Gazzetta n. 109 del 12 maggio 2006 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERAZIONE 2 dicembre 2005
Legge n. 443/2001 - Primo programma delle opere strategiche - Sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale «Nuovo collegamento sottomarino a 500 kV in corrente continua SAPEI» (Sardegna - Penisola italiana). (Deliberazione n. 144/2005).

IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Visto il regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, «Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, e successive modifiche ed integrazioni, recante il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilita';
Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d. «legge obiettivo»), e successive modiche e integrazioni, che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
Visto il decreto legislativo 20 agosto 2002, n. 190, ed in particolare: l'art. 2 che attribuisce, tra l'altro, la responsabilita' dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita' di questo Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «Struttura tecnica di missione», e l'art. 13 relativo agli insediamenti produttivi ed alle infrastrutture private strategiche per l'approvvigionamento energetico, che prevede che tali attivita' vengano svolte di concerto con il Ministero delle attivita' produttive;
Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un Codice Unico di Progetto (CUP);
Visto il decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189, che apporta modifiche ed integrazioni al citato decreto legislativo n. 190/2002;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002 supplemento ordinario), con la quale questo Comitato, ai sensi del richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il primo programma delle opere strategiche, che include, nell'allegato 4, tra i collegamenti per potenziare il sistema di trasmissione nazionale, il «Nuovo collegamento sottomarino in corrente continua SAPEI» (Sardegna - Penisola italiana);
Viste le delibere 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003) e 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con le quali questo Comitato, ai sensi dell'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, ha, rispettivamente, definito il sistema per l'attribuzione del CUP ed ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili relativi a progetti d'investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati interessate ai suddetti progetti;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003), con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel primo programma delle infrastrutture strategiche;
Vista la sentenza n. 303, del 25 settembre 2003 con la quale la Corte costituzionale, nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001 ed ai decreti legislativi attuativi, si richiama all'imprescindibilita' dell'intesa tra Stato e singola Regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa anche essere successiva ad un'individuazione effettuata unilateralmente dal Governo;
Vista la nota n. 510, del 26 ottobre 2005, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso, tra l'altro, nell'ambito degli interventi per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, la relazione istruttoria relativa al «Nuovo collegamento sottomarino in corrente continua SAPEI», con la proposta dell'approvazione del progetto per l'autorizzazione alla realizzazione ed esercizio del collegamento sottomarino in questione, con prescrizioni, raccomandazioni e programma interferenze;
Vista la nota n. 0017862, del 28 ottobre 2005, con la quale il Ministero delle attivita' produttive comunica di condividere gli esiti istruttori del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
Vista la nota D2/207496, del 29 novembre 2005, con la quale il Presidente della regione Lazio ha rilasciato, relativamente all'elettrodotto SAPEI, parere favorevole, anche ai fini dell'intesa generale quadro con il Governo;
Vista la nota 7693/gab, del 2 dicembre 2005, con la quale il Presidente della regione Sardegna ha rilasciato, relativamente all'elettrodotto SAPEI, parere favorevole, anche ai fini dell'intesa generale quadro con il Governo;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Acquisita in seduta l'intesa del Ministro dell'economia e delle finanze; Prende atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare che:
sotto l'aspetto tecnico ed infrastrutturale:
l'intervento consiste nella realizzazione di un collegamento sottomarino ad altissima tensione in corrente continua a = 500 kVcc di potenza nominale 1000 MW, tra le due stazioni elettriche di Fiume Santo (Sassari) e Latina e consentira' il mutuo scambio di energia tra le reti elettriche a 380 kV della Sardegna e della Penisola italiana.
Lo schema, bipolare, comprende due stazioni di conversione, costituite da due moduli di conversione da 500 MW, collegate mediante 2 linee di polo, in cavo, a = 500 kVcc. Il collegamento sara' costituito da:
due stazioni di conversione alternata/continua: una in Sardegna, adiacente alla stazione RTN 380/150 kV di Fiume Santo; l'altra nel Lazio adiacente alla stazione RTN 380/150 kV di Latina. Entrambe saranno collegate alle esistenti stazioni RTN adiacenti;
due linee di polo in cavo a = 500 kV, realizzate parte in terra, per complessivi 15 km circa e parte in mare, per complessivi 420 km circa ciascuna;
una linea di collegamento all'esistente elettrodo marino (anodo), in cavo media tensione, in Sardegna, localita' Punta Tramontana, parte in terra e parte in mare per complessivi 32 km circa;
una linea di collegamento all'elettrodo marino (catodo), in cavo media tensione, nel Lazio, a circa 5 km dalla costa, parte in terra e parte in mare per complessivi 20 km circa.
L'opera si sviluppa nella regione Sardegna interessando i comuni di Sassari, Porto Torres e Castelsardo e nella regione Lazio interessando i comuni di Nettuno e Latina;
sotto l'aspetto procedurale e amministrativo:
l'intervento in esame gia' compreso nel programma 2001-2003, e' stato riconfermato nel «Piano di sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale 2005» deliberato dal consiglio di amministrazione del Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale S.p.A. (GRTN) ed approvato dal Ministero delle attivita' produttive;
il GRTN con nota prot. AD/P2005000063 del 12 aprile 2005, ha inviato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Struttura tecnica di missione, nonche' al Ministero delle attivita' produttive copia del progetto per l'autorizzazione alla costruzione ed esercizio delle opere di collegamento sottomarino in esame e successivamente il progetto e' stato integrato dal GRTN con note del 18 luglio 2005, del 30 agosto 2005 e del 3 ottobre 2005;
in accordo alle previsioni del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'11 maggio 2004, il GRTN S.p.a. ha ceduto alla Terna S.p.a. il ramo d'azienda relativo alle attivita' di trasmissione e dispacciamento, a decorrere dal 1° novembre 2005, e la nuova societa' ha assunto la denominazione di Terna Rete Elettrica Nazionale S.p.a.;
a seguito di tale trasformazione il soggetto aggiudicatore e' individuato nella societa' Terna Rete Elettrica Nazionale S.p.a.;
sono stati acquisiti una serie di pareri, sia nel corso della Conferenza di servizi a carattere istruttorio tenutasi in data 31 maggio 2005, sia mediante specifici documenti;
il GRTN, al termine dell'istruttoria, ha rilasciato, con nota del 18 ottobre 2005, accettazione delle prescrizioni, raccomandazioni e risoluzione delle interferenze;
il progetto dell'opera in esame ha acquisito i seguenti pareri ed autorizzazioni:
in relazione alla compatibilita' ambientale:
a) le opere previste nella regione Lazio, interessando siti di importanza comunitaria (SIC), con nota del 19 ottobre 2005 hanno ricevuto dalla Regione stessa parere favorevole, con prescrizioni, in relazione alla loro incidenza sui predetti SIC;
b) il Ministero per i beni e le attivita' culturali - Direzione generale per i beni architettonici ed il paesaggio, ha comunicato parere favorevole con prescrizioni;
c) la regione Lazio, con nota del 19 ottobre 2005 ha espresso parere favorevole con prescrizioni;
d) la regione Sardegna, con nota del 14 settembre 2005, ha espresso parere favorevole,
la regione Sardegna, con nota del 14 settembre 2005 e la regione Lazio, con nota del 19 ottobre 2005, hanno espresso parere di conformita' in relazione alla localizzazione delle opere, ai sensi del richiamato decreto legislativo n. 190/2002;
in relazione alle operazioni per la posa dei cavi marini, ai sensi del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152, e del decreto ministeriale 24 gennaio 1996, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio - Direzione per la Protezione della natura, la regione Lazio, la regione Sardegna, l'Ente Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Capitanerie di porto di Porto Torres, di La Maddalena e di Roma, hanno espresso parere favorevole, con prescrizioni;
nel corso dell'istruttoria sono stati acquisiti i pareri e/o consensi e/o prescrizioni degli altri Enti e Amministrazioni interessate;
il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha proposto le prescrizioni e raccomandazioni da formulare in sede di approvazione del progetto, nonche' le prescrizioni finalizzate alla risoluzione delle interferenze, per le quali e' stata seguita la procedura prevista dall'art. 13, commi 2 e seguenti del decreto legislativo n. 190/2002;
il soggetto aggiudicatore ha provveduto, in data 4 maggio 2005, alla comunicazione di avvio del procedimento ai fini della dichiarazione di pubblica utilita', ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo n. 190/2002, e con nota del 18 ottobre 2005, ha comunicato che nel termine previsto di 30 giorni non sono pervenute osservazioni;
sotto l'aspetto attuativo:
il soggetto aggiudicatore, ai sensi del decreto legislativo n. 190/2002, e' la Terna Rete Elettrica Nazionale S.p.a.;
ai sensi della delibera n. 143/2002, al progetto in argomento e' stato assegnato il Cup D59E04000040004;
sono state predisposte dal Ministero delle infrastrutture e trasporti le prescrizioni, raccomandazioni e risoluzione delle interferenze di cui all'allegato 1;
sotto l'aspetto finanziario:
il costo dell'intervento e' stimato in 520 milioni di euro;
l'elettrodotto in questione si configura come una infrastruttura privata strategica per l'approvvigionamento energetico ed i costi di realizzazione sono finanziati con mezzi autonomamente reperiti, sulla base della remunerazione mediante la tariffa elettrica sulla rete di trasporto dell'energia elettrica, come da normativa specifica di settore;
il progetto ha altresi' usufruito di un contributo da parte della commissione Europea pari a 700 mila euro nell'ambito del Trans European Network (TEN) essendo riconosciuto come infrastruttura strategica per lo sviluppo della rete elettrica europea.
Delibera: 1. Approvazione progetto.
1.1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 13 del decreto legislativo n. 190/2002, nonche' ai sensi del disposto degli articoli 10, 12 e 52-quater del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, e successive modificazioni e integrazioni, e' approvato - con le prescrizioni, raccomandazioni e il programma interferenze proposti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero delle attivita' produttive - anche ai fini del riconoscimento della compatibilita' ambientale dell'opera, dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, nonche' ai fini della dichiarazione di pubblica utilita', inamovibilita', indifferibilita' ed urgenza delle opere, il progetto per l'autorizzazione alla realizzazione ed all'esercizio del «Nuovo collegamento sottomarino a 500 kV in corrente continua SAPEI» (Sardegna - Penisola italiana).
E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-regioni sulla localizzazione dell'opera stessa.
1.2. Le prescrizioni citate al punto 1.1, cui e' condizionata l'approvazione del progetto, sono riportate nell'allegato 1, che forma parte integrante della presente delibera. Le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero delle attivita' produttive sono riportate nel medesimo allegato 1.
1.3. E' altresi' approvato il programma della risoluzione delle interferenze, con le prescrizioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero delle attivita' produttive, riportate nel sopra citato allegato 1. 2. Clausole finali.
2.1. Il soggetto aggiudicatore e' individuato nella societa' Terna Rete Elettrica Nazionale S.p.A.
2.2. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione di tutta la documentazione afferente il progetto approvato con la presente delibera.
2.3. Il soggetto aggiudicatore provvedera', prima dell'esecuzione dei lavori, a fornire assicurazioni al predetto Ministero e al Ministero delle attivita' produttive sull'avvenuto recepimento, nel progetto esecutivo, delle prescrizioni riportate nel menzionato allegato 1, nonche' sul rispetto delle altre indicazioni di cui allo stesso.
2.4. La verifica delle restanti prescrizioni, ove non diversamente specificato nelle stesse, sara' effettuata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero delle attivita' produttive.
2.5. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' a svolgere, di concerto con il Ministero delle attivita' produttive, le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, anche tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
2.6. Il CUP D59E04000040004, assegnato al progetto in argomento, ai sensi della delibera CIPE n. 24/2004, dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento in esame.
Roma, 2 dicembre 2005

Il presidente delegato
Tremonti Il segretario del CIPE Molgora

Registrata alla Corte dei conti il 4 maggio 2006 Ufficio di controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 2 Economia e finanze, foglio n. 367
 
Allegato 1
Prescrizioni, Raccomandazioni, Programma interferenze Collegamento sottomarino denominato SAPEI (Sardegna-Penisola italiana) 500 kVcc S.E. Fiume Santo (Sardegna) - S.E. Latina (Lazio) ed opere accessorie. PRESCRIZIONI. Prescrizioni ambientali. In sede di redazione del progetto esecutivo.
1. Il soggetto aggiudicatore dovra' trasmettere all'Ente Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena l'indagine marina di dettaglio del progetto esecutivo per la parte di interesse. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ente Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena.
2. Il soggetto aggiudicatore dovra' trasmettere all'Ente Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena una mappa in scala 1:25.000 con la distribuzione delle praterie a Posidonia oceanica e l'eventuale incidenza su tale habitat conseguente ai lavori in atto per la parte di interesse. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Ente Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena.
3. Saranno osservate le norme di cui al P.T.P. (Piano Territoriale Paesistico Ambito Territoriale) della provincia di Roma. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della amministrazione provinciale di Roma.
4. Siano messi in atto tutti gli accorgimenti tecnici e di bioingegneria per salvaguardare la stabilita' del suolo, regolamentare il regime delle acque superficiali ed evitare fenomeni di inquinamento delle falde idriche. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della amministrazione provinciale di Roma.
5. Gli interventi nel territorio della provincia di Latina non interferiscano con il paesaggio circostante sia per gli aspetti ambientali che paesistici. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della amministrazione provinciale di Latina.
6. All'interno del poligono militare di Nettuno dovra' essere ristabilito lo stato originale e naturale dei luoghi, compreso il ripristino della strada sterrata in terra battuta, escludendo il proposto manto d'asfalto, in quanto la superficie pavimentata della strada comporterebbe l'alterazione delle naturali condizioni di deflusso delle acque pluviali nel terreno, in contrasto con le esigenze di tutela ambientale e paesaggistica. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero per i beni e le attivita' culturali. Nella fase di realizzazione delle opere.
7. Il soggetto aggiudicatore nella realizzazione dell'opera dovra' seguire le caratteristiche tecniche e le modalita' di esecuzione presentate nel progetto esecutivo e nella relazione ambientale, con particolare attenzione alla direzione del tracciato e alle modalita' di realizzazione dello scavo. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
8. Tutte le attivita' necessarie alla realizzazione dell'opera dovranno essere effettuate nel pieno e totale rispetto delle normative vigenti in materia di tutela e salvaguardia dell'ambiente marino utilizzando le migliori tecnologie disponibili per ridurre quanto piu' possibile le interferenze con l'ambiente, con particolare attenzione a fenomeni di torbidita' e dispersione dei sedimenti, evitando un eventuale rilascio di contaminanti nell'ambiente marino. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
9. Per le opere a mare il materiale risultante dagli scavi dovra' essere riutilizzato per la copertura della trincea ed eventuali materiali di risulta non riutilizzabili nell'ambito dei lavori dovranno essere smaltiti presso idonea discarica autorizzata che dovra' essere individuata prima dell'inizio dei lavori. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
10. Il soggetto aggiudicatore dovra' dare informativa al comitato di pilotaggio del santuario dei mammiferi marini del Mediterraneo rispetto al livello di rumore alla sorgente SPL per quanto riguarda la frequenza tra 20 e 200 Hz nell'area all'interno del santuario dei mammiferi marini del Mediterraneo. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e dell'Ente Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena.
11. In tutte le aree marine nelle quali l'indagine ambientale ha evidenziato la presenza di Posidonia oceanica, il cavo dovra' essere semplicemente adagiato sul fondale mediante l'ausilio di sommozzatori specializzati, senza procedere ad alcuna attivita' di scavo ed interramento. Il cavo dovra' essere fissato sul fondo posizionando degli appropriati dispositivi di ancoraggio e avendo cura di evitare ogni perturbazione alla Posidonia oceanica medesima e al connesso ecosistema. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
12. Il soggetto aggiudicatore fara' elaborare in sede di progetto ed attuare da un istituto scientifico pubblico o universitario con oneri a proprio carico, un piano di monitoraggio ambientale nell'area marina in esame. Tale monitoraggio, finalizzato al controllo dell'area marina interessata dal passaggio del cavo, dovra' essere effettuato con cadenza quadrimestrale e dovra' avere una durata non inferiore ai ventiquattro mesi. Durante l'indagine dovra' essere data particolare attenzione alle zone interessate da prateria di Posidonia oceanica anche ai fini del recupero della prateria stessa da situazioni di stress ambientale. I risultati del monitoraggio dovranno essere inviati con cadenza quadrimestrale alla Regione autonoma della Sardegna - Assessorato della difesa dell'ambiente e alla regione Lazio - Direzione regionale ambiente e protezione civile, al fine della pianificazione di misure di compensazione in caso di eventuale impatto ambientale, al Ministero dell'ambiente e tutela del territorio - Divisione per la protezione della natura e all'Ente Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
13. Per le opere a mare, qualsiasi variazione si rendesse necessaria durante la fase di realizzazione rispetto al progetto presentato, dovra' essere preventivamente comunicata al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio - Direzione per la protezione della natura e ai capi dei compartimenti marittimi interessati. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
14. Nella realizzazione delle opere marine dovranno essere messe in atto tutte le azioni necessarie volte al ripristino dell'esistente. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
15. Il soggetto aggiudicatore e' tenuto a collaborare e a realizzare qualsivoglia iniziativa venisse considerata necessaria dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, Regione autonoma della Sardegna, dalla regione Lazio e dai capi dei compartimenti marittimi interessati, ai fini della tutela dell'ambiente marino, interessato dalla realizzazione delle opere. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
16. Per le opere a mare il soggetto aggiudicatore e' tenuto a sostenere le spese relative all'attivita' di controllo cosi' come le spese per eventuali misure di compensazione. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.
17. Nelle aree boscate del sito SIC Bosco del Foglino e del Cerreto Crocetta il tracciato dovra' essere realizzato all'interno della strada di servizio, limitatamente alla fascia necessaria per l'esecuzione degli scavi e per il transito dei mezzi d'opera, preservando il piu' possibile le alberature esistenti ed i loro apparati radicali. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero per i beni e le attivita' culturali.
18. Lungo il tratto che affianca la strada Nettuno-Acciarella, il tracciato della trincea dovra' essere realizzato, cosi' come previsto, marginalmente alla pista sterrata al fine di salvaguardare i vicini apparati radicali dei pini secolari presenti. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero per i beni e le attivita' culturali.
19. Considerato che il tracciato di scavo attraversa zone di interesse archeologico solo parzialmente conosciute, il limitrofo tracciato della via Severiana e l'area di interesse archeologico di Astura, si richiede l'assistenza archeologica allo scavo per la redazione di documentazione archeologica della trincea di posa dei cavi ad alta tensione e dei possibili ritrovamenti di beni tutelati dal codice dei beni culturali, decreto legislativo n. 42/2004. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero per i beni e le attivita' culturali.
20. Ai fini della salvaguardia delle zone di interesse archeologico, si dovra' seguire con particolare attenzione i lavori, sia per quanto attiene alla realizzazione della stazione di conversione, sia per gli scavi delle trincee, affidandone il controllo quotidiano a personale specializzato nel campo delle faune fossili di Fiume Santo. Il soggetto aggiudicatore fomira' la massima collaborazione al fine di ottenere i migliori risultati col minimo dispendio di risorse possibile. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero per i beni e le attivita' culturali.
21. Saranno rispettate le pertinenti disposizioni della legge n. 963/1965 («Disciplina della pesca Marittima») e del relativo regolamento di esecuzione decreto del Presidente della Repubblica n. 1639/1968 e successive modifiche. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero delle politiche agricole e forestali.
22. Si minimizzera' al massimo la torbidita' ed i fenomeni di dispersione dei sedimenti durante le operazioni di posa dei cavi marini nell'area di competenza della regione Sardegna. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione autonoma della Sardegna.
23. Si limitera' la durata delle attivita' di posa dei cavi marini e dei volumi di materiale da movimentare nell'area di competenza della regione Sardegna. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione autonoma della Sardegna.
24. Non si effettueranno attivita' di movimentazione del fondale marino nell'area di competenza della regione Sardegna durante il periodo estivo, corrispondente al periodo riproduttivo della maggior parte delle specie ittiche che popolano le praterie di Posidonia. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione autonoma della Sardegna.
25. Nell'area di competenza della regione Sardegna si eseguira' un monitoraggio ambientale al termine delle attivita' di posa dei cavi marini, nell'area in esame per i parametri gia' indagati nel rapporto d'indagine ambientale, con particolare riferimento all'area della prateria di Posidonia in cui sono state ubicate le stazioni di monitoraggio e i relativi risultati dovranno essere trasmessi al servizio tutela delle acque della Regione autonoma della Sardegna. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della Regione autonoma della Sardegna.
26. Per quanto riguarda gli interventi all'interno del SIC cod. IT6030047 «Bosco di Foglino»: i lavori non devono essere eseguiti nel periodo compreso tra il 1° marzo ed il 31 luglio; il taglio della vegetazione arborea sia limitato allo stretto necessario alle esigenze dell'intervento e, ove possibile, spiantando e reimpiantando gli esemplari arborei con specifico riferimento a quelli di Farnetto (Quercus frainetto); sia adottata ogni cautela per non danneggiare il piccolo stagno riscontrato nelle vicinanze al sito d'intervento; il previsto argine da realizzare a ridosso dello stagno deve essere di piccole dimensioni (non piu' di 50 cm di altezza) e non deve interessare l'intera circonferenza (max. la meta' della stessa), evitando quanto piu' possibile la circolazione di mezzi meccanici intorno allo stagno medesimo; a lavori ultimati, il tratto di strada interessato dai lavori dovra' preferibilmente rimanere sterrato evitando di asfaltarlo; la parte fertile delle terre di scavo deve essere riutilizzata sul posto mentre quella sterile non utilizzata per il reinterro, deve essere smaltita a norma di legge; non devono essere realizzate aree di cantiere o stoccaggio materiali. Su indicazioni della regione Lazio, la verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dei coordinamenti provinciali del CFS di Roma e di Latina, che devono assicurare tramite il loro personale una continua sorveglianza sul rispetto delle prescrizioni indicate e devono garantire che, in caso di imprevedibili e non descritti disturbi alla fauna selvatica o agli habitat dei SIC in argomento, siano adottate immediate ed idonee misure per interrompere o ridurre il disturbo derivante dalla gestione del cantiere.
27. Per quanto riguarda gli interventi all'interno del SIC Cod. IT6030049 «Zone umide ad ovest del Fiume Astura»: i lavori non devono essere eseguiti nel periodo compreso tra il 1° marzo ed il 31 luglio; la parte fertile delle terre di scavo deve essere riutilizzata sul posto mentre quella sterile non utilizzata per il reinterro, deve essere smaltita a norma di legge; non devono essere realizzate aree di cantiere o stoccaggio materiali. Su indicazioni della regione Lazio, la verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dei coordinamenti Provinciali del CFS di Roma e di Latina, che devono assicurare tramite il loro personale una continua sorveglianza sul rispetto delle prescrizioni indicate e devono garantire che, in caso di imprevedibili e non descritti disturbi alla fauna selvatica o agli habitat dei SIC in argomento, siano adottate immediate ed idonee misure per interrompere o ridurre il disturbo derivante dalla gestione del cantiere.
28. Nel territorio della provincia di Roma il materiale di risulta sia sistemato in loco in maniera tale da non alterare il preesistente profilo del terreno ne' l'idrografia naturale, e quello in esubero sia ricollocato in altro sito nel rispetto della normativa vigente in materia. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della amministrazione provinciale di Roma.
29. Nel territorio della provincia di Roma le eventuali superfici nude conseguenti ai lavori siano sistemate in modo adeguato, rinverdite mediante inerbimento e/o cespugliamento. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della amministrazione provinciale di Roma.
30. Nel territorio della provincia di Roma il soggetto aggiudicatore si impegni a realizzare tutte le opere necessarie al riassetto del suolo che gli verranno imposte, qualora si dovessero ravvisare situazioni di turbativa all'ambiente, per cio' che attiene l'assetto idrogeologico. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della amministrazione provinciale di Roma. Prescrizioni Tecniche. In sede di redazione del progetto esecutivo.
31. Le distanze di sicurezza da elementi pericolosi, situati sia all'interno che all'esterno dell'area interessata dalle opere, vengano individuate dal soggetto aggiudicatore a seguito di una valutazione approfondita del rischio incendio e della successiva valutazione delle conseguenze, con l'obiettivo di evitare eventuali effetti domino con conseguenze non prevedibili. Si fa presente a tal proposito che in localita' Borgo Sabotino (regione Lazio) e Fiume Santo (regione Sardegna), luogo dove dovranno sorgere le centrali elettriche, risultano rispettivamente posizionate l'ex centrale nucleare, attualmente in fase di dismissione a cura della societa' SOGIN, e la centrale termoelettrica di Fiume Santo. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dell'interno - Dipartimento Vigili del Fuoco, soccorso pubblico e della difesa civile - Area rischi industriali.
32. Nelle stazioni di conversione siano adottate idonee misure di prevenzione e protezione antincendi, in relazione alla presenza di sostanze combustibili e/o infiammabili e all'esistenza di possibili sorgenti di innesco. In particolare per quanto attiene i provvedimenti di protezione antincendio, si ritiene opportuno segnalare la necessita' che i medesimi siano progettati e realizzati con l'obiettivo non solo di limitare i danni connessi a probabili incendi, ma anche di garantire la sicurezza delle squadre di intervento. A tal proposito e in particolare per quanto riguarda gli impianti di protezione attiva, si ritiene opportuno che venga esaminata la possibilita', previa dettagliata analisi del rischio incendio secondo le indicazioni riportate nel decreto ministeriale 10 marzo 1998, di realizzare a protezione dell'opera e in aggiunta agli impianti gia' previsti in progetto, ove necessari, impianti a saturazione d'ambiente e rete idrica antincendio. Nel progetto esecutivo da presentare al comando, ai sensi dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 37/1998, dovranno essere indicate tutte le attivita' che ricadano nell'elenco allegato al decreto ministeriale 16 febbraio 1982, redigendo la documentazione tecnica prevista (relazione tecnica ed elaborati grafici) dal decreto ministeriale 4 maggio 1998. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero dell'interno - Dipartimento Vigili del Fuoco, soccorso pubblico e della difesa civile - Area rischi industriali.
33. Per le opere a mare si dovra' tener conto della presenza di cavi e condotte sottomarini lungo tutta la zona delle operazioni. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Istituto idrografico della marina.
34. Saranno comunicate all'Istituto idrografico della marina le valutazioni di eventuali variazioni di campo magnetico terrestre nella zona di transito dei cavi marini. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Istituto idrografico della marina.
35. Il dispersore (catodo), in prossimita' della costa laziale, sara' spostato in idonea zona in direzione Ovest Sud Ovest come da nota del soggetto aggiudicatore prot. AD/2005000099 del 21 giugno 2005. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero della difesa - Direzione generale degli armamenti terrestri.
36. La pista interessata dal cavidotto nel poligono militare di Nettuno sara' asfaltata lungo tutto il percorso, escluse le zone all'interno dei boschi e le aree SIC. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero della difesa - Direzione generale degli armamenti terrestri.
37. Lungo il percorso in affiancamento all'esistente recinzione perimetrale del poligono militare di Nettuno sara' realizzata una nuova recinzione tipo industriale (costituita da cordolo e basamento in cemento armato, griglia in ferro zincato e corda in ferro spinato al limite superiore). La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero della difesa - Direzione generale degli armamenti terrestri.
38. Nella zona antistante il litorale della regione Lazio, la collocazione dei cavi, del dispersore (catodo) e di quanto necessario per il funzionamento della linea non dovra' interferire, in sede di progetto esecutivo, ne' direttamente ne' indirettamente, tramite le aree di rispetto, con le attivita' estrattive previste all'interno delle aree di interesse indicate in allegato C2 e D1 alla nota della regione Lazio prot. D2/177005 del 19 ottobre 2005. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione Lazio.
39. Il soggetto aggiudicatore, nel corso delle attivita' propedeutiche alla posa dei cavi marini nella zona di competenza della regione Lazio, dovra' eseguire quelle indagini ritenute necessarie dalla regione Lazio per la definizione delle aree estrattive all'interno delle aree di interesse C2 e D1 che potrebbero subire interferenze con la posa dell'elettrodotto. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione Lazio.
40. Il soggetto aggiudicatore dovra' tenere informata l'amministrazione regionale del Lazio sulle scelte esecutive adottate e su eventuali aggiornamenti apportati al progetto nella zona di competenza della regione Lazio. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione Lazio.
41. Si dovra' formalizzare l'attraversamento dei fossi di competenza della provincia di Roma, facendo pervenire al servizio 2 del Dip.to IV dell'amministrazione provinciale di Roma e al competente consorzio di bonifica una distinta dei fossi attraversati con la specifica relativa al foglio e particella catastale. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della amministrazione provinciale di Roma.
42. Nel territorio della provincia di Latina si preservi il sistema artificiale del bacino di scolo gestito dall'idrovora di Valmontorio. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della amministrazione provinciale di Latina.
43. Per le opere nel comune di Castelsardo sara' presentata la dichiarazione del direttore e dell'esecutore dei lavori prevista dal procedimento di concessione edilizia. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del comune di Castelsardo.
44. Gli elaborati grafici saranno firmati da un ingegnere abilitato ed iscritto all'albo, come previsto dalla vigente normativa, al fine dell'assunzione di responsabilita' sulle scelte tecniche le verifiche di protezione degli impianti, dei cavi, ecc. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero delle infrastrutture e trasporti - SIIT per il Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna.
45. Sara' dato corso alla formalizzazione della concessione sul demanio marittimo. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero delle infrastrutture e trasporti - Dipartimento navigazione Marittima ed interna - Direzione generale per le infrastrutture della navigazione marittima ed interna. Nella fase di realizzazione delle opere.
46. Sara' osservato quanto previsto dall'art. 10 legge 2 febbraio 1960, n. 68 («Norme sulla cartografia ufficiale dello Stato e sulla disciplina della produzione e dei rilevamenti terrestri e idrografici»). La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Istituto idrografico della marina.
47. Dovra' essere comunicato all'Istituto idrografico della marina il periodo effettivo di esecuzione dei lavori in mare. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Istituto idrografico della marina.
48. Al termine dei lavori saranno fornite indicazioni del tracciato marino all'Istituto idrografico della marina per aggiornamento della cartografia nautica. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'Istituto idrografico della marina.
49. L'opera dovra' essere integrata dagli interventi che il soggetto aggiudicatore si e' impegnato ad effettuare con nota prot. AD/2005000099 del 21 giugno 2005. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero della difesa - Comando militare della capitale.
50. Le operazioni di consegna e ripresa delle aree interessate dall'opera nel poligono militare di Nettuno dovranno essere effettuate dall'8° Reparto infrastrutture che seguira' tutti gli sviluppi fino al computo degli indennizzi da corrispondere all'Agenzia del demanio per l'occupazione e l'imposizione della servitu' creatasi. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero della difesa - Dipartimento militare marittimo dello Jonio e del Canale d'Otranto.
51. Si dovra' dare preventiva notifica di cinque giorni al Dipartimento militare marittimo dello Jonio e del Canale d'Otranto delle date di effettivo inizio/fine delle attivita' nella rispettiva area di giurisdizione (da punto 41° 27.2N - 012°19.5E al punto 41° 25.00N - 012° 19.5E) onde garantire la regolare emissione degli avvisi ai naviganti. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero della difesa - Dipartimento militare marittimo dello Ionio e del Canale d'Otranto.
52. Si dovra' fornire al Dipartimento militare marittimo dello Jonio e del Canale d'Otranto, al termine dei lavori in mare, una planimetria dello stato dei luoghi, affinche' il Comando militare marittimo autonomo della capitale possa interessare l'Istituto idrografico della marina per l'aggiornamento della cartografia nautica. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero della difesa - Dipartimento militare marittimo dello Ionio e del Canale d'Otranto.
53. L'area demaniale di competenza dell'ufficio delle dogane di Sassari sara' utilizzata esclusivamente per eseguire e mantenere le opere necessarie alla realizzazione dell'elettrodotto. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'ufficio delle dogane di Sassari.
54. Saranno comunicate le date di avvio e di conclusione dei lavori alle competenti capitanerie di porto, al fine di regolamentare lo svolgimento degli stessi con un'ordinanza di polizia marittima. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura delle competenti Capitanerie di porto.
55. Il soggetto aggiudicatore dovra' tenere informata l'amministrazione regionale del Lazio sulle attivita' marine in corso, consentendo al personale della stessa regione di effettuare verifiche e controlli sul posizionamento dei cavi marini e delle attrezzature connesse. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione Lazio.
56. Le opere a mare nell'area di competenza della regione Lazio dovranno essere eseguite nei termini temporali previsti dal progetto per l'autorizzazione alla costruzione ed esercizio. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione Lazio.
57. Il soggetto aggiudicatore e' tenuto, al termine dei lavori in mare nell'area di competenza della regione Lazio, a presentare alla regione Lazio - Dipartimento territorio - Direzione regionale ambiente e cooperazione tra i popoli - Area difesa del suolo una relazione sull'andamento degli stessi ed a comunicare i nuovi elementi di conoscenza acquisiti in relazione alle operazioni effettuate. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della regione Lazio.
58. I lavori per l'attraversamento dei fossi di competenza della provincia di Roma verranno eseguiti durante il periodo di magra dei fossi. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della amministrazione provinciale di Roma.
59. Nell'attraversamento dei fossi di competenza della provincia di Roma i materiali di risulta verranno allontanati e trasportati in discarica. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della amministrazione provinciale di Roma.
60. Nell'attraversamento dei fossi di competenza della provincia di Roma, nei lavori di sistemazione in fregio al fosso, saranno rispettate le specifiche indicazioni di cui al regio decreto n. 523/1904 e n. 368/1904. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della amministrazione provinciale di Roma.
61. Nel territorio della provincia di Roma saranno realizzate nelle varie fasi dei lavori tutte le opere provvisorie e definitive atte a garantire la stabilita' del suolo, non lasciando scarpate o fronti di scavi privi di opere a protezione e prevedendo la realizzazione di idonee opere provvisionali e definitive a contenimento. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della amministrazione provinciale di Roma.
62. Nel territorio della provincia di Roma i lavori di scavo strettamente necessari saranno eseguiti nei luoghi e nelle quantita' previste negli elaborati del progetto per l'autorizzazione alla costruzione ed esercizio. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura della amministrazione provinciale di Roma.
63. Venga verificata nel tempo, in fase di realizzazione ed esercizio, l'affidabilita' dei materiali utilizzati sia per l'anodo di Punta Tramontana, in Sardegna che per il catodo previsto posizionato a largo della costa laziale, in particolare il progetto esecutivo dovra' verificare:
che i materiali utilizzati per l'anodo ed il catodo dovranno assicurare le caratteristiche di progetto nel tempo, attraverso un adeguato piano di gestione, che dovra' essere consegnato agli uffici competenti per i controlli;
lo stato di fatto degli elettrodi esistenti in Sardegna e la verifica dell'anodo con 1'implementamento degli ulteriori elettrodi, comunicandolo al Ministero delle infrastrutture e trasporti - SIIT per il Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna;
effettiva misurazione in sito della resistivita' dell'acqua marina in relazione alle ipotesi di progetto, nonche' prima della messa in esercizio dell'impianto, la verifica strumentale del valore del campo elettrico sia in prossimita' dell'anodo che del catodo, al fine di accertarne la sicurezza per l'eventuale stazionamento di subacquei, con un piano dei controlli e misurazioni almeno semestrale.
La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura del Ministero delle infrastrutture e trasporti - SIIT per il Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna. Nelle fase di esercizio.
64. L'area demaniale di competenza dell'ufficio delle dogane di Sassari sara' utilizzata esclusivamente per eseguire e mantenere le opere necessarie alla realizzazione dell'elettrodotto. La verifica di ottemperanza sara' svolta a cura dell'ufficio delle dogane di Sassari. RACCOMANDAZIONI. Raccomandazioni ambientali. In sede di redazione del progetto esecutivo.
65. Si consiglia che il rivestimento dell'edificio di sezionamento nel comune di Castelsardo venga realizzato con pietra locale. PROGRAMMA INTERFERENZE.
66. Il soggetto aggiudicatore dovra' inviare il progetto esecutivo, al fine di dare corso alla risoluzione delle interferenze con le opere esistenti, ai seguenti enti:
Ministero delle comunicazioni - Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione;
amministrazione provinciale di Roma;
amministrazione provinciale di Latina;
amministrazione provinciale di Sassari;
comuni di: Sassari, Porto Torres, Castelsardo, Latina, Nettuno;
Enel distribuzione S.p.a.;
consorzio di bonifica Agro Pontino;
consorzio di bonifica Pratica di Mare;
Poste Italiane - Divisione corrispondenza - Direzione comunicazioni elettroniche;
Telecom Italia - Direzione regionale Lazio;
Telecom Italia SPARKLE.
Le interferenze saranno regolate secondo la vigente normativa di settore.
67. In relazione alle interferenze con impianti di telecomunicazione, in accordo a quanto sottoscritto dal soggetto aggiudicatore con dichiarazione d'impegno prot. GRTN/P2005014848 del 1° agosto 2005, il Ministero delle comunicazioni - Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione, ai sensi della «Procedura per il rilascio dei consensi alla costruzione ed esercizio relativi agli elettrodotti di 3ª classe», di cui alla nota del Ministero delle comunicazioni prot. 0029455 del 26 novembre 2003 e successive modifiche ed integrazioni, fara' emanare, da parte del soggetto aggiudicatore, la documentazione ufficiale dei progetti esecutivi, di eventuali interferenze con le linee di telecomunicazioni delle relative societa' licenziatarie e, successivamente, comunicazione di fine lavori per poter programmare, con i funzionari preposti dall'Ispettorato in indirizzo, la prevista verifica tecnica. Si dovra' tenere conto, compatibilmente con la dichiarazione d'impegno citata dei seguenti aspetti:
presenza, nella tratta del mar Tirreno interessata dai nuovi impianti, di numerosi cavi telegrafici e telefonici da tempo inattivi; si raccomanda la massima prudenza onde evitare danni a persone o cose;
si evidenzia la necessita' di mantenere, per gli impianti di Telecom Italia S.p.a., qualora presenti, razionali ed irrinunciabili condizioni, da considerare sia in fase di organizzazione dei cantieri sia in fase di realizzazione delle opere, che ne garantiscano la funzionalita', l'integrita' e la continuita' del servizio, anche, se necessario, con adeguamenti e/o spostamenti provvisori e/o definitivi; gli oneri derivanti per gli eventuali lavori di spostamento e/o adeguamento degli impianti di TLC, correlati alla realizzazione delle opere in oggetto, saranno addebitati al soggetto aggiudicatore; saranno redatti, dopo eventuale determinazione congiunta e puntuale degli interventi da effettuare, opportuni preventivi;
con riferimento agli attraversamenti di cavi telefonici marini, sara' effettuato, da parte dei tecnici del soggetto aggiudicatore, uno studio in merito alle sovrapposizioni tra i diversi tipi di cavi che escluda la possibilita' che i cavi elettrici possano schiacciare i cavi telefonici, notevolmente piu' leggeri dei primi; a tal fine sara' stipulato un accordo cosiddetto di incrocio volto a definire l'ampiezza delle aree di rischio relative ai punti di intersezione nonche' le modalita' di intervento per la riparazione di eventuali guasti di entrambi i tipi di cavi.
68. In relazione alle interferenze con la sede stradale della s.p. Nettuno-Acciarella dal km 2+600 al km 3+200:
lo scavo verra' realizzato a tratti di circa m 100 di lunghezza massima, salvo casi particolari, e si procedera' ad eseguire il nuovo tratto solo dopo aver ultimato il tratto precedente, esclusa la posa in opera del manto di usura che verra' eseguito dopo il completo rinterro di tutto lo scavo;
la profondita' dello scavo, misurata dalla generatrice superiore del tubo o dell'estradosso del manufatto protettivo, non dovra' essere inferiore a m 1,00 per gli scavi paralleli all'asse stradale e non inferiore a m 1,20 per quelli trasversali;
lo scavo sara' a sezione obbligata con adeguate opere di sostegno delle pareti anche per evitare la deformazione laterale del terreno;
al termine dello scavo si procedera' alla regolarizzazione del piano di posa, i materiali degli scavi dovranno essere immediatamente allontanati dal cantiere e portati a rifiuto a cura e spese dell'impresa in discariche autorizzate;
il riempimento sara' effettuato con impasto misto costituito da breccia, sabbione e kg 100 di cemento per mc. di impasto, ovvero, con materiale betonabile (tipo Geomix o similari) avente resistenza a compressione a 24 h non inferiore a 2 daN/cmq e a 28 gg. non inferiore a 15 daN/cmq; il riempimento in misto cementato dovra' essere eseguito a strati successivi, di 30 cm, singolarmente compattati;
la pavimentazione sara' eseguita con cm 15 di conglomerato bituminoso (binder) da porsi in opera entro la fine della giornata lavorativa in modo tale da rendere agibile e transitabile il tratto di strada manomesso; lo strato di binder dovra' comprendere le fasce laterali dello scavo aventi ciascuna una larghezza di cm 40;
il ripristino del tappeto di usura sara' eseguito sul 50% della carreggiata e, nel caso di scavi eseguiti su pavimentazioni recenti, sul 100%, mediante uno strato di conglomerato bituminoso siliceo dello spessore finito di cm 4, steso con macchina vibrofinitrice, previa fresatura e curando tutti i raccordi con la pavimentazione, resta inteso che se venisse danneggiata od invasa dagli scavi la restante meta' della carreggiata, il ripristino del manto di usura dovra' interessare l'intera sede stradale;
i pozzetti dovranno essere muniti di soletta in calcestruzzo armato; il chiusino a norma UNI-EN 124 dovra' essere posto a livello della pavimentazione;
il soggetto aggiudicatore sara' tenuto, al termine dei lavori, al ripristino delle cordolature, dei canaletti laterali di scolo, delle caditoie, dei marciapiedi e delle banchine, se necessario anche mediante la completa ricostruzione delle opere e delle loro caratteristiche strutturali, alla rettifica delle pertinenze secondo quanto ordinato sul posto ed al ripristino della segnaletica orizzontale e verticale; prima dell'inizio dei lavori dovra' essere formalizzata l'autorizzazione ai sensi del Codice della strada previa presentazione della modulistica in uso debitamente compilata completa della documentazione tecnica e dei versamenti previsti dal regolamento provinciale.
69. In relazione alle interferenze con la sede stradale delle strade provinciali in provincia di Latina:
saranno presentati gli appositi elaborati progettuali esecutivi ai fini della formalizzazione della concessione per l'occupazione di suolo pubblico;
sara' prodotta una documentazione integrativa dalla quale risultino in dettaglio, lungo una sezione trasversale quotata sia altimetricamente che planimetricamente, le tipologie di attraversamento, le interferenze con la sezione idraulica dei canali e le misure atte a ridurne l'impatto;
non si realizzino opere che possano aumentare il livello di incidentalita' stradale sulle due arterie di competenza provinciale, gia' caratterizzate da una pericolosita' elevata e per le quali l'amministrazione provinciale di Latina sta programmando interventi finalizzati ad aumentare lo standard di sicurezza; in fase di esecuzione dei lavori saranno adottate le necessarie misure previste dal Codice della strada;
venga consentito il libero deflusso delle acque lungo le cunette ed i fossi di guardia, ubicati ai lati delle strade provinciali;
le aree di pertinenza, con particolare attenzione alle fasce frangivento, siano conservate a verde, mediante la conservazione del manto vegetale esistente nonche' vengano adottati tutti gli interventi di pulizia e manutenzione, atti a prevenire i pericoli di incendio, cosi' come previsto dalla normativa nazionale e regionale vigente (legge 21 novembre 2000, n. 353, legge regionale 28 ottobre 2002, n. 39 e regolamento regionale 18 aprile 2005, n. 7).
70. In relazione alle interferenze con linee elettriche di Enel distribuzione S.p.a.:
e' necessario il fuori servizio cautelativo delle linee media tensione situate nelle immediate vicinanze dei lavori di scavo, da richiedere con congruo anticipo.
 
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