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| Gazzetta n. 125 del 31 maggio 2006 (vai al sommario) |  | COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |  | DELIBERAZIONE 2 dicembre 2005 |  | 1°   Programma   delle   opere   strategiche   (legge  n.  443/2001). Potenziamento della linea Seregno-Bergamo. (Deliberazione n. 150/05). |  | 
 |  |  |  | IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 Vista  la  legge  21  dicembre  2001,  n.  443, che, all'art. 1, ha stabilito   che   le   infrastrutture   pubbliche  e  private  e  gli insediamenti  strategici  e  di  preminente  interesse  nazionale, da realizzare,  per  la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati  dal  Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando   a  questo  Comitato  di  approvare,  in  sede  di  prima applicazione  della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
 Vista  la  legge  1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare  modifiche  al  menzionato art. 1 della legge n. 443/2001 e ad autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione  delle  opere incluse nel programma approvato da questo Comitato  e  per  interventi  nel  settore  idrico  di competenza del Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,  prevede che gli interventi medesimi siano ricompresi in intese generali quadro tra il Governo  e  ogni  singola  regione  o  provincia autonoma al fine del congiunto coordinamento e realizzazione delle opere;
 Visto  il  decreto  legislativo  20 agosto  2002, n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
 Visti,  in  particolare,  l'art.  1 della citata legge n. 443/2001, come  modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria  e  la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato  al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
 Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327,   recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative  e regolamentari  in  materia  di  espropriazione per pubblica utilita', come  modificato  -  da  ultimo - dal decreto legislativo 27 dicembre 2004, n. 330;
 Visto  l'art.  11  della  legge  16 gennaio  2003,  n.  3,  recante «Disposizioni  ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo  il  quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere  dotato  di  un  codice unico di progetto (CUP);
 Visto  il  decreto  legislativo 17 agosto 2005, n. 189, che apporta modifiche ed integrazioni al citato decreto legislativo n. 190/2002;
 Vista  la  delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002,  supplemento  ordinario),  con  la quale questo Comitato, ai sensi  del  piu'  volte richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato  il  1° Programma delle opere strategiche, che include, nel Corridoio   plurimodale  Tirrenico  Nord  -  Europa,  tra  i  sistemi ferroviari,  il «Potenziamento sistema Gottardo», per il quale indica un costo di 1.243,112 Meuro ed una disponibilita' di 139,443 Meuro;
 Vista  la  delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003,  errata  corrige  in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale  questo  Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP,  che  deve  essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;
 Vista  la  delibera  25 luglio  2003,  n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003),  con  la  quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere  ai  fini  della  vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel 1° Programma delle infrastrutture strategiche;
 Vista  la  delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004),  con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere  riportato  su  tutti  i documenti amministrativi e contabili, cartacei   ed   informatici,  relativi  a  progetti  di  investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
 Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno il 14 marzo 2003 di  concerto  con  il  Ministro  della  giustizia e il Ministro delle infrastrutture   e   dei   trasporti,   come  integrato  dai  decreti dell'8 giugno  2004  e 24 giugno 2005, con il quale - in relazione al disposto dell'art. 15, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002 - e'   stato   costituito  il  Comitato  di  coordinamento  per  l'alta sorveglianza delle grandi opere;
 Vista  la  sentenza  n.  303  del 25 settembre 2003 con la quale la Corte  costituzionale,  nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001   ed   ai   decreti   legislativi   attuativi,  si  richiama all'imprescindibilita'  dell'intesa  tra  Stato  e singola regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa   anche   essere  successiva  ad  un'individuazione  effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera  sono  da  considerare  inefficaci  finche' l'intesa non si perfezioni;
 Vista  la  nota  5 novembre  2004,  n.  COM/3001/1, con la quale il coordinatore  del  predetto  Comitato  di  coordinamento  per  l'alta sorveglianza  delle  grandi  opere  espone  le linee guida varate dal Comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
 Vista  la  nota 18 novembre 2005, n. 540, con la quale il Ministero delle  infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso - tra l'altro - la relazione  istruttoria  della  «Gronda  ferroviaria Seregno-Bergamo», proponendo  l'approvazione  in  linea  tecnica  del relativo progetto preliminare;
 Vista  la successiva nota 21 novembre 2005, n. 559, con la quale la suddetta   amministrazione   ha  trasmesso  le  schede  di  cui  alla richiamata  delibera n. 63/2003 ed ha integrato la suddetta relazione istruttoria;
 Considerato    che   questo   Comitato   ha   conferito   carattere programmatico  al  quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta    delibera   n.   121/2001,   riservandosi   di   procedere successivamente    alla   ricognizione   delle   diverse   fonti   di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
 Considerato  che  il «potenziamento della linea Seregno-Bergamo» e' compreso nell'Intesa generale quadro tra Governo e regione Lombardia, sottoscritta l'11 aprile 2003, nell'ambito dei «Corridoi ferroviari», con  la  denominazione  «F/04c  - Potenziamento del sistema Gottardo: Gronda ferroviaria nord-est: Seregno-Bergamo»;
 Considerato  che  le indicazioni riportate nella scheda ex delibera n.  63/2003 sui sub-interventi riconducibili alla voce «Potenziamento del  sistema  Gottardo» non sono recepibili in questa sede, in quanto non  in linea con precedenti schede gia' sottoposte a questo Comitato e  in  quanto  il  costo complessivo dei medesimi non e' coerente con quello  dei  documenti  programmatori  sinora  licenziati,  e possono essere  valutate  solo  in sede di eventuale, ulteriore rivisitazione del programma;
 Considerato    che   il   progetto   «Potenziamento   della   linea Seregno-Bergamo»   e'   altresi'   incluso  -  tra  gli  investimenti ferroviari  afferenti  il  Contratto  di programma 2001-2005 tra Rete ferroviaria italiana S.p.a. (RFI) e il Ministero delle infrastrutture e   dei  trasporti -  nel  Piano  delle  priorita'  degli  interventi ferroviari  (PPI)  -  edizione aprile  2004, che questo Comitato, con delibera  20 dicembre 2004, n. 91, ha approvato per l'anno 2005 e, in via programmatica, per gli anni successivi;
 Considerato,  in  particolare,  che  per  il  medesimo  progetto le tabelle  del  PPI  -  edizione aprile  2004 riportano un costo a vita intera di 1.000 meuro per il quale risultano disponibili 82,63 meuro, mentre  l'importo  di  917,4  meuro e' incluso nel fabbisogno per gli anni successivi al 2005;
 Considerato   che   la  legge  7 dicembre  1999,  n.  472,  per  la realizzazione  degli investimenti ferroviari del Corridoio europeo n. 5   e   collegamenti,   con   priorita'  per  il  tratto  ferroviario Bergamo-Seregno,  ha autorizzato un limite di impegno ventennale di 5 miliardi  di  lire  (2,58 Meuro)  a  decorrere dal 2000 e la spesa di 60 miliardi di lire (30,98 Meuro) per l'anno 2001;
 Udita   la  relazione  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei trasporti;
 Acquisita  in  seduta  l'intesa  del Ministro dell'economia e delle finanze;
 
 Prende atto
 
 delle   risultanze   dell'istruttoria   svolta  dal  Ministero  delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare:
 sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
 che  l'intervento ferroviario in esame si inserisce in un disegno complessivo  delle  reti  di  adduzione ai due valichi ferroviari del Sempione  e del Gottardo che ha formato oggetto di approfonditi studi dei  gestori  delle reti italiana e svizzera e che, in relazione alle tratte  di  accesso  sud ed alla definizione del progetto di transito attraverso   le   Alpi  denominato  «Alp-transit»,  ha  portato  alla formulazione   di   una   ipotesi  alternativa  ad  una  nuova  linea ferroviaria,  ipotesi  che  presuppone  il  potenziamento  della rete esistente  e si basa sulla progressiva separazione dei flussi merci e passeggeri;
 che  tale  impostazione e' stata sancita a livello internazionale tramite la sottoscrizione di accordi ed in particolare con la stipula della  Convenzione  italo-svizzera  del  2 novembre  1999 che mira ad armonizzare i sistemi della nuova ferrovia transalpina della Svizzera e della rete ad Alta capacita' dell'Italia;
 che  e'  stato  altresi'  stipulato un Protocollo d'intesa tra la regione Lombardia e la Rete ferroviaria italiana S.p.a. che definisce l'insieme   di   interventi   necessari  allo  sviluppo  del  sistema ferroviario  lombardo e alla sua integrazione alla rete europea e che con  riferimento  allo  sviluppo  del  traffico  merci  accorda - tra l'altro  - la priorita' alla realizzazione della gronda est dal nuovo asse del Gottardo in direzione Bergamo-Treviglio;
 che  il  suddetto  scenario  alternativo,  in  particolare per il transito  delle  merci  non  destinate al nodo di Milano, prevede tre itinerari  di  gronda che aggirano il suddetto nodo di Milano: gronda ovest (direttrice Bellinzona-Luino-Sesto-Calende-Novara) per i flussi diretti  a  Genova  e  ai  terminal  intermodali di Novara e Mortara, gronda     est    (linee    Chiasso-Como-Seregno,    Seregno-Bergamo, Bergamo-Treviglio, Treviglio-Cremona-Codogno) per i flussi diretti ad est     (Veneto)     e     a     sud,    cintura    sud    (corridoio Mortasa-Pavia-Casalpusterlengo-Codogno-Cremona)   per  i  flussi  con direzione est-ovest e Sempione-sud;
 che,  con  riferimento  al  servizio viaggiatori, sono previsti i seguenti  interventi,  per  alcuni  dei quali, inseriti nel Programma delle infrastrutture strategiche, questo Comitato ha gia' approvato i progetti preliminari:
 collegamento   Lugano-Milano:   quadruplicamento  tratta  bivio Rosales-Seregno/Camnago  e  adeguamento  degli  standard  complessivi della linea Chiasso-Milano;
 terzo binario Rho-Gallarate;
 accessibilita' a Malpensa da sud;
 collegamento Arcisate-Stabio;
 che,  nell'ambito  di  tale sistema di traffici, il potenziamento della linea Seregno-Bergamo afferisce alla gronda est;
 che   l'intervento   oggetto   di  approvazione  consiste  in  un potenziamento  del  collegamento  ferroviario  tra  Seregno e Bergamo attraverso   il   raddoppio   di  un  tratto  della  linea  esistente Seregno-Ponte  San  Pietro  e  la realizzazione di un nuovo tratto di linea elettrificata a doppio binario;
 che  il progetto all'esame inizia al km 5,572 della attuale linea Seregno-Ponte  San Pietro e termina, rispettivamente, al km 38,456 in direzione  Treviglio  e  al  km  36,748 in direzione Bergamo, per uno sviluppo complessivo di 34 km circa di doppio binario;
 che la tratta di progetto si sviluppa in affiancamento alla linea esistente  fino  al  km  10,703,  con  l'unica eccezione del ponte di attraversamento  sul  fiume  Lambro,  per  poi proseguire su un nuovo percorso fino all'allacciamento alla linea Bergamo-Treviglio;
 che  la  tratta  in variante di tracciato si sviluppa all'interno del  corridoio  infrastrutturale previsto dalla regione Lombardia per la  Pedemontana  autostradale su territorio intensamente urbanizzato, presentando  interferenze  - tra l'altro - con la tangenziale Usmate- Vimercate,  l'Autostrada  A4  Milano-Venezia,  la  linea  ferroviaria Milano-Lecco-Bergamo,   e   che   la  tratta  medesima,  per  il  suo orientamento  pedemontano trasversale all'andamento delle valli degli affluenti  o  subaffluenti  del fiume Po, attraversa importanti corsi d'acqua  quali  i  fiumi  Lambro, Adda, Brembo e i torrenti Folgora e Dordo;
 che  le  opere  d'arte di maggior rilievo consistono in viadotti, gallerie  artificiali  e  gallerie  naturali  tra  le  quali  le piu' importanti  sono  il viadotto Lambro, i viadotti Molgoretta 1 e 2, il viadotto  Adda,  le  gallerie artificiali Arcore 1 2 e 3, le gallerie naturali Colnago e S. Gervasio;
 che  lungo  il  percorso  sono  previste le fermate di Macherio e Lesmo costituite da banchine laterali «alte» di 250 m di lunghezza;
 che il progetto preliminare dell'opera e' stato trasmesso in data 9 giugno  2003  dal  soggetto  aggiudicatore, RFI, al Ministero delle infrastrutture  e  dei  trasporti  alla regione Lombardia, alle altre amministrazioni  competenti  ed agli enti gestori delle interferenze, quando  non era ancora stato presentato il progetto preliminare della Pedemontana;
 che   successivamente   alla  presentazione  del  progetto  della Pedemontana  la  regione  Lombardia  ha  attivato  un confronto tra i soggetti  aggiudicatori  delle due infrastrutture ed ha emesso parere sul  progetto  ferroviario  con  delibera  in  data  19 luglio  2004, inserendo  prescrizioni  intese  ad  eliminare le interferenze tra le infrastrutture   stesse   e   rinviando  l'attuazione  alla  fase  di progettazione  definitiva  nonche'  esprimendo parere favorevole, con prescrizioni, anche in merito alla localizzazione urbanistica ed alla compatibilita' ambientale dell'opera;
 che,  fra  l'altro,  la  regione  Lombardia, al fine di prevedere sulla    linea   all'esame   anche   un   servizio   passeggeri   con origine-destinazione  da  Bergamo/Orio  a  Malpensa  e  a  Milano, ha prescritto  che  in  sede di progetto definitivo si tenga conto anche della   funzione   passeggeri  e  che  sia  inserita,  previo  studio territoriale   riguardante   il   potenziale  bacino  di  utenza,  la realizzazione  di  almeno  due  fermate  in  aggiunta  a  quelle gia' previste di Macherio e Lesmo;
 che  il  Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, con nota   n.  2005/7149/B05  del  26 agosto  2005,  ha  espresso  parere favorevole,  con  osservazioni,  sul progetto preliminare dell'opera, prescrivendo,  tra  l'altro, che il progetto definitivo dovra' essere sviluppato   adottando  il  progetto  preliminare  comprensivo  delle varianti planoaltimetriche comprese tra le progressive km 10,700 - km 18,050  e  km  20,000  -  km  26,700, come risultanti dallo Studio di impatto ambientale aggiornato e ripubblicato in data 29 ottobre 2004;
 che  parere  favorevole,  con  osservazioni,  alla  richiesta  di pronuncia  di  compatibilita'  ambientale  ha  espresso  altresi'  il Ministero   per   i  beni  e  le  attivita'  culturali  con  nota  n. 07.08.407/95342005 del 25 luglio 2005;
 che  il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti propone le prescrizioni  da  formulare  in  sede  di  approvazione del progetto, esponendo   le   motivazioni   in  caso  di  mancato  recepimento  di osservazioni   avanzate  nella  fase  istruttoria,  ed  evidenzia  le principali interferenze;
 sotto l'aspetto attuativo:
 che   il   soggetto   aggiudicatore  viene  individuato  in  Rete ferroviaria italiana S.p.a.;
 che  l'opera  verra' realizzata mediante affidamento a Contraente generale;
 che   il  tempo  complessivo  dall'espletamento  delle  attivita' progettuali   ed   autorizzative  residue  alla  messa  in  esercizio dell'opera   e'  stimato  in  circa  120  mesi  (di  cui  88  per  la realizzazione,  comprensivi  della  progettazione esecutiva, a carico dell'appaltatore) e che la attivazione, sulla base delle ultime stime effettuate dal proponente, e' prevista per l'anno 2016;
 che il CUP del progetto e' J31H03000210008;
 sotto l'aspetto finanziario:
 che  il  costo  complessivo  dell'intervento  e'  quantificato in 999.208.271 euro, cosi' articolati:
 
 (Importi in euro)
 
 =====================================================================
 Voce                    |  Importo   |Percentuale ===================================================================== Opere ferroviarie                           |764.932.509 |       76,6 --------------------------------------------------------------------- Opere extralinea e di                       |            | riambientalizzazione....                    | 69.802.283 |        7,0 --------------------------------------------------------------------- Imprevisti                                  | 83.473.479 |        8,4 --------------------------------------------------------------------- Spese tecniche                              | 53.000.000 |        5,3 --------------------------------------------------------------------- Spese generali del committente              | 28.000.000 |        2,8
 
 che  il  costo  delle diverse categorie di opere e' stato desunto sulla  base  di  un  costo  tipologico di riferimento, individuato in relazione   ad   opere  similari  gia'  realizzate  o  frequentemente impiegate negli interventi ferroviari;
 che   l'importo  «opere  extralinea  e  di  riambientalizzazione» include  45,1  Meuro  per  acquisizione  aree  e 24,7 Meuro per opere compensative;
 che  la  stima e' stata effettuata nel giugno 2003, all'epoca del deposito  del  progetto  originario,  e  che,  in  relazione al tempo trascorso, il Ministero istruttore propone di stabilire, quale limite di  spesa,  l'importo  arrotondato  di 1.000 Meuro, sottolineando che l'accoglimento    delle    prescrizioni   presentate   dagli   organi istituzionali competenti non comporta ulteriori lievitazioni rispetto all'importo cosi' aggiornato;
 che,  allo  stato  attuale,  esiste  copertura sull'intervento in esame  per  un  importo  di  82,633  Meuro  a  carico  della legge n. 472/1999;
 che  restano  quindi  da  reperire  coperture  finanziarie per un importo  di  917,367  Meuro,  la  cui individuazione, su proposta del Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti, e' rinviata alla definizione  e  approvazione  del progetto definitivo ed ipotizzata a carico  delle  risorse  destinate  all'attuazione del Programma delle opere strategiche;
 
 Delibera:
 
 1. Approvazione progetto preliminare.
 1.1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002, nonche' ai sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente della  Repubblica  n. 327/2001, come modificato da ultimo dal decreto legislativo  n. 330/2004, e' approvato - con le prescrizioni proposte dal  Ministero  delle  infrastrutture e dei trasporti - anche ai fini dell'attestazione di compatibilita' ambientale e dell'apposizione del vincolo   preordinato   all'esproprio  il  progetto  preliminare  del «potenziamento della linea Seregno-Bergamo».
 E'  conseguentemente  perfezionata,  ad  ogni  fine  urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-regione sulla localizzazione dell'opera.
 1.2.  Ai  sensi del citato art. 3, comma 3, del decreto legislativo n.  190/2002,  l'importo  di  1.000.000  euro, di cui alla precedente «presa d'atto», costituisce il limite di spesa dell'intervento.
 1.3.  Le  prescrizioni  citate  al punto 1.1, a cui e' condizionata l'approvazione  del progetto, sono riportate nell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera.
 1.4.  In  sede  di  elaborazione  del  progetto  definitivo  verra' sviluppato  uno  studio territoriale sul potenziale bacino di utenza, nella  previsione  della istituzione di un servizio passeggeri avente origine destinazione da Bergamo/Orio a Malpensa e Milano.
 Il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti, in sede di approvazione  del  progetto  definitivo,  riferira' al CIPE in ordine agli esiti del suddetto studio territoriale. 2. Copertura finanziaria.
 La  individuazione  della copertura finanziaria sara' effettuata in sede  di  esame  del  progetto  definitivo,  anche  in relazione alle risultanze  del  piano  economico-finanziario  previsto  dall'art. 4, comma 134 e seguenti, della legge 24 dicembre 2003, n. 350.
 Il  Ministero  delle  infrastrutture  e dei trasporti, in occasione della sottoposizione di detto progetto a questo Comitato, provvedera' ad aggiornare la scheda ex delibera n. 63/2003, indicando le fonti di copertura  dell'opera  e riportando la prevista distribuzione annuale dei  costi,  fermo  restando  che  la  quota  da porre a carico delle risorse    destinate    all'attuazione   del   1°   Programma   delle infrastrutture  strategiche  per  l'intero  complesso  di  interventi riconducibili  alla  voce «potenziamento sistema Gottardo» non potra' superare  -  salva  compensazione  - quella indicata nella richiamata delibera n. 121/2001. 3. Disposizioni finali.
 3.1.  Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad  assicurare,  per  conto  di questo Comitato, la conservazione dei documenti   componenti  il  progetto  preliminare  approvato  con  la presente delibera.
 3.2.  La  Commissione  VIA  procedera'  -  ai  sensi  dell'art. 20, comma 4,   del   decreto   legislativo  n.  190/2002 -  a  verificare l'ottemperanza  del  progetto  definitivo  a  dette  prescrizioni del provvedimento  di  compatibilita'  ambientale  e  ad  effettuare  gli opportuni  controlli  sull'esatto  adempimento  dei contenuti e delle prescrizioni di detto provvedimento.
 Il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti, in sede di approvazione   della   progettazione   definitiva,  provvedera'  alla verifica   di  ottemperanza  alle  prescrizioni  che  debbono  essere recepite  in  tale fase e relazionera' in ordine all'attuazione della disposizione di cui al comma precedente.
 Il   soggetto   aggiudicatore   procedera'   alla   verifica  delle prescrizioni  che  debbono  essere  attuate  nelle  fasi  successive, fornendo  assicurazione al riguardo al Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti  e  curando,  tra  l'altro,  che le prescrizioni da assolvere   nella   fase   di  cantierizzazione  siano  inserite  nel capitolato  speciale  di  appalto e poste a carico dell'esecutore dei lavori.
 3.3.  Il  suddetto Ministero provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di  vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa  citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
 3.4.  Questo  Comitato  si  riserva,  in  fase  di approvazione del progetto   definitivo   dell'opera   e  in  adesione  alle  richieste rappresentate  nella  citata  nota  del  coordinatore del Comitato di coordinamento  per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di dettare prescrizioni intese a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo  -  tra l'altro - lo svolgimento di accertamenti anche nei confronti    degli    eventuali    subcontraenti   e   subaffidatari, indipendentemente  dall'importo  dei  lavori, e forme di monitoraggio durante la realizzazione dei lavori.
 3.5.  Il  codice  unico  di progetto (CUP) assegnato al progetto in argomento,  ai  sensi della delibera n. 24/2004, va evidenziato nella documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento di cui alla presente delibera.
 Roma, 2 dicembre 2005
 
 Il presidente delegato:
 Tremonti
 
 Il segretario del CIPE:
 Molgora
 
 Registrata alla Corte dei conti il 22 maggio 2006 Ufficio  di  controllo  Ministeri economico-finanziari, registro n. 3 Eco  nomia e finanze, foglio n. 342
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 PRESCRIZIONI  PROPOSTE  DAL  MINISTERO  DELLE  INFRASTRUTTURE  E  DEI
 TRASPORTI
 
 Il  soggetto  aggiudicatore  affrontera', in sede di elaborazione della  progettazione  definitiva, uno studio territoriale riguardante il potenziale bacino di utenza, ed in funzione dalle risultanze dello stesso  provvedera'  o  meno  all'inserimento delle fermate richieste all'altezza  dell'abitato  di  Sulbiate  e tra l'abitato di Dalmine e Osio  Sopra.  Se accertata la necessita' di inserimento delle fermate citate,   per  quanto  riguarda  i  relativi  spazi  di  interscambio ferro-gomma   al   servizio  delle  nuove  fermate,  dovranno  essere predisposte  apposite  convenzioni  per la relativa progettazione e/o realizzazione  tali  da  non comportare incrementi al limite di spesa dell'intervento.
 Il  soggetto  aggiudicatore  sviluppera'  il  progetto definitivo adottando   le   prescrizioni   della   regione  Lombardia  (variante plano-altimetrica  dal  bivio  di Lesmo al torrente Molgora, variante plano-altimetrica  dal  torrente  Molgora al rio del Comune, variante plano-altimetrica dal rio del Comune alla strada provinciale n. 170 - attraversamento  fiume  Adda  -  delibera  regionale n. VII/18262 del 19 luglio  2004, paragrafi A.4.2.2, A.4.2.3 e A.4.2.4), riferite allo studio  coordinato  dalla  stessa,  che hanno condotto ad individuare tracciati  compatibili  sia del nuovo collegamento ferroviario che di quello dell'Autostrada Pedemontana.
 Il  soggetto aggiudicatore presentera' alla regione Lombardia una relazione  riguardante  l'esercizio delle linee previste che dimostri il  superamento della criticita' infrastrutturale relativa al nodo di Treviglio  e  di  quella  di  capacita'  complessiva  per  la  tratta Levate-Treviglio.
 Il   soggetto   aggiudicatore,  in  sede  di  elaborazione  della progettazione   definitiva,   provvedera'  a  modificare  il  profilo altimetrico  di  progetto  come  richiesto  dalla  regione  Lombardia (variante  altimetrica  da  pk  6+000  circa  fino  al  viadotto  per l'attraversamento  del fiume Lambro - delibera regionale n. VII/18262 del  19 luglio  2004,  paragrafo A.4.2.1),  riservandosi di apportare delle  modifiche  alle quote di dettaglio imposte a causa dei vincoli al contorno.
 Il   soggetto   aggiudicatore,  in  sede  di  elaborazione  della progettazione   definitiva,   provvedera'  a  modificare  il  profilo altimetrico  di  progetto  come  richiesto  dalla  regione  Lombardia (variante  plano-altimetrica dal fiume Brembo all'innesto sulla linea Bergamo-Treviglio  -  delibera  regionale  n. VII/18262 del 19 luglio 2004,  paragrafo A.4.2.5),  riservandosi di apportare delle modifiche alle  quote  di  dettaglio  imposte  a causa dei vincoli al contorno. Peraltro   sara'  necessario  approfondire  lo  studio  dei  raccordi ferroviari   esistenti   «Rinascente»   e  «Dalmine»  verificando  la possibilita'  di  dismettere/riallocare  il  primo  e  modificare  il secondo eventualmente anche in funzione di nuovo impianto.
 Il  soggetto  aggiudicatore  sviluppera'  il  progetto definitivo adottando   il   progetto   preliminare  comprensivo  delle  varianti plano-altimetriche  comprese  tra le progressive km 10+700 - 18+050 e le progressive km 20+000 - 26+700, in coerenza con la ripubblicazione per adeguamento dello SIA effettuata in data 29 ottobre 2004.
 Il  soggetto  aggiudicatore terra' conto, in sede di elaborazione del  progetto  definitivo, del progetto del collegamento autostradale Dalmine-Como  Varese-Valico  del  Gaggiolo,  approvato dalla CSVIA in data  8 marzo  2005  in  conformita'  alla  D.G.R.  n.  VII/17643 del 21 maggio  2004  impegnandosi  a  risolvere  in  modo  congiunto  e/o coordinato    con   ANAS   le   problematiche   fra   le   cosiddette «infrastrutture di corridoio», relative a:
 scambio   di   informazioni,   cooperazione   e   coordinamento reciproco;
 viabilita' nuove ed esistenti;
 scelta ed utilizzo dei siti di cava e discarica;
 sistemazione  delle  aree  intercluse  e gestione delle stesse, anche  in  riferimento  alle  opere  di  sicurezza necessarie ed alle modalita'   che   saranno   adottate  per  migliorarne  l'inserimento ambientale.
 Il  soggetto  aggiudicatore  sviluppera'  il  progetto definitivo predisponendo  un  piano di circolazione dei mezzi d'opera in fase di costruzione  che  contenga  proposte operative di questa attivita' in termini di:
 percorsi impegnati;
 volume di traffico, velocita' di percorrenza;
 percorsi  alternativi  in  caso  di inagibilita' temporanea dei percorsi   programmati   percorsi   di   attraversamento  delle  aree urbanizzate; inoltre,  inserira'  nei  documenti  progettuali  relativi agli oneri contrattuali    dell'appaltatore    dell'infrastruttura   (capitolati d'appalto),  le  prescrizioni relative alla mitigazione degli impatti in  fase  di  costruzione  e  quelle  relative  alla conduzione delle attivita' di cantiere.
 Il   soggetto   aggiudicatore,  in  sede  di  elaborazione  della progettazione  definitiva, sviluppera' gli interventi di mitigazione, secondo  le  indicazioni  presenti  nello Studio d'Impatto Ambientale esaminato  ed  integrandoli  alla  luce  delle presenti prescrizioni, dettagliandone  la  localizzazione,  la  tipologia,  le  modalita' di esecuzione  e  i  costi  analitici,  esplicitando  le  relazioni  e i rapporti  con  eventuali  indicazioni  di tutela della pianificazione vigente e le relazioni tra fattori e componenti ambientali.
 Il   soggetto   aggiudicatore,  in  sede  di  elaborazione  della progettazione  definitiva, valutera' la possibilita' di realizzare le opere  di  compensazione  ambientale  anticipatamente  rispetto  alla realizzazione della opere in progetto.
 Il   soggetto   aggiudicatore,  in  sede  di  elaborazione  della progettazione  definitiva,  analizzera'  le  interferenze  dirette ed indirette  tra  l'infrastruttura  e le aziende a rischio di incidente rilevante ex art. 8 decreto legislativo n. 334/1999.
 Inoltre  il  Proponente  valutera' la possibilita' di individuare una  nuova  collocazione  per  il  «cantiere operativo 14» posto, nel progetto   preliminare,   all'interno   dell'area  di  proprieta'  di un'industria a rischio ambientale rilevante a Filago.
 Il   soggetto   aggiudicatore,  in  sede  di  elaborazione  della progettazione   definitiva,  valutera'  soluzioni  e  caratteristiche architettoniche per la realizzazione dei ponti e viadotti armonizzate al   contesto   territoriale   e   paesaggistico  attraversato.  Tali soluzioni,   qualora   percorribili,   non   dovranno  comportare  un incremento  del  limite  di spesa complessivo dell'opera. Particolare rilievo  assumera'  lo studio relativo all'attraversamento dell'Adda, da  redigersi  in  coordinamento  con l'opera autostradale al fine di garantire un'elevata tutela degli ambiti paesaggistici attraversati.
 Il   soggetto   aggiudicatore,  in  sede  di  elaborazione  della progettazione  definitiva,  effettuera'  ulteriori  verifiche  con il Parco regionale del Lambro in merito alla previsione di realizzare il riutilizzo    del   tratto   ferroviario   storico   in   prossimita' dell'attraversamento del fiume Lambro, come viabilita' ciclo-pedonale al  fine  di  una  maggiore  fruibilita' del parco stesso anche dagli abitati  posti in prossimita' della ferrovia attualmente separati dal corso d'acqua.
 Il   soggetto   aggiudicatore,  in  sede  di  elaborazione  della progettazione  definitiva,  verifichera' all'uscita della galleria S. Gervasio  in  prossimita'  del  km  28+000  circa, la possibilita' di realizzare  in  aderenza  al  corridoio  ferroviario  in progetto, la strada di accesso della SSE di Bottanuco.
 Il   soggetto   aggiudicatore,  in  sede  di  elaborazione  della progettazione  definitiva,  progettera'  il  previsto  intervento  di rimodellamento per l'area interessata dalla «Galleria Vimercate Golf» assicurandone  la funzionalita' urbanistica prevista, compatibilmente ai vincoli introdotti dalla realizzazione dell'opera.
 Il   soggetto   aggiudicatore,  in  sede  di  elaborazione  della progettazione  definitiva,  e  secondo  quanto  gia'  predisposto nel progetto   preliminare,   a   seguito  di  appositi  approfondimenti, verifichera' la possibilita' di assicurare la permeabilita' dei fondi agricoli,  il  ripristino  e  la  ricomposizione  del  tessuto viario preesistente e la continuita' viaria minore e pedonale soprattutto in prossimita' di nuclei abitati onde evitare l'effetto cesura.
 Il   soggetto   aggiudicatore,  in  sede  di  elaborazione  della progettazione  definitiva,  approfondira'  la caratterizzazione degli acquiferi  interferiti dall'opera di progetto con indagini geologiche e  geognostiche, anche di tipo geofisico, per definire la presenza di cavita'  sotterranee  ed  inoltre, anche relativamente alle eventuali falde  sospese  in  corrispondenza  della  realizzazione  di gallerie naturali   e/o   artificiali   e  trincee,  effettuando  campagne  di monitoraggio per definirne le caratteristiche chimico-fisiche.
 Il   soggetto   aggiudicatore,  in  sede  di  elaborazione  della progettazione  definitiva,  predisporra' quanto necessario al fine di evitare che durante la fase di realizzazione di gallerie artificiali, di  scavi  in  trincea e di opere in fondazione si alterino il regime delle falde acquifere e il reticolo idrico di superficie.
 Il   soggetto   aggiudicatore,  in  sede  di  elaborazione  della progettazione  definitiva,  effettuera' ulteriori approfondimenti per le   opere   di  attraversamento  dei  corsi  d'acqua,  per  le  aree perimetrate  a  rischio  idrogeologico  molto elevato e per i siti di cantiere  ricadenti in aree golenali, verificandone la compatibilita' idraulica degli interventi.
 Il   soggetto   aggiudicatore,  in  sede  di  elaborazione  della progettazione definitiva, adottera' soluzioni progettuali che evitino il   recapito   in  ricettori  sensibili  nel  sottosuolo  di  agenti inquinanti,  secondo gli indirizzi e le modalita' esplicitate in sede di progetto preliminare.
 Il  soggetto  aggiudicatore, in sede di elaborazione del progetto definitivo,  verifichera'  la  stabilita'  del  versante dell'imbocco della  galleria  Colnago  in  destra  del  fiume Adda e nel tratto di attraversamento  dello  stesso corso d'acqua in virtu' della presenza di  una  vasta  area  caratterizzata da intensa attivita' estrattiva. Inoltre   dovra'   essere   posta   attenzione   ad  eventuali  forme d'instabilita'    contemplando   anche   interventi   di   ingegneria naturalistica che non comportino un incremento del limite di spesa.
 Il  soggetto  aggiudicatore, in sede di elaborazione del progetto definitivo,  verifichera'  la  possibilita'  di prevedere, in caso di incompatibilita'  con  l'attivita'  di  cantiere,  il  trapianto e la successiva  ricollocazione  degli alberi piu' pregiati per dimensione ed   eta'   con   ricomposizione   della   cenosi   forestale   e  la predisposizione di apposite campagne di monitoraggio.
 Il  soggetto  aggiudicatore, in sede di elaborazione del progetto definitivo,  prevedra',  per  quanto  riguarda  il  ripristino  della vegetazione,  l'impiego  di specie appartenenti alle serie autoctone, raccogliendo   eventualmente   in  loco  il  materiale  per  la  loro propagazione   (sementi,  talee,  etc.)  al  fine  di  rispettare  la diversita'  biologica (soprattutto in prossimita' di aree protette) e di consentire la produzione di materiale vivaistico.
 Il  soggetto  aggiudicatore  in sede di elaborazione del progetto definitivo  progettera', nei tratti della linea di progetto nei quali sono  presenti  problematiche relative alla frammentazione della rete ecologica,   idonei  interventi  mitigativi  atti  a  ristabilire  il continuum   territoriale  attraverso  la  realizzazione  di  appositi «Passaggi  per  la  fauna»  costituiti  da  varchi,  ponti ecologici, ecodotti, etc.
 Il   soggetto   aggiudicatore,  in  sede  di  elaborazione  della progettazione  definitiva,  studiera'  la  possibilita'  di prevedere particolari   costruttivi  e  modalita'  realizzative  dei  manufatti coerenti  con gli strumenti di pianificazione della tutela delle aree protette  e  degli  ambiti  di  interesse naturalistico/paesaggistico interessati  dalle  opere,  specie  degli  attraversamenti  fluviali, tenendo   conto  dell'opportunita'  di  non  aumentare  il  grado  di artificialita'  dei  corsi  d'acqua  e  privilegiando  il  ricorso  a tecniche  dell'ingegneria  naturalistica  (laddove  non comportino un incremento   del   limite   di   spesa  dell'opera),  assumendo  come riferimento:
 «Linee   guida   per  capitolati  speciali  per  interventi  di ingegneria  naturalistica  e  lavori  di opere a verde» del Ministero dell'ambiente,   Servizio   VIA, settembre   1997,  e  altri  manuali qualificati quali, ad esempio:
 «Atlante delle opere di sistemazione dei versanti» dell'APAT, 2002;
 «Quaderno delle opere tipo di ingegneria naturalistica» della regione Lombardia, 2000;
 «Manuale  di  ingegneria  naturalistica» della regione Lazio, 2001.
 Il  progetto  definitivo dovra' contenere, inoltre, una relazione riferita   agli  ambiti  perimetrati  a  parco  che  ne  evidenzi  le interazioni,  ed  un  approfondimento sugli ecosistemi di area vasta. Per  quanto  riguarda le attivita' di cantiere in tali ambiti, verra' studiata la possibilita' di limitarle al minimo al fine di evitare un significativo danneggiamento della vegetazione naturale.
 Il   soggetto   aggiudicatore,  in  sede  di  elaborazione  della progettazione  definitiva,  approfondira'  l'analisi previsionale del rumore  in fase di esercizio e di cantiere, verificando i livelli sui ricettari   nelle   condizioni   piu'   critiche,   specificando   la localizzazione,  la  tipologia  e le modalita' di realizzazione delle opere  di mitigazione acustica, migliorandone la qualita' tecnologica e   tipologica   proposta  e  privilegiando  l'adozione  di  barriere acustiche integrate con barriere a verde (laddove possibile e laddove cio'  non comporti un aumento del limite di spesa dell'opera) al fine di conseguire un migliore inserimento architettonico e paesaggistico. Inoltre  in  fase  di  realizzazione  dell'opera  saranno predisposti opportuni  sistemi di monitoraggio che verifichino la validita' delle stime   fatte  sulla  capacita'  di  mitigazione  degli  accorgimenti adottati,  con  particolare attenzione ai ricettari in adiacenza alla linea da concordare e/o progettare con l'ARPA di riferimento.
 Il  soggetto  aggiudicatore, in sede di elaborazione del progetto definitivo,  provvedera' a definire di concerto con l'amministrazione comunale di Levate, in prossimita' dell'area interessata dal piano di lottizzazione in cui e' prevista la futura realizzazione di un plesso scolastico   e   di  un  centro  sportivo,  le  opportune  misure  di mitigazione  del  rumore  accompagnate  anche  da  idonee  misure  di compensazione,   nell'ambito   della  disponibilita'  finanziaria  di progetto.
 Il  soggetto  aggiudicatore, in sede di elaborazione del progetto definitivo,  predisporra'  una  specifica  campagna di verifica dello stato  strutturale  degli  edifici e dei siti sensibili per stimare i disturbi da vibrazione legati alle attivita' di cantiere specialmente per  le  operazioni  di  scavo  delle gallerie; predisponendo inoltre apposite   campagne   di   verifica  strumentale  di  approfondimento soprattutto  per  le aree ricadenti nei comuni di Macheno, di Lesmo e di  Levate.  Tali  attivita'  verranno  svolte  nei  limiti dei costi preventivati dal progetto depositato.
 Il   soggetto   aggiudicatore,   per   quanto  riguarda  i  campi elettromagnetici,  in  sede  di  elaborazione del progetto definitivo predisporra'  quanto  necessario  per  il  rispetto  del  decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 febbraio 2003.
 Il  soggetto  aggiudicatore, in sede di elaborazione del progetto definitivo,  integrera'  il  progetto  definitivo  con  delle  tavole dettagliate nelle quali verranno indicate ed evidenziate le opere, le particolarita'  progettuali, le misure mitigatrici e compensative con le   quali   sono  state  rispettate,  applicate  ed  ottemperate  le prescrizioni  di  cui al presente parere, con relativa descrizione in una relazione specifica.
 Il  soggetto  aggiudicatore, in sede di elaborazione del progetto definitivo,  elaborera'  il progetto di monitoraggio ambientale cosi' come   prescritto   riferendo   l'ambito   da  monitorare  alle  aree interessate  direttamente  dal  progetto  ed  in  funzione  di quanto stabilito dalla normativa di riferimento.
 Il   soggetto   aggiudicatore,  in  sede  di  elaborazione  della progettazione   definitiva,  dovra'  verificare  la  possibilita'  di redigere  gli  elaborati  in  conformita' alle specifiche del Sistema cartografico di riferimento.
 Il  soggetto  aggiudicatore, in sede di elaborazione del progetto definitivo,  redigera'  il  monitoraggio  ambientale  avvalendosi del supporto di competenze specialistiche qualificate.
 Il  soggetto  aggiudicatore, in sede di elaborazione del progetto definitivo,  valutera'  la possibilita' di contenere, compatibilmente con  le  verifiche  idrauliche  di  deflusso, lo sviluppo e l'altezza delle  opere  d'arte  di  attraversamento  dei  corsi  d'acqua  entro dimensioni  idonee  atte  a  garantire,  oltre  al contenimento degli impatti,   un'ottimale   inserimento   dei  manufatti  rispetto  alle peculiarita' ambientali degli ambiti attraversati.
 Il  soggetto aggiudicatore predisporra' quanto necessario per far adottare all'appaltatore, prima della data di consegna dei lavori, un sistema  di gestione ambientale dei cantieri secondo i criteri di cui alla norma ISO 14001 o al sistema EMAS (regolamento CE n. 761/2001).
 Il  soggetto aggiudicatore dovra' provvedere, lungo il tratto che interessa  il  comune  di Levate (Bergamo), a far effettuare lo scavo archeologico  in estensione, preliminarmente all'inizio dei lavori di scavo progettati.
 Il soggetto aggiudicatore provvedera' a notificare alle autorita' competenti  l'apertura dei cantieri e l'inizio dei lavori, al fine di ottenere l'opportuna assistenza archeologica.
 Il   soggetto   aggiudicatore   provvedera'   a   far  effettuare preliminarmente  all'inizio  lavori  ricognizione di superficie nella tratta  Cassano-Trezzo  (dal  km  24  al  km  26)  e  nella tratta in provincia di Bergamo.
 Il   soggetto   aggiudicatore   provvedera'   a  far  effettuare, compatibilmente   con  le  condizioni  geomorfologiche  del  terreno, preliminarmente  all'inizio  lavori,  delle  prospezioni  geofisiche, secondo   le   esigenze   e   le   modalita'  da  concordare  con  le soprintendenze competenti, onde procedere successivamente ad indagini archeologiche mirate.
 Il  soggetto  aggiudicatore  provvedera' a sviluppare le opere di mitigazione  e compensazione ambientale con, in particolare, relativo studio   dettagliato   dei   provvedimenti   legati  all'inquinamento acustico.
 Il  soggetto aggiudicatore provvedera' ad evidenziare, in sede di progettazione  definitiva,  i  manufatti  edilizi  piu'  prossimi  al tracciato  in questione, con particolare attenzione a quelli tutelati ope  legis ai sensi del decreto legislativo n. 42 del 2004 nonche' le opere tese alla salvaguardia del contesto antropizzato.
 Il  soggetto  aggiudicatore provvedera', in sede di progettazione definitiva,  a  far  effettuare  per  il  viadotto sul fiume Adda una progettazione  accurata  di  alta  qualita' architettonica che tenga, altresi', conto della limitrofa infrastruttura della Pedemontana.
 Il  soggetto  aggiudicatore provvedera', in sede di progettazione definitiva,   a   curare   l'inserimento  ambientale  e  la  qualita' progettuale di tutte le altre opere d'arte da realizzarsi all'aperto.
 Il  soggetto  aggiudicatore  provvedera' ad elaborare, in sede di progettazione  definitiva,  le  misure di mitigazione paesaggistica e gli  interventi  di  ripristino, compensazione e restauro secondo una tempistica  correlata  con  la costruzione delle opere d'arte in modo che  siano  operative  alla  data di entrata in esercizio della nuova infrastruttura.
 Il  soggetto  aggiudicatore provvedera', in sede di progettazione definitiva, a limitare il piu' possibile la realizzazione delle piste di cantiere cercando di sfruttare i tracciati locali esistenti.
 Il  soggetto  aggiudicatore, ad opere ultimate, dovra' provvedere al  ripristino  dello  stato  dei  luoghi  mediante ricostruzione del profilo originario e ripristino della vegetazione preesistente.
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