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| Gazzetta n. 118 del 23 maggio 2006 (vai al sommario) |  | MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI |  | DECRETO 4 maggio 2006 |  | Ripristino  dell'assegnazione  delle  risorse per la ristrutturazione degli  enti  di formazione, secondo quanto previsto dall'articolo 52, commi  19  e  58,  della legge 28 dicembre 2001, n. 448, alle regioni Friuli-Venezia   Giulia,   Puglia  e  Lazio,  ai  sensi  del  decreto ministeriale 30 maggio 2001. |  | 
 |  |  |  | DIRETTORE GENERALE per le politiche per l'orientamento
 e la formazione
 Vista  la legge 24 giugno 1997, n. 196, recante norme in materia di promozione dell'occupazione;
 Visto  il  decreto  legislativo  31 marzo  1998,  n. 112, art. 142, comma 1,  lettera d),  che individua tra le competenze mantenute allo Stato  in  materia  di  formazione  professionale  la definizione dei requisiti  minimi per l'accreditamento delle strutture che gestiscono la formazione professionale;
 Visto  l'allegato  A  dell'accordo  Conferenza Stato-Regioni del 18 febbraio 2000;
 Visto il decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale del   12 aprile   2000   che,   all'art.  1,  comma c,  destina  euro 51.645.689,91  (".  100  miliardi)  per  il riordino della formazione professionale;
 Vista la legge 29 dicembre 2000, n. 388, che all'art. 118, comma 9, dispone  il concorso al finanziamento di progetti di ristrutturazione elaborati  dagli  enti  di  formazione  nel  limite  massimo  di euro 51.645.689,91 (". 100 miliardi) per l'anno 2001;
 Visto  il  decreto  ministeriale 173 del 30 maggio 2001 che assegna alle  regioni  e  province  autonome  risorse  economiche pari a euro 92.962.241,84 (".180 miliardi);
 Visto  il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante «Norme generali   sull'ordinamento   del   lavoro   alle   dipendenze  delle amministrazioni pubbliche» e successive modificazioni;
 Vista  la decisione della Commissione C(2005)429, del 2 marzo 2005, relativa  al  regime  di  aiuti  messo  in  atto  dall'Italia  per la ristrutturazione degli enti di formazione;
 Tenuto  conto  che, nelle more dell'adozione della decisione di cui sopra,  questa  direzione  ha  sospeso  le  erogazioni  delle risorse ripartite  con  decreto  ministeriale  173  del  30 maggio  2001, per l'intero  importo  assegnato  alle  regioni  Friuli-Venezia  Giulia e Puglia, per quota parte alla regione Lazio;
 Considerata  la  necessita'  di  procedere  alla  erogazione  delle risorse  spettanti  alla  regioni  summenzionate, tenendo conto delle indicazioni della decisione della Commissione C(2005)429, del 2 marzo 2005;
 Decreta:
 Art. 1.
 Con  il presente decreto si ripristina l'assegnazione, alle regioni Friuli-Venezia  Giulia,  Puglia  e  Lazio,  delle risorse alle stesse spettanti  ai  sensi  del  richiamato decreto ministeriale n. 173 del 30 maggio 2001, come di seguito evidenziato:
 Lazio: Euro 5.450.161,20, quale residuo;
 Friuli-Venezia Giulia: Euro 3.563.255,65, importo totale;
 Puglia: Euro 4.708.588,17, importo totale.
 |  |  |  | Art. 2. Le risorse di cui all'art. 1 possono concorrere al finanziamento di progetti  di  ristrutturazione  degli enti di formazione ai sensi del decreto  ministeriale  n.  173  del 30 maggio 2001 nel rispetto ed in conformita'  a  quanto  previsto dalla decisione della Commissione n. C(2005)  429 del 2 marzo 2005 e della vigente normativa in materia di aiuti di Stato.
 |  |  |  | Art. 3. Le  regioni  di  cui  all'articolo precedente,  sentiti  gli attori sociali,     stabiliscono     le    priorita'    strategiche    della ristrutturazione,  valutano  i  progetti  e  li approvano entro il 31 dicembre 2006.
 |  |  |  | Art. 4. Le  regioni  comunicano  al  Ministero del lavoro e delle politiche sociali i criteri adottati per la valutazione e l'elenco dei progetti approvati  con  la  specificazione  degli  interventi  previsti  e le risorse  finanziarie  attribuite  nel  rispetto  e conformemente alla decisione  della  Commissione n. C(2005) 429 del 2 marzo 2005 e della vigente normativa in materia di aiuti di Stato.
 Il  Ministero  del  lavoro  e delle politiche sociali si riserva la facolta'  di  ridistribuire,  sulla  base  dell'art.  1  del  decreto ministeriale  173/2001, le risorse non impegnate dalle regioni di cui al presente decreto entro la data del 31 dicembre 2006.
 Roma, 4 maggio 2006
 Il direttore generale: Marincioni
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