| IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Visto  il  decreto-legge  22 ottobre 1992, n. 415, convertito nella legge  19 dicembre  1992,  n.  488,  concernente modifiche alla legge 1° marzo  1986,  n. 64, che disciplina l'intervento straordinario nel Mezzogiorno;
 Visto  il  decreto legislativo 3 aprile 1993, n. 96, concernente la cessazione   dell'intervento  straordinario  nel  Mezzogiorno  ed  in particolare   l'art.   19,  comma 5,  che  istituisce  un  Fondo  cui affluiscono  le disponibilita' di bilancio per il finanziamento delle iniziative nelle aree depresse del Paese;
 Visto  il  decreto-legge  8 febbraio  1995, n. 32, convertito nella legge   7 aprile   1995,   n.   104,   recante   norme   per  l'avvio dell'intervento   ordinario   nelle   aree  depresse  del  territorio nazionale;
 Visti  il  decreto-legge  23 febbraio 1995, n. 41, convertito nella legge  22 marzo 1995, n. 85, il decreto-legge 23 giugno 1995, n. 244, convertito  nella  legge  8 agosto  1995,  n.  341,  il decreto-legge 23 ottobre  1996, n. 548, convertito nella legge 20 dicembre 1996, n. 641, il decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito nella legge 23 maggio  1997, n. 135 e la legge 30 giugno 1998, n. 208, provvedimenti tutti  intesi  a  finanziare la realizzazione di iniziative dirette a favorire  lo  sviluppo  sociale  ed economico delle aree depresse del Paese;
 Viste inoltre le leggi 23 dicembre 1998, n. 449 (finanziaria 1999), 23 dicembre 1999, n. 488 (finanziaria 2000), 23 dicembre 2000, n. 388 (finanziaria 2001) e 28 dicembre 2001, n. 448 (finanziaria 2002), che recano  fra  l'altro  autorizzazioni  di spesa volte ad assicurare il rifinanziamento  della predetta legge n. 208/1998 per la prosecuzione degli interventi nelle aree depresse;
 Visto,  in  particolare,  l'art.  73 della citata legge finanziaria 2002 che stabilisce criteri e modalita' di assegnazione delle risorse aggiuntive  disponibili  per interventi nelle aree depresse, a titolo di  rifinanziamento  della  legge  n. 208/1998, volti a promuovere lo sviluppo economico e la coesione e a superare gli squilibri economici e sociali presenti nel Paese. Tali criteri privilegiano gli obiettivi dell'avanzamento  progettuale,  della  coerenza  programmatica  - con particolare riferimento ai principi comunitari - e della premialita';
 Visti  gli  articoli  60  e 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge  finanziaria  2003),  con i quali vengono istituiti, presso il Ministero   dell'economia  e  delle  finanze  e  il  Ministero  delle attivita'   produttive,   i   Fondi   per   le  aree  sottoutilizzate (coincidenti  con  l'ambito  territoriale  delle aree depresse di cui alla  legge  n.  208/1998  e  al citato Fondo istituito dall'art. 19, comma 5, del decreto legislativo n. 96/1993) nei quali si concentra e si   da'   unita'   programmatica  e  finanziaria  all'insieme  degli interventi  aggiuntivi  a  finanziamento nazionale che, in attuazione dell'art.  119,  comma 5, della Carta Costituzionale, sono rivolti al riequilibrio  economico  e  sociale  fra  aree  del  Paese,  e  viene stabilita  la possibilita' che questo Comitato, presieduto in maniera non   delegabile  dal  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri,  in relazione allo stato di attuazione degli interventi finanziati o alle esigenze   espresse  dal  mercato  in  merito  alle  singole  misure, trasferisca  risorse  dall'uno  all'altro  Fondo,  con  i conseguenti effetti di bilancio;
 Visto  in  particolare  il  comma 3, lettera a), del citato art. 61 della  legge  n.  289/2002, il quale dispone che il Fondo per le aree sottoutilizzate  istituito  presso il Ministero dell'economia e delle finanze  sia  utilizzato,  fra  l'altro,  per  il finanziamento degli investimenti  pubblici  di  cui  all'art.  1, comma 1, della legge n. 208/1998,  come  integrato  dall'art.  73 della legge n. 448/2001, da realizzare  nell'ambito delle Intese istituzionali di programma e dei programmi nazionali;
 Visto  l'art.  11  della  legge  10 gennaio  2003,  n.  3,  recante disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione, il quale  prevede  che  a  decorrere  dal  1° gennaio  2003, ai fini del monitoraggio previsto dall'art. 1 della legge 17 maggio 1999, n. 144, ogni   progetto  di  investimento  pubblico,  nuovo  o  in  corso  di attuazione,  sia  dotato  di  un  «Codice  unico  di progetto» (CUP), demandando  a questo Comitato il compito di disciplinarne modalita' e procedure attuative;
 Visto il decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito nella legge 14 maggio  2005,  n. 80, recante disposizioni urgenti nell'ambito del Piano d'azione per lo sviluppo economico, sociale e territoriale;
 Vista  la  legge  23 dicembre  2005, n. 266 (finanziaria 2006), che reca  fra  l'altro, in tabella D), una dotazione aggiuntiva del Fondo per  le  aree  sottoutilizzate  di  8.500 milioni di euro (100 per il 2006,  100  per  il 2007 e 8.300 per il 2008), oltre ad una dotazione aggiuntiva  a  favore  della ricerca applicata, pari a 160 milioni di euro  per  il periodo 2006-2008 (10 per il 2006, 50 per il 2007 e 100 per il 2008);
 Considerato  che, per effetto delle riduzioni del Fondo per le aree sottoutilizzate  disposte  dal  decreto-legge  3 gennaio  2006, n. 1, convertito,  con  modificazioni, nella legge 27 gennaio 2006, n. 22 e dal   decreto-legge   10 gennaio   2006,   n.   2   convertito,   con modificazioni,  nella  legge  11 marzo  2006,  n.  81,  nonche' delle riduzioni  apportate  con  la  stessa legge finanziaria 2006 (art. 1, commi 114, 341 e 430) e tenuto conto della anticipazione disposta per l'Autostrada  Salerno-Reggio Calabria di cui alla propria delibera n. 1/2006,  adottata in data odierna, la dotazione aggiuntiva del citato Fondo ha subito una riduzione complessiva di 2.442,26 milioni di euro per  il  quadriennio 2006- 2009, passando da 8.660 a 6.217,74 milioni di euro;
 Viste le proprie delibere 6 agosto 1999, n. 139 (Gazzetta Ufficiale n.   254/1999),  15 febbraio  2000,  n.  14  (Gazzetta  Ufficiale  n. 96/2000),  4 agosto  2000,  n.  84  (Gazzetta Ufficiale n. 268/2000), 21 dicembre  2000  n.  138  (Gazzetta Ufficiale n. 34/2001), 4 aprile 2001,  n.  48  (Gazzetta Ufficiale n. 142/2001), 3 maggio 2002, n. 36 (Gazzetta  Ufficiale  n.  167/2002),  6 giugno  2002  n. 39 (Gazzetta Ufficiale  n.  222/2002), 9 maggio 2003, n. 16 (Gazzetta Ufficiale n. 156/2003),  9 maggio  2003,  n.  17 (Gazzetta Ufficiale n. 155/2003), 13 novembre 2003, n. 83 (Gazzetta Ufficiale n. 48/2004), 29 settembre 2004,  n.  19  (Gazzetta  Ufficiale  n.  254/2004)  e n. 20 (Gazzetta Ufficiale  n.  265/2004), 18 marzo 2005, n. 19 (Gazzetta Ufficiale n. 225/2005),  27 maggio  2005, n. 34 (Gazzetta Ufficiale n. 235/2005) e n. 35 (Gazzetta Ufficiale n. 237/2005);
 Vista  la  propria  delibera  27 dicembre  2002,  n.  143 (Gazzetta Ufficiale  n.  87/2003)  con  la  quale  sono  state  disciplinate le modalita'  e  le  procedure  attuative  per l'attribuzione del codice unico di progetto di investimento pubblico (CUP);
 Vista  la  propria  delibera  n.  1/2006, adottata in data odierna, concernente  la  seconda  ripartizione, relativa all'anno 2005, delle risorse  di  cui  al Fondo ex art. 61 della legge n. 289/2002, per il finanziamento  di  interventi  nelle aree sottoutilizzate proposti da varie amministrazioni centrali;
 Vista  la  propria  delibera  n.  2/2006, adottata in data odierna, concernente  la  ripartizione  generale  delle risorse per interventi nelle  aree  sottoutilizzate  di cui al citato Fondo, che prevede fra l'altro  il rifinanziamento della legge n. 208/1998, art. 1, comma 1, per  un importo di 4.100 milioni di euro per il periodo 2006-2009, da destinare al finanziamento di programmi regionali e nazionali;
 Vista  la  richiesta  del  Ministero dell'istruzione, universita' e ricerca  n.  34/Segr. Ric. del 13 marzo 2006, con la quale sono state rappresentate  esigenze  di  ulteriori  risorse  per il finanziamento delle  azioni  concernenti i laboratori pubblico-privati, i distretti tecnologici,  le  idee progettuali e i progetti «a sportello», questi ultimi   proposti  direttamente  dalle  imprese  e  per  i  quali  e' necessario  garantire,  a  carico  della  presente  ripartizione,  la copertura delle quote di intervento a fondo perduto;
 Vista  la nota del Ministero dell'istruzione, universita' e ricerca n.  35/Segr.  Ric. del 13 marzo 2006, con la quale viene proposta, ai sensi  dell'art.  6, comma 5, del decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito,  con  modificazioni,  nella  legge 14 maggio 2005, n. 80, nell'ambito  della  odierna  assegnazione disposta a favore del detto Ministero,  la destinazione di una quota di 10 milioni di euro per il finanziamento       di       nuove      iniziative      a      favore dell'autoimprenditorialita',  disciplinate  dal  titolo I del decreto legislativo  21 aprile 2000, n. 185, ad elevato contenuto tecnologico da realizzare nell'ambito dei distretti tecnologici;
 Vista  la  richiesta  del  Ministero dell'istruzione, universita' e ricerca   n.   36/Segr.   Ric.  del  13 marzo  2006,  concernente  il finanziamento del progetto «Proteogenomica e bioimaging molecolare in medicina»   proposto   dall'istituto   di  bioimmagini  e  fisiologia molecolare  e  dall'Istituto  di neuroscienze del CNR, che prevede lo sviluppo   di   due  laboratori  localizzati  nella  regione  Sicilia (rispettivamente  nelle  zone di Cefalu' e di Messina) e il cui costo complessivo, per il triennio 2006-2008, e' quantificato in 71 milioni di euro;
 Ritenuto di dover assegnare per il finanziamento di tali iniziative nel   settore   della  ricerca,  come  concordato  con  il  Ministero proponente,   un   importo   complessivo  di  450  milioni  di  euro, comprensivo  della  quota  premiate  del  10  per cento e della sopra richiamata dotazione aggiuntiva di 160 milioni di euro a favore della ricerca  applicata,  prevista  direttamente  dalla  legge finanziaria 2006, tabella D, e utilizzabile per l'intero territorio nazionale;
 Vista  la  richiesta  n.  651  del  21 marzo  2006,  presentata dal Ministro   per   l'innovazione   e   le   tecnologie,  relativa  alla prosecuzione  della politica gia' intrapresa volta alla riduzione del divario  digitale  nelle  aree  meridionali  attraverso  un programma integrato  di  azioni  volte a promuovere la cultura dell'innovazione nei   cittadini   e   nelle   imprese,  l'efficienza  amministrativa, soprattutto nel rapporto con le imprese, la promozione di contenuti e servizi  digitali e una nuova finanza per l'innovazione dei territori e  ritenuto  di  dover  assegnare  allo scopo, come concordato con il Ministro  proponente,  un  importo di 50 milioni di euro, comprensivo della quota premiale del 10 per cento;
 Viste   le   esigenze   finanziarie   rappresentate  dal  Ministero dell'interno  con  la  nota  n.  600.DC.63.3.64 del 16 febbraio 2006, relative  alla  prosecuzione  del  Programma  Tetra  che  prevede  la realizzazione  di  una nuova rete nazionale radiomobile in tecnologia digitale  ad  uso  esclusivo delle Forze di polizia, al fine di poter estendere  il programma a tutte le regioni meridionali e prevedere il completamento  della  rete in alcune aree regionali del Mezzogiorno e del  centro-nord  (con  particolare  attenzione  alla Campania e alla provincia  di  Torino)  e  ritenuto  di dover assegnare allo scopo un importo  di  160 milioni di euro che, unitamente alla assegnazione di 140  milioni di euro di cui alla propria delibera n. 2/2006, adottata in  data  odierna, determina un'assegnazione complessiva a favore del programma pari a 300 milioni di euro;
 Viste  altresi' le ulteriori esigenze finanziarie rappresentate dal citato  Ministero  dell'interno  con  la  nota  n.  600/B.258.H.1 del 22 febbraio  2006  relative  al  finanziamento  di  interventi per la sicurezza  nazionale a sostegno dello sviluppo tecnologico delle aree sottoutilizzate,  a fronte delle quali si ritiene di dover assegnare, come concordato con il Ministero proponente, l'importo complessivo di 42  milioni di euro a favore degli interventi da realizzare a Palermo (30 milioni di euro), Sassari (10 milioni di euro) e Olbia (2 milioni di euro);
 Viste  le  richieste  presentate dal Ministero delle comunicazioni, per la prosecuzione del programma di infrastrutturazione della «larga banda»  (nota  n.  250  del  9 febbraio  2006),  dal  Ministero delle attivita' produttive, per il rifinanziamento dell'intervento relativo ai  sistemi  turistici  regionali  e  interregionali  (nota n. 11 del 21 gennaio  2006) e per il finanziamento dello studio di fattibilita' e  delle  attivita' di comunicazione relativi al progetto concernente la  responsabilita'  sociale  delle  imprese (nota n. 60 del 14 marzo 2006),  dal  Dipartimento  per le pari opportunita', per la riduzione del disagio sociale femminile (nota n. 1044 del 19 ottobre 2005), dal Ministro   per  lo  sviluppo  e  la  coesione  territoriale,  per  il finanziamento  di  azioni di sistema concernenti il settore cultura e il  distretto  sperimentale  del turismo in Sicilia (nota n. 1428 del 14 marzo 2006);
 Tenuto conto delle esigenze rappresentate - per il finanziamento di azioni  di  sistema  -  da  parte dei Ministeri dell'ambiente e della tutela  del  territorio  (nota  n.  5531  del  15 marzo  2006), delle infrastrutture  e  trasporti  (nota  n. 269 del 15 marzo 2006), delle attivita'  produttive  (nota  n.  58B  del 13 marzo 2006), dei beni e delle   attivita'   culturali   (nota  n.  3128  del  2 marzo  2006), dell'istruzione,  ricerca  e  universita'  (nota  n.  31 del 13 marzo 2006), delle politiche agricole e forestali (nota n. 353 del 14 marzo 2006),  dell'economia  e  finanze,  Dipartimento  per le politiche di sviluppo  e  coesione, (nota n. 8541 del 21 marzo 2006), del Ministro per  l'innovazione  e  le tecnologie (nota n. 657 del 21 marzo 2006), del Ministro per le pari opportunita' (nota n. 638/06 del 16 febbraio 2006),  amministrazioni  centrali  tutte  competenti  alla stipula di Accordi  di  programma quadro (APQ), nonche' delle esigenze segnalate dal Ministro per lo sviluppo e la coesione territoriale (nota n. 1428 del   14 marzo   2006),   per   lo  svolgimento  delle  attivita'  di coordinamento  di  sua  competenza e dal Dipartimento per la funzione pubblica   (nota   n.   DFP/12326/06   del  17 marzo  2006),  per  il finanziamento  di azioni a sostegno delle amministrazioni regionali e locali  nell'attuale  fase  di transizione tra l'attuale periodo e il nuovo ciclo di programmazione 2007-2013;
 Tenuto  conto del carattere di aggiuntivita' che le risorse oggetto del presente riparto rivestono rispetto agli altri fondi pubblici per investimenti,  costituiti dagli ordinari stanziamenti di bilancio per le  diverse  linee di intervento, nonche' dalle risorse disponibili a carico    dei   Fondi   strutturali   comunitari   e   dal   relativo cofinanziamento   nazionale  e  considerato  in  particolare  che  le amministrazioni    centrali   destinatarie   di   finanziamenti   per infrastrutture  materiali  e  immateriali  sono  tenute  a perseguire l'obiettivo   di  destinare  al  Mezzogiorno  il  30%  delle  risorse «ordinarie» (ossia non espressamente destinate, a livello comunitario o nazionale, alle aree sottoutilizzate) e di dare conto dei progressi verso tale obiettivo;
 Ritenuto  di  dover proseguire nell'azione di riequilibrio a favore degli investimenti pubblici in infrastrutture materiali e immateriali e  di  confermare,  al contempo, la centralita' delle regioni e delle province autonome come principali soggetti attuatori degli interventi attraverso   la   tradizionale   ripartizione   delle   risorse   tra amministrazioni  centrali  e regionali nella misura, rispettivamente, di circa il 20% e l'80%;
 Ritenuto   di   dover  confermare  la  ripartizione  delle  risorse destinate alle regioni e alle province autonome, tra le macroaree del centro-nord e del Mezzogiorno, nella misura, rispettivamente, del 15% e dell'85% che viene applicata anche alle amministrazioni centrali e, all'interno  delle  due  macroaree, secondo la tradizionale chiave di riparto adottata in passato da questo Comitato;
 Ritenuto  opportuno  - per assicurare tempestivita' di intervento e stabilita'  delle regole da applicare - di dover confermare anche per l'utilizzo  delle  risorse  di cui al presente riparto tali indirizzi programmatici,  tenuto  conto  che il contesto attuale rappresenta un momento  di transizione rispetto all'assetto di medio e lungo periodo che  scaturira'  dalla  definizione  del  Quadro strategico nazionale (QSN)  per  il  periodo  2007-2013  e  che  vedra' una programmazione unificata   dei   Fondi   strutturali   e   del  Fondo  per  le  aree sottoutilizzate;
 Visto    il   documento   concernente   il   rafforzamento   e   la semplificazione  delle  Intese  istituzionali  di  programma  e degli Accordi   di  programma  quadro  (APQ),  approvato  dalla  Conferenza permanente  per  i  rapporti  tra  lo Stato, le regioni e le province autonome  il  15 dicembre  2005  e  oggetto di approvazione con altra delibera  all'odierno  esame  di  questo  Comitato,  che prevede, tra l'altro,  nuove procedure per la programmazione degli interventi, per il  trasferimento  delle  risorse  e  nuovi meccanismi sanzionatori e premiali  e  tenuto  conto  che  tale documento conferma lo strumento dell'Accordo   di  programma  quadro  quale  modalita'  ordinaria  di programmazione   idonea  ad  assicurare  il  tempestivo  avvio  degli interventi  da  parte  delle  stazioni  appaltanti  e  l'adozione dei provvedimenti   di  impegno  riferibili  all'intero  ammontare  delle risorse assegnate con la presente delibera;
 Ritenuto   che,   a   fini  di  semplificazione  e  di  correntezza amministrativo-contabile,  l'effettivo  trasferimento  delle  risorse assegnate  con  la  presente  delibera a favore delle amministrazioni regionali  e  centrali  (che  possono  programmare  interamente  tali risorse)  terra'  conto  degli  esiti della verifica sulla situazione complessiva  degli  impegni  adottati  dalle citate amministrazioni a fronte  delle  risorse  assegnate con la propria delibera n. 17/2003, esiti  che  saranno prossimamente sottoposti all'attenzione di questo Comitato  da parte del Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione;
 Acquisito,  sulla  proposta di ripartizione delle risorse destinate al  rifinanziamento  della legge n. 208/1998 di cui alla nota n. 3917 del  7 febbraio  2006  del  Ministero  dell'economia e delle finanze, Dipartimento  per  le  politiche di sviluppo e di coesione, il parere favorevole  della  Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, espresso nella seduta del 16 marzo 2006, con le osservazioni regionali allegate allo stesso parere e con la  relativa  nota  di  risposta  del citato Dipartimento n. 5698 del 23 febbraio 2006;
 Su  proposta  dei  Ministri  dell'economia e delle finanze e per lo sviluppo e la coesione territoriale;
 Delibera:
 
 1. Ripartizione delle risorse
 L'importo  complessivo di 4.100 milioni di euro - destinato in data odierna  con  la  propria  delibera  n. 2/2006 al finanziamento degli investimenti  pubblici  nelle  aree sottoutilizzate di cui all'art. 1 della  legge n. 208/1998 per il periodo 2006-2009 - e' ripartito, per le  finalita'  indicate  in  premessa  e  in linea con i criteri ed i metodi  previsti  dall'art.  73  della  legge  finanziaria 2002, come segue:
 
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 2. Ripartizione   delle   risorse  tra  amministrazioni  regionali  e centrali e tra macroaree
 A fronte della predetta disponibilita' complessiva di 4.100 milioni di  euro  per  il periodo 2006-2009, questo Comitato destina a favore delle regioni e delle province autonome l'importo di 3.280 milioni di euro  e  alle  amministrazioni  centrali  l'importo di 820 milioni di euro,  confermando  il  tradizionale  criterio  di ripartizione delle risorse  tra  le  regioni  e  le  province  autonome  da un lato e le amministrazioni   centrali  dall'altro,  nell'ordine  rispettivamente dell'80% e del 20%.
 E'  confermato  il  criterio  generale di destinazione territoriale delle  risorse  disponibili  nella  misura  del  15% al centro-nord e dell'85%  al Mezzogiorno, gia' adottato negli anni passati e volto ad assicurare,   per   quanto   riguarda   il   Mezzogiorno,   effettiva aggiuntivita'  alle  risorse  oggetto  del presente riparto, rispetto alla  distribuzione  territoriale  delle  risorse  «ordinarie».  Tale criterio  vige  naturalmente  anche  per  le amministrazioni centrali destinatarie delle presenti risorse.
 
 3. Risorse per programmi regionali
 3.1  In  linea  con  quanto  previsto  dal  punto  4.1 della citata delibera  n.  35/2005,  per  la  componente  (15%)  delle  risorse da utilizzare nelle aree del centro-nord nei campi della ricerca e della societa'  dell'informazione,  pari  a  88 milioni di euro, i soggetti attuatori degli interventi sono le regioni e le province autonome.
 Tale  importo  di 88 milioni di euro sara' destinato alla ricerca e alla  societa'  dell'informazione  in  linea  con  le  percentuali di ripartizione delle risorse destinate ai programmi nazionali di cui al successivo punto 4.1 (rispettivamente 90% e 10%).
 A  carico dell'assegnazione disposta a favore di ciascuna regione e provincia autonoma e' accantonata una quota del 10%, per un totale di 8,8  milioni di euro, da attribuire secondo i criteri premiali di cui al successivo punto 7.
 La ripartizione tra le regioni e le province autonome delle risorse assegnate  per le predette finalita', pari a 79,20 milioni di euro al netto   della   predetta   quota   premiate  del  10%,  e'  riportata nell'allegato  1  che  costituisce  parte  integrante  della presente delibera.  Il  vincolo  di  spesa a favore dei due settori riguarda i casi  in  cui  la  somma  ripartita, per ciascun settore, e' uguale o superiore  a 1,29 milioni di euro, mentre al di sotto di tale importo non e' previsto alcun vincolo settoriale di spesa.
 Gli  interventi  di  cui  al  presente  punto saranno selezionati e attuati  secondo  i  criteri  e  le modalita' generali esplicitati ai successivi punti 5 e 6.
 3.2  L'importo di 3.192 milioni di euro, al netto dell'assegnazione di 88 milioni di euro di cui al precedente punto 3.1, e' destinato al finanziamento  di interventi infrastrutturali materiali e immateriali da  ricomprendere nell'ambito delle Intese istituzionali di programma e  dei  relativi  Accordi di programma quadro, secondo i criteri e le modalita' generali di cui ai successivi punti 5 e 6.
 Nell'ambito  ditale  disponibilita', l'importo di 478,80 milioni di euro  (15%)  e'  ripartito  a  favore  delle regioni e delle province autonome  del  centro-nord,  mentre  l'importo di 2.713,20 milioni di euro (85%) e' ripartito a favore delle regioni meridionali.
 3.3  Gli  importi  di  478,80  e  di  2.713,20 milioni di euro sono ripartiti  tra le regioni e le province autonome secondo le chiavi di riparto  gia' adottate con le delibere di questo Comitato n. 84/2000, n.  138/2000,  n.  36/2002,  n.  17/2003,  n. 20/2004 e n. 35/2005. A carico  dell'assegnazione  disposta  a  favore  di ciascuna regione e provincia  autonoma  e'  accantonata  una quota del 10% da attribuire secondo  i  criteri  premiali  di  cui  al successivo punto 7, per un totale  rispettivamente pari a 47,88 milioni di euro per le regioni e le  province  autonome del centro-nord e a 271,32 milioni di euro per le regioni meridionali.
 La  ripartizione  delle  risorse assegnate, al netto delle predette quote  premiali  del  10%  (pari  a  2.441,88  milioni di euro per le regioni  meridionali  e  a 430,92 milioni di euro per le regioni e le province  autonome  del  centro-nord) sono riportate nell'allegato 2, che costituisce parte integrante della presente delibera.
 3.4 Una quota massima del 3% delle risorse ripartite tra le regioni e  province  autonome  di  cui  al  precedente  punto 3.3 puo' essere utilizzata  per il finanziamento di studi di fattibilita' relativi ad interventi  da  inserire nei Piani triennali predisposti dai soggetti attuatori  ai  sensi  dell'ari.  14  della  legge  n. 109/1994 (legge Merloni),  ovvero  di  studi  di  fattibilita'  attinenti a programmi regionali di intervento.
 La  possibilita'  di  finanziare in un APQ singole fasi progettuali andra'  utilizzata con l'espressa finalita' di costituire un parco di interventi   attuabili   attraverso   APQ.  La  eventuale  successiva decisione di non completare il ciclo progettuale andra' motivata.
 3.5  Nell'ambito  della  quota  destinata  ai  programmi regionali, possono  essere ricomprese le azioni di sistema per una quota massima pari  allo 0,65% delle risorse per le aree sottoutilizzate, ripartite a  favore  di ciascuna regione e provincia autonoma, da utilizzare in APQ.  Tale  quota puo' essere destinata al finanziamento di azioni di carattere  innovativo  finalizzate  all'efficace raggiungimento degli obiettivi  degli APQ e di attivita' preparatorie, di sorveglianza, di valutazione e di controllo.
 
 4. Risorse per programmi nazionali
 Sono  destinate al finanziamento dei programmi nazionali gestiti da amministrazioni centrali risorse per complessivi 820 milioni di euro.
 4.1  Programmi  di  sviluppo  nel  Mezzogiorno  (ricerca e societa' dell'informazione).
 Al  finanziamento  degli interventi nei campi della ricerca e della societa' dell'informazione e' destinato un importo complessivo di 500 milioni di euro.
 Tale  importo  di 500 milioni di euro e' ripartito tra il Ministero dell'istruzione,  universita'  e  ricerca  e  le  strutture di cui si avvale  il  Ministro  per l'innovazione e le tecnologie nella misura, rispettivamente,  di 450 e di 50 milioni di euro, come concordato con le   amministrazioni   proponenti  e  tenuto  conto  del  livello  di attuazione  raggiunto  nel  settore  della  ricerca  a  fronte  delle precedenti assegnazioni disposte da questo Comitato.
 Sui  predetti  importi  di  450  e  di  50  milioni  di  euro  sono accantonate  due  quote del 10%, rispettivamente pari a 45 milioni di euro  per  il  settore  ricerca e a 5 milioni di euro per la societa' dell'informazione, per un totale di 50 milioni di euro, da attribuire secondo il criterio premiale di cui al successivo punto 7.
 4.1.1   Il   Ministero   dell'istruzione,   universita'  e  ricerca destinera' l'importo di 405 milioni di euro assegnato con la presente delibera,  al  netto  della quota premiale del 10 %, al finanziamento delle  azioni  concernenti i laboratori pubblico-privati, i distretti tecnologici,  le  idee progettuali e i progetti «a sportello», questi ultimi   proposti  direttamente  dalle  imprese  e  per  i  quali  e' necessario  garantire,  a  carico  della  presente  ripartizione,  la copertura  delle quote di intervento a fondo perduto. Tale importo e' comprensivo  della  preliminare  destinazione di 160 milioni di euro, disposta  direttamente  dalla  legge  finanziaria  2006 (tabella D) a favore della ricerca, che non e' soggetta alla destinazione vincolata a  favore  del Mezzogiorno, ma e' disponibile per l'intero territorio nazionale.
 4.1.2  Inoltre,  nell'ambito dell'assegnazione a favore del settore ricerca di cui al precedente punto 4.1.1, un importo di 10 milioni di euro  e'  riservato  al  sostegno  dello start-up di nuove iniziative imprenditoriali  nell'ambito dei distretti tecnologici (capo IV, art. 6,  comma 5,  del decreto-legge n. 35/2005, convertito nella legge n. 80/2005). Con specifica delibera di questo Comitato, adottata in data odierna,   sono  definite  le  caratteristiche  delle  iniziative,  i requisiti  soggettivi  e  le  modalita'  di  accesso preferenziale al finanziamento del FAR.
 4.1.3  E' altresi' ricompreso, nell'ambito dell'assegnazione di cui al   precedente   punto   4.1.1,   il   finanziamento   del  progetto «Proteogenomica   e   bioimaging  molecolare  in  medicina»  proposto dall'istituto  di bioimmagini e fisiologia molecolare e dall'istituto di  neuroscienze  del  CNR, che prevede lo sviluppo di due laboratori localizzati  nella  regione  Sicilia  (rispettivamente  nelle zone di Cefalu'  e  di  Messina)  e il cui costo complessivo, per il triennio 2006-2008, e' quantificato in 71 milioni di euro.
 4.1.4 Le strutture di cui si avvale il Ministro per l'innovazione e le tecnologie, attraverso l'assegnazione di 45 milioni di euro di cui al   presente  riparto,  al  netto  della  quota  premiale  del  10%, procederanno  al  finanziamento  di  un programma integrato di azioni volte  a promuovere la cultura dell'innovazione nei cittadini e nelle imprese, l'efficienza amministrativa, soprattutto nel rapporto con le imprese,  la  promozione  di contenuti e servizi digitali e una nuova finanza per l'innovazione dei territori.
 L'attribuzione delle risorse di cui al presente punto 4.1, al netto delle  due  quote  premiali del 10%, e' subordinata al rispetto degli adempimenti di cui al successivo punto 6.2.
 Gli interventi di cui al presente punto 4.1 saranno realizzati, ove appropriato,   attraverso  lo  strumento  dell'Accordo  di  programma quadro.
 4.2. Azioni di sistema.
 E' destinato a favore delle sottoindicate amministrazioni centrali, per  il  finanziamento  di  azioni di sistema prevalentemente volte a garantire    una   adeguata   progettazione   degli   interventi   da ricomprendere in APQ, un importo complessivo di 40 milioni di euro.
 In  particolare,  ai  Ministeri  dell'ambiente  e  della tutela del territorio  e  delle  infrastrutture e trasporti e al Ministro per lo sviluppo  e  la  coesione  territoriale  e' destinato un importo di 5 milioni di euro; a ciascuno dei Ministeri delle attivita' produttive, dei  beni e delle attivita' culturali, dell'istruzione, universita' e ricerca,  delle  politiche  agricole  e  forestali,  dell'economia  e finanze  (Dipartimento  per le politiche di sviluppo e coesione) e al Dipartimento  per  l'innovazione  e  le  tecnologie  e'  destinato un importo di 3 milioni di euro; e' infine destinato al Dipartimento per le pari opportunita' un importo di 2 milioni di euro.
 Come  per  il  passato,  tali risorse sono per meta' assegnate alle amministrazioni  centrali  e  per  meta'  accantonate  con  finalita' premiali.  L'assegnazione  di 5 milioni di euro a favore del Ministro per   lo  sviluppo  e  la  coesione  territoriale  e'  immediatamente trasferibile   per   consentire   la  prosecuzione  delle  azioni  di coordinamento di competenza del detto Ministro.
 Ad  integrazione  delle  assegnazioni  disposte  in  occasione  del riparto  2005,  viene prevista una nuova assegnazione di 5 milioni di euro,   direttamente  trasferibile  al  Dipartimento  della  funzione pubblica,  per il finanziamento di azioni a sostegno, in particolare, delle  amministrazioni  regionali e locali nel periodo di transizione tra  l'attuale  periodo  e  l'avvio del nuovo ciclo di programmazione 2007-2013.
 L'attribuzione delle assegnazioni del 50% di cui al presente punto, ad  eccezione  delle  due assegnazioni disposte a favore del Ministro per  lo  sviluppo e la coesione territoriale e del Dipartimento della funzione  pubblica,  e'  subordinata al rispetto degli adempimenti di cui al successivo punto 6.3.
 L'assegnazione  delle  risorse di cui al presente punto accantonate con  finalita'  premiali e' subordinata, per ogni amministrazione, al conseguimento  degli  obiettivi  attinenti  gli  Accordi di programma quadro   che   competono   a  quella  amministrazione  centrale  come disciplinato  puntualmente  nei documento relativo al rafforzamento e alla semplificazione delle Intese e degli APQ richiamato in premessa.
 Per il Ministero dell'economia e delle finanze, Dipartimento per le politiche  di  sviluppo  e  coesione,  l'obiettivo  e'  riferito alla programmazione,  entro  il  31  luglio  2007,  di almeno il 75% delle risorse  complessive  da  programmare  negli  APQ  finanziati  con la presente delibera.
 Le   relative   verifiche   saranno  effettuate  sulla  base  della situazione risultante al 31 luglio 2007.
 4.3. Interventi pilota o strategici.
 Sono  inoltre disponibili per il finanziamento di altri interventi, pilota  o strategici, risorse per complessivi 280 milioni di euro. Si tratta  dei seguenti interventi le cui proposte sono state presentate da   diverse   amministrazioni   centrali  al  Servizio  centrale  di Segreteria  del  CIPE  e  che  hanno costituito oggetto di esame e di confronto tecnico.
 4.3.1  L'importo  di  160 milioni di euro e' assegnato a favore del Ministero  dell'interno  per il finanziamento del Programma Tetra che prevede  la  realizzazione di una nuova rete nazionale radiomobile in tecnologia  digitale  ad  uso  esclusivo  delle  Forze di polizia. La presente  assegnazione consente la prosecuzione degli interventi gia' avviati  con le proprie delibere n. 34 e n. 35/2005, l'estensione del programma  a  tutte  le  regioni meridionali e il completamento della rete  in alcune aree regionali del Mezzogiorno e del centro-nord (con particolare  attenzione  alla  Campania  e alla provincia di Torino). Come  richiamato in premessa, la presente assegnazione di 160 milioni di  euro  integra  l'assegnazione  di 140 milioni di euro di cui alla propria  delibera  n.  2/2006, adottata in data odierna, determinando un'assegnazione complessiva a favore del Programma pari a 300 milioni di euro.
 4.3.2  L'importo  di  42  milioni di euro e' assegnato a favore del Ministero   dell'interno   per  il  finanziamento  di  interventi  di adeguamento   tecnologico  nel  campo  della  sicurezza  nazionale  a sostegno  del  processo di sviluppo del Mezzogiorno, da realizzarsi a Palermo  per  il  nuovo  Centro polifunzionale della Polizia di Stato (30 milioni  di  euro), a Sassari per la nuova questura e per la sede della  Polizia  Stradale  (10  milioni  di  euro)  e  ad Olbia per le attivita'   di  progettazione  relative  all'istituenda  questura  (2 milioni di euro).
 4.3.3  L'importo  di  60  milioni di euro e' assegnato a favore del Ministero  delle  comunicazioni  per la prosecuzione del Programma di infrastrutturazione  della «larga banda», consentendo di fronteggiare obbligazioni   giuridiche  gia'  perfezionate,  a  fronte  degli  APQ stipulati  con  le varie regioni e province autonome, il Programma e' realizzato  in  coerenza  con la normativa nazionale e comunitaria di riferimento,   con   particolare   attenzione   alle   modalita'   di cofinanziamento  privato  e  tenendo conto della natura delle risorse ripartite  con  la  presente delibera finalizzate al finanziamento di investimenti pubblici.
 4.3.4  L'importo  di  5,7 milioni di euro e' assegnato a favore del Ministero  delle  attivita'  produttive,  per  il  rifinanziamento (5 milioni  di  euro)  del  progetto di attrazione di capitali e risorse umane,  a supporto dei sistemi turistici regionali ed interregionali, gia' finanziato da questo Comitato con la delibera n. 7/2005 e per il finanziamento  dello  studio  di  fattibilita'  e  delle attivita' di comunicazione  relative  al  progetto  «L'impresa sociale» a supporto delle imprese meridionali (0,7 milioni di euro).
 4.3.5  L'importo  di  5  milioni  di euro e' assegnato a favore del Dipartimento  delle  pari  opportunita',  per  la  prosecuzione delle azioni volte a ridurre il disagio sociale femminile.
 4.3.6  L'importo  di  5  milioni  di euro e' assegnato a favore del Ministro   per  lo  sviluppo  e  la  coesione  territoriale,  per  il finanziamento  di  azioni  di  sistema  a  sostegno  di iniziative di carattere  artistico e culturale a Palermo, nonche' per la promozione e    l'impostazione    di    un   APQ   di   distretto   sperimentale turistico-nautico nella provincia di Trapani.
 4.4  Tutte  le amministrazioni centrali di cui al presente punto 4, ad   eccezione  di  quelle  che  utilizzano  lo  strumento  dell'APQ, presenteranno   a   questo   Comitato,  entro  il  28 febbraio  e  il 30 settembre  di  ogni anno, una relazione nella quale sara' indicata l'entita'  della  spesa  realizzata e i risultati conseguiti a fronte della  presente  assegnazione e di quelle precedentemente disposte da questo Comitato a partire dalla delibera n. 36/2002.
 Al fine di massimizzare l'efficacia degli interventi aggiuntivi, il Ministero  dell'istruzione,  dell'universita'  e  della  ricerca e il Ministro per l'innovazione e le tecnologie, nella predetta relazione, sono inoltre impegnati:
 a  dare  piena  trasparenza  al  riparto delle risorse ordinarie, destinandone  il  30% a favore del Mezzogiorno, secondo il vincolo di aggiuntivita';
 a  predisporre,  ove  lontani da tale risultato, indirizzi per il raggiungimento di questo obiettivo nel medio periodo;
 a  dare  conto: a) dei volumi e della localizzazione territoriale della  spesa  erogata, b)  del riparto territoriale dell'intera spesa ordinaria in conto capitale di loro responsabilita';
 a    garantire   e   dare   evidenza   della   concertazione   (o dell'informativa)  con  le  regioni nell'utilizzazione delle risorse, tenuto conto della natura dell'intervento.
 4.5 L'importo residuo di 2,30 milioni di euro resta accantonato per essere  successivamente assegnato da questo Comitato per le finalita' di cui alla citata legge n. 208/1998.
 
 5. Selezione dei progetti
 Nella  selezione  dei  progetti  le amministrazioni coinvolte nella programmazione  delle risorse di cui alla presente delibera seguono i criteri  e  le  procedure  di cui al documento richiamato in premessa concernente  il  rafforzamento  e  la  semplificazione  delle  Intese istituzionali  e  degli  APQ  e  oggetto  di  approvazione  con altra delibera all'odierno esame di questo Comitato.
 Per quanto concerne le assegnazioni di cui al precedente punto 4.1, disposte  a  favore  del  Ministero  dell'istruzione,  universita'  e ricerca  e  del  Ministro  per  l'innovazione e le tecnologie, per le quali   non  risulti  utilizzabile  lo  strumento  dell'APQ,  trovano applicazione,  ai  fini  premiali  di  cui al successivo punto 7, gli adempimenti   previsti   ai  punti  2a  e  2e  del  citato  documento concernente le Intese.
 Viene  inoltre  previsto  che  una  quota, pari almeno al 30% delle risorse  ripartite di cui all'allegato 2, sia destinata dalle regioni e   dalle  province  autonome  a  favore  di  interventi  di  rilievo strategico per il finanziamento di opere comprese nel primo programma delle  infrastrutture  strategiche  di  cui  alla  delibera  CIPE  n. 121/2001.
 In  caso  di  mancata  assegnazione del 30% alle suddette opere, le parti  sono  tenute  a  dare evidenza delle motivazioni (quali la non coincidenza  delle aree territoriali eligibili, la non corrispondenza tra   il   fabbisogno  finanziario  dell'opera  e  la  disponibilita' esistente   o  l'esistenza  di  un  forte  e  documentato  fabbisogno strategico  alternativo). In tal caso la quota di risorse finalizzata alle  suddette  opere  sara'  programmata  dalle  regioni a favore di interventi selezionati secondo le procedure ordinarie.
 
 6. Attribuzione delle risorse.
 6.1.  A  fronte  delle  diverse  destinazioni  di spesa di cui alla presente  delibera,  al  fine  di dare trasparenza alle selezioni, di poter   attivare   la   premialita'   e   di   garantire  una  celere finalizzazione  delle  risorse,  l'attribuzione  delle  risorse  alle amministrazioni   destinatarie   tenute   alla   stipula  di  APQ  e' subordinata   al  rispetto  degli  adempimenti  previsti  dal  citato documento concernente le Intese.
 6.2.  Per  quanto concerne le assegnazioni disposte con la presente delibera  a  favore  del  Ministero  dell'istruzione,  universita'  e ricerca e del Ministro per l'innovazione e le tecnologie, nei casi in cui  tali  amministrazioni  non  ricorrano  allo  strumento dell'APQ, l'attribuzione    delle    risorse   e'   subordinata   al   rispetto dell'adempimento  previsto dal citato documento concernente le Intese (Fase  1)  che  prevede  l'invio,  entro  il  31 luglio 2006, ad ogni regione  e provincia autonoma e alla segreteria CIPE di una relazione informativa  sulla  loro  programmazione  di  medio  periodo (risorse ordinarie e risorse aggiuntive ) sul territorio.
 6.3.  Anche  per  le  amministrazioni centrali di cui al precedente punto  4.2,  l'attribuzione  delle  risorse,  ad  eccezione delle due assegnazioni  disposte  a  favore  del  Ministro per lo sviluppo e la coesione  territoriale e del Dipartimento della funzione pubblica, e' subordinata   al   rispetto   dell'adempimento  previsto  dal  citato documento concernente le Intese (Fase 1).
 6.4. E' prevista la possibilita' di inserire in APQ interventi gia' avviati  e  con  anticipazione  finanziaria  da  parte delle stazioni appaltanti, a condizione che l'aggiudicazione dei lavori sia avvenuta dopo  l'entrata  in  vigore  della  legge  finanziaria che stanzia le risorse oggetto della presente ripartizione.
 6.5.  Le  risorse di cui alla presente delibera non impegnate entro il   31   dicembre   2009,   attraverso  obbligazioni  giuridicamente vincolanti da parte dei beneficiari finali - quali risultano dai dati forniti dalle amministrazioni centrali e regionali destinatarie delle risorse stesse - saranno riprogrammate da questo Comitato, secondo le procedure  contabili  previste  dall'art.  5, comma 3, della legge n. 144/1999.
 
 7.  Attribuzione  della quota accantonata per la premialita' (10% per ciascuna delle due macroaree e per le amministrazioni centrali).
 In   linea   con  quanto  previsto  dall'articolo  73  della  legge finanziaria  2002  in  ordine  al  ricorso  a  metodi  premiali nella destinazione delle risorse per interventi nelle aree depresse e dalle proprie  delibere  n.  36/2002,  n. 17/2003, n. 20/2004 e n. 35/2005, sono  accantonate - a valere sulle risorse di cui ai precedenti punti 3.1  e  3.3,  destinate  alte regioni e province autonome di ciascuna delle due macroaree del Mezzogiorno e del centro-nord - quote pari al 10% delle rispettive dotazioni.
 Per  le  amministrazioni centrali di cui al precedente punto 4.2 e' accantonata   una   quota   premiale  del  50%,  ad  eccezione  delle assegnazioni  disposte  a  favore  del  Ministro per lo sviluppo e la coesione territoriale e del Dipartimento per la funzione pubblica che sono immediatamente trasferibili. Tali riserve premiati del 10% e del 50%   saranno   attribuite,   pro  quota,  da  questo  Comitato  alle amministrazioni    destinatarie    delle    predette    risorse   che soddisferanno,  in  tutto  o in parte, per gli adempimenti di propria competenza,  i criteri di cui ai punti 2a, 2b, 2c, 2d e 2e del citato documento concernente le Intese.
 Per  le  amministrazioni centrali destinatarie delle risorse di cui al precedente punto 4.1, ove non utilizzino lo strumento dell'APQ, si applicano,  per l'attribuzione della relativa quota premiate del 10%, i  criteri  di  cui  ai  richiamati  punti  2a  e  2e,  nella  misura rispettivamente del 20% e dell'80%.
 Le  eventuali  eccedenze derivanti dalla mancata attribuzione delle risorse  premiali  costituiscono  disponibilita'  separate per ognuna delle   tre   categorie   -  regioni  del  Mezzogiorno,  regioni  del centro-nord e amministrazioni centrali - da attribuire nell'ambito di ciascuna   categoria,  a  seconda  della  provenienza  della  mancata performance, alle amministrazioni concorrenti che abbiano soddisfatto integralmente  tutti  i  criteri  di premialita' ad esse applicabili, proporzionalmente alla propria quota iniziale di risorse e, comunque, per   un  importo  non  eccedente  il  triplo  della  quota  premiale potenzialmente di propria pertinenza.
 Le  eventuali  eccedenze  non attribuibili saranno riprogrammate da questo Comitato per il finanziamento di altre iniziative nel rispetto delle  tre  categorie  di  provenienza  delle  risorse,  regioni  del Mezzogiorno, regioni del centro-nord e amministrazioni centrali.
 Per  la  verifica  dei  criteri  di  premialita' questo Comitato si avvale  delle informazioni contenute nelle relazioni presentate dalle amministrazioni  e  nella  banca  dati  di monitoraggio degli APQ. In sintonia  con  i  criteri comunitari, verranno effettuate verifiche a campione in loco.
 
 8. Trasferimento delle risorse alle amministrazioni beneficiarie.
 Il  trasferimento  delle risorse della presente delibera, ripartite ex  ante  e  premiali,  per  le  quali  e'  prevista  l'utilizzazione nell'ambito  degli  APQ,  avverra'  secondo le modalita' previste dal citato documento concernente le Intese ed e' condizionato al corretto inserimento  e  aggiornamento  dei  dati  di  monitoraggio  degli APQ secondo  quanto  stabilito  rispettivamente  dalle delibere di questo Comitato  n. 44/2000 e n. 76/2002 e dal documento di cui all'allegato n. 4 della delibera n. 17/2003.
 
 9. Impegnabilita' pluriennale delle risorse.
 Le  amministrazioni  destinatarie  delle  risorse  ripartite con la presente   delibera   potranno  assumere,  sin  dall'inizio,  impegni pluriennali  di spesa per l'intero importo delle singole assegnazioni disposte a loro favore.
 Il  Dipartimento  della Ragioneria generale dello Stato e' pertanto autorizzato   a   disporre  le  conseguenti  variazioni  di  bilancio pluriennali in attuazione della suddetta decisione.
 Roma, 22 marzo 2006
 Il Presidente
 Berlusconi
 
 Il segretario del CIPE
 Baldassarri
 
 Registrata alla Corte dei conti il 9 giugno 2006 Ufficio  di  controllo  Ministeri economico-finanziari, registro n. 4 Economia e finanze, foglio n. 130
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