Gazzetta n. 49 del 28 febbraio 2006 (vai al sommario)
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
DECRETO 29 dicembre 2005
Riparto, per l'anno 2005, del Fondo nazionale per l'attivita' delle consigliere e dei consiglieri di parita', ai sensi dell'articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 196.

IL MINISTRO DEL LAVORO
E DELLE POLITICHE SOCIALI
di concerto con
IL MINISTRO
PER LE PARI OPPORTUNITA'
Visto l'art. 9, comma 1, del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 196, istitutivo del Fondo nazionale per le attivita' delle consigliere e dei consiglieri di parita';
Visto il comma 4 del medesimo art. 9 istitutivo di una Commissione interministeriale per la gestione del Fondo succitato;
Visto il comma 2, lettera a), del succitato art. 9 che indica i criteri di ripartizione del Fondo ed, in particolare, destina all'Ufficio del consigliere nazionale di parita' una quota pari al 30% dell'ammontare complessivo annuale e la restante quota, pari al 70%, alle regioni da suddividersi sulla base di una proposta di riparto elaborata dalla citata Commissione interministeriale;
Visto il decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 31 dicembre 2004 che assegna per l'anno finanziario 2005 al capitolo 3971 « Fondo per le attivita' finalizzate a ridefinire e potenziare le funzioni, il regime giuridico e le dotazioni strumentali dei consiglieri di parita» l'ammontare complessivo di 10.329.138,00 euro;
Ritenuto di dover procedere alla ripartizione tra le regioni del 70% delle assegnazioni per l'annualita' 2005 pari ad 7.230.396,60 euro;
Ritenuto altresi' di dover stabilire, ai sensi dell'art. 6, commi 2 e 4, del gia' citato decreto legislativo n. 196/2000, per le consigliere ed i consiglieri regionali e provinciali di parita', effettivi e supplenti, ove si tratti di lavoratrici/ori dipendenti oppure di lavoratrici/ori autonomi o liberi professionisti, la misura massima dei permessi non retribuiti o il limite massimo delle ore di attivita' e l'importo della relativa indennita';
Ritenuto inoltre di dover determinare, ai sensi dell'art. 6, comma 5, del gia' citato decreto legislativo n. 196/2000, per la consigliera o il consigliere nazionale di parita', effettiva/o e supplente, ove lavoratrice/ore dipendente, il numero massimo dei permessi non retribuiti e la relativa indennita' e, in alternativa, l'importo di un'indennita' complessiva in caso di collocamento in aspettativa non retribuita per la durata del mandato, e ove lavoratrice/ore autonomo o libero professionista il numero massimo delle ore di attivita' e la relativa indennita';
Tenuto conto della proposta di riparto del 70% delle risorse del 2005 tra le regioni, approvata nella riunione del 19 aprile 2005 dalla Commissione interministeriale, istituita ai sensi dell'art. 9, comma 2, del decreto legislativo n. 196/2000;
Acquisito il parere della Conferenza unificata di cui all'art. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, reso in data 24 novembre 2005;
Decreta:
Art. 1.
Tenuto conto di quanto in premessa, per quanto riguarda l'esercizio finanziario 2005, l'importo di 7.230.396,60 euro, pari al 70% delle risorse complessive assegnate sul cap. 3971 con decreto del 31 dicembre 2004 del Ministero dell'economia e delle finanze, e' da intendersi ripartito tra le regioni secondo la tabella n. 1 allegata al presente decreto di cui costituisce parte integrante.
 
Art. 2.
Relativamente all'annualita' 2005, la misura massima dei permessi non retribuiti e le relative indennita' per i/le consiglieri/e di parita' lavoratori/trici dipendenti nonche' l'indennita' ed il numero complessivo delle ore per i consiglieri/e lavoratori/trici autonomi/e o liberi/e professionisti/e sono stabilite come da allegate tabelle n. 2A (consigliere/i nazionali), 2B (consigliere/i regionali) e 2C (consiglieri/e provinciali) che formano parte integrante del presente decreto.
In ogni caso, le indennita' previste spettano esclusivamente per le ore di attivita' effettivamente svolte.
 
Art. 3.
L'attivita' di monitoraggio sull'utilizzo delle risorse, condotta con il supporto dell'ISFOL, servira' a definire modalita' e finalita' di utilizzo delle medesime risorse ed a evidenziare eventuali criticita'.
Il presente decreto sara' inviato alla Corte dei conti per la registrazione e successivamente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 29 dicembre 2005
Il Ministro del lavoro
e delle politiche sociali
Maroni
Il Ministro
per le pari opportunita'
Prestigiacomo Registrato alla Corte dei conti il 17 febbraio 2006 Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla persona e dei beni culturali, registro n. 1, foglio n. 109
 
Allegato

----> Vedere allegato da pag. 25 a pag. 28 <----
 
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