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| Gazzetta n. 286 del 2005-12-09 |  | PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITA' |  | COMUNICATO |  | Avviso  per  la presentazione di progetti di analisi dei fattori, dei processi  e  delle  buone  prassi, connesse con la discriminazione su base  etnica e razziale, rivolto alle associazioni e fondazioni senza fini  di  lucro,  ai  sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215. (Avviso n. 1 - Anno di riferimento: 2005). |  | 
 |  | 1. Premessa. Il Dipartimento per le pari opportunita' emana il seguente avviso per  l'analisi  dei  fattori,  dei  processi  e  delle  buone  prassi preventive connesse con le discriminazioni su base etnica e razziale, da  svolgere anche attraverso studi, ricerche, percorsi ed esperienze formative pilota e sviluppo di indicatori qualitativi e quantitativi, accompagnati da una eventuale sensibilizzazione diretta delle vittime di discriminazione e da una diffusione delle buone pratiche in ambito nazionale.
 Gli  aspetti  legati  al  contrasto alla discriminazione razziale costituiscono parte integrante della legislazione sull'immigrazione e rappresentano   un  decisivo  fattore  di  sviluppo  culturale  nella prospettiva  di un utile e positivo inserimento degli stranieri nella societa'  italiana.  Ne  consegue  che  l'esigenza della integrazione sociale    e    culturale   passa   necessariamente   attraverso   la predisposizione    di    un'efficace    strategia   di   lotta   alla discriminazione razziale ed etnica.
 2. Obiettivi.
 Le  azioni proposte ai sensi del presente avviso sono finalizzate a  promuovere  il  principio della parita' di trattamento su tutto il territorio  nazionale  per  la  diffusione di una cultura di pacifica convivenza fra persone di diversa origine etnica e razziale.
 Piu'  specificamente,  attraverso tali azioni il Dipartimento per le  pari  opportunita'  intende  dare  attuazione  a  quanto previsto dall'art.   7   del   decreto  legislativo  9 luglio  2003,  n.  215, assicurandosi:
 l'acquisizione   degli  elementi  cognitivi  necessari  per  la definizione  di  efficaci  misure  di  contrasto alle discriminazioni razziali  ed  etniche  nonche' per la elaborazione di eventuali linee guida o protocolli di intesa nel settore;
 la  realizzazione  di  progetti  di  azioni positive dirette ad evitare o compensare le particolari situazioni di svantaggio connesse con  la  razza  o  l'origine etnica anche attraverso il rafforzamento della  consapevolezza  -  da  parte  delle  potenziali  vittime della discriminazione  -  delle  facolta'  inerenti l'esercizio dei diritti fondamentali;
 la   divulgazione  della  massima  conoscenza  possibile  degli strumenti  di  tutela dei diritti fondamentali concernenti la parita' di trattamento.
 3. Assi prioritari di intervento.
 In   attuazione   delle   previsioni   dell'art.  7  del  decreto legislativo  n.  215/2003,  il  Dipartimento per le pari opportunita' intende  promuovere  la  presentazione di progetti di cui in premessa rientranti nell'ambito dei seguenti assi prioritari:
 Asse I
 Strumenti e pratiche di contrasto alla discriminazione
 razziale nel mondo del lavoro pubblico e privato
 In  questo  ambito  di  azione saranno privilegiate le iniziative tese   a   monitorare  il  fenomeno  della  discriminazione  razziale nell'accesso  all'occupazione  e  nei  luoghi  di lavoro e a proporre modelli  di  intervento atti a favorire l'eliminazione o la riduzione degli  atti  discriminatori.  In  questa prospettiva, potranno essere accolte    proposte    pilota    di    informazione,   formazione   e sensibilizzazione  finalizzate  alla  valorizzazione della diversita' culturale   nei   luoghi  di  lavoro  nonche'  iniziative  tese  alla predisposizione  di  reti  nazionali,  regionali o locali finalizzate all'emersione  di  casi  di  discriminazione, dichiarati dalle stesse vittime in occasione dei contatti con l'articolazione degli sportelli e  dei  punti  di  accoglienza gia' presenti sul territorio. Potranno anche  essere riproposte su scala nazionale le buone prassi contro la discriminazione  razziale  nel mondo del lavoro gia' sperimentate con successo a livello locale.
 Asse II
 Strumenti e pratiche di contrasto alla discriminazione
 nell'accesso all'assistenza sanitaria e all'alloggio
 In  questo  asse  saranno  privilegiate  proposte sistematiche di monitoraggio delle barriere discriminatorie su base etnica e razziale nell'accesso ai servizi sanitari e all'alloggio e di relativi modelli di intervento. Nel campo abitativo potranno essere formulati progetti di  valutazione  della portata e dell'impatto delle discriminazioni e molestie  connesse  con  la  convivenza interetnica. Inoltre, saranno auspicabili iniziative positive di promozione dell'accesso ai servizi sanitari  in  chiave  interculturale,  di  rimozione  degli  ostacoli all'accesso  all'abitazione  e di riduzione dei conflitti interetnici negli  alloggi  anche  attraverso l'adattamento di concrete strategie gia'  sperimentate  a  livello  locale. Saranno poi valutate proposte capaci di tradurre le azioni di monitoraggio in concreti strumenti di sensibilizzazione  delle istituzioni locali, dell'opinione pubblica e delle potenziali vittime di discriminazione razziale.
 Asse III
 Tutela dei diritti fondamentali e contrasto
 alla discriminazione delle comunita' Rom e Sinti
 Saranno  auspicabili  iniziative  a  favore  di  rom  e sinti che affrontino   il  problema  delle  discriminazioni  subite  da  queste comunita'  in  particolare  nell'accesso  al  lavoro,  alla  sanita', all'istruzione  e  all'alloggio.  Le  proposte  potranno  comprendere indagini  pilota  sui casi di discriminazione subiti, accompagnate da azioni,  proposte  e  strumenti  per  una  rimozione  delle  barriere all'inclusione  sociale  delle  suddette  comunita'  e  per  una loro positiva  accettazione  da  parte della comunita' piu' ampia. Saranno auspicabili, inoltre, iniziative realizzate direttamente o in stretto rapporto con le comunita' rom e sinti e con le relative associazioni, anche  al  fine di divulgare la massima conoscenza degli strumenti di tutela di diritti fondamentali quali l'istruzione e la salute.
 Asse IV
 Pratiche per l'effettivita' degli strumenti di tutela
 delle vittime di discriminazione nell'accesso
 al sistema di giustizia
 In   questo   asse   saranno   privilegiate   iniziative   che contribuiscano  ad  implementare,  a livello locale, l'utilizzo degli strumenti  normativi  di  tutela  delle vittime di discriminazione su base etnica e razziale al fine di realizzare un maggiore raccordo con il  mondo  dell'associazionismo.  A  tal  fine sara' data rilevanza a proposte   di   cooperazione   tra   associazioni  ed  organismi  non governativi   per  un  rafforzamento  delle  competenze  normative  e giuridiche  degli  operatori  e  per  un  piu' efficace sostegno alle vittime  di  discriminazione razziale in procedimenti giurisdizionali ed    amministrativi.   Saranno   inoltre   auspicabili   scambi   di informazioni,  esperienze  e  buone  prassi  per  la  raccolta  delle denuncie  e  la  tutela dei diritti delle vittime di discriminazione, anche attraverso la costituzione o il rafforzamento di reti informali di cooperazione tra associazionismo, studi legali, istituzioni locali e  forze dell'ordine, nel rispetto delle prerogative e delle funzioni dell'autorita' giudiziaria.
 4. Risorse programmate e modalita' di erogazione del finanziamento.
 L'ammontare  delle  risorse  destinate  ai  progetti  di  cui  al presente  avviso per l'anno 2005 e' di 500.000,00 euro a valere sulle risorse  assegnate  al Dipartimento per le pari opportunita' ai sensi dell'art. 29, comma 2, della legge 1° marzo 2002, n. 39.
 Il   contributo   finanziario   del   Dipartimento  per  le  pari opportunita'  non  potra'  eccedere  l'80%  del  totale dei costi del progetto,   cosi'  come  individuati  nell'apposito  allegato  B  del presente  avviso.  Tale  contributo  non  potra' comunque superare la somma di 50.000 euro per ogni singolo progetto.
 Almeno  il  20%  del  totale  dei  costi  dovra'  pertanto essere sostenuto  dalle  associazioni  o  fondazioni promotrici dei progetti nonche' da altri enti pubblici o privati che intervengono in qualita' di partner.
 Il finanziamento verra' erogato in base alle seguenti modalita':
 30%  al ricevimento della comunicazione di avvio dell'attivita' progettuale  inviata  dal  Dipartimento  per  le  pari opportunita' - Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (UNAR);
 40%   decorsi   sei   mesi   dall'inizio  del  progetto  previa presentazione  del Rapporto intermedio di cui al successivo paragrafo 9  corredato  dall'attestazione  delle  spese  impegnate  e dei costi sostenuti nel semestre di riferimento;
 il  rimanente  30%  a  conclusione delle attivita' progettuali, dietro  presentazione  della  Relazione  finale, di cui al successivo paragrafo 9.
 Saranno finanziati i progetti che otterranno il massimo punteggio nella  graduatoria stilata secondo i criteri di valutazione di cui al successivo   paragrafo   8   e  fino  all'esaurimento  delle  risorse programmate.
 5. Soggetti proponenti e partner.
 Per  proponente si intende il soggetto, associazione o fondazione senza  fine  di  lucro, che presenta il progetto e lo realizza almeno per la maggior parte delle attivita' programmate.
 Il proponente e' responsabile esclusivo della rendicontazione del progetto presentato.
 In  qualita'  di  partner potranno partecipare anche associazioni senza  fini di lucro, centri di ricerca, universita' ed Enti pubblici e privati.
 Ogni associazione o fondazione capofila potra' partecipare con un solo   progetto  alla  presente  iniziativa  e  non  saranno  ammesse ulteriori  partecipazioni  in  qualita'  di  partner  nell'ambito del presente avviso.
 6. Durata e ambito territoriale dei progetti.
 Ai  fini  del  presente  avviso  saranno ammessi alla valutazione progetti  della  durata  massima di un anno, che abbiano un ambito di attuazione nazionale o interregionale.
 7. Documentazione richiesta per la presentazione dei progetti.
 La  presentazione  dei  progetti,  accompagnata  dalla domanda di partecipazione di cui all'allegato A del presente avviso (disponibile sul  sito  internet  del  Dipartimento pari opportunita) compilata in ogni  sua  voce,  deve  essere  corredata  dai  documenti  di seguito elencati:
 a) una  relazione  esplicativa  concernente  la  tipologia e la natura   del   progetto  che  individui:  gli  obiettivi  generali  e specifici;  un  programma  di  attivita'  chiaro e articolato in fasi operative; una metodologia precisa; la tempistica e forme di verifica in itinere e finale;
 b) una  analisi  costi-benefici relativa alle finalizzazioni da perseguire   specificando   analiticamente  la  tipologia  di  costo, coerentemente  con  le  apposite voci individuate nell'allegato B del presente  avviso (disponibile sul sito internet del Dipartimento pari opportunita);
 c) una  scheda  contenente  tutte le informazioni relative alla natura,   alle   caratteristiche   e  alle  esperienze  del  soggetto proponente e degli eventuali partners;
 d) il  formulario  di  cui  all'allegato  B del presente avviso compilato  in ogni sua parte e sottoscritto dal legale rappresentante del soggetto proponente;
 e) una dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto  proponente  dalla  quale  emerga  in  maniera  espressa  ed inequivoca  la provenienza delle diverse quote di cofinanziamento del progetto presentato distinte tra: il finanziamento oggetto del bando; il  contributo dei soggetti proponenti; l'eventuale compartecipazione dei  partner,  risultante  da  allegate certificazioni rilasciate dai relativi rappresentanti;
 f) una dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto  proponente,  dalla  quale  emerga  in  maniera  espressa ed inequivoca  che  il progetto presentato non sia stato gia' finanziato da enti pubblici e privati se non nel caso di riproposizione su scala nazionale  o  interregionale  di significative esperienze maturate in ambito locale;
 g) qualora  il  soggetto  proponente  sia  iscritto al Registro nazionale  istituito  presso il Dipartimento per le pari opportunita' di   cui   all'art.  6  del  decreto  legislativo  n.  215/2003,  una dichiarazione,  in  forma  di autocertificazione ai sensi dell'art. 2 della legge 15 maggio 1997, n. 127, che attesti l'avvenuta iscrizione al suddetto registro;
 h) copia  dell'Atto  costitutivo  e  dello Statuto del soggetto proponente.
 8. Procedure di selezione.
 8.1. Ammissibilita' dei progetti e criteri di priorita'.
 L'ammissibilita'  dei  progetti viene riscontrata preventivamente alla valutazione. Non sono ammessi i progetti:
 inviati  o  consegnati  all'UNAR  oltre  i termini previsti dal presente avviso;
 privi  della  domanda di cui all'allegato A del presente avviso firmata dal legale rappresentante del soggetto proponente;
 privi del formulario di cui all'allegato B del presente avviso;
 privi della dichiarazione di cui al paragrafo 7, lettera e);
 privi della dichiarazione di cui al paragrafo 7, lettera f).
 Per  l'ammissione  al  finanziamento  saranno  considerati  con priorita' i progetti:
 presentati  da  associazioni  o fondazioni iscritte al Registro nazionale  istituito  presso il Dipartimento per le pari opportunita' di cui all'art. 6 del decreto legislativo n. 215/2003;
 idonei  a  produrre  risultati  positivi su tutto il territorio nazionale;
 innovativi,    in    termini    di    idoneita'    a    fornire all'amministrazione  proponente  gli elementi cognitivi necessari per la  elaborazione  di linee guida o protocolli di intesa in materia di lotta alle discriminazioni razziali;
 che  vedano la partecipazione di almeno due associazioni o enti iscritti al citato Registro;
 che  prevedano  il  coinvolgimento  diretto e la partecipazione attiva degli utenti finali delle iniziative;
 inseriti  all'interno di piu' ampie proposte supportate da enti locali o istituzioni europee ed internazionali;
 che   contemplino   lo  studio  e  l'analisi  dei  fenomeni  di discriminazione  in  un'ottica  di  genere  al  fine  di esaminare il differente impatto delle condotte discriminatorie su donne e uomini.
 8.2. Valutazione dei progetti.
 La  valutazione  dei  progetti  e'  svolta  dalla «Commissione di valutazione»  nominata  con decreto del Capo Dipartimento per le pari opportunita' e composta da cinque componenti scelti nell'ambito delle professionalita' presenti all'interno dell'UNAR.
 La  Commissione,  che  avra'  a disposizione un punteggio massimo pari  a  120  per  ogni  singolo  progetto, provvede alla valutazione tramite   apposite   griglie  predisposte  sulla  base  dei  seguenti indicatori e criteri di massima:
 iscrizione dei soggetti proponenti, associazioni o fondazioni, al  Registro  nazionale  istituito presso il Dipartimento per le pari opportunita'  di  cui  all'art. 6 del decreto legislativo n. 215/2003 (max punti 25);
 idoneita'  degli  interventi  a  produrre risultati positivi su tutto il territorio nazionale (max punti 15);
 innovativita'  della proposta in termini di idoneita' a fornire all'amministrazione  proponente  gli elementi cognitivi necessari per la  elaborazione  di linee guida o protocolli di intesa in materia di lotta alle discriminazioni razziali (max punti 15);
 partecipazione  di  almeno  due associazioni o enti iscritti al Registro  nazionale  istituito  presso  il  Dipartimento  per le pari opportunita'  di  cui  all'art. 6 del decreto legislativo n. 215/2003 (max punti 10);
 coinvolgimento  diretto  e  partecipazione  attiva degli utenti finali delle iniziative (max punti 10);
 inserimento  dell'iniziativa all'interno di piu' ampie proposte supportate  da  enti  locali  o istituzioni europee ed internazionali (max punti 10);
 studio  e  analisi dei fenomeni di discriminazione in un'ottica di  genere  al fine di esaminare il differente impatto delle condotte discriminatorie su donne e uomini (max punti 10);
 ottimale rapporto costi/benefici (max punti 25). 9. Obblighi  del  soggetto ammesso al finanziamento e monitoraggio in
 itinere.
 Gli  obblighi  del  soggetto  ammesso al finanziamento e le spese ammissibili  saranno  precisati  nel  disciplinare  d'oneri contenuto nell'atto  di  concessione di finanziamento adottato dal Dipartimento per le pari opportunita'.
 Anche  ai fini dell'erogazione delle risorse economiche di cui al precedente  paragrafo  4,  i soggetti ammessi al finanziamento devono presentare  un  Rapporto  intermedio  sullo  stato di avanzamento del progetto  il  cui  contenuto  e  modalita'  di presentazione verranno precisati nel suindicato disciplinare d'oneri.
 Con  le  medesime  modalita'  verranno  fissati  i  contenuti e i termini per la presentazione del rapporto finale.
 10. Modalita' e termini di presentazione della domanda.
 I  soggetti  interessati alla presentazione dei progetti dovranno inoltrare  una domanda conforme allo schema di cui all'allegato A del presente  avviso,  firmata  dal  legale  rappresentante  del soggetto proponente  con  allegata  la documentazione richiesta al paragrafo 7 secondo le modalita' indicate di seguito.
 Le  buste  contenenti  le  proposte (un originale piu' 2 copie ed eventuale cd-rom in formato compatibile Ms Word), con indicazione del riferimento  in  calce  a: «Bando per la presentazione di progetti di analisi  dei  fattori, dei processi e delle buone prassi connesse con la  discriminazione  su base etnica e razziale», con la dicitura «non aprire», dovranno pervenire all'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali -  Dipartimento  per  le  pari opportunita' - Presidenza del Consiglio  dei  Ministri, Largo Chigi n. 19 - 00187 Roma, entro e non oltre  il  sessantesimo  giorno  successivo  alla  pubblicazione  del presente  avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - serie generale.
 Le  domande  possono  essere  spedite  per posta con raccomandata a.r., nel qual caso fara' fede il timbro postale di spedizione.
 La  consegna  a  mano  potra' effettuarsi dal lunedi' al venerdi' dalle  ore  9,30  alle  ore  13  presso  la  Segreteria  dell'UNAR  - Dipartimento  per le pari opportunita' - Presidenza del Consiglio dei Ministri, Largo Chigi n. 19 - Roma.
 Per  avere  informazioni  sul  presente  avviso e sulle procedure di presentazione   dei  progetti,  i  soggetti  interessati  potranno contattare  la  Segreteria  dell'UNAR  al tel. 06/67792267, indirizzo e-mail:  progettibandoUNAR@palazzochigi.it.  oppure  visitare il sito internet  all'indirizzo:  www.pariopportunita.gov.it,  dal  quale  si possono  scaricare anche le copie informatizzate dell'avviso stesso e degli  allegati  A  e B, selezionando la sezione dedicata all'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali. L'iniziativa si inserisce nel quadro  generale  di riferimento delle attivita' svolte dall'Ufficio, documentato  in apposita nota anch'essa disponibile sul sito internet sopra indicato.
 Roma, 28 novembre 2005
 Il capo del Dipartimento: Brattoli
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