| Con decreto 7 dicembre 2005 e' conferita la seguente ricompensa: 
 Croce d'oro al merito dell'Esercito
 
 al  Generale  di  Brigata Vicente Diaz De Villegas Y Herreira nato il 15 giugno 1948 a Santona (Cantabria - Spagna);
 
 con la seguente motivazione:
 
 «Ufficiale  generale  dell'Esercito  spagnolo,  dalle straordinarie qualita' morali e professionali, nell'incarico di vice comandante per le  relazioni  esterne della Divisione multinazionale sud - est si e' adoperato  con grande perizia ed efficacia per il pieno conseguimento della  missione  nell'ambito  dell'operazione "Joint forge" in Bosnia Herzegovina.  Ha  assolto  il  proprio delicato ed importante compito operando  con  generosa  abnegazione e chiara visione politica, in un ambiente   particolarmente   difficile   e  rischioso,  determinatosi all'indomani  dei tragici eventi terroristici dell'11 settembre 2001. In  particolare  si e' sempre dimostrato attento e vicino alle unita' ed  al  personale  italiano  impegnato  nel  teatro delle operazioni, contribuendo attivamente a propiziarne validi e proficui contatti con le   autorita'   civili   e  militari  del  Paese  e  consentendo  il conseguimento  di  brillanti  risultati  nei rapporti tra le fazioni. Grazie  alla  sua  puntuale  e  lungimirante  azione,  ha  degnamente rappresentato il proprio Paese e ha contribuito in modo significativo ad  accrescere  il  prestigio  dell'Esercito  italiano  nel  contesto multinazionale».
 Mostar ottobre 2001 - marzo 2002
 
 Con decreto 29 novembre 2005 e' conferita la seguente ricompensa:
 
 Croce d'oro al merito dell'Esercito
 
 al  Generale  di  Brigata  Francisco Arenas Cano nato il 12 settembre 1947 ad Uleila del Campo Almeria (Spagna);
 
 con la seguente motivazione:
 
 «Ufficiale  generale  dell'Esercito  spagnolo,  dalle straordinarie qualita' morali e professionali, nell'incarico di vice comandante per le  relazioni  esterne  della  Divisione multinazionale sud - est, si adoperava  con  grande perizia ed efficacia per il pieno assolvimento della  missione  affidata  alla Divisione nell'ambito dell'operazione "Joint forge" in Bosnia Erzegovina.
 Svolgeva  il proprio delicato ed importante compito, operando con generosa  abnegazione  e  chiara  visione  politica  in  un  ambiente particolarmente  difficile  e  rischioso,  in prossimita' delle prime elezioni  politiche  autonome.  In  particolare egli si e' dimostrato sempre  attento  e  vicino  alle unita' italiane impegnate nel teatro delle  operazioni,  contribuendo  a  propiziarne  validi  e  proficui contatti  con  le autorita' civili e militari del Paese e consentendo il conseguimento di brillanti risultati nei rapporti tra le fazioni.
 Ha   favorito   sempre  le  attivita'  del  contingente  italiano apprezzandone le capacita' operative e le doti umane. Grazie alla sua puntuale e lungimirante azione ha degnamente rappresentato il proprio Paese  e  ha  contribuito  in  modo  significativo  ad  accrescere il prestigio dell'Esercito italiano nel contesto multinazionale».
 Bosnia - Erzegovina, marzo 2002 - settembre 2002
 
 Con decreto 29 novembre 2005 e' conferita la seguente ricompensa:
 
 Croce d'oro al merito dell'Esercito
 
 al  Tenente  Generale  Holger O. L. Kammerhoff nato il 5 marzo 1945 a St. Andreasberg/Arz (Germania);
 
 con la seguente motivazione:
 
 «Ufficiale  generale  dell'Esercito  tedesco, comandante della KFOR nel  corso dell'operazione "Joint guardian" in Kosovo, ha operato con eccezionale    razionalita',    encomiabile    tatto   e   fortissima determinazione, spesso in condizioni di estrema delicatezza, gestendo mirabilmente   le   problematiche   della   struttura   della   Forza multinazionale di pace.
 Chiaro  riferimento  per  tutte  le attivita' del comando e delle unita'  dipendenti,  ha  affrontato  le  innumerevoli  incombenze, di frequente caratterizzate da estrema urgenza, con grande equilibrio ed altissima   disponibilita'  verso  tutte  le  esigenze  di  carattere nazionale  riuscendo  a  conciliare  l'elaborazione  delle  complesse soluzioni  operative  con il rispetto delle limitazioni e dei vincoli posti dalle altre nazioni partecipanti alla missione.
 Forgiato da un composito "Background" di esperienze e sorretto da elevatissima  professionalita',  il  Ten.  Gen. Kammerhoff ha fornito sempre  un  rendimento  di  altissimo  spessore  risultando  prezioso riferimento    sempre    disponibile    ed   instancabile   mediatore costantemente  impegnato nell'individuare linee di azione adeguate da porre in atto nelle mutevoli situazioni operative e logistiche.
 Attento  e sensibile alle esigenze ed ai contributi nazionali, in piu'  circostanze ha sapientemente valorizzato le caratteristiche, le risorse  e  le  attivita'  delle  unita' del contingente italiano non facendo mai mancare loro la propria presenza ed il proprio sostegno.
 Ufficiale  che emerge per professionalita', generosita', stile ed impegno, ha degnamente rappresentato il proprio Paese e ha fortemente contribuito  alla  valorizzazione  ed  alla visibilita' dell'immagine italiana nel contesto multinazionale».
 Pristina, 16 gennaio 2004
 Con decreto 9 gennaio 2006 e' conferita la seguente ricompensa:
 
 Croce di bronzo al merito dell'Esercito
 
 al Capitano Giorgio Guariglia nato il 4 maggio 1973 a Roma.
 
 con la seguente motivazione:
 
 «Comandante  della compagnia di difesa NBC del contingente "Italfor Kabul   2",   nell'ambito   dell'operazione  "International  security assistance  force"  dal  10 maggio  al  9  settembre  2002,  in  data 10 agosto  2002,  nel  corso  di un controllo periodico effettuato al reparto  di radiologia dell'ex ospedale "Aliabad hospital" di Kabul - dove  si  trovavano  stoccate  sorgenti radioattive di varia natura - constatava  che  il  sito  era  stato  forzato  e  che  i  valori  di radioattivita' erano saliti di circa dieci volte rispetto a quelli di fondo.
 L'ufficiale,  considerato  il notevole rischio per la popolazione civile  che  poteva  rimanere inavvertitamente contaminata, dopo aver prontamente  informato  il comandante del contingente e le competenti autorita'  ISAF,  alla testa di una ristretta squadra di uomini, dopo aver  provveduto  a effettuare i rilevamenti del caso per ricostruire l'accaduto,  provvedeva  a riconfezionare i contenitori in piombo e a reinserirli  nei  fusti  metallici,  riportando  cosi'  i  livelli di radioattivita' nella norma.
 Chiaro   esempio   di   comandante  completo  e  carismatico,  ha contribuito  in  modo  determinante al buon esito della missione e ad accrescere il prestigio della Forza armata e dell'Italia nel contesto internazionale».
 Kabul (Afghanistan), 10 maggio - 9 settembre 2002
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