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| Gazzetta n. 109 del 12 maggio 2006 (vai al sommario) |  | COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |  | DELIBERAZIONE 2 dicembre 2005 |  | Legge  n.  443/2001  -  Primo  programma  delle  opere  strategiche - Sviluppo  della rete elettrica di trasmissione nazionale elettrodotto a  380  KV in semplice terna «Matera-S. Sofia» variante nei comuni di Rapolla,  Melfi  e  Rionero  in  Vulture,  in  provincia  di Potenza. (Deliberazione n. 143/05). |  | 
 |  |  |  | IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Visto il regio decreto 11 dicembre 1933 n. 1775, «testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici»;
 Vista  la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. «legge obiettivo») e successive  modifiche  e  integrazioni, che, all'art. 1, ha stabilito che   le  infrastrutture  pubbliche  e  private  e  gli  insediamenti strategici  e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione  e  lo  sviluppo  del  Paese, vengano individuati dal Governo  attraverso  un  programma  formulato  secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo  Comitato  di  approvare,  in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
 Visto  il  decreto  legislativo  20 agosto  2002,  n.  190,  ed  in particolare:    l'art.   2   che   attribuisce,   tra   l'altro,   la responsabilita'  dell'istruttoria  e  la  funzione  di  supporto alle attivita'  di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,  che  puo'  in  proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica   di  missione»,  e  l'art.  13  relativo  agli  insediamenti produttivi   ed   alle   infrastrutture   private   strategiche   per l'approvvigionamento  energetico,  che  prevede  che  tali  attivita' vengano   svolte   di  concerto  con  il  Ministero  delle  attivita' produttive;
 Visto  l'art.  11  della  legge  16  gennaio  2003,  n.  3, recante «Disposizioni  ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo  il  quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere  dotato  di  un  codice unico di progetto (CUP);
 Visto  il  decreto  legislativo 17 agosto 2005, n. 189, che apporta modifiche ed integrazioni al citato decreto legislativo n. 190/2002;
 Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327,  e  successive modifiche ed integrazioni, recante il testo unico delle   disposizioni   legislative  e  regolamentari  in  materia  di espropriazioni per pubblica utilita';
 Vista  la  delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002  supplemento  ordinario),  con  la  quale questo Comitato, ai sensi  del richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il primo  programma  delle opere strategiche, che include, nell'allegato 4,  tra  i  collegamenti  per  potenziare  il sistema di trasmissione nazionale la linea 380 kV Matera-S. Sofia;
 Viste  le  delibere 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003) e 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con  le  quali  questo  Comitato,  ai  sensi dell'art. 11 della legge 16 gennaio  2003,  n. 3, ha, rispettivamente, definito il sistema per l'attribuzione  del  CUP  ed  ha  stabilito  che  il  CUP deve essere riportato  su tutti i documenti amministrativi e contabili relativi a progetti  d'investimento  pubblico,  e  deve  essere utilizzato nelle banche dati interessate ai suddetti progetti;
 Vista  la  delibera  25 luglio  2003,  n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003),  con  la  quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere  ai  fini  della  vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel primo programma delle infrastrutture strategiche;
 Vista  la  sentenza  n.  303, del 25 settembre 2003 con la quale la Corte  costituzionale,  nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001   ed   ai   decreti   legislativi   attuativi,  si  richiama all'imprescindibilita'  dell'intesa  tra  Stato  e singola regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa   anche   essere  successiva  ad  un'individuazione  effettuata unilateralmente dal Governo;
 Vista  la  nota  n.  458,  del  18 ottobre  2005,  con  la quale il Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti ha trasmesso, tra l'altro,  nell'ambito  degli  interventi  per  lo sviluppo della rete elettrica   di   trasmissione  nazionale,  la  relazione  istruttoria relativa  alla  «Variante  della  linea  a  380 kV in semplice terna, Matera-S.  Sofia,  nei comuni di Rapolla, Melfi e Rionero in Vulture, in  provincia  di  Potenza»,  con  la  proposta dell'approvazione del progetto   per   l'autorizzazione  alla  realizzazione  ed  esercizio dell'elettrodotto  in questione, con le prescrizioni, raccomandazioni e programma interferenze;
 Vista  la  nota  n.  0017393,  del 24 ottobre 2005, con la quale il Ministero  delle  attivita'  produttive  comunica  di condividere gli esiti istruttori del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
 Vista la nota n. 60 del 2 dicembre 2005, con la quale il presidente della  regione  Basilicata ha rilasciato, relativamente alla variante all'elettrodotto  Matera-S.  Sofia,  parere favorevole, anche ai fini dell'intesa generale quadro con il Governo;
 Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
 Acquisita  in  seduta  l'intesa  del Ministro dell'economia e delle finanze; Prende  atto  delle  risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare che:
 sotto l'aspetto tecnico ed infrastrutturale:
 l'intervento   consiste   nella  realizzazione  di  una  variante dell'elettrodotto  a 380 kV Matera-S. Sofia, interessante i comuni di Rapolla,  Melfi  e  Rionero  in Vulture, della lunghezza di 26,600 km circa;
 il  tratto di variante sara' costituito, come l'elettrodotto gia' realizzato,  da  una palificazione a semplice terna di tipo unificato ENEL, armata con nove conduttori di energia e due corde di guardia;
 la  realizzazione della variante consentira' la demolizione di un tratto di linea, per una lunghezza di 16,7 km circa e di 31 sostegni, con relative fondazioni, gia' realizzati;
 le caratteristiche generali dell'opera sono le seguenti:
 Frequenza nominale 50 Hz
 Tensione nominale 380 kV
 Intensita' di corrente nominale 1500 A
 Potenza nominale 1000 MVA
 sotto l'aspetto procedurale e amministrativo:
 l'intervento  e'  compreso  nel  «Programma triennale di sviluppo della  rete elettrica di trasmissione nazionale 2003-2005» deliberato dal   Consiglio   di   amministrazione  del  Gestore  della  rete  di trasmissione  nazionale  S.p.a.  il  29 gennaio  2003  ed  inviato al Ministero delle attivita' produttive in data 30 gennaio 2003;
 la  variante  e'  stata  oggetto  di un Accordo di programma tra: Ministero  delle  attivita' produttive, regione Basilicata, provincia di  Potenza,  comuni  di  Melfi,  Rapolla,  Rionero in Vulture e GRTN S.p.a., che hanno concordato sul tracciato della variante stessa;
 la  Terna S.p.a., in qualita' di soggetto aggiudicatore, ai sensi dell'art.  13  del decreto legislativo n. 190/2002, ha trasmesso, con nota  del  26 novembre  2004, copia del progetto per l'autorizzazione alla   costruzione   ed   esercizio   delle   opere   della  variante dell'elettrodotto  in  esame  alla  Struttura tecnica di missione del Ministero  delle infrastrutture e dei trasporti ed al Ministero delle attivita'  produttive.  Nel corso delle attivita' di istruttoria sono state  acquisite  dal  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti alcune integrazioni sugli aspetti tecnici;
 il  soggetto aggiudicatore ha provveduto, in data 23 giugno 2005, alla   comunicazione   di   avvio  del  procedimento  ai  fini  della dichiarazione  di pubblica utilita' ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo  n. 190/2002 e, con nota 2 agosto 2005, ha comunicato che nel   termine   previsto   di   trenta   giorni  non  sono  pervenute osservazioni;
 ai  sensi  dell'art.  13  del decreto legislativo n. 190/2002, e' stata  indetta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti una Conferenza  di  servizi  a  carattere  istruttorio,  tenutasi in data 14 gennaio  2005, di cui e' stato redatto apposito verbale (Ministero infrastrutture e trasporti prot. n. GC/STM/952, del 13 maggio 2003) e nella  quale  sono  stati  acquisiti  una serie di pareri e specifici documenti;
 il  progetto dell'opera in esame ha acquisito i seguenti pareri e autorizzazioni:
 ai  fini della compatibilita' ambientale, l'intervento e' stato sottoposto  alla V.I.A. ai sensi dell'art. 20 del decreto legislativo n. 190/2002 e la Commissione speciale per la valutazione dell'impatto ambientale,   con   nota  del  28 giugno  2005,  ha  espresso  parere favorevole  con prescrizioni e raccomandazioni recepite nell'allegato 1 della relazione istruttoria;
 ai  fini della compatibilita' paesaggistica ed archeologica, il Ministero  per  i  beni e le attivita' culturali - Direzione generale per  i  beni  architettonici ed il paesaggio, con nota del 14 ottobre 2005   ha   espresso  parere  favorevole  con  prescrizioni  recepite nell'allegato 1;
 sono   stati   acquisiti   anche  i  pareri  e/o  consensi  e/o prescrizioni degli altri enti e amministrazioni interessate;
 per  quanto  riguarda  le  interferenze,  seguendo  la  procedura prevista dall'art. 4 del decreto legislativo n. 190/2002, il soggetto aggiudicatore,  con  note del 20 settembre 2005 e del 17 ottobre 2005 ha   accettato   tutte  le  condizioni  relative  alle  modalita'  di progettazione,  esecuzione  ed  esercizio degli impianti elettrici in questione, fatta eccezione per due prescrizioni proposte da Snam Rete gas,  con nota del 13 gennaio 2005 e da ANAS, con nota del 10 gennaio 2005.  Con  riferimento  a  quest'ultima  nota,  lo  stesso  soggetto aggiudicatore  ha  specificato  di aver seguito i dettami del decreto ministeriale n. 449/1988 nel posizionamento dei sostegni;
 sotto l'aspetto attuativo:
 il  soggetto  aggiudicatore,  ai sensi del decreto legislativo n. 190/2002, e' la societa' Terna Rete Elettrica Nazionale S.p.a.
 ai  sensi della delibera n. 143/2002, al progetto in argomento e' stato assegnato il CUP H85J05000000007;
 sono  state  predisposte  dal  Ministero  delle  infrastrutture e trasporti  le  prescrizioni, raccomandazioni e programma interferenze di cui all'allegato 1;
 sotto l'aspetto finanziario:
 il costo dell'intervento e' stimato in 12 milioni di euro;
 l'elettrodotto  in questione si configura come una infrastruttura strategica   per   l'approvvigionamento  energetico  ed  i  costi  di realizzazione  sono  finanziati  mediante  la  tariffa  sulla rete di trasporto  dell'energia  elettrica,  come  da  normativa specifica di settore;
 l'elettrodotto  in questione si configura come una infrastruttura strategica   per   l'approvvigionamento  energetico  ed  i  costi  di realizzazione  sono  finanziati  mediante  la  tariffa  sulla rete di trasporto  dell'energia  elettrica,  come  da  normativa specifica di settore;
 Delibera: 1. Approvazione progetto.
 1.1.   Ai  sensi  e  per  gli  effetti  dell'art.  13  del  decreto legislativo   n.  190/2002,  nonche'  ai  sensi  del  disposto  degli articoli 10,   12  e  52-quater  del  decreto  del  Presidente  della Repubblica n. 327/2001, e successive modificazioni e integrazioni, e' approvato  -  con  le prescrizioni, raccomandazioni e programma delle interferenze proposti dal Ministero delle infrastrutture e trasporti; di  concerto  con  il Ministero delle attivita' produttive - anche ai fini  del  riconoscimento della compatibilita' ambientale dell'opera, dell'apposizione  del  vincolo  preordinato  all'esproprio nonche' ai fini   della  dichiarazione  di  pubblica  utilita',  inamovibilita', indifferibilita'  ed  urgenza,  il progetto per l'autorizzazione alla realizzazione  ed  esercizio  dell'elettrodotto a 380 kV, in semplice terna,  «Matera-S.  Sofia»,  variante  nei comuni di Rapolla, Melfi e Rionero in Vulture.
 E'  conseguentemente  perfezionata,  ad  ogni  fine  urbanistico ed edilizio,  l'intesa  Stato-regione  sulla  localizzazione  dell'opera stessa.
 1.2.  Le  prescrizioni  citate  al  punto  1.1, cui e' condizionata l'approvazione  del  progetto,  sono  riportate  nell'allegato 1, che forma  parte  integrante  della presente delibera. Le raccomandazioni proposte  dal  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei trasporti, di concerto  con il Ministero delle attivita' produttive, sono riportate nel medesimo allegato 1.
 1.3.  E'  altresi'  approvato  il programma della risoluzione delle interferenze,  con  le  prescrizioni  proposte  dal  Ministero  delle infrastrutture  e  dei  trasporti, di concerto con il Ministero delle attivita' produttive, riportate nel sopra citato allegato 1. 2. Clausole finali.
 2.1.  Il soggetto aggiudicatore e' individuato nella societa' Terna Rete Elettrica Nazionale S.p.a.
 2.2.  Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad  assicurare,  per  conto  di  questo Comitato, la conservazione di tutta  la  documentazione  afferente  il  progetto  approvato  con la presente delibera.
 2.3.  Il  soggetto aggiudicatore provvedera', prima dell'esecuzione dei  lavori,  a  fornire  assicurazioni  al  predetto  Ministero e al Ministero  delle  attivita' produttive sull'avvenuto recepimento, nel progetto  esecutivo,  delle  prescrizioni  riportate  nel  menzionato allegato  1, nonche' sul rispetto delle altre indicazioni di cui allo stesso.
 2.4.  La verifica delle restanti prescrizioni, ove non diversamente specificato  nelle  stesse,  sara'  effettuata  dal  Ministero  delle infrastrutture  e  dei  trasporti, di concerto con il Ministero delle attivita' produttive.
 2.5.  Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' a  svolgere, di concerto con il Ministero delle attivita' produttive, le  attivita'  di  supporto  intese a consentire a questo Comitato di espletare  i  compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso  assegnati  dalla  normativa  citata  in premessa, anche tenendo conto  delle  indicazioni  di  cui  alla  delibera  n.  63/2003 sopra richiamata.
 2.6.  Il  codice unico di progetto (CUP) H85J05000000007, assegnato al  progetto  in  argomento, ai sensi della delibera CIPE n. 24/2004, dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento in esame.
 Roma, 2 dicembre 2005
 
 Il presidente delegato
 Tremonti Il segretario del CIPE         Molgora
 
 Registrata alla Corte dei conti il 4 maggio 2006 Ufficio  di  controllo  Ministeri economico-finanziari, registro n. 2 Economia e finanze, foglio n. 366
 |  |  |  | Allegato 1 Prescrizioni,       Raccomandazioni,      Programma      interferenze Elettrodotto  a  380  kV,  in  semplice terna, «Matera-S. Sofia», variante  nei  comuni  di  Rapolla,  Melfi  e  Rionero in Vulture, in provincia di Potenza. PRESCRIZIONI. Prescrizioni ambientali. In sede di redazione del progetto esecutivo.
 1) Prima dell'inizio dei lavori, l'affidatario alla realizzazione manutenzione  ed  esercizio,  dovra'  provvedere  alla  richiesta  di perfezionamento della regolarizzazione dell'autorizzazione idraulica, ai  sensi  del  decreto  rettorale  25 luglio  1904,  n. 523, per gli attraversamenti dei corsi d'acqua indicati nell'elaborato progettuale «Elenco  attraversamenti» documento RE 21344G1 B FR 10232, nonche' al pagamento  dei conseguenti canoni dovuti. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
 2)   Gli   attraversamenti  dei  corsi  d'acqua  dovranno  essere effettuati  senza  infissione  di  pali  nell'alveo.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
 3)  Le opere non dovranno causare il restringimento delle sezioni idrauliche,  produrre alterazioni al corso ordinario delle acque, ne' arrecare in alcun modo danno alle proprieta' altrui sia pubbliche che private,  agli  opifici  legittimamente  costruiti  ed ai diritti dei terzi in generale, mentre gli impianti dovranno essere muniti di ogni opera a tutela delle persone e delle cose. Eventuali danni saranno di esclusiva   responsabilita'   del   concessionario.  La  verifica  di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
 4)  Il  progetto  delle eventuali piste di servizio da realizzare sara'  trasmesso  all'Ufficio  foreste  e tutela del territorio della regione  Basilicata.  La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
 5)  Verranno  quantificate le superfici con copertura vegetale da trasformare  al fine di consentire la predisposizione del progetto di compensazione  ambientale. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
 6)  A lavori ultimati sara' prevista la realizzazione di opere di ripristino  dei  luoghi e di recupero ambientale delle aree dismesse. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
 7)  I  lavori  di  realizzazione dell'intervento e delle relative opere  accessorie  dovranno  essere  conformi a quanto indicato nella documentazione  progettuale, nel rispetto degli impegni assunti nella stessa  e  depositata  agli atti dell'Ufficio geologico della Regione dovranno,  altresi',  attenersi  alle  prescrizioni  riportate  nella relazione  geologica  avendo  cura  di  adottare tutte le misure piu' idonee  a  garantire  la  non interferenza con la locale circolazione delle  acque  sotterranee ed il naturale mantenimento dello stato dei luoghi.  La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a  cura della Regione.
 8) Nelle fasi di progettazione esecutiva verranno effettuate, per le  singole  opere  in  progetto,  verifiche di stabilita' del pendio post-intervento,  anche  in  condizioni  sismiche, con morfologia dei luoghi  e carichi cosi' come determinati dall'intervento. La verifica di  ottemperanza  sara'  svolta a cura dell'Autorita' di Bacino della Puglia.
 9)  Le  opere  non  dovranno  in  ogni  caso  essere  interessate dall'evoluzione  dei  fenomeni  franosi  e  non  creare situazioni di potenziale instabilita' delle aree. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Autorita' di Bacino della Puglia.
 10)  Il  progetto esecutivo dovra' essere sviluppato adottando il piano  tecnico  delle  opere  comprensivo delle modifiche progettuali inserite  nei  documenti  integrativi richiesti dal Gruppo istruttore della  Commissione  speciale  VIA del Ministero dell'ambiente e della tutela  del  territorio e presentati dal Proponente in data 15 maggio 2005.  La  verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
 11)  Nella  considerazione  che  l'area interessata dall'opera e' soggetta  a fenomeni di soliflusso, sulla base di specifiche indagini geognostiche,  con  prove  in  sito  ed  in  laboratorio, il progetto esecutivo  dovra' definire le caratteristiche geologiche, geotecniche ed  idrogeologiche  dei terreni interessati da ogni singolo sostegno, al  fine di garantire la stabilita' locale del pendio. La verifica di ottemperanza  sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
 12)  Il  progetto  esecutivo  dovra' definire, relativamente alla vulnerabilita'  degli  acquiferi, tutte le tecniche atte ad impedire, specie  in  corrispondenza  di  fondazioni,  l'eventuale contatto tra falde  sovrapposte  e  il  potenziale  ingresso  di  inquinanti negli acquiferi    sottostanti,    garantendo    l'inalterabilita'    delle caratteristiche    organolettiche    dell'acqua.   La   verifica   di ottemperanza  sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
 13)  Il  progetto  esecutivo  dovra' verificare la compatibilita' idraulica  degli  interventi  posti  in aree golenali. La verifica di ottemperanza  sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
 14)  Per  le attivita' ricadenti nelle aree a vulnerabilita' alta nel  Bacino  idrominerario  del Vulture, il progetto esecutivo dovra' seguire  le  norme di cui al Vincolo idrominerario legge Regione n. 9 del  1984.  La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
 15)  Il  progetto  esecutivo  dovra',  in particolar modo per gli ambiti naturali di significativo valore naturalistico:
 effettuare   dei   rilievi  floristici  puntuali  nei  siti  di ubicazione dei tralicci;
 collocare  i  sostegni  in  radure  a  copertura  vegetazionale scarsa,  salvaguardando  al  massimo  la funzione stabilizzante delle piante,  con  eventuale  espianto  di  specie floristiche di pregio e reimpianto in siti vicini coerenti ecologicamente;
 predisporre apposite campagne di monitoraggio.
 La  verifica  di  ottemperanza  sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
 16)  Il  progetto  esecutivo  dovra'  dettagliare  gli interventi mitigativi  per  le  aree  dei  sostegni  e delle piste di accesso ai cantieri operativi utilizzando l'impiego di specie autoctone coerenti con  il  contesto  vegetazionale,  e  impiegare, ove possibile, nelle sistemazioni antierosive, le tecniche di ingegneria naturalistica. La verifica   di   ottemperanza   sara'  svolta  a  cura  del  Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
 17)  Oltre  alle  azioni gia' individuate nello studio di impatto ambientale,  ai  fini  di  ridurre  la  collisione  ed elettrocuzione dell'avifauna  con  la  linea elettrica, il progetto esecutivo dovra' prevedere  il  posizionamento  di sagome di rapaci sulla sommita' dei tralicci.  La  verifica  di  ottemperanza  sara'  svolta  a  cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
 18)  Il  progetto  esecutivo  dovra'  integrare lo studio con una relazione  archeologica  dell'area, al fine di definire una eventuale campagna  di  indagine  per  limitare  le potenziali interferenze con presenze  archeologiche,  d'intesa  con  la  Soprintendenza  ai  beni archeologici.  La  verifica  di  ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dei beni e delle attivita' culturali.
 19)   Il  progetto  esecutivo  dovra'  definire  un  progetto  di compensazione  ambientale,  in  cui  sia specificata nel dettaglio la scelta  ed  il  dimensionamento  degli interventi, tenuto conto delle condizioni  del mosaico ambientale. La verifica di ottemperanza sara' svolta  a  cura  del  Ministero  dell'ambiente  e  della  tutela  del territorio.
 20)  Ove  possibile  nel  programma  dei lavori, la realizzazione delle  opere  di mitigazione e compensazione ambientale dovra' essere anticipata  rispetto  alla  realizzazione delle opere in progetto. La verifica   di   ottemperanza   sara'  svolta  a  cura  del  Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
 21)   Il   progetto  esecutivo  dovra'  sviluppare  le  opere  di sistemazione  a  verde,  di  ripristino ambientale e di rinaturazione previste, assumendo come riferimento:
 «Linee   guida   per  capitolati  speciali  per  interventi  di ingegneria  naturalistica  e  lavori  di opere a verde» del Ministero dell'ambiente,   Servizio   VIA, settembre   1997,  e  altri  manuali qualificati quali, ad esempio:
 Atlante  delle opere di sistemazione dei versanti» dell'APAT, 2002;
 «Quaderno delle opere tipo di ingegneria naturalistica» della regione Lombardia, 2000;
 «Manuale  di  ingegneria  naturalistica» della regione Lazio, 2001.
 La  verifica  di  ottemperanza  sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
 22)  Al fine della dismissione dell'elettrodotto gia' realizzato, il  progetto esecutivo dovra' programmare, contestualmente all'inizio della   realizzazione   del   nuovo   elettrodotto,   i   lavori   di smantellamento  e  di  ripristino  ambientale dei luoghi che comunque dovranno  aver  termine con l'inizio dell'esercizio dell'elettrodotto in  oggetto.  La  verifica  di  ottemperanza  sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
 23)  Al  fine  delle  verifiche  di cui all'art. 20, comma 4, del decreto  legislativo  n.  190/2002,  sara'  necessario  integrare  il progetto  esecutivo con delle tavole dettagliate, nelle quali vengano indicate  ed  evidenziate le opere, le particolarita' progettuali, le misure mitigatrici e compensative con le quali sono state ottemperate le  prescrizioni  espresse  nel parere della Commissione Speciale VIA del  Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, e con una relazione  descrittiva  specifica.  La verifica di ottemperanza sara' svolta  a  cura  del  Ministero  dell'ambiente  e  della  tutela  del territorio.
 24)  Il  progetto  esecutivo  dovra'  contenere  il  Progetto  di monitoraggio   ambientale,  redatto  secondo  le  Linee  guida  della Commissione  Speciale  VIA  e  coordinato con i piani di monitoraggio degli  Enti  dei  parchi coinvolti, prevedendone i relativi costi nel quadro economico dell'opera. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
 25)  Gli  elaborati,  anche  successivi  al  progetto  esecutivo, dovranno  essere  redatti  in conformita' alle specifiche del Sistema cartografico di riferimento. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
 26)  Il  progetto  esecutivo  dovra' sviluppare gli interventi di mitigazione,  secondo  le indicazioni presenti nello Studio d'impatto ambientale  esaminato  ed  integrarli alla luce delle prescrizioni di cui  ai punti 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24 e 25, riprese dal parere VIA, dettagliandone la localizzazione, la tipologia,  le modalita' di esecuzione e i costi analitici. Dovranno, inoltre,  essere  esplicitate  le  relazioni e rapporti con eventuali indicazioni  di  tutela  della pianificazione vigente. La verifica di ottemperanza  sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
 27)  Saranno  effettuati,  con oneri a carico della Terna S.p.A., saggi  preventivi  in  tutti  i siti di ubicazione dei tralicci e con modalita'  di  sorveglianza  archeologica,  nelle  forme  di  seguito specificate:
 a) la  societa'  appaltante individuera', prima dell'inizio dei lavori,  una  ditta specializzata in possesso dell'iscrizione SOA per la  categoria  OS 25, il cui curriculum dovra' essere preventivamente sottoposto   alla   Soprintendenza  per  i  beni  archeologici  della Basilicata per il nulla-osta;
 b) per  assicurare la sorveglianza archeologica la ditta di cui al  punto  a,  fornira'  archeologi,  il cui curriculum dovra' essere preventivamente   sottoposto   alla   Soprintendenza   per   i   Beni archeologici della Basilicata, e operai specializzati;
 c) nel  corso  di  eventuali  lavori  di  movimento  terra, non coincidenti  con  la  realizzazione  dei tralicci, per ogni scavatore sara'  assicurata  la  presenza  contestuale di un archeologo e di un operaio specializzato, di cui ai punti a) e b);
 d) la  Soprintendenza  per i beni archeologici della Basilicata assumera'  la  direzione  scientifica degli interventi e disporra' le modalita'  di  esecuzione  dei  saggi  archeologici e degli eventuali ulteriori scavi archeologici che dovessero rendersi necessari e i cui oneri saranno sempre a carico di Terna S.p.A.;
 e) a  conclusione degli interventi di verifica archeologica, la Societa'  appaltante  apportera'  tutte  le  eventuali  modifiche  al progetto   che   dovessero   rendersi   necessarie   per   assicurare adeguatamente la tutela archeologica dell'area;
 f) sara'  dato un preavviso di almeno trenta giorni dall'inizio dei lavori, al fine di organizzare la relativa attivita' di tutela.
 La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dei beni e delle attivita' culturali. Nella fase di realizzazione delle opere.
 28)  La  societa'  Terna S.p.A. dovra' preventivamente comunicare all'Ufficio   geologico  ed  attivita'  estrattive  del  Dipartimento ambiente,   territorio,   politiche   della  sostenibilita',  per  le finalita'  di cui all'art. 6 della legge regionale n. 9/1984, la data di  inizio  lavori  unitamente  ad  una dichiarazione della Direzione lavori nella quale si attesti che non siano intervenute modificazioni dello   stato   dei   luoghi   rispetto   a  quanto  descritto  nella documentazione  progettuale. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
 29)  Qualora  nel  corso  dei lavori si verifichino situazioni di criticita'  di natura geomorfologica e/o idrogeologica dovra' esserne data  tempestiva  comunicazione  all'Ufficio  geologico  ed attivita' estrattive  del  Dipartimento  ambiente,  territorio, politiche della sostenibilita',  procedendo  altresi'  alla sospensione immediata dei lavori  stessi  ed  alla  messa  in  atto  di  interventi  urgenti di salvaguardia  e  ripristino  dei  luoghi. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
 30)  I  movimenti di terra e l'abbattimento delle piante verranno eseguiti  secondo  le  direttive  dell'Ufficio  foreste  e tutela del territorio.  La  verifica  di  ottemperanza sara' svolta a cura della Regione.
 31)  Non  dovranno  essere  accumulati  materiali  di  scavo  sui versanti e nei pressi delle sponde. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Autorita' di Bacino della Puglia.
 32) A fine lavori, entro sessanta giorni, dovra' essere trasmessa all'Ufficio   geologico  ed  attivita'  estrattive  del  Dipartimento ambiente,  territorio,  politiche  della sostenibilita' una relazione tecnica  a firma del Direttore dei lavori con la descrizione puntuale dei  lavori  e  delle evidenze di natura geologica, geomorfologica ed idrogeologica  emerse  nel  corso  dell'intervento,  con  particolare riferimento  agli  accorgimenti  adottati  per  le  norme di tutela e salvaguardia del Bacino idrominerario del Vulture (legge regionale n. 9/1984)  nonche' per la non interferenza con la risorsa idromineraria (legge reginale n. 43/1996, e successive modifiche ed integrazioni).
 A tal fine, detta relazione dovra' comunque contenere:
 1. planimetria   aerofotogrammetrica  in  scala  adeguata,  con l'effettiva ubicazione dei sostegni e delle opere accessorie;
 2. descrizione  delle  fasi  di realizzazione dei lavori, degli interventi   di   sistemazione   e   delle   opere  di  ripristino  e rinaturalizzazione;
 3.  indicazione delle effettive dimensioni, delle profondita' e della  tipologia  delle  fondazioni  adottate,  nonche' dei metodi di scavo  e/o  perforazione,  con  riferimento  a  quanto previsto nella documentazione progettuale.
 La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione. prescrizioni tecniche. In sede di redazione del progetto esecutivo.
 33) Tutte le opere dovranno essere realizzate in conformita' alle norme  tecniche  di  settore,  in  particolare  a quanto riportato al decreto  del  Ministero  lavori  pubblici  21 marzo  1988,  n. 449, e successive    modifiche    ed    integrazioni,    alle   prescrizioni tecnico-costruttive  specificate  dal  Consiglio superiore dei lavori pubblici  nel  voto  n. 457/1998 in data 17 dicembre 1998, nonche' in osservanza  delle  disposizioni  di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003 e delle norme vigenti in materia di elettrodotti. Nella fase di realizzazione delle opere.
 34)  Entro  il  termine  di  nove  mesi, decorrenti dalla data di efficacia della delibera di approvazione, la societa' TERNA S.p.A. si impegna  a  completare  i  lavori.  La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero delle attivita' produttive. RACCOMANDAZIONI Raccomandazioni ambientali. In sede di redazione del progetto esecutivo.
 35)  Si raccomanda di predisporre quanto necessario per adottare, prima  della  data  di  consegna  dei  lavori, un Sistema di gestione ambientale dei cantieri secondo i criteri di cui alla norma ISO 14001 o al Sistema EMAS (Regolamento CE 761/2001). PROGRAMMA INTERFERENZE.
 36) La TERNA spa dovra' inviare il progetto esecutivo, al fine di dare   corso   alla  risoluzione  delle  interferenze  con  le  opere esistenti, ai seguenti enti:
 Amministrazione provinciale di Potenza;
 Amministrazioni dei seguenti comuni: Rapolla, Melfi, Rionero in Vulture;
 ENEL Distribuzione S.p.A.;
 ANAS S.p.A.;
 Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.;
 SNAM Rete Gas S.p.A.;
 E.N.A.C. - Ente Nazionale dell'Aviazione Civile;
 E.N.A.V. - Ente Nazionale di Assistenza al Volo S.p.A.
 Gli  attraversamenti  saranno  regolamentati  secondo  la vigente normativa tecnica di settore.
 37)   Il  progetto  esecutivo,  con  l'esatto  riferimento  delle chilometriche  interessate  dalle  s.s.  di  competenza  ANAS, dovra' essere inviato ad ANAS S.p.A.
 38)  Le  interferenze  con  le  opere  di  competenza RFI saranno regolate  mediante  stipula  di  apposita convenzione con la Societa' Federservizi  S.p.A.,  come da nota RFI-DMA-DIBA-A0011/P/2005/0000079 dell'11 gennaio 2005.
 39)  In  riferimento  alle  interferenze  con  il  metanodotto di proprieta' SNAM dovranno essere osservate le seguenti prescrizioni:
 - In  fase  di progettazione esecutiva la societa' TERNA S.p.A. contattera' il Centro Snam Rete Gas di Matera al fine di precisare in campo   la  posizione  esatta  delle  condotte  Snam  ed  evidenziare eventuali interferenze e valutare eventuali sistemi di protezione per distanze dei tralicci inferiori a 40 metri dall'asse delle condotte.
 All'interno   della  fascia  asservita  (22  metri  coassiale  al metanodotto),  nessun  lavoro  ne'  transito  di mezzi pesanti potra' essere  intrapreso senza la presenza dei tecnici del Centro Snam Rete Gas  di  Matera  per  definire  le  fasi  di  lavoro,  presenziare al picchettamento  delle  condotte e sottoscrivere il relativo «Verbale» di   cui,   tra  l'altro,  e'  previsto  il  nominativo  dell'impresa esecutrice dei lavori e quello della compagnia assicuratrice.
 40)  In  riferimento alle interferenze con le strade statali s.p. 110,  s.p.  ex  s.s. 93, s.p. 111, s.p. 9, s.p. Melfi-S. Nicola, s.p. Melfi-Otranto, s.p. ex s.s. 401, i lavori potranno iniziare solo dopo il  rilascio  di apposita concessione, come da nota prot. n. 10714/04 del 12 gennaio 2005 della provincia di Potenza.
 41)  L'elettrodotto dovra' essere realizzato in ottemperanza alle vigenti  norme in materia di distanze (decreto ministeriale LL.PP. n. 28 del 21 marzo 1988, e successive modificazioni).
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