'importo  totale impegnato.
 Anche  nel  2005,  come  gia'  accaduto negli anni precedenti, lo stanziamento  per  il  funzionamento  della  Corte dei conti e' stato fissato  molto  al  di  sotto  del  fabbisogno  prospettato  in  sede previsionale  al  M.E.F.,  pari  a  circa  12 milioni di euro in meno rispetto  all'anno  precedente. Questa amministrazione si e' trovata, pertanto,  in una situazione di estrema criticita' nel predisporre il bilancio  di  previsione  per l'anno in questione. In data 3 febbraio 2005,  il  Presidente  dell'Istituto ha inviato una nota al M.E.F. in cui  venivano rappresentate le esigenze dell'amministrazione anche in relazione  alle  aumentate  competenze  che  la  Corte  e' chiamata a svolgere  in  virtu'  dell'evoluzione  della  normativa parlamentare. Nella stessa nota e' stata allegata una scheda tecnica nella quale si quantificava  un maggior fabbisogno per l'esercizio 2005 superiore ai 18 milioni di euro.
 Il  Ministro  ha  risposto  a  tale  richiesta,  predisponendo un decreto  d'integrazione  dei fondi per l'importo di Euro 12.500.000.= La nuova dotazione, pur migliorata, appariva ancora al di sotto delle aspettative;  tuttavia, questa integrazione e la differenza derivante dall'avanzo  di  amministrazione  dell'esercizio  precedente, se pure quantificata  in  misura  ridotta  rispetto alle previsioni iniziali, hanno  permesso  di  integrare  le  risorse  finanziarie  di  tutti i capitoli  che  risultavano  deficitarie.  Gli  incrementi  sono stati indirizzati,  in  maniera  prioritaria,  ai capitoli del personale di magistratura,   per   gli   adeguamenti  automatici  del  trattamento economico,  gia' stabiliti per il triennio 2003/2005; ai capitoli del personale  amministrativo,  tra  l'altro,  anche  per l'immissione in ruolo di n. 64 dipendenti provenienti da altre Amministrazioni; e, in generale,  ai capitoli relativi all'informatica e all'acquisizione di beni e servizi.
 A  partire  dal  mese  di  giugno,  pero',  alcuni  decreti-legge venivano  varati  dal Governo, decreto-legge 17 giugno 2005, n. 106 - decreto-legge  30 settembre  2005,  n. 203 - decreto-legge 17 ottobre 2005,  n. 211: il primo prevedeva tagli consistenti agli stanziamenti dei  bilanci  di  tutte  le  amministrazioni  dello Stato; il secondo destinava  un modesto aumento a quelle amministrazioni elencate nella tabella C,  allegata  alla  legge  finanziaria  2005, di cui la Corte faceva  parte, e contemporaneamente prevedeva una diminuzione del 10% da  effettuare  sulle disponibilita' dei capitoli destinati a consumi intermedi.  In  sede  di  conversione in legge sono stati approvati i tagli agli stanziamenti dei bilanci di tutte le amministrazioni dello Stato  e  le  riduzioni  del  10%  delle spese per consumi intermedi, disposizione  che  nel  frattempo era stata nuovamente riproposta nel terzo   decreto-legge   citato,   ed,   invece,  e'  stato  annullato l'articolo che  riguardava  l'aumento  dei  fondi  disponibili per le amministrazioni elencate in tabella C.
 Al  termine di questi eventi altalenanti e' stato quindi disposto un  secondo  assestamento  di  bilancio,  che  ha  tenuto conto delle disposizioni  normative  suddette, mediante il quale si e' provveduto alla definizione delle riduzioni da operare sui capitoli di spesa del bilancio  della  Corte  dei  conti.  Tale  operazione,  purtroppo, ha comportato  l'adozione  di  tagli  anche ad alcuni capitoli che erano stati incrementati con il primo assestamento.
 La  diminuzione  delle risorse disponibili ha avuto ripercussioni sia    sulle    competenze    accessorie   liquidate   al   personale amministrativo,  sia  sulle  spese destinate al funzionamento ed alla formazione,  gia' drasticamente ridotte durante il 2004, ed infine ha inciso pesantemente sugli stanziamenti destinati all'informatica che, durante l'esercizio 2005, sono stati piu' che dimezzati rispetto alle previsioni  iniziali;  previsioni  che, rispetto all'anno precedente, erano gia' state ridotte di circa il 25%, per cui la riduzione totale a  carico degli investimenti e' stata di oltre il 75%. Il segnale che emerge e' oltremodo allarmante in questi anni in cui il Governo si e' fatto  promotore  di  un  forte  sviluppo  tecnologico  sia nel campo dell'informazione   che   della   comunicazione   per   una  generale modernizzazione  della  pubblica amministrazione. Per quanto riguarda lo sviluppo dei sistemi informativi si sono intraprese, solamente, le iniziative  per  cui  sussistevano  vincoli  di  bilancio ed e' stato assicurato il funzionamento dell'apparato esistente.
 In  relazione all'avanzo di amministrazione, va segnalato che nel 2005  si  fissa appena a 1.463.902.= euro, un importo che rappresenta un  minimo storico e che si attesta soltanto allo 0,61% delle entrate accertate.  La  percentuale  rimane  pressocche'  invariata,  solo lo 0,64%,   se   la  somma  dell'avanzo  viene  messa  in  relazione  al finanziamento  proveniente  dal bilancio dello Stato. Si fa presente, inoltre,   che   il  suddetto  «avanzo  tecnico  di  amministrazione» riuscira'  soltanto  in  minima  parte  ad assicurare la copertura di oneri  per  debiti  pregressi,  per  i  quali e' stata inviata al MEF apposita richiesta di integrazione dei fondi con nota prot. n. 60/124 del   10 gennaio   2006.   Per   il   futuro,   quindi,  l'avanzo  di amministrazione  non  potra'  piu'  costituire una rilevante fonte di finanziamento per i successivi esercizi.
 Va ricordato, inoltre, che i Responsabili amministrativi di tutti i  centri  di  spesa  hanno  operato  in  osservanza  delle direttive impartite  dal  Segretario  generale con circolare n. 1 del 5 gennaio 2005  e  con  le  successive  note  n. 1142 del 7 luglio; n. 1798 del 29 settembre  e n. 2000 del 28 ottobre 2005, con l'obiettivo primario di  contenere  le  spese, per quanto possibile, data la situazione di criticita'  e  precarieta'  che  i  provvedimenti  varati dal Governo determinavano   di   volta   in   volta  nella  gestione  finanziaria dell'Istituto.
 
 ---->  Vedere allegato da pag. 25 a pag. 54   <----
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