| Al Presidente della Regione Abruzzo Al Presidente della Regione Basilicata
 Al Presidente della Regione Calabria
 Al Presidente della Regione Campania
 Al Presidente della Regione Emilia-Romagna
 Al Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia
 Al Presidente della Regione Lazio
 Al Presidente della Regione Liguria
 Al Presidente della Regione Lombardia
 Al Presidente della Regione Marche
 Al Presidente della Regione Molise
 Al Presidente della Regione Piemonte
 Al Presidente della Regione Puglia
 Al Presidente della Regione Sardegna
 Al Presidente della Regione Sicilia
 Al Presidente della Regione Toscana
 Al Presidente della Regione Umbria
 Al Presidente della Regione Valle d'Aosta
 Al Presidente della Regione Veneto
 Al Presidente della Provincia autonoma di Bolzano
 Al Presidente della Provincia autonoma di Trento
 e per conoscenza
 All'on.   Linda  Lanzillotta,  Ministro  per  gli
 affari regionali e autonomie locali
 
 Indirizzi operativi per fronteggiare il rischio incendi boschivi
 per la stagione estiva 2006
 
 La   storia  recente  del  fenomeno  degli  incendi  boschivi  ha registrato,   nel   periodo   1990-2005,  oltre  155.000  eventi  sul territorio nazionale.
 Il  fenomeno  ha  assunto  caratteristiche  di  continuita' nello spazio e nel tempo, richiedendo sempre maggior impegno da parte delle istituzioni  pubbliche  che  sono  chiamate  ad assicurare la massima attenzione al problema.
 Alcuni    fattori    socio-economici   continuano   ad   incidere negativamente e non sono compensati dalla crescita della sensibilita' ecologica  della  collettivita'  e  dal maggior impegno dello Stato e delle regioni.
 Tenuto conto che le condizioni meteorologiche per i prossimi mesi estivi  sono  destinate  a  favorire  l'intensificarsi  del fenomeno, principalmente nel sud Italia e nelle isole, ritengo doveroso fornire essenziali  «indirizzi  operativi»,  che  vengono  emanati  ai  sensi dell'art.  5,  comma 2)  della  legge  9 novembre  2001,  n. 401, nel contesto   delle   rilevanti   competenze   attribuite   dalla  legge 21 novembre  2000,  n.  353,  affinche'  vengano  adottate  tutte  le iniziative ed attivita' necessarie a prevenire e fronteggiare in modo risolutivo ogni situazione di emergenza.
 In  tale  ottica  si  colloca  l'attivita'  di  previsione  delle condizioni  di  pericolosita'  degli  incendi  boschivi, promossa dal dipartimento  della  protezione  civile attraverso la rete dei centri funzionali  di  cui  alla  direttiva emanata il 27 febbraio 2004, che consente  di  attivare,  da  parte  delle  sale  operative  unificate permanenti,  la  fase  di  attenzione in tempi utili per una proficua azione di contrasto degli eventi e dei potenziali fattori d'innesco.
 Anche  se  di  fronte  ad  una  diversita'  di  situazioni  e  di possibilita'  applicative  dei piani antincendio, peraltro richiamata nella  relazione della corte dei conti «sezione centrale di controllo sulla  gestione  delle  amministrazioni dello Stato» n. 570/05/CG del 25 ottobre  2005,  ritengo  che  l'impegnativo  lavoro  svolto  dalle regioni dall'emanazione della legge n. 353/2000, consente di giungere nelle  migliori  condizioni  di  capacita' organizzativa ed operativa all'appuntamento   dell'apertura   della  campagna  estiva,  che  per quest'anno, ai sensi del comma 1, art. 1, della legge n. 152/2005, e' fissata  al  12 giugno  prossimo  e,  fatta  salva la possibilita' di proroga  determinata dall'evoluzione delle condizioni meteoclimatiche e  dalla  persistenza  delle  condizioni  di  rischio,  terminera' il 30 settembre 2006.
 In   vista  della  campagna  estiva,  quindi,  ritengo  di  dover rivolgere  un  particolare  invito  alle  SS.LL. perche' sia assunta, nell'ambito  delle  rispettive  competenze, ogni ulteriore iniziativa utile  alla riduzione del rischio di incendi boschivi e contenere per quanto   possibile   i  danni  da  essi  causati,  nell'ottica  della salvaguardia delle persone e dei beni.
 Pertanto,  si rappresentano di seguito alcuni indirizzi operativi rivolti  ad un miglioramento dei risultati, pur buoni, che sono stati conseguiti in passato e che sono finalizzati a:
 provvedere  prontamente  ad  attivare  i  piani  di previsione, prevenzione  e  lotta  attiva  coerenti con le linee guida emanate in materia  dal  Governo  e,  comunque, ad adottare tutte le misure e le azioni  necessarie  in assenza di tali piani e anche ad anticipazione degli stessi;
 attivare   in   tempi   rapidi   le  sale  operative  unificate permanenti,  in  considerazione del ruolo decisivo che esse rivestono per  un  efficace coordinamento tra i diversi soggetti che concorrono alla lotta agli incendi boschivi;
 definire  con  il  Corpo  Forestale  dello Stato e con il Corpo Nazionale  dei  Vigili del Fuoco specifiche intese ed accordi su base locale,  nell'ambito  dei  quali non andra' trascurata la presenza di componenti significative ed in alcuni casi preponderanti quali operai forestali e volontari;
 potenziare  i  sistemi  antincendio  regionali  e  locali anche nell'evidente    presupposto    che   qualsiasi   azione   incentrata sull'utilizzo   dei  mezzi  aerei  puo'  risultare  efficace  solo  a condizione  di essere affiancata ed integrata dall'impiego coordinato di  unita'  e  mezzi  in  grado  di assicurare la necessaria opera di contenimento e di contrasto a terra;
 provvedere  ad  informare tempestivamente il Dipartimento della protezione  civile della situazione degli incendi in atto, unica vera modalita'  per  permettere  l'intervento  piu'  efficace della flotta aerea dello Stato;
 assicurare  la pronta attuazione delle «procedure operative per la  richiesta di concorso della flotta aerea dello Stato in occasione di  incendi  boschivi»,  ponendo particolare attenzione al sistema di allertamento  dei  mezzi  aerei  coordinati  dal  Dipartimento  della protezione   civile,   al  fine  di  assicurare  la  prontezza  e  la proficuita'  degli  interventi  senza ritardo alcuno e di far si' che l'impiego  delle diverse tipologie di mezzi aerei disponibili risulti coerente  con  le caratteristiche degli incendi e dei territori dagli stessi interessati;
 adottare  tutte  le misure necessarie ad assicurare, per quanto possibile,  la  sicurezza  dell'attivita'  di volo della flotta aerea antincendio,  perche' impianti, costruzioni, piantagioni ed opere che possono  costituire  pericolo per il volo ed intralcio alle attivita' di  spegnimento  degli  incendi  boschivi in atto, siano provvisti di segnalazione sia a terra che aeree;
 provvedere  al  continuo  aggiornamento  delle  limitazioni dei punti  di  approvvigionamento idrico, con particolare attenzione alla presenza anche temporanea di ostacoli al volo ed al carico d'acqua;
 avviare nei confronti dei cittadini, e soprattutto dei giovani, un  sistema  di  comunicazione diretto a diffondere, nelle forme piu' opportune,  la  cultura  della  protezione  civile  ed in particolare l'informazione  relativa  agli  incendi  boschivi  e alle conseguenze sociali e ambientali che ne derivano.
 Comunico,  inoltre, che le varianti alla direttiva concernente il concorso  della  flotta aerea dello Stato in caso di incendi boschivi per  l'anno  2006 non comportano sostanziali modifiche alle procedure operative consolidate negli ultimi anni.
 Confido  vivamente  che tutte le diverse componenti istituzionali chiamate  ad  operare  nel  settore  concorrano,  anche  se a diverso titolo,  alla piu' efficace azione di prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi ma con assoluta unitarieta' di intenti.
 Il Dipartimento della protezione civile assicurera', come sempre, il  coordinamento delle azioni di competenza dello Stato e garantira' ogni  assistenza  e  collaborazione  per  il  miglior  successo della campagna A.I.B. 2006.
 Roma, 9 giugno 2006
 Il Presidente: Prodi
 |