IL DIRETTORE PROVINCIALE DEL LAVORO di Bologna Visto il proprio decreto n. 13/2002 del 9 maggio 2002 concernente la ricostituzione del Comitato provinciale dell'INPS; Considerato che occorre procedere al rinnovo del predetto comitato provinciale in scadenza al 5 luglio 2006 per compiuto quadriennio di durata in carica; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 639 e in particolare l'art. 34, come modificato dall'art. 44 della legge n. 88/1989 e l'art. 35; Visto il decreto-legge 26 gennaio 1999, n. 8, convertito in legge 25 marzo 1999, n. 75; Effettuata, sulla base dei dati forniti dalla locale Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, nonche' dei dati in possesso dell'ufficio e sentite le locali organizzazioni sindacali, la ripartizione dei membri assegnabili ai lavoratori dipendenti, ai datori di lavoro e ai lavoratori autonomi tra i settori economici interessati all'attivita' dell'Istituto e in particolare alle funzioni dei comitati provinciali tra cui il potere di decisione dei ricorsi, in relazione ai parametri di cui all'art. 35 suddetto, secondo comma, risultante la seguente: lavoratori dipendenti: sei per l'industria-artigianato, di cui uno in rappresentanza dei dirigenti di aziende industriali; quattro per il terziario; uno per l'agricoltura; datori di lavoro: due per il secondario/industria; uno per il terziario; lavoratori autonomi: uno per l'agricoltura; uno per l'artigianato; uno per il commercio; Rilevato che, ai sensi della richiamata normativa, i rappresentanti dei lavoratori dipendenti, dei datori di lavoro e dei lavoratori autonomi debbono essere designati dalle rispettive organizzazioni sindacali piu' rappresentative operanti nella provincia; Considerato che sono state interpellate le seguenti organizzazioni sindacali operanti nella provincia di Bologna: per i lavoratori dipendenti: Confederazione generale italiana del lavoro (CGIL); Confederazione italiana sindacati lavoratori (CISL); Unione italiana del lavoro (UIL); Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori (CISAL); Confederazione italiana dirigenti di azienda (CIDA); Unione generale del lavoro (UGL); Sindacato Autonomo Bancari (FABI); Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Domestici (SNALD); per i datori di lavoro e lavoratori autonomi: Associazione degli industriali della provincia di Bologna (ASSINDUSTRIA); Associazione delle piccole e medie industrie della provincia di Bologna (API); Lega delle cooperative di Bologna; Confcooperative; Associazione Generale Cooperative Italiane (AGCI); Unione nazionale cooperative italiane (UNCI); Confederazione nazionale dell'artigianato (CNA); Confartigianato; Associazione dei commercianti, degli operatori turistici e dei servizi della provincia di Bologna (ASCOM); Confesercenti; Federazione provinciale coltivatori diretti (COLDIRETTI); Confederazione italiana agricoltori (CIA); Confagricoltura Bologna - Unione degli agricoltori della provincia di Bologna; Considerato che per la corretta formulazione del giudizio sul grado di rappresentativita' delle predette organizzazioni sindacali sono stati individuati i seguenti criteri: 1) consistenza numerica dei soggetti rappresentati come comunicati dalle singole organizzazioni sindacali; 2) ampiezza e diffusione delle strutture organizzative; 3) partecipazione alla formazione e stipulazione dei contratti collettivi di lavoro; 4) partecipazione alla trattazione delle controversie individuali, plurime e collettive di lavoro; Rilevato che, dalle risultanze degli atti istruttori, dai dati dichiarati e dalle conseguenti valutazioni comparative compiute alla stregua degli indicati criteri, risultano maggiormente rappresentative le seguenti organizzazioni sindacali: per i lavoratori dipendenti: Confederazione generale italiana del lavoro (CGIL); Confederazione italiana sindacati lavoratori (CISL); Unione italiana del lavoro (UIL); Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori (CISAL); Confederazione italiana dirigenti d'azienda (CIDA); per i datori di lavoro: Associazione degli industriali della provincia di Bologna; Associazione piccole e medie industrie della provincia di Bologna; Lega delle cooperative di Bologna; per i lavoratori autonomi: Federazione provinciale coltivatori diretti; Confederazione nazionale dell'artigianato della provincia di Bologna; Associazione dei commercianti e degli operatori turistici e dei servizi della provincia di Bologna; Viste le designazioni effettuate dalle competenti organizzazioni sindacali: Decreta: Il comitato provinciale dell'Istituto nazionale della previdenza sociale, con sede presso l'INPS di Bologna, a decorrere dalla data di effettivo insediamento ai sensi dell'art. 3 della legge n. 75/1999, e per il successivo quadriennio, e' composto dai seguenti membri: in rappresentanza dei lavoratori dipendenti: del settore primario: sig. Ivo Baldazzi (UIL); del settore secondario: sig. Mirco Querza' (CGIL); sig.ra Milena Pareschi (CGIL); sig. Giorgio Ruggeri (CGIL); sig. Odiliano Barboni (CISL); sig. Luciano Roncarelli (UIL); del settore terziario: sig.ra Eleonora Cappelli (CGIL); sig. Silvano Casadio (CGIL); sig. Sergio Guerra (CISL); sig. Marcello Pappalardo (CISAL); dei dirigenti di aziende industriali: dr. Sergio Spirandelli (CIDA); in rappresentanza dei datori di lavoro: del settore secondario: dr. Stefano Cometto (ASSINDUSTRIA); dr. Lorenzo Ravanelli (API); del settore terziario: dr. Gianfranco Santilli (Lega Coop.); in rappresentanza dei lavoratori autonomi: coltivatori: sig. Mario Leonardi (Federaz. Prov.le Coldiretti); artigiani: sig.ra Francesca Monti (CNA-Confederazione nazionale artigianato); commercianti: sig.ra Clara Ghelli (ASCOM-Confcommercio), e il direttore della Direzione provinciale del lavoro; il direttore della Ragioneria provinciale dello Stato; il direttore della sede INPS di Bologna. Il presente decreto entrera' in vigore il 5 luglio 2006 e sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Bologna, 16 maggio 2006 Il direttore provinciale: Casale |