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| Gazzetta n. 20 del 25 gennaio 2006 (vai al sommario) |  | MINISTERO DELLA GIUSTIZIA |  | DECRETO 3 gennaio 2006 |  | Riconoscimento, alla sig.ra Alberti Coduti Ana Patricia Margarita, di titolo  di  studio estero, quale titolo abilitante per l'esercizio in Italia della professione di avvocato. |  | 
 |  |  |  | IL DIRETTORE GENERALE della giustizia civile
 
 Visto  il  decreto  legislativo 25 luglio 1998, n. 286, testo unico delle  disposizioni  concernenti  la  disciplina  dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, e successive modificazioni;
 Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394,  recante  a  norma dell'art. 1, comma 6, norme di attuazione del citato decreto legislativo n. 286/1998, e successive modificazioni;
 Visto  altresi'  il  decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115 di attuazione  della  direttiva  n.  89/48/CEE  del  21 dicembre  1988 - relativa  ad  un  sistema  generale  di  riconoscimento di diplomi di istruzione  superiore  che  sanzionano  formazioni  professionali  di durata minima di tre anni, e successive integrazioni;
 Visto  l'art.  1,  comma  2,  del  citato  decreto  legislativo  n. 286/1998,  e  successive  modifiche, che prevede l'applicabilita' del decreto  legislativo  stesso  anche  ai  cittadini degli Stati membri dell'Unione europea in quanto si tratti di norme piu' favorevoli;
 Vista l'istanza della sig.ra Alberti Coduti Ana Patricia Margarita, nata a La Guaira (Venezuela) il 23 settembre 1965, cittadina italiana diretta ad ottenere, ai sensi dell'art. 49 del decreto del Presidente della Repubblica n. 394/1999 e successive modificazioni, in combinato disposto  con  l'art.  12  del  decreto  legislativo  n.  115/1992, e successive  integrazioni,  il  riconoscimento  del  titolo di abogado rilasciato  dalla «Universidad Santa Maria» di Caracas (Venezuela) il 28 ottobre  1999,  ai  fini dell'accesso ed esercizio in Italia della professione di avvocato;
 Considerato  che la richiedente risulta essere iscritta al «Colegio de Abogados del Districto Cpital» da febbraio 2000;
 Viste  le  determinazioni  della Conferenza di servizi nella seduta del 20 settembre 2005;
 Visto  il  parere  il  scritto  del  rappresentante  del  Consiglio nazionale di categoria;
 Visto  l'art.  6,  n.  2  del  decreto  legislativo  n. 115/1992, e successive integrazioni;
 Visto   l'art.  49,  comma  3  del  decreto  del  Presidente  della Repubblica del 31 agosto 1999, n. 394, e successive modifiche;
 Decreta:
 
 Art. 1.
 Alla sig.ra Alberti Coduti Ana Patricia Margarita, nata a La Guaira (Venezuela) il 23 settembre 1965, cittadina italiana, e' riconosciuto il  titolo  professionale  di cui in premessa quale titolo valido per l'iscrizione  all'albo degli avvocati e l'esercizio della professione in Italia.
 |  |  |  | Art. 2. Detto  riconoscimento  e'  subordinato  al superamento di una prova attitudinale  sulle  seguenti  materie: 1) diritto civile, 2) diritto penale, 3) diritto costituzionale, 4) diritto commerciale, 5) diritto del lavoro, 6) diritto amministrativo, 7) diritto processuale civile, 8) diritto processuale penale, 9) diritto internazionale privato.
 |  |  |  | Art. 3. La  prova  si  compone  di  un  esame  scritto  e un esame orale da svolgersi  in lingua italiana. Le modalita' di svolgimento dell'uno e dell'altro  sono  indicate  nell'allegato  A,  che  costituisce parte integrante del presente decreto.
 Roma, 3 gennaio 2006
 Il direttore generale: Mele
 |  |  |  | Allegato A a) Il  candidato,  per  essere  ammesso  a  sostenere  la prova attitudinale,  dovra'  presentare  al  Consiglio nazionale domanda in carta legale, allegando la copia autenticata del presente decreto. La commissione,  istituita presso il Consiglio nazionale, si riunisce su convocazione  del presidente per lo svolgimento delle prove di esame, fissandone  il calendario. Della convocazione della commissione e del calendario   fissato   per   le   prove  e'  data  immediata  notizia all'interessato, al recapito da questi indicato nella domanda.
 b) La  prova scritta consiste nello svolgimento di elaborati su tre  materie,  di  cui  due vertono su: 1) diritto civile, 2) diritto penale,  e  una  e'  scelta del candidato tra le restanti materie, ad esclusione di deontologia e ordinamento professionale.
 c) La  prova  orale  verte nella discussione di brevi questioni pratiche su cinque materie scelte dall'interessato, tra le nove sopra indicate  oltre  che  su  deontologia e ordinamento professionale. Il candidato  potra'  accedere  a  questo  secondo  esame  solo se abbia superato con successo la prova scritta.
 d) La   commissione   rilascia  all'interessato  certificazione dell'avvenuto   superamento   dell'esame,   al  fine  dell'iscrizione all'albo degli avvocati.
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