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| Gazzetta n. 10 del 13 gennaio 2006 (vai al sommario) |  | MINISTERO DELLA GIUSTIZIA |  | DECRETO 20 dicembre 2005 |  | Riconoscimento, alla sig.ra Nanni Trape Lourdes Valeria, di titolo di studio  estero,  quale  titolo  abilitante  per l'esercizio in Italia della professione di avvocato. |  | 
 |  |  |  | IL DIRETTORE GENERALE della giustizia civile
 
 Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394,  recante  norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti  la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell'art. 1, comma 6 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 e successive integrazioni;
 Visto  altresi'  il  decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115 di attuazione  della  direttiva 89/48/CEE del 21 dicembre 1988, relativa ad  un  sistema  generale  di riconoscimento di diplomi di istruzione superiore che sanzionano formazioni professionali di durata minima di tre anni;
 Visto l'art. 1 comma 2 del citato decreto legislativo n. 286/1998 e successive  integrazioni,  che  prevede  l'applicabilita' del decreto legislativo  stesso anche ai cittadini degli Stati membri dell'Unione europea in quanto si tratti di norme piu' favorevoli;
 Vista  l'istanza  della  sig.ra Nanni Trape Lourdes Valeria, nata a Sao  Paulo (Brasile) il 12 febbraio 1952, cittadina italo-brasiliana, diretta ad ottenere, ai sensi dell'art. 49 del decreto del Presidente della  Repubblica  394/1999  in  combinato disposto con l'art. 12 del decreto  legislativo  n.  115/1992,  il  riconoscimento del titolo di «Advogado»,  conseguito  in  Brasile, ai fini dell'accesso all'albo e l'esercizio della professione in Italia di avvocato;
 Considerato  che  la richiedente e' in possesso dei seguenti titoli accademici:  «Backarel  em Direito», conseguito presso la «Pontificia Universidade Catolica de Sao Paulo» in data 17 maggio 1978, Laurea in giurisprudenza,  conseguita  presso l'Universita' degli studi di Roma «La Sapienza» in data 22 luglio 2005;
 Considerato  inoltre  che e' iscritto presso l'«Ordem dos Advogados do Brasil» in data 29 luglio 1980;
 Viste  le  conformi determinazioni delle Conferenze dei servizi del 28 aprile 2005 e del 20 settembre 2005;
 Considerato  il  conforme  parere  scritto  del  rappresentante del Consiglio nazionale di categoria in atti allegato;
 Visto l'art. 49 comma 3 del decreto del Presidente della Repubblica del 31 agosto 1999, n. 394;
 Visto l'art. 6 n. 2 del decreto legislativo n. 115/1992;
 Decreta:
 Art. 1.
 Alla  sig.ra Nanni Trape Lourdes Valeria nata a Sao Paulo (Brasile) il  12 febbraio  1952,  cittadina italo-brasiliana e' riconosciuto il titolo  professionale  di  cui  in  premessa  quale titolo valido per l'iscrizione  all'albo degli Avvocati e l'esercizio della professione in Italia.
 |  |  |  | Art. 2. Detto  riconoscimento  e'  subordinato  al superamento di una prova attitudinale  sulle  seguenti  materie: 1) diritto civile; 2) diritto penale; 3) diritto costituzionale; 4) diritto commerciale; 5) diritto del  lavoro;  6) diritto  amministrativo (sostanziale e processuale); 7) diritto   processuale   civile;  8)  diritto  processuale  penale; 9) diritto internazionale privato.
 |  |  |  | Art. 3. La  prova  si  compone  di un esame scritto e orale da svolgersi in lingua  italiana.  Le  modalita' di svolgimento dell'uno e dell'altro sono  indicate  nell'allegato A, che costituisce parte integrante del presente decreto.
 Roma, 20 dicembre 2005
 Il direttore generale: Mele
 |  |  |  | Allegato A a) Il   candidato,  per  essere  ammesso  a  sostenere  la  prova attitudinale,  dovra'  presentare  al  Consiglio nazionale domanda in carta legale, allegando la copia autenticata del presente decreto. La commissione,  istituita presso il Consiglio nazionale, si riunisce su convocazione  del presidente per lo svolgimento delle prove di esame, fissandone  il calendario. Della convocazione della commissione e del calendario   fissato   per   le   prove  e'  data  immediata  notizia all'interessato, al recapito da questi indicato nella domanda.
 b) La prova scritta consiste nello svolgimento di un elaborato su una  materia  scelta dal candidato tra le seguenti 1) diritto civile, 2)   diritto   penale,   3)  diritto  amministrativo  (sostanziale  e processuale),  4)  diritto processuale civile, 5) diritto processuale penale.
 c) La  prova  orale  verte  nella  discussione di brevi questioni pratiche  su  una  a  scelta  del candidato tra le nove materie sopra indicate e inoltre su deontologia e ordinamento forense. Il candidato potra'  accedere  a  questo  secondo esame solo se abbia superato con successo la prova scritta.
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