| 
| Gazzetta n. 25 del 31 gennaio 2006 (vai al sommario) |  | PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |  | DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12 dicembre 2005 |  | Codice dei beni culturali e del paesaggio. |  | 
 |  |  |  | IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 Visto  il  Codice  dei  beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto  legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ed in particolare l'art. 146,  comma  3,  secondo cui «Entro sei mesi (. . .), con decreto del Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri, d'intesa con la Conferenza Stato-regioni,  e'  individuata  la  documentazione  necessaria  alla verifica di compatibilita' paesaggistica degli interventi proposti»;
 Vista  la  proposta  formulata  dal  Ministro  per  i  beni  e le attivita'  culturali,  sulla  base  dei  lavori  di un gruppo tecnico paritetico  all'uopo  costituito  con  decreto  ministeriale  in data 26 novembre 2004;
 Vista l'intesa espressa dalla Conferenza Stato-regioni in data 26 maggio 2005;
 Ritenuto,  in  esito  alla  valutazione  oggetto  di  impegno del Ministro  per  i  beni e le attivita' culturali in sede di intesa, di mantenere,  all'art.  3,  la  necessita'  dell'accordo  ai fini delle semplificazioni   ai  criteri  di  redazione  e  ai  contenuti  della relazione  paesaggistica, in coerenza all'esercizio concorrente delle funzioni   di   tutela   paesaggistica   ed  al  principio  di  leale collaborazione;
 Decreta:
 Art. 1.
 Relazione paesaggistica
 1.  Nell'allegato al presente decreto sono definiti le finalita', i criteri di redazione, i contenuti della relazione paesaggistica che correda, congiuntamente al progetto dell'intervento che si propone di realizzare ed alla relazione di progetto, l'istanza di autorizzazione paesaggistica,  ai  sensi degli articolo 159, comma 1 e 146, comma 2, del  Codice  dei  beni  culturali  e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.
 |  |  |  | Art. 2. Valutazioni di compatibilita' paesaggistica
 1.  La  relazione paesaggistica costituisce per l'amministrazione competente  la  base  di  riferimento  essenziale  per le valutazioni previste dall'art. 146, comma 5 del predetto Codice.
 |  |  |  | Art. 3. Integrazioni e semplificazioni
 1.  Con riferimento alle peculiarita' dei valori paesaggistici da tutelare  le  regioni  possono  integrare i contenuti della relazione paesaggistica  e,  previo  accordo  con  la  direzione  regionale del Ministero    territorialmente    competente,    possono    introdurre semplificazioni   ai  criteri  di  redazione  e  ai  contenuti  della relazione paesaggistica per le diverse tipologie di intervento.
 |  |  |  | Art. 4. Entrata in vigore
 1.  Il  presente  decreto  entrera' in vigore ad avvenuta stipula dell'accordo  di  cui  all'art. 3 e comunque decorsi 180 giorni dalla data di pubblicazione del decreto stesso nella Gazzetta Ufficiale.
 Roma, 12 dicembre 2005
 
 p. Il Presidente del Consiglio
 Letta Il Ministro per i beni e le attività culturali
 Buttiglione
 |  |  |  | Allegato 
 ALLEGATO
 
 RELAZIONE PAESAGGISTICA. 1. Finalita'. II   presente   allegato  ha  lo  scopo  di  definire  la  "Relazione paesaggistica"  che correda l'istanza di autorizzazione paesaggistica congiuntamente   al   progetto  dell'intervento  che  si  propone  di realizzare  ed  alla  relazione  di  progetto (definita testo tra gli elaborati  di  progetto  di  seguito  indicati).  I  contenuti  della relazione    paesaggistica    qui    definiti    costituiscono    per l'Amministrazione competente la base di riferimento essenziale per la verifica della compatibilita' paesaggistica degli interventi ai sensi dell'art. 146, comma 5 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante  "Codice  dei  beni  culturali  e  del paesaggio", di seguito denominato Codice. Le  Regioni,  nell'esercizio  delle  attivita' di propria competenza, specificano  e  integrano  i contenuti della relazione in riferimento alle peculiarita' territoriali ed alle tipologie di intervento. La Relazione paesaggistica contiene tutti gli elementi necessari alla verifica  della  compatibilita'  paesaggistica  dell'intervento,  con riferimento  ai  contenuti e alle indicazioni del piano paesaggistico ovvero    del    piano    urbanistico-territoriale    con   specifica considerazione   dei  valori  paesaggistici.  Deve,  peraltro,  avere specifica  autonomia  di  indagine  ed  essere corredata da elaborati tecnici  preordinati  altresi'  a motivare ed evidenziare la qualita' dell'intervento   anche   per   cio'   che   attiene   al  linguaggio architettonico   e   formale   adottato   in  relazione  al  contesto d'intervento. 2. Criteri per la redazione della relazione paesaggistica. La relazione paesaggistica, mediante opportuna documentazione, dovra' dar  conto sia dello stato dei luoghi (contesto paesaggistico) e area di  intervento) prima dell'esecuzione delle opere previste, sia delle caratteristiche  progettuali  dell'intervento,  nonche' rappresentare nel  modo piu' chiaro ed esaustivo possibile lo stato dei luoghi dopo l'intervento. A  tal  fine,  ai  sensi  dell'art.  146,  commi  4 e 5 del Codice la documentazione    contenuta    nella    domanda   di   autorizzazione paesaggistica indica: lo stato attuale del bene paesaggistico interessato; gli  elementi  di  valore  paesaggistico in esso presenti, nonche' le eventuali  presenze  di  beni  culturali  tutelati dalla parte II del Codice; gli impatti sul paesaggio delle trasformazioni proposte; gli elementi di mitigazione e compensazione necessari; Deve  contenere  anche  tutti  gli elementi utili all'Amministrazione competente  per effettuare la verifica di conformita' dell'intervento alle  prescrizioni  contenute  nei  piani paesaggistici urbanistici e territoriali ed accertare: la  compatibilita'  rispetto ai valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo; la congruita' con i criteri di gestione dell'immobile o dell'area; Ia coerenza con gli obiettivi di qualita' paesaggistica. 3. Contenuti della relazione paesaggistica. 3.1 Documentazione tecnica. La  documentazione  tecnica  minima,  per la cui redazione ci si puo' avvalere  delle analisi paesaggistiche ed ambientali, con particolare riferimento ai quadri conoscitivi ed ai contenuti dei piani a valenza paesaggistica,   disponibili  presso  le  Amministrazioni  pubbliche, contiene ed evidenzia: A) elaborati di analisi dello stato attuale: 1.   descrizione(2),  anche  attraverso  estratti  cartografici,  dei caratteri  paesaggistici  del  contesto  paesaggistico e dell'area di intervento: configurazioni e caratteri geomorfologici; appartenenza a sistemi  naturalistici  (biotopi,  riserve, parchi naturali, boschi); sistemi  insediativi storici (centri storici, edifici storici diffu), paesaggi  agrari (assetti colturali tipici, sistemi tipologici rurali quali   cascine,   masserie,  baite,  ecc.),  tessiture  territoriali storiche  (centuriazioni, viabilita' storica); appartenenza a sistemi tipologici  di  forte caratterizzazione locale e sovralocale (sistema delle  cascine  a  corte chiusa, sistema delle ville, uso sistematico della  pietra,  o  del  legno,  o  del  laterizio  a  vista, ambiti a cromatismo  prevalente);  appartenenza  a  percorsi  panoramici  o ad ambiti  di percezione da punti o percorsi panoramici; appartenenza ad ambiti  a  forte  valenza  simbolica  (in rapporto visivo diretto con luoghi  celebrati  dalla  devozione popolare, dalle guide turistiche, dalle rappresentazioni pittoriche o letterarie). La descrizione sara' corredata  anche da una sintesi delle principali vicende storiche, da documentazione   cartografica   di   inquadramento   che  ne  riporti sinteticamente    le    fondamentali    rilevazioni   paesaggistiche, evidenziando  le  relazioni  funzionali,  visive,  simboliche tra gli elementi e i principali caratteri di degrado eventualmente presenti; 2.  Indicazione  e  analisi  dei  livelli  di  tutela(3) operanti nel contesto   paesaggistico   e  nell'area  di  intervento  considerata, rilevabili   dagli   strumenti   di   pianificazione   paesaggistica, urbanistica e territoriale e da ogni fonte normativa, regolamentare e provvedimentale;   indicazione   della  presenza  di  beni  culturali tutelati ai sensi della Parte seconda del Codice dei beni culturali e del paesaggio. 3.   Rappresentazione   fotografica  dello  stato  attuale  dell'area d'intervento  e  del  contesto  paesaggistico,  ripresi  da luoghi di normale  accessibilita'  e  da punti e percorsi panoramici, dai quali sia possibile cogliere con completezza le fisionomie fondamentali del territorio. In  particolare,  la  rappresentazione dei prospetti e degli skylines dovra'  estendersi  anche agli edifici contermini, per un'area piu' o meno  estesa,  secondo  le  principali  prospettive  visuali  da  cui l'intervento e' visibile quando: a)  la  struttura  edilizia  o  il  lotto  sul quale si interviene e' inserito in una cortina edilizia; b)  si  tratti  di  edifici, manufatti o lotti inseriti in uno spazio pubblico (piazze, slarghi, ecc.)(4); c)  si  tratti  di  edifici, manufatti o lotti inseriti in un margine urbano verso il territorio aperto. Nel  caso di interventi collocati in punti di particolare visibilita' (pendio,  lungo  mare,  lungo  fiume,  ecc.),  andra' particolarmente curata la conoscenza dei colori, dei materiali esistenti e prevalenti dalle  zone  piu'  visibili,  documentata  con  fotografie e andranno studiate  soluzioni  adatte  al  loro  inserimento  sia  nel contesto paesaggistico che nell'area di intervento. Nel caso di interventi su edifici e manufatti esistenti dovra' essere rappresentato  lo  stato  di  fatto  della  preesistenza(5), e andra' allegata  documentazione  storica  relativa  al  singolo  edificio  o manufatto   e   con  minor  dettaglio  all'intorno.  Nelle  soluzioni progettuali   andra'   curata,   in   particolare,   la   adeguatezza architettonica   (forma,  colore,  materiali,  tecniche  costruttive, rapporto  volumetrico  con la preesistenza), del nuovo intervento con l'oggetto  edilizio  o  il  manufatto  preesistente  e  con l'intorno basandosi  su  criteri  di  continuita'  paesaggistica laddove questi contribuiscono a migliorare la qualita' complessiva dei luoghi. B) elaborati di progetto: gli  elaborati  di progetto, per scala di rappresentazione e apparato descrittivo,     devono     rendere    comprensibile    l'adeguatezza dell'inserimento  delle  nuove opere nel contesto paesaggistico cosi' come descritto nello stato di fatto e comprendono: 1.  inquadramento dell'area e dell' intervento/i planimetria generale quotata  su base topografica carta tecnica regionale CTR- o ortofoto, nelle  scale(6)  1:10.000, 1:5000, 1:2000 o di maggior dettaglio e di rapporto  di  scala  inferiore,  secondo  le  tipologie  di opere, in relazione  alla dimensione delle opere, raffrontabile - o coincidente -   con   la  cartografia  descrittiva  dello  stato  di  fatto,  con individuazione dell'area dell'intervento e descrizione delle opere da eseguire (tipologia,destinazione, dimensionamento); 2. area di intervento: a)  planimetria  dell'intera  area  (scala 1:200 o 1:500 in relazione alla  sua dimensione) con l'individuazione delle opere di progetto in sovrapposizione  allo stato di fatto, rappresentate con le coloriture convenzionali  (rosso  nuova  costruzione,  giallo demolizione). Sono anche  da  rappresentarsi  le  parti  inedificate, per le quali vanno previste   soluzioni   progettuali   che   garantiscano   continuita' paesistica con il contesto; b)  sezioni  dell'intera  area  in  scala  1:200,  1:500  o  altre in relazione   alla   sua  dimensione,  estesa  anche  all'intorno,  con rappresentazione  delle  strutture  edilizie  esistenti,  delle opere previste   (edifici   e   sistemazioni   esterne)   e  degli  assetti vegetazionali  e  morfologici  in  scala  1:2000,  1: 500, 1:200, con indicazione  di  scavi  e  riporti  per  i  territori  ad  accentuata acclivita',  quantificando  in  una  tabella  riassuntiva  i relativi valori volumetrici; opere in progetto: a)   piante   e   sezioni   quotate  degli  interventi  di  progetto, rappresentati  anche  per  sovrapposizione  dello stato di fatto e di progetto  con  le  coloriture convenzionali, nonche' l'indicazione di scavi e riporti, nella scala prevista dalla disciplina urbanistica ed edilizia locale; b)  prospetti  dell'opera  prevista,  estesa  anche  al  contesto con l'individuazione   delle   volumetrie   esistenti   e   delle   parti inedificate,  rappresentati  anche per sovrapposizione dello stato di fatto  e di progetto con le coloriture convenzionali, con indicazione di  materiali, colori, tecniche costruttive con eventuali particolari architettonici; c)   testo   di  accompagnamento  con  la  motivazione  delle  scelte progettuali  in  coerenza  con  gli  obiettivi  di  conservazione e/o valorizzazione  e/o  riqualificazione  paesaggistica,  in riferimento alle  caratteristiche del paesaggio nel quale si inseriranno le opere previste,   alle   misure   di   tutela  ed  alle  indicazioni  della pianificazione  paesaggistica  ai diversi livelli. Il testo esplicita le  ragioni  del  linguaggio  architettonico adottato, motivandone il riferimento   alla   tradizione   locale   ovvero   alle   esperienze dell'architettura contemporanea. 3.2 Elementi per la valutazione di compatibilita' paesaggistica. 1.  simulazione  dettagliata  dello  stato dei luoghi a seguito della realizzazione del progetto resa mediante foto modellazione realistica (rendering   computerizzato  o  manuale),  comprendente  un  adeguato intorno   dell'area   di   intervento,   desunto   dal   rapporto  di intervisibilita'   esistente,   per   consentire  la  valutazione  di compatibilita'   e  adeguatezza  delle  soluzioni  nei  riguardi  del contesto  paesaggistico.  Nel  caso  di  interventi  di  architettura contemporanea  (sostituzioni,  nuove  costruzioni,  ampliamenti),  la documentazione  dovra' mostrare, attraverso elaborazioni fotografiche commentate, gli effetti dell'inserimento nel contesto paesaggistico e nell'area di intervento e l'adeguatezza delle soluzioni, basandosi su criteri  di  congruita'  paesaggistica  (forme, rapporti volumetrici, colori, materiali). 2.  previsione  degli effetti delle trasformazioni dal punto di vista paesaggistico,  ove  significative,  dirette e indotte, reversibili e irreversibili, a breve e medio termine, nell'area di intervento e nel contesto  paesaggistico  sia  in  fase  di cantiere che a regime, con particolare  riguardo per gli interventi da sottoporre a procedure di V.I.A. nei casi previsti dalla legge. 3.   Fermo  restando  che  dovranno  essere  preferite  le  soluzioni progettuali  che  determinano  i  minori  problemi  di compatibilita' paesaggistica,  dovranno  essere  indicate le opere di mitigazione(7) sia  visive  che ambientali previste, nonche' evidenziati gli effetti negativi  che  non  possano  essere evitati o mitigati (8) e potranno essere  proposte  le  eventuali  misure  di  compensazione(9) (sempre necessarie  quando si tratti di interventi a grande scala o di grande incidenza). 4.  Documentazione  relativa  a  tipologie  di interventi od opere di grande impegno territoriale. 4.1 Interventi e/o opere a carattere areale. Si   intendono  ricompresi  in  questa  categoria  i  sotto  elencati interventi: Complessi sportivi, parchi tematici; Complessi   residenziali,   turistici,   commerciali,  direzionali  e produttivi; Campeggi e caravaning; Impianto  agro-forestali,  agricoli, zootecnici e di acquacoltura con esclusione degli interventi di cui all'art. 149, comma 1, lett.c) del Codice; Impianti  per  la  produzione  energetica, di termovalorizzazione, di stoccaggio; Dighe, sbarramenti ed invasi; Depositi di merci o di materiali; Infrastrutture portuali ed aeroportuali, Discariche ed impianti di smaltimento dei rifiuti. Attivita' minerarie di ricerca ed estrazione Attivita di coltivazione di cave e torbiere Attivita' di escavazione di materiale litoide dall'alveo dei fiumi Questi  interventi  e/o opere caratterizzano e modificano vaste parti del   territorio.   Pertanto,   gli  elaborati  dovranno  curare,  in particolare,  le  analisi  relative a1 contesto paesaggistico(10), ed all'area  in cui l'opera e/o l'intervento si colloca e che modifica e mostrare la coerenza delle soluzioni rispetto ad esso mediante: 1.  Planimetria in scala 1:5.000 1:10.000 1:25.000, scelta secondo la morfologia  del  contesto;  con  indicati  i punti da cui e' visibile l'area  di intervento e foto panoramiche e dirette che individuino la zona   di   influenza  visiva  e  le  relazioni  di  intervisibilita' dell'opera e/o dell'intervento proposto con il contesto paesaggistico e con l'area di intervento. 2.   Rilievo   fotografico  degli  skyline  esistenti  dai  punti  di inter-visibilita',  come  indicati  nella planimetria che evidenzi la morfologia  naturale  dei  luoghi,  il margine paesaggistico urbano o naturale  a  cui  l'intervento  si aggiunge o che forma, la struttura periurbana in cui eventualmente l'intervento si inserisce. 3. Cartografia in scala 1:5.000 1:10.000 1:25.000 che evidenzi: le   caratteristiche   morfologiche   del  contesto  paesaggistico  e dell'area d'intervento a)   la  tessitura  storica,  sia  vasta  che  minuta  esistente:  in particolare,  il  disegno  paesaggistico  (urbano  e/o  extraurbano), l'integrita'  di  relazioni, storiche, visive, simboliche dei sistemi di   paesaggio   storico   esistenti   (rurale,   urbano,  religioso, produttivo,  ecc.),  le  strutture  funzionali  essenziali  alla vita antropica,   naturale   e   alla   produzione   (principali  reti  di infrastrutturazione);  le  emergenze significative, sia storiche, che simboliche; b)  l'eventuale  struttura  periurbana diffusa o aggregazione lineare recente; c)   il  rapporto  che  l'opera  e/o  l'intervento  instaura  con  le infrastrutture e le reti esistenti naturali e artificiali.(11) 4)  Documentazione  di  progetto  e/o fotografica(12) delle soluzioni adottate  per  interventi  analoghi nelle stesse zone(13), o in altri casi  significativi realizzati in aree morfologiche o d'uso del suolo simili(14). 5)  Simulazione(15) dettagliata delle modifiche proposte, soprattutto attraverso lo strumento del rendering fotografico. La proposta(16) progettuale dovra' motivare le scelte localizzative e dimensionali in relazione alle alternative praticabili. 4.2. Interventi e/o opere a carattere lineare o a rete: opere ed infrastrutture stradali, ferroviarie; reti infrastrutturali; torri, tralicci e ripetitori per la telecomunicazione; impianti di risalita; interventi di sistemazione idrogeologica; sistemi di irrigazione agricola interventi di urbanizzazione primaria Questi  interventi(17)  e/o  opere  caratterizzano e modificano vaste parti  di  territorio.  Pertanto,  gli  elaborati dovranno curare, in particolare,  le analisi relative al contesto paesaggistico in cui si collocano  e  che  modificano  e  mostrare  coerenza  delle soluzioni rispetto ad esso. Relativamente  alle  opere  ed  infrastrutture stradali, ferroviarie, alle  reti infrastrutturali ed alle opere quali tralicci e ripetitori per  la  telecomunicazione,  la  documentazione  di  progetto  dovra' prevedere  anche  le  attivita'  di  ripristino  e  o dismissione ove necessario a fine esercizio, che saranno a carico del proponente. In   particolare  per  gli  interventi  infrastrutturali  lineari  in rilevato,  che  formino  barriera  artificiale  su territorio aperto, agricolo, montano, ecc. e su territorio periurbano, andranno rilevate e  controllate  progettualmente le condizioni di intervisibilita', in quanto tali opere vanno a costituire nuovo margine paesaggistico. Gli elaborati dovranno curare, in particolare: 1.  carta/e in scala 1:5000, 1:10.000 e 1:25.000, sceltale secondo la morfologia dei luoghi che individui l'area di intervento di influenza visiva  del  tracciato  proposto  [(contesto  paesaggistico e area di intervento)]  e le condizioni di visibilita', con indicati i punti da cui  e'  visibile  l'area  di  intervento,  con  foto  panoramiche  e ravvicinate 2. carta/e in scala 1:5000, 1:10.000 e 1:25.000 che evidenzi: a) le caratteristiche morfologiche dei luoghi (contesto paesaggistico del tracciato); b)  la  tessitura  storica  esistente:  in  particolare,  il  disegno paesaggistico (in area urbana, periurbana, extraurbana), l'integrita' di sistemi di paesaggio storico e recente (rurali, urbani, difensivi, religiosi,..) e i resti significativi. c)  Il  rapporto con le infrastrutture e le reti esistenti naturali e artificiali (idrografia, reti ecologiche elettrodotti ecc...). 3.  Carta  in scala 1:2.000, 1:5:000 che rilevi nel dettaglio, per il contesto   e   l'area  di  intervento,  la  presenza  degli  elementi costitutivi  di  tale  tessitura,  per  comprenderne  la  contiguita' fisica,  o  le  relazioni  visive  e  simboliche, (per esempio: viale alberato  di  accesso,  giardino,  villa, rustici, filari e canali in territorio agricolo, edicole religiose, fonti, alberi isolati, bosco, apertura visiva, ecc.)(18) 4.  simulazioni  del  tracciato  proposto  e delle eventuali barriere antirumore,  nel  suo  insieme attraverso lo strumento del rendering, sia   nel   contesto   paesaggistico  che  nell'area  di  intervento, evidenziando le soluzioni di disegno, di materiali, di colori. Gli  interventi  su tratte di infrastrutture lineari esistenti devono tener  conto delle caratteristiche formali e dei materiali utilizzati nelle parti gia' costruite, sia nelle parti contigue che nell'insieme del   tracciato   (muretti,  paracarri  e  strutture  di  protezione, scarpate, muri di contenimento, arredi vegetali, ecc.) e privilegiare comunque  la  manutenzione e l'adattamento degli elementi costitutivi esistenti  sulla  sostituzione,  pur  nel  rispetto delle esigenze di funzionalita' e sicurezza. Pertanto, occorre che vengano documentate, con foto e con eventuali documenti storici, le soluzioni adottate nel resto  del  tracciato  e i documenti progettuali dovranno mostrare le scelte  di  continuita'  paesistica,  comprese,  in  particolare,  le soluzioni  di  continuita' con le parti contermini (forme, materiali, colori, ecc.), laddove queste contribuiscano a migliorare la qualita' dell'opera e l'inserimento nel contesto paesaggistico. Nel  caso  di interventi a rete per la documentazione richiesta si fa riferimento  ai  precedenti  punti  1  e 2 descritti per la categoria degli  interventi lineari. In particolare per alcune opere rientranti nella  categoria a rete (ad esempio elettrodotti) di nuova formazione o  su  rete  esistente,  il  progetto  deve  rispettare  i  caratteri paesaggistici del contesto, in particolare attraverso: 1.  carta  in  scala  1:5000,  1:10.000,  1:25.000, scelta secondo la morfologia del contesto che evidenzi: a)  il rilievo delle infrastrutture gia' esistenti, specificandone le caratteristiche attraverso foto dei tipi di elementi verticali; b)  la  proposta  progettuale  e l'individuazione, con riferimento al contesto, della zona di influenza visiva; c) foto panoramiche 2.  carta  in  scala  1:5000,  1:10.000,  1:25.000  scelta secondo la morfologia del contesto che evidenzi: a)  le  caratteristiche  morfologiche dei luoghi e dei principali usi del suolo; b)   la  tessitura  storica,  sia  vasta  che  minuta  esistente:  in particolare  il  disegno  paesaggistico (urbano e/o extraurbano), gli skyline esistenti, i punti panoramici, emergenti e caratterizzanti, i beni  storici  puntuali e i sistemi eventualmente collegati, i luoghi simbolici, i luoghi di interesse naturalistico. c)  II  rapporto con le infrastrutture e le reti esistenti naturali e artificiali (idrografia, reti ecologiche, elettrodotti ecc...). Per  gli  interventi a livello del terreno o in trincea, quali quelli relativi ai sistemi di irrigazione agricola ovverosia di sistemazione idrogeologica(19),  la documentazione di progetto deve riferirsi agli elaborati  progettuali  descritti  ai precedenti punti 1-2-3 definiti per la categoria lineare Per  quanto  riguarda  gli  impianti  eolici(20),  andra'  curata, in particolare:  la  carta  dell'area di influenza visiva degli impianti proposti;  la  conoscenza  dei  caratteri  paesaggistici  dei  luoghi secondo  le  indicazioni  del  precedente punto 2. Il progetto dovra' mostrare  le  localizzazioni  proposte  all'intemo  della cartografia conoscitiva e simulare l'effetto paesistico, sia dei singoli impianti che  dell'insieme formato da gruppi di essi, attraverso la fotografia e   lo   strumento   del   rendering,   curando   in  particolare  la rappresentazione  dei  luoghi  piu'  sensibili  e la rappresentazione delle infrastrutture accessorie all'impianto.
 
 (1) Al fine di fornire un orientamento omogeneo, si ritiene
 opportuno  evidenziare  i principali contesti paesaggistici
 di  riferimento  cui  corrispondono diverse specificita' di
 analisi e di intervento. In particolare, si fa riferimento,
 orientativamente,    a    contesto    naturale,    agricolo
 tradizionale, agricolo industrializzato, urbano, periurbano
 e  insediativi diffuso e/o sparso. Dal punto di vista della
 morfologia  dei  luoghi:  costiero, di pianura, collinare e
 montano.
 (2)  Si elencano a titolo esemplificativo, alcuni parametri
 per  la lettura delle caratteristiche paesaggistiche, utili
 per   l'attivita'  di  verifica  della  compatibilita'  del
 progetto:
 Parametri    di    lettura   di   qualita'   e   criticita'
 paesaggistiche:
 diversita':  riconoscimento di caratteri/elementi peculiari
 e  distintivi,  naturali  e  antropici, storici, culturali,
 simbolici, ecc.;
 integrita':  permanenza dei caratteri distintivi di sistemi
 naturali   e   di   sistemi  antropici  storici  (relazioni
 funzionali,  visive,  spaziali,  simboliche,  ecc.  tra gli
 elementi costitutivi);
 qualita' visiva: presenza di particolari qualita' sceniche,
 panoramiche, ecc.;
 rarita':  presenza di elementi caratteristici, esistenti in
 numero  ridotto  e/o  concentrati  in  alcuni  siti  o aree
 particolari;
 degrado:  perdita,  deturpazione  di  risorse naturali e di
 caratteri    culturali,   storici,   visivi,   morfologici,
 testimoniali;
 Parametri di lettura del rischio paesaggistico, antropico e
 ambientale:
 sensibilita':   capacita'   dei   luoghi  di  accogliere  i
 cambiamenti,   entro   certi   limiti,   senza  effetti  di
 alterazione  o  diminuzione  dei  caratteri connotativi o d
 bgrado della qualita' complessiva
 vulnerabilita/fragilita':  condizione di facile alterazione
 e distruzione dei caratteri connotativi
 capacita'  di assorbimento visuale: attitudine ad assorbire
 visivamente le modificazioni, senza diminuzione sostanziale
 della qualita'
 stabilita':   capacita'   di  mantenimento  dell'efficienza
 funzionale  dei  sistemi  ecologici o situazioni di assetti
 antropici consolidate
 instabilita':  situazioni  di instabilita' delle componenti
 fisiche e biologiche o degli assetti antropici
 (3)   Le   analisi   dei  livelli  di  tutela  dovranno  in
 particolare tener conto delle motivazioni e delle finalita'
 di   qualita'   paesaggistica   definite   dagli  strumenti
 normativi e di piano.
 (4)  Ad  esclusione  di quelle opere previste all'art. 149,
 comma 1, lett. a) del Codice
 (5)  Si  richiede un rilievo geometrico, dei materiali, dei
 colori,  delle tecniche costruttive, in scala 1:200 o 1:100
 ed eventuali dettagli architettonici, utilizzando i criteri
 e le tecniche del rilievo degli edifici.
 (6)   Le  scale  di  rappresentazione  segnalate  a  titolo
 indicativo, vanno scelte in relazione alla disponibilita' e
 alla   dimensione   dell'opera  e  ai  caratteri  dell'area
 d'intervento e del contesto.
 (7)  Le opere di mitigazione e compensazione si fondano sul
 principio che ogni intervento deve essere finalizzato ad un
 miglioramento  della qualita' paesaggistica complessiva dei
 luoghi,  o,  quanto meno, deve garantire che non vi sia una
 diminuzione  delle  sue qualita', pur nelle trasformazioni.
 La  relazione paesaggistica, sulla base della lettura degli
 effetti  dell'intervento  sulle attuali caratteristiche dei
 luoghi, fra cui la loro eventuale reversibilita', individua
 le   misure   di   miglioramento  previste,  le  misure  di
 mitigazione  e di compensazione e indica, quando possibile,
 le  diverse soluzioni alternative esaminate e a conclusione
 la proposta di progetto motivatamente scelto tra queste.
 Le  opere  di mitigazione potranno essere sia immediate che
 realizzate  nel  corso dei tempo, potranno avere un diverso
 grado  di  capacita'  di  contrastare  gli effetti negativi
 dell'intervento: annullamento, riduzione, riqualificazione.
 (8) Principali tipi di modificazioni e di alterazioni
 Per facilitare la verifica della potenziale incidenza degli
 interventi  proposti sullo stato del contesto paesaggistico
 e  dell'area,  vengono  qui  di  seguito indicati, a titolo
 esemplificativo,  alcuni  tipi di modificazioni che possono
 incidere con maggiore rilevanza:
 -  Modificazioni  della  morfologia,  quali  sbancamenti  e
 movimenti   di   terra   siagnificativi,   eliminazione  di
 tracciati  caratterizzanti  riconoscibili sul terreno (rete
 di   canalizzazioni,   struttura   parcellare,   viabilita'
 secondaria,...)  o  utilizzati per allineamenti di edifici,
 per margini costruiti, ecc.
 -  Modificazioni  della compagine vegetale (abbattimento di
 alberi, eliminazione di formazioni riparali, ...
 - Modificazioni dello skyline naturale o antropico (profilo
 dei crinali, profilo dell'insediamento);
 -  Modificazioni della funzionalita' ecologica, idraulica e
 dell'equilibrio  idrogeologico, evidenziando l'incidenza di
 tali modificazioni sull'assetto paesistico;
 -   Modificazioni   dell'assetto   percettivo,   scenico  o
 panoramico;
 - Modificazioni dell'assetto insediativo-storico
 -   Modificazioni   dei   caratteri  tipologici,  materici,
 coloristici,    costruttivi,    dell'insediamento   storico
 (urbano, diffuso, agricolo);
 -   Modificazioni   dell'assetto   fondiario,   agricolo  e
 colturale.
 -  Modificazioni  dei caratteri strutturanti del territorio
 agricolo  (elementi caratterizzanti, modalita' distributive
 degli   insediamenti,   reti  funzionali,  arredo  vegetale
 minuto, trama parcellare, ecc.)
 Vengono  inoltre  indicati,  sempre  a  titolo  di esempio,
 alcuni  dei piu' importanti tipi di alterazione dei sistemi
 paesaggistici  in cui sia ancora riconoscibile integrita' e
 coerenza   di   relazioni   funzionali,  storiche,  visive,
 culturali, simboliche, ecologiche, ecc.; essi possono avere
 effetti  totalmente o parzialmente distruttivi, reversibili
 o non reversibili.
 -  Intrusione  (inserimento  in  un  sistema  paesaggistico
 elementi  estranei  ed incongrui ai sui caratteri peculiari
 componitivi,  percettivi  o  simbolici  per  es.  capannone
 industriale,  in  un'area  agricola  o  in  un insediamento
 storico).
 -   Suddivisione   (per   esempio,   nuova  viabilita'  che
 attraversa  un sistema agricolo, o un insediamento urbano o
 sparso, separandone le parti.)
 -  Frammentazione  (per esempio, progressivo inserimento di
 elementi estranei in un'area agricola, dividendola in parti
 non piu' comunicanti)
 -   Riduzione   (progressiva   diminuzione,   eliminazione,
 alterazione,  sostituzione di parti o elementi strutturanti
 di  un  sistema,  per esempio di una rete di canalizzazioni
 agricole,  di  edifici  storici  in  un  nucleo di edilizia
 rurale, ecc.)
 -   Eliminazione   progressiva   delle   relazioni  visive,
 storico-culturali  simboliche  di  elementi con il contesto
 paesaggistico e con l'area e altri elementi del sistema
 -   Concentrazione  (eccessiva  densita'  di  interventi  a
 particolare    incidenza   paesaggistica   in   un   ambito
 territoriale ristretto);
 -  Interruzione di processi ecologici e ambientali di scala
 vasta o di scala locale
 - Destrutturazione (quando si interviene sulla struttura di
 un  sistema  paesaggistico  alterandola per frammentazione,
 riduzione   degli  elementi  costitutivi,  eliminazione  di
 relazioni strutturali, percettive o simboliche, ..)
 -  deconnotazione  (quando  si  interviene  su  un  sistema
 paesaggistico   alterando   i   caratteri   degli  elementi
 costitutivi).
 In   particolare,  la  documentazione  deve  dimostrare  il
 rapporto  dell'  intervento con i luoghi sui quali insiste,
 basando  le  proposte progettuali sulla conoscenza puntuale
 delle   caratteristiche   del   contesto  paesaggistico  ed
 evitando   atteggiamenti   di   semplice   sovrapposizione,
 indifferente alle specificita'.
 (9)  le  opere  di  compensazione saranno individuate dalla
 relazione   paesaggistica,   che  analizzando  gli  effetti
 dell'intervento  sulle  attuali caratteristiche dei luoghi,
 individua  le opportune opere di compensazione, che possono
 essere   realizzate   anche   prima   della   realizzazione
 dell'intervento,  all'interno  dell'area  di intervento, ai
 suoi margini, ovvero in un area lontana ed in tempi diversi
 da  quelli  dell'intervento  stesso;  in quest'ultimo caso,
 l'amministrazione  puo'  individuare  un area comune su cui
 concentrare  i  contributi  e le azioni di compensazione da
 realizzare  nel  tempo  a spese ed eventualmente a cura dei
 soggetti interessati.
 (10).  Al  fine  di  fornire  un  orientamento omogeneo, si
 ritiene    opportuno   indicare   i   principali   contesti
 paesaggistici  di  riferimento  cui  corrispondono  diverse
 specificita' di analisi e di intervento. In particolare, si
 fa  riferimento,  orientativamente,  ai  contesti naturale,
 agricolo     tradizionale,    agricolo    industrializzato,
 insediamento  agricolo,  urbano,  periurbano  e insediativi
 diffuso elo sparso. Dal punto di vista della morfologia dei
 luoghi: costiero, di pianura, collinare e montano.
 (11)  Si intendono ricomprese le reti d'infrastrutturazione
 e le infrastrutture di trasporto maggiore e minore.
 (12)  Al  fine  di  una maggiore comprensione gli elaborati
 fotografici dovrebbero essere accompagnati da didascalie di
 commento.
 (13) per esempio, altri interventi portuali lungo le sponde
 dello stesso lago, o lungo le coste
 (14)  per esempio, depuratori collocati in aree di pianura,
 naturalistiche, ecc.
 (15)  Dovranno essere curate le simulazioni delle modifiche
 proposte,   soprattutto   attraverso   lo   strumento   dei
 rendering, sia nel contesto paesaggistico che nell'area con
 approfondimento  dettagliato delle soluzioni, sia dal punto
 di  vista  del disegno che dei materiali, dei colori, delle
 tecniche costruttive.
 (16)   Gli   elaborati,   rappresentativi   della  proposta
 progettuale,    dovranno   evidenziare   che   l'intervento
 proposto,  pur nelle trasformazioni, e' adatto ai caratteri
 dei    luoghi,   non   produce   danni   al   funzionamento
 territoriale,  non  abbassa  la qualita' paesaggistica, per
 esempio  di  fronte  a  sistemi storici di paesaggio, quali
 quelli  agricoli,  gli  elaborati  dovranno  illustrare  il
 rapporto  di compatibilita' con la logica storica che li ha
 prodotti   per   quanto  riguarda:  la  localizzazione,  le
 modifiche  morfologiche  del  terreno,  il mantenimento dei
 rapporti  di  gerarchia  simbolica  e  funzionale  tra  gli
 elementi  costitutivi,  i colori e i materiali. Inoltre, il
 progetto  dovra'  mostrare  in  dettaglio  le  soluzioni di
 mitigazione   degli   impatti   percettivi   e   ambientali
 inevitabili e le eventuali compensazioni proposte.
 (17)  Per  alcuni  di  questi interventi, quali ad esempio,
 strade,   ferrovie,   vie  navigabili  ecc.  in  genere  si
 dovrebbero  adattare  i tracciati e le loro caratteristiche
 costruttive   in   base   alle  specificita'  dei  contesti
 paesaggistici   attraversati,   evitando  di  compromettere
 l'unitarieta'  di  sistemi paesaggistici storici esistenti,
 urbani  e  extraurbani,  di sistemi naturali, tagliandoli o
 frammentandoli.
 (18)   Nelle  carte  deve  essere  riportato  il  tracciato
 proposto  al  fine  di  verificare le eventuali e possibili
 interazioni negative con i caratteri paesaggistici rilevati
 (19)  Per tali sistemazioni si dovranno evitare i rischi di
 interruzioni, frammentazioni e distruzioni paesaggistiche e
 ambientali nel contesto paesaggistico e nell'area
 (20)   Per   tali   impianti   l'ulteriore   documentazione
 progettuale  sara'  specificata  nelle  Linee  Guida che il
 Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, il Ministero
 dell'Ambiente e della Tutela del Territorio ed il Ministero
 per  le  Attivita'  Produttive,  elaboreranno  ai sensi del
 comma 2 dell'art12 del D.Lgs 387 del 2004.
 
 SCHEDA   PER  LA  PRESENTAZIONE  DELLA  RICHIESTA  DI  AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA  PER  LE OPERE IL CUI IMPATTO PAESAGGISTICO E' VALUTATO MEDIANTE UNA DOCUMENTAZIONE SEMPLIFICATA.
 
 COMUNE DI.......................
 AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA PER OPERE /O INTERVENTI IL CUI IMPATTO
 PAESAGGISTICO E' VALUTATO MEDIANTE UNA DOCUMENTAZIONE
 SEMPLIFICATA. (1)
 
 1. RICHIEDENTE: (2)...........................	 persona fisica societa	 impresa	 ente 2. TIPOLOGIA DELL'OPERA E/O DELL 'INTERVENT0 (3):................... 3. OPERA CORRELATA A: edificio area di pertinenza o intorno dell'edificio lotto di terreno strade, corsi d'acqua territorio aperto 4. CARATTERE DELL'INTERVENTO: temporaneo o stagionale permanente	a) fisso	b) rimovibile 5.a   DESTINAZIONE   D'USO   del   manufatto  esistente  o  dell'area interessata(se edificio o area di pertinenza) residenziale	ricettiva/turistica	industriale/artigianale	agricolo commerciale/direzionale	altro................ 	 5.b USO ATTUALE DEL SUOLO (se lotto di terreno) urbano	agricolo	boscato	naturale non coltivato	altro........ 6 CONTESTO PAESAGGISTICO DELL'INTERVENTO E/O DELL'OPERA: centro storico	area urbana	area periurbana	territorio agricolo insediamento sparso	insediamento agricolo	area naturale 7. MORFOLOGIA DEL CONTESTO PAESAGGISTICO: costa(bassa/alta)	ambito            lacustre/vallivo	pianura	versante (collinare/montano)	altopiano promontorio	piana valliva (montana/collinare)	terrazzamento	crinale 8. UBICAZIONE DELL'OPERA E/0 DELL'INTERVENTO: sul quale sia riportato se ricadente in area urbana: a)  estratto  stradario  con  indicazione precisa dell'edificio, via, piazza, n.civico se ricadente in territorio extraurbano o rurale b) estratto CTR/IGM/ORTOFOTO Sulla   cartografia   l'edificio/area  di  intervento  devono  essere evidenziati  attraverso  apposito segno grafico o coloritura, nonche' dovranno  essere  evidenziati  i punti di ripresa fotografica (da 2 a 4). c)  estratto  tavola  PRG  o  PdiF  e  relative norme che evidenzino: l'edificio  o  sua  parte;  area  di  pertinenza/il lotto di terreno, l'intorno su cui si intende intervenire d)  estratto degli strumenti di pianificazione paesistica quali P.P.; P.T.C.P;P.U.R.T.  che  evidenzino  il contesto paesaggistico e l'area dell'intervento 9. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA (da 2 a 4 fotogrammi) Le  riprese  fotografiche  (da  2 a 4) devono permettere una vista di dettaglio dell'area di intervento e una vista panoramica del contesto da   punti  dai  quali  e'  possibile  cogliere  con  completezza  le fisionomie  fondamentali  del  contesto  paesaggistico,  le  aree  di intervisibilita' del sito. Le  riprese  fotografiche vanno corredate da brevi note esplicative e dall'individuazione   del   contesto  paesaggistico  e  dell'area  di intervento 10a.  ESTREMI  DEL PROVVEDIMENTO MINISTERIALE O REGIONALE DI NOTEVOLE INTERESSE  PUBBLICO  DEL  VINCOLO  PER  IMMOBILI 0 AREE DICHIARATE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO (art. 136 - 141 - 157 Dlgs 42/04): cose  immobili;  ville, giardini, parchi; complessi di cose immobili; bellezze panoramiche. estremi del provvedimento di tutela e motivazioni in esso indicate .................................................................... 10b. PRESENZA DI AREE TUTELATE PER LEGGE (art. 142 del Dlgs 42/04): territori  costieri;  territori contermini ai laghi; fiumi, torrenti, corsi   d'acqua;  montagne  sup.  1200/1600  m;  ghiacciai  e  circhi glaciali;  parchi  e  riserve; territori coperti da foreste e boschi; universita'  agrarie  e  usi  civici;  zone  umide;  vulcani; zone di interesse archeologico. 11  NOTE  DESCRITTIVE  DELLO  STATO ATTUALE DELL'IMMOBILE O DELL'AREA TUTELATA Elementi   o   valenze   paesaggistiche  che  interessano  l'area  di intervento, il contesto paesaggistico (4) .................................................................... 12.  DESCRIZIONE  SINTETICA  DELL'INTERVENTO  E DELLE CARATTERISTICHE DELL'OPERA  (dimensioni  materiali,  , colore, finiture, modalita' di messa in opera, ecc.) CON ALLEGATA DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO (5) .................................................................... 13. EFFETTI CONSEGUENTI ALLA REALIZZAZIONE DELL' OPERA (6): .................................................................... 14. MITIGAZIONE DELL'IMPATTO DELL'INTERVENITO (7)
 
 Firma del Richiedente	Firma del Progettista dell'intervento ..................... ..................................... 15.MOTIVAZIONE  DEL  RILASCIO  DELL'AUTORIZZAZIONE  E  PER  EVENTUALI PRESCRIZIONI DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE COMPETENTE. ....................................................................
 
 Firma del Responsabile
 ........................... 16. EVENTUALE DINIEGO O PRESCRIZIONI DELLA SOPRINTENDENZA COMPETENTE ....................................................................
 
 Firma del Soprintendente o del Delegato
 ..........................................
 NOTE PER LA COMPILAZIONE
 (1)  La  definizione di tali opere risulta problematica per
 la  varieta'  di  tipologie  e  di  situazioni  che possono
 presentarsi,   oltre   che   per  la  connessione  (fisica,
 funzionale,  tipologica,  formale,  ecc.)  ai caratteri del
 contesto  paesaggistico  e dell'area in cui l'intervento si
 inserisce.
 In  linea  di  principio,  ed  a  titolo  non esaustivo, si
 intendono   ricompresi   in   questa  categoria  tutti  gli
 interventi  minori,  accessori,  di arredo, in grado di non
 alterare  complessivamente  lo  stato  dei luoghi (contesto
 paesaggistico e area di intervento, quali:
 Antenne, parabole
 •	Cartellonistica   (stradale   e  pubblicitaria),  insegne
 pubblicitarie
 Manufatti  di arredo urbano (ad esclusione degli interventi
 ricadenti  nelle  aree  di  cui  alla lettera g del comma 4
 dell'att. 10 del D.Lgs 42 del 2004)
 Strutture  temporanee  di  grandi  dimensioni di durata non
 inferiore ad una settimana
 •	Strutture  stagionali collegate all'attivita' turistica e
 del tempo libero
 •	Strutture  di  copertura  non  superiori  a  10  mq.  (ad
 esclusione  degli  interventi  ricadenti  nelle aree di cui
 alla  lettera  g  del comma 4 dell'art. 10 del D.Lgs 42 del
 2004)
 Pannelli solari e fotovoltaici fino ad una potenza di 20Mwe
 Impianti di condizionamento.
 (2)  La  compilazione della scheda e' a carico del soggetto
 che    richiede    l'autorizzazione    paesaggistica.    La
 semplificazione  della  procedura di verifica attraverso la
 compilazione  della  scheda,  tosi come la sua efficacia ai
 fini  della  valutazione  dell'impatto  paesaggistico delle
 opere  di  cui trattasi in ambiti tutelati, dovrebbe essere
 connessa   al   recepimento,   nel   Regolamento  edilizio,
 dell'elenco  e  delle  modalita'  di  realizzazione di tali
 opere,    selezionate    sulla    base    delle   effettive
 caratteristiche  locali  e  dei condizionamenti imposti dai
 caratteri  del  vincolo.  A  tal  fine,  le Amministrazioni
 competenti  propongono e concordano, in via preventiva, con
 la  Direzione  Regionale  e  le  Soprintendenze  di settore
 l'elenco  delle  opere  che  possono essere riferite a tale
 categoria. Solo a questa condizione l'utilizzo della scheda
 garantisce la valutazione dell'impatto reale dell'opera sul
 paesaggio  e  del  mantenimento dei livelli di qualita' dei
 luoghi interessati.
 (3)  L'indicazione  della  tipologia dell'opera deve essere
 accompagnata  dal riferimento preciso alle disposizioni dei
 Regolamento edilizio cui l'intervento inerisce.
 (4)  Una volta barrata la categoria di tutela in cui ricade
 la proposta di intervento, devono essere descritti, in modo
 sintetico,  i caratteri che effettivamente connotano l'area
 di  intervento  ed  il  contesto  paesaggistico,  in cui si
 colloca  l'opera  da  realizzare,  al fine fornire l'esatta
 informazione in relazione alla sua ubicazione rispetto agli
 aspetti o elementi di rilievo paesaggistico.
 (5)  E'  consigliabile allegare pieghevoli o documentazione
 dei  prodotto  industriale  o  prefabbricato che si intende
 installare o utilizzare.
 (6)  Lo scopo di tale punto e' quello di fornire, con buona
 approssimazione,  l'informazione  sulle  eventuali  effetti
 conseguenti alla realizzazione dell'opera ed in particolare
 degli  elementi  o degli aspetti tutelati. Tale valutazione
 si  ricava dal confronto fra le caratteristiche dello stato
 attuale,  gli  elementi  di  progetto e gli obiettivi della
 tutela.  Al  fine  di  orientare  la  compilazione  di tale
 sezione  si  elencano qui di seguito alcune delle possibili
 modificazioni dell'immobile o dell'area tutelata:
 - cromatismi dell'edificio;
 - rapporto vuoto/pieni;
 - sagoma;
 - volume;
 - aspetto architettonico;
 - copertura;
 - pubblici accessi;
 - impermeabilizzazione del terreno;
 - movimenti di terreno/sbancamenti;
 - realizzazione di infrastrutture accessorie;
 - aumento superficie coperta;
 -  alterazione  dello  skyline  (profilo  dell'edificato  o
 profilo dei crinali);
 -   alterazione  percettiva  del  paesaggio  (intrusione  o
 ostruzione visuale);
 - interventi su elementi arborei e vegetazione
 (7).   Qualificazione   o   identificazione   dei  elementi
 progettuali  finalizzati  a  ridurre o migliorare l'impatto
 del  bene tutelato sui caratteri del contesto paesaggistico
 e dell'area di intervento.
 
 RELAZIONE ILLUSTRATIVA Nell'allegato   al   presente   decreto   sono   definite,  ai  sensi dell'art.146, comma 3, del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42, recante il Codice dei beni culturali e del paesaggio (d'ora in avanti "Codice"),  le  finalita', i criteri di redazione e i contenuti della relazione   paesaggistica   che   correda,   unitamente  al  progetto dell'intervento   che   si   propone   di  realizzare,  l'istanza  di autorizzazione  paesaggistica  di  cui  agli  art.159, comma 1 e 146, comma 2, del Codice (art.1 del decreto). I  contenuti  della relazione paesaggistica individuati nell'allegato costituiscono,  per  l'Amministrazione competente, la base essenziale su  cui  fondare la verifica della compatibilita' paesaggistica degli interventi, ai sensi dell'art. 146, comma 5, del Codice (art.2). Il  successivo  art.3  del  decreto  stabilisce che i contenuti della relazione  paesaggistica  possono essere integrati dalle Regioni, con riferimento  alla  peculiarita' dei valori paesaggistici da tutelare. Le  Regioni,  previo  accordo  con  Direzione regionale del ministero territorialmente   competente,   possono,  altresi',  introdurre,  in relazione  alle  diverse  tipologie di intervento, semplificazioni ai criteri di redazione e ai contenuti della relazione paesaggistica. L'allegato  al presente decreto, oltre a stabilire le finalita' della relazione  paesaggistica  (punto  n.1),  i  criteri  (punto  n.2) e i contenuti   (punto   n.3)   per   la  sua  redazione,  definisce  gli approfondimenti  degli  elaborati  di progetto per alcune particolari tipologie di intevento od opere di grande impegno territoriale (punto n.4)  e  contiene  una scheda per la presentazione della richiesta di autorizzazione   paesaggistica   per   le   opere   il   cui  impatto paesaggistico e' valutato mediante una documentazione semplifica. In particolare l'Allegato reca le seguenti previsioni: Punto n. l - Finalita'. L'Allegato  e'  finalizzato a definire la relazione paesaggistica che correda l'istanza di autorizzazione paesaggistica. La  relazione  deve  contenere  tutti  gli  elementi  necessari  alla verifica  della  compatibilita'  paesaggistica  dell'intervento,  con riferimento  ai  contenuti  del piano paesaggistico, ovvero del piano urbanistico-territoriale  con  specifica  considerazione  dei  valori paesaggistici,   deve   deve  avere  specifica  autonomia  ed  essere corredata  da eleborati tecnici preordinati a motivare ed evidenziare la  qualita'  dell'intervento  per  cio'  che  attiene  al linguaggio architettonico   e   formale   adottato   in  relazione  al  contesto dell'intervento. Punto n.2- Criteri per la redazione dello stato dei luoghi. La relazione paesaggistica dovra' tenere conto dello stato dei luoghi prima   della  realizzazione  delle  opere  previste,  nonche'  delle caratteristiche  progettuali dell'intervento e rappresentare, in modo chiaro  ed  esaustivo,  lo  stato  dei  luoghi dopo l'intervento. Per queste finalita' vengono definiti, ai sensi dell'art.146. commi 4 e 5 del   Codice,   gli   elementi   che  la  domanda  di  autorizzazione paesaggistica deve indicare. Punto n.3 - Contenuti delle relazione paesaggistica. Viene  definita la documentazione tecnica minima della relazione, che contiene  ed  evidenzia gli eleborati di analisi dello stato attuale, gli  elaborati  di  progetto  e gli elementi per la valutazione della compatibilita' paesaggistica. Punto  n.4  -  Documentazione  relativa  a  particolari  tipologie di interventi od opere di grande impegno territoriale. Per  gli  interventi e/o opere di carattere areale (elencati al punto 4.1)  e  per  interventi  e/o  opere  a  carattere  lineare  o a rete (elencati  al  punto 4.2) che caratterizzano e modificano vaste parti del  territorio,  viene  definita la documentazione richiesta per gli elaborati  progettuali,  che  dovranno  curare,  in  particolare,  le analisi relative contesto paesaggistico (definito nella nota n.10) in cui  l'opera  e/o  l'intervento si colloca e che modifica, e mostrare coerenza rispetto ad esso. Viene  specificatamente  definita la documentazione richiesta per gli elaborati  di  progetto  che  riguardano;  le opere ed infrastrutture stradali  e  ferroviarie;  le  reti  infrastrutturali; le opere quali tralicci   e   ripetitori   per   la  comunicazione;  gli  interventi infrastrutturali lineari in rilevato che formino barriera artificiale su  territorio  aperto, agricolo, montano e su territorio periurbano; gli   interventi  su  tratte  di  infrastrutture  lineari  esistenti; particolari  opere  rientranti  nella  cataegoria  a  rete (quali gli elettrodotti); gli interventi a livello del terreno o in trincea; gli impianti eolici. La  scheda  per  la  presentazione  della richiesta di autorizzazione paesaggistica  per  le opere il cui impatto paesaggistico e' valutato mediante  una  documentazione  semplificata  riguarda  gli interventi minori,   accessori,   di   arredo   (elencati,  a  titolo  meramente esemplificativo,   nella   nota   1),   in   grado  di  non  alterare complessivamente lo stato dei luoghi. Tale  procedura  semplificata,  cosi'  come  la sua efficacia ai fini della  valutazione  dell'impatto  paesaggistico  delle  opere  di cui trattasi in ambiti tutelati, dovrebbe essere connessa al recepimento, nel   regolamento   edilizio,   dell'elenco   e  delle  modalita'  di realizzazione  di  tali opere, selezionate sulla base delle effettive caratteristiche  locali  e  dei condizionamenti imposti dai caratteri del vincolo. Per  queste finalita' le Amministrazioni competenti devono proporre e concordare,  in  via  preventiva,  con  la  Direzione  Regionale e le Soprintendenze  di  settore  l'elenco  delle opere che possono essere riferite  a tale categoria. Solo a questa condizione l'utilizzo della scheda  garantisce  la  valutazione dell'impatto reale dell'opera sul paesaggio  e  del  mantenimento  dei  livelli  di qualita' dei luoghi interessati.
 
 Relazione tecnico-normativa 1. Aspetti tecnico-normativi in senso stretto. a) necessita' dell'intervento normativo L'intervento   di  normazione  secondaria  e'  necessario  in  quanto previsto  dall'articolo 146, comma 3, del Codice dei beni culturali e del paesaggio. b) analisi del quadro normativo La  disciplina  copre  un  ambito  attualmente  privo  di  disciplina razionale; in tema, esistono solo previsioni nei regolamenti comunali e  negli strumenti di pianificazione. L'esigenza e' proprio quella di dare certezza agli operatori (tecnici che predispongono le istanze di autorizzazione  paesaggistica)  ed  alle  amministrazioni (comuni che rilasciano   le   autorizzazioni  e  soprintendenze  che  le  possono annullare)   sui  contenuti  delle  attivita'  da  svolgere  e  sulla documentazione rilevante. c)  Analisi  della compatibilita' dell 'interevento con l'ordinamento comunitario  L'intervento  non  incide con l'ordinamento comunitario; l'unico  punto di contatto con una disciplina sopranazionale concerne la  Convenzione europea del paesaggio, aperta alla firma nell'ottobre del  2000,  i  cui  principi  sottintendono l'esistenza di discipline tecnico-operative come quella in esame. d)  verifica  della  coerenza  con  le fonti legislative primarie che dispongono  il  trasferimento  di  funzioni alle regioni ed agli enti locali La   disciplina   rientra  nella  tutela  del  patrimonio  culturale, riservata  alla potesta' legislativa statale, riguarda l'esercizio di competenze  attribuite  dal  Codice alle regioni ed e' stata pertanto oggetto   di   intesa  in  Conferenza  Stato-Regioni,  come  previsto dall'articolo 146, comma 3, citato. 2. Elementi di drafting o linguaggio normativo. La disciplina non abroga, ne' integra una normativa preesistente. Il  testo  non  introduce  definizioni normative in senso proprio, ma utilizza  terminologie  il  cui significato e' generalmente condiviso non  soltanto  dagli  operatori del settore dell'architettura e della pianificazione    del   paesaggio,   ma   anche   dai   tecnici   non particolarmente qualificati (geometri). 3. Ulteriori elementi. Le  esigenze  di disciplinare la materia sono state sollecitate anche dalla  giurisprudenza,  che  ha ravvisato nella mancanza di parametri sul  contenuto  delle  istanze  di autorizzazione paesaggistica e sul corredo  documentale  uno  dei  principali  fattori  di incertezza ed arbitrarieta' delle valutazioni amministrative.
 
 Analisi dell'impatto della regolamentazione a) Ambito dell'intervento, destinatari diretti e indiretti L'intervento  concerne  i  contenuti  delle istanze di autorizzazione paesaggistica  richiesta  per  tutte  le trasformazioni rilevanti del territorio  sottoposto a vincoli paesaggistici. I destinatari diretti dell'intervento   sono   tutti   i   soggetti   che   richiedono   le autorizzazioni  paesaggistiche,  i  tecnici  da  essi  incaricati (in massima parte architetti o geometri) per predisporre dette istanze ed i  progetti  e  l'ulteriore  documentazione  ad  esse  allegata, ed i funzionari   delle   amministrazioni   preposte   al  rilascio  della autorizzazioni  che  devono  valutare la compatibilita' paesaggistica dei  progetti.  La  regolamentazione  non  coinvolge  direttamente  e percepibilmente sotto il profilo economico altre categorie. b) Obiettivi e risultati attesi gli obiettivi attesi consistono nella razionalizzazione dei contenuti delle  istanze  e  dei  relativi  processi  valutativi da parte delle amministrazioni  pubbliche;  l'intervento costituisce uno dei fattori che  dovrebbero  permettere  di  trasformare  un sistema vincolistico caratterizzato dall'assenza di criteri e parametri generali oggettivi (e  quindi dalla estrema soggettivita' delle decisioni) in un sistema di  vincoli verificabili e sindacabili, la cui portata quindi (se non sempre  condivisa)  risulti  quanto  meno comprensibile e socialmente accettata. c) Illustrazione della metodologia di analisi adottata l'analisi  che  ha condotto alla definizione dell'intervento si fonda sull'esperienza  diretta dei rappresentanti dei livelli istituzionali che hanno partecipato all'elaborazione. d)  Impatto  diretto e indiretto sull'organizzazione e sull'attivita' delle pubbliche amministrazioni La  disciplina  consentira' alle amministrazioni (soprattutto locali) di  disporre  di  criteri  di  valutazione generali o delineati sulle specificita'   del   proprio   territorio.   La  regolamentazione  si accompagna  all'istituzione  da  parte  delle  regioni di un apposito organo tecnico (ai sensi dell'articolo 148 del Codice, la commissione per  il  paesaggio, con ambito tendenzialmente sovracomunale), che e' chiamato ad applicare la nuova disciplina. e) impatto sui destinatari diretti la   nuova   disciplina   organizza  in  base  a  parametri  certi  e differenziati   lo   svolgimento   di   attivita'   che   gia'   sono implicitamente richieste dalla normativa di livello legislativo ed in assenza  delle  quali l'iter autorizzatorio non potrebbe avere corso. Ci  si  attende  che la eventuale crescita dei costi strumentali alla realizzazione dei progetti di trasformazione del territorio, gravante sui committenti, sia largamente compensata dai benefici in termini di speditezza  dei  procedimenti  ed  accuratezza delle valutazioni, con diminuzione del relativo contenzioso (oggi cospicuo e defatigante). f) Impatto sui destinatari indiretti la nuova disciplina alimentera' il mercato delle professioni tecniche (architetti,  ingegneri, geometri) connesse al settore e sollecitera' le  connesse attivita' formative (destinate sia ai professionisti che ai  funzionari  pubblici)  ed  educative,  in  ambito universitario e scolastico.
 |  |  |  |  |