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| Gazzetta n. 284 del 2005-12-06 |  | MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA |  | DECRETO 28 novembre 2005 |  | Invito   alla  presentazione  di  progetti  di  ricerca  industriale, sviluppo  precompetitivo,  formazione  nel  settore  della  meccanica avanzata da realizzarsi nella regione Emilia-Romagna. |  | 
 |  | IL DIRETTORE GENERALE per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca
 Visto  il  decreto  legislativo 30 luglio 1999, n. 300, istitutivo, tra  l'altro, del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca (d'ora in poi MIUR);
 Viste  le  linee guida per la politica scientifica, tecnologica del Governo, approvate dal CIPE il 19 aprile 2002, che hanno posto, quale obiettivo  dell'asse  IV, la promozione della capacita' d'innovazione nelle  imprese  attraverso  la  creazione d'aggregazioni sistemiche a livello   territoriale;   cio'  al  fine  di  favorire  una  maggiore competitivita'  delle aree produttive esistenti ad alta intensita' di export,  rivitalizzandole  e rilanciandole attraverso la ricerca e lo sviluppo  di tecnologie chiave abilitanti le innovazioni di prodotto, di processo ed organizzative;
 Considerato  che, a tale scopo, le linee-guida individuano, tra gli strumenti  d'attuazione, lo sviluppo di azioni concertate da tradursi in  specifici accordi di programma con le regioni mirati a realizzare sinergie nei programmi e complementarieta' finanziarie;
 Visto  il protocollo d'intesa, sottoscritto il 9 dicembre 2003, tra il  MIUR  e  la regione Emilia-Romagna per la realizzazione nell'area regionale  di  un  distretto  tecnologico nel settore della meccanica avanzata;
 Visto   l'accordo  di  programmazione  negoziata  siglato  in  data 13 maggio  2004  tra il MIUR e la regione Emilia-Romagna, finalizzato alla  creazione  di  un'area  di  eccellenza  tecnologica  (distretto tecnologico) avente ad oggetto la meccanica avanzata, registrato alla Corte dei conti in data 27 aprile 2005;
 Visto,  in particolare, l'art. 5, comma 1, del predetto accordo che prevede  l'impegno  del  MIUR a finanziare progetti aventi ad oggetto attivita'  di  ricerca  industriale  e  sviluppo  precompetitivo  nel settore   della   meccanica   avanzata   da   realizzarsi   nell'area territoriale della regione Emilia-Romagna;
 Visti,  altresi',  i commi 2 e 3 del richiamato art. 5 del predetto accordo   che,   per  le  modalita'  di  presentazione,  selezione  e finanziamento  dei  predetti  progetti, prevede l'emanazione da parte del  MIUR di appositi bandi tematici ai sensi del decreto legislativo 27 luglio  1999,  n. 297, e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel decreto ministeriale n. 593 dell'8 agosto 2000;
 Visto,  inoltre,  l'art.  6  del  predetto  accordo  che prevede un impegno  complessivo  di  risorse  del  MIUR  pari  nel triennio a 25 milioni di euro;
 Visto  il  decreto  legislativo  27 luglio 1999, n. 297 (pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  201  del  27 agosto  1999),  recante: «Riordino  della  disciplina  e  snellimento  delle  procedure per il sostegno  della  ricerca scientifica e tecnologica, per la diffusione delle   tecnologie,   per   la   mobilita'  dei  ricercatori»  e,  in particolare,  l'art.  5  il quale prevede che tutti gli interventi da esso disciplinati gravino sulle risorse del Fondo per le agevolazioni alla ricerca (FAR), istituito nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca;
 Visto  il  decreto  ministeriale n. 593 dell'8 agosto 2000, recante le:  «Modalita'  procedurali  per  la  concessione delle agevolazioni previste  dal decreto legislativo 27 luglio 1999, n. 297», pubblicato nel  supplemento  ordinario  n.  10 alla Gazzetta Ufficiale n. 14 del 18 gennaio 2001;
 Visto  il  decreto  del  Ministro dell'economia e delle finanze del 10 ottobre  2003  (pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  n. 274 del 25 novembre  2003)  che  reca  i  nuovi  criteri  e  le  modalita' di concessione,  ai  sensi dell'art. 72 della legge 27 dicembre 2002, n. 289,  delle agevolazioni previste dagli interventi a valere sul Fondo per le agevolazioni alla ricerca;
 Viste  le disponibilita' del Fondo per le agevolazioni alla ricerca per l'anno 2005;
 Vista  la  proposta  trasmessa, in data 23 novembre 2005 e ai sensi dell'art.   4,   comma  4,  del  richiamato  accordo,  dalla  regione Emilia-Romagna  avente  ad  oggetto  i  contenuti  dei predetti bandi tematici;
 Ritenuta  la  opportunita' di procedere all'adozione del decreto di cui  all'art.  12  del decreto ministeriale n. 593/Ric. dell'8 agosto 2000,  per  un impegno di risorse del FAR pari a 25 milioni di euro e finalizzato  all'attuazione  dei  contenuti del richiamato accordo di programmazione negoziata;
 Visto  il  decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modifiche ed integrazioni;
 Decreta:
 Art. 1.
 Obiettivi generali
 1.  Le  linee-guida  per  la  politica scientifica, tecnologica del Governo,  approvate  dal  CIPE  il  19 aprile  2002 hanno posto quale obiettivo  dell'asse  IV, la promozione della capacita' d'innovazione nelle  imprese  attraverso  la  creazione d'aggregazioni sistemiche a livello   territoriale;   cio'  al  fine  di  favorire  una  maggiore competitivita'  delle aree produttive esistenti ad alta intensita' di export,  rivitalizzandole  e rilanciandole attraverso la ricerca e lo sviluppo  di tecnologie chiave abilitanti le innovazioni di prodotto, di processo ed organizzative.
 2.  A  tale  scopo le linee-guida individuano, tra gli strumenti di attuazione, lo sviluppo di azioni concertate da tradursi in specifici accordi  di  programma  mirati  a realizzare sinergie nei programmi e complementarieta' finanziarie.
 3.  In tale ambito il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della  ricerca - MIUR attribuisce particolare priorita' ad interventi finalizzati  alla  realizzazione  di  distretti  ad  alta tecnologia, attraverso  accordi  di  programma  che  prevedono  la partecipazione congiunta  di  regioni,  enti locali, finanza innovativa, mondo delle imprese, mondo scientifico.
 4.  Il territorio della regione Emilia-Romagna presenta elementi di notevole rilevanza, quali:
 l'esistenza   nell'area   regionale   delle  condizioni  di  base industriali   e  tecnico-scientifiche  per  realizzare  un  distretto tecnologico di successo nell'ambito della meccanica avanzata;
 l'esistenza  di  punti  di forza nelle universita', nei centri di ricerca  (privati e pubblici), nelle numerose imprese di produzione e di  servizi  di  grande  qualificazione e di grande tradizione che ha gia'  dimostrato  di saper generare innovazioni mirate e specifiche e di  saper  alimentare  anche  un processo sul sistema imprenditoriale locale;
 la  presenza di imprese strettamente classificate o riconducibili al  comparto  della meccanica avanzata che operano nei comparti delle macchine  e  attrezzature,  componenti,  materiali  e  manufatti  con caratteristiche di alto livello qualitativo;
 la  presenza  di un rilevante complesso di organismi e competenze di  eccellenza nel sistema tecnico-scientifico, sia all'interno delle imprese che all'esterno, laboratori specialistici di enti pubblici di ricerca e di enti privati;
 5.  La regione Emilia-Romagna, in data 14 maggio 2002, ha approvato la  legge  regionale  n.  7  «Promozione  del sistema regionale delle attivita'   di   ricerca  industriale,  innovazione  e  trasferimento tecnologico»,  attuata  attraverso  il  Programma  regionale  per  la ricerca  industriale,  l'innovazione  e  il trasferimento tecnologico (PRRIITT), asse 3 del programma triennale per le attivita' produttive 2003-2005 della regione Emilia-Romagna.
 6.  Nell'ambito  del  PRRIITT,  la  misura  3.4  «Sviluppo di rete» prevede  la  promozione  di  una  rete regionale di laboratori per la ricerca  industriale  e  il trasferimento tecnologico e di centri per l'innovazione.
 7.  La  regione Emilia-Romagna, attraverso la delibera di giunta n. 2629  del  13 dicembre 2004, ha selezionato i laboratori di ricerca e trasferimento  tecnologico  e  i  centri  per l'innovazione ammessi a cofinanziamento.
 8.  In  tale  quadro  il  MIUR  e  la  regione Emilia-Romagna hanno concordato  sulla  necessita' di adottare una strategia condivisa per svolgere,  nei settori scientifici e tecnologici predetti, interventi e  azioni  mirate al sostegno di attivita' di ricerca, all'incremento del  grado  di  innovazione  delle  imprese,  alla valorizzazione del capitale umano e delle iniziative che promuovano il collegamento alle imprese  e centri tecnologici connessi con le universita' ed i centri di ricerca.
 9.  Per  il  perseguimento  di tali obiettivi, il MIUR e la regione Emilia-Romagna  con  l'accordo di programmazione negoziata, stipulato in  data  13 maggio 2004, hanno, tra l'altro, concordato di destinare risorse al sostegno di specifici progetti che ricomprendano attivita' di   ricerca  industriale,  di  sviluppo  precompetitivo  e  di  alta formazione  di  personale  qualificato,  selezionati  e finanziati ai sensi delle disposizioni dell'art. 12 del decreto ministeriale n. 593 dell'8 agosto 2000, e successive modifiche ed integrazioni (attuativo delle norme del decreto legislativo n. 297 del 27 luglio 1999).
 10.  Attraverso tali progetti, si intendono promuovere le attivita' rivolte all'acquisizione di nuove conoscenze finalizzate alla messa a punto   di   nuovi  prodotti,  processi  produttivi,  servizi,  o  al miglioramento  di  quelli  esistenti,  cio' al fine di contribuire al potenziamento  del settore della meccanica avanzata e alla promozione e sviluppo socio-economico del territorio dell'Emilia-Romagna.
 11.  I  progetti dovranno, altresi', contribuire alla promozione di piattaforme  tecnologiche  a  rete  per  la  ricerca  industriale nei comparti  produttivi della meccanica avanzata in Emilia-Romagna. Tali piattaforme  tecnologiche  hanno  l'obiettivo  di  elevare il livello tecnologico  dei  comparti  produttivi  coinvolti  e  la capacita' di sviluppo di attivita' di ricerca industriale.
 12.  Le  piattaforme  tecnologiche  si  strutturano  in particolare attraverso una delle seguenti tipologie di soggetti:
 a)  laboratori  di ricerca industriale e centri per l'innovazione promossi  da  universita' ed enti di ricerca in collaborazione con le imprese, quali quelli approvato nell'ambito della misura 3.4 azione A e  azione  B  del  PRRIITT  ovvero in possesso dei requisiti previsti dalla   delibera   della   giunta  regionale  dell'Emilia-Romagna  n. 122/2004, in particolare:
 vedere  la partecipazione di soggetti che svolgono attivita' di ricerca:  universita',  anche  attraverso loro dipartimenti e centri, enti e istituzioni di ricerca;
 prevedere  di  norma  il  coinvolgimento delle imprese, di loro associazioni  o consorzi, di fondazioni ed organizzazioni di ricerca; questi soggetti possono partecipare direttamente al raggruppamento, o sostenere  il laboratorio attraverso la sponsorizzazione dei progetti di  ricerca  e/o  la  manifestazione  pubblica  di  interesse  per le attivita' da svolgere;
 avere sede legale e operativa in Emilia-Romagna;
 avere  come  oggetto  la  realizzazione di attivita' di ricerca industriale e trasferimento tecnologico;
 b)   centri   di  ricerca  e  sviluppo  di  imprese  aperti  alla collaborazione  con  altre  imprese, che abbiano attivato o intendano attivare  contratti di collaborazione con strutture di universita' ed enti  di ricerca, o prevedano la formazione di nuovi ricercatori o il distacco  di ricercatori di universita' ed enti di ricerca, anche per periodi  a  tempo  determinato,  ai  sensi  dell'art.  15 del decreto ministeriale n. 593/2000.
 13. I progetti dovranno ricomprendere anche attivita' di formazione di  qualificato  personale di ricerca, con l'obiettivo di un'adeguata preparazione   teorica   e  professionale  attraverso  una  attivita' formativa  avente  ad  oggetto  sia  esperienze  operative  in ambiti scientifici,  tecnologici,  industriali,  sia l'approfondimento delle conoscenze  specialistiche  nelle  discipline inerenti l'attivita' di ricerca.
 |  | Art. 2. Tematiche dei progetti
 1.   Ai   fini   dell'attuazione   dell'art.   5   dell'accordo  di programmazione  negoziata  tra il MIUR e la regione Emilia-Romagna, i soggetti di cui all'art. 5, commi 1, 2, 3, 4 del decreto ministeriale n. 593 dell'8 agosto 2000, pubblicato nel supplemento ordinario n. 10 alla  Gazzetta  Ufficiale  n.  14  del  18 gennaio 2001, e recante le «Modalita' procedurali per la concessione delle agevolazioni previste dal  decreto  legislativo  27 luglio  1999,  n. 297», sono invitati a presentare,  ai  sensi dell'art. 12 del predetto decreto ministeriale n.  593/1999,  progetti  per la realizzazione di attivita' di ricerca industriale,   estese  a  non  preponderanti  attivita'  di  sviluppo precompetitivo,   cosi'  come  definite  ai  sensi  dell'art.  2  del richiamato decreto ministeriale n. 593/2000, e con connesse attivita' di formazione professionale di ricercatori e tecnici di ricerca.
 2.  I  progetti  devono  essere caratterizzati dal forte impiego di tecnologie   abilitanti   pervasive,   specificatamente  mirate  alla incorporazione  di soluzioni particolarmente innovative e con elevati contenuti  immateriali  all'interno  dei processi, dei prodotti e dei servizi, e devono afferire ad uno solo dei seguenti temi:
 tema   1   -   Studio   e   progettazione  di  sistemi  meccanici intelligenti.
 Possibili risultati attesi:
 1.a)  metodi  e  tecniche diagnostiche e per l'affidabilita' e la sicurezza  dei sistemi di automazione complessi; soluzioni innovative per  sistemi  di  controllo  embedded  su  architetture  distribuite; sistemi robotici ad elevata interazione con l'uomo e con l'ambiente;
 1.b)  sistemi meccatronici per la generazione, la trasmissione ed il   controllo   del  moto,  incluse  soluzioni  ad  alta  efficienza energetica;
 1.c)  tecnologie  innovative per l'impiantistica, con riferimento alla  sicurezza,  la  tracciabilita'  e la logistica alimentare e dei prodotti per la salute;
 tema 2 - Metodi innovativi per l'ingegneria meccanica.
 Possibili risultati attesi:
 2.a)  metodi  innovativi di simulazione e prototipazione virtuale per  lo  sviluppo di nuovi prodotti, processi e sistemi di produzione automatizzati,  ivi  compresa  l'organizzazione  della  produzione, e inclusi  metodi  e  tecniche  per il concurrent engineering; metodi e tecniche innovative per progettazione, fabbricazione, monitoraggio di trasmissioni  meccaniche  e  di  attuatori  meccanici  e idraulici in genere   e   relativi  sensori;  metodi  e  tecniche  innovative  per progettazione e simulazione avanzata di processi termofluidodinamici, strutturali   e  termo-strutturali  con  particolare  riferimento  al settore veicolistico;
 2.b)  metodi  e tecniche di adaptive robotic manufacturing per la gestione  flessibile  di  operazioni  tecnologiche  caratterizzate da variabilita' casuale delle condizioni operative;
 2.c)   metodi   e   tecniche   innovative   per  l'ottimizzazione vibro-acustica   di  macchine  industriali,  componenti  motoristici, veicoli   e   strutture,   mediante  l'integrazione  di  tecniche  di simulazione  e di analisi sperimentale, inclusi il controllo attivo e passivo del rumore;
 tema   3  -  Materiali,  superfici  e  nanofabbricazione  per  la meccanica avanzata.
 Possibili risultati attesi:
 3.a)  studio e sperimentazione delle funzionalita' tribologiche e strutturali  (macroscopiche  e  microscopiche), della resistenza alla corrosione   e   della   sostenibilita'  ambientale  di  materiali  e ricoprimenti;   progettazione  di  componenti  meccanici  ad  elevata affidabilita',  resistenti  a  fatica,  a  usura e a corrosione, e di componenti  meccanici  ad alte prestazioni dinamiche con l'impiego di leghe leggere e materiali compositi;
 3.b)  sviluppo  di  tecnologie innovative per la realizzazione di materiali,  ricoprimenti  e  trattamenti superficiali e componenti, e per la micro-nanostrutturazione di materiali, superfici, manufatti;
 3.c)  progettazione  e  produzione  di materiali multifunzionali, sviluppo  di  processi  e  macchine per la fabbricazione di materiali multifunzionali  e  loro  dispositivi con controllo su scale spaziali inferiori  al  micrometro;  sviluppo  di  nuovi  prodotti  basati  su nanotecnologie,  nanofabbricazione,  materiali multifunzionali e loro dispositivi;
 3.d)   sviluppo   di   metodologie   e   strumentazioni   per  la caratterizzazione  metrologica, la validazione e la standardizzazione di materiali, ricoprimenti e dispositivi su scale sub-micrometriche e nanometriche.
 |  | Art. 3. Requisiti dei progetti
 1.  Ciascun  progetto deve fare riferimento ad uno solo dei temi di cui al precedente art. 2 e deve indicare i risultati attesi previsti.
 2.  Ciascun  progetto  deve  prevedere la validazione dei risultati conseguiti  attraverso  lo  svolgimento delle seguenti attivita', per quanto  applicabili  alle  specifiche  caratteristiche  del risultato stesso:
 realizzazione  di prototipi e/o dimostratori idonei a valutare la trasferibilita'  industriale delle tecnologie, sistemi e applicazioni messi a punto;
 validazione  delle prestazioni ottenibili attraverso una serie di campagne  sperimentali rappresentative delle specifiche condizioni di utilizzo;
 valutazione qualitativa e quantitativa dei vantaggi ottenibili in termini  di  affidabilita',  riproducibilita',  sicurezza  e bilancio energetico;
 valutazione della trasferibilita' industriale e del potenziale di creazione  e sviluppo di nuova imprenditorialita' anche in termini di rapporto costi prestazione e costi benefici.
 3.  A  pena  di  inammissibilita',  ciascun  progetto  deve  essere accompagnato da uno specifico progetto per la realizzazione, ai sensi dell'art.  12  del decreto ministeriale n. 593 dell'8 agosto 2000, di attivita'  di  formazione  coerenti  con  le  relative  tematiche  di ricerca. Il costo dei singoli progetti di formazione deve essere pari ad  almeno il 10% del costo del progetto di ricerca cui si riferisce. Gli  specifici percorsi formativi devono avere durata non superiore a ventiquattro  mesi  e  non  inferiore  a  dodici. La formazione deve, inoltre,  prevedere  lo sviluppo di competenze nelle problematiche di gestione  di  impresa,  con particolare riferimento alle attivita' di ricerca e di trasferimento di tecnologie, nonche' nelle problematiche inerenti  impatti  sull'ambiente  e  sulla  salute  umana delle nuove tecnologie.
 4.   Le   attivita'  di  formazione  devono  essere  esclusivamente finalizzate  allo  sviluppo  di  competenze  specifiche  nel  settore considerato  dall'oggetto  della  ricerca  e  devono  contemplare  un impegno a tempo pieno del personale in formazione per tutta la durata del percorso formativo proposto.
 5. La durata massima delle attivita' di ricerca non deve superare i trentasei mesi.
 6.   In   relazione   agli   obiettivi   generali  dell'Accordo  di programmazione  negoziata,  le  attivita'  progettuali  oggetto delle tematiche  sopra elencate debbono, a pena di inammissibilita', essere interamente   sviluppate   nell'area   territoriale   della   regione Emilia-Romagna,  ad  eccezione di una quota massima del 20% del costo totale  a  titolo  di consulenza e/o prestazione di terzi, qualora vi sia la accertata impossibilita', da parte dei soggetti proponenti, di reperire analoghe competenze nel territorio regionale.
 7.  I  soggetti  proponenti sono ammissibili solo ove dispongano di una  stabile organizzazione localizzata nell'area territoriale di cui al  precedente  comma  6,  o  si  impegnino  formalmente,  in sede di presentazione  del  progetto,  a predisporre in tale area la suddetta organizzazione ai fini dello svolgimento delle attivita' progettuali. All'accertamento   del   mantenimento   del  predetto  impegno  sara' subordinata la concessione dell'agevolazione.
 8. Ciascun progetto deve proporre l'esecuzione di attivita' che non siano gia' state effettuate, ne' in corso di svolgimento da parte dei soggetti  proponenti  e  che non siamo oggetto di altri finanziamenti pubblici.
 |  | Art. 4. Forme e misura del finanziamento
 1.   Saranno  considerati  ammissibili  i  progetti  che  prevedano attivita'  di ricerca di costo preventivato non inferiore a 1 milione di  euro e che prevedano, altresi', attivita' di formazione correlata ai  progetti  scientifici proposti, di costo non inferiore al 10% del totale del costo per la ricerca.
 2.  Il  costo  massimo  del  singolo  progetto,  comprensivo  della formazione, non puo' superare i 2,5 milioni di euro.
 3.  Per  il finanziamento dei progetti afferenti i temi indicati al precedente  art.  2,  e selezionati secondo le disposizioni di cui ai successivi    articoli del    presente    decreto,    il    Ministero dell'istruzione,  dell'universita'  e  della ricerca interviene nelle forme  e  nelle  misure stabilite dall'art. 12 del richiamato decreto ministeriale  n.  593  dell'8 agosto  2000, cosi' come modificate dal decreto  del  Ministro  dell'economia  e delle finanze del 10 ottobre 2003.
 4.  L'ammontare massimo delle risorse attivate dal MIUR e destinate al  finanziamento dei progetti predetti e' stabilito in 25 milioni di euro a valere sulle risorse del FAR.
 |  | Art. 5. Criteri di valutazione dei progetti
 1.  Per  le  modalita'  di  selezione  e  gestione  dei progetti si osserveranno  le  disposizioni  richiamate  all'art.  5  del  decreto ministeriale n. 593 dell'8 agosto 2000.
 2. Nel quadro della migliore economicita' procedurale, le attivita' di  valutazione  disciplinate  dal  richiamato  art.  5  del  decreto ministeriale  n. 593 dell'8 agosto 2000 saranno precedute da una fase di  preselezione  finalizzata  ad  individuare i progetti di qualita' verso i quali svolgere le attivita' stesse.
 3.  La  preselezione di cui al precedente comma 2 e' effettuata dal Comitato  di  cui  all'art.  7  del  decreto  legislativo  n. 297 del 29 luglio   1999,  integrato  da  due  rappresentanti  della  regione Emilia-Romagna,  che,  avvalendosi  di  esperti all'uopo nominati dal MIUR,  valutera'  i  progetti  in  forma  comparata  e sulla base dei seguenti elementi:
 a)  entita' e qualita' dei risultati conseguibili con il progetto rispetto  ai  risultati  attesi secondo l'elencazione riportata nello specifico tema di ricerca (max 30 punti);
 b)   grado  e  modalita'  di  coinvolgimento  delle  imprese,  in particolare  PMI,  delle  strutture  universitarie  e  di ricerca, in particolare  dei  laboratori  di  ricerca  e centri per l'innovazione facenti parte della rete regionale dell'Emilia-Romagna per la Ricerca Industriale ed il Trasferimento Tecnologico (max 30 punti);
 c)   idoneita'   della   proposta,   verificata  sulla  base  dei dimostratori  individuati,  a  creare  o  potenziare  le  piattaforme tecnologiche   dell'Emilia-Romagna,   nonche'   reti  regionali,  tra strutture  pubbliche e private, reti interregionali ed internazionali di cooperazione scientifico-tecnologica aventi ad oggetto lo sviluppo tecnologico  dei  comparti produttivi di riferimento per il distretto della meccanica avanzata (max 20 punti);
 d)  qualita'  e idoneita' delle strutture di ricerca previste dal soggetto  proponente,  anche  in  ordine  alle forme organizzative di coordinamento tra le stesse (max 20 punti);
 e)   idoneita'   del  progetto  ad  attrarre  nuovi  investimenti produttivi nel territorio della regione Emilia-Romagna (max 5 punti);
 f)   potenzialita'   dei   risultati  conseguiti  in  termini  di prospettive di attivazione di nuova imprenditorialita' (max 5 punti);
 g)  rilevanza  delle ricadute delle attivita' di ricerca su altri settori  industriali, anche in relazione ai tempi e alle modalita' di trasferimento (max 10 punti).
 4.  Sulla  base  della  predetta preselezione, saranno ammessi alle attivita'  di valutazione di cui al precedente comma 2 i progetti che avranno  conseguito  almeno  il  punteggio complessivo di 90 punti e, comunque,  nel  limite  delle disponibilita' finanziarie del presente bando maggiorate del 20%.
 5.   In  relazione  alle  risorse  disponibili  e  fatta  salva  la necessita'  di  selezionare  comunque  progetti  di  elevato  livello qualitativo  sara'  data  priorita'  all'esigenza  di  assicurare  lo svolgimento di tutti i temi previsti dal presente decreto.
 |  | Art. 6. Modalita' di presentazione dei progetti
 1.  I  progetti  debbono  essere  presentati,  entro  le ore 17 del 28 febbraio  2006, utilizzando, secondo le modalita' ivi indicate, il servizio  Internet  al seguente indirizzo: http://roma.cilea.it/Sirio (Sezione  «servizi  privati»,  voce  «Domande  di finanziamento») che sara' attivato a partire dal 12 dicembre 2005.
 2.  La  compilazione delle domande prevede una fase propedeutica di registrazione  dei  soggetti  che  interagiranno  con  il sistema. La registrazione  e' gia' attiva al medesimo indirizzo (Sezione «Servizi pubblici»,  voce  «Registrazione  Persona  Fisica»).  Le modalita' di registrazione  sono consultabili nella ivi prevista sezione «Guida ed informazioni di base».
 3.  Il  predetto  servizio  Internet  consentira'  la  stampa delle domande  che,  debitamente  sottoscritte,  dovranno  essere  inviate, corredate  degli allegati cartacei ivi indicati, entro i successivi 7 giorni,  a  mezzo  raccomandata con ricevuta di ritorno, al Ministero dell'istruzione,   dell'universita'   e   della   ricerca   (MIUR)  - Dipartimento per l'universita', l'alta formazione artistica, musicale e  coreutica  e  per  la  ricerca scientifica e tecnologica Direzione generale  per  il coordinamento e lo sviluppo della ricerca - Ufficio VI - Piazza J.F. Kennedy, 20 - 00144 Roma.
 4.  In  caso  di  difformita'  fara'  fede  esclusivamente la copia inoltrata  per  il tramite del servizio Internet di cui al precedente comma 1.
 5.   Tutto   il   materiale  trasmesso,  considerato  rigorosamente riservato,  verra'  utilizzato solo dal MIUR per l'espletamento degli adempimenti connessi alle assegnazioni di cui al presente decreto.
 6. I proponenti dovranno fornire in qualsiasi momento, su richiesta del  MIUR,  tutti  i  chiarimenti,  le  notizie  e  la documentazione ritenuti necessari dal Ministero stesso.
 |  | Art. 7. Disposizioni finali
 1.  Il  decreto ministeriale di concessione del finanziamento sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
 2.  Per  tutto  quanto  non  espressamente specificato nel presente decreto,  si  osservano  le  disposizioni  contenute nell'art. 12 del decreto ministeriale n. 593 dell'8 agosto 2000.
 Roma, 28 novembre 2005
 Il direttore generale: Criscuoli
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