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| Gazzetta n. 150 del 30 giugno 2006 (vai al sommario) |  | MINISTERO DELLA SALUTE |  | DECRETO 21 marzo 2006 |  | Disciplina  concernente  le  deroghe alle caratteristiche di qualita' delle  acque  destinate al consumo umano, che possono essere disposte dalla regione Toscana. |  | 
 |  |  |  | IL MINISTRO DELLA SALUTE di concerto con
 IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
 
 Visto  l'art.  13  del  decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, relativo  alla  qualita'  delle  acque  destinate  al  consumo umano, pubblicato  nel  supplemento  ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 52 del 3 marzo 2001;
 Viste le motivate richieste della regione Toscana;
 Visto  che l'art. 13 del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 consente  alle  regioni  o provincia autonoma di stabilire deroghe ai valori  di  parametro  fissati nell'allegato I, parte B, o fissati ai sensi  dell'art.  11,  comma 1,  lettera b),  entro  i valori massimi ammissibili,  purche' nessuna deroga presenti potenziale pericolo per la  salute  umana  e  nei  casi  in cui l'approvvigionamento di acque destinate  al consumo umano conformi ai valori di parametro non possa essere assicurato con nessun altro mezzo congruo;
 Premesso  che  tali  misure  devono  essere  applicate  in una area geografica ben delimitata e per un periodo di tempo definito;
 Sentito  il  Consiglio  superiore  di sanita' che si e' espresso in data 13 dicembre 2005;
 Considerato  che,  ai  sensi del comma 11 del succitato art. 13, la popolazione  interessata  deve essere tempestivamente e adeguatamente informata  circa  le  deroghe  applicate  e  delle  condizioni che le disciplinano e che, ove occorra, la regione o provincia autonoma deve provvedere   a   formare   raccomandazioni   a  gruppi  specifici  di popolazione  per  i  quali  la  deroga  possa  costituire  un rischio particolare;
 Considerato  che  la  valutazione di non potenziale pericolo per la salute  umana  viene  effettuata  comprendendo  anche la quantita' di parametro  eventualmente  assunta  con gli alimenti, sia preparati in ambito  domestico  sia  in  industrie alimentari che distribuiscono i loro  prodotti  esclusivamente  nell'ambito geografico ricompreso dal provvedimento di deroga;
 Decreta:
 Art. 1.
 1.  Per il parametro boro la regione Toscana puo' stabilire fino al 30 giugno 2006 il rinnovo della deroga al valore di parametro fissato nell'allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31,  non  superiore  al  valore  massimo  ammissibile (VMA) di 3 mg/l estendendola   ai  comuni  di  Orbetello,  Isola  del  Giglio,  Monte Argentario, Monterotondo M.mo, Rapolano Terme, Montevarchi e Bucine.
 2.  Per  il  comune  di  Piombino,  frazione  di Riotorto il valore massimo  ammissibile (VMA) del parametro boro puo' essere innalzato a 3,8 mg/l. Detto VMA puo' essere concesso fino al 30 giugno 2006.
 3. Per il parametro arsenico la regione Toscana puo' stabilire fino al  30 giugno  2006  il  rinnovo  della deroga al valore di parametro fissato  nell'allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001,  n. 31, non superiore al valore massimo ammissibile (VMA) di 50 \mu g/l estendendola ai comuni di Altopascio e Fucecchio.
 4.  Per il parametro clorito la regione Toscana puo' stabilire fino al  30 giugno  2006  il  rinnovo  della deroga al valore di parametro fissato  nell'allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001,  n.  31,  non  superiore al valore massimo ammissibile (VMA) di 1,3 mg/l  estendendola  ai  comuni  di Certaldo, Vinci, Lamporecchio, Pescia, Chianciano Terme, Chiusi e Bagno a Ripoli.
 5.  Per il parametro trialometani la regione Toscana puo' stabilire fino al 30 giugno 2006 il rinnovo della deroga al valore di parametro fissato  nell'allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001,  n.  31,  non  superiore al valore massimo ammissibile (VMA) di 80\mu  g/l estendendola ai comuni di Buggiano, Pieve a Nievole, Buti, Calci,  Casciana  Terme,  Lari, Chianni, Crespina, Fauglia Capannoli, Peccioli,  Terricciola,  San  Gimignano,  Certaldo,  Gambassi  Terme, Montespertoli,   Empoli,   Fucecchio,   Arezzo,  Monterchi,  Cortona, Marciano della Chiana e Foiano della Chiana.
 6.   L'eventuale   rinnovo   e'  vincolato  alla  presentazione  di documentazione  dettagliata  dello  stato di avanzamento delle misure correttive   e   relativi   interventi  sul  territorio  compreso  il calendario  dei  lavori,  la  stima  dei costi, la relativa copertura finanziaria, le metodiche e le tecnologie adottate.
 7.  Sono  escluse  dai  provvedimenti  di  deroga  e  sono comunque obbligate  al  rispetto  dei  limiti  previsti  dalla  normativa,  le industrie  alimentari  ad eccezione di quelle di tipo artigianale con distribuzione   del  prodotto  in  ambito  locale.  Si  rimanda  alle autorita'  competenti  la  valutazione  di  ulteriori  esclusioni e/o limitazioni temporali.
 8.   La   regione  deve  provvedere  ad  informare  la  popolazione interessata  in attuazione del disposto di cui al decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, art. 13, comma 11, relativamente alla elevata concentrazione   dei  suddetti  elementi  con  specifico  riferimento all'uso  razionale  di  eventuali prodotti integratori. Deve, inoltre intensificare   i   controlli  sui  parametri  in  deroga  fino  alla risoluzione del problema.
 |  |  |  | Art. 2. 1.  Fermo  restano il valore massimo ammissibile di cui all'art. 1, nell'esercizio  dei  poteri  di deroga di cui all'art. 13 del decreto legislativo  2 febbraio  2001, n. 31, l'autorita' regionale e' tenuta in relazione alle specifiche situazioni locali, ad adottare il valore che assicuri 1'erogazione di acqua della migliore qualita' possibile.
 2.  Tutti  i  valori  massimi ammissibili possono essere oggetto di immediata   revisione   a   fronte   di  evidenze  scientifiche  piu' conservative.
 |  |  |  | Art. 3. 1.  L'esercizio  delle deroghe, comunque limitate nell'ambito delle prescrizioni  degli  articoli 1  e  2,  e' subordinato all'osservanza delle  disposizioni  di  cui  all'art.  13  del  decreto  legislativo 2 febbraio 2001, n. 31.
 2.  La  regione  Toscana  entro il 31 marzo 2006 deve presentare ai Ministeri  della salute e dell'ambiente e della tutela del territorio una  relazione  dettagliata  sulla situazione relativa all'attuazione dei  piani  di  risanamento previsti, comprensiva dei risultati degli interventi   effettuati   nell'anno   precedente,   un  programma  di esecuzione  dei  lavori  che  ne  evidenzi  lo  stato di avanzamento, corredata dei costi e della copertura finanziaria.
 |  |  |  | Art. 4. 1.  Il  provvedimento  di  deroga ed i relativi piani di intervento sono  trasmessi  nel  rispetto delle modalita' previste dall'art. 13, comma 8, del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31.
 Il   presente   decreto   entra  in  vigore  il  giorno  della  sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
 Roma, 21 marzo 2006
 Il Ministro della salute
 Storace
 Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio
 Matteoli
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