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| Gazzetta n. 25 del 31 gennaio 2006 (vai al sommario) |  | COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA |  | DELIBERAZIONE 27 maggio 2005 |  | Primo   programma   delle  opere  strategiche  (legge  n.  443/2001). Potenziamento    della   linea   Rho-Arona,   tratto   Rho-Gallarate. (Deliberazione n. 65/05). |  | 
 |  |  |  | IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 Vista  la  legge  21 dicembre  2001,  n.  443,  che, all'art. 1, ha stabilito   che   le   infrastrutture   pubbliche  e  private  e  gli insediamenti  strategici  e  di  preminente  interesse  nazionale, da realizzare  per  la  modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati  dal  governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando   a  questo  comitato  di  approvare,  in  sede  di  prima applicazione  della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001;
 Vista  la  legge  1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, oltre a recare  modifiche  al  menzionato art. 1 della legge n. 443/2001 e ad autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la realizzazione  delle  opere incluse nel programma approvato da questo comitato  e  per  interventi  nel  settore  idrico  di competenza del Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,  prevede che gli interventi  medesimi  siano compresi in intese generali quadro tra il governo  e  ogni  singola  regione  o  provincia autonoma al fine del congiunto coordinamento e realizzazione delle opere;
 Visto  il  decreto  legislativo  20 agosto  2002, n. 190, attuativo dell'art. 1 della menzionata legge n. 443/2001;
 Visti,  in  particolare,  l'art.  1 della citata legge n. 443/2001, come  modificato dall'art. 13 della legge n. 166/2002, e l'art. 2 del decreto legislativo n. 190/2002, che attribuiscono la responsabilita' dell'istruttoria  e  la funzione di supporto alle attivita' di questo comitato  al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che puo' in proposito avvalersi di apposita «struttura tecnica di missione»;
 Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327,   recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative  e regolamentari  in  materia  di  espropriazione per pubblica utilita', come modificato, da ultimo, dal decreto legislativo 27 dicembre 2004, n. 330;
 Visto  l'art.  11  della  legge  16  gennaio  2003,  n.  3, recante «disposizioni  ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo  il  quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere  dotato  di  un  codice unico di progetto (CUP);
 Vista  la  delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta Ufficiale n. 51/2002  S.O.), con la quale questo comitato, ai sensi del piu' volte richiamato  ari  1  della  legge  n.  443/2001,  ha  approvato  il 1° programma  delle  opere  strategiche,  che  riporta  all'allegato  1, nell'ambito   del  «corridoio  plurimodale  padano»,  tra  i  sistemi ferroviari,  la infrastruttura denominata «accessibilita' ferroviaria Malpensa»   con   un  costo  di  1.133,106  milioni  di  euro  e  che all'allegato  2,  tra  i  corridoi  ferroviari,  riconduce  alla voce «accessibilita'    Malpensa»    il    potenziamento    della   tratta Gallarate-Rho;
 Vista  la  delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003,  errata  corrige  in Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale  questo  comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP,  che  deve  essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4. della delibera stessa;
 Vista  la  delibera  25 luglio  2003,  n. 63 (Gazzetta Ufficiale n. 248/2003),  con  la  quale questo comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere  ai  fini  della  vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel 1° programma delle infrastrutture strategiche;
 Vista  la  delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004),  con la quale questo comitato ha stabilito che il CUP deve essere  riportato  su  tutti  i documenti amministrativi e contabili, cartacei   ed   informatici,  relativi  a  progetti  di  investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
 Vista  la  sentenza  n.  303  del 25 settembre 2003 con la quale la Corte  costituzionale,  nell'esaminare le censure mosse alla legge n. 443/2001   ed   ai   decreti   legislativi   attuativi,  si  richiama all'imprescindibilita'  dell'intesa  tra  Stato  e singola regione ai fini dell'attuabilita' del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa possa   anche   essere  successiva  ad  un'individuazione  effettuata unilateralmente dal governo e precisando che i finanziamenti concessi all'opera  sono  da  considerare  inefficaci  finche' l'intesa non si perfezioni;
 Visto il decreto emanato dal Ministro dell'interno il 14 marzo 2003 di  concerto  con  il  Ministro  della  giustizia e il Ministro delle infrastrutture   e   dei   trasporti,   come  integrato  dal  decreto dell'8 giugno  2004, con il quale, in relazione al disposto dell'art. 15, comma 5, del decreto legislativo n. 190/2002, e' stato costituito il  comitato  di  coordinamento  per l'alta sorveglianza delle grandi opere;
 Vista  la  nota  5 novembre  2004,  n.  COM/3001/1, con la quale il coordinatore  del  predetto  comitato  di  coordinamento  per  l'alta sorveglianza  delle  grandi  opere  espone  le linee guida varate dal comitato nella seduta del 27 ottobre 2004;
 Vista  la  nota  17 febbraio 2005, n. 75, con la quale il Ministero delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  trasmesso  la relazione istruttoria  sul  «progetto preliminare del potenziamento della linea Rho-Arona, tratto Rho-Gallarate;
 Viste  le successive note 4 marzo 2005, n. 130, e 15 marzo 2005, n. 146,  con  le  quali,  rispettivamente,  la  suddetta amministrazione fornisce  chiarimenti  in  merito  al  progetto in esame ed invia una versione revisionata della relazione istruttoria;
 Considerato che l'opera e' compresa nell'intesa generale quadro tra governo  e  regione  Lombardia,  sottoscritta l'11 aprile 2003, come: «potenziamento    del    sistema   Gottardo:   triplicamento   tratta Gallarate-Rho»;
 Considerato    che   questo   comitato   ha   conferito   carattere programmatico  al  quadro finanziario riportato nell'allegato 1 della suddetta    delibera   n.   121/2001,   riservandosi   di   procedere successivamente    alla   ricognizione   delle   diverse   fonti   di finanziamento disponibili per ciascun intervento;
 Considerato  che questo comitato, con delibere 29 settembre 2004, n 41,  20 dicembre  2004,  n. 82 e 18 marzo 2005. n. 21, ha approvato i progetti preliminari, rispettivamente, della «Saronno-Seregno», della «nuova  linea ferroviaria Varese-Mendrisio: tratta Arcisate-Stabio» e della  «linea  Novara-Seregno:  variante  di Galliate», inclusi nella citata    infrastruttura   strategica   «accessibilita'   ferroviaria Malpensa», e che sono stati complessivamente gia' assegnati, a carico delle  risorse  dell'art.  13  della legge n. 166/2002, alla suddetta infrastruttura 48,529 Meuro;
 Considerato  che il progetto «potenziamento della linea Rho-Arona - tratta  Gallarate-Rho»  e' altresi' incluso nel Piano delle priorita' degli  interventi ferroviari (PPI) - edizione aprile 2004, che questo comitato,  con  delibera  20 dicembre  2004,  n. 91, ha approvato per l'anno  2005  e,  in  via  programmatica,  per gli anni successivi, e considerato  in  particolare che il progetto stesso e' ricompreso tra «i  nuovi progetti di legge obiettivo» con un costo di 287 milioni di euro;
 Udita   la  relazione  del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei trasporti;
 Acquisita  in  seduta  l'intesa  del Ministro dell'economia e delle finanze;
 Prende atto delle   risultanze   dell'istruttoria   svolta  dal  Ministero  delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare: Sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
 che  il  potenziamento  della tratta Rho-Gallarate rientra nel piu' ampio  scenario infrastrutturale, di medio e di lungo periodo, inteso a  migliorare  l'accessibilita'  all'aeroporto di Malpensa e, piu' in generale,   risponde   all'esigenza   di  incrementare  la  capacita' ferroviaria,  in considerazione dell'elevato grado di saturazione dei collegamenti   stradali   e   della   vocazione   d'asse  ferroviario internazionale  della linea, consentendo cosi' di realizzare anche un collegamento  veloce  e  frequente  tra  i  maggiori  centri del Nord dell'Italia e le citta' Svizzere oltre valico;
 che il progetto prevede:
 la  realizzazione di un terzo binario, che sara' in affiancamento ai  due binari esistenti nella tratta Gallarate-Busto Arsizio e nella tratta  Parabiago-Vanzago, mentre nelle restanti tratte e' necessaria la  ricollocazione  di tutti e tre i binari e quindi la ridefinizione del tracciato dell'intero complesso di binari;
 l'intervento di scavalco in ingresso a Rho;
 il nuovo ponte sul canale Villoresi;
 adeguamenti della maggior parte delle opere d'arte presenti lungo la  tratta  come l'allungamento di tutti i sottopassi; la demolizione del  cavalcavia al km 1+257 e l'adeguamento del cavalcaferrovia della strada ss 336 al km 21+679;
 che  la  scelta  di  realizzare un terzo binario piuttosto che un quadruplicamento della linea e' dettata dai vincoli imposti dal fitto contesto urbanistico di riferimento e che la capacita' assicurata dai tre  binari  e'  comunque  sufficiente a consentire la rispondenza al modello trasportistico richiesto;
 che la tratta tra le stazioni di Gallarate (da cui si diramano le linee  per Domodossola, Luino e Varese) e Rho (da cui si diramano due linee  per Milano) si sviluppa per una lunghezza complessiva di circa 25  km  e comprende le stazioni di Busto Arsizio, Legnano, Parabiago, Vanzago e la fermata di Canegrate;
 che il progetto preliminare dell'opera e' stato trasmesso in data 10 giugno   2003   dal  soggetto  aggiudicatore,  R.F.I.  S.p.A.,  al Ministero   delle   infrastrutture  e  dei  trasporti,  al  Ministero dell'ambiente  e della tutela del territorio, al Ministero per i beni e  le attivita' culturali, alla regione Lombardia e agli enti gestori delle interferenze;
 che  il Ministero per i beni e le attivita' culturali ha espresso parere  favorevole,  con  prescrizioni,  con  nota  6 novembre  2003, ST7407/36589/2003,   sulla   base  della  relazione  della  direzione generale  per i beni architettonici ed il paesaggio e recependo anche i pareri delle competenti soprintendenze;
 che  la  regione  Lombardia,  con  delibera di giunta 13 febbraio 2004,  n. VII/16381, ha espresso parere favorevole, con prescrizioni, sul progetto dell'opera, sentiti le province e i comuni interessati;
 che   anche   il  Ministero  dell'ambiente  e  della  tutela  del territorio,  commissione speciale VIA, con nota GAB/2004/7508/BOS, ha espresso   parere   favorevole,   con   prescrizioni,   sul  progetto preliminare dell'opera;
 che sono pervenute osservazioni da parte degli enti gestori delle interferenze;
 che  il  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti evidenzia le  principali  interferenze riscontrate e propone le prescrizioni da formulare   in  sede  di  approvazione  del  progetto,  esponendo  le motivazioni  in  caso di mancato recepimento di osservazioni avanzate nella   fase  istruttoria,  e  recependo  quale  prescrizioni  alcune raccomandazioni  del  Ministero  dell'ambiente  e  della  tutela  del territorio cui ottemperare nella fase di esecuzione delle opere; Sotto l'aspetto attuativo
 che il soggetto aggiudicatore viene individuato in R.F.I. S.p.A.;
 che la modalita' prevista per l'affidamento dei lavori e' l'appalto integrato;
 che   i   tempi   complessivi   dall'espletamento  delle  attivita' progettuali   ed   autorizzative  residue  alla  messa  in  esercizio dell'opera,  come  si deduce dal cronoprogramma di cui alla relazione istruttoria  e  dalla  scheda ex delibera n. 63/2003, sono stimati in settantacinque  mesi  e  che  l'attivazione  e' prevista entro aprile 2010; Sotto l'aspetto finanziario:
 che  il  costo  complessivo dell'intervento, comprensivo di tutti i servizi  di  ingegneria e delle spese generali, e quantificato in 287 milioni di euro, cosi' articolati:
 
 (importi in Meuro) ===================================================================== Voce                                              |Importo|Percentual ===================================================================== Opere ferroviarie (inclusi impianti tecnologici e |       | acquisizione aree)                                |243    |84,7 --------------------------------------------------------------------- Imprevisti                                        | 25    | 8,7 --------------------------------------------------------------------- Oneri generali                                    | 19    | 6,6
 
 che  detto  costo  e'  stato  quantificato  tramite  un  censimento analitico  delle  opere  componenti  l'intervento e la valorizzazione delle opere censite sulla base di un costo tipologico di riferimento, individuato  con  riferimento  ad  opere  similari  gia' realizzate o frequentemente impiegate negli interventi ferroviari;
 che,  giusta  a  quanto  precisato  nella relazione istruttoria, il dossier di valutazione elaborato nel luglio 2003 evidenzia un margine operativo  lordo  di  11,7 milioni di euro per anno, mentre il valore attuale  net-to dell'investimento risulta negativo e pari a circa -65 milioni di euro ed il tasso interno di rendimento pari all'1,9%;
 che   sulla   base   delle   prescrizioni  formulate  dagli  organi istituzionali  competenti  e  da  valutazioni specifiche condotte dal Ministero  istruttore  sono  stati  determinati  in 15.450.000 euro i maggiori  oneri  connessi a ulteriori lavori e/o sondaggi e attivita' di progettazione richiesti in sede istruttoria;
 che,  pertanto, il costo complessivo dell'intervento ammonta a Euro 302.450.000;
 che  il  costo  viene  ipotizzato  a  totale  carico  delle risorse destinate  all'attuazione del programma delle opere strategiche e che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti propone di rinviare alla  fase  di approvazione del progetto definitivo l'assegnazione di risorse a carico dei relativi fondi;
 Delibera:
 1. Approvazione del progetto preliminare.
 1.1. Ai sensi e per gli effetti deIl'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002, nonche' ai sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente della  Repubblica  n.  327/2001,  come  modificato  - da ultimo - dal decreto  legislativo  n. 330/2004, e' approvato - con le prescrizioni proposte  dal  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - anche ai    fini   dell'attestazione   di   compatibilita'   ambientale   e dell'apposizione  del  vincolo  preordinato all'esproprio il progetto preliminare   del  «potenziamento  della  linea  Rho-Arona  -  tratta Gallarate-Rho».
 E'  conseguentemente  perfezionata,  ad  ogni  fine  urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-regione sulla localizzazione dell'opera.
 1.2.  Ai  sensi del citato art. 3, comma 3, del decreto legislativo n.  190/2002,  l'importo  di Euro 302.450.000, di cui alla precedente «presa d'atto», costituisce il limite di spesa dell'intervento.
 1.3.  Le  prescrizioni  citate  al punto 1.1, a cui e' condizionata l'approvazione  del progetto, sono riportate nell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera.
 2. Copertura finanziaria.
 La  copertura  finanziaria  dell'opera  sara'  esaminata in sede di approvazione del progetto definitivo in relazione alle risultanze del piano  economico-finanziario di cui all'art. 4, comma 134 e seguenti, della legge 24 dicembre 2003, n. 350.
 Resta  fermo  che  il  costo dei vari interventi riconducibili alla voce  «accessibilita'  ferroviaria Malpensa», da porre a carico delle risorse  destinate  all'attuazione  del  Programma, non puo' superare quello  riportato nella delibera n. 121/2001, salva compensazione con altra opera incidente nella medesima regione.
 3. Assegnazione CUP.
 L'approvazione  del  progetto  preliminare  di  cui  al  punto 1 e' subordinata  all'assegnazione  del CUP, che il soggetto aggiudicatore e'   tenuto   a   richiedere   entro  trenta  giorni  dalla  data  di pubblicazione della presente delibera nella Gazzetta Ufficiale: esso, ai  sensi  della  delibera  n.  24/2004  citata  nelle  premesse,  va evidenziato   nella   documentazione   amministrativa   e   contabile riguardante l'opera di cui alla presente delibera.
 4. Disposizioni finali.
 4.1.  Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad  assicurare,  per  conto  di questo comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto approvato con la presente delibera.
 4.2. La commissione VIA procedera', ai sensi dell'art. 20, comma 4, del  decreto legislativo n. 190/2002, a verificare l'ottemperanza del progetto   definitivo   alle   prescrizioni   del   provvedimento  di compatibilita'  ambientale  e  ad  effettuare gli opportuni controlli sull'esatto  adempimento  dei contenuti e delle prescrizioni di detto provvedimento.
 Il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti, in sede di approvazione   della   progettazione   definitiva,  provvedera'  alla verifica  di  ottemperanza alle altre prescrizioni che debbono essere recepite in tale fase.
 Il   soggetto   aggiudicatore   procedera'   alla   verifica  delle prescrizioni  che  debbono  essere  attuate  nelle  fasi  successive, fornendo  assicurazione al riguardo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
 4.3.  Questo  comitato  si  riserva,  in  fase  di approvazione del progetto   definitivo   dell'opera   e  in  adesione  alle  richieste rappresentate  nella  citata  nota  del  coordinatore del comitato di coordinamento  per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di dettare prescrizioni intese a rendere piu' stringenti le verifiche antimafia, prevedendo,  tra  l'altro,  lo  svolgimento di accertamenti anche nei confronti  degli  eventuali  subcontraenti e subaffidatari e forme di monitoraggio durante la realizzazione dei lavori.
 4.4.  Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' a  svolgere  le  attivita'  di  supporto intese a consentire a questo comitato  di  espletare  i  compiti  di vigilanza sulla realizzazione delle  opere  ad  esso  assegnati dalla normativa citata in premessa, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata.
 
 Roma, 27 maggio 2005
 Il Presidente delegato
 Siniscalco
 
 Il segretario del CIPE
 Baldassarri
 
 Registrato alla Corte dei conti il 23 gennaio 2006 Ufficio di controllo atti Ministeri economico-finanziari, registro n. 1 Economia e finanze, foglio n. 63
 |  |  |  | Allegato PRESCRIZIONI  PROPOSTE  DAL  MINISTERO  DELLE  INFRASTRUTTURE  E  DEI TRASPORTI
 
 In sede di progetto definitivo:
 dal  km  1+535  al  km  1+835,  si  prescrive  che la curva del tracciato  venga  rettificata  con  uno  spostamento  di  27  m verso nord-est  allontanandosi  cosi'  dalla  zona  abitata  del  comune di Pregnana.  Si prescrive  altresi'  che l'altezza dello scavalco venga ridotta  con  un'altezza finale massima di circa 5.29 m. Resta inteso che  le  quote  di  dettaglio  per  la  realizzazione  della variante potranno   subire   delle   modifiche  in  funzione  dei  regolamenti ferroviari  vigenti ed in funzione dell'approfondimento relativo alla successiva  fase  progettuale,  purche'  venga  rispettato  l'aspetto funzionale della prescrizione;
 al km 1+150, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica   e   d'esercizio,   dovra'  prevedersi  la  rilocalizzazione dell'area di cantiere C1 lontano dal contesto urbano;
 al km 2+043, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, dovra' prevedersi l'adeguamento del sottopasso ciclopedonale;
 al km 2+435, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica  e  d'esercizio, dovra' prevedersi l'adeguamento del sottovia comunale  mantenendo  il collegamento carrabile tra Vittorio Veneto e la localita' Isola Maddalena;
 al km 2+500, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica   e   d'esercizio,   dovra'  prevedersi  la  rilocalizzazione dell'area di cantiere C2;
 al km 2+650, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica  e  d'esercizio,  dovra'  prevedersi  la  realizzazione di un parcheggio  di  interscambio comprendendo il collegamento pedonale ai marciapiedi della fermata di Vanzago;
 al km 2+935, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, dovra' prevedersi la ridefinizione della rampa per disabili di accesso al nuovo sottopasso pedonale di stazione;
 al   km   3+010   in   corrispondenza  del  sottovia  esistente Gattinoni-Ferrario,   previa   una   puntuale   verifica   circa   la fattibilita'    tecnica   e   d'esercizio,   dovra'   prevedersi   la realizzazione  dell'accesso  diretto  dal sottovia ai marciapiedi dei binari della fermata ferroviaria;
 dal km 3+200 al km 3+706, previa una puntuale verifica circa la fattibilita'   tecnica   e  d'esercizio,  deve  essere  mantenuta  la continuita' dei percorsi ciclopedonali preesistenti interrotti con la realizzazione di interventi sostitutivi idonei;
 al km 5+800, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica  e  d'esercizio,  dovra'  prevedersi  la  realizzazione degli interventi   infrastrutturali   necessari  alla  realizzazione  della fermata di Nerviano;
 al km 6+300, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, dovra' prevedersi la realizzazione di un nuovo sottopasso veicolare in via Olona;
 al km 7+489, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica e d'esercizio, dovra' prevedersi la realizzazione di un nuovo passaggio  ciclopedonale  adiacente  al  ponte  ad  archi  sul canale Villoresi;
 al km 8+384, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica  e  d'esercizio, dovra' prevedersi la realizzazione del nuovo sottopasso  ciclopedonale  tra  via  IV novembre e via Battisti quale opera sostitutiva del PL eliminato;
 al km 9+150, previa una puntuale verifica circa la fattibilita' tecnica  e  d'esercizio, dovra' prevedersi la realizzazione del nuovo sottopasso veicolare al confine tra Parabiago e Canegrate;
 al   km   10+367,   previa   una  puntuale  verifica  circa  la fattibilita'    tecnica   e   d'esercizio,   dovra'   prevedersi   la realizzazione di un nuovo sottopasso promiscuo in via Zanzottera;
 al   km   13+300,   previa   una  puntuale  verifica  circa  la fattibilita'  tecnica  e d'esercizio, dovra' prevedersi l'adeguamento al  nuovo  FV del sottopasso pedonale e degli ascensori di accesso ai marciapiedi;
 al   km   13+125,   previa   una  puntuale  verifica  circa  la fattibilita'    tecnica   e   d'esercizio,   dovra'   prevedersi   la realizzazione del parcheggio antistante la stazione di Legnano;
 dovra'  essere  elaborato  il  modello  di esercizio in modo da tener  conto dei programmi regionali, ed in coerenza con la normativa vigente in materia di ripartizione della capacita';
 dovra'    svilupparsi,   valutata   la   fattibilita'   tecnica dell'intervento,   la  previsione  dell'inserimento  nel  modello  di esercizio  futuro  della  fermata  di  Nervino, in localita' Cantone, dettagliando  le  ricadute  sia  sul  contesto  territoriale, sia sul modello di esercizio, verificando, in questo caso, la rispondenza con quanto atteso dal SFR;
 il  progetto  definitivo  dovra'  essere integrato con i layout funzionali  previsti per la messa a PRG delle stazioni di Gallarate e Rho,  ed  evidenziando gli interventi complementari tra Rho e Certosa finalizzati   ad  assicurare  la  funzionalita'  dell'intero  sistema afferente  alla  linea  in  oggetto  dal  punto  di  vista  tecnico e d'esercizio;
 dovra' progettarsi una sistemazione adeguata del rapporto della nuova  linea  con  la Villa del Castellazzo, e con gli altri ambienti paesaggisticamente elevati;
 nel  caso  di  interferenza  con  il parco regionale di cintura metropolitana  parco  agricolo  sud  Milano  ed  il  parco locale del Roccolo,  dovra'  essere  approfondita la riqualificazione delle aree intercluse  secondo  quanto  indicato  dal  Ministero  dell'ambiente, ponendo  particolare  attenzione  alle  aree  segnalate dallo stesso, attuando gli interventi previsti laddove verra' alterato lo stato dei luoghi;
 dovranno  essere  dettagliate  le opere di trasformazione delle stazioni esistenti e della nuova stazione di Castellanza, in funzione del   dettaglio   richiesto  dai  termini  di  legge  per  tale  fase progettuale ed adottando i seguenti criteri:
 ripristino dei caratteri architettonici originari;
 rimozione delle superfetazioni;
 riqualificazione delle opere architettoniche esistenti;
 inserimenti di fasce verdi;
 dovra'  essere  previsto  il  ripristino  della vegetazione con specie  delle  serie  autoctone,  mediante  la  raccolta  in  loco di sementi,  talee,  ecc.  da  sviluppare  presso  vivai  specializzati, relazionando  le  specie vegetazionali ai caratteri di ciascun ambito attraversato,  prevedendo  la  sostituzione delle specie esotiche con specie  autoctone  dell'area,  per  quanto  non  gia'  previsto ed in conformita' alle direttive regionali;
 nei  casi  in  cui  si  renda  necessario il fonoisolamento del recettore,  dovranno  essere  progettati  i  relativi  interventi per assicurare  il rispetto dei limiti previsti all'interno dell'ambiente abitativo  dall'art.  5.3 del decreto del Presidente della Repubblica n.  459/1998,  e  dovra' essere approfondita la valutazione del clima acustico in corrispondenza dei recettori piu' sensibili;
 dovra' essere approfondita l'ottimizzazione della progettazione della  barriere  antirumore  entro  l'ambito  dei costi preventivati, studiando  soluzioni per ottenere la migliore efficacia e la migliore qualita'  estetica,  architettonica  e  funzionale,  adottando,  dove possibile,  l'impiego di barriere costituite da essenze arbustive, da rilevati o da dossi cespugliati;
 dovra'  essere  approfondita l'elaborazione degli interventi di mitigazione  per  le  vibrazioni;  dovranno  essere  puntualizzate le caratteristiche di elettrificazione della linea;
 dovra'   tenersi  conto,  nello  sviluppo  della  progettazione definitiva,  della  presenza  di  industrie  a  rischio  di incidente rilevante ex decreto legislativo n. 334/99 cosiddetta «Seveso 2»;
 dovra'  essere  dettagliata  la  cantierizzazione  adottando  i seguenti criteri:
 individuare  le  aree  destinate  al  deposito temporaneo del terreno  vegetale,  specificando  le  procedure  atte a mantenere nel tempo la vegetabilita';
 indicare  le  provenienze  e  precisare le movimentazioni dei materiali e degli inerti;
 analizzare   il  rumore  e  le  vibrazioni  dei  cantieri  ed individuare  i  livelli  di  emissione  nei  confronti  dei ricettori sensibili circostanti;
 specificare  per  ciascuna area di cantiere le quantita' e le qualita' degli scarichi delle acque di lavaggio, delle acque di prima pioggia, degli olii, dei carburanti e di altri inquinanti, prevedendo sistemi   di  collettamento  separati  e  l'eventuale  necessita'  di preliminare trattamento;
 in riferimento al pSIC Bosco di Vanzago, nella fase di cantiere il soggetto aggiudicatore dovra' far adottare i seguenti criteri:
 nel  cantiere  C2 adottare barriere fonoassorbenti e pannelli antipolvere;
 approfondire  preliminarmente  i  disturbi  connessi  all'uso della viabilita' perimetrale del pSIC;
 valutare  i potenziali effetti cumulativi della attivita' del cantiere ferroviario con le opere viabilistiche;
 dovranno   essere  sviluppati  gli  interventi  finalizzati  al miglioramento complessivo del pSIC «Bosco di Vanzago» proposti;
 dovranno  essere sviluppati gli interventi di mitigazione cosi' come  proposti  nello  studio  di  impatto  ambientale  e  successive integrazioni;
 dovra'   essere  valutata  la  possibilita'  di  anticipare  la realizzazione  delle  opere di mitigazione e compensazione ambientale rispetto al completamento dell'infrastruttura;
 dovranno   essere   inserite   nei   capitolati   d'appalto  le prescrizioni  relative  alle  mitigazioni  degli  impianti in fase di costruzione  e  quelle  relative  alla  conduzione delle attivita' di cantiere;
 dovra' essere predisposto quanto necessario per adottare, entro la  consegna  dei  lavori, un sistema di gestione ambientale conforme alla norma ISO 14001 o al sistema EMAS (regolamento CE n. 761/2001);
 dovra'   essere   valutata  la  possibilita'  di  redigere  gli elaborati  in conformita' alle specifiche del sistema cartografico di riferimento;
 nell'ambito  delle  attivita'  sistematicamente  attuate  dalle ferrovie  per  la  manutenzione  e/o  il rinnovamento dell'armamento, dovra'  essere  predisposto  nelle  successive  fasi  progettuali  un programma   di   manutenzione  e/o  di  rinnovamento  dell'armamento, orientate  in via prioritaria al mantenimento di determinati standard di sicurezza ferroviari secondo la normativa vigente, ma anche volto, qualora  possibile, alla riduzione nel tempo dei livelli di emissione del rumore e delle vibrazioni;
 dovra'   essere   predisposto   un   progetto  di  monitoraggio ambientale  secondo le linee guida redatte dalla commissione speciale VIA ed inserime il relativo costo nel quadro economico;
 dovranno  essere  eseguiti  i  richiesti  sondaggi archeologici preliminari  in  comune  di  Parabiago  da  km 6+776 al km 8+236, dal km 10+120  al  km  11+623;  in  comune  di  S.  Giorgio  su  Legnano, Canegrate,  Legnano,  dal  km  13+801  al  km  15+869  in  comune  di Castellana,   Legnano,  trattandosi  di  aree  localizzate  lungo  il tracciato  ad  elevato  rischio archeologico. Per il restante tratto, dovra'  essere  notificato  alle  autorita' competenti l'apertura dei cantieri  e  l'inizio  dei  lavori,  al  fine di ottenere l'opportuna assistenza archeologica.
 Nel corso dell'esecuzione delle opere:
 il  soggetto aggiudicatore dovra' fare adottare strutture fisse di  servizio  ai  cantieri  compatibili con il rispetto dell'ambiente circostante;
 il  soggetto  aggiudicatore  dovra' far garantire nella fase di cantiere l'efficienza della viabilita' locale;
 il soggetto aggiudicatore dovra' far assicurare la salvaguardia qualitativa delle falde acquifere captate;
 il  soggetto  aggiudicatore  dovra'  far  controllare  le  aree interferite oggetto di scavo al fine di evitare danni ai reperti e la pronta interruzione dei lavori in caso dei rinvenimenti;
 il   soggetto   aggiudicatore   dovra'   assicurarsi   che   il realizzatore  dell'infrastruttura possegga o, in mancanza, acquisisca per le attivita' di cantiere, anche dopo la consegna dei lavori e nel piu'  breve  tempo possibile, la certificazione ambientale 14001 o la registrazione ai sensi del regolamento CEE n. 761/2001 (EMAS);
 il  soggetto  aggiudicatore dovra' far perseguire con opportuni interventi   l'integrazione   dell'opera   rispetto   alle  aree  non urbanizzate,  ed in attraversamento dei centri abitati per restituire almeno in parte la continuita' e la permeabilita' del territorio.
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