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| Gazzetta n. 69 del 23 marzo 2006 (vai al sommario) |  | MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI |  | DECRETO 27 febbraio 2006 |  | Ripartizione  delle risorse per l'annualita' 2005 alle regioni e alle province autonome per l'attuazione dell'Obbligo formativo. |  | 
 |  |  |  | IL DIRETTORE GENERALE per le politiche per l'orientamento
 e la formazione
 Vista la legge n. 845 del 21 dicembre 1978 recante «legge quadro in materia di formazione professionale»;
 Vista  la  legge  n.  236  del  19  luglio 1993 recante «interventi urgenti a favore dell'occupazione»;
 Vista  la legge n. 196 del 24 giugno 1997 recante «norme in materia di promozione dell'occupazione»;
 Vista la legge n. 144 del 17 maggio 1999 recante «misure in materia di  investimenti,  delega  al Governo per il riordino degli incentivi all'occupazione  e  della  normativa  che disciplina l'INAIL, nonche' disposizioni  per  il  riordino  degli  enti  previdenziali»,  ed  in particolare  l'art. 68 relativo all'obbligo di frequenza di attivita' formative;
 Vista  la  legge n. 53 del 28 marzo 2003 recante «delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali  delle  prestazioni  in materia di istruzione e formazione professionale»;
 Vista  la  legge  n. 311 del 30 dicembre 2004 recante «disposizioni per  la  formazione  del  bilancio  annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2005)»;
 Visto  il  decreto  legislativo  n.  76  del 15 aprile 2005 recante «definizione delle norme generali sul diritto-dovere all'istruzione e alla  formazione,  a  norma  dell'art.  2, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53»;
 Visto  il  decreto legislativo 17 ottobre 2005 recante «definizione delle  norme  generali e dei livelli essenziali delle prestazioni sul secondo  ciclo  del  sistema  educativo di istruzione e formazione ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53»;
 Visto  l'accordo in materia di obbligo di frequenza delle attivita' formative  espresso  dalla  Conferenza  unificata  ex  art. 8 decreto legislativo n. 281/1997, nella seduta del 2 marzo 2000;
 Visto  il  decreto  del  Presidente  della Repubblica n. 257 del 12 luglio  2000, art. 9 sulle modalita' di finanziamento delle attivita' formative fino al diciottesimo anno di eta';
 Visto  l'accordo  siglato in Conferenza unificata il 19 giugno 2003 per l'esercizio del diritto dovere di istruzione e formazione;
 Visto il D.D. n. 442/II/2005 del 30 dicembre 2005 recante l'impegno finanziario  delle  risorse dell'anno 2005 per la realizzazione delle iniziative di cui all'art. 68 della legge n. 144/1999;
 Tenuto  conto  dell'Accordo intervenuto nella seduta del 26 gennaio 2006  della  Conferenza  delle  regioni  e delle province autonome in merito ad un nuova ipotesi di ripartizione delle predette risorse;
 Considerata  l'esigenza  rappresentata con nota n. 422/A41STR/A5LAV del  27  gennaio  2006  dalla  predetta Conferenza, di applicare alle risorse  dell'annualita'  2005  i  criteri  di  ripartizione in parte riferiti al decreto del Presidente della Repubblica n. 257/2000 ed in parte  stabiliti  dal  Ministero per l'istruzione, l'universita' e la ricerca   per  il  riparto  delle  proprie  risorse  nell'ambito  del diritto-dovere, di cui alla legge n. 53/2000;
 Ritenuto  opportuno,  nella  fase  di  transizione  dal  precedente sistema  relativo  all'obbligo  formativo all'attuale stabilito dalla normativa  in  materia  di  diritto-dovere,  accogliere  la  proposta regionale di applicazione di un criterio misto;
 Acquisita    l'intesa    con    il    Ministero    dell'istruzione, dell'universita'  e  della  ricerca  del  17  febbraio  2006 prot. n. 283/FE;
 Premesso tutto quanto sopra;
 Decreta:
 Art. 1.
 1. Per  quanto  indicato  nelle premesse il comma 1 dell'art. 1 del D.D.  n.  442/II/2005 del 30 dicembre 2005 e' modificato nel seguente modo.
 Le  risorse  dell'annualita'  2005 destinate al finanziamento delle iniziative  per  l'esercizio del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione,  pari  Euro  204.709.570,00  a  valere  sul  Fondo di cui all'art.  1,  comma  7  del  decreto-legge  20  maggio  1993, n. 148, convertito con modificazioni dalla legge 19 luglio 1993, n. 236, sono ripartite  fra  le regioni e le province autonome di Bolzano e Trento secondo quanto indicato nella tabella di seguito riportata:
 
 =====================================================================
 Regioni             |Ripartizione delle risorse in Euro ===================================================================== Piemonte....                     |                        13.546.232 Valle d'Aosta....                |                           357.696 Liguria...                       |                         2.617.319 Lombardia...                     |                        38.336.148 Provincia autonoma di Bolzano... |                         5.470.177 Provincia autonoma di Trento...  |                         3.794.002 Veneto...                        |                        19.814.693 Friuli Venezia Giulia...         |                         2.609.276 Emilia Romagna...                |                         7.644.488 Toscana...                       |                         6.476.377 Umbria...                        |                           636.941 Marche....                       |                         1.021.983 Lazio....                        |                         6.241.555 Abruzzo....                      |                         2.761.408 Molise....                       |                           454.369 Campania....                     |                        32.098.699 Puglia....                       |                        19.878.962 Basilicata....                   |                           750.877 Calabria....                     |                         6.958.076 Sicilia....                      |                        25.861.003 Sardegna...                      |                         7.379.289
 Totale...                      |                       204.709.570
 
 2. Puo'  essere  riservata  una  quota  fino  al  10% delle risorse assegnate  per  le  azioni  di  sistema  collegate all'attuazione del diritto  dovere all'istruzione e alla formazione non coperte da altri finanziamenti di origine nazionale o comunitaria.
 |  |  |  | Art. 2. 1. Il  Ministero  del lavoro e delle politiche sociali procede alla liquidazione  delle  risorse  di cui alla tabella indicata all'art. 1 del  presente  decreto, a seguito di richiesta formale da parte delle regioni  e  delle  province  autonome  e di comunicazione di avvenuto impegno delle predette risorse con atti giuridicamente vincolanti.
 2. Allo  scopo  di  monitorare  l'avanzamento  delle  attivita' per l'attuazione  del  diritto  dovere  all'istruzione  e alla formazione ciascuna  regione e provincia autonoma predispone un rapporto annuale di  attuazione finanziario (impegni-pagamenti), fisico e procedurale, elaborato  secondo  le linee guida fissate dal Ministero del lavoro e delle  politiche  sociali  in  collaborazione con l'ISFOL, da inviare allo  stesso  Ministero entro il 31 luglio di ogni anno. Il Ministero del  lavoro  e  politiche  sociali, con la collaborazione dell'ISFOL, entro il 30 novembre successivo, elabora un documento di monitoraggio sulla base dei rapporti realizzati dalle regioni e province autonome.
 3. Qualora  entro  24 mesi dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale non venga dichiarato impegnato dagli assessorati competenti l'intero ammontare delle risorse assegnate con atti  amministrativi  giuridicamente  vincolanti,  il  Ministero  del lavoro  e  delle  politiche sociali procede alla revoca delle risorse non impegnate. Tali risorse sono ridistribuite secondo un criterio di proporzionalita' tra le amministrazioni regionali e province autonome che  hanno  erogato  a  favore  dei  beneficiari  almeno il 50% delle risorse  di  cui  alla tabella indicata all'art. 1 del decreto di cui trattasi   e   che   abbiano   regolarmente  inviato  i  rapporti  di monitoraggio cosi' come previsto al precedente comma 2.
 Roma, 27 febbraio 2006
 Il direttore generale: Marincioni
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