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| Gazzetta n. 121 del 26 maggio 2006 (vai al sommario) |  | AUTORITA' DI BACINO DEL FIUME TEVERE |  | DECRETO 28 aprile 2006 |  | Modifiche  ed integrazioni al piano straordinario diretto a rimuovere le   situazioni   a   rischio   molto  elevato  -  P.S.T.,  ai  sensi dell'articolo 1,  comma  1-bis,  del decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180, e successive modificazioni. |  | 
 |  |  |  | IL SEGRETARIO GENERALE Vista  la  legge  18 maggio  1989,  n.  183,  recante «Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo»;
 Visto  l'art.  17, comma 6-bis della predetta legge che prevede che «in  attesa  dell'approvazione  del  piano di bacino, le autorita' di bacino,   tramite  il  comitato  istituzionale,  adottano  misure  di salvaguardia»;
 Visto  l'art.  1, comma 1-bis, del decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180,  e successive modificazioni, che prevede che entro il 31 ottobre 1999,  le  autorita'  di  bacino di rilievo nazionale, in deroga alle procedure  delle  legge  18 maggio  1989,  n.  183,  approvano  piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a rischio piu' alto ed adottano misure di salvaguardia, con il contenuto di cui all'art. 17, commi 3  e  6-bis,  della  citata  legge  n.  183/1989,  per  le aree individuate  e  perimetrate  quali aree a rischio idrogeologico molto elevato  per  l'incolumita'  delle  persone  e per le sicurezza delle infrastrutture e del patrimonio ambientale e culturale;
 Vista  la  delibera  n.  85  del  29 ottobre  1999  con la quale il Comitato  istituzionale ha approvato il Piano straordinario diretto a rimuovere  le  situazioni a rischio molto elevato (P.St.), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - serie generale - n.   293   del  15 dicembre  1999,  e  sue  successive  modifiche  ed integrazioni;
 Visto  l'art. 4 della normativa di attuazione del P.St. concernente «integrazioni  e  modifiche  al  piano» e, in particolare, il comma 3 cosi' come modificato con deliberazione del Comitato istituzionale n. 99  del  18 dicembre  2001 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - serie generale - n. 21 del 25 gennaio 2002) che disciplina, tra l'altro, la procedura di «riperimetrazione» di aree a rischio  oggetto di aggiornamento degli studi condotti dall'Autorita' di  bacino  del  fiume  Tevere o dagli enti locali in coerenza con le metodologie ed i criteri tecnici contenuti nella proposta tecnica del piano  di  bacino  di  assetto  idrogeologico,  prevedendo allo scopo l'emanazione di un apposito decreto del segretario generale;
 Vista  la  richiesta  avanzata  dalla  regione dell'Umbria mediante e-mail del 21 marzo 2006, prot. ABT n. 874/SG27.25 del 21 marzo 2006, sulla  base  delle  determinazioni  assunte nella riunione tenutasi a Perugia  in  data  13 marzo 2006 con l'Assessorato all'ambiente della regione dell'Umbria e il comune di Cannara;
 Visto  il  parere  favorevole  del comitato tecnico, espresso nella seduta   del   22 marzo   2006,   che   ha   approvato   la  proposta deperimetrazione  delle  aree a rischio molto elevato del P.St. sulla base  degli  studi  approvati dalla regione dell'Umbria con determina dirigenziale n. 725 dell'8 febbraio 2006 e il dispositivo del decreto segretariale  con  le integrazioni di cui al citato parere favorevole del comitato tecnico;
 Vista la reiterata richiesta del comune di Cannara (Perugia), prot. n.  3353  del 24 marzo 2006 acquisita al prot. n. 1000/C del 29 marzo 2006 di questa Autorita', con la quale si trasmetteva «la cartografia inerente  la ridefinizione del perimetro delle aree soggette a P.St., cosi'  come  gia'  richiesto  con nota inviata in data 10 marzo 2006, prot. n. 2831»;
 Vista  la richiesta avanzata dalla regione Umbria del 3 aprile 2006 n.  55040,  prot. ABT n. 1068/SG27.25 del 4 aprile 2006, con la quale la  stessa  chiedeva  di  provvedere  con  decreto  segretariale alla deperimetrazione  delle  aree  di  P.St.  per  i  comuni  di Foligno, Cannara,  Assisi,  Bettona, Bevagna sulla base dello studio «Mappe di pericolosita'  e  rischio idraulico nel bacino del F. Topino e del T. Marroggia  -  1° lotto funzionale» e per tutti gli altri comuni sulla base  degli  studi approvati con determine dirigenziali della regione Umbria  n. 9288 del 26 ottobre 2005, n. 9434 del 2 novembre 2005 e n. 9864 del 16 novembre 2005;
 Vista  la  nota  della regione Umbria del 12 aprile 2006, n. 61277, prot.  ABT n. 1232/SG27.25 del 14 aprile 2006, con la quale la stessa integrava la precedente richiesta per il comune di Spello;
 Considerato  che  nelle  citate  note la regione Umbria richiede di applicare  lo  stesso  percorso  metodologico  a  tutti  i  territori ricadenti all'interno delle fasce A e B perimetrate nei citati studi;
 Visto  il  parere  favorevole  del comitato tecnico, espresso nella seduta  del  19 aprile  2006, che, sulla base di quanto gia' espresso nella seduta del 22 marzo 2006 ed in regime di vigenza del P.St., ha:
 condiviso  la  richiesta  della  regione  Umbria  di applicare lo stesso  percorso  metodologico  limitatamente  a  tutti  i  territori ricadenti   all'interno   della  fascia  A  perimetrata  negli  studi approvati;
 approvato  la  proposta  di  ridefinizione  del  perimetro  e  di declassificazione delle aree soggette a rischio idraulico, sulla base degli studi approvati dalla regione Umbria con determine dirigenziali sopra  citate,  che  uniforma  tra  loro le misure di prevenzione del rischio stesso e le rende coerenti con le norme del P.St.;
 approvato   il   dispositivo  del  decreto  segretariale  con  le modifiche e le integrazioni di cui al parere stesso;
 Ritenuto,  pertanto, ricorrendone tutti i necessari presupposti, di emanare  il  presente  decreto di nuova perimetrazione delle suddette aree a rischio del P.St.;
 Decreta:
 Art. 1.
 Sono   approvate,   ai   sensi  e  per  gli  effetti  dell'art.  1, comma 1-bis,  del  decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180, e successive modificazioni,  e dell'art. 4 della normativa di attuazione del P.St. cosi'  come  modificata  dall'art.  2  della  delibera  del  Comitato istituzionale   n.   99  del  18 dicembre  2001,  le  seguenti  nuove perimetrazioni  delle  aree  di  cui al Piano straordinario diretto a rimuovere  le  situazioni  a rischio molto elevato (P.St.), approvato dal  Comitato istituzionale dell'Autorita' di bacino del fiume Tevere con  propria  deliberazione  n.  85  del  29 ottobre  1999, riportate nell'allegato  cartografico  «B)  perimetrazione delle aree a rischio del reticolo idrografico secondario» del P.St.:
 1) la  perimetrazione  di  cui  alla  tavola n. 11 - cod. 33.1 e' sostituita  dalla  corrispondente  perimetrazione  «Regione  Umbria - comune  di  Citta'  di  Castello localita' Riosecco - Torrente Vaschi (area n. 11 - codice 33.1)» in allegato;
 2) la  perimetrazione  di  cui  alla  tavola n. 12 - cod. 33.2 e' sostituita  dalla  corrispondente  perimetrazione  «Regione  Umbria - comune  di Citta' di Castello localita' area urbana - Fosso Scatorbia (area n. 12 - codice 33.2)» in allegato;
 3) la  perimetrazione  di  cui  alla  tavola n. 16 - cod. 25.3 e' sostituita  dalla  corrispondente  perimetrazione  «Regione  Umbria - comune di Foligno loc. S. Giovanni Profiamma-Capannacci area urbana a monte  e  a  valle  Ponte  S.S. Flaminia - Fiume Topino (area n. 16 - codice 25.3)» in allegato;
 4) la  perimetrazione  di  cui  alla  tavola  n.  22 - cod. 23 e' sostituita  dalla  corrispondente  perimetrazione  «Regione  Umbria - comune  di  Perugia localita' Pian di Massiano - Torrente Genna (area n. 2 - codice 23)» in allegato;
 5) la  perimetrazione  di  cui  alla  tavola  n.  24 - cod. 34 e' sostituita  dalla  corrispondente  perimetrazione  «Regione  Umbria - comuni  di  Perugia  e  Umbertide  localita'  Pierantonio  - Torrente Mussino (area n. 24 - codice 34)» in allegato;
 6) la  perimetrazione  di  cui  alla  tavola n. 29 - cod. 25.4 e' sostituita  dalla  corrispondente  perimetrazione  «Regione  Umbria - comuni  di  Cannara,  Spello, Foligno, Assisi, Bettona e Bevagna area edificata  tra Spello e Cannara - Torrenti Chiona e Ose (area n. 29 - codice 25.4)» in allegato.
 |  |  |  | Art. 2. Dalla  data  di  pubblicazione  del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale  della  Repubblica  italiana  alle  aree perimetrate di cui all'art.  1  si  applicano  le  disposizioni  del  Piano straordinano contenute nella normativa di attuazione.
 Dalla data di approvazione ai sensi del comma 11 dell'art. 18 della legge  n.  183/1989  del  Piano  di  bacino  stralcio  per  l'assetto idrogeologico,  le  perimetrazioni  di  cui  all'art. 1 costituiscono modifica delle relative tavole del Piano stesso.
 |  |  |  | Art. 3. La  provincia  di  Perugia,  nell'ambito  delle  competenze ad essa assegnate  dagli  articoli 3  e  13  della  legge n. 225/1992 e dalla legislazione  regionale, provvede a verificare che le previsioni e le norme  del  piano  regolatore  generale  dei Comuni interessati dalle perimetrazioni  di  cui  all'articolo 1,  relative  alle aree rimaste escluse,  siano  in  grado  di  assicurare  la  necessaria tutela dal relativo  livello  di  rischio,  cosi'  come previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 settembre 1998.
 I  comuni  interessati  dalle  perimetrazioni  di  cui  all'art.  1 provvederanno   alla   trasposizione  canografica  dei  limiti  delle perimetrazioni  stesse  su  canografia  alla scala adottata dai piani regolatori  generali  e/o  su  base  catastale. Eventuali problemi di interpretazione, anche in relazione ai confini comunali, derivanti da imprecisioni   nelle   rappresentazioni   cartografiche,   da  scarsa definizione    della   rappresentazione   o   da   incongruenze   tra rappresentazione  cartografica  e  stato  dei luoghi, che non possono essere  risolti  con l'ausilio degli studi idraulici approvati con le determine   dirigenziali  della  regione  Umbria  referenziate  nelle premesse, sono risolti a vantaggio della sicurezza.
 |  |  |  | Art. 4. Dell'approvazione  delle  nuove perimetrazioni delle aree a rischio di  cui  al  precedente  art. 1 viene data notizia mediante immediata pubblicazione  del  presente  decreto  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica  italiana  -  serie  generale - e nel Bollettino ufficiale della  regione  dell'Umbria,  nonche'  adeguata  pubblicita' mediante deposito  del presente decreto presso l'Autorita' di bacino del fiume Tevere - Ufficio piani e programmi, presso il Ministero dell'ambiente e  della tutela del territorio - Direzione generale per la difesa del suolo, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della protezione civile, presso la regione dell'Umbria - Dipartimento politiche  territoriali,  ambiente e infrastrutture - Servizio difesa suolo, cave, miniere e acque minerali, ove lo stesso e' consultabile.
 Roma, 28 aprile 2006
 Il segretario generale: Grappelli
 |  |  |  | Allegato 
 ---->  Vedere allegato da pag. 30 a pag. 47   <----
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