IL COMITATO ISTITUZIONALE Visto: la legge 18 maggio 1989, n. 183, «Norme per il riassetto organizzativo e funzionale per la difesa del suolo»; l'art. 15 della legge 18 maggio 1989, n. 183, che istituisce il territorio del bacino del fiume Fiora come bacino di rilievo interregionale; l'intesa interregionale tra la regione Toscana e la regione Lazio per la costituzione dell'Autorita' di Bacino Interregionale del Fiume Fiora, approvata con delibera del consiglio regionale della Toscana n. 260/1991 e con delibera del consiglio regionale del Lazio n. 3736/1991; l'intesa interregionale tra la regione Toscana e la regione Lazio per la costituzione e formazione dell'Autorita' di Bacino Interregionale del Fiume Fiora finalizzata alla disciplina ed esercizio delle funzioni amministrative relative al bacino stesso, approvata, ai sensi dello stesso art. 15 della legge n. 183/1989, con delibera del consiglio regionale della Toscana n. 74/1999 e delibera della giunta regionale del Lazio n. 2057/1999; il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 2000 «Delimitazione del bacino idrografico del fiume Fiora»; l'art. 17, comma 6-ter, della legge 18 maggio 1989, n. 183, e successive modificazioni, che prevede, che i Piani di bacino idrografico possano essere redatti e approvati anche per sottobacini o per stralci relativi a settori funzionali che devono costituire fasi sequenziali e interrelate rispetto ai contenuti indicati in detto art. 17 al comma 3; l'art. 17, comma 6-bis, della legge n. 183/1989, e successive modificazioni, che prevede, che in attesa dell'approvazione del Piano di bacino, le Autorita' di Bacino, tramite il Comitato Istituzionale, adottino misure di salvaguardia, immediatamente vincolanti, in vigore sino all'approvazione del Piano di Bacino e comunque per un periodo non superiore a tre anni; l'art. 19 della legge n. 183/1989 che disciplina le procedure per l'adozione dei Piani di Bacino di rilievo interregionale, richiamandosi alla procedura di cui all'art. 18 della stessa legge, il quale disciplina le procedure per l'adozione dei Piani di bacino di rilievo nazionale; il decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180, recante «Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione Campania» convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 1998, n. 267, e successive modifiche ed integrazioni, all'art. 1, comma 1, stabilisce che: «Entro il termine perentorio del 30 giugno 2001 le Autorita' di Bacino di rilievo nazionale ed interregionale e le regioni per i restanti bacini adottano, ove non si sia gia' provveduto, piani stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico, redatti ai sensi del comma 6-ter dell'art. 17 della legge 18 maggio1989, n 183, e successive modificazioni, che contengano in particolare l'individuazione delle aree a rischio idrogeologico e la perimetrazione delle aree da sottoporre a misure di salvaguardia, nonche' le misure medesime»; il decreto-legge 12 ottobre 2000, n. 279, recante «Interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato ed in materia di protezione civile, nonche' a favore delle zone della regione Calabria danneggiate dalle calamita' idrogeologiche di settembre ed ottobre 2000», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 dicembre 2000, n. 365, che stabilisce: al comma 1 dell'art. 1-bis, il termine perentorio del 30 aprile 2001 per l'adozione del Progetto di Piano Stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico di cui all'art. 1, comma 1 del decreto-legge n. 180/1998; al comma 2 dello stesso articolo il termine di sei mesi dall'adozione del Progetto di Piano per l'adozione del Piano stesso; l'art. 1-bis, comma 3 del decreto-legge n. 279/2000, convertito dalla legge n. 365/2000, stabilisce che «ai fini dell'adozione ed attuazione dei piani stralcio e della necessaria coerenza tra pianificazione di bacino e pianificazione territoriale, le regioni convocano una conferenza programmatica, articolata per sezioni provinciali, o per altro ambito territoriale deliberato dalle regioni stesse, alle quali partecipano le province ed i comuni interessati, unitamente alla regione e ad un rappresentante dell'Autorita' di Bacino; Richiamate le seguenti delibere del Comitato Istituzionale di questa Autorita' di Bacino: n. 10 del 28 ottobre 1999, avente ad oggetto «Approvazione del Piano Straordinario previsto dall'art. 1, comma 1-bis, decreto-legge n. 180/1998, comprensivo degli interventi proposti per il programma di cui al comma 2 del citato provvedimento per le annualita' 1999/2000. Adozione delle relative misure di salvaguardia ai sensi dell'art. 17, comma 6-bis della legge n. 183/1989 e dell'art. 1, comma 1 del decreto-legge n. 180/1998»; n. 2 del 18 febbraio 2000, avente ad oggetto «Aggiornamento del piano straordinario previsto dall'art. 1, comma 1-bis, della legge n. 267/1998 come modificato dalla legge n. 226/1999»; n. 5 del 18 febbraio 2000, avente ad oggetto «Integrazione del piano straordinario previsto dall'art. 1, comma 1-bis, della legge n. 267/1998 come modificato dalla legge n. 226/1999»; n. 9 del 26 ottobre 2000, avente ad oggetto «Piano straordinario previsto dall'art. 1, comma 1-bis, della legge n. 267/1998 come modificato dalla legge n. 226/1999. Aggiornamenti di elaborati»; n. 1 del 22 aprile 2002, avente ad oggetto «Adozione del Progetto di piano stralcio per l'assetto idrogeologico del bacino interregionale del Fiume Fiora e delle relative misure di salvaguardia»; n. 5 del 19 luglio 2004, avente ad oggetto «Integrazione delle misure di salvaguardia di cui all'art. 28 delle norme di piano adottate con deliberazione n. 1 del 22 aprile 2002»; Considerato: che il Comitato Tecnico, tenuto conto delle osservazioni e dei pareri espressi dalle Conferenze Programmatiche, ha dato corso agli approfondimenti istruttori di competenza; che il Progetto di Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico dell'Autorita' di Bacino Interregionale del Fiume Fiora e' stato aggiornato tenendo conto del parere delle Conferenze Programmatiche (D.G.R. Toscana n 768 del 2 agosto 2004 e D.G.R. Lazio n 145 del 22 marzo 2006) e degli ulteriori approfondimenti istruttori del Comitato Tecnico, avvalendosi del supporto della Segreteria Tecnico Operativa; Preso atto: del Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico dell'Autorita' di Bacino Interregionale del Fiume Fiora, predisposto dal Comitato Tecnico nella seduta del 27 marzo 2006; Dato atto che il Piano in esame si compone dei seguenti elaborati, allegati, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione: Relazione Generale. Allegato 1: Stato delle conoscenze. Allegato 2: Studi relativi alla delimitazione delle aree a diversa probabilita' di inondazione. 2.1 Relazione idrologica-idraulica. 2.2 Planimetrie in scala 1:25.000 delle aree inondate (T30, T200, T500). Allegato 3: Studi relativi alla delimitazione delle aree a diversa probabilita' di frana. 3.1 Relazione. 3.2 Carta inventario dei fenomeni franosi scala 1:25.000. Allegato 4: Pareri Conferenze Programmatiche regione Toscana e regione Lazio e osservazioni. 4.a - Delibera di approvazione del parere della Conferenza Programmatica della regione Toscana. 4.b - Delibera di approvazione del parere della Conferenza Programmatica della regione Lazio 4.c - Osservazioni al Progetto di Piano di Assetto Idrogeologico Carte di sintesi (scala 1:100.000). TAV. 1 Carta del territorio con suddivisione amministrativa. TAV. 2 Carta del Vincolo Idrogeologico. TAV. 3 Carta dei Bacini Idrografici. TAV. 4 Carta delle opere di difesa del territorio. TAV. 5 Carta dell'uso del suolo. TAV. 6 Carta dei corsi d'acqua con aree di pertinenza fluviale. TAV. 7 Carta degli interventi di Piano. Carte delle aree sottoposte a tutela del territorio. TAVV. 8.1\div 8.26 Carta di tutela del territorio (scala 1:25.000. TAV. 8..27\div 8.37 Carta di tutela del territorio (scala 1:10.000. TAVV. 9.1\div 9.26 Carta dei corsi d'acqua con aree di pertinenza fluviale (scala 1:25.000). Norme di piano. Piano degli interventi. Ritenuto: che il Piano Stralcio in esame deve essere approvato con l'iter previsto all'art. 19 della legge n. 183/1989, e successive modifiche e integrazioni, e dall'art. 1-bis del decreto-legge n. 279/2000; che dopo la sua approvazione il Piano Stralcio ha l'efficacia e produce gli effetti indicati all'art. 9 del protocollo d'intesa; Ritenuto altresi' necessario: adottare, agli effetti dell'art. 17, comma 6-bis della legge n. 183 del 18 maggio 1989, idonee misure di salvaguardia, dichiarando immediatamente vincolanti, per le amministrazioni e per gli enti pubblici nonche' per i soggetti privati, con riferimento all'art. 24 delle Norme di piano, le prescrizioni di cui agli articoli 5, 6, 7, 12, 13 e 14 delle suddette Norme, limitatamente alle aree perimetrate nelle allegate cartografie (TAVV. 8.1\div 8.37 - Carta di tutela del territorio), con efficacia fino all'approvazione del Piano; Delibera: 1) Di adottare il «Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico dell'Autorita' di Bacino Interregionale del Fiume Fiora» costituito dai seguenti elaborati, allegati, facenti parte integrante e sostanziale della presente deliberazione: Relazione Generale. Allegato 1: Stato delle conoscenze. Allegato 2: Studi relativi alla delimitazione delle aree a diversa probabilita' di inondazione. 2.1 Relazione idrologica-idraulica. 2.2 Planimetrie in scala 1:25.000 delle aree inondate (T30, T200, T500). Allegato 3: Studi relativi alla delimitazione delle aree a diversa probabilita' di frana. 3.1 Relazione. 3.2 Carta inventario dei fenomeni franosi scala 1:25.000. Allegato 4: Pareri Conferenze Programmatiche regione Toscana e regione Lazio e osservazioni. 4.a - Delibera di approvazione del parere della Conferenza Programmatica della regione Toscana. 4.b - Delibera di approvazione del parere della Conferenza Programmatica della regione Lazio. 4.c - Osservazioni al Progetto di Piano di Assetto Idrogeologico. Carte di sintesi (scala 1:100.000). TAV. 1 Carta del territorio con suddivisione amministrativa. TAV. 2 Carta del Vincolo Idrogeologico. TAV. 3 Carta dei Bacini Idrografici. TAV. 4 Carta delle opere di difesa del territorio. TAV. 5 Carta dell'uso del suolo. TAV. 6 Carta dei corsi d'acqua con aree di pertinenza fluviale. TAV. 7 Carta degli interventi di Piano. Carte delle aree sottoposte a tutela del territorio. TAVV. 8.1\div 8.26 Carta di tutela del territorio (scala 1:25.000). TAV. 8..27\div 8.37 Carta di tutela del territorio (scala 1:10.000). TAVV. 9.1\div 9.26 Carta dei corsi d'acqua con aree di pertinenza fluviale (scala 1:25.000). Norme di piano. Piano degli interventi 2) che le componenti del Piano costituiscono interesse comune delle regioni Lazio e Toscana, ai sensi dell'art. 18, comma 1, lettera b) della legge n. 183/1989; 3) di adottare fino alla data di approvazione del Piano, ai sensi dell'art. 17, comma 6-bis della legge 18 maggio 1989, n. 183, le misure di salvaguardia di cui all'art. 24 delle Norme di Piano; 4) di dare atto che l'efficacia delle misure di salvaguardia suddette decorre dalla data di pubblicazione del presente atto nella Gazzetta Ufficiale, data dalla quale decade l'applicazione delle misure di salvaguardia di cui alla deliberazione del Comitato istituzionale n. 1 del 22 aprile 2002; 5) di dare notizia dell'adozione del Piano stralcio, di cui al punto 1, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nei Bollettini ufficiali delle regioni Lazio e Toscana; 6) di trasmettere copia della presente deliberazione, completa degli elaborati allegati, alle regioni Lazio e Toscana, nonche' alle amministrazioni comunali e provinciali interessate. Grosseto, 6 aprile 2006 Il presidente: Bonelli |