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| Gazzetta n. 137 del 15 giugno 2006 (vai al sommario) |  | MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE |  | DECRETO 29 maggio 2006 |  | Costituzione del comitato provinciale presso la sede INPS di Firenze. |  | 
 |  |  |  | IL DIRETTORE PROVINCIALE DEL LAVORO di Firenze
 Visti:
 la   legge   9 marzo   1989,  n.  88,  recante  «Ristrutturazione dell'Istituto  nazionale  della  previdenza  sociale  e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro»;
 il  decreto  del  Presidente della Repubblica, 30 aprile 1970, n. 639,  cosi'  come  modificato  con  la  citata  legge  n. 88/1989, in particolare gli articoli 1, 3, 34, 35, 36, 37, 38, 41;
 il  primo  comma del  citato  art.  35 del decreto del Presidente della  Repubblica  n.  639/1970, il quale dispone la costituzione del comitato   provinciale  presso  la  sede  I.N.P.S.  con  decreto  del direttore della direzione provinciale del lavoro;
 l'art.  34  del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 639/1970,  cosi' come modificato dall'art. 44 della legge n. 88/1989, il quale prevede che il comitato deve essere composto come segue:
 1)  undici  rappresentati  dei lavoratori dipendenti, dei quali uno in rappresentanza dei dirigenti d'azienda;
 2) tre rappresentanti dei datori di lavoro;
 3) tre rappresentanti dei lavoratori autonomi;
 4)  il  direttore  della  direzione  provinciale del lavoro; il titolare puo' farsi rappresentare in singole sedute;
 5) il direttore della locale Ragioneria provinciale dello Stato il quale puo' farsi rappresentare in singole sedute da un funzionario dell'ufficio all'uopo delegato;
 6) il dirigente della locale sede provinciale dell'Istituto;
 il  secondo  comma del  citato art. 35 del decreto del Presidente della  Repubblica  n.  639/1970  il  quale  dispone che ai fini delle nomine, il direttore della direzione provinciale del lavoro provvede, sulla  base  dei  dati  forniti dalla camera di commercio, industria, agricoltura  e  artigianato  territorialmente competente, nonche' dai dati  acquisiti  dalla direzione provinciale del lavoro alla quale il direttore  medesimo  e'  preposto  e sentite le locali organizzazioni sindacali,  alla  ripartizioni dei membri di cui ai punti 1), 2), 3), dell'art.  34  sopra  citato  tra  i  settori  economici  interessati all'attivita'  dell'Istituto  e,  in  particolare,  alle funzioni dei comitati  provinciali  tra cui il potere di decisione dei ricorsi, in relazione:
 alla  importanza e al grado di sviluppo delle diverse attivita' produttive della provincia;
 al rapporto numerico tra le rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro nel consiglio di amministrazione dell'Istituto;
 l'art.  3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 639/1970 (cosi'  come  modificato  dall'art.  4  della  legge n. 88/1989), che determina il numero dei rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro in seno al consiglio di amministrazione dell'I.N.P.S.;
 l'art.   49   della   legge   n.   88/1989,   che  disciplina  la classificazione  dei  datori  di  lavoro  ai  fini  previdenziali  ed assistenziali;
 il  terzo  comma dell'art.  35  del  decreto del Presidente della Repubblica  n.  639/1970,  il quale dispone che i membri previsti dai punti  1),  2),  3), del citato art. 34 sono nominati su designazione delle   rispettive   organizzazioni  sindacali  piu'  rappresentative operanti della provincia;
 il  secondo  comma dell'art.  35 del decreto del Presidente della Repubblica  n. 639/1970, il quale prevede che il Comitato I.N.P.S. e' rinnovato ogni quattro anni;
 l'art.   38  del  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  n. 639/1970,  il  quale  dispone che per la nomina dei rappresentanti di categoria,   le  organizzazioni  sindacali  sono  tenute  a  fare  le designazioni di loro competenza nel termine assegnato; che qualora le designazioni non pervengono nel termine prescritto, il direttore  della  direzione  provinciale  del  lavoro  si sostituisce all'Organizzazione inadempiente;
 l'art.  46, terzo comma, della legge n. 88/1989, il quale dispone che  i  ricorsi  concernenti le prestazioni di cui alla lettera b) e, limitatamente alle prestazioni di maternita' dei lavoratori autonomi, alla  lettera  f) del primo comma dello stesso art. 46 sono decisi da speciali    commissioni    del    comitato   provinciale   presiedute rispettivamente  dal rappresentante dei coltivatori diretti, mezzadri e  coloni,  dal  rappresentante  degli artigiani e dal rappresentante degli  esercenti  attivita'  commerciali in seno al comitato stesso e composte   dai  membri  di  cui  ai  numeri  4),  5),  6)  del  primo comma dell'art.  34  del  decreto  del Presidente della Repubblica n. 639/1970,  cosi  come  sostituito,  e da quattro rappresentanti delle categorie   nominate   con  decreto  del  direttore  della  direzione provinciale del lavoro;
 il  decreto-legge  17 gennaio 1994, n. 33, sulla disciplina della proroga degli organi amministrativi;
 il  decreto  del  Presidente  della Repubblica 30 giugno 1972, n. 748,   recante   «Disciplina   delle   funzioni   dirigenziali  nelle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo»;
 il  decreto  legislativo  3 febbraio  1993,  n.  29, e successive modificazioni,  recante  «Razionalizzazione dell'organizzazione delle amministrazioni  pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego»;
 la  circolare n. 31/89 del 14 aprile 1989, prot. 2/3ps/95838 e la circolare  n.  33/89  del 19 aprile 1989, prot. 2/3ps/95876, entrambe emanate  dalla direzione generale della previdenza sociale, divisione III, del Ministero del lavoro e della previdenza sociale;
 il  decreto  ministeriale  7 novembre  1996,  n. 687, concernente «Regolamento recante norme per l'unificazione degli uffici periferici del  Ministero  del lavoro e della previdenza sociale e l'istituzione delle direzioni regionali e provinciali del lavoro»;
 l'art.  3 della legge 25 marzo 1999, n. 75, recante «Disposizioni transitorie urgenti per la funzionalita' di enti pubblici»;
 Ritenuto:
 che la competenza e' propria;
 che  occorre  ricostituire  il  comitato  provinciale I.N.P.S. di Firenze  (a  suo  tempo  costituito con decreto n. 8573 del giorno 28 maggio 2002), per scadenza del termine di durata quadriennale.
 che  ai fini della ripartizione dei membri di cui ai punti 1), 2) e  3)  del citato art. 34, tra i settori economici interessati devono essere  tenuti  presenti  i  dati  della  locale camera di commercio, industria,  agricoltura  e  artigianato,  i  dati e notizie agli atti della  direzione  provinciale  del  lavoro, ed e' opportuno acquisire anche quelli disponibili presso la locale sede I.N.P.S. da utilizzare per   una   valutazione  comparativa;  che,  inoltre,  devono  essere richiesti  alla  locale  I.N.P.S.  quali  sono  i  settori  economici interessati  all'attivita'  dell'Istituto  ed,  in  particolare, alle funzioni  del comitato provinciale, tra cui il potere decisionale dei ricorsi;
 che  le locali organizzazioni sindacali, da sentire ai fini della ripartizione di cui al precedente punto, devono essere individuate in quelle  di  primo  grado  (cioe'  quelle  che  associano direttamente lavoratori  o  datori  di lavoro), che alla direzione provinciale del lavoro  risultano operanti in provincia ed interessate alla attivita' dell'I.N.P.S.;
 che deve essere accertato quali sono le organizzazioni sindacali, tra  quelle  di  cui  al  precedente punto, piu' rappresentative alle quali  deve  essere  richiesta la designazione dei membri previsti ai punti 1), 2) e 3) del citato art. 34 del decreto del Presidente della Repubblica  n.  639/1970  (cosi'  come  modificato dall'art. 44 della legge n. 88/1989);
 che l'effettiva operativita' di ciascuna organizzazione sindacale deve   essere  accertata  in  relazione  all'attivita'  concretamente svolta,  limitatamente  all'ambito territoriale in cui il costituendo organo  deve operare (cioe' la provincia di Firenze); che il grado di rappresentativita'  deve essere valutato in relazione alle dimensioni degli  interessi espressi e alla capacita' di realizzare le finalita' istituzionali cioe' la capacita' di interpretare, gestire e tutelare, anche  in rapporto dialettico con le controparti, gli interessi degli associati;
 che  per  la  corretta  formulazione del giudizio sulla effettiva operativita'  e  sul grado di rappresentativita' delle organizzazioni sindacali  in carenza di una norma di legge, occorre stabilire in via preventiva i criteri di valutazione;
 di  dover  individuare,  anche  alla  luce  della  giurisprudenza consolidata  sia  ordinaria che amministrativa e dell'art. 4, comma 5 della  legge  30 dicembre  1986,  n. 936, recante norme sul Consiglio nazionale  dell'economia  e  del lavoro i seguenti criteri omogenei e obbiettivi:
 1/a   -   per   le  organizzazioni  sindacali  dei  lavoratori, consistenza numerica degli iscritti;
 1/b  -  per  le  organizzazioni sindacali dei datori di lavoro, consistenza  numerica  delle  aziende  associate  e dei lavoratori da queste occupati;
 2. diffusione delle strutture organizzative sul territorio;
 3.   partecipazione   alla   trattazione   delle   controversie individuali e plurime presso la Direzione provinciale del lavoro e in sede sindacale in rapporto dialettico con Organizzazioni controparte;
 che  le  designazioni  non devono essere richieste esclusivamente alla Organizzazione maggioritaria e che, anzi, la rappresentanza deve essere   attuata   in   forma   pluralistica  nei  limiti  dei  posti disponibili;
 che per attuare una rappresentanza piu' larga possibile, nel caso di  limitatezza  dei  posti  disponibili, e' anche opportuno esperire preliminarmente   il   tentativo  di  accordo  per  una  designazione congiunta a cura delle Organizzazioni interessate;
 che e' opportuno curare contestualmente e con la stessa procedura anche  la  nomina dei quattro componenti di ognuna delle tre speciali commissioni  del  comitato  previste dall'art. 46, terzo comma, della legge n. 88/1989 sopra citata;
 Considerato:
 che  previa  istruttoria il direttore della Direzione provinciale del  lavoro  ha  formulato  la  seguente  ipotesi di ripartizione fra settori  economici dei membri 1), 2), 3) dell'art. 34 del decreto del Presidente della Repubblica n. 639/1970 cosi' come modificato:
 A) rappresentanti dei lavoratori dipendenti - undici di cui:
 1) cinque - industria;
 2) uno - agricoltura;
 3) tre - commercio;
 4) uno - credito, assicurazione, tributi;
 5) uno - dirigenti d'azienda;
 B) rappresentanti dei datori di lavoro - tre di cui:
 1) due - industria;
 2) uno - terziario;
 C) rappresentanti dei lavoratori autonomi - tre di cui:
 1) uno - coltivatori, mezzadri e coloni;
 2) uno - artigiani;
 3) uno - esercenti attivita' commerciali;
 che  sull'ipotesi di ripartizione di cui al precedente punto sono state   sentite  le  Organizzazioni  sindacali  risultate  localmente operanti   ed   interessate   all'attivita'   dell'Istituto  mediante raccomandata a.r.; che, inoltre, contestualmente sono stati richiesti gli   elementi   per   la   valutazione   del   rispettivo  grado  di rappresentativita';
 che,  pertanto,  i membri di cui ai punti 1), 2), 3) dell'art. 34 del decreto del Presidente della Repubblica n. 639/1970 devono essere ripartiti in conformita' alla sopra illustrata ipotesi;
 che  sulla  base  delle  risultanze  istruttorie  e  mediante  le conseguenti  valutazioni  comparative, compiute utilizzando i criteri sopra  enunciati,  ed  in  relazione  al  numero  limitato  dei posti disponibili,  sono state individuate, fra le Organizzazioni sindacali operanti  nella  provincia  di  Firenze  e  interessate all'attivita' dell'Istituto, quelle piu' rappresentative;
 che  per  quelle  categorie  il  cui  numero delle Organizzazioni sindacali  e'  risultato  superiore  ai  posti  disponibili, e' stato esperito il tentativo di accordo per designazioni congiunte;
 che, in particolare, e' risultato quanto segue:
 1)   le   Organizzazioni   dei   lavoratori   dipendenti   piu' rappresentative   sono   risultate   C.G.I.L.,   C.I.S.L.,  U.I.L.  e concordemente procederanno alle designazioni;
 2)  per i dirigenti di azienda la C.I.D.A. e' risultata la piu' rappresentativa;
 3)  per  i  datori  di  lavoro  dell'industria,  sono risultate operanti    le    seguenti    Organizzazioni    con   il   grado   di rappresentativita',  nell'ambito della provincia di Firenze, indicato a fianco di ciascuna:
 Associazione  degli  industriali  della provincia di Firenze: g.r. 39,13%;
 Unione provinciale agricoltori: g. r. 13,38%;
 Federazione provinciale Coldiretti: g. r. 6,76%;
 Confederazione italiana agricoltori (CIA): g. r. 6,39%;
 Lavoratori autonomi artigiani: g. r. 34,32%, API   Firenze   non   ha   risposto   all'interpello;   l'esperimento dell'ipotesi   di   designazioni  congiunte  non  si  e'  manifestato percorribile;  quindi,  in  relazione  ai  due  posti disponibili, le Organizzazioni  di  categoria  piu'  rappresentative  sono  risultate l'Associazione   degli  industriali  della  provincia  di  Firenze  e l'Unione provinciale agricoltori di Firenze;
 4)  per  i  datori di lavoro del terziario e per i lavoratori autonomi   «esercenti   attivita'   commerciali»  sono  risultate  le Organizzazioni  piu'  rappresentative  l'Unione  commercio  e turismo della provincia di Firenze e la Confesercenti, le quali concordemente procederanno  alla  designazione  di  un rappresentante dei datori di lavoro  del  settore  terziario  e  un  rappresentante dei lavoratori autonomi e degli esercenti attivita' commerciali in seno al Comitato, nonche'  quattro  in  seno  alla Speciale commissione degli esercenti attivita' commerciali;
 5)  per i lavoratori autonomi coltivatori diretti, mezzadri e coloni   l'Organizzazione   piu'   rappresentativa  e'  risultata  la Federazione  provinciale  coltivatori diretti, con titolo a designare il rappresentante di categoria in Comitato e due rappresentanti nella Speciale commissione; inoltre, hanno titolo a designare gli altri due rappresentanti   in   questa   Commissione   uno   ciascuno  l'Unione provinciale agricoltori e la Confederazione italiana agricoltori;
 6)  per i lavoratori autonomi artigiani l'Organizzazione piu' rappresentativa  e'  risultata  l'Associazione  provinciale artigiani (C.N.A.),  la quale procedera' alla designazione di un rappresentante di  categoria  in  seno  al  Comitato e quattro in seno alla Speciale commissione degli artigiani, l'Artigianato fiorentino non ha risposto all'interpello;
 che,  pertanto,  le designazioni dei membri previsti ai punti 1), 2),  3)  del  sopra  citato  art. 34 del decreto del Presidente della Repubblica n. 639/1970 e dei rappresentanti di cui all'art. 46, terzo comma,  della legge n. 88/1989, sono state richieste come specificato qui di seguito:
 I) per la costituzione del Comitato provinciale:
 A) rappresentanti dei lavoratori dipendenti:
 1)  industria:  cinque;  commercio:  tre; agricoltura: uno; credito,    assicurazione,    tributi:    uno;    congiuntamente   a: Confederazione    generale    italiana    del    lavoro   (C.G.I.L.), Confederazione  italiana  sindacato dei lavoratori (C.I.S.L.), Unione italiana  del  lavoro  (U.I.L.),  U.G.L.  e  CISAL non hanno risposto all'interpello;
 2) dirigenti di azienda: uno alla C.I.D.A.;
 B) rappresentanti dei datori di lavoro:
 1)  industria:  due, contestualmente all'Associazione degli industriali  della  provincia  di  Firenze  e  all'Unione provinciale agricoltori di Firenze;
 2)  terziario:  uno;  congiuntamente all'Unione commercio e turismo e alla Confesercenti;
 C) rappresentanti dei lavoratori autonomi:
 1)  coltivatori  diretti,  mezzadri  e  coloni:  uno,  alla Confederazione   nazionale  dei  coltivatori  diretti  -  Federazione provinciale;
 2) artigiani: uno, all'Associazione provinciale artigianato (C.N.A.);
 3)  esercenti  attivita'  commerciali:  uno, congiuntamente alla Unione commercio e turismo e alla Confesercenti;
 II)  per  la  costituzione delle Speciali commissioni istituite dall'art. 46, terzo comma, legge n. 88/1989:
 A)   Commissione  coltivatori  diretti,  mezzadri  e  coloni: quattro,   di  cui:  due  alla  Federazione  provinciale  coltivatori diretti;  uno  alla  Confederazione  italiana  coltivatori;  uno alla Unione provinciale agricoltori;
 B)  Commissione  artigiani: quattro, Associazione provinciale artigianato (C.N.A.);
 C)  Commissione  esercenti  attivita'  commerciali:  quattro, quattro   congiuntamente   all'Unione  commercio  e  turismo  e  alla Confesercenti;
 che  contestualmente  alla  richiesta  di  designazione  e' stato assegnato  il  termine di dieci giorni ed e' stato formulato avviso a non designare persone che versino in situazione di incompatibilita';
 che  bisogna procedere in conformita' alle risposte fornite dalle Organizzazioni sindacali;
 che,   in   accordo  con  il  locale  direttore  della  Direzione provinciale del lavoro, l'art. 44, primo comma, n. 4 del sopra citato decreto  del  Presidente della Repubblica n. 639/1970 va interpretato nel  senso  che  deve  essere  assicurata  dallo  stesso direttore la rappresentanza  e  cura  degli  interessi  del Ministero del lavoro e della previdenza sociale;
 che  il direttore della locale Ragioneria provinciale dello Stato ha   comunicato   che,  in  caso  di  assenza  o  impedimento,  sara' rappresentato dalla dott.ssa Milena Mazzoli;
 Tutto quanto sopra premesso;
 Decreta:
 Art. 1.
 E'  costituito  il  Comitato provinciale presso la sede I.N.P.S. di Firenze ed e' composto come segue:
 A)   rappresentanti   dei  lavoratori  dipendenti  Organizzazione sindacale designante:
 industria                        congiuntamente:
 
 1) Malpassi Alessio            C.G.I.L. - C.I.S.L. - U.I.L.
 
 2) Occhipinti Giovanni              "        "         "
 
 3) Prioreschi Cristina              "        "         "
 
 4) Faraci Carlo                     "        "         "
 
 5) Casci Paolo                      "        "         "
 
 agricoltura:                    congiuntamente:
 
 6) Pagni Piero                 C.G.I.L. - C.I.S.L. - U.I.L.
 
 commercio:                      congiuntamente:
 
 7) Santamaria Bruno            C.G.I.L. - C.I.S.L. - U.I.L.
 
 8) Mugnaini Paolo                   "        "         "
 
 9) Cirrincione Michele              "        "         "
 
 credito - assicurazioni         congiuntamente: - tributi:
 
 10) Orsi Carla                   C.G.I.L. - C.I.S.L. - U.I.L.
 
 dirigenti d'azienda:
 
 11) Pericoli dott. Riccardo             C.I.D.A.
 
 B)  rappresentanti  dei datori di lavoro Organizzazione sindacale designante:
 industria:
 1) Fabbrini dott.ssa Paola, Associazione industriali Firenze;
 2)  Berziga  dott.  Sergio,  Unione  provinciale  agricoltori Firenze;
 terziario:
 1) Fibbi Massimo, congiuntamente Unione commercio e turismo e Confesercenti;
 C)   rappresentanti   dei   lavoratori   autonomi  organizzazione sindacale designante:
 coltivatori diretti, mezzadri e coloni:
 1) Zanieri Carlo Alberto, Federazione provinciale coltivatori diretti;
 artigiani:
 1) Mori Lorenzo, Associazione provinciale artigiani;
 esercenti attivita' commerciali:
 1) Taviani Sergio, congiuntamente da Unione Commercio turismo Firenze e Confesercenti;
 D)  il  direttore  della  Direzione  provinciale  del  lavoro  di Firenze,  dott.ssa  Agata  Mutolo,  in  caso di assenza o impedimento sara'  sostituita  dall'ing.  Massimo  Piccini  o dal dott. Guglielmo Porciatti;
 E) il direttore della Ragioneria provinciale dello Stato, Mazzoli dott.ssa  Milena,  in  caso di assenza o impedimento sara' sostituita dal   dott.   Fabio   Calvellini,   dirigente  e  dal  rag.  Norberto Malcontenti, direttore amministrativo;
 F)  il  dirigente della sede provinciale I.N.P.S., dott. Giovanni Lencioni,  in  caso  di  assenza o impedimento sara' sostituito dalla dott.ssa  Rosetta Fiorella Alongi o dal dott. Alberto Bianchi o dalla dott.ssa Carla Maffei.
 |  |  |  | Art. 2. Sono  nominati  membri  delle  Speciali  commissioni  del  Comitato provinciale,  previste  dall'art.  46,  terzo  comma,  della legge n. 88/1989 sopra citata i seguenti signori:
 A)  per la Speciale commissione dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni:
 
 |OO.SS. designante: ---------------------------------------------------------------------
 |Federazione provinciale
 1) Donati Gianni            |coltivatori diretti; ---------------------------------------------------------------------
 |Federazione provinciale
 2) Latini Massimo           |coltivatori diretti; ---------------------------------------------------------------------
 3) Bani dott. Marco         | Alessandro                        |Unione provinciale agricoltori ---------------------------------------------------------------------
 |Confederazione italiana
 4) Baldini Lapo             |agricoltori
 
 B) per la Speciale commissione degli artigiani:
 
 |OO.SS. designante:
 1) Consani Lucia        |Associazione provinciale artigiani
 2) Ruini Maurizio       |Associazione provinciale artigiani
 3) Conti Daniele        |Associazione provinciale artigiani
 4) Pugliese Concetta    |Associazione provinciale artigiani
 
 C) per la speciale commissione degli esercenti commerciali:
 
 |OO.SS. designante: ---------------------------------------------------------------------
 |Unione commercio e turismo,
 1) Mordini Riccardo    |Confesercenti ---------------------------------------------------------------------
 |Unione commercio e turismo,
 2) Guerri Stefano      |Confesercenti ---------------------------------------------------------------------
 |Unione commercio e turismo,
 3) Boninsegni Gilberto |Confesercenti ---------------------------------------------------------------------
 |Unione commercio e turismo,
 4) Giovannetti Firmando|Confesercenti
 |  |  |  | Art. 3. Il  mandato ha la durata di quattro anni; il Comitato ed i nominati delle  Speciali  commissioni restano in carica fino alla scadenza del termine di durata.
 Il  presente  decreto e' immediatamente esecutivo a norma dell'art. 5, comma 1 del decreto-legge 17 gennaio 1994, n. 33; sara' pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale della Repubblica italiana e nel Bollettino ufficiale  del  Ministero  del  lavoro  e della previdenza sociale, e dovra' essere trasmesso alla sede provinciale I.N.P.S. di Firenze che ne dovra' curare la successiva esecuzione.
 Firenze, 29 maggio 2006
 Il direttore provinciale: Mutolo
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