Gazzetta n. 146 del 26 giugno 2006 (vai al sommario) |
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI |
DECRETO 31 maggio 2006 |
Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell'ambito territoriale «Centro storico di Aliano e aree calanchive limitrofe», ricadente nel comune di Aliano in provincia di Matera. |
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IL DIRETTORE GENERALE per i beni architettonici e paesaggistici
Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368, recante «Istituzione del Ministero per i beni e le attivita' culturali a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 250 del 26 ottobre 1998; Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante «Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137» pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2004 ed in particolare gli articoli 141, 157 comma 2 e 183, comma 1; Visto l'art. 8, comma 2, lettera o), del decreto del Presidente della Repubblica 10 giugno 2004, n. 173 «Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attivita' culturali»; Visto il decreto del Ministro per i beni e le attivita' culturali 24 settembre 2004 recante «Articolazione della struttura centrale e periferica dei dipartimenti e delle direzioni generali del Ministero per i beni e le attivita' culturali» pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 271 del 18 novembre 2004 ed in particolare l'allegato 3; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 luglio 2005 di nomina del direttore generale per i beni architettonici e paesaggistici; Considerato che la Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio della Basilicata, con nota n. 2736 del 19 febbraio 2004, indirizzata all'allora Ufficio centrale per i beni ambientali e paesaggistici, al comune di Aliano (Matera), all'amministrazione provinciale di Matera, per conoscenza alla Soprintendenza archeologica della Basilicata, alla Soprintendenza regionale per i beni e le attivita' culturali della Basilicata e alla propria sede distaccata di Matera, ha inoltrato la richiesta di «riconoscimento di notevole interesse pubblico» del centro storico e delle aree calanchive limitrofe del comune di Aliano in provincia di Matera. Tale zona ricadente nel foglio 19 del N.C.E.U. (Nuovo catasto edilizio urbano) del comune di Aliano e' cosi' delimitata: «Nord - Tratto A-B». Confine tra il foglio 19 e i fogli catastali 17 e 20 seguendo il limite esterno dell'acqua la Cersa, deviando a destra lungo la rientranza della strada esternamente e non interessando le particelle 876 e 886, sino ad incontrare e proseguire lungo il perimetro esterno delle particelle 886 (solo la parte posta a confine con il foglio 20), 875, 874, breve tratto del prolungamento interno andando verso la particella 872 (esclusa dalla perimetrazione) di piazza San Luigi Gonzaga, collegandosi poi con le particelle 61, 60, 56, 994, 961, 13, 973, continuando esternamente alle particelle 10 e 9 seguendo il margine esterno dell'andamento del fosso indicato nella planimetria catastale, proseguendo ancora lungo il margine esterno delle particelle 8, 4 e 1; «Ovest - Tratto B-C» Confine con il foglio 18 attraversando un breve tratto di via Mercato congiungendosi con il confine esterno delle particelle 976 e 11, si prosegue lungo la via Mercato prima e S. Luigi dopo, sino ad incontrare le particelle n. 687, 362 e 363 proseguendo lungo l'andamento della strada comunale «le serre» sino al limite del foglio n. 28, costeggiando il confine esterno della particella 365 prima ed il «fosso del lago» poi, sino ad incrociare il limite con il foglio 29 e la strada comunale del lago; «Sud - Tratto C-D» Dal punto C, incrocio tra i fogli 28 e 29, segue la strada comunale del lago sino ad incrociare la strada provinciale «Aliano-Alianello», risalendo lungo la stessa strada e svoltando verso destra in corrispondenza del prolungamento di via «cisterna», sino ad incontrare la particella 641; «Est - Tratto D-A» Proseguendo lungo il perimetro esterno delle particelle catastali n. 641, breve tratto di via Cisterna, 633, 631, 630, 549, 526, 525, 524, 552, 164, 163, 162, 161, 160, sino ad incrociare «l'Acqua La Cersa» e, proseguendo lungo il confine esterno della stessa, si giunge a chiudere con il punto «A» di partenza; Considerato che la sopraccitata nota e' stata inviata anche alla regione Basilicata - Assessorato all'urbanistica; Considerato che la Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio della Basilicata, con nota n. 6661 del 5 maggio 2004, ha comunicato all'allora Direzione generale per i beni architettonici ed il paesaggio, l'avvenuta affissione della proposta di vincolo all'albo pretorio del comune di Aliano in data 24 febbraio 2004 e l'avvenuta pubblicazione dell'avviso al pubblico della proposta di vincolo, sui quotidiani a tiratura nazionale e locale «La Stampa», «Il Tempo» e «La Gazzetta del Mezzogiorno-Basilicata» in data 27 aprile 2004; Considerato che con nota n. ST/701/18548 del 26 maggio 2004 l'allora Direzione generale per i beni architettonici ed il paesaggio ha richiesto alla suddetta Soprintendenza una integrazione della documentazione grafica e fotografica gia' trasmessa, nonche' l'inoltro delle eventuali osservazioni pervenute; Considerato che la medesima Soprintendenza, con nota n. 532 del 15 luglio 2004, ha inoltrato alla citata Direzione generale tutta la documentazione necessaria ai fini del riconoscimento di notevole interesse pubblico del territorio di cui trattasi comunicando inoltre che avverso la proposta di vincolo non erano pervenute osservazioni; Considerato che l'area come sopra delimitata, fa parte di un ambito territoriale di notevole importanza paesaggistica, interessato anche da rilevanti testimonianze storiche e culturali. L'area risulta caratterizzata dal naturale e straordinario paesaggio dei calanchi in cui e' inserito il borgo di Aliano. Si hanno notizie di un primo nucleo del paese di Aliano subito dopo l'anno Mille, precisamente in due bolle rispettivamente del 1060 e del 1123. In un'altra bolla del 1183 si legge che il paese dipendeva dal vescovo di Tricarico; Il centro abitato di Aliano, adagiato al di sopra di un rilievo calanchifero che precipita in profondi burroni, ad un'altezza media di 536 m (s.l.m.) presenta un impianto urbanistico allungata da Nord-Ovest a Sud-Est con la parte meridionale avente forma di isola poligonale. Quest'ultima, che accoglie la parte piu' antica dell'abitato, dove sorgono la casa di Carlo Levi e i resti della parrocchiale cinquecentesca di S. Maria degli Angeli, crollata per frana attorno al 1925, e' collegata al tessuto edilizio piu' tardo, che accoglie i resti del castello, dall'attuale stretto crinale. che separa le testate di due profonde incisioni vallive, i fossi «Lago» e «del Bersagliere» ad occidente, il fosso «Guardatore» ad oriente; Cosi' lo scrittore Carlo Levi, confinato in Aliano nel periodo 1935-36, descriveva tale localita', allora denominata Gagliano, nel suo libro «Cristo si e' fermato ad Eboli»: «(...) non si vedeva tutto Gagliano, che sta nascosto come un lungo serpente acquattato fra le pietre, ma i tetti rossi-gialli della parte alta apparivano fra le fronde grigie degli ulivi mosse dal vento fuori dalla consueta immobilita' come cose vive e dietro a questo primo piano colorato, le grandi distese desolate delle argille sembravano ondulare nell'aria calda, come sospese nel cielo e sopra il loro monotono biancore passava l'ombra mutevole delle nubi estive.»; Di particolare pregio e' il quadro paesaggistico, determinato dalle unita' architettoniche di antica origine, composte essenzialmente da un connettivo di edifici a due piani nel quale emergono i rari palazzi padronali di epoca sette-ottocentesca, incastonato sugli alti crinali dell'altopiano calanchifero, delimitato da profondi burroni entro i quali, sul versante orientale, si aprono grotte artificiali, determinando una singolarita' paesaggistica di notevole rilievo, offrendo nel contempo numerosi punti di vista e di belvedere accessibili al pubblico dalla strada provinciale Aliano-Alianello; Considerato che, con relazione tecnico-scientifica prot. n. Int. BAP/S02/34.07.13/5685 del 22 novembre 2005, la Direzione generale per i beni architettonici e paesaggistici, esaminati gli atti e la documentazione grafica e fotografica, «(...) tenuto conto che la Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio della Basilicata ha perimetrato l'area specificando che l'altopiano calanchifero, delimitato da strapiombi naturali sulla cui dorsale si sviluppa, seguendo il livello morfologico del suolo, il centro abitato di Aliano, adagiato essenzialmente su due nuclei collegati da stretto crinale delimitato da profonde gole o incisioni vallive, dominato dalla mole del castello e della chiesa parrocchiale attorno a cui si articola la fitta trama del tessuto edilizio di antica origine, costituisce un quadro naturale di suggestiva bellezza, con spiccato valore estetico e tradizionale avente interesse pubblico; (...) che l'area in argomento e' perfettamente visibile e godibile da numerosi tratti di strade pubbliche che attraversano l'abitato di Aliano, dalle quali si gode altresi' un ampio ed esteso panorama dei rilievi calanchiferi, sino ad abbracciare con lo sguardo la sottostante piana entro la quale scorrono i fiumi Agri e Sauro ed a valle si sviluppa la dorsale appenninica verso i soprastanti rilievi montuosi, ricoperti da manto boschivo (...)» ha ritenuto di «(...) poter condividere l'esigenza di apposizione di vincolo, cosi' come richiesto e perimetrato dalla suddetta Soprintendenza, in quanto e' soprattutto attraverso tale strumento di tutela, posto a salvaguardia delle caratteristiche ambientali da esso dichiarate, che e' possibile conservare l'ambito territoriale "Centro storico di Aliano e aree calanchive limitrofe", fusione tra natura, architettura e storia, costituente un bene paesistico del quale vanno preservate e tutelate le caratteristiche, le prospettive e le vedute d'insieme. A tal fine dovra' essere opportunamente valutata la compatibilita' con gli obiettivi posti dal vincolo di ogni modifica successiva allo stato dei luoghi che lo stesso vincolo intende tutelare»; Considerato che il vincolo comporta in particolare l'obbligo da parte del proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell'immobile ricadente nella localita' vincolata di presentare alla regione o all'ente dalla stessa subdelegato la richiesta di autorizzazione ai sensi degli articoli 146, 147 e 159 del predetto decreto legislativo n. 42/2004 per qualsiasi intervento che modifichi lo stato dei luoghi, secondo la procedura prevista rispettivamente dalle citate disposizioni; Decreta: L'ambito territoriale «Centro storico di Aliano ed aree calanchive limitrofe» sito nel comune di Aliano in provincia di Matera, nei limiti sopradescritti e indicati nell'allegata planimetria in scala 1/1.000, depositata presso i competenti uffici comunali, che costituisce parte integrante del presente decreto, e' dichiarato di notevole interesse pubblico ai sensi dell'art. 136 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ed e' quindi sottoposto ai vincoli e alle prescrizioni contenute nella parte terza del medesimo decreto legislativo. La Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio della Basilicata provvedera' a che copia della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto venga affissa ai sensi e per gli effetti dell'art. 140, comma 4 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e dell'art. 12 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, all'albo del comune di Aliano e che copia della Gazzetta Ufficiale stessa, con relativa planimetria da allegare, venga depositata presso i competenti uffici del suddetto comune. Avverso il presente atto e' ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti al tribunale amministrativo regionale competente per territorio o, a scelta dell'interessato, avanti al tribunale amministrativo regionale del Lazio secondo le modalita' di cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034, cosi' come modificata dalla legge 21 luglio 2000, n. 205, ovvero e' ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente atto.
Roma, 31 maggio 2006
Il direttore generale: Cecchi |
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